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    PTPA lancia il programma ACE: assistenza legale gratuita per i tennisti professionisti

    PTPA lancia il programma ACE: assistenza legale gratuita per i tennisti professionisti

    La Professional Tennis Players Association (PTPA) ha annunciato oggi il lancio dell’Athlete Counsel & Equity (ACE) Program, un’iniziativa rivoluzionaria che fornirà assistenza legale gratuita ai tennisti professionisti. Il programma, co-fondato dalla tennista WTA Tara Moore, si avvarrà della collaborazione di due prestigiosi studi legali globali: King & Spalding LLP e Weil, Gotshal & Manges LLP.
    L’iniziativa nasce da un’esigenza concreta nel mondo del tennis professionistico: garantire a tutti i giocatori l’accesso a un’assistenza legale di alto livello, indipendentemente dalle loro risorse finanziarie. Il programma si concentrerà inizialmente sui casi relativi all’antidoping e alla lotta alla corruzione, ambiti particolarmente delicati e complessi dal punto di vista legale.La storia personale di Tara Moore ha ispirato la creazione di questo programma. La tennista è stata recentemente scagionata dal Tribunale Arbitrale dello Sport da un’accusa di doping dopo una battaglia legale durata 19 mesi. “La lotta per provare la mia innocenza mi ha lasciato con centinaia di migliaia di dollari di debiti e un enorme stress emotivo,” ha dichiarato Moore. “Il mio auspicio è che il programma ACE della PTPA e questi incredibili team legali garantiscano che nessun giocatore debba affrontare queste sfide da solo.”
    Gli studi legali partner vantano una significativa esperienza nel settore sportivo. King & Spalding LLP, presente in 10 paesi con 24 uffici, ha una vasta esperienza nel rappresentare clienti davanti al TAS e alla Commissione Etica FIFA. Weil, Gotshal & Manges LLP ha una lunga storia di collaborazione con associazioni di giocatori professionisti, incluse quelle della NWSL, MLB, NFL e NBA.
    “L’ecosistema del tennis professionistico ha reso finanziariamente impossibile per la maggior parte dei giocatori difendersi in modo equo,” ha sottolineato Drew Tulumello, co-responsabile del gruppo di contenzioso commerciale complesso di Weil. Tom Sprange KC, managing partner dell’ufficio londinese di King & Spalding, ha aggiunto: “I giocatori si trovano spesso in situazioni vulnerabili e meritano strutture solide che garantiscano che le loro carriere e reputazioni non siano ingiustamente compromesse dalla mancanza di risorse.”
    Ahmad Nassar, Direttore Esecutivo della PTPA, ha evidenziato come questa iniziativa sottolinei l’impegno dell’associazione per il benessere dei giocatori: “I tennisti professionisti sono governati da un sistema legale opaco e profondamente difettoso. Mentre altri nel tennis avrebbero potuto e dovuto lanciare un’iniziativa simile molto tempo fa, la PTPA sta agendo ora per fornire soluzioni concrete e significative.”
    La PTPA prevede di espandere ulteriormente il programma ACE collaborando con altri studi legali globali di primo piano, con l’obiettivo di ampliare il supporto legale disponibile per i giocatori. Maggiori dettagli sul programma saranno condivisi con i giocatori e i loro team nelle prossime settimane.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Connors difende Djokovic: “Le critiche lo seguiranno sempre”

    Jimmy Connors nella foto

    Jimmy Connors è intervenuto nella discussione sui fischi ricevuti da Novak Djokovic durante l’Australian Open 2025. L’ex numero 1 del mondo, nel suo podcast ‘Advantage Connors’, ha offerto un’interessante analisi sul perché il campione serbo continui a dividere il pubblico, anche a distanza di giorni dal suo ritiro in semifinale contro Alexander Zverev.
    Secondo Connors, la controversa posizione di Djokovic sul vaccino COVID e la sua conseguente deportazione dall’Australia nel passato hanno contribuito a creare un’immagine negativa che persiste. “Questo dimostra che non importa cosa fai. Nessuna buona azione resta impunita. È una follia, ma guardando indietro agli ultimi anni, ha preso delle posizioni. Si è difeso, ha agito secondo le sue convinzioni, e questo non è piaciuto a moltissima gente in tutto il mondo, penso in particolare alla questione Covid.”
    Il ritiro di Djokovic in semifinale, dopo un solo set perso contro Zverev, ha scatenato una reazione ostile del pubblico di Melbourne, nonostante i suoi dieci titoli conquistati nel torneo. Il serbo ha successivamente pubblicato l’immagine di una risonanza magnetica che confermava il suo infortunio al tendine del ginocchio, ma il dibattito sulla genuinità dei suoi problemi fisici sembra destinato a non placarsi. “Ci sarà sempre qualcuno che, qualunque cosa accada, proverà questo sentimento, non so se di gelosia o altro,” ha commentato Connors, “ma a meno che non resti saldo nelle tue posizioni, continueranno a fischiarti.”
    Connors ha anche sottolineato l’importanza di personalità controverse nel tennis: “Non tutti possono essere gli eroi. Se tutti fossero i bravi ragazzi, sarebbe piuttosto noioso. Un po’ di controversia o un atteggiamento diverso va bene, non deve essere eccessivo.” L’ex campione americano ha poi citato un detto che ritiene particolarmente appropriato: “Fai quello che pensi e di’ quello che vuoi, perché a chi importa non conta, e a chi conta non importa.”
    Ha concluso con una riflessione amara sulla natura delle critiche nel tennis: “L’enfasi qui è che non è mai abbastanza, puoi spingerti al limite ed essere in terapia intensiva e ti fischerebbero comunque.”
    Le parole di Connors offrono uno spaccato interessante sulla complessità della figura di Djokovic nel tennis moderno: un campione che, nonostante i record e i successi, continua a dividere il pubblico, forse proprio per quella sua determinazione a rimanere fedele alle proprie convinzioni, anche quando queste vanno contro il sentire comune.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Australian Open: protesta durante la premiazione di Zverev. La protagonista spiega l’accaduto

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    La cerimonia di premiazione dell’Australian Open 2025 è stata segnata da un momento di tensione quando, durante il discorso di Alexander Zverev, una spettatrice ha interrotto ripetutamente gridando dalle tribune: “L’Australia crede in Olya e Brenda!”, riferendosi alle accuse di violenza domestica che coinvolgono il tennista tedesco.
    La protagonista della protesta, identificata come Nina, ha successivamente spiegato le sue motivazioni in un’intervista al giornalista Ben Rothenberg, noto per aver seguito da vicino le vicende extra-campo di Zverev. “Sono furiosa nel vedere Sascha libero di muoversi e essere celebrato in tutto il mondo. Mi chiedo se sia perché la maggior parte delle persone non è interessata alla voce delle vittime e al loro benessere,” ha dichiarato.
    Nina ha rivelato di aver pianificato attentamente la sua protesta. “Mi sono posizionata vicino alla player box. Durante tutta la serata le persone acclamavano Sascha, è stato disgustoso. Lui può cercare di fare pressione sull’ATP e sui giornalisti per soffocare la storia, ma volevo che sapesse che i fan del tennis sono consapevoli e si preoccupano di queste donne. E crediamo in loro,” ha aggiunto.
    La donna ha poi spiegato di aver scelto strategicamente la sua posizione per il momento della protesta: “Ho deciso di scendere verso l’area dove c’era scritto Melbourne durante il match point, sapendo che era vicino ai posti dei media. Volevo che i nomi di Olya e Brenda risuonassero in quello stadio. Volevo che le vittime di violenza domestica sapessero di non essere dimenticate, anche quando i loro presunti abusatori vengono celebrati su un palcoscenico mondiale.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Il record straordinario di Sinner come numero 1. Il paradosso regolamentare del WTA Tour con il caso Keys. Il ritorno di Medvedev a Marsiglia. Il trasferimento del torneo ATP 250 di Anversa

    Madison Keys nella foto – Foto Getty Images

    Jannik Sinner continua a riscrivere la storia del tennis. Il campione italiano, fresco vincitore dell’Australian Open 2025 dove ha difeso con successo il titolo, sta stabilendo nuovi parametri come numero uno al mondo. Il suo bilancio di 47 vittorie e solo 3 sconfitte (94% di successi) rappresenta la migliore percentuale di sempre per un numero uno ATP, superando leggende come Bjorn Borg e Jimmy Connors. Un dato che testimonia non solo la continuità dell’altoatesino, ma anche la sua capacità di gestire il ruolo di leader del ranking.
    Nel circuito WTA emerge invece una situazione paradossale che coinvolge Madison Keys. La tennista americana, rientrata nella top-10 dopo il trionfo all’Australian Open, si è vista negare la partecipazione al WTA 250 di Austin (24 febbraio – 2 marzo) a causa di un regolamento che impedisce ai tornei di questa categoria di ospitare più di una giocatrice top-10. Con Jessica Pegula (n.6) già confermata nel tabellone, Keys si trova automaticamente esclusa dall’evento, evidenziando alcune criticità nelle regole del circuito femminile che necessitano di essere riviste.
    Novità anche per Daniil Medvedev, che dopo un inizio di stagione complicato ha deciso di modificare il suo calendario. Il russo tornerà all’ATP 250 di Marsiglia grazie a una wild card, torneo che non disputa dal 2021 quando si impose in finale. Un’opportunità per il moscovita di ritrovare feeling con la vittoria in un torneo che gli ha portato fortuna in passato.
    Sul fronte organizzativo, cambio di sede importante per l’European Tennis Open: lo storico ATP 250 si trasferisce da Anversa a Bruxelles. L’edizione 2025 si disputerà nella capitale belga dal 13 al 19 ottobre, in quello che rappresenta un significativo cambiamento per uno dei tornei tradizionali del finale di stagione.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La mentalità vincente di Sinner: “Ama i momenti di pressione”

    Filippo Volandri – Foto Sportface

    Filippo Volandri, capitano della squadra italiana di Coppa Davis, ha rivelato un aneddoto illuminante sulla mentalità eccezionale di Jannik Sinner in un’intervista a SuperTennis. L’episodio, che descrive perfettamente l’approccio unico del numero 1 del mondo al tennis, si è verificato durante un momento cruciale in Coppa Davis.
    “La ricerca ossessiva dei dettagli fa la differenza, ma lui si diverte anche da matti”, ha raccontato Volandri. “Si gode i momenti difficili. Ricordo in Davis, prima del decisivo doppio contro l’Argentina, io e Berrettini sentivamo tutta la tensione del momento. Jannik invece si è girato verso di noi e ha detto: ‘ragazzi, quanto sono belli questi momenti?’. Ci ha lasciato senza parole.”
    Secondo Volandri, è proprio questa la caratteristica che distingue Sinner dagli altri giocatori: “Non vede l’ora di giocare quei punti importanti che altri potrebbero vedere come una difficoltà.” Una mentalità rara che trasforma la pressione in piacere, i momenti di tensione in opportunità.
    Questa testimonianza offre uno sguardo prezioso sulla psicologia di un campione che ha rivoluzionato il suo approccio al tennis, trasformando le situazioni di maggiore pressione in momenti di puro godimento agonistico. Un atteggiamento mentale che spiega, almeno in parte, la sua rapida ascesa ai vertici del tennis mondiale.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sam Querrey boccia l’Australian Open 2025: “Torneo maschile deludente. Sinner si è elevato al di sopra di tutti gli altri”

    Sam Querrey nella foto – Foto Getty Images

    Ex numero 11 del mondo, Sam Querrey ha espresso un giudizio severo sulla qualità del torneo maschile all’Australian Open 2025. Durante una puntata del podcast “Nothing Major”, che condivide con John Isner e Jack Sock, l’americano ha offerto una valutazione senza filtri della prima prova Slam dell’anno.
    “Onestamente, l’intero tabellone maschile quest’anno è stato piuttosto deludente”, ha dichiarato Querrey. “Non c’è stato un solo match veramente memorabile, secondo me! Il confronto tra Alcaraz e Djokovic è stato discreto, ma ho l’impressione che non ci sia stato nient’altro di significativo.”
    L’ex tennista ha poi aggiunto una riflessione che fotografa la sua percezione del torneo: “Quando tra sei mesi parleremo di questo Australian Open e ci chiederemo quale partita ricorderemo, la verità è che non ne ricorderemo nessuna. Sinner si è elevato al di sopra di tutti gli altri, il che è un po’ deludente dal punto di vista degli appassionati.”
    Le parole di Querrey sollevano un dibattito interessante sulla qualità complessiva del torneo, dove il dominio di Sinner, pur rappresentando un risultato storico per il tennis italiano, non è stata bilanciata da altri incontri di alto livello tecnico e spettacolare che tradizionalmente caratterizzano un torneo del Grande Slam.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Tsitsipas: “Ho scelto di ritrovare mio padre separando tennis e famiglia”

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199 – Foto Getty Images

    In un’intima conversazione con Caroline Garcia per il canale YouTube Tennis Insider Club, Stefanos Tsitsipas ha aperto il suo cuore riguardo la decisione, presa lo scorso agosto, di interrompere il rapporto professionale con il padre Apostolos, una scelta che ha definito tanto difficile quanto necessaria.
    “Molte cose sono cambiate fuori dal tennis, e questo ha inevitabilmente influenzato il mio gioco,” ha rivelato il numero 13 del mondo. “Mio padre è stato con me fin dall’inizio, è una persona profondamente emotiva. Non tutti capiscono quanto possa essere complesso avere accanto un padre così emotivamente coinvolto. Mi ha mostrato la strada per anni, e pur commettendo errori, ha sempre avuto l’onestà di ammetterli.”
    La decisione di separarsi professionalmente è maturata osservando i segni di stanchezza nel padre: “Vedevo che non aveva più gli stessi livelli di energia di prima, commetteva errori più frequentemente. Da anni desideravo intraprendere il mio percorso, ma mi risultava difficile allontanare chi aveva fatto tanto per me. Pensavo a tutto il positivo che aveva portato nella mia vita e sapevo che allontanarlo gli avrebbe fatto male.”
    Ma il vero cuore della questione riguarda il desiderio di Stefanos di recuperare un rapporto padre-figlio che rischiava di perdersi: “Voglio che torni ad essere principalmente mio padre. Attraverso la nostra relazione nel tennis, i confini si sono confusi. Ho perso quel valore paterno che desidero avere nella mia vita quotidiana. Il nostro rapporto era diventato più un business che una relazione familiare. Voglio ritrovare quel padre che ricordo quando avevo 10 o 12 anni, anche se so che non potrà essere esattamente lo stesso.”
    Particolarmente toccante è la motivazione legata alla sofferenza del padre: “Vederlo stressato, vederlo soffrire così tanto mi fa male. Lui non ammetterà mai di star soffrendo o di trovarsi in difficoltà, è fatto così. Se lui non può prendere questa decisione, devo farlo io per lui. È una scelta per il suo bene, per proteggerlo. Non si tratta solo di me.”La transizione, come sottolinea Tsitsipas, doveva essere graduale: “È difficile tagliare improvvisamente una relazione così profonda. Doveva accadere dolcemente, poco a poco. Il momento decisivo è stato settembre, quando ho davvero deciso di lasciarlo andare.”
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    Sinner non andrà al Quirinale: non ci sarà all’incontro con Sergio Mattarella

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Jannik Sinner, secondo l’Ansa, non sarà presente domani al Quirinale per l’incontro tra il Presidente della Repubblica e la Federazione Italiana Tennis e Padel, organizzato per celebrare gli straordinari successi del tennis italiano nel 2024. La notizia, che arriva da fonti vicine al campione, conferma i dubbi che lo stesso Sinner aveva espresso già durante le interviste post vittoria agli Australian Open.
    Il vincitore dello Slam australiano, infatti, aveva mantenuto una posizione interlocutoria subito dopo il trionfo di Melbourne, dichiarando di “dover ancora decidere” sulla sua partecipazione. Al rientro dall’Australia, l’altoatesino ha definitivamente sciolto le riserve, optando per non prendere parte alla cerimonia.
    La decisione riflette la nota dedizione di Sinner alla programmazione meticolosa dei suoi impegni, sempre finalizzata a mantenere il focus sulla preparazione atletica e sugli obiettivi sportivi. Il campione italiano, reduce dal suo secondo Slam consecutivo dopo l’Australian Open 2025, prosegue così nella sua linea di gestione professionale degli impegni extra-agonistici.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO