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    Federer riflette sul futuro: “Commentare in TV? Non ancora, ora i miei figli vengono prima”. Becker punta forte su Bublik: “Sarà top 10 nel 2026”

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Dal suo ritiro ufficioso nell’estate del 2022, Roger Federer ha iniziato una nuova fase della vita, fatta di impegni familiari, progetti personali e un ritmo più tranquillo rispetto ai frenetici anni sul circuito. Eppure, come spesso accade agli ex campioni, arriva prima o poi il momento in cui il tempo libero inizia a far nascere nuove idee e curiosità. Tra queste, anche la possibilità di un ritorno nel mondo del tennis… ma in un ruolo diverso.In una recente intervista, il campione svizzero ha affrontato l’ipotesi di diventare commentatore televisivo, un ruolo che tanti fan gli augurano e che sarebbe accolto con entusiasmo. Tuttavia, Federer frena:“Per il momento no, mi sto concentrando sui miei figli. È il momento di dedicarmi a ciò che conta davvero, prima che lascino casa.”
    Il 20 volte campione Slam ha spiegato che oggi non avrebbe il tempo necessario per un impegno così costante.“A qualsiasi media che me lo chieda ora risponderei di no, non ho tempo. Ma mai dire mai.”
    Federer ha poi rivelato un aspetto più personale, ricordando come persino Stefan Edberg — inizialmente restio — finì per seguirlo nel tour come coach per due anni. E proprio questo lo spinge a lasciare una porta aperta a futuri ruoli di mentorship:“Sono disposto a fare da mentore a chiunque abbia domande. Sarò felice di dare consigli.”
    Becker punta forte su Bublik: “Sarà top 10 nel 2026”Non solo Federer guarda avanti: anche Boris Becker, da sempre grande appassionato e conoscitore del circuito, continua a osservare da vicino la crescita dei giocatori emergenti. Uno dei suoi protetti è Alexander Bublik, protagonista di una stagione solida culminata con il miglior ranking della sua carriera.Secondo il tre volte campione di Wimbledon, il kazako è pronto al definitivo salto di qualità:“Sarà top 10 nel 2026, a mio parere”, ha scritto Becker sui social.
    Una previsione che riflette non solo il talento di Bublik, ma anche la sensazione — sempre più condivisa — che il giocatore stia finalmente affrontando il circuito con la serietà e la continuità necessarie per competere ad altissimo livello durante tutti gli undici mesi della stagione.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Auger-Aliassime completa la rincorsa: battuto Bublik 7-6 6-4, il canadese vola in finale e vede Torino

    Felix Auger-Aliassime (Foto Patrick Boren)

    È Félix Auger-Aliassime il primo finalista del Rolex Paris Masters 2025. 
Il canadese supera in due set lottati Alexander Bublik, numero 16 del ranking mondiale, con il punteggio di 7-6(3) 6-4, e conquista l’accesso alla sua seconda finale in carriera in un Masters 1000. Domenica sfiderà il vincitore dell’altra semifinale tra Jannik Sinner e Alexander Zverev. Felix ritrovato: solidità e calma nei momenti chiave. Auger-Aliassime ha giocato con grande calma e lucidità, consapevole dei propri mezzi e senza forzare oltre il necessario. Il canadese ha costruito la vittoria sulla solidità del servizio (oltre il 75% di prime in campo) e su un atteggiamento tattico intelligente: pochi rischi, massima efficienza, e la capacità di appoggiarsi alle proprie certezze nei momenti decisivi. Bublik, al contrario, dopo un buon avvio nel secondo set — avanti 4-1 — ha perso progressivamente il filo del gioco, concedendo cinque giochi consecutivi senza più trovare ritmo né soluzioni efficaci. Le smorzate e le variazioni, marchio di fabbrica del kazako, non sono bastate contro la regolarità e la concentrazione di un Auger-Aliassime finalmente vicino ai livelli che lo avevano portato fino al numero 6 del mondo. Si accende la corsa verso Torino. Con il successo odierno, Auger-Aliassime supera Lorenzo Musetti nella Race to Turin, salendo momentaneamente all’ottavo e ultimo posto utile per la qualificazione alle Nitto ATP Finals.
Resta però un’ultima settimana di attesa: sia il canadese che il toscano sono iscritti ai tornei ATP 250 di Metz e Atene, che potrebbero decidere definitivamente chi volerà all’Inalpi Arena.
    Per Musetti servirà il massimo in termini di punti e prestazione per tenere vivo il sogno torinese, mentre Auger-Aliassime potrà affrontare la finale di Parigi con la consapevolezza di aver già rimesso in moto la sua ascesa. La finale di domenica. Per il canadese sarà la seconda finale in un Masters 1000, un risultato che conferma la rinascita di un giocatore tornato ai vertici dopo mesi difficili.
Qualunque sia l’avversario — Sinner o Zverev — la finale promette scintille: Aliassime ha ritrovato fiducia, continuità e soprattutto la calma che fa la differenza nei tornei più importanti.Parigi lo riporta tra i grandi. Domenica non sarà facile per nessuno.

    La cronaca
    Primo setAvvio brillante di Auger-Aliassime, che apre il match con due ace consecutivi e tiene agevolmente il servizio per il 2-0. Bublik risponde con la solita fantasia, mescolando palle corte e accelerazioni da fondo: il kazako, nato a San Pietroburgo, ritrova subito il ritmo e pareggia 2-2 con un turno di battuta impeccabile. Il livello tecnico è altissimo, entrambi spingono da fondo con margini ridottissimi. Il canadese è solido al servizio ma fatica negli scambi prolungati, mentre Bublik alterna momenti di grande ispirazione ad altri di eccessiva ricerca del colpo vincente. Aliassime continua a comandare con la prima (80% di punti vinti), chiude con autorevolezza ogni turno di servizio e sale 4-3. Bublik reagisce con colpi spettacolari e un paio di ace di pura potenza, ma il canadese resta concentrato e risponde con altrettanta efficacia: 5-4 Aliassime. Si procede punto a punto, senza palle break: entrambi reggono mentalmente nei momenti chiave, consapevoli che un singolo errore può costare il set. Bublik trova una smorzata perfetta per il 5-5 e salva con coraggio le ultime due prime dell’undicesimo gioco. Il tie-break è la naturale conclusione di un parziale impeccabile dal punto di vista tecnico. Aliassime parte meglio (ace e minibreak per il 4-2), Bublik prova a rientrare ma sbaglia ancora con il dritto. Due prime vincenti consecutive regalano a Felix tre set point: il kazako affossa l’ultimo colpo in rete, consegnando il primo set al canadese dopo 59 minuti di grande tennis.
    Secondo setParte al servizio Bublik, che si aggiudica il primo game e approfitta subito di un avvio timido di Aliassime: tre errori consecutivi gli consegnano il break per il 2-0. La reazione del canadese è immediata: spinge con il rovescio, trova profondità e strappa a sua volta il servizio (2-1), mentre Bublik si lascia sfuggire la racchetta in un gesto di stizza che gli vale un warning.Il copione si ripete: Aliassime fatica a consolidare, concede un nuovo break con un errore di volée (1-3), e Bublik vola 4-1 grazie a un servizio più incisivo e qualche discesa a rete coraggiosa. Ma proprio nel momento in cui il kazako sembra padrone del set, ecco un’altra svolta: doppio fallo, errori gratuiti e un rovescio in corridoio rimettono in corsa Felix, che piazza il controbreak per il 4-3.La rimonta è servita. Aliassime ritrova fluidità nei colpi e precisione al servizio, infilando due prime vincenti consecutive per il 4-4. Sul game successivo, la pressione passa tutta sul kazako: una risposta profonda e un dritto a sventaglio del canadese gli procurano due palle break pesantissime, e alla seconda occasione Felix piazza l’allungo decisivo, 5-4.Un secondo set più convulso e altalenante rispetto al primo, aperto da una raffica di break che ne ha scandito il ritmo. Alexander Bublik parte forte, strappa subito il servizio e si porta avanti 2-0, ma come spesso accade nel suo tennis, l’imprecisione e l’incostanza prendono il sopravvento nei momenti chiave. Il kazako entra in una spirale di errori e indecisione che gli costa due volte il vantaggio conquistato. Auger-Aliassime, inizialmente falloso, ritrova progressivamente ritmo e fiducia, alzando il livello del proprio servizio e cominciando a comandare lo scambio. Quattro break nei primi sette giochi testimoniano un inizio confusionario, con il livello sceso da entrambe le parti, ma è il canadese a emergere nel finale per lucidità e tenuta mentale.Al momento si servire per il match, Auger-Aliassime non trema: prima e dritto per il 30-15, ace per il doppio match point, e ancora con il dritto chiude il conto 6-4 dopo un’ora e 39 minuti di gioco complessivo.

    Dal nostro inviato a Parigi, Enrico Milani

    Felix Auger-Aliassime vs Alexander Bublik ATP Paris Felix Auger-Aliassime [9]76 Alexander Bublik [13]64 Vincitore: Auger-Aliassime ServizioSvolgimentoSet 2F. Auger-Aliassime 15-0 ace 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4A. Bublik 0-15 0-30 15-30 15-40 df4-4 → 5-4F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 ace 40-0 40-153-4 → 4-4A. Bublik 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A2-4 → 3-4F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 40-151-4 → 2-4A. Bublik 15-0 30-0 30-15 40-151-3 → 1-4F. Auger-Aliassime 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-2 → 1-3A. Bublik 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-2 → 1-2F. Auger-Aliassime 0-15 df 0-30 0-400-1 → 0-2A. Bublik 0-15 15-15 ace 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* ace 1-1* 1*-2 ace 2*-2 3-2* ace 4-2* 4*-3 5*-3 ace 6-3*6-6 → 7-6A. Bublik 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace6-5 → 6-6F. Auger-Aliassime 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-305-5 → 6-5A. Bublik 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-405-4 → 5-5F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 ace 40-04-4 → 5-4A. Bublik 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace4-3 → 4-4F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 ace 30-15 40-153-3 → 4-3A. Bublik 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2A. Bublik 15-0 ace 30-0 40-02-1 → 2-2F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 df ace1-1 → 2-1A. Bublik 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 ace 40-0 ace 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Scintille social tra Reilly Opelka e Zizou Bergs. Moutet attacca Bublik alla vigilia del match: “Non rappresenta i miei valori, voglio rispedirlo a casa”

    Zizou Bergs BEL, 1999.06.03 – Foto Getty Images

    Non solo tennis, ma anche polemica nel circuito ATP. A poche ore dal suo controverso “caso lucky loser”, Reilly Opelka è di nuovo al centro dell’attenzione — stavolta per una polemica sui social con il belga Zizou Bergs, protagonista di un botta e risposta che ha rapidamente fatto il giro del web.Tutto è iniziato quando Opelka, dopo essersi ritirato volontariamente dal suo match di qualificazione al Rolex Paris Masters 2025 (prevedendo che qualche forfait lo avrebbe ripescato come lucky loser), ha commentato su Instagram la curiosa esultanza di Bergs dopo la sua vittoria contro Michelsen, in cui il belga aveva imitato il celebre moonwalk di Michael Jackson.
    L’americano ha scritto ironicamente:“Preferirei perdere piuttosto che vincere e fare una cosa del genere.”Una frase che non è passata inosservata, e a cui Bergs ha risposto con una replica tanto tagliente quanto elegante:“Io, invece, preferirei giocare piuttosto che ritirarmi nelle qualificazioni.”
    Berg ha messo Opelka all’angolo, ricordandogli in modo pungente la controversa decisione di abbandonare la fase di qualificazione per poi entrare comunque nel tabellone principale come lucky loser.Il botta e risposta tra i due ha acceso i tifosi divisi tra chi condanna l’atteggiamento di Opelka e chi apprezza la brillante risposta del giovane belga, uno dei volti più in crescita del tennis europeo.Una cosa è certa: la prossima volta che Bergs e Opelka si incroceranno in campo, l’atmosfera sarà tutt’altro che distesa.
    Si preannuncia un match bollente al secondo turno del Rolex Paris Masters 2025, dove Corentin Moutet e Alexander Bublik si affronteranno in una delle sfide più attese — e potenzialmente più esplosive — del torneo. I due, tra i personaggi più controversi del circuito ATP, hanno già avuto scontri verbali in passato e non si sono mai risparmiati frecciate reciproche.
    Alla vigilia del match, Moutet ha alimentato ulteriormente la tensione con dichiarazioni tutt’altro che concilianti nei confronti del kazako:“Sappiamo tutti che è molto provocatore con gli altri giocatori, si diverte a prendere in giro i suoi avversari. Abbiamo avuto dei contrasti in passato perché non rappresenta i miei valori come sportivo. Io cercherò di restare concentrato sul mio tennis, ma sarò super motivato per rispedirlo a casa, con l’aiuto del pubblico.”
    Le parole del francese lasciano poco spazio all’immaginazione: quella tra Moutet e Bublik non sarà una semplice partita, ma una sfida di personalità e nervi.
    Un duello tra due “polemici di lusso”Entrambi i tennisti sono noti per i loro comportamenti sopra le righe. Moutet, spesso protagonista di scenate in campo e scontri verbali con avversari e arbitri, troverà nel pubblico di Parigi un alleato naturale. Dall’altra parte, Bublik è celebre per il suo atteggiamento provocatorio e il linguaggio del corpo dissacrante, che non sempre è ben accolto dai colleghi.Il kazako, reduce da un periodo di grande forma e da un netto successo su Alexei Popyrin, è apparso più concentrato del solito, ma resta uno dei giocatori più imprevedibili del circuito.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alexander Bublik: “Sono maturato, ora voglio entrare tra i top 10. La sede è nuova, i campi sono un po’ più lenti rispetto agli altri anni e il nuovo tetto è molto più alto, cambia tutto”

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik non era mai stato così bene come adesso. Né per risultati, né per classifica, né per sensazioni in campo. Il kazako affronta questo Masters 1000 di Parigi-Bercy 2025 con un sogno preciso: sfondare per la prima volta il muro della top 10 mondiale.Reduce dalla vittoria al debutto contro Alexei Popyrin (6-4, 6-3), Bublik ha parlato a Tennis Channel della sua crescita personale e professionale, raccontando un percorso fatto di maturità, consapevolezza e nuove motivazioni.
    “Non mi sono sentito bene in campo, ma sono soddisfatto”“Sinceramente, non mi sono sentito affatto bene in campo,” ha raccontato Bublik dopo l’esordio. “La sede è nuova, i campi sono un po’ più lenti rispetto agli altri anni e il nuovo tetto è molto più alto, cambia tutto. Sono arrivato sabato e ho potuto allenarmi solo un’ora domenica, e non mi sono trovato a mio agio. Detto questo, sono soddisfatto del mio rendimento: ho servito bene e sfruttato le occasioni per chiudere il match senza problemi.”
    “La mentalità è tutto: non bisogna impazzire”Il kazako ha poi spiegato come la chiave della sua evoluzione sia stata la mentalità.“È importante non impazzire. Per me conta moltissimo l’approccio con cui entro in ogni torneo. Se arrivi sapendo che puoi raggiungere qualcosa di grande, come entrare nella top 10, tutto diventa più semplice. Se invece pensi solo che, se perdi al primo turno, puoi andare in vacanza, cambia tutto. Qui a Parigi sono vicino a un traguardo che non avrei mai immaginato, e darò tutto per raggiungerlo.”
    La promessa che ha cambiato la sua stagioneBublik ha rivelato un momento decisivo del suo 2025: una promessa fatta al suo allenatore dopo la vittoria contro Alex De Minaur al Roland Garros.“Ricordo che gli promisi che da quel momento in poi mi sarei dedicato completamente al tennis, senza distrazioni. Volevo capire se dentro di me c’era ancora qualcosa da tirare fuori. Da allora, i risultati hanno iniziato ad arrivare. Non ho più tempo per lamentarmi delle condizioni: ora voglio solo giocare e sfruttare ogni opportunità.”
    “Diventare padre mi ha cambiato”Il kazako ha sottolineato quanto la paternità abbia contribuito alla sua maturazione.“Sono maturato in modo naturale, e credo che le cose migliori arrivino proprio così, senza forzature. Diventare padre mi ha cambiato molto: non voglio che mio figlio veda certi comportamenti negativi che ho avuto in passato. Voglio che sia orgoglioso di me, dentro e fuori dal campo.”
    “Ora gestisco meglio i punti importanti”“Da tempo mi sono posto l’obiettivo di dare il 100% in ogni allenamento, di rendere ogni ora e mezza il più produttiva possibile. Questa nuova mentalità mi ha aiutato a giocare meglio i punti importanti, a prendere decisioni più lucide e a gestire meglio la pressione. Forse è anche l’età: mi avvicino ai 30 e si sente (ride).”
    “Niente pressione per il sogno top 10”“Non voglio mettermi troppa pressione addosso. È la fine della stagione, siamo tutti un po’ stanchi e ogni parte del corpo fa male. L’obiettivo è restare concentrato, non fare doppi falli nei momenti decisivi e prendere le decisioni giuste. Se ci riesco, allora sì, potranno arrivare grandi risultati.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner Show a Vienna! Bublik dominato, in semifinale c’è De Minaur

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Si dice che il diamante, oltre a splendere magnificamente, sia il materiale più duro che ci sia. Splende proprio come un diamante, di durissima bellezza, Jannik Sinner nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna: con una prestazione eccezionale per qualità e quantità domina Alexander Bublik per 6-4 6-4, ma lo score in questo caso non rende giustizia a quanto l’italiano abbia comandato la partita. Più realistico – e impressionante – quest’altro dato dal match viennese: Jannik nei 76 minuti del match ha ceduto solo 5 punti nei suoi game (due con la prima palla, tre con la seconda!), un dato sbalorditivo che indica quanto il n.2 del mondo sia stato continuo e consistente nei suoi turni, ma anche in tutto l’incontro. Solo il servizio e fiammate di qualità hanno consentito al kazako di non esser travolto, salvando molte palle break e giocando una partita più che buona, ma assolutamente non sufficiente ad impensierire la “furia” di Sinner, davvero formidabile quando si gioca in condizioni indoor. L’azzurro disputato una partita magnifica, condotta con potenza, aggressività e senza la minima pausa o sbavatura, totalmente focalizzato nel gioco per non correre alcun rischio. E infatti non mai andato minimamente in difficoltà, anche se l’avversario c’ha provato tirando fuori dal cilindro tutti i suoi trucchi.
    Jannik era più che consapevole che concedere qualcosa a Bublik può essere pericolosissimo, visto che strappargli un break è operazione molto complicata, ancor più sul veloce al coperto; per questo ha tenuto massima l’attenzione, servendo da Campione e rispondendo tanto per la qualità del servizio del rivale. L’azzurro ha messo tonnellate di pressione su Bublik e ha commesso solo 11 errori (con 21 vincenti), pochissimi per la potenza e profondità dei suoi colpi. Quando c’è stato da scambiare, Jannik è stato nettamente più forte. In semifinale c’è Alex De Minaur, contro il quale non ha perso mai in carriera. Forse se “Demon” ha visto la partita di Sinner sarà stato colto da un discreto sconforto…
    Un Sinner così centrato nei colpi, veloce, sicuro, in ritmo al servizio e aggressivo in ogni situazione di gioco, è un rebus quasi impossibile da risolvere. Certamente lo è per Bublik, che non ha la costanza in risposta per arginare la spinta dell’italiano. Proprio con la risposta invece Sinner ha messo enorme pressione al kazako, che infatti è stato costretto a rischiare tantissimo anche con la seconda palla e non ha trovato una delle sue migliori giornate. Super aggressivo Jannik anche per posizione: nessuna volontà di arretrare, ben piazzato vicino al campo per intimidire l’altro, “forza, tira un Ace se ci riesci…” sembrava dire lo sguardo serio, elettrico di Sinner. E proprio con risposte eccezionali, spesso anche in allungo, è riuscito a catturare la palla nelle corde e domarla alle sue voglie, con traiettorie clamorose per precisione e profondità. Proprio queste due sono state la chiave del successo di Jannik, colpi terribilmente precisi e profondi, tirati in ogni situazione di gioco. Attacco o difesa fa lo stesso, Sinner ha tiranneggiato, colpendo con grande potenza e alzando il ritmo ad un livello così alto che per Bublik non c’è stato niente da fare. E c’ha provato eccome il kazako nato in Russia, altrimenti lo score sarebbe stato ben più severo del 6-4 periodico finale.
    Davvero un gran bel Sinner, impeccabile alla battuta, fortissimo in risposta, prepotente col diritto. All’avvio ha concesso qualcosa col rovescio, poi ha centrato benissimo quel lato e non ha sbagliato più niente. Col diritto ha trovato una potenza devastante, confermando anche oggi la bontà dei lungo linea; ma è stato soprattutto dal centro del campo a fare il bello e cattivo tempo. Bublik è totalmente imprevedibile, quindi è più efficace stroncarlo dal centro che aprirgli troppo l’angolo; per questo appena ha tirato una bordata è venuto spesso avanti, buttare l’altro a rincorrere equivale a prendersi il punto. Jannik quasi perfetto, intenso, continuo. Un diamante duro e bellissimo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Bublik chiede subito di tutto e di più al servizio e ai suoi colpi d’attacco, non ha alcuna intenzione di finire nello scambio e verticalizza subito. Un doppio fallo, e sul 30 pari la risposta di Sinner è robusta, l’accelerazione di rovescio non passa la rete. Palla break sul 30-40. Bravo Sasha a rientrare dopo esser stato sbattuto a destra, la sua qualità nell’accelerare la palla è eccezionale, cancella la chance. Poi esagera con una fiammata col diritto velocissima, troppo. PB #2. Ace, il primo del match. 1-0 Bublik, grazie al servizio. Dura meno di 1 minuto il primo turno di Sinner, fila via come il vento d’autunno. Il kazako nato in Russia è sotto pressione anche nel terzo game: inizia col doppio fallo poi la risposta di rovescio di Jannik è quasi sulla riga. 0-30. Altro doppio fallo… il terzo, è lo score segna 0-40. Bene Bublik sulle prime due, tra velocità e una palla corta, mentre sul 30-40 è Sinner sbagliare un rovescio di scambio cercando grande profondità. 5 punti di fila, e 5 palle break annullate per Sasha, e 2-1. Servizio e diritto dell’italiano sono impeccabili, vedi la “pallata” vincente sul 15-0 del quarto game, esecuzione balisticamente perfetta. Qualche errore invece col rovescio, lato dove Bublik regge di più nello scambio, infatti l’azzurro cerca di scambiare soprattutto diritto vs. diritto, dove appena può Sasha esce con la botta a chiudere, o la va o la spacca. Settimo game, palle nuove e… Bublik sbaglia con troppa foga un rovescio e poi un diritto. Sul 30 pari Sinner risponde e attacca, chiude di volo e si prende un’altra palla break (la sesta complessivamente). Non mette la 1a Sasha, si scambia e cerca la palla corta col diritto ma è poco fortunato, la traiettoria (ottima, Jannik era abbastanza lontano) muore sul nastro. BREAK Sinner, avanti 4-3. Serve con la precisione di un killer Jannik, con velocità piuttosto elevata, game a zero per il 5-3. Siamo con 3 prime su 4 in gioco, così è un bell’andare. Bublik trova un Ace bizzarro con il servizio da sotto, e chiude con un Ace “classico” il nono game, 5-4. Giusto il “fastidio” di una risposta molto profonda di Bublik, Sinner si aggiudica il set per 6-4 di prepotenza, massiccio. Quadrato. Ha perso DUE punti nei suoi game. Due.
    Bublik riparte alla battuta nel secondo parziale ed è subito smorzata, gli vale il punto. Al servizio riesce a tenere discretamente bene, il suo problema è la fase della risposta, dove non riesce a combinare niente nemmeno nel secondo game, altro turno a zero per Sinner (1-1), in totale controllo forte di una battuta in ritmo e un primo colpo successivo formidabile, definitivo o quasi. Il terzo game va ai vantaggi con un doppio di Sasha (il quarto del match). La sensazione è sempre che sia al limite, sul filo de rasoio… Per una volta Jannik sbaglia malamente un tentativo di palla corta su di un colpo uscito male dalle corde di Bublik, che poi chiude il game con la solita ottima battuta esterna (2-1). Sul 2 pari Sinner ingrana in risposta, ne indovina due con un misto di coordinazione e controllo stupefacenti, si apre lo spazio per il successivo affondo. Una prepotenza che lo porta 15-40, e il BREAK arriva subito: Bublik non trova un servizio definitivo grazie all’ottima risposta in allungo col diritto di Sinner, bravo quindi a prendere il centro del campo e imporre un pressing ad altissima velocità e profondità, con l’errore di Sasha, travolto. Sinner serve avanti 3-2. Jannik è una furia, arriva da tutte le parti, anche quando Bublik attacca, smorza, non c’è una sola fase di gioco dalla risposta che infastidisca il n.2 del mondo. Con un Ace Jannik consolida il vantaggio sul 4-2. Un pezzo di granito tanto è solido, inscalfibile. Eppure il kazako ci prova eccome, spinge a più non posso e lo fa anche con qualità, ma esagera perché ha la stringente necessità di far tutto prima di Sinner, sennò l’altro lo “stritola” se prende il controllo. Tennis Insight segna una performance complessiva di Jannik a 9.3, siamo a livelli top nella stagione. Solo con l’aiuto massimo della prima palla Bublik riesce a respirare. Ai vantaggi Sinner illumina tutta Vienna con una risposta di rovescio che non ha senso, impatto perfetto e palla che va sul lungo linea, quasi stretta, e Sasha ride, un sorriso beffardo. Però annulla la palla del doppio break con un Ace. Soffrendo e servendo bene, Bublik resta aggrappato sul 4-3. Arriva improvviso un diritto in rete di Jannik, classico gratuito, è il secondo (!) punto perso con la prima palla in gioco… Poco male, corre benissimo in avanti e la battuta è più che in ritmo. Il set scorre via senza altri sussulti, Jannik serve sul 5-4 ed è una macchina perfetta. Bublik si regala una grande risposta vincente, è il suo quinto punto vinto in ribattuta. Magra consolazione di una partita che finisce col terzo ace del game. Che Show! Grandissimo Sinner. Quasi impossibile giocare meglio di così. Avanti il prossimo…

    Jannik Sinner vs Alexander Bublik ATP Vienna Jannik Sinner [1]66 Alexander Bublik [8]44 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4A. Bublik 15-0 30-0 ace 40-0 40-155-3 → 5-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3A. Bublik 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-404-2 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 4-2A. Bublik 0-15 15-15 15-30 15-402-2 → 3-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 40-0 40-151-2 → 2-2A. Bublik 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-40 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1A. Bublik 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4A. Bublik 15-0 30-0 40-0 ace5-3 → 5-4J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-04-3 → 5-3A. Bublik 15-0 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3A. Bublik 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace 40-30 ace2-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 30-151-2 → 2-2A. Bublik 0-15 df 0-30 0-40 df 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1A. Bublik 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 ace A-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Alexander Bublik scuote il circuito: “Se Vacherot ha vinto un Masters 1000, è colpa nostra”

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik non è mai stato un tipo da mezze parole, e anche questa volta il kazako ha deciso di dire la sua senza filtri. Dopo essere stato una delle vittime del sorprendente percorso di Valentin Vacherot al Masters 1000 di Shanghai 2025, il numero uno del Kazakistan ha commentato con la consueta schiettezza il trionfo del monegasco, forse una delle più grandi sorprese nella storia recente del tennis.
    Intervistato da Tennis TV, Bublik ha spostato l’attenzione non tanto sul campione inatteso, quanto sul livello del resto del circuito:“Se Vacherot è stato capace di vincere un Masters 1000 è colpa nostra. Di tutti noi. Abbiamo fallito. Non ci siamo preparati abbastanza per quel torneo. Ha battuto non so quanti top 20 e due top 10 e ha vinto il titolo. Dall’altra parte c’era Arthur (Rinderknech), che ha distrutto tutti. È una domanda che dobbiamo farci: come è possibile che noi, gente che ha vinto Masters 1000 e Slam, non siamo stati in grado di fermare questi due? Dobbiamo rifletterci. Se il livello al di fuori di Carlos e Jannik non è abbastanza alto, ecco il risultato.”
    Un’analisi tanto dura quanto lucida, che mette in evidenza una verità spesso taciuta: il gap tra i due dominatori della nuova generazione, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, e il resto del circuito sta diventando sempre più evidente.
    Con il successo di Vacherot a Shanghai e la finale raggiunta da Rinderknech, Bublik invita il circuito a una riflessione collettiva: il talento e la genialità non bastano se mancano la costanza e la preparazione. Parole forti, ma forse necessarie, da uno dei personaggi più autentici e imprevedibili del tennis moderno.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Bublik trionfa a Hangzhou: quarto titolo stagionale e best ranking in carriera

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik continua a vivere una stagione straordinaria. Il kazako ha conquistato il titolo del Lynk & Co Hangzhou Open 2025, superando in finale il francese Valentin Royer con il punteggio di 7-6(4) 7-6(4). Per il 28enne si tratta del quarto trionfo dell’anno, l’ottavo complessivo in carriera, il primo su cemento outdoor.
    Con questa vittoria Bublik salirà al numero 16 del ranking ATP, suo nuovo best ranking, e si affianca a Carlos Alcaraz come unico giocatore capace di sollevare almeno quattro trofei in questa stagione. A rendere ancora più speciale il successo è il dato statistico: come Taylor Fritz qualche settimana fa, anche il kazako ha vinto un torneo ATP senza mai concedere il servizio.La finale contro Royer, durata un’ora e 51 minuti, ha messo in evidenza il marchio di fabbrica di Bublik: servizio devastante (21 ace) e capacità di annullare i momenti delicati. Nonostante qualche difficoltà iniziale, ha saputo imporsi con freddezza, salvando due palle break e chiudendo entrambi i set al tie-break.
    Per Bublik, già vincitore a Halle, Gstaad e Kitzbühel, il bilancio stagionale sale a 31 vittorie e 17 sconfitte, a soli cinque successi dal suo record personale stabilito nel 2021. In più, la corsa verso le Nitto ATP Finals si fa sempre più concreta: è ora dodicesimo nella Race to Turin e avrà subito un’altra chance importante all’ATP 500 di Pechino.
    Dall’altra parte, Royer esce sconfitto ma con la consapevolezza di aver firmato la miglior settimana della sua carriera. Partito dalle qualificazioni, ha eliminato tra gli altri la testa di serie numero uno Andrey Rublev, conquistando la sua prima finale ATP. Grazie a questa cavalcata, il francese di 24 anni sale al numero 75 ATP, nuovo best ranking.
    ATP Hangzhou Valentin Royer66 Alexander Bublik [3]77 Vincitore: Bublik ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak40*-30 0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 2-2* 2*-3 3*-3 3-4* 3-5* 4*-5 df 4*-66-6 → 6-7V. Royer 15-0 15-15 df 15-30 30-30 ace 40-305-6 → 6-6A. Bublik 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-305-5 → 5-6V. Royer 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5A. Bublik 15-0 ace 30-0 ace 30-15 40-15 ace ace4-4 → 4-5V. Royer 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4A. Bublik 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace 40-30 40-40 A-403-3 → 3-4V. Royer 15-0 30-0 ace 40-02-3 → 3-3A. Bublik 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3V. Royer 15-0 15-15 30-30 ace 40-301-2 → 2-2A. Bublik 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-1 → 1-2V. Royer 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1A. Bublik 0-15 df 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 1-1* 1*-2 ace 2*-2 3-2* 3-3* ace 3*-4 3*-5 3-6* 4-6* ace6-6 → 6-7A. Bublik 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6V. Royer 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace 40-305-5 → 6-5A. Bublik 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5V. Royer 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4A. Bublik 30-0 30-15 40-154-3 → 4-4V. Royer 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 4-3A. Bublik 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 3-3V. Royer 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2A. Bublik 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2V. Royer 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1A. Bublik 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1V. Royer 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Royer vs Bublik

    Statistica
    Royer 🇫🇷
    Bublik 🇰🇿

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    311
    312

    Ace
    8
    21

    Doppi falli
    1
    3

    Prima di servizio
    45/73 (62%)
    52/85 (61%)

    Punti vinti sulla prima
    35/45 (78%)
    42/52 (81%)

    Punti vinti sulla seconda
    19/28 (68%)
    20/33 (61%)

    Palle break salvate
    2/2 (100%)
    2/2 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    12
    12

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    216km/h (134 mph)
    224km/h (139 mph)

    Velocità media prima
    193km/h (119 mph)
    206km/h (128 mph)

    Velocità media seconda
    161km/h (100 mph)
    171km/h (106 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    59
    54

    Punti vinti su prima di servizio
    10/52 (19%)
    10/45 (22%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    13/33 (39%)
    9/28 (32%)

    Palle break convertite
    0/2 (0%)
    0/2 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    12
    12

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    54/73 (74%)
    62/85 (73%)

    Punti vinti in risposta
    23/85 (27%)
    19/73 (26%)

    Totale punti vinti
    77/158 (49%)
    81/158 (51%) LEGGI TUTTO

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    Un 2025 da sogno per Bublik: raggiunge Sinner, Alcaraz e Zverev in un primato stagionale “esclusivo”

    Alexander Bublik

    Alexander Bublik vola in questo 2025 per lui indimenticabile e segna un piccolo primato personale che lo avvicina ai grandi della stagione e del ranking. Dopo aver allietato da anni gli appassionati con i suoi colpi spettacolari e una condotta a dir poco bizzarra, spesso fin troppo sopra le righe, da mesi è riuscito a trovare anche una consistenza agonistica e continuità di risultati mai avuta un carriera, tanto da aver vinto ben tre tornei nel 2025 ed essere sbarcato in finale per la quarta volta ad Hangzhou. Sarà nettamente favorito contro Valentin Royer, qualificato francese (quarto nell’anno a giocare una finale dopo aver passato il tabellone cadetto), e potrà così continuare la corsa verso una possibile qualificazione alle Finals, difficile ma matematicamente non impossibile visto che in palio ci sono ancora moltissimi punti tra la leg cinese e gli ultimi tornei indoor in Europa. Intanto Sasha ha fatto segnare un dato statistico per lui assai rilevante e mai toccato nella sua carriera.
    Infatti Bublik nel 2025 ha vinto i tornei di Halle, su erba (dove sconfisse pure Jannik Sinner), e quindi ha centrato una splendida doppietta sulla terra battuta estiva a Gstaad e Kitzbuhel, un back – to – back da favola. Ora con la finale a Hangzhou ha raggiunto un match per il titolo anche sul cemento, completando quindi tutto lo spettro delle superfici sul tour Pro. Nel 2025 solo Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e Alexander Zverev sono riusciti, come Bublik, a raggiungere una finale su ogni superficie dell’anno. Quindi Bublik entra un club esclusivo dei più versatili e anche continui in stagione. 
    Chissà se Bublik crede veramente nelle sue chance di poter arrivare addirittura a Torino. Attualmente è al dodicesimo posto nella Race con 2310 punti, ma sopra di lui la situazione potrebbe farsi molto interessante se Djokovic decidesse – come l’anno scorso – di non giocare le Finals nonostante sia quasi matematicamente qualificato. Infatti Draper è già out per infortunio, e quindi potrebbe essere sufficiente arrivare decimo per staccare un pass per Torino. In questo momento il decimo posto di Auger-Aliassime dista solo 395 punti da Bublik. Chissà…
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO