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    Rom-E, una festa popolare tra spettacolo e cultura

    Parole, dibattiti e fatti concreti. Dal Convegno, dalla discussione, all’applicazione pratica: la terza edizione di Rom-E conferma il grande salto in avanti realizzato dall’evento, parallelamente alla crescita della consapevolezza di ogni singola persona di quanto sia fondamentale tenere comportamenti coerenti con un’educazione ambientale che tuteli sempre di più le città, il mondo che viviamo. Così, se il Convegno di apertura di Rom-E venerdì alla casa del Cinema ha chiarito meglio il perimetro del “percorso verso la sostenibilità” che ci aspetta nei prossimi anni, è stato decisamente confortante assistere al bagno di folla che ha letteralmente travolto le piazze e le location dove sono stati allestiti gli stand della manifestazione.
    Rom-E: il fulcro dell’innovazione in chiave green
    I giovani rispondono presente
    Entusiasmo, condivisione e, soprattutto, partecipazione. Se l’obiettivo della terza edizione di Rom-E – come di quelle che l’hanno preceduta – era fare incontrare, discutere, parlare, divertire le persone intorno al concetto esteso di sostenibilità, non ci sono dubbi: missione compiuta. E lo stesso si può dire in merito a quei comportamenti, a quella educazione ambientale citati venerdì appunto al Convegno di apertura dal sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Claudio Barbaro. Perché ieri a Viale delle Magnolie, come a Largo dei Lombardi, Piazza Mignanelli e a Ponte Milvio, dove è stata presente Rom-E, di comportamenti virtuosi, di attenzione, interesse e curiosità nei confronti delle tematiche ambientali ce ne sono stati tanti. Una risposta ancora più entusiasmante è arrivata dalle nuove generazioni, letteralmente affascinate dal fantastico mondo della sostenibilità che permea la società in ogni suo aspetto per poi essere interpretato e manifestarsi nelle sue mille espressioni.
    Un calendario ricchissimo
    La dimostrazione pratica è arrivata a Viale delle Magnolie a Villa Borghese dove tutti gli eventi di intrattenimento, dedicato a adulti e più piccoli hanno riscontrato un successo enorme. Visivamente (e sonoramente) si sono messi in bella mostra i percussionisti veneti di Psycodrummers che con le loro maschere quasi hanno intimorito tutti, per poi stupire grazie ai fantastici ritmi impressi in maniera impeccabilmente sostenibile con listelli di Pvc su piccoli o grandi bidoni di plastica riciclata o riusata. Letteralmente impazziti i più piccoli – ma c’erano anche tanti ragazzi… più cresciuti – per tutte le realizzazioni in legno dei ragazzi umbri di IoGiocOvunque, che a Rom-E hanno portato giochi tradizionali ma ricostruiti da pezzi di armadi riciclati e lavorati rigorosamente a mano. Il legno è stato l’elemento dominante anche nell’allestimento di Fercam, il colosso italiano della logistica, sempre presente a Rom-E con la sua organizzazione e fantasia. Grande partecipazione di pubblico anche per l’iniziativa di Pedal Power, che ha attratto tutti con la possibilità di generare energia elettrica con il semplice gesto della pedalata. Mentre non poteva mancare l’attenzione per gli animali con Monge che ha evidenziato la sostenibili delle sue scatolette fatte in casa ed ecologiche. A colorare il tutto, i fantastici palloncini in caucciù naturale di Gemar Ballons. Insomma, uno spettacolo totale, reso ancora più completo dall’immancabile contributo da parte della massima espressione del concetto mobilità, cioè le aziende che la rendono possibile.
    L’importanza della sostenibilità
    Un concetto declinato a 360 gradi dai partner di Rom-E: dalle colonnine di ricarica di A2A, ai materiali tutti sostenibili utilizzati da V Marine rivenditore ufficiale di Azimut Yachts per la nuova imbarcazione Seadeck. Senza dimenticare, si intende, tutte le Case auto che hanno affiancato e sostenuto la manfestazione in questa terza edizione. Fiat con la nuova 600e, Citroën con ë-C4 e AMI, Toyota con la bZ4X, Kia con la EV9, DR 1.0 EV e Koelliker con la Microlino. Non poteva mancare la chicca finale, sempre a Viale delle Magnolie a Villa Borghese dove ha stupito tutti il forno solare realizzato dall’Università Roma Tre, capace con un ingegnoso gioco di specchi, di risparmiare energia elettrica e di cuocere ogni alimento in maniera ancora più corretta e, ovviamente, sostenibile, ogni tipo di alimento, privandolo di antiossidanti e sfruttando meglio le vitamine presenti, rispetto agli altri forni in commercio. Insomma, un validissima alternativa agli amati barbecue. Come è stato detto durante il Convegno di Rom-E, più che una transizione stiamo vivendo una trasformazione che non può che evolversi attraverso eventi come Rom-E.
    Rom-E, la mobilità sostenibile: i test drive LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz e il ritiro in Qatar: “Danno può essere dovuto ai cordoli”

    Sainz: “Danno irreparabile”
    Il pilota della Ferrari, Carlos Sainz, dopo la mancata partecipazione alla gara del Gran Premio del Qatar 2023, ha provato a spiegare cosa sia successo ai microfoni di Sky Sport F1: “Ho riscontrato un danno al serbatoio della benzina e questo potrebbe essere dovuto ai cordoli, ma servirà un’indagine più approfondita per capire cosa sia realmente accaduto e come. Al momento possiamo fare soltanto delle prime ipotesi. Ad ogni modo il danno era irreparabile perché perdevamo troppa benzina”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc quinto in Qatar: “Abbiamo fatto più fatica del previsto”

    LOSAIL – Ci aspettavamo una McLaren così veloce, così come l’Aston Martin. Non so cosa pensare sulla Mercedes, dopo l’incidente Russell è andato fortissimo e non riesco a spiegarmelo”. Queste le parole di Charles Leclerc ai microfoni di Sky Sport dopo il quinto posto nel Gran Premio del Qatar, valevole per la diciottesima tappa del Mondiale 2023 di Formula 1. Il monegasco ha ammesso che le aspettative erano diverse, soprattutto in relazione alla sfida alla Mercedes, mentre la McLaren ha chiuso con un vantaggio enorme sul monegasco.
    Sulle gomme
    Anche le gomme hanno condizionato la gara della Ferrari: “In tutto il weekend abbiamo fatto più fatica del previsto, soprattutto in gara – spiega Leclerc -. Un peccato, al primo stint la macchina non è andata bene, meglio nel secondo e nel terzo”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Vasseur dopo il Qatar: “McLaren più veloce qui, ma prima…”

    LOSAIL – “Nel complesso è stato un weekend molto difficile, per i cordoli, per la sabbia nelle libere e per il vento ma anche e soprattutto per le temperature molto alte”. Queste le parole di Frederic Vasseur dopo il Gran Premio del Qatar, valevole per la diciottesima tappa del Mondiale 2023 di Formula 1. La Ferrari ha corso la gara con il solo Charles Leclerc, quinto al traguardo, complice il ritiro di Carlos Sainz prima dell’inizio a causa di un problema al serbatoio. “McLaren? Credo che negli ultimi due weekend siano stati vicini alla Red Bull – afferma il team principal ai microfoni di Sky Sport -, ma il circuito di oggi e quello di Suzuka sono molto simili tra loro, mentre a Monza e Singapore siamo stati migliori. Vedremo nelle prossime gare a che livello saremo”.
    Sul forfait di Sainz
    “Il distacco alla bandiera a scacchi è certamente significativo, frutto certamente di un deficit di passo ma anche di un po’ di graining sulle gomme – ha aggiunto Vasseur -. Sainz? Non c’è stato abbastanza tempo per cambiare il serbatoio, il problema è stato scoperto tardi per via del regolamento che non consente di inserire benzina molto prima del pre gara. Analizzeremo il problema, ma penso si tratti di un danno molto importante vista la grande perdita”. LEGGI TUTTO

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    Sainz, Leclerc e la lotta Ferrari-McLaren: Vasseur analizza il GP in Qatar

    LOSAIL – La Ferrari chiude con il quinto posto di Charles Leclerc il Gran Premio del Qatar, diciottesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Complice il forfait di Sainz poco prima della gara, è il solo monegasco a scendere in pista per la scuderia di Maranello, in un weekend non certo positivo per Frederic Vasseur: “Nel complesso è stato un weekend molto difficile – le parole del team principal a Sky Sport -, per i cordoli, per la sabbia nelle libere e per il vento ma anche e soprattutto per le temperature molto alte. McLaren? Credo che negli ultimi due weekend siano stati vicini alla Red Bull, ma il circuito di oggi e quello di Suzuka sono molto simili tra loro, mentre a Monza e Singapore siamo stati migliori. Vedremo nelle prossime gare a che livello saremo”.
    Su Sainz
    “Il distacco alla bandiera a scacchi è certamente significativo, frutto certamente di un deficit di passo ma anche di un po’ di graining sulle gomme – ha aggiunto Vasseur -. Sainz? Non c’è stato abbastanza tempo per cambiare il serbatoio, il problema è stato scoperto tardi per via del regolamento che non consente di inserire benzina molto prima del pre gara. Analizzeremo il problema, ma penso si tratti di un danno molto importante vista la grande perdita”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc sconsolato: “Non ci aspettavamo di faticare così”

    LOSAIL – Non certo il risultato sperato, quel quinto posto arrivato per Charles Leclerc nel Gran Premio del Qatar, diciottesimo appuntamento della Formula 1. Il monegasco non ha potuto nulla non solo con la Red Bull di Max Verstappen, vincitore con ampio margine, ma anche con le due McLaren e la Mercedes di George Russell. “Ci aspettavamo una McLaren così veloce, così come l’Aston Martin – le sue parole ai microfoni di Sky Sport -. Non so cosa pensare sulla Mercedes, dopo l’incidente Russell è andato fortissimo e non riesco a spiegarmelo”.
    Sulle gomme
    Un ruolo cruciale in Qatar lo hanno svolto anche le gomme: “In tutto il weekend abbiamo fatto più fatica del previsto, soprattutto in gara – spiega Leclerc -. Un peccato, al primo stint la macchina non è andata bene, meglio nel secondo e nel terzo”. LEGGI TUTTO

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    Rom-E: il fulcro dell’innovazione in chiave green

    Esperti istituzioni e addetti ai lavori si sono susseguiti sul palco moderati di volta in volta da Ivan Zazzaroni, Direttore del Corriere dello Sport-Stadio, Andrea Brambilla Direttore di Auto, Pasquale Di Santillo Vicedirettore di Auto, coadiuvati dalla conduttrice Roberta Lanfranchi.
    Lo sport e il ruolo nella sostenibilità
    Se il Senatore Claudio Barbaro, Sottosegretario Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha aperto con il suo intervento al convegno, il panel di chiusura della giornata ha visto protagonista Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani. Che tra ha subito espresso il concetto del legame tra sport e sostenibilità, anche con una sua particolare visione: “Oggi lo sport non ne è un buon testimone, o meglio, ha potenzialità inespresse che dobbiamo far emergere. Perché non siamo un buon esempio come vorremmo? Ce lo ha fatto capire la crisi energetica. Più dell’80% degli impianti sportivi in Italia non è efficientato. Questo non educa alla sostenibilità, non è amico dell’ambiente come vorremmo e dal punto di vista economico mette in difficoltà i gestori degli impianti. Se la priorità è costruire impianti sostenibili, dobbiamo prenderci le nostre responsabilità come governo e istituzioni. L’ambiente e lo sport sono obiettivi oggettivi, dobbiamo iniziare un lungo percorso e affidare a chi verrà quello che resta da fare. I giovani devono chiedere alle proprie scuole degli istituti che possano permettere loro di fare dello sport”. Un messaggio chiaro che in pratica ha riassunto quanto scaturito dal convengo. Ovvero siamo noi i responsabili di questo Pianeta e dobbiamo cambiare modo di comportaci per preservarlo.
    L’impegno del Governo e non solo
    Una ricerca di PwC illustrata da Ilaria Mattana, Senior Manager PwC Italia, ha subito fatto il punto su quanto le aziende spendono in sostenibilità e quali sono i processi futuri. In Italia nel 2022 sono stati spesi circa 86,7 miliardi di euro in questo settore e il PNRR ha fondi per 750 miliardi di euro. “La prospettiva futura nel nostro paese però anche grazie al PNRR è quella di crescere e di impegnarsi con risorse e fondi per la transizione energetica. I consumatori premiano la sostenibilità e sono disposti a pagare di più laddove ci sia trasparenza e maggiore responsabilizzazione verso alcune tematiche”. Tre manager di aziende hanno raccontato come affrontano il tema delle sostenibilità nelle loro realtà, Dino Menichetti, di Fercam, Massimiliano Montefusco, RDS e Vincenzo Soria di VMarine per Azimut/Benetti. Il panel sul futuro dell’energia ha fatto entrare il convegno nel cuore del dibattito, ad animarlo il del Professor Livio De Santoli, prorettore alla sostenibilità dell’Università La Sapienza, il Prof. Pietro Putti, Presidente e AD di GME, il gestore dei mercati energetici, Alessandro Sabbini, Public Affair di Eni e EniLive e il Direttore de Il Tempo Davide Vecchi.
    Roma, la Capitale green
    E’ stata poi la volta del tema della transizione della mobilità con anche la presenza dell’Assessore alla mobilità del Comune di Roma, Eugenio Patanè: “Le tecnologie legate al concetto di intermodalità vanno incentivate per renderli sempre più sostenibili. Servono anche scelte coraggiose, come la low emission zone più grande d’Europa perché la mobilità è una visione complessiva”. Con lui sul palco anche Andrea Cardinali Direttore Generale UNRAE, che ha affermato: “L’obiettivo è quello della carbonizzazione, ma non va confuso con la qualità dell’aria, e le due cose non vanno confuse. La tecnologia elettrica è più matura, ma c’è da fare ancora tanto anche se le Case auto stanno investendo tanto da anni”. Con loro Simone Lo Piccolo di CA Auto Bank Italia e Stefano Mauri di A2A. 
    L’impegno dell’automotive
    Spazio anche alle case automotive con tanti interventi a partire da Marco Saltalamacchia, di Koelliker, Luca Vetrone, di Toyota, Giuseppe Galassi, di Fiat Italia, Massimo Nalli, di Suzuki, Giovanni Falcone, di Citroen e Massimo Di Tore di DR Automobiles Group. Il panel dedicati ai giovani e l’ambiente è stato realizzato con l’associazione Earth Day e moderato da Fiorella Corrado, Capo Ufficio stampa e Comunicazione del Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica.
    La salvaguardia dell’Oceano
    Il panel dedicato alle attività di salvaguardia degli oceani e dei mari hanno visto gli interventi di Alessandra Bianchi, Assessore allo Sport del Comune di Genova, Max Sirena, Skipper e Team Director di Luna Rossa Prada Pirelli e di Richard Brisius, Presidente The Ocean Race, e di Andrea Frignani di Kiae il Presidente Fondazione CetaceaSauro Pari. Lo skipper di Luna Rossa ha così esordito: “Il primo mea culpa dobbiamo farlo noi. Il mare è un boomerang, quello che butti prima o poi torna indietro. Dobbiamo diventare più educati noi. Lo sport è il miglior veicolo promozionale per lanciare un messaggio forte. In alcune parti del mondo i pescatori hanno smesso di pescare e hanno iniziato a raccogliere la plastica, e questo dà l’idea della situazione”.
    L’Assessore Bianchi e Richard Brisius hanno raccontato della Carta dei Diritti fondamentali degli Oceani che è stata presentata recentemente dalla delegazione del Comune di Genova e da The Ocean Race all’ONU. L’Assessore Bianchi ha infatti raccontato: “Il Genova Process è un processo che è andato avanti per tantissimo tempo ma è solo all’inizio perché deve portare al riconoscimento dei diritti degli oceani. È stata creata una prima carta coinvolgendo sia le istituzioni, come le Nazioni Unite, come tutti gli altri attori di questa lotta per il mare. Vogliamo posizionarci a livello internazionale tra le città più virtuose. Per noi il mare è un elemento importantissimo, e iniziative come queste hanno reso a Genova ancora più forte il dualismo col mare”.
    Brisius ha concluso: “L’oceano è il posto più importante del nostro pianeta, produce la maggior parte dell’ossigeno e ospita buona parte della biodiversità. Ogni goccia d’acqua su questo pianeta viene dall’oceano”. Non è semplice trarre un’unica conclusione da un dibattito così importante e con interlocutori di questo livello. Le fonti energetiche del futuro saranno diverse e magari non esclusivamente green, la transizione della mobilità non ha la sola strada dell’elettrico e una maggiore sostenibilità e una neutralità carbonica siamo solo noi a contribuire per raggiungerla. LEGGI TUTTO

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    F1: Leclerc quinto con la Ferrari in Qatar, vince ancora Verstappen

    LOSAIL – E’ ancora Max Verstappen a trionfare nel Gran Premio del Qatar, valevole per la diciottesima tappa del Mondiale 2023 di Formula 1.  L’olandese precede al traguardo le due McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris. Giù dal podio la Mercedes di George Russell, davanti alla Ferrari di Charles Leclerc. Il monegasco è l’unico pilota di Maranello a scendere in pista a Losail, dopo il forfait di Carlos Sainz per un problema alla monoposto che l’ha costretto ad alzare bandiera bianca a un’ora dalla partenza. Sesto posto per l’Aston Martin di Fernando Alonso, davanti all’Alpine di Esteban Ocon.
    La cronaca della gara
    Inizio horror per Hamilton, costretto ad alzare bandiera bianca dopo un contatto con Russell che danneggia la sua monoposto e lo manda fuori in testacoda. Leclerc non sembra all’altezza delle McLaren, che scappano in avanti assieme ad Alonso. Nel finale Russell rischia la penalità per track limits, con la bandiera bianconera e l’ultimo avvertimento prima dei cinque secondi. Il britannico della Mercedes però regge, tenendosi dietro Leclerc che chiude in quinta posizione. Davanti è dominio Verstappen: per lui vittoria e giro veloce.
    L’ordine di arrivo della gara

    Verstappen

    Piastri

    Norris

    Russell

    Leclerc

    Alonso

    Ocon

    Bottas

    Zhou g.

    Perez

    Stroll

    Gasly

    Albon

    Magnussen

    Tsunoda

    Hulkenberg

    Lawson LEGGI TUTTO