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    Tour de France: Pogacar vince la 20^ tappa, Vingegaard re della Grande Boucle

    Ottavio Bottecchia è stato anche il primo italiano a vincere il Tour. Soprannominato il “Muratore del Friuli” perché prima di diventare professionista era stato carrettiere, nonché bersagliere nel 6º Battaglione ciclisti, medaglia di bronzo al valor militare. Botescià – come lo chiamavano maldestramente i ‘cugini’ – trionferà nel 1924 (in giallo dalla prima all’ultima tappa) e nel 1925. Dopo di lui, Gino Bartali (’38 e ’48), Fausto Coppi (’49 e ’52), Gastone Nencini (’60), Felice Gimondi (’65), Marco Pantani (’98) e Vincenzo Nibali (2014). LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, il 17enne Jacopo Venzo è morto dopo una caduta in discesa in Austria

    Il ciclista junior vicentino Jacopo Venzo, 17enne di Cartigliano (Vicenza) è morto in Austria dopo una terribile caduta in discesa durante la prima tappa della Junioren Rundfahrt. L’annuncio è arrivato oggi, anche se la tragedia è accaduta ieri, della sua squadra, la Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino con un post su Facebook. 
    Il messaggio del team
    “Jacopo era un ragazzo straordinario, con un futuro tutto da scrivere nello sport esoprattutto nella vita, e per questo fa ancora più male. Tutta la Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino si stringe intorno alla famiglia, agli amici e a tutti quelli che volevano bene a Jacopo in questo momento di immane dolore. Chiediamo di rispettare la privacy della famiglia e ringraziamo tutti quelli che ci faranno sentire il loro appoggio. Adesso abbiamo un angelo in più a proteggerci lassù. Ciao Jacopo,grazie per i bei momenti passati assieme. Non puoi immaginare quanto ci mancherai”. LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 20^ tappa da Belfort a Le Markstein: percorso e altimetria

    Ballo decisivo al Tour de France. Cinque GPM e 133 chilometri da Belfort a Le Markstein Fellering per decidere chi sarà il vincitore di questa edizione della Grande Boucle, chi arriverà sul podio e quali saranno i migliori delle classifiche speciali, maglia Verde, Pois e Bianca. Ecco qui il percorso e l’altimetria della 20^tappa, l’ultima prima del consueto arrivo sugli Champs Elysees nel giorno conclusivo. 

    Il percorso e l’altimetria
    Subito dopo la partenza da Belfort, già al chilometro 24 i ciclisti sono chiamati allo sforzo di scalare il Ballon d’Alsace, 11,5 chilometri con pendenze medie del 5,3% che condurranno allo scollinamento a 1173 metri di altezza. Discesa molto tecnica e tra i chilometri 56 e 61 ci sono in rapida sequenza i GPM del Col de la Croix des Moinats e il Col de Grosse Pierre. Altri saliscendi insidiosi e nuova discesa che causerà un dislivello notevole, fino ai 390 metri di altezza a Munster. Lo sconfinamento in Germania produrrà poi un’altra difficile ascesa fino al Petit Ballon, lunga 9,3 chilometri con pendenze medie dell’8,1%.Discesa e fatica conclusiva dell’intero Tour per arrivare all’ultimo GPM, il Col du Platzerwasel (7,1 km con l’8,4%). Da qui un tratto pianeggiante di pochi chilometri fino al traguardo di Le Markstein Fellereing.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France, il percorso e l’altimetria della 19^ tappa con arrivo a Poligny

    Da Moirans en montagne a Poligny, 172, 8 chilometri adatti a possibili attacchi e fughe da lontano e che non dovrebbero mettere in discussione la classifica generale, così come accaduto nella tappa di giovedì 20 luglio. Ecco il percorso e l’altimetria della terzultima frazione di questa edizione della Grande Boucle, sempre più saldamente tra le mani di Jonas Vingegaard. 

    Il percorso e l’altimetria
    Solo due GPM costellano il tragitto. Il primo, il Cote du Bois de Lionge, è un quarta categoria di 1,9 chilometri con pendenza media del 5,7%. Arriverà verso il chilometro 24 del percorso. L’ultimo, il Cote d’Ivory, si trova a meno di 30 chilometri dal traguardo: è un terza categoria di 2,3 km con pendenza media del 5,9%. In mezzo una serie di saliscendi con il traguardo volante di Ney. Tappa adatta alle fughe da lontano e poco avvezza ai velocisti, che potrebberò però avere voglia di rivalsa dopo il beffardo arrivo a Bourg-en-Bresse. Il GPM finale, seguito da una lunga e impegnativa discesa, potrebbe fare selezione ed essere decisivo per l’esito della tappa.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 18^ tappa con arrivo a Bourg en Bresse: percorso e altimetria

    Dopo la durissima frazione di Courchevel, decisamente più ‘leggera’ quella di oggi che da Moûtiers porterà a Bourg-en-Bresse con due GPM di quarta categoria e un finale adatto ai finisseur, ma anche da arrivo in volata. La 18^ tappa del Tour è in diretta su Eurosport, canale 210 di Sky. Figlio in arrivo per Van Aert, che non sarà alla partenza della frazione di oggi
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    Archiviata la tappa di Courchevel, che ha fatto registrare il crollo dello sloveno Tadej Pogacar e ha confermato lo strapotere del danese Jonas Vingegaard in questa 110^ edizione del Tour, è già tempo della 18^ tappa, lunga 186 km: partenza da Moûtiers e arrivo a Bourg en Bresse, nella regione dell’Auvergne Rhône-Alpes.

    Percorso e altimetria della 18^ tappa
    Prima parte completamente pianeggiante, fino al primo Gran Premio della Montagna di giornata, al chilometro 62: la Cote de Chambery le Haut (quarta categoria, 1.6 km al 4.1%). Segue un tratto in contropendenza, che conduce al secondo e ultimo GPM: la Côte de Boissieu (quarta cat, 2,4 km al 4,7%). Il percorso torna in pianura, con il traguardo volante di Saint Rambert en Bugey al km 132. Tanta pianura anche in coda alla tappa, fatta eccezione per un piccolo strappo a Ceyzeriat. 

    Figlio in arrivo, Van Aert si ritira
    Wout Van Aert, compagno di squadra della maglia gialla Jonas Vingegaard, non prenderà parte alla 18esima tappa del Tour de France per raggiungere la sua compagna in procinto di partorire. “Come tutti sanno, Sarah è incinta e le cose cominciano a diventare più chiare a casa. In consultazione con il team, abbiamo deciso che il mio posto è lì”, spiega la stella belga della Jumbo-Visma prima della tappa tra Moûtiers e Bourg-en-Bresse dedicata ai velocisti.

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    Tour, il percorso e l’altimetria della 17^ tappa

    Dopo un passo falso, c’è subito la possibilità di reagire. Tadej Pogacar lo ha già dimostrato in questo Tour de France, anche se stavolta la missione sembra proibitiva. Vingegaard ha vinto la tappa 16 a cronometro e ha portato il suo vantaggio a quasi due minuti. La frazione più difficile di questo Tour può essere però l’occasione di rimescolare le carte. Di seguito, il percorso e l’altimetria dei 166 chilometri dal Monte Bianco a Courchevel.

    La 17^ tappa 
    Quattro salite durissime, a partire dai 13.5 km al 5.1% del Col des Saisies. Una volta scollinato, ci sarà una discesa impegnativa per poi intraprendere una salita lunghissima di 19.9 km al 6%, che porterà i corridori ad oltre 1900 metri di altitudine. Altra discesa, breve tratto senza difficoltà e poi via sul Côte de Longefoy (6.7 km al 7.5%), preludio al Col de la Loze, la cima più alta di quest’edizione del Tour (il Souvenir Henri Desgrange, l’equivalente della “Cima Coppi” del Giro) a 2304 metri di altezza. Una salita divisa in due che misurerà in totale 28.1 km con pendenza media al 6% e in doppia cifra nel finale. Il traguardo non è posto in cima, ma al termine di una discesa lunga circa 6 chilometri. LEGGI TUTTO