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    Ciclismo, Sante Gaiardoni è morto. Vinse due ori olimpici a Roma nel 1960

    Sante Gaiardoni è morto nella notte all’età di 84 anni. Ciclista su pista, poi passato anche alle corse su strada, era nato a Villafranca di Verona il 29 giugno 1939. La sua carrierà cominciò nel tandem, specialità nella quale si aggiudicò il campionato italiano nel 1957 e nel 1958. Fu assoluto protagonista all’Olimpiade di Roma nel 1960, nella quale fu l’unico atleta italiano a conquistare due medaglie d’oro. Gaiardoni infatti si impose nel chilometro da fermo e nella velocità, affermandosi come il più forte ciclista su pista dell’epoca. Dopo i successi olimpici divenne professionista, per poi ritirarsi nel 1971. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, a Milano il Giro d’Onore: celebrate le 120 medaglie azzurre conquistate nel 2023

    A Milano si è tenuta la 18^ edizione del Giro d’Onore 2023, organizzato dalla Federazione Ciclistica Italiana. Sul palco sono apparsi oltre 90 atleti italiani che hanno conquistato le 120 medaglie azzurre del 2023, secondo miglior risultato di sempre. Sono stati consegnati anche i premi alla carriera a Nibali, Bastianelli e Bertazzo e un riconoscimento speciale a Bussi

    Si è celebrata a Milano la 18^ edizione del Giro d’Onore 2023 organizzata dalla Federazione Ciclistica Italiana. Ad apparire sul palco del Teatro Manzoni sono stati i campioni italiani (oltre 90) che nel 2023 hanno conquistato le 120 medaglie italiane, secondo miglior risultato di sempre. Ad affiancare i conduttori Davide Camicioli e Cristiana Buonamano, il presidente della Federazione Cordiano Dagnoni. Da Filippo Ganna a Lorenzo Milesi, da Vittoria Guazzini a Letizia Paternoster e Martina Fidanza, da Mirko Testa a Claudia Cretti, dagli juniores protagonisti dei mondiali su pista alle stelle del fuoristrada come Luca Braidot, Eleonora Farina e Fabian Rabensteiner: ecco alcuni dei protagonisti. Durante l’evento sono stati consegnati anche i premi alla carriera a Vincenzo Nibali, Marta Bastianelli e Liam Bertazzo e un riconoscimento speciale a Vittoria Bussi. 

    Verso Parigi 2024
    “Il ciclismo italiano, in ottica olimpica, ha mostrato di essere competitivo nelle crono, su pista (settore endurance), strada femminile, quest’anno falcidiato da infortuni – ha detto il presidente federale Dagnoni  -. Cresce il settore velocità ma, come avevamo detto all’inizio del quadriennio, il vero obiettivo è quello di Los Angeles. I successi degli juniores ci dicono che anche per le Olimpiadi 2028 stanno crescendo talenti in grado di raccogliere l’eredità dei campioni attuali”.

    Annata d’oro
    E’ stata l’ennesima annata straordinaria, con ben 120 medaglie conquistate dagli atleti italiani. “Un grazie va soprattutto alle società di base, che ci aiutano a far crescere i futuri campioni delle due ruote – prosegue Dagnoni -: noi ci limitiamo ad ottimizzare il loro lavoro e siamo contenti di poterli gratificare con risultati importanti come quelli ottenuti in questo quadriennio”.

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    Tour de France 2024, il percorso e le tappe

    Da Firenze a Nizza, passando per Torino, il Galibier, il Massiccio Centrale, i Pirenei, Monte-Carlo e Cime de la Bonnette. L’edizione numero 111 della Grande Boucle, che scatterà dall’Italia il prossimo 29 giugno, promette spettacolo. Ecco le altimetrie e tutte le tappe della Grande Boucle
    TOUR 2024, LA PRESENTAZIONE LEGGI TUTTO

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    Tour de France 2024, la partenza in Italia per la prima volta

    Il percorso dell’edizione numero 111 è stato svelato al Palazzo dei Congressi di Parigi. Inizio a Firenze, la prima tappa di 205 chilometri terminerà a Rimini. Poi Cesenatico, Bologna, Piacenza, Torino e Pinerolo. La corsa terminerà con una cronometro individuale in Costa Azzurra, e non a Parigi (per evitare sovrapposizioni con le Olimpiadi)
    FOTO: LE ALTIMETRIE DEL TOUR 2024

    Tour de France 2024, edizione numero 111. Durante la presentazione ufficiale al Palazzo dei Congressi a Parigi è stato svelato il percorso che, come annunciato, partirà per la prima volta in Italia e terminerà con una cronometro individuale in Costa Azzurra, e non a Parigi, per evitare che si sovrapponga alle Olimpiadi. L’ultima volta che la Grande Boucle è terminata con una cronometro risale a 35 anni fa. Inizio a Firenze: prima tappa di 205 chilometri che terminerà a Rimini con sette salite impegnative ed un passaggio a San Marino. La corsa si terrà dal 29 giugno al 21 luglio.

    Cesenatico, Bologna e non solo
    Il giorno dopo il gruppo partirà da Cesenatico e, dopo 200 chilometri, arriverà a Bologna passando per la Cima Gallisterna e Imola. La terza tappa tutta in Italia prevede i 225 chilometri tra Piacenza e Torino. Infine, l’ultimo impegno in terra piemontese con partenza da Pinerolo ed arrivo in Francia. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, record dell’ora per Vittoria Bussi. Prima donna a superare i 50 km/h

    Dopo quello di Filippo Ganna, l’Italia ora detiene il record mondiale dell’ora anche in campo femminile, grazie alla prestazione di Vittoria Bussi, realizzata nel velodromo di Aguascalientes (Messico). La ciclista romana, specialista delle cronometro individuali, ha coperto l’ora in 50.267 km/h, stracciando il precedente record realizzato dall’olandese Ellen Van Dijk a maggio 2022, quando la sua velocità media fu di 49,254 km/h. A 36 anni l’azzurra non solo si è ripresa un primato che aveva ottenuto  per la prima volta nel 2018, ma è diventata la prima donna della storia a realizzare il primato dell’ora superando i 50 km l’ora. LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia 2024: il percorso e le tappe. FOTO

    Svelato a Trento il percorso della 107^ edizione del Giro d’Italia, in programma dal 4 al 26 maggio 2024. Partenza da Venaria Reale con passaggio a Superga nel giorno del 75° anniversario della tragedia del Grande Torino. Ultimo atto ancora a Roma, come nel 2023. Previste 5 tappe di montagna, due crono, 6 frazioni per velocisti e 8  ‘mosse’, per un totale di 3.321,2 km e 42.900 metri di dislivello. Presentato anche il trofeo del Giro d’Italia Women LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia 2024 al via il 4 maggio: 1^ tappa a Torino nel 75° anniversario di Superga 

    Il Giro d’Italia 2024 prenderà il via il prossimo 4 maggio da Venaria Reale, con passaggio a Superga, proprio nel giorno del 75° anniversario della tragedia del Grande Torino. Tre le tappe in Piemonte: nella 2^frazione si arriva ad Oropa (teatro della grande impresa di Pantani nel 1999), nella 3^ saranno gli sprinter i protagonisti a Fossano

    E’ stata presentata a Torino presso il Grattacielo Piemonte la Grande Partenza del Giro d’Italia 2024 che prenderà il via sabato 4 maggio da Venaria Reale con arrivo nel capoluogo piemontese. Il Piemonte ospiterà le prime tre tappe – e la partenza della quarta frazione – della 107^ edizione che vedrà il gruppo affrontare diverse difficoltà altimetriche fin dalle prime battute.

    Tre tappe in Piemonte, si parte da Venaria Reale
    Si parte con la Venaria Reale-Torino, riedizione light della “tappa di montagna in città” che nel 2022 vide trionfare Simon Yates. Lungo i 136 km del percorso ci saranno tre GPM con passaggio sul colle di Superga a 75 anni esatti dalla tragedia che vide l’aereo che trasportava il Grande Torino schiantarsi contro la collina che sovrasta il capoluogo piemontese. Il giorno successivo sarà già tempo di arrivo in salita con la San Francesco al Campo-Santuario di Oropa (Biella) che ricorderà l’impresa compiuta da Marco Pantani al Giro d’Italia 1999. Il finale, con l’ascesa di Nelva a precedere la scalata verso il Santuario, ricalca quello del GranPiemonte del 2019 vinto da Egan Bernal. La terza e ultima tappa piemontese sarà la Novara-Fossano, adatta ai velocisti ma con uno strappo finale che potrebbe tagliar fuori gli sprinter più puri. La carovana saluterà la Regione Piemonte il 7 maggio con la quarta frazione che partirà da Acqui Terme.

    TAPPA 1: VENARIA REALE-TORINO, 136 KM
    Tappa mossa con finale impegnativo che farà uscire allo scoperto fin dall’inizio i capitani. Avvicinamento contornando Torino da nord. Si entra quindi in un ampio circuito scalando la salita del Pilonetto sulla collina di Superga raggiungendo Moncalieri e il lungo Po dove è posto l’arrivo. Il Circuito di circa 28 km affronta la salita dell’Eremo che prosegue al Colle Maddalena dal versante di Corso Casale per scendere nuovamente su Moncalieri e raggiungere l’arrivo.

    TAPPA 2: SAN FRANCESCO AL CAMPO-SANTUARIO DI OROPA (BIELLA), 150 KM
    Tappa mossa con arrivo in salita. Si attraversa il Canavese e il Biellese fin a raggiungere Valdengo dove iniziano le ondulazioni più marcate con due salite da superare: l’Oasi Zegna e Nelva. Si scende quindi in Valle Cervo a Andorno Micca e attraversata Biella si affrontano i 13 km fino al Santuario teatro dell’impresa di Marco Pantani nel 1999. 

    TAPPA 3: NOVARA-FOSSANO, 165 KM
    Tappa adatta ai velocisti che però dovranno conquistarsi la volata. Si attraversa la zona del riso di Novara e Vercelli per poi superare le ondulazioni del Monferrato dopo Casale. Pochissimi gli strappi come Lu e Cherasco, fino alla rampa finale che porta all’arrivo.

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    Giro di Lombardia, vince Pogacar davanti a Bagioli e Roglic: ordine d’arrivo e classifica

    Tadej Pogacar ha chiuso la stagione con un’altra impresa storica delle sue, imponendosi per il terzo anno di fila al Giro di Lombardia, cosa che finora era riuscita solo a due fuoriclasse come Alfredo Binda, quasi un secolo fa (1925, 1926 e 1927), e Fausto Coppi, che piazzò addirittura un poker tra il 1946 e il 1949. Lo sloveno delle Uae Emirates ha staccato tutti nell’ultima discesa verso Bergamo ed ha tagliato il traguardo con quasi un minuto di vantaggio sul gruppo degli inseguitori, regolato allo sprint dall’italiano Andrea Bagioli che è riuscito a imporsi su Primoz Roglic. Si tratta della 63^ vittoria in carriera per il 25enne Pogacar e la 17^ in una stagione d’oro che lo ha visto trionfare in due classiche monumento come il Giro delle Fiandre e il Lombardia, oltre che nella Freccia Vallone, nell’Amstel Gold Race e nella Parigi-Nizza. Lo sloveno è poi arrivato secondo al Tour de France con due vittorie di tappa. Tanto vincere non lo ha evidentemente fiaccato e nel 238 chilometri tra Como e Bergamo della 117^ edizione della corsa è stato sempre tra i più attivi, andando infine all’attacco sul Passo di Ganda, l’ultima salita di giornata, con le altre squadre, in particolare la Jumbo Visma di Roglic e la Soudal QuickStep di Biagioli, hanno cercato di frenarlo. Pogacar ha dato l’impressione di accodarsi ma sulla successiva discesa è ripartito di forza, aprendo presto una voragine tra sè e gli altri. “Ho provato ad attaccare in salita, dove sentivo di essere uno dei più forti, ma poi ho trovato il momento giusto nella successiva discesa – ha spiegato lo sloveno -, anche se avevo avuto un po’ di crampi e temevo di dovermi arrendere. Vincere tre volte, per la seconda volta qui a Bergamo, è un sogno diventato realtà, è stato fantastico”. Tra gli attesi protagonisti è venuto a mancare Remco Evenepoel, vittima di una caduta come vari altri partecipanti, ma la volata per il secondo posto è stata ugualmente entusiasmante: Roglic l’ha lanciata ma Bagioli è riuscito a superarlo per pochi centimetri sul traguardo, meritandosi gli applausi del pubblico. Grande festa, infine, per il francese Thibaut Pinot, che al Lombardia ha chiuso la sua carriera. Centinaia di suoi tifosi sono arrivati a Bergamo per salutarlo,  tra cori, striscioni e anche qualche fumogeno.  LEGGI TUTTO