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    Tour de France, Pogacar trionfa sui Pirenei e allunga su Vingegaard

    Campioni si nasce e Tadej Pogacar è un campione con la C maiuscola. A Soulan Pla d’Adet, nella prima delle due tappe pirenaiche di questo Tour, con il mitico Tourmalet da scalare, ha rimesso le cose in chiaro, mostrando i muscoli. A chi metteva in dubbio la sua leadership, il suo carattere da vincente nato, dopo il successo di Vingegaard a Le Lorian. Con una prestazione da campione assoluto. Da capitano vero. Il 13esimo successo al Tour dello sloveno è figlio di una grande strategia di squadra della UAE. Brava a tenere sotto controllo la corsa, mantenendo sempre a distanza di sicurezza la fuga sulle prime due salite di giornata. Prima di cominciare a imporre il suo ritmo sull’ultima, isolando di fatto Vingegaard, con il solo Jorgenson a fargli da scudiero.
    Così, quando a 7km dall’arrivo Yates saluta il gruppo l’americano della Visma è costretto a mettersi davanti. Una mossa decisiva per il conseguente attacco della maglia gialla ai -5. Che se ne va tra due ali di folla, sfruttando anche l’aiuto di Yates prima di andarsene via da solo. Con un’azione alla Pogacar. A cui né Vingegaard né Evenepoel riescono a rispondere direttamente. Non riuscendo mai a trovare la forza per ricucire. Dopo 14 tappe Pogacar ha un vantaggio di un minuto e 57 su Vingegaard e due minuti e 22 su Evenepoel. Il Tour è tutt’altro che finito. Ma il Principe Tadej non ha nessuna voglia di mollare il trono di Re del Tour. LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 15^ tappa da Loudenvielle a Plateau de Beille: percorso e altimetria

    Secondo tappone pirenaico di questo Tour nella giornata della Festa nazionale francese: partenza da Loudenvielle e arrivo a Plateau de Beille dopo 198 km con cinque montagne da scalare, di cui quattro di 1^ categoria e la salita finale Hors Catégorie. Lunedì secondo e ultimo giorno di riposo. La diretta è su Eurosport, canale 210 della piattaforma Sky
    CLASSIFICHE – POGACAR SHOW: IL RACCONTO DELLA 14^ TAPPA

    Ancora un tappone pirenaico al Tour, durissimo, scelto per celebrare il 14 luglio, giorno della Festa nazionale francese. La 15^ frazione scatterà da Loudenvielle (Occitania) e arriverà nella località sciistica di Plateau de Beille dopo 197,7 km e cinque ‘giganti’ da scalare: quattro di 1^ categoria e l’ascesa finale classificata come Hors Catégorie, per un totale di 4.800 metri di dislivello. Sarà la rivincita di Vingegaard dopo la ‘lezione’ subita da Pogacar sul Pla d’Adet?

    L’altimetria della 15^ tappa
    Prima ‘fatica’ subito dopo la partenza: il Col de Peyresourde (6,9 km al 7,8% di pendenza media). Discesa (con il traguardo volante di Marignac al km 37) e doppia salita: Col de Peyresourde (6,9 km al 7,8%) e Col du Portet d’Aspet (4,3 km al 9,6%). Un po’ di respiro per una cinquantina di chilometri in pianura prima del Col d’Agnès (10 km all’8,2%), lo strappo di Port de Lers e il gran finale a Plateau de Beille, a 1.780 metri s.l.m. (15,8 km al 7,9%).

    I precedenti
    Per la settima volta il Tour sbarcherà a Plateau de Beille: indimenticabile la vittoria di Marco Pantani (1998), poi successi di Alberto Contador (2007), Jelle Vanendert (2011), Joaquim Rodríguez (2015). Cancellati per doping quelli di Lance Armstrong (2002 e 2004).

    Dove seguire il Tour de France
    Tutta la corsa è trasmessa in diretta integrale da Eurosport, canale 210 del telecomando Sky. La partenza da Loudenvielle è fissata per le ore 12:05, con arrivo previsto intorno alle 17:30. La tappa si potrà seguire anche su Sky Go e su NOW.

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    Ciclismo
    Histoire de La Grande Boucle: record e curiosità

    L’edizione 111 della Grande Boucle è già nella storia: Mark Cavendish ha strappato il record di tappe vinte nella corsa francese a Eddie Merckx con lo sprint vincente nella tappa di Saint-Vulbas. Tante altre sono le curiosità sulla storia del Tour, che ha parlato spesso italiano, già dalla primissima edizione: nel lontano 1903…
    di Alfredo Corallo
    TOUR DE FRANCE, LA 13^ TAPPA IN DIRETTA

    JE SUIS ITALIEN

    Era italianissimo il primo vincitore del Tour: Maurice Garin nasce nel 1871 a Arvier, in Valle d’Aosta. Emigra quattordicenne con la famiglia in Francia, dove trova un lavoro come “ramoneur” (spazzacamino) e soltanto nel 1901 – proprio per ragioni di lavoro – chiede e ottiene la cittadinanza francese. Insomma, vincerà da italiano le Parigi-Roubaix del 1897 e 1898, ma al Tour del 1903 ormai la “frittata” era fatta, era già un’omelette…

    TOUR D’ITALIE

    Così, il primo italiano ‘verace’ a vincere il Tour sarà Ottavio Bottecchia, soprannominato il “Muratore del Friuli” perché prima di diventare professionista era stato carrettiere, nonché bersagliere nel 6º Battaglione ciclisti, medaglia di bronzo al valor militare. Botescià – come lo chiamavano maldestramente i ‘cugini’ – trionferà nel 1924 (in giallo dalla prima all’ultima tappa) e nel 1925. Dopo di lui, Gino Bartali (’38 e ’48), Fausto Coppi (’49 e ’52), Gastone Nencini (’60), Felice Gimondi (’65), Marco Pantani (’98) e Vincenzo Nibali (2014)

    LASCIATEMI CANTARE

    Appartiene a un altro italiano – poi naturalizzato belga – il record del più ‘anziano’ a prendersi una tappa: nel ’63 il siciliano Pino Cerami (nato a Misterbianco, Catania) s’impose nella Bordeaux-Pau a 41 anni, 3 mesi e 5 giorni. Non fu un exploix: nel 1960 Cerami aveva già sbalordito tutti con i successi di Roubaix e Freccia Vallone, impreziositi dal bronzo mondiale di Lipsia. Ma è ‘nostro’ anche il primato del più giovane vincitore di una frazione, nel 1931: Fabio Battestini fece sua la Dinan-Brest a 19 anni, 4 mesi e 13 giorni

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    Tour de France, Philipsen vince la tappa di Col de Pau, Pogacar in maglia gialla

    Jasper Philipsen coglie la seconda vittoria del suo Tour in volata davanti a Van Aert e Ackermann. Tappa con soli due GPM di quarta categoria ma molto movimentata già dall’inizio con numerose fughe, attacchi, accelerazioni e contro-scatti fino ai chilometri finali. Altra caduta a pochi metri dal traguardo, fortunatamente senza gravi conseguenze. Pogacar resta in giallo, ma perde il gregario Ayuso, ritirato a inizio frazione
    LE CLASSIFICHE – TOUR 2024, IL PERCORSO – ROGLIC SI RITIRA DOPO LA CADUTA LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 14^ tappa da Pau a Saint-Lary-Soulan: percorso e altimetria

    Si fa sul serio. Dopo l’arrivo in volata a Pau, si parte dalla capitale del Bearn per una tappa durissima che prevede la salita sul Tourmalet, una delle cime storiche della Grande Boucle, e l’arrivo in salita a Pla d’Adet. Nel mezzo, anche la scalata all’Hourquette c’Ancizan. Sarà ancora duello Pogacar-Vingegaard? Lo scorso anno scrissero già la storia. Il Tour è in esclusiva su Eurosport, canale 210 di Sky
    IL RACCONTO DELLA 13^ TAPPA – CLASSIFICHE

    Alpi, Massiccio Centrale e ora finalmente i Pirenei. A poco più di una settimana dalla fine della corsa, arrivano le tappe che possono decidere l’edizione 111 del Tour de France. Fa la sua comparsa un vecchio amico della Grande Boucle, il Tourmalet con i suoi 2115 metri di altezza. Arriverà nel bel mezzo della tappa, pronto a stanare subito chi non avrà le gambe per sostenere una frazione simile lunga 152 km. 

    L’altimetria della 14^ tappa

    Dopo un avvio tranquillo fino al traguardo intermedio di Esquieze-Sere, si scollina il Tourmalet (19 km con pendenze medie del 7,4% e picchi oltre il 10%), l’Hourquette d’Ancizan (8,2 km con il 5,1%) e l’arrivo sul Pla d’Adet da Saint Lary Soulan (10,6 km con medie del 7,9%). La prima e la terza salita sono classificate come Hors Categorie. La prima fuga di giornata arriverà direttamente sul Tourmalet? Gli uomini di classifica si muoveranno subito o solo nel finale? Probabile che qualcuno voglia far saltare il banco prima, magari lo stesso Evenepoel o alcuni corridori che, con il ritiro di Roglic, conservano qualche speranza di podio. Lo scorso anno ci fu la vittoria di tappa di Pogacar, ma con la conquista della maglia gialla di Vingegaard: i due realizzarono insieme la scalata in 45 minuti e 34 secondi, battendo il record di Rominger del 1993. Verosimilmente Abrahamsen darà l’addio a maglia a pois di miglior scalatore.  LEGGI TUTTO

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    Roglic si ritira dal Tour de France 2024 dopo la caduta nella 12^ tappa

    La Grande Boucle perde uno dei suoi protagonisti più attesi. Primoz Roglic è infatti costretto al ritiro dopo la caduta nella 12^ tappa. Lo sloveno era stato coinvolto in una caduta di gruppo a 12 km dal traguardo. Subito apparso sofferente e con una vistosa abrasione sulla spalla, il capitano della Red Bull-Bora (che era quarto in classifica generale) era riuscito a raggiungere l’arrivo scortato dai compagni, ma con un pesante ritardo, oltre 2 minuti, che di fatto aveva compromesso le sue speranze di vittorie. Attualmente infatti era sesto in classifica generale a 4’42” dalla maglia gialla, l’altro sloveno Tadej Pogacar. Nella serata di giovedì dalla squadra era filtrata la notizia di una decisione in mattinata, dopo aver valutato le condizioni di Roglic. E a poche ore dalla partenza della 13^ tappa, da Agen a Pau, l’annuncio ufficiale del ritiro. Davvero sfortunato il capitano della Red Bull-Bora che si era dovuto ritirare negli ultimi due Tour disputati, nel 2021 e nel 2022, a seguito proprio di due cadute. LEGGI TUTTO

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    Tour de France, 13^ tappa da Agen a Pau: percorso e altimetria

    I velocisti presenti al Tour de France e gli amanti degli arrivi in gruppo non sono di sicuro rimasti delusi dalla prima parte della Grande Boucle numero 111. Con la tredicesima frazione in programma venerdì 12 luglio, si arriverà probabilmente a sette volate di gruppo, oltre la metà delle tappe corse. Ennesimo terreno di caccia per la maglia verde Girmay, una delle storie più belle di questo Tour, ma anche possibile occasione di riscatto per i suoi grandi rivali come Philipsen, De Lie, Cavendish, Démare, Ackermann e via discorrendo. 

    L’altimetria della 13^ tappa

    Si parte da Agen verso le 13:30 con l’arrivo a Pau, dopo 165,3 chilometri, previsto per le 17:21. Inizio con qualche saliscendi senza troppe insidie, prima di arrivare al traguardo volante di Nogaro al km 88,5. La tappa si movimenta nel finale con le ascese ai due GPM di quarta categoria di Cote de Blachon (1,5 km al 6,9% di pendenza media) e Cote de Simacourbe (1,8 km col 6,4%). Potrebbero trasformasi in opportunità per eventuali attacchi finali, ma è pur vero che, per come si sono comportate finora le squadre, è possibile che non diventino degli ostacoli per un nuovo arrivo in volata. Il Tour de France è in diretta su Eurosport, canale 210 del telecomando Sky.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 12^ tappa in diretta live

    Dopo i fuochi d’artificio di Le Lioran con la strepitora vittoria di Vingegaard sulla maglia gialla Pogacar, il Tour prosegue con la 12^ tappa da Aurillac a Villeneuve sur Lot. 203 km con tre GPM ma di quarta categoria, gli ultimi 10 km totalmente pianeggianti. La diretta della quarta tappa è su Eurosport, canale 210 della piattaforma Sky
    LE CLASSIFICHE – TOUR DE FRANCE 2024, IL PERCORSO LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 12^ tappa da Agen a Pau: percorso e altimetria

    Il ‘ritorno’ di Jonas Vingegaard e il duello con la maglia gialla Tadej Pogacar ha infiammato il cuore degli appassionati nella tappa di mercoledì, massacrante: lo sarà un po’ meno quella di giovedì in partenza da Agen, con arrivo a Pau dopo 165 km di saliscendi, adatti per un’azione solitaria da finisseur e perfetti per una volata finale. Due i Gran Premi della Montagna, entrambi di quarta categoria: al km 127 la Côte de Blachon (1,5 km al 6,9%) e al km 136,3 la Côte de Simacourbe (1,8 km al 6,4%). Ultimi 15 km in pianura.

    Dove seguire il Tour de France
    Tutta la corsa sarà trasmessa in diretta integrale da Eurosport, canale 210 del telecomando Sky. La partenza da Agen è fissata per le 13.50, con arrivo previsto intorno alle 17:30. La tappa si potrà seguire anche su Sky Go e su NOW. LEGGI TUTTO