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    Djokovic verso il rientro: dovrebbe giocare il torneo di Doha dopo lo stop di Melbourne

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Novak Djokovic si prepara a tornare in campo. Secondo quanto riportano i media serbi, il campione di Belgrado parteciperà all’ATP di Doha 2025, in programma dal 17 al 22 febbraio, dopo il ritiro forzato in semifinale agli Australian Open contro Alexander Zverev.Come rivelato dalla giornalista Jelena Medic a Sportal, Djokovic si trova attualmente a Belgrado e non ha ancora ripreso gli allenamenti dopo il problema alla gamba sinistra che lo ha costretto al forfait lo scorso 24 gennaio. “Djokovic non si sta allenando perché il focus è sulla recupero”, ha precisato la giornalista.
    Il tennista serbo, dopo aver effettuato tutti gli esami necessari a Melbourne, è rientrato in patria dove ha potuto valutare con calma la partecipazione al torneo qatariota. Nel frattempo, si profilano alcuni cambiamenti nel suo team: il fisioterapista storico Miljan Amanovic non sarà presente a Doha, sostituito da Claudio Zimaglia, che ha già lavorato in passato con l’attuale numero 6 del mondo.Resta invece ancora da confermare la presenza di Andy Murray nel box dell’ex numero uno del mondo, con i dettagli della collaborazione tra i due che non sono stati ancora resi noti.Un rientro importante quello di Djokovic, che cercherà di lasciarsi alle spalle i problemi fisici per riprendere la sua corsa nel circuito ATP.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Clamoroso a Rotterdam: Bellucci pennella colpi d’autore e domina Tsitsipas, è in semifinale!

    Mattia Bellucci (foto Getty Images)

    No, non è una favola, è tutto vero, verissimo, palpabile e soprattutto strameritato. Mattia Bellucci incanta all’ATP 500 di Rotterdam: vola sul campo disegnando traiettorie fantastiche e facendo perdere focus e riferimenti a Stefanos Tsitsipas, battuto su tutta la linea dalla maggior aggressività, varietà di soluzioni e piglio offensivo del lombardo. Bellucci sconfigge l’ex n.3 del mondo per 6-4 6-2 e sbarca in semifinale nel torneo olandese, miglior risultato di una carriera che sta decollando e promette orizzonti bellissimi vista la diversità del gioco dell’azzurro e la sua abilità nel cambiare continuamente schemi e traiettorie. Veloce come un fulmine e lucidissimo nella selezione dei colpi, Mattia ha brillato in risposta mandando letteralmente in bambola il greco, facendogli perdere i riferimenti sul campo e provocandone moltissimi errori anche col diritto, il suo colpo migliore, oggi insicuro e falloso. Bellucci si giocherà l’accesso in finale domani affrontando Alex De Minaur.
    La partita e vittoria odierna di Bellucci vale molto più di una classica “prova del 9”, è un certificato di grande qualità, di sostanza oltre che talento. Che il lombardo fosse uno che dà del tu alla palla e che dalle sue corde possa uscire di tutto e di più lo sapevamo da tempo; questo torneo dimostra – in primis a Mattia stesso – che quel gioco un po’ leggero ma terribilmente vario è adeguato anche a battere tennisti forti, esperti e più potenti. Il successo contro Medvedev non è arrivato per caso, è figlio di un percorso di maturazione umana e agonistica importante, che in quel di Rotterdam è esploso in tutta la sua giocosa bellezza. Giocosa sì, questo è quel che si legge di lui facendo un giro sul web del tennis internazionale. Era poco conosciuto anche da molti addetti ai lavori, che ora esaltano i tagli, la velocità di esecuzione e pensiero del nativo di Busto Arsizio, una mosca bianca in un tour di palestrati, ma così veloce e con mano educata da potersela giocare alla pari e pure vincere.
    A parziale scusante del greco c’è forse un problema alle dita del piede sinistro, palesato addirittura dopo un solo game, ma a dire il vero Stefanos non è parso affatto penalizzato nella corsa… Quel che l’ha mandato in crisi è stato il gioco variopinto e super-aggressivo di Mattia. All’avvio del match l’azzurro ha tenuto con le unghie perché la maggior potenza dell’ellenico l’ha messo a dura prova, tanto ricorrere alla massima efficacia del servizio (anche della seconda palla, davvero precisissima) e rischiare affondi nei pressi delle righe. Il non aver sfruttato un paio di chance ha vistosamente innervosito Tsitsipas, tanto da fargli perdere focus e fiducia. Lì è stato bravissimo Bellucci a capire il momento e rischiare a tutta fin dalla risposta. Non solo i suoi tagli che rendono le traiettorie insidiose, Mattia ha spinto tanto e bene, appoggiandosi a meraviglia alla palla potente ma non così profonda del rivale. Con i piedi l’azzurro arriva come e dove vuole, e forte di questa reattività e fiducia è entrato forte con il rovescio e altrettanto col diritto, generando angoli e lungo linea che hanno mandato in confusione il rivale.
    La risposta di Bellucci è stata il colpo che ha spaccato la partita. Tsitsipas non attraversa un buon momento, è risaputo, però è uno che difficilmente molla, lotta e spinge pur sbagliando troppo rispetto ai suoi tempi migliori, quando faceva finali Slam. Spinge tanto dopo il servizio, cercando di comandare col diritto e venire a rete e chiudere dopo un’apertura di campo. Bellucci è stato splendido nel rispondere davvero bene con tante soluzioni bloccate che, grazie al timing favoloso, sono diventate traiettorie insidiose, profonde e velocissime, in particolare in lungo linea tanto che il greco si è ritrovato tante volte fuori posizione a rincorrere. Questa pressione l’ha retta malissimo, facendo scelte pessime nello scambio e sbagliando più volte i tempi dell’attacco. Bellucci ha una mano eccellente e si è fatto trovare pronto toccando dei passanti bassi che hanno trasformato le volate del greco in tocchi disperati e perdenti. Ma non solo difesa, la bellezza della prestazione di Mattia è stata quanto e bene abbia attaccato. Una volta vinto il primo set, il suo tennis ha preso ancor più vigore, tanti diritti offensivi e rovesci giocati quasi di contro balzo, trovando traiettorie ottime, e poi via alternate a smorzate e tagli profondi. Stefanos non c’ha capito nulla, è andato in confusione perdendo lucidità e sbagliando troppo. Merito del nostro piccolo grande eroe, autore di una prestazione maiuscola. Difficile trovargli un difetto oggi: colpi d’inizio gioco solidi ed efficaci, più rapido negli spostamenti e di pensiero. Ha controllato il match, incredibile a dirsi ma così è andata.
    Contro De Minaur in semifinale sarà match assai diverso e più complicato, perché Alex è in buona fiducia e ha nella velocità il suo punto forte, quindi Bellucci dovrà inventarsi quest’altro perché sulla corsa è difficile battere “Demon”. La borsa dei suoi trucchi è ben fornita, vedremo come andrà. Intanto può godersi questa splendida meritata vittoria che lo consegna davvero al grande tennis (nella classifica Live è già n. 68, fantastico!).
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il quarto di finale inizia con Tsitsipas al servizio e impreciso col diritto, ne sbaglia ben 3 e concede una palla break. La cancella con un solido attacco, ancora col diritto, da tre quarti campo. Segue un meraviglioso attacco col rovescio stretto e poi un Ace, ma qualcosa sembra non andare nel greco, tanto che chiama il fisioterapista dopo una manciata di minuti! Qualcosa non va alle dita del piede sinistro. Dopo un consulto e una pasticca il gioco riparte, è molto circospetto negli spostamenti il greco. Bellucci vince un tranquillo game di servizio, ma in risposta poi fa fatica perché la prima palla di Tsitsipas è molto precisa. È un fulmine Mattia nel coprire il campo, anche nel correre avanti per battagliare sotto il rete con Stefanos. Enorme il gap di potenza tra i due, ma gli angoli dell’azzurro sono efficaci, 2 pari. Sotto la potenza del diritto del greco, Mattia scivola sotto 0-30 nel sesto game. È bravo a prendere l’iniziativa dopo la prima palla, indispensabile per non andar sotto e dover rincorrere. Purtroppo un nastro beffardo costa al lombardo la palla break sul 30-40. Di nuovo nastro, ma svolta azzurro… è andata bene perché la palla sarebbe stata forse vincente se passava la rete. Un gatto sul net, bravo Bellucci e 3 pari. Tsitsipas cambia continuamente posizione in risposta nell’ottavo game, questo forse disturba Bellucci che commette anche un doppio fallo. Ai vantaggi l’azzurro prova una smorzata ma ci arriva da campione il greco e chiude con un diritto cross micidiale. Ancora palla break per TsiTsi. Risponde lontanissimo sulla seconda Stefanos e sbaglia malamente di rovescio. Pressa il greco, altra risposta potente e altra chance di break. Uff! Si salva con un diritto difensivo estremo, forse pure non centrato benissimo, ma la palla in lungo linea punisce l’attacco del rivale. Poche prime palle ora per Bellucci, ma le seconda sono aggressive e vicine alle righe. 4 pari. Improvvisamente Tsitsipas perde misura nel nono game, sbaglia il tempo dell’attacco e poi con un diritto banale tirato lungo un metro crolla 0-40. Stef con una prodezza cancella prima chance a Mattia (rovescio vincente), ma il diritto lo tradisce ancora sul 30-40. BREAK Bellucci, 5-4. Il lombardo regala al pubblico una smorzata d’autore, mascherata alla perfezione, poi un Ace con la seconda palla. Imprevedibile. Tsitsipas carica a tutta il diritto per restare aggrappato al set. Un nastro maledetto fa impennare il diritto di Mattia, palla del contro break per Stefanos sul 30-40. Se la gioca con grandissimo coraggio Bellucci, attacco fantastico col rovescio lungo linea e poi doppia chiusura in avanti. Una soluzione che mette in mostra tutta la sua mano e senso geometrico del campo. Ecco il set point, con un brutto unforcerd col diritto del greco. Prima palla esterna e via, SET Bellucci. Dal 3-4 Mattia vince tre game di fila e si merita il parziale. Molto attivo, rapido, ha tenuto un bel ritmo e poi bravo a cambiare continuamente le carte in tavola e il diritto di Tsitsipas non riesce a fare la differenza.
    Tsitsipas ha chiara la necessità di alzare il ritmo e la velocità di gioco perché ai ritmi di Bellucci rischia visto quanto l’azzurro governa bene la palla. L’ellenico esterna la sua frustrazione urlando al suo piatto corde dopo un rovescio mal centrato e facile preda del rovescio di Bellucci (1-1). Nervoso TsiTsi, errore e poi Bellucci entra a tutto braccio con la risposta di diritto, 0-30! Pessimo il tempo dell’attacco di Stefanos mentre il passante di Mattia è basso e punisce la volée del rivale. 0-40!!! Cerca calma e governa col diritto dal centro Tsitsipas, senza cercare le righe. Con un Ace salva anche la terza palla break consecutiva. Freddo in questo frangente, ma poi regala di nuovo col diritto e arriva la PB #4. E il BREAK ARRIVA!!! Bella risposta lungo linea sulla seconda del greco, e il recupero vola via. 2-1 e servizio per Bellucci, in controllo del match in questa fase, con tranquillità e precisione. Totalmente fuori fase Stef, tira una risposta lunga tre metri su di una seconda palla carica di spin ma non così impossibile. Bellucci invece rischia e le righe son tutte per lui, anzi… un capello di riga! Attacca dopo il servizio e chiude da metà campo, benissimo, e pure altra smorzata precisa. 3-1. Inerzia tutta verso Busto Arsizio, incredibile ma vero. Incerto Tsitsipas, è teso e si vede, sente di non aver il controllo del gioco e alterna affondi precisi a colpi più corti sui quali Bellucci è lucidissimo ad entrare. Con un altro attacco repentino Mattia si prende la palla break sul 30-40. Doppio fallo! Clamoroso, 4-1 “pesante”, la vittoria e semifinale sono a un passo. Quasi in trance agonistica, Bellucci continua a pennellare giocate ottime, si porta 5-1 in sicurezza. Tsitsipas è furibondo, scorato, incredule. Tira colpi senza logica e concede un match point sul 30-40 sbagliando ancora di rovescio dopo una risposta aggressiva del nostro. Si salva con un diritto molto profondo, forse rimasto in campo quasi per miracolo… 5-2. Bellucci serve per la semifinale. Braccino? Tutt’altro! Ace esterno con una curva imprendibile, 30-0. Torna a match point col doppio smash, stavolta sono 3 e col servizio. Basta il primo, bel servizio e via GAME SET MATCH BELLUCCI! Bravissimo! Che bellezza!

    Stefanos Tsitsipas vs Mattia Bellucci ATP Rotterdam Stefanos Tsitsipas [6]42 Mattia Bellucci66 Vincitore: Bellucci ServizioSvolgimentoSet 2M. Bellucci 15-0 30-0 ace 40-02-5 → 2-6S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-5 → 2-5M. Bellucci 15-0 ace 30-0 30-15 40-151-4 → 1-5S. Tsitsipas 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df1-3 → 1-4M. Bellucci 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3S. Tsitsipas 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 ace 40-A1-1 → 1-2M. Bellucci 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1S. Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Bellucci 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 A-404-5 → 4-6S. Tsitsipas 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-4 → 4-5M. Bellucci 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 df 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-3 → 4-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 4-3M. Bellucci 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-2 → 3-2M. Bellucci 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1M. Bellucci 15-0 30-0 40-0 40-15 df ace1-0 → 1-1S. Tsitsipas 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 1-0

    Statistica
    Tsitsipas 🇬🇷
    Bellucci 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    239
    302

    Ace
    4
    5

    Doppi falli
    1
    2

    Prima di servizio
    35/58 (60%)
    33/57 (58%)

    Punti vinti sulla prima
    25/35 (71%)
    25/33 (76%)

    Punti vinti sulla seconda
    9/23 (39%)
    16/24 (67%)

    Palle break salvate
    7/10 (70%)
    4/4 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    58
    153

    Punti vinti sulla prima di servizio
    8/33 (24%)
    10/35 (29%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    8/24 (33%)
    14/23 (61%)

    Palle break convertite
    0/4 (0%)
    3/10 (30%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    34/58 (59%)
    41/57 (72%)

    Punti vinti in risposta
    16/57 (28%)
    24/58 (41%)

    Totale punti vinti
    50/115 (43%)
    65/115 (57%) LEGGI TUTTO

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    Il presidente WADA sul caso Sinner: “Non paragonabile a Swiatek”

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Il presidente dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) Witold Banka ha fatto chiarezza sui casi di Jannik Sinner e Iga Swiatek, spiegando le ragioni del diverso trattamento riservato ai due tennisti. In un’intervista al sito polacco Rz, Banka ha sottolineato l’impossibilità di paragonare i due casi, sia per le sostanze coinvolte che per le circostanze.Mentre la WADA ha accettato la squalifica di un mese inflitta a Swiatek dall’ITIA per la positività alla Trimetazidina, dovuta a una contaminazione di melatonina assunta per problemi di sonno, ha invece presentato ricorso al TAS contro l’assoluzione di Sinner, trovato positivo al Clostebol.
    “Non mettiamo in dubbio che non abbia assunto deliberatamente sostanze dopanti”, ha precisato Banka riguardo a Sinner, “ma richiamiamo l’attenzione sulla responsabilità dell’atleta per le azioni dei suoi collaboratori. Uno sportivo professionista è responsabile anche delle azioni del suo staff e questa è la quintessenza dell’antidoping.”Il presidente WADA ha evidenziato la sostanziale differenza tra i due casi: “Una traccia di trimetazidina in un medicinale contenente melatonina, come nel caso di Swiatek, è una cosa. Lo steroide contenuto nell’unguento utilizzato dal più stretto collaboratore di Sinner è qualcosa di completamente diverso.” Secondo Banka, l’unico elemento comune tra i due casi è che “stiamo parlando di due dei migliori tennisti del mondo.”
    Nel caso di Sinner, la sostanza proibita era presente in un farmaco da banco utilizzato dal suo ex fisioterapista per un taglio al dito, trasmessa poi involontariamente durante un massaggio effettuato senza guanti. Nonostante l’ITIA abbia creduto a questa versione dei fatti assolvendo il tennista italiano, la WADA ha deciso di presentare ricorso, sottolineando come le procedure seguite siano state le stesse di qualsiasi altro caso disciplinare.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Wada, presidente Banka: “Sinner e Swiatek casi diversi”

    Witold Banka, presidente della Wada, è tornato a parlare di Jannik Sinner e del “caso clostebol”. In particolare, il numero uno dell’Agenzia Mondiale Antidoping ha commentato il mancato ricorso contro la polacca Iga Swiatek, attuale numero 2 al mondo e sua connazionale, precisando come non ci sia stato un trattamento differente rispetto al campione azzurro. Questi i passaggi salienti della sua intervista publicata sulle pagine web sportive del quotidiano polacco Rzeczpospolita: “Swiatek e Sinner? Si tratta di due casi completamente diversi, che non possono essere paragonati. Sia le sostanze che le circostanze sono diverse”. Banka ha poi aggiunto: “Abbiamo preso entrambe le decisioni dopo aver chiesto il parere di un esperto esterno. La procedura da parte nostra è stata la stessa di qualsiasi altro caso disciplinare”. Sulla questione Swiatek (positiva alla trimetazidina), la Wada si era pronunciata con un comunicato, spiegando di aver richiesto un parere a un consulente legale esterno “che ha ritenuto che la spiegazione della contaminazione dell’atleta fosse ben dimostrata, che la decisione dell’Itia (la sospensione di un mese, ndr) fosse conforme al Codice mondiale antidoping e che non ci fossero basi ragionevoli per appellarsi”. Era stata così accettata l’ipotesi della melatonina contaminata, ritenuta valida. Una situazione differente rispetto a Sinner, visto che contro il numero 1 al mondo è stato presentato un appello, con richiesta di 1-2 anni di squalifica. Ma cos’era successo a Jannik Sinner? Il numero uno al mondo era risultato positivo, a marzo 2024, a causa di una contaminazione da Clostebol, ma era stato poi scagionato da un processo condotto dall’Itia (International Tennis Integrity Agency). La Wada, ovvero l’Agenzia mondiale antidoping, ha fatto però ricorso al Tas, chiedendo da uno a due anni di squalifica. Un ricorso, quello della Wada, che va nella direzione di dimostrare non l’uso intenzionale del cicatrizzante incriminato, bensì stabilire una responsabilità parziale di Sinner, che secondo la Wada sarebbe colpevole del comportamento negligente e non corretto del proprio staff, in particolare dell’ex preparatore Ferrara e soprattutto dell’ex fisioterapista Naldi, entrambi allontanati in seguito. Il nuovo processo, che andrà in scena a Losanna, non sconfesserà necessariamente la sentenza di primo grado, ma riesaminerà da capo tutte le prove presentate. Jannik dovrà quindi dimostrare, ancora una volta, di non essere stato negligente o gravemente negligente. Nel caso in cui dovesse riuscire a dimostrare la sua innocenza non ci sarà sanzione, proprio come stabilito in primo grado, mentre in caso di condanna la sanzione andrebbe da un minimo di 12 mesi di squalifica a un massimo di 24. La Wada ha già depositato la sua memoria di appello e ora toccherà a Sinner. Il ricorso presentato dalla Wada sarà discusso il 16 e 17 aprile 2025 a Losanna, in Svizzera. LEGGI TUTTO

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    WTA 1000 Doha: Il Tabellone Principale. Jasmine Paolini già al secondo turno

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    🇶🇦 WTA 1000 Doha – Tabellone Principale – parte alta(1) Aryna Sabalenka vs Bye(WC) Emma Raducanu vs Ekaterina Alexandrova Elise Mertens vs Clara Tauson Qualifier vs (14) Anna Kalinskaya
    (10) Daria Kasatkina vs Anastasia Potapova Elina Avanesyan vs Xinyu Wang Marketa Vondrousova vs Elina Svitolina Bye vs (6) Jessica Pegula
    (3) Coco Gauff vs ByeMarta Kostyuk vs (WC) Zeynep Sonmez Qualifier vs Magda Linette Magdalena Frech vs (13) Beatriz Haddad Maia
    (9) Paula Badosa vs Katerina Siniakova Amanda Anisimova vs Victoria Azarenka Qualifier vs Leylah Fernandez Bye vs (8) Emma Navarro

    🇶🇦 WTA 1000 Doha – Tabellone Principale – parte bassa(7) Qinwen Zheng vs ByeMcCartney Kessler vs Ons Jabeur Ashlyn Krueger vs (WC) Sofia Kenin Qualifier vs (11) Diana Shnaider
    (16) Liudmila Samsonova vs Lulu Sun Qualifier vs Jelena Ostapenko Yue Yuan vs (WC) Caroline Garcia Bye vs (4) Jasmine Paolini
    (5) Elena Rybakina vs ByeDayana Yastremska vs Peyton Stearns Anhelina Kalinina vs Rebecca Sramkova Qualifier vs (12) Mirra Andreeva
    (15) Donna Vekic vs Linda Noskova Yulia Putintseva vs QualifierMaria Sakkari vs QualifierBye vs (2) Iga Swiatek LEGGI TUTTO

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    Ruud e la nuova sfida sul veloce: “Devo mettermi alla prova”

    Casper Ruud nella foto – Foto Antonio Fraioli

    Casper Ruud continua la sua strategia di inizio stagione sul cemento, scegliendo di partecipare all’ATP di Dallas dove è già approdato ai quarti di finale contro Nishioka. Il numero 5 del mondo ha deciso di abbandonare la tradizionale tournée sudamericana sulla terra battuta per concentrarsi sul miglioramento del suo gioco sulle superfici veloci.
    “Quest’anno volevo venire qui a Dallas. È un torneo nuovo per me. Ho sentito molte cose positive, specialmente da John Isner che vive qui e ha giocato questo torneo fin dall’inizio. Inoltre, è stato promosso a categoria 500. Si adattava al mio calendario e volevo provare qualcosa di nuovo”, ha spiegato il norvegese.
    La scelta di giocare indoor a Dallas non è casuale. Ruud, consapevole delle sue vulnerabilità su questa superficie, ha deciso di mettersi alla prova: “È una superficie veloce indoor. So che il mio gioco può essere vulnerabile qui perché uso molto il topspin. Non prendo sempre la palla così presto e sono vulnerabile agli attacchi dei giocatori che colpiscono piatto o forte. Ma devo sfidarmi. Questo sarà l’ultimo torneo indoor che giocherò per sei o sette mesi, voglio che ci sia un buon finale.”Dopo Dallas, Ruud volerà in Messico per il torneo di Acapulco, uno dei suoi appuntamenti preferiti del calendario: “Mi piace molto giocare ad Acapulco. Mi sono divertito molto lì l’anno scorso e negli anni precedenti, è una delle mie tappe preferite dell’anno e Dallas è abbastanza vicina.” Una strategia che lo scorso anno ha dato i suoi frutti, con le finali raggiunte sia a Los Cabos che ad Acapulco.
    Questa programmazione rappresenta un chiaro segnale della volontà di Ruud di evolversi come giocatore completo, uscendo dalla sua zona di comfort sulla terra battuta per migliorare le sue prestazioni sul veloce, in particolare in vista dei tornei di fine stagione.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Nuovo stop per Andreescu: operata d’appendicite, salta il WTA di Merida

    Bianca Andreescu nella foto – Foto Getty Images

    Il ritorno in campo di Bianca Andreescu dovrà attendere ancora. La tennista canadese, che non gioca un match ufficiale da ottobre 2024 quando apparve per l’ultima volta al torneo di Tokyo, è stata costretta a sottoporsi a un intervento chirurgico d’urgenza per appendicite.L’ex campionessa degli US Open aveva programmato il suo rientro al WTA di Merida di fine febbraio, ma un forte dolore alla pancia l’ha portata al ricovero d’urgenza e alla successiva operazione. La stessa Andreescu ha comunicato attraverso i social media che l’intervento è perfettamente riuscito.
    Nonostante il successo dell’operazione, la canadese dovrà posticipare ulteriormente il suo ritorno alle competizioni. La tennista ha annunciato che il suo primo torneo del 2025 sarà sulla terra battuta, rimandando così di alcuni mesi il tanto atteso comeback nel circuito WTA.Si allunga quindi il periodo di inattività per Andreescu, che continua a essere perseguitata dagli infortuni e dai problemi fisici che ne hanno condizionato la carriera negli ultimi anni.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Zheng Qinwen inserisce nel suo team Albert Costa

    Albert Costa (foto Bendou Zhang)

    Una vecchia conoscenza torna sul tour Pro. La talentuosa tennista cinese Zheng Qinwen nei due importanti tornei WTA di Doha e Dubai sarà seguita da Albert Costa, ex campione a Roland Garros. I due hanno iniziato a lavorare assieme in preparazione dei due WTA 1000 del Golfo Persico.
    Il coach principale di Zheng, Pere Riba, è attualmente bloccato dalla riabilitazione a seguito dell’operazione all’anca da poco effettuata e per questo è entrato nel team della cinese il catalano, celeberrimo per il suo bel rovescio a una mano e il suo tennis consistente su terra battuta che lo portò a vincere Roland Garros nel 2002.
    “Albert ha sempre avuto enorme passione per il tennis. Questo è importante”, ha affermato alla stampa locale Qinwen, medaglia d’oro olimpica di Parigi 2024. “Ha il requisito fondamentale per essere un bravo allenatore, non tanti coach nel tour hanno questo tipo di passione. Molti allenatori considerano questo solo un lavoro. Ma ci sono alcuni allenatori nel tour che sono diversi. Amano davvero il tennis, vogliono che i loro giocatori siano attenti al miglioramento con attenzione giorno dopo giorno. Lo vedi da come si pone in campo, ha la stessa passione di quanto giocava. Penso che lui sia questo tipo di allenatore ed è bello stare insieme in campo”.
    Costa da giocatore ha segnato un best ranking n.6 nel 2002 e ha vinto 12 titoli in singolare. Era un vero terraiolo “doc”, amava cambiare ritmo e tirare splendide accelerazioni con il suo elegante rovescio a una mano, sempre pronto a grandi maratone. Un modo di correre, colpire e interpretare il gioco prettamente da terra rossa, tanto che a Wimbledon non ha mai passato il secondo turno, in un’epoca nella quale l’erba era ancora assai veloce e scivolosa. Ritiratosi nel 2006, ha allenato per diversi mesi Feliciano Lopez, quindi nel 2009 ha preso il posto di Emilio Sanchez come capitano della squadra spagnola di Coppa Davis, vincendo due titoli. Per 11 anni è stato direttore del torneo ATP di Barcellona, e poi anche della Final 8 di Davis Cup.
    Non è chiaro se Albert resterà nel team di Zheng anche dopo il rientro di Pere Riba. Sarà interessante valutare la sua mano nel tennis di Qinwen, se riuscirà a dare più acume tattico al gioco a tutto campo e in grande anticipo della cinese, una condotta spettacolare ma spesso poco efficace.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO