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    Atp Finals a Torino, calendario e partecipanti: tutto quello che c’è da sapere

    Introduzione
    A Torino il gran finale di stagione con le Atp Finals, da seguire in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW dal 9 al 16 novembre. Il torneo dei maestri avrà un doppio valore quest’anno perché metterà in palio anche il numero 1 al mondo di fine anno tra Sinner e Alcaraz. Jannik vuole confermare il titolo confermato un anno fa, Carlos deve sfatare un tabù visto che alle Finals non è mai andato oltre le semifinali. L’Italia presente anche in doppio con Bolelli/Vavassori, al via per il secondo anno di fila. Tutto quello che c’è da sapere sulle Atp Finals 2025 LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Metz e Atene: I risultati completi con il dettaglio delle Finali. Lorenzo Musetti vs Novak Djokovic sfida che vale titolo e Finals per Musetti (LIVE)

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    ATP 250 Athens (🇬🇷 Grecia) – Finali, cemento (al coperto)

    Center Court – ore 12:30Santiago Gonzalez / David Pel vs Francisco Cabral / Lucas Miedler Il match deve ancora iniziare
    Novak Djokovic vs Lorenzo Musetti (Non prima 16:00)Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Metz (🇫🇷 Francia) – Finali, cemento (al coperto)

    Court Central – ore 14:00Guido Andreozzi / Manuel Guinard vs Quentin Halys / Pierre-Hugues Herbert Il match deve ancora iniziare
    Cameron Norrie vs Learner Tien (Non prima 16:30)Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Roberto Carretero, ascesa e caduta di un talento

    Roberto Carretero

    Da campione del Roland Garros junior e del Masters Series di Amburgo a telecronista di successo. Ci racconta la sua storia nel libro “El tenis desde dentro. Del vestuario a la cabina: un viaje al corazón del tenis” (Magazzini Salani, 2025)
    Il nome di Roberto Carretero è tornato in prima linea, almeno per gli appassionati italiani, in occasione della recente impresa di Vacherot a Shanghai, vincitore di un Master 1000 come primo torneo in carriera, come qualificato e con il ranking più basso di sempre (204). Fino a quel momento in vetta a questa particolare classifica c’era appunto l’ex giocatore spagnolo, che nel 1996 e come 143 del mondo vinse il Masters Series di Amburgo inanellando, dopo aver superato le qualificazioni, una serie di schiaccianti vittorie (lasciando per strada solo 3 set) contro Jordi Arrese, Malivai Washington, Arnaud Boetsch, Gilbert Schaller, Yevgeny Kafelnikov e, in finale, contro il compatriota e amico Álex Corretja. Un exploit che lasciò perplessi anche i bookmaker più scafati, regalandogli un ranking vicino alla top 50, ma anche un pesantissimo zaino carico di grandi speranze e di enormi pressioni. La sua storia e soprattutto i motivi per i quali le grandi speranze si siano spente proprio sotto il peso delle enormi pressioni, oltre che per le innumerevoli lesioni e la poco accorta gestione della carriera, ce la racconta nel libro uscito proprio in concomitanza della vittoria di Vacherot, una assoluta casualità, per quanto sembri rispondere a una ponderata strategia di marketing.
    In realtà nel “giro” del tennis spagnolo il trionfo di Amburgo fu la cronaca di un expolit annunciato, perché Carretero, Rober per gli amici, classe 1975, era fin da ragazzino considerato un predestinato. Anche se giocò poco perché passò precocemente ai tornei pro, a livello juinor era fortissimo e lo testimoniano la vittoria al Roland Garros 1993 in finale con l’amico e compagno di percorso Albert Costa, che poi si vendicò qualche mese dopo nella finale dell’ Orange Bowl. Ottimo talento, fisico possente, due autentiche querce al posto delle gambe, rovescio a una mano, servizio liftatissimo eseguito con un esasperato “effetto molla” del corpo e, soprattutto, un dritto assolutamente devastante, che risulterebbe competitivo anche nel tennis attuale. Il fisico erculeo di cui era dotato era però estremamente fragile e le lesioni iniziarono a minare il suo percorso, a cominciare da un problema congenito alla spalla, senza dubbio peggiorato dal movimento macchinoso del servizio.
    C’è però un nemico più subdolo delle lesioni: la mente. E Rober in questo senso era, come lui stesso ammette con estrema sincerità, specialmente vulnerabile. Dotato di una forte personalità, molto carismatico, testardo, incline alle distrazioni extrasportive, difficile da gestire sia in campo che fuori… Il tipico cavallo pazzo insomma, che dopo Amburgo non ha saputo -e il suo entourage di allora non l’ha certamente aiutato- a mantenere i piedi per terra e continuare con umiltà il suo percorso di crescita e di consolidamento tennistico ed umano. Racconta che, dopo la finale di Amburgo, approdò a Roma e si trovò uno stuolo di fan e curiosi a seguirlo, dal primo allenamento fino all’esordio, in cui perse per un soffio al tie break del terzo set contro Philippousis. Arrivò a Parigi la settimana dopo come uno dei favoriti, ma inciampò ancora al primo turno, perdendo da Kucera in cinque set. Lui stesso dice che se avesse vinto quei due match, forse le cose sarebbero andate diversamente, invece quei fulmini a ciel sereno innestarono una spirale negativa di delusione, dubbi, sfiducia, aggravata dalla pressione per la gestione economica nonché dalle lesioni, e dalla quale sostanzialmente non riuscì mai ad uscire davvero, imboccando la strada di una carriera breve e in sordina. Vincerà da allora solo un paio di Challenger (Sopot e Wieden nel ’99), dopo i quali si trascinerà ancora con qualche sporadica apparizione, fino al ritiro definivo, nei quarti di finale di un satellite catalano nel 2002. Ma, come racconta lui stesso, prima ancora di esserne del tutto cosciente, partecipò agli ultimi tornei già come ex giocatore e il momento del ritiro ufficiale fu per lui una vera liberazione. “Cuando dejé el tenis -dice nella frase di apertura del libro- no solo se acabaron los sueños, también los problemas. Ahí volví a ser feliz” [Quando lasciai il tennis non terminarono solo i sogni, ma anche i problemi. In quel momento tornai ad essere felice].
     

    La ritrovata felicità gli consente di intraprendere una “seconda vita” ricca di tutte quelle soddisfazioni che, nonostante le aspettative sue ed altrui, non era riuscito a trovare sul campo. Per un periodo si dedica con successo all’organizzazione di eventi, tennistici e non, apre un ristorante e poi, un po’ per caso, viene assunto come telecronista nell’area tennistica della piattaforma TV Movistar+, attività che svolge ormai da una ventina d’anni in tandem con il giornalista José Antonio Mielgo, con un suo stile che lo ha reso noto in Spagna e che, almeno agli inizi, rompeva gli schemi delle più paludate telecronache classiche. I commenti di chi il tennis lo conosce molto bene sono infatti trasmessi con un tono disinvolto, spontaneo, leggermente svaccato, e ti sembra quasi di sentir parlare un amico seduto con te davanti alla Tv con un boccale di birra in mano.
    La seconda parte del libro riporta una serie di interviste, o meglio di chiacchierate a braccio, con la sua spalla televisiva José Antonio Mielgo e con cinque ex giocatori ai quali, per un motivo o per l’altro, è particolarmente legato: Rafa Nadal, che non ha di sicuro bisogno di presentazioni, ammirato sopratutto per la sua straordinaria resilienza; Albert Costa, con cui è cresciuto tennisticamente e che, a differenza di Roberto, ha saputo gestire ottimamente la sua crescita fino a consolidarsi come un grande giocatore, top ten e campione del Roland Garros; Álex Corretja, amico e oggi collega telecronista, sempre ammirato e in qualche modo invidiato per la consistenza, l’ordine e la solidità dimostrati nella sua carriera, tanto da sfiorare la vetta del ranking e trionfare nel Master; Guga Kuerten, ex numero 1 e triplice campione del Roland Garros, che racconta come per i ragazzini sudamericani Costa e Carretero (che chiama affettuosamente “Carreta”) fossero considerati dei veri e propri miti e che il loro esempio contribuì decisamente alla sua crescita come giocatore; e, infine, un altro numero uno e campione Slam, Marat Safin, russo tennisticamente ispanizzato, che ci offre una visione del tennis e della vita di straordinaria e acutissima profondità. Chiude il libro un’ultima intervista a Mariano Montecillas, preparatore fisico che collaborò anche per un periodo con Roberto e che descrive molto bene come il concetto e la pratica della preparazione fisica siamo cambiati negli ultimi trent’anni, con un approccio più professionale e soprattutto individualizzato che consente la prevenzione di lesioni e una longevità sportiva prima impensabile.
    La storia di Roberto Carretero ha non poche affinità con quella di Carlos Cuadrado che abbiamo raccontato recentemente. Entrambi giovani talenti di belle speranze, vincitori del Roland Garros Junior, con due carriere che si spensero progressivamente soprattutto a causa di lesioni che forse la maggiore professionalizzazione attuale a livello di preparazione fisica, prevenzione e trattamento avrebbe potuto controllare e arginare. E anche, in entrambi i casi, la capacità di reinventarsi ottenendo nella seconda tappa della loro vita il successo (e la serenità) che non erano riusciti a trovare sui campi da tennis.
    Paolo Silvestri LEGGI TUTTO

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    WTA Finals – Riyadh: I risultati completi con il dettaglio della Finali (LIVE)

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    WTA Finals – Riyadh (🇸🇦 Arabia Saudita) – Finali, cemento (al coperto)

    Center Court – ore 14:00(7) Timea Babos / (7) Luisa Stefani vs (4) Veronika Kudermetova / (4) Elise Mertens Inizio 14:00Il match deve ancora iniziare
    (1) Aryna Sabalenka vs (6) Elena Rybakina Non prima 17:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Torino accoglie le stelle delle ATP Finals 2025: Sinner e Alcaraz protagonisti assoluti alla vigilia del torneo. Ecco il programma di Domenica 09 e Lunedì 10 Novembre. Se domani vince Musetti ci sarà il derby Lunedì contro Sinner

    La foto ufficiale delle Finals 2025 – Getty images

    Mancano ancora due giorni al via ufficiale delle Nitto ATP Finals 2025, ma lo spettacolo è già cominciato nel cuore di Torino. Sei degli otto protagonisti del torneo — Jannik Sinner, Carlos Alcaraz, Alexander Zverev, Ben Shelton, Taylor Fritz e Alex de Minaur — hanno sfilato oggi in Piazza Castello davanti a migliaia di tifosi accorsi per il tradizionale “blue carpet”.Torino ospita le Finals dal 2021 e il pubblico piemontese si è ormai abituato a vedere da vicino i migliori giocatori del mondo. Tuttavia, l’edizione di quest’anno porta con sé un’energia particolare: Jannik Sinner, campione in carica e idolo di casa, arriva come prima testa di serie e protagonista della corsa serratissima al numero uno di fine anno contro Carlos Alcaraz. Anche questo duello aggiunge fascino e tensione all’atmosfera che si respira all’ombra della Mole.Dopo il bagno di folla, i giocatori hanno partecipato alla foto ufficiale e poi si sono spostati all’interno del Teatro Regio, dove li attendeva la sessione “Meet the Champions”: un incontro con media locali e internazionali e un momento di dialogo con i fan.
    Il quadro dei partecipanti sarà completo solo all’ultimo. Domenica, quando inizieranno i match all’Inalpi Arena, anche Novak Djokovic sarà arrivato in città. Il serbo sta disputando la finale dell’ATP 250 di Atene contro Lorenzo Musetti: se fosse l’azzurro a trionfare, si qualificherebbe per la sua prima partecipazione alle ATP Finals, entrando nel gruppo insieme a Sinner. In caso di vittoria di Djokovic, l’ultimo posto disponibile andrebbe invece a Felix Auger-Aliassime.

    09 Novembre 2025Inalpi Arena – ore 11:30Marcel Granollers / Horacio Zeballos vs Kevin Krawietz / Tim Puetz Carlos Alcaraz vs Alex de Minaur (Non prima 14:00)Julian Cash / Lloyd Glasspool vs Simone Bolelli / Andrea Vavassori (Non prima 19:00)Alexander Zverev vs Ben Shelton (Non prima 20:30)
    10 Novembre 2025Inalpi Arena – ore 11:30Marcelo Arevalo / Mate Pavic vs Joe Salisbury / Neal Skupski Novak Djokovic vs Taylor Fritz (Non prima 14:00)Harri Heliovaara / Henry Patten vs Christian Harrison / Evan King (Non prima 19:00)Jannik Sinner vs Unknown Unknown (Non prima 20:30) LEGGI TUTTO

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    Musetti-Djokovic all’Atp Atene, dove vedere in tv e streaming

    Una vittoria separa Lorenzo Musetti dalla qualificazione alle Atp Finals di Torino. L’ultimo ostacolo per il carrarino sarà Novak Djokovic, avversario nella finale dell’Atp 250 di Atene. L’appuntamento è sabato alle 16, in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW.

    Musetti-Djokovic, tutti i precedenti

    Musetti dovrà sfatare un tabù per vincere il titolo e centrare le Finals. In carriera, infatti, non ha mai battuto Djokovic sul cemento. Il bilancio complessivo nei precedenti è 8-1 per il serbo che ha vinto quest’anno a Miami. L’unico successo di Lorenzo risale a Monte-Carlo 2023, sulla terra rossa. Di seguito tutti i precedenti.

    2021 – Roland Garros (R16): Djokovic b. Musetti 6-7, 6-7, 6-1, 6-0, 4-0, ret.
    2022 – Dubai (R32): Djokovic b. Musetti 6-3, 6-3
    2022 – Parigi Bercy (QF): Djokovic b. Musetti 6-0, 6-3
    2023 – Monte-Carlo (R16): Musetti b. Djokovic 4-6, 7-5, 6-4
    2024 – Monte-Carlo (R16): Djokovic b. Musetti 7-5, 6-3
    2024 – Roland Garros (R32): Djokovic b. Musetti 7-5, 6-7, 2-6, 6-3, 6-0
    2024 – Wimbledon (SF): Djokovic b. Musetti 6-4, 7-6, 6-4
    2024 – Olimpiadi (SF): Djokovic b. Musetti 6-4, 6-2
    2025 – Miami (R16): Djokovic b. Musetti 6-2, 6-2 LEGGI TUTTO

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    Musetti in finale all’Atp Atene: Korda battuto in tre set

    Lorenzo Musetti è in finale all’Atp 250 di Atene! L’azzurro supera Sebastian Korda con il punteggio di 6-0, 5-7, 7-5 dopo 2 ore e 22 minuti di autentica battaglia sportiva. Dopo il primo set la partita sembrava in totale controllo per il carrarino, ma da quel momento è iniziato un nuovo match. Lorenzo sembrava vicino alla chiusura in due set, avanti di un break (4-3) nel parziale, ma Korda è stato bravo a girare l’inerzia dalla sua parte, alzando esponenzialmente la qualità del suo tennis. Costretto al terzo set, Musetti ha avuto il merito di non mollare sul piano mentale, ha lottato su ogni punto ed è stato costretto ad annullare anche un set point nel decimo gioco, chiuso magistralmente con quattro ace. Nel turno di battuta successivo la svolta, con il break conquistato grazie a una splendida risposta vincente sul 30-40. La chiusura è stata ancora all’insegna della lotta, con una palla break annullata sul 30-40 con il servizio e la successiva chiusura. Lorenzo è adesso lontano una vittoria dalla qualificazione alle Atp Finals: l’ultimo ostacolo sarà Novak Djokovic. Appuntamento sabato alle 16, in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. LEGGI TUTTO