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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Martedì 18 Febbraio 2025

    ServizioSvolgimentoSet 2D. Beckles / Borghini Baldovinetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30I. Denisov / Szajrych 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1D. Beckles / Borghini Baldovinetti 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1I. Denisov / Szajrych 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-405-2 → 6-2D. Beckles / Borghini Baldovinetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df5-1 → 5-2I. Denisov / Szajrych 15-0 30-0 30-15 df 40-154-1 → 5-1D. Beckles / Borghini Baldovinetti 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-403-1 → 4-1I. Denisov / Szajrych 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 3-1D. Beckles / Borghini Baldovinetti 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-30 40-40 df1-1 → 2-1I. Denisov / Szajrych 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1D. Beckles / Borghini Baldovinetti 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-30 40-40 df0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Jasmine Paolini sfida pioggia e Lys: buona la prima a Dubai

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    Jasmine Paolini inizia con il piede giusto la difesa del titolo al WTA 1000 di Dubai. La tennista italiana, testa di serie numero 4, ha superato la qualificata tedesca Eva Lys con il punteggio di 6-2 7-5 in un match durato oltre otto ore a causa delle continue interruzioni per pioggia.
    Una vittoria costruita con pazienza e determinazione dall’azzurra, che ha dovuto fare i conti non solo con un’avversaria ostica ma anche con le difficili condizioni meteorologiche. Dopo un iniziale equilibrio nel primo set, Paolini ha preso il controllo del gioco con un break sul 2-1. Nonostante il momentaneo contro-break di Lys, l’italiana ha infilato tre game consecutivi, chiudendo il parziale 6-2 grazie a una maggiore pesantezza di palla e alla capacità di prendere l’iniziativa negli scambi.
    Il secondo set ha visto un avvio sprint della toscana, subito avanti di un break grazie a un magnifico rovescio lungolinea. Le continue interruzioni per pioggia hanno però spezzato il ritmo del match, permettendo a Lys di rientrare in partita fino al 4-3. La reazione di Paolini non si è fatta attendere: immediato contro-break e, dopo l’ennesima pausa per pioggia, chiusura dell’incontro per 7-5.
    Al prossimo turno Paolini affronterà la vincente del match tra Sofia Kenin e Marta Kostyuk, continuando il suo cammino per difendere il titolo conquistato lo scorso anno negli Emirati Arabi.
    WTA Dubai Eva Lys• 0250 Jasmine Paolini [4]0670 Vincitore: Paolini ServizioSvolgimentoSet 3ServizioSvolgimentoSet 2Eva Lys 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-6 → 5-7Jasmine Paolini 15-0 30-0 30-15 40-155-5 → 5-6Eva Lys 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5Jasmine Paolini 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5Eva Lys 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A4-3 → 4-4Jasmine Paolini 15-0 15-15 15-30 15-40 30-403-3 → 4-3Eva Lys 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 3-3Jasmine Paolini 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A1-3 → 2-3Eva Lys 0-15 15-15 30-15 40-150-3 → 1-3Jasmine Paolini 15-0 30-0 30-15 40-150-2 → 0-3Eva Lys 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-1 → 0-2Jasmine Paolini 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Eva Lys 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-5 → 2-6Jasmine Paolini 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5Eva Lys 0-15 0-30 0-402-3 → 2-4Jasmine Paolini 15-0 15-15 15-30 15-401-3 → 2-3Eva Lys 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3Jasmine Paolini 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2Eva Lys 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1Jasmine Paolini 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Luca Nardi supera Zhang a Doha: ora la sfida con Alcaraz

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Getty Images

    Esordio convincente di Luca Nardi all’ATP 500 di Doha. Il tennista pesarese ha superato il cinese Zhizhen Zhang, numero 49 del mondo, con il punteggio di 6-4 6-3 in un’ora e diciassette minuti di gioco, guadagnandosi un secondo turno di prestigio contro la testa di serie numero uno Carlos Alcaraz.
    La prestazione dell’azzurro è stata particolarmente solida al servizio, dove ha messo a segno cinque ace e vinto il 76% dei punti con la prima, mentre Zhang ha faticato molto con la battuta, fermandosi al 62% di punti vinti con la prima.
    Il primo set è stato in equilibrio fino al decimo game, con entrambi i giocatori che hanno tenuto agevolmente i propri turni di servizio. Proprio quando il tie-break sembrava inevitabile, Nardi ha alzato il livello procurandosi due palle break, che erano anche set point, riuscendo a convertire e chiudere il parziale per 6-4.
    Nel secondo set, dopo aver mancato una palla break nel quarto gioco, Nardi ha subito il break ma ha reagito immediatamente trovando il controbreak. Da quel momento, il numero 85 del mondo ha preso il controllo del match, inanellando una serie di quattro game consecutivi che gli hanno permesso di chiudere 6-3, conquistando così un prestigioso secondo turno contro Alcaraz.
    ATP Doha Zhizhen Zhang43 Luca Nardi66 Vincitore: Nardi ServizioSvolgimentoSet 2L. Nardi 15-0 30-0 40-0 ace3-5 → 3-6Z. Zhang 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-403-4 → 3-5L. Nardi 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 ace3-3 → 3-4Z. Zhang 0-15 df 0-30 0-403-2 → 3-3L. Nardi 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A2-2 → 3-2Z. Zhang 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-401-2 → 2-2L. Nardi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2Z. Zhang 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1L. Nardi 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Z. Zhang 0-15 0-30 15-30 15-40 30-404-5 → 4-6L. Nardi 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-154-4 → 4-5Z. Zhang 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 ace3-4 → 4-4L. Nardi 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-303-3 → 3-4Z. Zhang 15-0 15-15 30-15 ace 40-152-3 → 3-3L. Nardi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-302-2 → 2-3Z. Zhang 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2L. Nardi 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2Z. Zhang 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1L. Nardi 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1

    Statistica
    Zheng 🇨🇳
    Nardi 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    251
    285

    Ace
    5
    5

    Doppi falli
    1
    2

    Prima di servizio
    37/53 (70%)
    38/59 (64%)

    Punti vinti sulla prima
    23/37 (62%)
    29/38 (76%)

    Punti vinti sulla seconda
    8/16 (50%)
    11/21 (52%)

    Palle break salvate
    2/5 (40%)
    1/2 (50%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    131
    181

    Punti vinti sulla prima di servizio
    9/38 (24%)
    14/37 (38%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    10/21 (48%)
    8/16 (50%)

    Palle break convertite
    1/2 (50%)
    3/5 (60%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    31/53 (58%)
    40/59 (68%)

    Punti vinti in risposta
    19/59 (32%)
    22/53 (42%)

    Totale punti vinti
    50/112 (45%)
    62/112 (55%)

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Ross Wenzel (WADA): “Il caso di Sinner è un milione di miglia lontano dal doping”

    Ross Wenzel, WADA

    Oltre alle parole di James Fitzgerald, BBC Sport riporta anche quelle di Ross Wenzel, general counsel della WADA. Wenzel risponde alle pesanti critiche ricevute sull’operato dell’Agenzia mondiale antidoping, in particolare quelle di un tennista assai influente come Djokovic che ieri, parlando da Doha, aveva affermato senza mezzi termini che ci sia stato favoritismo nel caso di Sinner.
    “Questo era un caso che era a un milione di miglia di distanza dal doping”, dichiara al media inglese Ross Wenzel. “Il feedback scientifico che abbiamo ricevuto è stato che questo non poteva essere un caso di doping intenzionale, incluso il microdosaggio”.
    Wenzel respinge qualsiasi ipotesi di trattamento speciale riservato a Sinner, affermando che i termini della squalifica, secondo alcuni di scarso effetto sul tennista sospeso, erano appropriati per il caso e non presi in considerazione con un occhio di riguardo al calendario tennistico.
    “La WADA ha ricevuto messaggi di ogni tipo, da coloro che ritengono che la sanzione sia stata troppo dura e, per certi aspetti, che è ingiusto nei confronti dell’atleta; per altri invece la sanzione non è abbastanza. Tutto questo forse è un’indicazione che, sebbene non sarà condivisa da tutti, è stata la soluzione più giusta”.
    “Quando esaminiamo questi casi, cerchiamo di esaminarli tecnicamente, operativamente e non lo facciamo con la paura di ciò che il pubblico, i politici o chiunque altro dirà” conclude Wenzel.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sinner, la Wada spiega: “Caso unico, un anno di stop sarebbe stato eccessivo”

    In un report che abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente la Wada spiega le motivazioni dell’accordo con Sinner che ha portato alla sospensione di tre mesi del n. 1 al mondo per il caso clostebol: “I fatti di questo caso erano davvero unici, lo scenario ricostruito dall’atleta era scientificamente plausibile e ben documentato dai fatti. Una sospensione di 12 mesi sarebbe stata eccessivamente severa: la sanzione è proporzionata alla violazione commessa”

    Un caso diverso dagli altri, con uno scenario scientificamente plausibile e una sanzione adeguata alla violazione, gestito in modo aperto e trasparente. È il riassunto della posizione ufficiale della Wada sul caso Sinner, sospeso per tre mesi  in virtù di un accordo con l’agenzia mondiale antidoping per la questione clostebol. In un report, che riceviamo e pubblichiamo, la Wada ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla decisione di non proseguire con il ricorso al Tas.

    Perché l’accordo e non il Tas
    “La disposizione sull’accordo di risoluzione dei casi nel Codice Mondiale Antidoping (Articolo 10.8.2) è stata introdotta nel 2021. Una delle sue funzioni principali è garantire che casi unici, che non rientrano pienamente nel quadro delle sanzioni, possano essere giudicati in modo appropriato ed equo, a condizione che tutte le parti e la Wada  siano d’accordo. Oltre alle disposizioni sulle sanzioni previste dal Codice (dagli articoli 10.1 a 10.7), l’art. 10.8.2 del Codice consente esplicitamente un’ulteriore riduzione del periodo di ineleggibilità, basandosi sul livello di gravità della specifica violazione, nonché sul riconoscimento dell’infrazione da parte dell’atleta e sulla sua accettazione delle conseguenze appropriate. Sebbene gli accordi di risoluzione dei casi ai sensi dell’art. 10.8.2 siano stipulati in casi eccezionali, la disposizione è stata comunque utilizzata decine di volte tra le migliaia di casi giudicati da quando il Codice 2021 è entrato in vigore. Come detto, tali accordi richiedono che tutte le parti coinvolte, inclusa l’Autorità di Gestione dei Risultati (nel caso di Jannik Sinner si trattava della Federazione Internazionale di Tennis/Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis), l’atleta e la WADA, concordino sulle conseguenze appropriate”.

    “Lo scenario di Sinner era scientificamente plausibile”

    “Nel caso di Sinner, la Wada ha ritenuto che la decisione di primo grado, che aveva stabilito che l’atleta non aveva alcuna colpa o negligenza, fosse errata secondo il Codice. Infatti, il commento alla disposizione sulla “nessuna colpa o negligenza” stabilisce che essa non si applichi nei casi in cui vi sia stata “la somministrazione di una sostanza proibita da parte del medico personale o del preparatore atletico dell’atleta senza che quest’ultimo ne fosse a conoscenza (gli atleti sono responsabili della scelta del proprio personale medico e devono informarlo che non possono ricevere sostanze proibite)”. Per difendere il principio fondamentale secondo cui gli atleti sono effettivamente responsabili delle azioni del proprio entourage, la Wada ha deciso di presentare appello al Tribunale Arbitrale dello Sport. Nel farlo, la Wada ha seguito il chiaro consiglio e la raccomandazione del suo consulente legale esterno per questo caso, Richard Young, che è stato il principale redattore di ogni edizione del Codice. Secondo le disposizioni pertinenti sulle sanzioni (in assenza di un accordo di risoluzione del caso ai sensi dell’art. 10.8.2), il periodo di ineleggibilità applicabile per un caso che coinvolge una sostanza non specificata (come il clostebol), in cui si accetta che l’atleta non abbia avuto una colpa o negligenza significativa, varia da uno a due anni. Questo era dunque ciò che era contenuto nell’avviso di appello. I fatti di questo caso, come delineati nella decisione di primo grado, erano veramente unici e diversi dagli altri casi di somministrazione da parte del personale di supporto dell’atleta. Infatti, non si trattava di una somministrazione diretta da parte dell’entourage dell’atleta, ma di un assorbimento transdermico, poiché il massaggiatore dell’atleta (senza che quest’ultimo ne fosse a conoscenza) aveva trattato un taglio sul suo dito con un prodotto contenente clostebol”. Attraverso la propria approfondita revisione del caso, la Wada ha verificato e concordato che lo scenario dell’atleta fosse scientificamente plausibile e ben supportato dai fatti. In effetti, lo scenario presentato dall’atleta era già stato accettato dall’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis e dal tribunale indipendente che aveva deciso il caso in primo grado”.  LEGGI TUTTO

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    WADA: “Quello di Sinner era un caso unico, un anno di stop sarebbe stato troppo”

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Dopo l’annuncio dell’accordo tra WADA e Sinner per una sospensione di tre mesi, a chiusura del “Caso Clostebol”, il portavoce dell’Agenzia mondiale antidoping James Fitzgerald ha spiegato le motivazioni che hanno spinto la stessa WADA a non insistere per arrivare all’appello del CAS e chiedere una squalifica di almeno un anno, ma di proporre e/o accettare un “accordo tra le parti”, in base all’articolo 10.8.2 del Codice Antidoping, classificando come “caso unico” quello del n.1 del mondo. Fitzgerald ne ha parlato in un intervento a La Stampa, che riportiamo nelle parti salienti.
    “Una delle funzioni principali dell’articolo 10.8.2 è garantire che i casi unici che non rientrano esattamente nel quadro sanzionatorio possano essere giudicati in modo appropriato ed equo, a condizione che tutte le parti e la Wada siano d’accordo” afferma il portavoce di WADA. “L’articolo consente un’ulteriore riduzione del periodo di sospensione in base al livello di gravità della specifica violazione, nonché al fatto che l’atleta abbia ammesso la violazione. La disposizione è stata utilizzata decine di volte, nelle migliaia di casi giudicati dall’entrata in vigore del Codice 2021“.
    “Al fine di difendere l’importante principio secondo cui gli atleti sono effettivamente responsabili delle azioni del loro team, la WADA ha deciso di presentare ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport”. Nel settembre del 2024 l’Agenzia mondiale antidoping non aveva accettato la sentenza di un tribunale indipendente, sollecitato da ITIA, e di conseguenza presentato ricorso al TAS di Losanna poiché ha ritenuto che l’applicazione della “mancanza di colpa o negligenza” non fosse stata corretta, mancando l’elemento della “somministrazione della sostanza da parte del personale di supporto senza che venisse informato l’atleta”. Sinner, come accertato dall’indagine, non ha ricevuto la sostanza in forma diretta da un membro del suo staff ma solo per via indiretta dopo che questa era stata assunta dal suo fisioterapista Giacomo Naldi su consiglio del preparatore Umberto Ferrara, per curare una ferita procurata con un bisturi in una normale operazione del suo lavoro.
    Quello che non è piaciuto alla comunità tennistica internazionale, e che ha scatenato molte polemiche da parte di vari tennisti, a partire da Novak Djokovic, è che WADA fosse rimasta ferma sulla richiesta di “1 o 2 anni di squalifica”, mentre poi si è arrivati ad un accordo di 3 mesi. Questa la spiegazione di Fitzgerald: “La sanzione di un anno sarebbe stata troppo severa. I fatti di questo caso erano davvero unici e diversi da altri casi che riguardavano la somministrazione da parte del personale di supporto dell’atleta. In effetti, questo non era un caso di somministrazione diretta da parte dell’entourage dell’atleta, ma di assorbimento transdermico perché il massaggiatore dell’atleta (all’insaputa dell’atleta) aveva trattatoun taglio sul dito con un prodotto contenente Clostebol. Attraverso la propria approfondita revisione del caso, la WADA ha verificato e concordato che lo scenario dell’atleta era scientificamente plausibile e ben documentato sui fatti. In effetti, lo scenario dell’atleta era stato precedentemente accettato dall’International Tennis Integrity Agency e dal tribunale indipendente che aveva deciso il caso in primo grado. Tenendo conto, in particolare, del livello di gravità della violazione, dati i fatti specifici, la WADA ha ritenuto che una sanzione di 12 mesi sarebbe stata eccessivamente severa“.
    Per questo WADA si è mossa insieme al team legale di Sinner, arrivando ad un accordo di tre mesi di sospensione, come comunicato sabato scorso.
    Questo era il tassello che mancava: WADA spiega che, riesaminando il caso, si è convinta che la sanzione di 1 anno sarebbe stata sproporzionata e non appropriata vista la realtà accertata dai fatti processuali. Ha “puntato i piedi” per far valere il regolamento che, piaccia o no, prevede la responsabilità oggettiva, ma è venuta a patti sulla durata della pena. Sinner ha accettato il compromesso, per tirare una riga e ripartire, da non dopato e senza colpa o dolo. Da atleta pulito.
    La speranza è che adesso, con questa ulteriore spiegazione, si possa placare la faccenda e ripartire. Attendendo il ritorno di campo di Jannik ai primi di maggio.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Sonego difende Sinner: “Ha fatto bene ad accettare, tornerà più forte di prima”

    Lorenzo Sonego – Foto Getty Images

    Lorenzo Sonego si schiera apertamente al fianco di Jannik Sinner. In un’intervista rilasciata al quotidiano *La Repubblica*, il tennista torinese commenta la vicenda della sospensione di tre mesi concordata dal numero uno del mondo con la WADA, sostenendo che la scelta di trovare un accordo sia stata la migliore possibile in un contesto complicato come quello del doping nello sport.Il messaggio di Sonego testimonia la compattezza del movimento tennistico azzurro intorno a uno dei suoi massimi rappresentanti. Intanto, il conto alla rovescia per il rientro in campo di Sinner è già iniziato, con l’intero panorama sportivo pronto a valutare come il giovane fuoriclasse reagirà a un periodo di inattività tanto imprevisto quanto complesso da gestire. Tutto lascia pensare, però, che la determinazione di Sinner e il sostegno dei alcuni compagni di circuito possano rivelarsi la chiave per riprendere a volare, forse anche più forte di prima.
    “Jannik può sempre contare su di me. Ha fatto bene ad accettare, la durata dei processi e l’attesa delle sentenze per questi casi sono troppo lunghe e non adatte a uno sport come il tennis.”
    Sonego mette in luce come la maggioranza dei colleghi si trovi dalla parte di Sinner, consapevoli che “potrebbe capitare la stessa cosa a loro”. Per il tennista piemontese, infatti, le lungaggini burocratiche dei procedimenti antidoping rischiano di danneggiare irrimediabilmente la carriera di un giocatore, imponendo un’attesa che mal si concilia con la programmazione e i ritmi di uno sport itinerante come il tennis.
    Pronto ad allenarsi con lui dal 13 aprile Sinner, che non potrà allenarsi in circoli affiliati e con tennisti tesserati fino al 13 aprile, vede comunque avvicinarsi la data del suo rientro. Dal giorno successivo, infatti, potrà riprendere ufficialmente gli allenamenti con il suo team, in vista della fine della sospensione fissata per il 4 maggio. Proprio in quel periodo ci saranno gli Internazionali d’Italia, primo grande evento in cui l’azzurro potrebbe tornare a competere.
    “Sto con Sinner, felice di allenarmi con lui appena finirà lo stop”, afferma Sonego. “Jannik è un grande lavoratore, sono convinto che stia già pianificando il suo ritorno. Il fatto di non poter giocare renderà ancora più forte la sua voglia di tornare in campo.”
    Il sostegno dei colleghi e la voglia di rivalsa Il supporto di Sonego si unisce a quello di altri colleghi che, nel corso di questi giorni, hanno difeso la buona fede di Sinner, ribadendo come il giovane talento italiano sia stato vittima di un errore involontario. Per il torinese, l’assenza forzata non farà che accrescere la determinazione del numero uno del mondo:
    “Secondo me rientrerà più forte di prima. Ama il tennis, e stare lontano dalle competizioni non farà che aumentare la sua voglia di giocare. A mio avviso, lo ritroveremo ancora più solido e forte di prima.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Fonseca non si ferma: “Da Buenos Aires a Rio, sogno il numero 1”

    Joao Fonseca nella foto – Foto Getty Images

    Joao Fonseca non ha tempo per riposare: dopo il trionfo storico a Buenos Aires, il diciottenne brasiliano è già pronto per il suo torneo di casa, l’ATP 500 di Rio de Janeiro, dove debutterà contro Alexandre Müller.
    “È stato il mio primo titolo ATP, molto speciale”, ha dichiarato Fonseca in conferenza stampa. “Le cose sono cambiate molto. È stato un grande passo nella mia carriera per poter giocare tornei sempre più importanti. Il primo titolo è sempre indimenticabile. È arrivato in Argentina e magari fosse stato a Rio, ma è comunque speciale.”Il giovane campione delle Next Gen ATP Finals ha riflettuto sulla sua rapida ascesa: “Se paragono la situazione a un anno fa, tutto è completamente diverso. Il Joao dell’anno scorso non avrebbe mai creduto di poter arrivare così lontano così velocemente. Sono passato rapidamente dagli juniores ai Challenger e poi all’ATP. Ovviamente, ho sempre creduto di poter arrivare dove sono oggi, ma non così presto.”
    Fonseca ha anche parlato dell’impatto che sta avendo sul tennis brasiliano: “Vedere i bambini che mi ammirano mi rende più forte e più affamato. Il mio obiettivo è diventare numero uno del mondo.” Un sogno ambizioso supportato anche dai messaggi ricevuti da alcune leggende dello sport brasiliano: “Mi sento molto onorato dei messaggi ricevuti da idoli locali e internazionali. Neymar, Vini Jr, Ronaldo… Sono persone che consideravo irraggiungibili.”
    Riguardo alle sue condizioni fisiche dopo gli acciacchi accusati a Buenos Aires, il brasiliano rassicura: “Sono in perfette condizioni fisiche. L’infortunio che ho avuto in semifinale e finale a Buenos Aires è praticamente recuperato e sono pronto per una settimana lunga ed esigente qui a Rio.”
    La vittoria delle Next Gen ATP Finals è stato un punto di svolta: “Dopo quel torneo c’è stato un aumento della mia visibilità. Non mi ha dato punti, ma è stato un titolo molto importante. Dopo l’Australia sento che la mia vita è cambiata nel tennis. Tutti i giocatori hanno iniziato a rispettarmi di più. E ora credo che tutti si siano resi conto che posso arrivare lontano.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO