Il «dobbiam capire», marchio di fabbrica di Mattia Binotto, nel mondo ferrarista è stato distorto e sfruttato per motteggiare l’ex team principal di Maranello, spinto alle dimissioni a fine 2022. Rimane comunque la radice intellettuale di ogni bravo ingegnere.A prescindere dalle letture individuali la Ferrari è oggi al «nous devons LEGGI TUTTO
Chiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itabbonatiLeggi il giornaleNaviga le sezioniSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyCondizioni generaliNote legaliPubblicitàChiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itLoginregistratiabbonatiLeggi il giornale LEGGI TUTTO
Le premesse erano terribili. Quindi, anche senza vittoria, la prova in gara delle Ferrari al Gran Premio dell’Emilia-Romagna ha lasciato un gusto di speranza sul palato dei tifosi della rossa. Era difficile d’altronde fare peggio delle qualifiche del sabato, quando Leclerc e Hamilton non sono riusciti a supera LEGGI TUTTO
Chiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itabbonatiLeggi il giornaleNaviga le sezioniSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyCondizioni generaliNote legaliPubblicitàChiudi menuCorriere dello Sport.it LEGGI TUTTO
IMOLA – Quando c’era lui, caro lei, le Ferrari arrivavano in orario. E infatti i nostalgici non mancano: la gente tifa per le Rosse certamente, per Kimi Antonelli senz’altro, ma anche per Carlos Sainz sentendolo tanto vicino per un’impostazione italiana e una pa LEGGI TUTTO
Per spegnere l’entusiasmo del popolo rosso ce ne vuole, anche se la Ferrari in questi mesi ci ha provato a suon di prestazioni imbarazzanti e troppa confusione. La voglia di riscatto, però, non manca e nel week end nel Gran Premio di Emilia-Romagna a Imola bisognerà sfruttare la spinta di 200 mila tifosi del Cavallino per riprendere almeno un posto sul podio. In caso di nuova debacle la q LEGGI TUTTO
Il talento è qualcosa di naturale, spontaneo, non riproducibile artificialmente. Qualcosa che si accende all’improvviso, spiazza, lascia il segno per la sua unicità, su un campo di calcio, come in un autodromo. Lampi unici, che accecano, che non si dimenticano per la loro intensità. E l’ultimo bagliore puro che ha offerto la Formula 1 è opera di Kimi Antonelli, che a Miami LEGGI TUTTO
Gaccia a faccia per parare il parabile, ma la frittata ormai era fatta . E molto tempo prima della ruvidità via radio tra Hamilton e il muretto rosso su chi tra lui e Leclerc dovesse provare a raggiungere la Mercedes di Antonelli. Il sesto posto. A un’eternità (un minuto) dalla McLaren. Il problema LEGGI TUTTO
