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    Polonia: Bonitta ferma lo Zawiercie, Zaksa solo al comando

    Di Redazione Resta una sola squadra imbattuta nella PlusLiga polacca: è lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle, che si impone per 3-2 (25-27, 25-18, 14-25, 25-18, 15-9) nella durissima battaglia con il Projekt Warszawa di Anastasi. I due bomber Lukas Kaczmarek (25 punti) e Kamil Semeniuk (24), autori anche di 4 muri a testa, trascinano la squadra campione d’Europa insieme al centrale Norbert Huber (13). Il risultato vale il primo posto solitario, perché l’Aluron CMC Warta Zawiercie perde la sua imbattibilità in modo fragoroso, con l’inaspettato 3-0 (25-18, 25-20, 25-23) ad opera dell’Indykpol AZS Olsztyn di Marco Bonitta: 18 punti per Defalco e Butryn, male questa volta Kovacevic. A un punto dallo Zaksa c’è lo Jastrzebski Wegiel, che prosegue nell’onda positiva della Supercoppa battendo anche lo Skra Belchatow per 3-1 (25-18, 25-20, 17-25, 25-18): Benjamin Toniutti MVP e Tomasz Fornal sempre protagonista con 16 punti, mentre Aleksandar Atanasijevic si ferma a 11 e viene sostituito. Bene invece Dick Kooy, top scorer a quota 17. Nel gruppo delle prime rientra anche l’Asseco Resovia di Alberto Giuliani, che si impone per 3-1 sul campo dello Stal Nysa con 22 punti di Klemen Cebulj. Prima vittoria nella massima serie per la LUK Politechnika Lublin, protagonista di un 3-0 ai danni del GKS Katowice. (fonte: PlusLiga.pl) LEGGI TUTTO

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    Polonia: i presidenti di Zaksa e Skra in corsa per le elezioni federali

    Di Redazione Ci saranno anche i presidenti di due dei principali club polacchi, Skra Belchatow e Zaksa Kedzierzyn-Kozle, tra i 7 candidati alla poltrona di presidente della PZPS, la Federazione della Polonia. Le elezioni si terranno nel corso dell’Assemblea Generale che si terrà il 27 e 28 settembre e il nuovo mandato durerà fino al 2025: si è ripresentato anche il presidente uscente, Jacek Kasprzyk. Sia Konrad Piechocki, dal 2007 alla guida dello Skra, sia Sebastian Swiderski, leggenda della nazionale da giocatore e poi allenatore e dirigente dello Zaksa, fanno parte del consiglio di amministrazione della Lega polacca. “Abbiamo un grande marchio – ha spiegato Piechocki – che, nonostante il fallimento di Tokyo, potrebbe avere un grande futuro davanti a sé. Abbiamo uno dei migliori campionati al mondo, che ogni anno fa crescere giocatori giovani e di grande talento, e avendo guidato per molti anni il club leader della PlusLiga penso di avere un’idea di come gestire in modo efficiente la Federazione“. “Lo stimolo a candidarmi mi è arrivato dal popolo della pallavolo – ha detto Swiderski – da cui mi sono arrivati sostegno e motivazione. Sono nella pallavolo da diversi decenni, e mi sono arrivati chiari segnali che è tempo di avere una dirigenza giovane, in modo da poter costruire con la giusta energia il futuro della pallavolo polacca“. (fonte: Plusliga.pl) LEGGI TUTTO

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    Norbert Huber è l’ultimo rinforzo dello Zaksa campione d’Europa

    Di Redazione È stato escluso solo all’ultimo dalla (sfortunata) spedizione della Polonia alle Olimpiadi di Tokyo, ma il giovane centrale Norbert Huber non ha di che lamentarsi: nella prossima stagione, infatti, avrà l’occasione di giocare con la maglia della squadra campione d’Europa, lo Zaksa Kedzierzyn Kozle. È lui l’ultimo tassello della formazione affidata a Gheorghe Cretu, nella quale si giocherà il posto con David Smith, Krzystof Rejno e Tomasz Kalembka. Nato nel 1998, Huber ha vinto Europei e Mondiali Juniores con le nazionali giovanili, partecipando alla World Cup e alla VNL (2019 e 2021) con la nazionale maggiore. Proviene dallo Skra Belchatow, dove ha giocato nelle ultime due stagioni, dopo essersi messo in luce con lo Czarni Radom. “Non ci ho pensato molto – sorride il centrale – sono contento di potermi unire ai campioni d’Europa. Lo scorso anno lo Zaksa ha vinto quasi tutti i trofei e spero che la prossima stagione possa essere altrettanto fortunata. Vorrei sfruttare al meglio quest’occasione: credo di poter ancora migliorare il livello del mio gioco e farò di tutto per riuscirci“. (fonte: Plusliga.pl) LEGGI TUTTO

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    Paola Egonu e Aleksander Sliwka gli MVP delle Super Finals

    Di Redazione Premiazione doppia come a Berlino, anche se in un clima ben diverso per via degli spalti “vuoti” (anche se assai lontani dall’annunciata chiusura ermetica): le Super Finals di Champions League si chiudono con la gioia condivisa da A.Carraro Imoco Conegliano e Grupa Azoty Kedzierzyn Kozle, vittoriosi nelle rispettive sfide contro VakifBank Istanbul e Trentino Itas. Foto CEV Quasi obbligata l’assegnazione dei premi di MVP: nella finale femminile il riconoscimento va per l’ennesima volta a Paola Egonu, autrice di 40 punti di cui 10 nel solo tie break decisivo. Nel maschile è invece Aleksander Sliwka, schiacciatore mancino dello Zaksa, ad aggiudicarsi il premio individuale dopo una delle sue migliori prestazioni stagionali. LA FINALE FEMMINILE LA FINALE MASCHILE LEGGI TUTTO

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    Polonia: Zaksa e Jastrzebski a segno in Gara 1 delle semifinali

    Di Redazione Doppia vittoria delle squadre di casa nel primo round delle semifinali scudetto in Polonia: se però è netta e senza discussioni la vittoria dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle sullo Skra Belchatow (3-0), lo Jastrzebski Wegiel deve invece faticare fino al tie break per avere la meglio sul Verva Varsavia. Il “derby” italiano tra Gardini e Anastasi regala emozioni fino all’ultimo (25-20, 23-25, 25-23, 22-25, 15-12 i parziali): il Verva è strepitoso a muro con 6 block-in di Nowakowski e 5 di Wrona, lo Jastrzebski risponde con una prova super di Mohammed Al Hachdadi (25 punti con il 66%) e dei due centrali Gladyr e Wisniewski, a segno rispettivamente 15 e 12 volte. Lo Zaksa porta invece a casa in tre set (25-23, 25-17, 25-20) la prima sfida con lo Skra, con la solita prova impeccabile in attacco e a muro. Malgrado qualche sofferenza di troppo in ricezione, Toniutti distribuisce alla grande per Sliwka (top scorer con 17 punti e il 63% di efficacia) e Semeniuk, mentre lo Skra paga i numerosi errori e la giornataccia di Taylor Sander (solo 6 punti e 25%). Si salva Mateusz Bieniek con 8 su 11 in attacco e 10 punti personali. Gara 2 si disputerà in entrambi i casi mercoledì 7 aprile; la serie è al meglio delle due vittorie. Intanto si è disputata anche l’andata della finale per il quinto posto, vinta dall’Asseco Resovia di Giuliani sul Trefl Gdansk per 3-1 (25-23, 22-25, 25-22, 25-19); giovedì 8 la gara di ritorno. (fonte: Plusliga.pl) LEGGI TUTTO

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    Lo Zaksa l’ha fatto ancora: Zenit battuto al Golden Set ed è finale

    Di Redazione Per la prima volta nella sua storia lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle approda alla finale della Champions League maschile, e lo fa nel modo più spettacolare ed emozionante possibile. Sconfitta in casa dallo Zenit Kazan per 2-3, lo stesso punteggio dell’andata (17-25, 25-16, 25-21, 28-30, 18-20), la squadra polacca si dimostra ancora una volta infallibile nel Golden Set, che già l’aveva premiata contro Civitanova: il 15-13 vale la qualificazione alla Super Final del 1° maggio a Verona, dove lo Zaksa – dopo aver eliminato le due finaliste del 2019 – troverà la vincente tra Perugia e Trento. Dopo la sfida thrilling di Kazan, quella che va in scena in terra polacca è un’altra battaglia: lo Zaksa va nettamente sotto in ricezione nel primo set, ma reagisce con un secondo parziale perfetto (25-12) e vince con un buon margine anche il terzo. Nel quarto la squadra di Grbic si porta avanti 21-18 e ha ben cinque occasioni per chiudere, tutte annullate: alla fine la spunta lo Zenit sul 28-30, esattamente come all’andata ma a parti invertite. Si va al tie break: lo Zaksa ha altri due match point (14-13, 15-14), ma non li sfrutta e cede ai vantaggi. L’incredibile rimonta dei russi si ferma però al Golden Set, in cui la squadra polacca si fa riavvicinare dall’11-7 al 12-11, chiudendo però al secondo tentativo dopo quasi 3 ore di lotta. Una prestazione ancora una volta di altissimo livello quella di Toniutti e compagni, che fanno meglio dei rivali al servizio (8 ace) e in ricezione, reggendo il ritmo in attacco e a muro: 21 punti a testa per Semeniuk e Kaczmarek, 13 per il centrale David Smith (9 su 12 in attacco e 2 muri). Allo Zenit non bastano la prova super di Mikhaylov (27 punti con il 68%) e quella più che buona di Ngapeth (22), anche perché Bartosz Bednorz stecca la partita e viene sostituito da Voronkov dopo il terzo set. Quella di Verona sarà dunque la prima finale senza Kazan dal 2015 (anche se lo scorso anno la squadra russa era già stata eliminata prima della sospensione per la pandemia). Grupa Azoty Kedzierzyn Kozle-Zenit Kazan 2-3 (17-25, 25-16, 25-21, 28-30, 18-20) Golden Set 15-13Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Zatorski (L), Kaczmarek 21, Kochanowski 8, Rejno ne, Toniutti, Staszweski ne, Kluth 1, Sliwka 17, Semeniuk 21, Smith 13, Depowski ne, Prokopczuk, Zawalski ne, Banach (L) ne. All. Grbic.Zenit Kazan: Voronkov 9, Surmachevskiy, Volvich 6, Alekno, Volkov 6, Ngapeth 22, Bednorz 7, Krotkov (L) ne, Butko 2, Kononov ne, Zemchenok 1, Smolyar ne, Golubev (L), Mikhaylov 27. All. Alekno.Arbitri: Kovar e Mezoffy (Ungheria).Note: Incontro disputato a porte chiuse. Zaksa: battute vincenti 8, battute sbagliate 19, attacco 55%, ricezione 45%-22%, muri 5, errori 31. Zenit: battute vincenti 5, battute sbagliate 18, attacco 56%, ricezione 41%-22%, muri 10, errori 31. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Lo Zaksa fa l’impresa al tie break sul campo dello Zenit Kazan

    Di Redazione Capolavoro dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle nella semifinale di andata di Champions League maschile: la squadra polacca si impone al tie break sul campo dello Zenit Kazan, dopo aver rimontato due set di vantaggio e annullato 5 match point nel terzo parziale. Il set decisivo è a sua volta da brividi: avanti 11-14, la formazione di Grbic si fa raggiungere dai padroni di casa, ma riesce ad avere la meglio ai vantaggi (14-16). Al ritorno, mercoledì 24 marzo in Polonia, lo Zenit dovrà vincere da tre punti per passare, oppure sperare nel Golden Set in caso di vittoria per 3-2. Per lo Zaksa ancora una prova da incorniciare di Kamil Semeniuk, che chiude con 27 punti e il 51% in attacco, e di Jakub Kochanowski, 7 su 10 in attacco e 6 muri-punto; lo Zenit risponde con 23 punti di Maxim Mikhaylov (50%), 17 di Earvin Ngapeth e 4 muri vincenti di Alexander Volkov, in una partita di fatto giocata alla pari in tutti i fondamentali. Certo, la squadra di Alekno avrà da rimuginare sulle occasioni fallite nel terzo set, in cui era avanti 24-22 e poi nuovamente per tre volte ai vantaggi. Zenit Kazan-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 2-3 (25-22, 25-22, 27-29, 22-25, 14-16)Zenit Kazan: Voronkov ne, Surmachevskiy, Volvich 9, Alekno ne, Volkov 11, Ngapeth 17, Bednorz 16, Krotkov (L) ne, Butko 3, Kononov ne, Zemchenok ne, Smolyar ne, Golubev (L), Mikhaylov 23. All. Alekno.Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Zatorski (L), Kaczmarek 22, Kochanowski 13, Rejno 2, Toniutti 1, Staszewski ne, Kluth, Sliwka 17, Semeniuk 27, Smith 3, Depowski ne, Prokopczuk, Zawalski ne, Banach (L) ne. All. Grbic.Arbitri: Akinci (Turchia) e Ovuka (Bosnia Erzegovina).Note: Spettatori 1900. Zenit: battute vincenti 5, battute sbagliate 19, attacco 51%, ricezione 48%-29%, muri 12, errori 29. Zaksa: battute vincenti 5, battute sbagliate 21, attacco 52%, ricezione 41%-28%, muri 11, errori 34. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Civitanova saluta l’Europa. Lo Zaksa vince il golden set e vola in semifinale

    Di Redazione
    Si ferma al Golden Set il tentativo di rimonta della Cucine Lube Civitanova guidata stasera per la prima volta dal neo allenatore Gianlorenzo Blengini, che in Polonia, nella gara di ritorno del quarto di finale contro lo Zaksa di Nikola Grbic, prima vince la partita per 3-0 (25-22, 26-24, 26-24) pareggiando dunque la situazione dopo l’1-3 casalingo della scorsa settimana, ma poi si arrende 14-16 nel decisivo parziale, che assegna dunque alla squadra polacca la qualificazione alla semifinale della CEV Champions League 2021.
    I campioni del mondo, già vincitori in questa stagione della coppa Italia e campioni d’Europa in carica, scendono a testa alta dal trono continentale e concentreranno ora tutte le loro energie sul campionato, con i quarti di finale dei play off scudetto che li vedranno impegnati a partire da mercoledì 10 marzo contro Modena, in una sfida che si giocherà al meglio delle tre partite.
    Blengini alla sua prima schiera quello che è sempre stato il sestetto tipo dei biancorossi, con De Cecco e Rychlicki in diagonale, Anzani e Simon centrali, Leal e Juantorena di mano, Balaso libero.
    I marchigiani iniziano la gara col freno a mano tirato: sbagliano troppo in battuta (5 errori) ma soprattutto incontrano qualche difficoltà di troppo in attacco, merito anche dei polacchi che come all’andata sfoderano davvero giocate eccelse in difesa. I polacchi costruiscono due buoni gap (8-4 prima e 18-15 poi) che vengono ricuciti dai marchigiani, bravi poi a sferrare la zampata vincente nel finale. Decisivi l’ace (il quato di squadra) di Simon che sul 22-21 mette la Lube per la prima volta col muso davanti, e poi il muro vincente di Anzani su Semeniuk, che regala ai suoi il set-point sul 24-22. Lo trasforma alla prima occasione Rychlicki, autore di una battuta vincente.
    Il secondo set, equilibratissimo, si decide tutto nel finale. In cui la Cucine Lube, sotto 21-23 dopo un muro vincente di Semeniuk (5 i blocchi vincenti dei padroni di casa nel set, nessuno per la Lube), piazza un parziale di 3-0 annullando due set point ai polacchi, e scrivendo dunque la parità a quota 24. Dopo il 25-24 per la squadra di Blengini, che arriva con un errore in attacco di Semeniuk, è un ace di Simon a scrivere il 26-24 finale in favore dei cucinieri, che vanno sul 2-0 nel computo dei set.
    Nel terzo la partenza buona è della cucine Lube, che scappa in avvio grazie ad un ottimo turno al servizio di Leal, che firma 2 ace e consente ad Anzani di firmare i due contrattacchi vincenti che fanno segnare il 13-9 sul tabellone. Grbic, ferma subito il gioco e prova a invertire la rotta dei suoi inserendo al centro Rejno per Smith, ma un ace di Simon porta i campioni del mondo al massimo vantaggio sul 18-13. Finita? Neanche per sogno! Lo Zaksa pareggia infatti a quota 20 con 2 ace ed un tocco molto discutibile di Sliwka. E nel testa a testa finale, dopo aver annullato un set point ai polacchi la Cucine Lube chiude il match con due muri consecutivi di Anzani, che scrivono il definitivo 26-24 (3-0), consegnando il discorso qualificazione al Golden Set.
    Che si trascina punto a punto fino al finale, quando Kaczmarek firma l’ace del 16-14 in favore dello Zaksa, che vale per i suoi la semifinale della CEV Champions League.
    GRUPA AZOTY K?DZIERZYN KO?LE: Zatorski (L), Kaczmarek 16, Kochanowski 13, Rejno 5, Toniutti 2, Staszewski n.e., Kluth, Sliwka 13, Semeniuk 15, Smith 4, Depowski n.e., Prokopczuk n.e., Zawalski n.e., Banach (L) n.e.. All. Grbic
    CUCINE LUBE CIVITANOVA: Kovar, Marchisio (L), Juantorena 15, Balaso (L), Leal 14, Rychlicki 13, Diamantini n.e., Simon 9, De Cecco 3, Anzani 10, Falaschi n.e., Hadrava n.e., Yant n.e., Larizza n.e.. All. Blengini.
    ARBITRI: Vinaliev (BUL) – Collados (FRA).
    PARZIALI: 22-25 (30’), 24-26 (30’), 24-26 (29’).
    GOLDEN SET: 16-14 (20’).
    NOTE: Lube: bs 11, ace 10, muri 6, 46% in ricezione (21% perfette), 51% in attacco. Zaksa: bs 15, ace 9, muri 7, 47% in ricezione (20% perfette), 53% in attacco.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO