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    MotoGp, Rossi: “Naturale provare tristezza, ma mi sto abituando”

    ROMA – La tristezza, la nostalgia e la speranza nel futuro. Sono questi gli stati d’animo di Valentino Rossi, presente a EICMA, alla sua prima uscita da ex pilota. Il nove volte campione del Mondo, che ha ricevuto per l’occasione una Yamaha R1 VR46 con livrea speciale, non ha ancora digerito l’addio alla classe regina delle due ruote e alla sua M1 ufficiale: “Capita di pensare che non la guiderò più e che non sarò più un pilota della MotoGp. È naturale che io provi tristezza e nostalgia, ma piano piano mi ci sto abituando”.
    Rossi e un futuro tutto da scrivere
    Il campione, nonostante il fresco addio alle due ruote, guarda già al futuro più immediato che sembra essere al volante: “La settimana prossima ci sarà la 100km del Ranch, dove parteciperanno un sacco di piloti fortissimi di MotoGP, Moto2, Moto3, Superbike, Motocross. Mentre l’8 gennaio correrò ad Abu Dhabi con la Ferrari insieme a Uccio e a mio fratello Luca Marini. Per quanto riguarda le quattro ruote non ho ancora deciso, sto valutando 2-3 campionati e i vari team”, le sue parole. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “Triste pensare che non correrò più in moto. Futuro? Devo ancora decidere”

    ROMA – Delusione per l’addio, speranza nel futuro. Sono queste le emozioni che accompagnano Valentino Rossi a EICMA, alla prima uscita da ex pilota della MotoGp. Il nove volte campione del mondo, che per l’occasione ha ricevuto una Yamaha R1 VR46 con livrea speciale, ha raccontato le sue sensazioni in merito al ritiro e alla sua Yamaha R1, la compagna di tante avventure. “Capita di pensare che non la guiderò più e che non sarò più un pilota della MotoGp. È naturale che io provi tristezza e nostalgia, ma piano piano mi ci sto abituando”, le sue parole.
    Rossi pensa al futuro
    Rossi, però, è anche proiettato al futuro, tutto da decidere e pieno di impegni: “La settimana prossima ci sarà la 100km del Ranch, dove parteciperanno un sacco di piloti fortissimi di MotoGP, Moto2, Moto3, Superbike, Motocross. Mentre l’8 gennaio correrò ad Abu Dhabi con la Ferrari insieme a Uccio e a mio fratello Luca Marini. Per quanto riguarda le quattro ruote non ho ancora deciso, sto valutando 2-3 campionati e i vari team”, conclude il pesarese certo che, nonostante la tristezza per l’addio, il futuro riservi ancora parecchie sorprese. LEGGI TUTTO

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    SBK, Rea: “Razgatlioglu bravo, ma miei errori a metà stagione”

    ROMA – Corretto ma agguerrito. Così Jonathan Rea chiude questa stagione di Superbike che lo ha visto perdere il suo scettro dopo 6 stagioni consecutive di egemonia totale. A sottrargli il titolo mondiale è stato Toprak Razgatlioglu, pilota turco del team Pata Yamaha, che lo ha staccato di 13 punti in classifica. A tal proposito Rea ha commentato: “Faccio i miei complimenti a Toprak per come ha condotto la stagione. Merita il titolo, è un pilota che conosco molto bene ed è sempre stato molto veloce. Non ho perso il titolo questo fine settimana, ma nel mezzo della stagione”.
    Rea: “Bello il 65 ma rivoglio l’1”
    D’altro canto però Rea non si piange addosso e cerca subito la riscossa per la nuova stagione, affermando: “Cercherò di imparare dagli errori che ho commesso, sperando in una Kawasaki ancora più competitiva su accelerazione e velocità massima. Non posso di certo dire che sono scontento di questa stagione: le lotte con Toprak e Scott (Redding, terzo nella classifica finale, ndr) sono state divertenti. Abbiamo alzato l’asticella e sarà interessante vedere come sarà il campionato dell’anno prossimo”. Poi un ultimo commento sulla numerazione: “Alla fine del weekend in Indonesia ho rivisto il numero 65 sulla mia moto. È stata una bella sensazione. Mi ha ricordato il mioi primo anno da pilota. Per questo sono felice di utilizzarlo per il prossimo anni, ma spero di tornare il prima possibile al numero 1”. LEGGI TUTTO

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    SBK, Rea: “Complimenti a Razgatlioglu, titolo perso a metà stagione”

    ROMA – Leale ma combattivo. È questo il Jonathan Rea che chiude questa stagione di Superbike che lo ha visto perdere il suo scettro dopo 6 stagioni consecutive di egemonia totale. A sottrargli il titolo mondiale è stato Toprak Razgatlioglu, pilota turco del team Pata Yamaha, che lo ha staccato di 13 punti in classifica. Tuttavia, Rea non porta nessun rancore: “Faccio i miei complimenti a Toprak per come ha condotto la stagione. Merita il titolo, è un pilota che conosco molto bene ed è sempre stato molto veloce. Non ho perso il titolo questo fine settimana, ma nel mezzo della stagione”, queste le sue parole.
    Rea: “Bello il 65 ma rivoglio l’1”
    Complimenti sì, ma Rea non si piange addosso e vuole subito la riscossa per la nuova stagione, affermando: “Cercherò di imparare dagli errori che ho commesso, sperando in una Kawasaki ancora più competitiva su accelerazione e velocità massima. Non posso di certo dire che sono scontento di questa stagione: le lotte con Toprak e Scott (Redding, terzo nella classifica finale, ndr) sono state divertenti. Abbiamo alzato l’asticella e sarà interessante vedere come sarà il campionato dell’anno prossimo”. Poi una chiosa sulla numerazione: “Alla fine del weekend in Indonesia ho rivisto il numero 65 sulla mia moto. È stata una bella sensazione. Mi ha ricordato il mioi primo anno da pilota. Per questo sono felice di utilizzarlo per il prossimo anni, ma spero di tornare il prima possibile al numero 1”. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Razgatlioglu interrompe il dominio di Rea: il turco è campione del mondo

    MANDALIKA – Toprak Razgatlioglu è campione del mondo consegnando così a Yamaha, dopo il trionfo iridato di Fabio Quartararo in MotoGp, anche il titolo in Superbike: merito del turco che è riuscito ad interrompere il dominio di Jonathan Rea e della Kawasaki laurenadosi campione del mondo con una gara d’anticipo rispetto alla conclusione del campionato. Razgatlioglu, primo della sua nazione a trionfare nel mondiale Superbike, è bastato il 2° posto in Gara-1 del Gp d’Indonesia, proprio alle spalle del nordirlandese, assicurandosi l’alloro con 25 punti di vantaggio su Rea in virtù del maggior numero di vittorie guadagnate dal turco rispetto al campione del mondo uscente. Si interrompe così la striscia di sei titoli consecutivi vinti dal nordirlandese della Kawasaki.
    Razgatlioglu terzo pilota più giovane a laurearsi campione Sbk
    Una vittoria storica quella di Toprak Razgatlioglu, primo pilota turco a conquistare il titolo nel campionato delle derivate di serie. Grande festa per lui, terzo pilota più giovane a vincere il titolo della Sbk dopo Toseland e Corser, in pista con tuta tutta d’oro e i celebri “stoppie” che lo hanno reso famoso. “Voglio ringraziare la mia famiglia e Kenan Sofuoglu, grazie al mio team che ha fatto un lavoro pazzesco tutto l’anno. Oggi è davvero una giornata speciale per me oggi, dedico questo campionato al mio papà, è sempre stato il mio sogno; ora lui non c’è più, ma io sento che mi sta guardando”, ha dichiarato commosso il pilota della Yamaha. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Razgatlioglu è campione del mondo

    MANDALIKA – Il 2021, per la Yamaha, sarà un anno da ricordare. Dopo il trionfo iridato di Fabio Quartararo in MotoGp, infatti, è arrivato anche il titolo in Superbike: merito Toprak Razgatlioglu che è diventato campione del mondo riuscendo ad interrompere il dominio di Jonathan Rea e della Kawasaki laureandosi campione del mondo con una gara d’anticipo rispetto alla conclusione del campionato. A Razgatlioglu, primo della sua nazione a trionfare nel mondiale Superbike, è bastato il 2° posto in Gara-1 del Gp d’Indonesia, proprio alle spalle del nordirlandese, assicurandosi l’alloro con 25 punti di vantaggio su Rea in virtù del maggior numero di vittorie guadagnate dal turco rispetto al campione del mondo uscente. Si interrompe così la striscia di sei titoli consecutivi vinti dal nordirlandese della Kawasaki.
    Razgatlioglu primo campione turco nella storia della Sbk
    Una vittoria storica quella di Toprak Razgatlioglu, primo pilota turco a conquistare il titolo nel campionato delle derivate di serie. Grande festa per lui, terzo pilota più giovane a vincere il titolo della Sbk dopo Toseland e Corser, in pista con tuta tutta d’oro e i celebri “stoppie” che lo hanno reso famoso. “Voglio ringraziare la mia famiglia e Kenan Sofuoglu, grazie al mio team che ha fatto un lavoro pazzesco tutto l’anno. Oggi è davvero una giornata speciale per me oggi, dedico questo campionato al mio papà, è sempre stato il mio sogno; ora lui non c’è più, ma io sento che mi sta guardando”, le sue parole a fine gara. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso a Jerez su Yamaha: “Feeling positivo ma poco grip”

    ROMA – Si è chiusa ieri la prima tornata di test a Jerez in vista dell’annata MotoGp targata 2022. Andrea Dovizioso, accasatosi alla Yamaha nella parte finale della scorsa stagione, ha preso contatto per la prima volta con la moto ufficiale della RNF Racing, tracciando un primo bilancio. “È sempre fantastico provare una nuova moto e il feeling è stato buono e positivo. Jerez sarà la pista per capire tante cose e risolverle, perché è un tracciato sempre strano, soprattutto con il vento. Non sarà un vero test, ma la potenza al momento a nostra disposizione non ci fa fare grandi passi avanti”, ha dichiarato l’exx Ducati. 
    Dovizioso: “Obiettivo è raggiungere grip”
    Lavori in corso dunque in casa Yamaha, dove un modello quasi definitivo della moto per il 2022 verrà presentato a febbraio. Nel frattempo Dovizioso può continuare a correre sui nuovi telai che la casa giapponese andrà a proporgli in questi giorni di test a Jerez, attività che l’ex ducatista non disdegna, anzi: “Penso di essere bravo nel collaudare moto nuove. Quello però che è evidente è che manca il grip. Va bene raggiungere questo obiettivo, poi la potenza ben venga”, ha detto. Il classe 1986 ha anche commentato la stagione di Fabio Quartararo, campione iridato con il team Monster Energy Yamaha: “Come mi aspettavo ha fatto qualcosa di pazzesco”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso in sella con Yamaha: “Obiettivo è avere grip”

    ROMA – Si è conclusa ieri la prima giornata di test a Jerez in vista della stagione MotoGp targata 2022. Andrea Dovizioso, passato alla Yamaha nella parte finale della scorsa annata, ha preso contatto per la prima volta con la moto ufficiale della RNF Racing, tracciando un primo bilancio. “È sempre fantastico provare una nuova moto e il feeling è stato buono e positivo. Jerez sarà la pista per capire tante cose e risolverle, perché è un tracciato sempre strano, soprattutto con il vento. Non sarà un vero test, ma la potenza attualmente a nostra disposizione non rappresenta un grande passo avanti”, ha dichiarato il forlivese. 
    Dovizioso: “Quartararo pazzesco”
    Cantieri ancora aperti dunque in casa Yamaha, dove un prototipo quasi definitivo della moto per il 2022 verrà svelato a febbraio. Nel frattempo Dovizioso può continuare a collaudare i telai che la casa giapponese andrà a proporgli in questi giorni di test a Jerez, attività che l’ex ducatista non disdegna, anzi: “Penso di essere bravo nel provare moto nuove. Quello però che è evidente è che manca il grip. Va bene raggiungere questo obiettivo, poi la potenza ben venga”, ha detto. Il 35enne ha anche commentato la stagione di Fabio Quartararo, campione del mondo con il team Monster Energy Yamaha: “Come mi aspettavo ha fatto qualcosa di pazzesco”. LEGGI TUTTO