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    F1, Bottas su 'Drive to Survive': “Non ho visto nessun episodio”

    ROMA – Sta facendo parlare molto di sé la quarta stagione di “Drive to Survive”, serie Netflix che racconta i retroscena della Formula 1. Tra gli altri temi, nella scorsa stagione ha tenuto banco la vicenda di Valtteri Bottas che, dopo sette anni di Mercedes, è passato ora all’Alfa Romeo. L’ottavo episodio della serie (“Dances With Wolff”), racconta proprio della decisione del team principal austriaco. Intervistato durante i test ufficiali in Bahrain, Bottas ha detto: “Non ho visto niente, quindi non so in realtà cosa si mostri. Ovviamente, si prendono pezzi da diverse gare e varie situazioni, quindi non posso davvero dire molto. In generale non mi piace molto guardarmi in TV”.Guarda la galleryNuova Alfa Romeo C42: la monoposto del Biscione ha l’ala tricolore
    Sui test in Bahrain
    Una percezione, questa, condivisa dallo stesso Toto Wolff, che ha criticato “Drive to Survive”. Ora però è tempo di guardare al 2022, con Valtteri Bottas che non è rimasto pienamente soddisfatto della tre giorni di prove in Bahrain: “Non abbiamo concluso bene l’ultima giornata, ma quando il volume del carburante è sceso abbiamo fatto dei giri più rilevanti. Nei Gp ad alto consumo di carburante i dati erano piuttosto promettenti, quindi abbiamo imparato molto”. “Certo – ha concluso il finlandese – mi sarebbe piaciuto fare più giri, ma sono pronto. In settimana avremo alcune sessioni di prove libere per mettere a punto il nostro assetto”. Il Gran Premio del Bahrain infatti è sempre più vicino. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “La monoposto? È la stessa di Barcellona”

    ROMA – La conferenza stampa dei team principal nella pausa pomeridiana dei test ufficiali della Formula 1 in Bahrain vede un Toto Wolff diverso. I team radio al vetriolo verso Michael Masi sono ormai acqua sotto i ponti: “Abu Dhabi? Tutto superato. Abbiamo parlato tanto di questo, ma ora ci concentriamo sulla stagione attuale”. Tuttavia, il numero uno della Mercedes deve già dribblare le prime critiche, che hanno fatto notare una W13 diversa rispetto a quella vista nei test di Barcellona: “È solo una questione di sviluppo. La W13 ora in pista non è una versione B della nostra macchina: è la stessa vista a Barcellona, ma con le pance laterali diverse”.
    Le parole di Wolff
    Dalle prime analisi, sembrerebbe infatti emergere una livrea della W13 differente rispetto a quella vista a Montmelò, nello specifico per quanto riguarda l’ala che fa da supporto agli specchietti e le pance laterali. Critiche che Wolff rispedisce al mittente: “All’interno è la stessa macchina. Stiamo sentendo la FIA per essere sicuri, ma è un progetto già consegnato”. Un po’ di autocritica, nel frattempo, per quanto riguarda il suo carattere: “Lo scorso anno ci sono state emozioni non positive, sarò più calmo. È la W13 che invece sarà più aggressiva, più ‘piccante’. È una macchina difficile da guidare”. Poi ammicca alla Ferrari: “Non lo dico tanto per dire. La F1-75 e il suo concetto mi piacciono molto. In pista è alla pari di Red Bull e McLaren”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “W13 uguale a quella di Barcellona. Abu Dhabi? Tutto superato”

    ROMA – È un Toto Wolff cambiato quello che si presenta in conferenza stampa durante i test ufficiali della Formula 1 in Bahrain. I team radio al veleno verso l’ormai ex direttore di gara Michael Masi sono infatti ormai alle spalle: “Abu Dhabi? Tutto superato. Abbiamo parlato tanto di questo, ma ora ci concentriamo sulla stagione attuale”. Tuttavia, il numero uno della Mercedes deve già dribblare le prime critiche, che hanno fatto notare una W13 diversa rispetto a quella vista nei test di Barcellona: “È solo una questione di sviluppo. La W13 ora in pista non è una versione B della nostra macchina: è la stessa vista a Barcellona, ma con le pance laterali diverse”.
    Sulla Ferrari
    Dalle prime analisi, sembrerebbe infatti emergere una livrea della W13 differente rispetto a quella vista a Montmelò, nello specifico per quanto riguarda l’ala che fa da supporto agli specchietti e le pance laterali. Critiche che Wolff rispedisce al mittente: “All’interno è la stessa macchina. Stiamo sentendo la FIA per essere sicuri, ma è un progetto già consegnato”. Un po’ di autocritica, nel frattempo, per quanto riguarda il suo carattere: “Lo scorso anno ci sono state emozioni non positive, sarò più calmo. È la W13 che invece sarà più aggressiva, più ‘piccante’. È una macchina difficile da guidare”. Poi un commento sulla Ferrari: “Non lo dico per cortesia. Il concetto della F1-75 mi piace molto. È veloce tanto quanto Red Bull e McLaren”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Odio Drive to Survive, crea scene mai accadute”

    ROMA – “Drive to Survive”, docu-serie sulla Formula 1 raccoglie già le prime critiche. Il prossimo 11 marzo uscirà la quarta stagione e Toto Wolff, team principal della Mercedes, dalle colonne di “indipendent.ie”, ha detto: “Ho guardato i primi due episodi e già lo odio. Siamo come concorrenti e questo è aumentato gradualmente. Agli occhi di un pubblico giovane diventi così famoso in tutto il mondo. La Formula 1, nonostante sia globale, non ha mai avuto successo negli USA, poi è arrivata Liberty Media (casa di produzione, ndr), è arrivato Netflix e c’è stato uno slancio. Ma è spaventoso vedere quanto gli abbiamo permesso di entrare nelle nostre cose”.Guarda la galleryHamilton e Russell svelano la nuova Mercedes W13
    Le parole di Wolff
    “Il montaggio – continua infatti Wolff – è stato fatto in modo da creare scene mai accadute nella realtà: è una nuova dimensione”. Naturalmente, però, tutto questo ha fatto appassionare alle gare una fascia di popolazione molto giovane, prima esclusa a priori: “Ecclestone – continua Wolff – diceva che non gli interessavano i giovani perché non potevano comprare i Rolex, gli orologi del nostro sponsor. Ora tutto è cambiato con i social”. Infine, il manager austriaco commenta la decisione della FIA di interrompere i rapporti commerciali con il comitato organizzatore del Gran Premio di Russia: “Mi dispiace per i russi che hanno alcun interesse geopolitico. Ma se è vero che la Formula 1 pensa anche al profitto, è anche vero che c’è un limite a tutto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “'Drive to Survive'? La odio, distorce la realtà dei fatti”

    ROMA – Ci si avvicina al lancio della quarta stagione di “Drive to Survive”, serie Netflix che rivela i dietro le quinte della Formula 1. L’11 marzo la piattaforma streaming metterà infatti online gli episodi, che però raccolgono già le prime critiche, come quelle mosse da Toto Wolff, team principal della Mercedes, dalle colonne di “indipendent.ie”: “Ho guardato i primi due episodi e già lo odio. Siamo come concorrenti e questo è aumentato gradualmente. Agli occhi di un pubblico giovane diventi così famoso in tutto il mondo. La Formula 1, nonostante sia globale, non ha mai avuto successo negli USA, poi è arrivata Liberty Media (casa di produzione, ndr), è arrivato Netflix e c’è stato uno slancio. Ma è spaventoso vedere quanto gli abbiamo permesso di entrare nelle nostre cose”.Guarda la galleryEcco la nuova Mercedes W13, l’arma d’argento di Hamilton e Russell
    Sul Gp di Russia
    “Il montaggio – continua infatti Wolff – è stato fatto in modo da creare scene mai accadute nella realtà: è una nuova dimensione”. Naturalmente, però, tutto questo ha fatto appassionare alle gare una fascia di popolazione molto giovane, prima esclusa a priori: “Ecclestone – continua Wolff – diceva che non gli interessavano i giovani perché non potevano comprare i Rolex, gli orologi del nostro sponsor. Ora tutto è cambiato con i social”. Infine, il manager austriaco commenta la decisione della FIA di interrompere i rapporti commerciali con il comitato organizzatore del Gran Premio di Russia: “Sono triste per il pubblico russo e per una parte di popolazione che non ha alcun interesse nella geopolitica. La Formula 1 è guidata fagli interessi economici, ma c’è un limite a tutto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Versteppen: “Mercedes? Chi perde cerca sempre di togliere prestigio a chi vince”

    ROMA – La Formula 1 2022 di Max Verstappen sarà votata alla difesa. Gli attacchi della Mercedes di Lewis Hamilton, infatti, ci saranno: senza ombra di dubbio. Specie, dopo il Gran Premio di Abu Dhabi e la coda delle polemiche, proseguita per mesi e continua tutt’oggi, con lo stesso Verstappen che al “De Telegraaf” però risponde: “Coloro che sono sconfitti cercano sempre di togliere prestigio ai vincitori. Ma io sono ancora dalla parte di chi ha visto e si sta benissimo”. Una stoccata alla Mercedes e al suo team principal, Toto Wolff, che si è più volte scagliato contro la direzione di gara dell’ormai ex FIA Michael Masi, colpevole – agli occhi dell’austriaco – di aver favorito la Red Bull.Guarda la galleryLa nuova Red Bull RB18 mette le ali a Verstappen e Perez per il 2022
    Le parole di Verstappen
    Ed è proprio Masi che Verstappen difende dopo mesi di commenti negativi sui social: “Lo hanno lasciato solo. Non sono contro i nuovi direttori di gara ma – precisa l’olandese – la loro alternanza potrebbe portare ad ancora più differenze nella valutazione. Penso che sia meglio avere una sola persona con più aiuti”. Il campione del mondo, però, vuole che la sua vittoria venga considerata al di là dell’ultimo atto di Yas Marina: “Fortuna? Solo chi ha visto la gara ad Abu Dhabi lo dice. Ho costruito il titolo per tutta la stagione”. Infine, un commento sull’ostacolo più grande incontrato durante la preparazione: la buona forchetta. “A inizio 2022 ho pensato che era giusto rimettersi in forma: avevo addirittura il grasso sui fianchi. Ero ingrassato di quattro chili perché mi piace il buon cibo, ma ora ho raggiunto il peso forma”. LEGGI TUTTO

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    F1, Versteppen punge la Mercedes: “Gli sconfitti screditano sempre i vincitori”

    ROMA – Max Verstappen, al suo primo titolo mondiale, si appresta a difendere il trionfo conquistato nel 2021 dagli assalti di Lewis Hamilton e della Mercedes. Dopo il Gran Premio di Abu Dhabi, la coda delle polemiche è proseguita per mesi e continua tutt’oggi, con lo stesso Verstappen che al “De Telegraaf” dice: “Coloro che sono sconfitti cercano sempre di togliere prestigio ai vincitori. Ma io sono ancora dalla parte di chi ha visto e si sta benissimo”. Una stoccata alla Mercedes e al suo team principal, Toto Wolff, che si è più volte scagliato contro la direzione di gara dell’ormai ex FIA Michael Masi, colpevole – agli occhi dell’austriaco – di aver favorito la Red Bull.Guarda la galleryLa nuova monoposto Red Bull RB18 per il Mondiale 2022
    Su Masi
    Ed è proprio Masi che Verstappen difende dopo mesi di commenti negativi sui social: “Lo hanno lasciato solo. Non sono contro i nuovi direttori di gara di Formula 1, ma – precisa l’olandese – la loro alternanza potrebbe portare ad ancora più differenze nella valutazione. Penso che sia meglio avere una sola persona con più aiuti”. Il campione del mondo, però, vuole che la sua vittoria venga considerata al di là dell’ultimo atto di Yas Marina: “Fortuna? Solo chi ha visto la gara ad Abu Dhabi lo dice. Ho costruito il titolo per tutta la stagione”. Infine, un commento sull’ostacolo più grande incontrato durante la preparazione: la buona forchetta. “A gennaio mi sono guardato allo specchio e ho pensato che era giusto rimettersi in forma. Mi piace il buon cibo, ma ero ingrassato di quattro chili. Ora sono nuovamente in forma”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “In Mercedes non c'erano sensi di colpa dopo Silverstone”

    ROMA – Sono stati tanti i punti della scorsa Formula 1 passati al setaccio della moviola. Le controversie regolamentari si sono manifestate soprattutto nel Gran Premio di Abu Dhabi, con la vittoria iridata di Max Verstappen, ma anche a Silverstone non sono mancate le polemiche. L’olandese si è infatti schiantato a tutta velocità (51 forze G) contro le barriere dopo il contatto con Lewis Hamilton, che poi ha vinto la gara di casa. Il team principal della casa della Stella torna così sul quel post gara: “In Mercedes non c’era rimorso da parte nostra  – ha detto l’austriaco a “Sky Sports Uk” – perché Lewis Hamilton già in parecchie curve precedenti al contatto si era fatto da parte per favorire Verstappen quando non avrebbe dovuto”.
    Il commento di Wolff
    Le polemiche dopo il contatto tra Hamilton e Verstappen si sono poi acuite in seguito ai festeggiamenti dell’inglese, considerati fuori luogo dalla Red Bull. A tal proposito, Wolff ha aggiunto: “Naturalmente, dall’ospedale Verstappen non ha gradito i nostri festeggiamenti. Ma era Hamilton giocava in casa e quella vittoria ha riaperto la corsa al titolo in quel momento. In più, eravamo a conoscenza delle buone condizioni di Verstappen”. A meno di due settimane dal Gran Premio del Bahrain, che aprirà la nuova stagione, i due rivali sono pronti a scendere in pista per un altro capitolo del loro duello, con Ferrari e McLaren pronti ad approfittare di qualunque incertezza. LEGGI TUTTO