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    Fabrizio Gironi torna a Taranto, formerà la diagonale principale con Zimmermann

    Fabrizio Gironi, nato a Vimercate il 18 marzo 2000, 2 metri di altezza, è pronto a riaffacciarsi sulla scena della Superlega in Puglia come nuovo opposto della Gioiella Prisma Taranto. Questo ritorno è un capitolo emozionante nella carriera di un ragazzo di talento che ha dimostrato il suo valore in ogni squadra di cui ha vestito la maglia.

     Le sue parole: ”Sono contento di tornare a Taranto, una città e società con cui ho trascorso due bellissimi anni, mi ha sempre dato grande fiducia e con la squadra affronteremo il campionato per giocarci la salvezza. So che la società ha puntato tanto su di me e cercherò di non deludere le aspettative dando sempre il 100%. Sappiamo che il nostro è il campionato più bello ma anche più difficile e bisognerà lottare su ogni palla per cercare di racimolare punti preziosi in ogni match. Le basi a Taranto per far bene ci sono e sono sicuro che disputeremo un buon campionato”.

    Presidente Bongiovanni: ”Ritroviamo Fabrizio Gironi con un grande piacere, su di lui abbiamo posto delle basi molto importanti per la nostra diagonale principale, e siamo certi di trovare un atleta ormai formato e maturo, pronto a battersi e tenere alti i nostri colori. Quando un atleta torna a Taranto per vestire ancora la nostra maglia è motivo di grande orgoglio e un riscontro positivo del fatto che stiamo operando bene con coerenza e concretezza, e non vediamo l’ora di rivederlo all’opera dopo le sue esperienze importanti a Piacenza e in Nazionale”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mayu Ishikawa prima giapponese nella storia di Novara, per lei contratto biennale

    Il primo volto nuovo della stagione 2024-2025 è anche una “prima assoluta”: Mayu Ishikawa, classe 2000 (compirà 24 anni il 14 maggio) e reduce dal primo campionato italiano con la maglia di Firenze dopo un quinquennio tra le fila delle blasonate Toray Arrows, è la prima atleta giapponese nella storia del club novarese.

    Atleta dotata di grandissima tecnica e di ottime doti nei fondamentali di seconda linea, Mayu Ishikawa è sorella minore di Yuki, anche lui impegnato in Italia con la maglia di Milano nella scorsa stagione. Colonna portante della sua nazionale, con cui ha partecipato alle Olimpiadi 2021 e al Mondiale 2022, vanta nel palmares il titolo di MVP (e di miglior schiacciatrice) al mondiale under 20 vinto dalla sua nazionale in Messico 2019 e lo stesso anno il titolo di miglior giocatrice e miglior schiacciatrici ai Giochi Asiatici seniores. Per lei un contratto biennale, con scadenza a giugno 2026.

    Enrico Marchioni (direttore generale Igor Gorgonzola Novara): “Crediamo fortemente che Mayu sia il giocatore perfetto per dare equilibrio e solidità, soprattutto in seconda linea, alla squadra che abbiamo allestito. Ha vissuto una stagione molto positiva a Firenze, un’esperienza che le servirà molto in vista del biennio con noi, in cui sarà chiamata ad alzare l’asticella. Mayu è una ragazza seria e meticolosa, una gran lavoratrice capace di trasmettere grinta ed entusiasmo a chi le sta attorno: tutti motivi che la rendono, assieme alle indiscutibili doti tecniche, un giocatore di grandissima prospettiva”.

    Mayu Ishikawa (schiacciatrice Igor Gorgonzola Novara): “Novara è un club prestigioso, che vanta tante atlete di alto livello e sono convinta che entrare a far parte di una squadra così alla mia seconda esperienza in serie A1 sia una grande sfida. Per questo sono felice ed entusiasta all’idea di far parte di questo progetto. Nella mia prima esperienza italiana mi sono dovuta adattare a un sistema completamente nuovo per me e ce l’ho fatta con l’aiuto di tante persone, a partire dalle mie compagne, tanto da poter dire che la mia prima stagione italiana sia andata meglio del previsto. Qui per me è tutto diverso rispetto al campionato giapponese: non solo l’atmosfera e il livello di gioco ma anche il rapporto con i fan. I miei obiettivi? Nel lungo termine sogno di diventare un’atleta di primo livello per il mio paese, se guardo alla stagione in arrivo invece punto a entrare tra le prime tre. Qui poi giocherò anche la Coppa Cev, un palcoscenico che mi permetterà di competere con squadre di altri paesi e di lottare per un trofeo, tutti fattori che aiuteranno certamente la mia crescita come atleta”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Velasco le ruota tutte, il risultato non cambia: Svezia battuta ancora 3-0 (anzi 4…)

    La nazionale italiana femminile ha replicato il risultato di mercoledì, battendo di nuovo la Svezia 3-0 (25-17, 25-22, 25-20), più un ulteriore set, vinto anche quello dalle azzurre per 25-16, davanti ai 2358 spettatori del PalaBancaSport, per un incasso totale di 35.000 euro. Quella di giovedì a Piacenza ha rappresentato l’ultimo impegno prima della partenza per Antalya (Turchia), fissata per domenica 12 maggio. Le azzurre, che nel torneo internazionale si giocheranno la qualificazione olimpica, troveranno sulla loro strada nella prima settimana Polonia, Germania, Bulgaria e Turchia. Dopo Novara anche questa sera Julio Velasco ha sfruttato l’incontro amichevole per utilizzare quasi tutte le giocatrici a sua disposizione, in particolar modo chi ieri aveva trovato meno spazio.

    Starting six – Come formazione iniziale il ct tricolore ha schierato Cambi in palleggio, opposto Antropova, schiacciatrici Nervini e Omoruyi, centrali L. Nwakalor e Bonifacio, libero Fersino. 1° SET – Nel primo set l’Italia ha impiegato pochi scambi a prendere il comando (9-5), trovando subito un buon ritmo in attacco (13-8). Antropova e compagne hanno controllato agilmente il parziale (22-15) e si sono imposte (25-17).

    2° SET – Al rientro in campo la nazionale tricolore si è presentata con la diagonale formata dalla coppia Francesca Bosio-Syliva Nwakalor e Ilaria Spirito libero. A differenza del parziale precedente, le ragazze di Velasco hanno trovato più difficoltà ad allungare (12-8) e la Svezia è riuscita a tenersi a contatto (14-11). Per lunghi tratti l’Italia ha difeso un buon margine sulle avversarie, ma nel finale è tornato tutto in discussione (23-22). Un bell’attacco di Piva ha permesso alle azzurre di portarsi sul 24-22, poi un errore svedese ha chiuso la questione sul 25-22. 3° SET – Bonifacio e compagne hanno tentato subito di indirizzare il terzo set (10-6, 14-9). La nazionale tricolore ha respinto ogni tentativo avversario (18-14) e senza alcun rischio ha portato a casa il match (25-20). 

    EXTRA SET – Al termine dell’incontro le due squadre hanno disputato poi un ulteriore set, vinto dalle azzurre 25-16.

    ITALIA – SVEZIA 3-0 (25-17, 25-22, 25-20)  ITALIA: Cambi 2, Omoruyi 9, L. Nwakalor 4, Antropova 4, Nervini 6, Bonifacio 10. Fersino (L). Piva 2, Mingardi 4, Bosio 1, Degradi 5, Akrari 1. N.e: Sartori e Bosetti. All. VelascoSVEZIA: Haak A. 9, Nilsson 8, Lindberg 10, Lazic 10, Andersson 5, Julevik 3. Andersson N (L). Malm, Gustafsson, Brink. N.e: Van Leusen, Lindberg P., Haak A., Broberg. All. BregoliArbitri: Cerra e Stellato Spettatori: 2358.Durata Set: 22′, 19′, 27′. Note – Italia: 2 a, 6 bs, 6 m, 18 et. Svezia: 3 a, 11 bs, 6 m, 25et.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bologna rinuncia al titolo di A3: “Impegno economico troppo elevato”

    Pallavolo Bologna, in seguito ad attente valutazioni interne, comunica, con grande rammarico, la rinuncia al titolo di Serie A3.

    “Un quarto anno di Serie A sarebbe infatti stato un impegno economico troppo elevato per la società bolognese che ha così deciso di ripartire dalla Serie B. Una decisione difficile, ma necessaria, che aprirà però scenari interessanti soprattutto ai giovani del territorio” si legge nella nota stampa del Club.

    Si punterà quindi sulla crescita del settore giovanile che potrà continuare comunque a contare sull’appoggio dei partner che hanno accompagnato Bologna in questi anni. Tra questi anche Gruppo Termal, storico main sponsor della prima squadra, che appoggerà la scelta di impostare un lavoro focalizzato sui giovani.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gianni Caprara si presenta a Busto: “Voglio contribuire a creare qualcosa di importante”

    Si è tenuta giovedì 9 maggio a Casa UYBA la prima conferenza stampa del nuovo allenatore della UYBA Volley Busto Arsizio, Gianni Caprara. A fianco del nuovo coach il ds Carmelo Borruto e il presidente Giuseppe Pirola che ha aperto la conferenza stampa esprimendo gioia e riconoscenza nel confronti dei nuovo tecnico: “Già nelle stagioni precedenti avevamo il desiderio di avere un coach di alto livello, quando mi hanno proposto Caprara pensavo ad uno scherzo. Settimana scorsa quando ci siamo incontrati ho capito che può iniziare davvero qualcosa di bello. Faccio i miei complimenti alla dirigenza che ha appoggiato incondizionatamente l’indirizzo dell’allenatore”.

    A Busto Arsizio Caprara ritrova, nelle vesti di Direttore Sportivo, Carmelo Borruto, che è stato suo assistente a Reggio, Spezzano e nella nazionale russa: “La scelta è ricaduta su Caprara perché è allenatore di primissimo livello e Busto merita un progetto di alto livello. Il suo è stato il primo nome che mi è venuto in mente”.

    Per lui un contratto biennale. “La mia idea è di lavorare bene e tirare su la squadra – le parole del coach – . Un ciclo lungo come quello di Carlo Parisi? Io non so se loro riusciranno a resistere con me per 10 anni! Piedi per terra, lavoriamo e poi si vedrà. L’idea è di aprire qualcosa di importante, poi che sia con me o senza non importa. Se avrò dato il mio contributo, andrà comunque bene“.

    Gianni Caprara vanta un palmares da “top coach”: uno scudetto e la Coppa Italia a Reggio Calabria, scudetto e Champions League a Bergamo. Nel 2005 è stato il tecnico della Nazionale Russa, vincendo il Mondiale nel 2006, un trionfo a cui hanno fatto seguito le esperienze a Perugia, Piacenza, Novara e Villa Cortese. Insomma, una bacheca importante per una società con una storia importante…

    “E’ un grandissimo privilegio e gioia venire a Busto – le prime parole di Gianni Caprara – . Sono profondamente innamorato di questo palazzetto e dei suoi colori, per non parlare dell’atmosfera che qui si respira. In 25 anni di carriera, il trofeo che ricordo con più emozione non l’ho vinto io, ma è lo scudetto che Busto vinse nel 2012, dopo una cavalcata incredibile realizzata da una squadra di giocatrici che non avevano mai vinto nulla. Oltretutto mi ha chiamato Carmelo, che come detto conosco da anni. Io e lui parliamo la stessa lingua pallavolistica: il nostro desiderio comune è il bene della squadra”.

    A convincerlo ad abbracciare la causa Uyba, rivela il tecnico, è stato proprio il progetto: “La costruzione della squadra è una sfida che cerco da anni: costruire qualcosa con giocatrici che hanno grande potenziale, non ancora sviluppato al 100%. Il mio sogno è arrivare prima o poi a fare qualcosa di straordinario in questo palazzetto. L’organico, come detto, soddisfa in pieno le mie attuali richieste: sono tutte ragazze con potenziale, non ancora sviluppato. Abbiamo giocatrici in gamba ma inesperte per un campionato di A1. Ma questo non vuol dire nulla. E’ ancora presto per parlare di obiettivi: noi lavoreremo al massimo per dare massima soddisfazione a tutti dalle ragazze ai tifosi, allo staff. Voglio che le ragazze siano soddisfatte”.

    Parola chiave della nuova stagione sarà “costanza”: “Dovremo avere la costanza di metter tasselli quotidiani, per una crescita piccola ma costante. Alle giocatrici chiederò ogni giorno di venire in palestra per fare qualcosa meglio del giorno prima con l’intento di migliorarci. Questo vale per le giocatrici così come per ogni elemento dello staff, ognuno secondo il proprio ruolo. Dovremo essere una squadra super agonista, che mette il cuore in ogni cosa, ma su questo non ho molti dubbi. Al momento ho visto un solo allenamento e il primo impatto, come mi aspettavo, è di grande entusiasmo. Qui non abbiamo niente da invidiare alle più grandi squadre del mondo. E’ fortemente motivante poter entrare in una casa del genere”.

    di Martina Zacchia LEGGI TUTTO

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    Plummer passa all’Eczacibasi, “ma l’Imoco resterà la mia seconda famiglia”

    Nelle ultime stagioni, sempre vincenti, le donne copertina di Conegliano sono state prima Egonu e ora Haak, ma ci sono e ci sono state tante altre giocatrici che sui tanti trofei messi in bacheca hanno posto la propria firma con inchiostro indelebile. Tra queste senza dubbio c’è Kahtryn Plummer.

    L’ultimo tocco di penna dell’americana ad Antalya è valso la seconda Champions League per l’Imoco, vergato con 6 punti nel tie-break decisivo. Ora per lei è tempo di nuove sfide. Ad attenderla ci sarà ancora la Turchia dove vestirà la maglia dell’Eczacibasi, ma prima un doveroso, sentito, ultimo saluto.

    “Mi dispiace molto lasciare la mia seconda famiglia, quella dell’Imoco – racconta Plummer al collega Pietro Nalesso sulle colonne della Tribuna di Treviso – Tutte le persone che ho conosciuto qui, dalle mie compagne allo staff passando per i tifosi, mi sono entrate nel cuore”.

    foto Imoco Volley

    “Cosa porterò di più nel cuore di quest’ultima stagione? I trofei, in particolare lo scudetto. Contro Scandicci è stata una grande battaglia in tutte e quattro le gare, mentre la partita che ricordo con più piacere è la vittoria contro l’Eczacibasi: eravamo sotto 2-0 in casa, abbiamo dimostrato di poter sopravvivere ad una situazione estrema e di poter rimontare. Da lì in poi c’è stata una svolta, abbiamo assunto consapevolezza, sapevamo che non ci avrebbe battuto nessuno“.

    “Il segreto di Conegliano? Qui le ragazze vivono come una famiglia, passiamo così tanto tempo insieme in campo e fuori che in partita non abbiamo nemmeno bisogno di parlarci, si crea naturalmente una chimica perfetta. Io personalmente, poi, ho amato la vita lenta che conducono le persone qui, vedere le stesse persone dentro e fuori dal Palaverde e potermi muovere serenamente in auto per andare agli allenamenti. È una di quelle comodità che rende unica la vita di una giocatrice qui. Sarò curiosa anche io di vedere che giocatrice sarò fuori da Conegliano d’ora in poi”.

    Foto Griffoni/LVF

    Ad attenderla ora un’importante estate in nazionale, poi a settembre il matrimonio con il fidanzato Michael nel sud della sua California con l’amica del cuore, Kelsey Robinson-Cook, ovviamente presente insieme forse a qualche altra Pantera. LEGGI TUTTO

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    La prima Italia di Velasco si diverte contro la Svezia: bene Mingardi e Akrari

    In attesa del debutto ufficiale nella Volleyball Nations League 2024 (previsto per martedì 14 maggio), l’Italia si regala una beneaugurante vittoria nel primo test match di preparazione. La nazionale femminile di Julio Velasco, infatti, supera la Svezia per 3-0 al Pala Igor di Novara, mostrando di aver assorbito bene i carichi di lavoro di questo periodo e sfoggiando anche una buona condizione tecnica oltre a quella fisica, come raccontano i dati complessivi di squadra: 48% in attacco, 15 muri e 5 ace.

    In evidenza particolare due azzurre: Camilla Mingardi chiude la partita come best scorer con 12 punti (di cui 3 a muro e 2 ace), mentre Yasmina Akrari ne firma 11 con 4 stampate e ottime percentuali d’attacco (67% di efficienza); da registrare anche le buone prove di Caterina Bosetti (7 punti) ed Eleonora Fersino, sempre pronte in seconda linea. Dunque, la Svezia di Giulio Bregoli (priva della sua stella Isabelle Haak) non riesce quasi mai a reggere il confronto e mette in mostra qualche buona giocata solo con il martello Anna Haak (10 punti).

    Giovedì 9 maggio, la replica della sfida odierna al PalabancaSport di Piacenza con inizio programmato alle ore 19.

    foto Galbiati/FIPAV

    Sestetti – Per la prima esibizione stagionale Velasco sceglie un sestetto che prevede Cambi in regia, Antropova opposta, la diagonale di posto 4 Bosetti-Degradi, quella di posto 3 Akrari-Danesi e Fersino libero. Bregoli, CT della Svezia, risponde con Julevik al palleggio, Lindberg opposta, A.Lazic e A.Haak schiacciatrici, Nilsson e Andersson al centro, Brink libero.

    1° SET – L’avvio di match è nel segno dell’Italia che trova il doppio vantaggio grazie a Degradi e Danesi (3-1), anche se Nilsson impatta subito sul 3-3. Le ospiti mettono addirittura la freccia del sorpasso, ma le azzurre rispondono con un parziale di 4-0: sul 7-4 coach Bregoli decide così di chiamare timeout. Dopo la pausa, il margine resta invariato fino a un parziale di 3-0 che fa volare Danesi e compagne a più 6: la panchina svedese corre ai ripari fermando di nuovo il gioco (13-7). Al rientro in campo Lindberg incappa in un errore e in una ‘pestata’, regalando un nuovo break all’Italia (16-7). Nilsson ferma l’emorragia di punti, anche se poco dopo il gap diventa ancora più ampio: l’errore di Lazic regala all’Italia il punto del 20-10. Nel finale c’è spazio anche per la diagonale Bosio-Mingardi, con l’opposta che chiude il set (25-13).

    2° SET – Dopo un avvio sui binari dell’equilibrio (4-4), l’Italia prende in mano le redini del gioco grazie a una giocata di Cambi (6-4). La Svezia prova a restare in scia, anche se subisce un nuovo break: dopo il pallonetto di Antropova, coach Bregoli decide di richiamare le sue giocatrici (9-6). Al rientro in campo, Danesi è la prima a segnare, poi Degradi firma due punti consecutivi (12-6). Nella fase centrale del set, il vantaggio resta grossomodo invariato (15-8), prima di un parziale di 4-0 propiziato da Akrari e Bosetti (19-8). A questo punto Velasco si gioca la carta Nervini al posto di Degradi e cambia l’asse palleggiatrice-opposta (21-9). La Svezia continua a faticare a reggere il ritmo imposto dalle azzurre, che nel finale allungano ulteriormente con Bosetti e Nervini (25-9).

    3° SET – L’Italia torna in campo con Bosio al palleggio, Mingardi opposta, Piva e Nervini in posto 4, Akrari e Sartori al centro, Spirito libero. A partire meglio sono ancora volta le azzurre che trovano subito un parziale di 6-1. Dopo il timeout chiamato da Bregoli, le ospiti provano a reagire con Lazic e Haak (9-5), ma poco dopo le ragazze di Velasco spingono sull’acceleratore e volano a più 8 (14-6). Bregoli corre ai ripari chiamando il ‘tempo’ (14-6). Dopo la pausa Mingardi risponde ad Haak (16-8), poi Sartori mantiene le svedesi a distanza di sicurezza (18-10). L’Italia può amministrare il vantaggio grazie ai punti Nervini e Mingardi (21-11), prima di chiudere la contesa (25-13).

    foto Giacomo Comoli

    ITALIA – SVEZIA 3-0 (25-13, 25-9, 25-13)ITALIA: Degradi 7, Cambi 2, Bosio, Spirito (L), Fersino (L), Bosetti 7, Danesi 5, Nervini 6, Piva 2, Mingardi 12, Antropova 6, Akrari 11, Sartori 2. Allenatore: Julio Velasco. Assistente: Massimo Barbolini.SVEZIA: L.Andersson 3, Malm, S.Nilsson, Lazic 5, Gustafsson, Brink (L), Julevik 1, A.Haak 10, J.Nilsson 3, Broberg ne, Van Leusen ne, Lindberg, E.Andersson. Allenatore: Giulio Bregoli. Assistente: Jonas Svantesson.NOTE: Italia: battute vincenti 5, battute sbagliate 6, attacco 48%, ricezione 56%-38%, muri 15, errori 12. Svezia: battute vincenti 1, battute sbagliate 5, attacco 26%, ricezione 36%-24%, muri 2, errori 21.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    La Lube riabbraccia Medei: “Mi sento a casa, il progetto mi entusiasma ed emoziona”

    La terza avventura di Giampaolo Medei in biancorosso si è aperta oggi con la conferenza stampa pomeridiana di presentazione all’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche. Il tecnico treiese, nuovo head coach della Cucine Lube Civitanova, è stato accolto da giornalisti e tifosi con un grande applauso. 

    Forte di un contratto biennale con il sodalizio cuciniero e supportato da Romano Giannini in veste di braccio destro, l’allenatore classe ‘73 vuole rilanciare una Lube talentuosa e affamata, dall’età media più bassa, con l’obiettivo di costruire un gruppo vincente e competere ai massimi livelli.

    Per Medei si tratta di un ritorno a casa dopo le esperienze da protagonista in Turchia, sulla panchina dello Ziraat Bankkart, con la vittoria del campionato Nazionale (2021), e in Polonia, alle redini dell’Asseco Resovia, con tanto di trionfo europeo in CEV Cup (2024). L’approdo a Civitanova Marche del tecnico può essere definito un “Medei 3.0”. Il coach ha lavorato nello staff della cantera dal 1994 fino al 2001 (vittoria della Junior League nel 2000), per poi entrare da assistant coach in prima squadra dal 2001 al 2006 vincendo 1 Scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Champions League e 2 Coppe Cev. Dopo una triplice esperienza formativa in Francia l’allenatore marchigiano è poi tornato alla Lube in veste di head coach nel 2017/18 e nella prima parte della stagione 2018/19 portando la squadra a battersi fino in fondo su tutti i fronti. Tra i risultati più brillanti spicca l’argento Olimpico a Rio con la Nazionale Italiana da secondo allenatore di Chicco Blengini. Il ritorno di fiamma e il consequenziale terzo matrimonio tra il Club cuciniero e Medei gettano le basi per un’annata di ricostruzione in cui la possibilità di competere nella Challenge Cup farà la sua parte per cementare gioco e gruppo squadra.

    foto Sparvieri

    Simona Sileoni (presidente Lube Volley):  “Giampaolo torna alla Lube forte di esperienze e vittorie all’estero. Siamo felici per l’entusiasmo e la condivisione immediata del progetto. Questo è importante in vista di una stagione che vedrà al via un gruppo rinnovato e ringiovanito. Siamo altrettanto contenti di unire le competenze di uno staff quasi interamente ‘made in Marche’ con l’head coach ‘made in Treia”. Per noi che teniamo molto al territorio è un’ulteriore soddisfazione. La Lube parla marchigiano nel mondo con le sue cucine e la Lube Volley parlerà marchigiano nel mondo con il suo gioco. La prossima annata sarà importante e difficile perché affronteremo squadre forti e consolidate, ma a noi piacciono le sfide come piacciono a Giampaolo. L’entusiasmo di Medei sarà la colonna portante della nuova stagione. Con la sua gioia per aver alzato al cielo l’ultima Coppa Cev auguro al nostro allenatore, alla Lube e a tutti voi una nuova stagione in crescendo e piena di piccole e grandi soddisfazioni”.

    Albino Massaccesi (ad Lube Volley): “Il percorso di Medei alla Lube è importante. Giampaolo ha mosso i primi passi da atleta e da allenatore del settore giovanile e poi è cresciuto nella Lube. Cercare validi collaboratori sul territorio è una caratteristica dell’azienda e del Club. Siamo felici di poter lavorare ancora con un ragazzo che ho visto crescere sotto tutti gli aspetti e con cui la Lube è rimasta sempre in contatto. Valorizzare i nostri talenti è una prerogativa di cui dobbiamo essere fieri”. 

    Beppe Cormio (dg Cucine Lube Civitanova): “Con Giampaolo negli ultimi sei anni ci siamo scambiati pareri e consigli a vicenda. Stimo molto il nostro allenatore come tecnico e come uomo. Il suo è un ritorno gradito e cercato. Bella la considerazione di aver sfruttato al meglio le capacità del territorio, è molto stimolante. Ci tengo a dire che quando Medei portò la Lube a disputare tutte le finali possibili fu un interprete straordinario. Lui sa benissimo che conquistare una finale conta più che vincerla, noi a Kazan, tra l’altro, un trofeo importantissimo l’abbiamo mancato per millimetri.  A volte i cambi, seppur a malincuore, vanno fatti. Per esempio, io adoro il lavoro svolto da Chicco Blengini, ma indubbiamente il contributo di Romano Giannini in soli 20 giorni da head coach ha modificato la testa della squadra e questo significa che a volte serve il cambiamento. Ho vicino a me un grande allenatore, esperto e di grande profondità. Ci tengo a chiarire che la scelta non c’entra con la giovane età della squadra, noi vogliamo vincere. Siamo convinti di aver fatto un passo in avanti pur sapendo che nel futuro prossimo ci confronteremo anche con due squadre molto difficili da battere. Ricordiamoci tutti che fino a due anni c’era solo una squadra quasi invincibile…”.

    Giampaolo Medei (head coach Cucine Lube Civitanova): “Ringrazio tutti per le belle parole e ringrazio i presenti. Sono molto entusiasta del progetto e sono emozionato, non lo nascondo Mi sento a casa, per me allenare la Lube è il massimo, non vedo obiettivi superiori per un tecnico. Per me, oltretutto, questa società è speciale, qui tutto è iniziato. Quest’anno avvieremo un progetto molto ambizioso e complicato nel suo percorso. Lavoreremo per porre le basi della Lube del futuro. Vogliamo essere protagonisti e non sarà facile unire le due cose. Noi ci metteremo entusiasmo, a cominciare da me e dallo staff. Trasmetteremo ai giocatori la nostra carica, anche nei momenti complicati, e i valori di questo Club unico al mondo. Chi indossa la maglia con il marchio Lube deve essere consapevole di  avere delle grandi qualità. La Lube attenderà con pazienza i giovani, ma aspettandosi il massimo dell’impegno e dell’abnegazione. Sarà importante dare tutto per costruire un gruppo vincente ed essere da subito competitivi contro le squadre più forti, sapendo anche soffrire. Mi ritengo un uomo migliore e un allenatore più esperto dopo le ultime annate in Turchia e Polonia, ma soprattutto ho voglia di rimettermi in gioco nel campionato più bello e difficile del mondo, la SuperLega Credem Banca”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO