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    Atteggiamento? Pochi cambi? Paolo Cozzi prova a dare una spiegazione alla sconfitta degli azzurri

    Come sempre accade, una sconfitta netta e rumorosa ha scatenato il popolo dei pallavolisti che fatica a capire come sia possibile che la nostra Nazionale dopo la fantastica performance contro la Polonia si sia inviluppata nel livello di gioco fino a crollare, in maniera inattesa e fragorosa contro i francesi nella semifinale Olimpica.

    Togliamo di mezzo subito le prime critiche ai nostri ragazzi… No, non si sono montati la testa, no non hanno mollato di schianto, no non pensano solo ai social. Per questo evento ci si prepara anni, ore e ore di allenamenti fisici e tecnici, estati passate in palestra a sudare mentre i pari età se ne stanno in vacanza con amici e fidanzate, perciò no statene certi, l’evento l’hanno preparato al meglio e nessuno di loro ha sottovalutato la gara.

    foto Volleyball World

    Si può giocare una gara perfetta e dopo pochi giorni non riuscire a ritrovare lo stesso livello di gioco?

    Si assolutamente, contro la Polonia in una gara dal peso specifico minore (visto che eravamo comunque già qualificati) siamo riusciti a trovare e imporre il nostro ritmo, a partire dal servizio e dal muro. Purtroppo la pallavolo è uno sport fisico e tecnico, ma la componente mentale ha un valore pari se non superiore agli altri due aspetti e non sempre si riesce a spingere la nostra mente sul binario desiderato. E questo succede anche a campioni super affermati.

    foto Volleyball World

    Ma dopo la vittoria incredibile in rimonta col Giappone, come è stato possibile spegnersi cosi con i francesi? Non ha dato carica una vittoria del genere?

    Tutti, al punto di Russo, abbiamo pensato che ormai le sabbie mobili erano alle spalle, che usciti da una forca caudina così stretta saremmo stati pronti a prenderci la medaglia d’oro… E forse quel pensiero è entrato nella testa dei nostri giocatori, una sorta di invincibilità inconscia che da un lato ha dato fiducia, ma dall’altro ci ha zavorrato lasciandoci in testa un ricordo di noi belli e vincenti e non una serie di allarmi che invece si sono accesi durante il match con i nipponici. E la sensazione è che in tutta la gara con i francesi noi abbiamo aspettato la svolta come nel match precedente, senza però metterci nelle reali condizioni di andarcela a prendere quella svolta.

    foto Fipav/Tarantini

    Immagino anche che tutti abbiano aspettato con ansia i cambi di De Giorgi, ma sono arrivati sporadici e mai definitivi; cerchiamo di capire insieme il perché.

    Che ieri le nostre bande abbiano faticato più del normale è evidente, purtroppo anche a due fuoriclasse come Lavia e Michieletto possono capitare giornate no, momenti in cui cerchi di dare una mano alla squadra ma come ti muovi “fai disastri”.

    Porro è stato pazzesco con il suo ingresso, lucido e aggressivo, fin troppo maturo per la sua età e per essere forse alla sua terza partita in maglia azzurra. Ma in una semifinale Olimpica difficile pensare che potesse rimanere in campo, Giannelli con lui non ha mai giocato una partita, non sa come reagisce sotto stress, dopo un errore fatto o un punto subito. Normale che dopo averlo fatto rifiatare De Giorgi tornasse a puntare su Michieletto.

    foto Fipav/Tarantini

    Tuttalpiù si può notare che Sbertoli gioca tutto l’anno con Lavia e Michieletto, magari lui sarebbe riuscito a rimetterli in ritmo e a farli tornare protagonisti, ma la sensazione è che il nostro capitano abbia un ruolo specifico all’interno del gruppo che va al di là della mera prestazione tecnica facendo di lui un tassello pressoché inamovibile negli schemi azzurri.

    foto Fipav/Tarantini

    Spiegate quindi un po’ di situazioni esterne al puro gioco, ma che condizionano il gioco stesso, poi si può discutere sul muro che ha regalato infiniti mani e fuori, su una battuta che ha funzionato col contagocce ed è risultata oltremodo fallosa, ma questi sono dettagli tecnici, che ieri vanno anche visti nell’ottica di una Francia che ha giocato una partita mostruosa, mettendo in luce una cattiveria agonistica che a noi è mancata.

    In chiusura, sulla partita di ieri si possono scrivere e dire milioni di cose, tutte giuste e tutte sbagliate, nel senso che solo De Giorgi e il suo Gruppo sanno il percorso che hanno fatto per arrivare fino a qua, e solo chi vive quel gruppo nell’intimità può riuscire a dare una spiegazione alla debacle a tutto tondo e che non si fermi ai soli numeri statistici. 

    foto Volleyball World

    Quello che possiamo sperare è che il percorso non sia franato sotto i piedi della squadra azzurra (io direi proprio di no), ma che bisogna semplicemente lasciare una strada e iniziare a seguirne un’altra, per iniziare a seguire una asticella che i nostri avversari hanno saputo alzare, e di molto.

    Perciò venerdì tutti sul divano a tifare i nostri ragazzi senza se e senza ma, una medaglia olimpica è sempre qualcosa di grandioso nel cammino sportivo di un atleta e un enorme traguardo per tutto il movimento. 

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    De Gennaro contro il marito Santarelli: “Sarà speciale, l’Olimpiade è il sogno di entrambi”

    Dopo la grande prestazione contro la Serbia, valsa la prima storica semifinale olimpica, le azzurre di Julio Velasco sono pronte ad affrontare la sfida contro la Turchia, in programma alla South Paris Arena 1 (ore 20, diretta RAI 2, Eurosport, DAZN).

    Danesi e compagne affronteranno nuovamente le campionesse d’Europa della Turchia, dopo averle battute lo scorso 4 agosto nella fase a gironi 3-0. Come più volte ripetuto dal ct azzurro, però, si tratterà di un’altra sfida, considerato che in palio c’è l’accesso alla finale per la medaglia d’Oro e soprattutto perché nella scorsa partita la squadra di Daniele Santerelli non si espresse al massimo delle sue potenzialità. L’Italia si presenta all’appuntamento forte delle prestazioni molto positive offerte nelle precedenti gare: una squadra compatta che nei momenti di bisogno ha potuto contare anche sul fondamentale contributo di chi è entrato a partita in corso. Ultimi precedenti – Oltre al primo confronto olimpico, Italia e Turchia si sono affrontate in stagione ad Antalya nella prima settimana della VNL: match vinto dalle azzurre 3-1. Alle Olimpiadi, invece, l’altro precedente risale ai Giochi di Tokyo, quando Bosetti e compagne s’imposero 3-1. 

    foto FIPAV/Tarantini

    In casa azzurra a parlare dopo la vittoria con la Serbia è MONICA DE GENNARO, alla sua quarta olimpiade (2012, 2016, 2020): “Finalmente ce l’abbiamo fatta a superare questo quarto di finale, che purtroppo nelle altre Olimpiadi c’era sempre stato fatale. Siamo consapevoli di aver fatto qualcosa di storico, però non ci vogliamo fermare e come abbiamo detto dall’inizio del torneo dobbiamo continuare a ragionare una partita alla volta”.“Insieme stiamo molto bene e penso che questo sia uno dei nostri punti di forza, per superare le difficoltà è fondamentale essere un gruppo solido e coeso. Tutte abbiamo un obiettivo comune da raggiungere. Questa di Parigi è la mia quarta Olimpiade e voglio godermela sino alla fine, cercando di prolungare il più possibile la nostra avventura”.

    foto Fipav

    “Nelle precedenti partite chiunque è entrata in campo ha fornito un contributo significativo e credo che questo sia un ottimo segnale, vuol dire che ogni giocatrice si sta mettendo a disposizione della squadra. In un torneo di altissimo livello e difficile come questo, i momenti complicati possono sempre capitare e per uscirne c’è bisogno dell’aiuto di tutte”. “Mi aspetto sicuramente una partita diversa da quella del girone, la Turchia contro la Cina ha disputato una gran partita, mettendo in mostra le proprie qualità. Noi dovremo essere brave ad aggredirle, senza però perdere lucidità e pazienza”. 

    foto Volleyball World

    “Per me, ovviamente, si tratterà di un match speciale, anche se negli ultimi anni è già successo diverse volte di aver dovuto affrontare Daniele (Santarelli n.d.r.) in partite della nazionale”. “L’Olimpiade rappresenta il sogno più grande per tutte le persone che appartengono al mondo dello sport, per questo motivo, sia io che lui, sono convinta faremo del nostro meglio per raggiungere la finale di domenica”.“Come sempre, una volta entrati in campo tutta la concentrazione sarà rivolta alla gara, per battere la Turchia dovremo mostrare la nostra miglior pallavolo.”

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Antropova prima di Italia-Turchia: “Nel gruppo c’è energia positiva e voglia di andare avanti”

    Per Ekaterina Antropova si tratta della prima partecipazione ai Giochi Olimpici, questo il suo commento in vista della semifinale (ore 20.00): “Vivere l’Olimpiade è un’esperienza bellissima, siamo poi tutte molto felici di aver raggiunto un traguardo importante come la semifinale. Secondo me abbiamo fatto vedere una bella pallavolo contro una squadra forte come la Serbia e alla fine siamo riuscite a ottenere una vittoria importantissima”.

    FIPAV/Tarantini

    “Sono felice di aver potuto dare il mio contributo, uno dei nostri punti di forza è proprio il saperci aiutare quando serve. Mi viene in mente Gaia (Giovannini n.d.r) che è stata importantissima in queste partite. Si vede che nel gruppo c’è un’energia positiva e tanta voglia di andare avanti, basta vedere come facciamo il tifo quando siamo in panchina. Vogliamo farci sentire dalle ragazze in campo e cerchiamo di sostenerle.

    foto FIPAV/Tarantini

    Antropova fa un passo indietro e commenta la sfida vinta con la Serbia: “All’inizio del primo set, si è notato che eravamo un po’ tese, come credo fosse normale. Prima della partita abbiamo parlato tanto con il mister dell’ansia e lui ci ha dato un grande aiuto. Io mi ritrovo, soprattutto, nel fatto di affrontare la paura con l’aggressività. Dovremo avere lo stesso atteggiamento contro la Turchia perché non credo troveremo la stessa squadra affrontata nel girone. Come tutti sanno hanno un opposto molto forte, ma sarebbe sbagliato focalizzarsi solo su di lei, in generale a mio avviso, la cosa più importante è continuare a mettere in campo la nostra pallavolo”.

    foto FIPAV/Tarantini

    “Non sono una che pensa troppo al passato, perché sono convinta che ci aspettano tante cose belle in futuro, però c’è stato un momento in cui mi è venuto in mente che solo tre anni fa ero in vacanza a Cipro e le Olimpiadi le guardavo in tv, mentre adesso sono qui. Mi son detta la vita è proprio assurda!”

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    De Giorgi: “Restiamo sul pezzo e torniamo a casa con qualcosa di valore”

    Troppa Francia, poca Italia. Quando le partite si giocano così, a senso unico, c’è poco da commentare. Ci prova Fefè De Giorgi a fine gara, ma il 3-0 subìto in semifinale ai Giochi di Parigi 2024 resterà comunque una ferita che sanguinerà a lungo.

    FERDINANDO DE GIORGI: “Il modo in cui è maturata questa sconfitta mi è sembrato abbastanza chiaro, nel senso che loro hanno giocato con grande intensità e qualità. Noi in alcune situazioni potevamo fare meglio, ma il problema è stato che non siamo riusciti tecnicamente anche a cambiare alcuni aspetti. La differenza tra la nostra fase break e la loro è stata evidente.

    “Hanno avuto dei giocatori con delle percentuali alte, hanno risolto situazioni quando battevamo bene, hanno risolto situazioni complicate pur avendo due giocatori in posto quattro non potentissimi ma con una grande tecnica, hanno trovato sempre il modo per risolvere le situazioni complicate anche quando siamo riusciti a rimanere attaccati, si vedeva che c’era una grande voglia di rimanere lì aggrappati, ma tecnicamente non siamo riusciti ad aggiungere cose che potevano cambiare la partita come la continuità in battuta, dovevamo provare a limitare Clevenot o Ngapeth, ma onestamente non ci siamo riusciti”.

    “Poi sul cambio palla loro sono stati bravi a contenere Alessandro (Michieletto, ndr), hanno lavorato molto bene sul muro e sulla difesa, però noi lì alla fine riuscivamo più o meno a tenere alcune situazioni. La volontà c’è stata, ma tecnicamente non siamo mai riusciti a contenerli. Ora, a caldo, è difficile pensare a domani, ma c’è un bronzo da conquistare”. “Ci sarà una notte un pochino più lunga del solito, perché è normale dopo una sconfitta importante come questa, ma domattina ci sveglieremo e saremo ancora qui a Parigi e ciò significherà che la nostra avventura non è ancora finita e noi vogliamo tornare a casa con qualcosa di valore. Dobbiamo stare sul pezzo”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giannelli dopo Italia-Francia: “Loro sono stati più bravi, bisogna accettarlo”

    La Nazionale Maschile è stata battuta dalla Francia nella semifinale del torneo olimpico 0-3 (20-25, 21-25, 21-25 ) il punteggio conclusivo maturato al termine di una gara che di certo non ha messo in mostra la migliore Italia, per la verità mai in grado di esprimere il proprio gioco. 

    I ragazzi di De Giorgi torneranno in campo venerdì 9 agosto (ore 16.00) per affrontare gli Stati Uniti nella gara che assegnerà la medagli di Bronzo. 

    SIMONE GIANNELLI: “Loro hanno giocato meglio di noi, sono stati più bravi in tutti i fondamentali, bisogna accettarlo perché è così, non è il risultato che speravamo, non è il risultato che volevamo, però è quello che ci siamo meritati perché sono stati più bravi di noi, come noi sono stati più bravi di tutti gli altri nelle precedenti partite e stavolta hanno giocato meglio di noi. Sicuramente c’è dispiacere e non delusione perché in campo abbiamo provato di tutto però oggi non è bastato, loro hanno giocato meglio di noi. Abbiamo avuto delle occasioni nel secondo set che non siamo stati in grado di sfruttare; lo sport, la pallavolo va così, non è sempre quello che vuoi”.“C’è dispiacere però bisogna stare con la testa alta, spingere perché c’è la medaglia di bronzo da conquistare. Le difficoltà maggiori le abbiamo avute con la palla staccata da rete e contro di loro è davvero difficile giocare in certe situazioni; poi hanno battuto molto bene tutta la partita e questo ormai nella pallavolo moderna è un fattore determinante. Noi abbiamo fatto di tutto, lo spirito è stato quello di sempre. Loro sono stati più bravi di noi e questo bisogna rispettarlo, accettarlo e cercare di far meglio la prossima volta”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024: l’oro resta tabù per l’Italia, onore alla Francia, in finale con merito

    Notte amarissima per i sogni di gloria di Fefè De Giorgi e i suoi ragazzi. L’Italia subisce forse la pressione, ancora, del grande appuntamento, del pubblico contro, dell’arbitraggio contro (che imbarazzo) mentre dall’altra parte c’è una squadra, quella di Giani, a cui riesce tutto con grande bravura, con spietato cinismo.

    Il 3-0 finale è forse un conto fin troppo salato per questa nazionale, ma il campo, alla fine della fiera, è sempre il giudice più giusto. Oggi hanno meritato loro, lo hanno meritato più di noi, giocheranno per l’oro che a noi invece continua a sfuggire. Giusto così. Fa male, ma oggi è stato giusto così.

    foto Volleyball World

    Dopo aver dato il meglio di sé contro la Polonia, gli azzurri in semifinale non sono mai riusciti a imporre il loro ritmo alla partita, finendo inevitabilmente col subire, anche fin troppo, quello avversario. Come già aveva provato a fare il Giappone, anche la Francia ha segnato una infinità di punti giocando con le mani del nostro muro. Dopo il servizio mai incisivo, questo è diventato sul più bello il punto debole dell’Italia.

    Protagonisti assoluti del match Ngapeth (15 punti) e Clevenot (17). Unico in doppia cifra per gli azzurri Romanò (10). 7 a 5 in favore dell’Italia il computo dei muri punto, 5 a 3 in favore della Francia quello degli ace.

    foto Volleyball World

    SESTETTI – Formazione ‘a memoria’ per De Giorgi: Giannelli-Romanò e Lavia-Michieletto le diagonali principali, Russo e Galassi coppia centrale, Balaso libero. Giani invece parte con Brizard e Patry in diagonale palleggiatore-opposto, Ngapeth e Clevenot in posto 4, Chinenyeze e Le Goff al centro, Grebennikov è il libero.

    1° SET – Avvio di’ match punto a punto (5-5, 9-9) ma con protagonista in negativo, subito, nelle prime azioni, il primo arbitro che vede due tocchi a muro inesistenti degli azzurri che non avrebbe fischiato neanche un arbitro di prima divisione piazzato in cima alla Torre Eiffel. Fortunatamente le squadre in campo offrono uno spettacolo di livello decisamente superiore.

    La Francia trova un break sul 14-16, un doppio vantaggio che, al netto di un miracolo di piede di Galassi (17-17), i transalpini difendono a suon di mani-out, incrementano nel finale con un un ace di Brizard e un paio di bilancieri di Ngapeth che fanno venire giù il palazzo e alla fine è 20-25.

    foto Fipav/Tarantini

    2° SET – Adesso sarà fondamentale togliere in fretta sorriso e convinzione ai francesi in campo e abbassare il volume a quelli sugli spalti, altrimenti sarà durissima. Sul 4-4 si accende un lampo nella metà campo azzurra: ace di Michieletto! La gioia dura poco, tira forte, e preciso, anche la Francia e ci tocca inseguire di nuovo (6-8). Purtroppo il nostro muro continua a sbagliare piazzamenti e timing e i vari Ngapeth, Patry e Clevenot, giocatori esperti e cinici, continuano a sparare sui nostri polpastrelli.

    Ci si mette anche l’arbitro, ancora lui, che fischia un fallo a Michieletto che fatichiamo a comprendere. Siamo comunque lì (11-11), stringiamo i denti e facciamo vedere di che pasta siamo fatti. Michieletto in attacco oggi fa una fatica tremenda, ma al servizio pare essersi sbloccato e piazza un altro ace (13-12). Lavia firma il +2 (14-12) e il +3 (16-13).

    Ngapeth e Clevenot, però, non li prendiamo mai, la Francia pareggia ai 17 e mette pure la freccia. Gli soffiamo sul collo fino alla fine (21-22), ma i punti che vengono fischiati falli per noi, non sono falli per loro. L’Italia finisce per innervosirsi, Clevenot continua a prendersi beffe del nostro muro e la Francia va sul 2 a 0.

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    3° SET – De Giorgi prova a mescolare le carte e chiama in causa Porro per Michieletto, ma nel terzo set partiamo malissimo (0-2, 1-5). Adesso sembra che gli azzurri abbiano staccato la spina anche mentalmente. Un errore che non dobbiamo commettere.

    Reagire però è difficile quando ti tirano sulle righe, ti prendono a muro, ti segnano in battuta, ti difendono anche molto bene. Sulla prestazione della Francia c’è davvero poco da dire, squadra cinica, fisica, esperta. Galvanizzata giustamente dal pubblico a favore (11-15).

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    Entra anche Bottolo, ma a loro continua a riuscire tutto e il contrario di tutto: 12-17 e per l’Italia la via degli spogliatoi è sempre più vicina. Sugli spalti è festa grande, ci mettiamo anche del nostro con errori banali (16-20, 17-23). Annulliamo orgoglio tre match-ball, ma alla fine il terzo set si chiude 21-25, la partita con un pesantissimo 0-3. Lacrime di gioia dei francesi, lacrime di delusione per gli italiani. Giocheremo per il bronzo contro gli Stati Uniti (venerdì 9 agosto, ore 16.00).

    foto Fipav/Tarantini

    ITALIA-FRANCIA 0-3(20-25, 21-25, 21-25)ITALIA: Romanò 10, Lavia 8, Michieletto 7, Russo 9, Galassi 5, Giannelli 2, Balaso (L), Sbertoli, Bovolenta, Porro 2, Sanguinetti, Bottolo. All. De Giorgi.FRANCIA: Ngapeth 15, Clevenot 17, Patry 9, Chinenyeze 6, Le Goff 4, Brizard 3, Grebennikov (L), Toniutti, Tillie, Louati 1, Faure, Jouffroy. All. Giani. Arbitri: Cespedes (DOM) e Ivanov (BUL).Note – Spettatori: 9547. Durata Set: 24′, 28′, 26′.Italia: 3 a, 15 bs, 7 mv, 20 et.Francia: 6 a, 14 bs, 5 mv, 19 et.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Guidetti non rinnova con la Serbia? Antiga in pole, ma la Federazione smentisce

    Fine dei Giochi (di Parigi) per la Serbia femminile, fine dell’incarico da ct per Giovanni Guidetti che, arrivato a fine mandato, avrebbe deciso di non rinnovare.

    Nelle ultime ore il nome del sostituto sembrava essere quello del francese Stephane Antiga, nuovo coach di Scandicci, voci che però la Federazione serva ha stoppato sul nascere con una smentita ufficiale.

    Guidetti era diventato ct della Serbia nel dicembre 2022 (con scadenza 2024) all’indomani del Mondiale vinto sotto la guida di Santarelli, poi i due allenatori italiani di fatto si sono scambiati le nazionali: Santarelli è passato alla Turchia che era di Guidetti e Guidetti alla Serbia che era di Santarelli.

    Di Redazione LEGGI TUTTO

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    Non solo Grobelna, Szakmary, Samedy, Scholten: le ultime sul mercato della V.League giapponese

    Per Kaja Grobelna, Greta Szakmary, Stephanie Samedy e Iris Scholten si spalancano le porte della V.League giapponese: com’era noto da tempo, infatti, queste ex giocatrici della Serie A1 italiana sono pronte a tentare un’avventura nel paese del Sol Levante. Quello che finora non si sapeva era il nome delle squadre che le avrebbero accolte, ma ora la lacuna è colmata, anche se manca ancora l’ufficialità.Grobelna (ex capitano della Reale Mutua Fenera Chieri ’76) dovrebbe vestire la maglia delle Queenseis Kariya insieme alla centrale thailandese Hattaya Bamrungsuk; Scholten (ex opposta della Trentino Volley) ha firmato il contratto con le Kurobe Aqua Fairies Toyama (dove è approdata anche la schiacciatrice tedesca Lena Stigrot), mentre Szakmary e Samedy saranno chiamate a guidare la “revenge season” delle SAGA Hisamitsu Springs, ambiziosa squadra della città di Tosu reduce da un deludente sesto posto.

    Novità in vista anche per l’Aranmare Yamagata, fanalino di coda dell’ultimo campionato, che ha deciso di puntare su Oleksandra Bytsenko: dunque, proseguirà in Asia la carriera della schiacciatrice ucraina, che recentemente ha militato nelle file dello Shenzhen Zhongsai in Cina e dello Jakarta Pertamina in Indonesia.

    Le neopromosse Gunma Green Wings potranno contare sulla banda polacca Natalia Lijewska e sull’opposta moldava Aliona Martiniuc, che torna in Giappone dopo l’esperienza nel 2020-2021 con le Victorina Himeji. Proprio la squadra rosanero, che l’anno scorso ha vinto la seconda divisione del campionato nipponico, ha annunciato gli arrivi della centrale serba Minja Osmajic, del martello brasiliano Ana Luiza Rudiger e della schiacciatrice thialandese Chatchu-On Moksri.

    Invece, le NEC Red Rockets Kawasaki e le Osaka Marvelous, finaliste della V.League 2023-2024, hanno ufficializzato rispettivamente Lorrayna Marys (che nelle ultime due stagioni ha giocato a Bergamo) e Lise Van Hecke (al terzo anno consecutivo in Giappone).

    A chiudere il quadro troviamo i club che proveranno a fare il salto di qualità: le Denso Airybees, che hanno rinnovato i contratti della palleggiatrice Julia Melissa De Guzman e dell’opposta Rosamaria Montibeller; le Toray Arrows Shiga, che hanno confermato la “nostra” Sylvia Nwakalor e ingaggiato Juliet Lohuis (ex centrale di Casalmaggiore), le Saitama Ageo Medics, che hanno deciso di affiancare il posto 2 Nika Markovic al martello serbo Sara Lozo, e le PFU Blue Cats Ishikawa, che hanno scelto la statunitense Kashauna Williams come nuovo terminale offensivo principale.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO