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    Gabi show, il VakifBank batte il Fenerbahce e fa un passo verso Ljubljana

    Di Redazione Regala spettacolo il derby turco di Champions League femminile nella gara d’andata dell’unica semifinale prevista (Conegliano è già qualificata alla Super Final). Il VakifBank Istanbul si impone per 3-1 in una sfida incandescente contro il Fenerbahce Opet Istanbul, grazie soprattutto alla serata magica di Gabi, autrice di 22 punti con uno strepitoso 69% in attacco e 2 muri; la brasiliana, ben assistita da Michelle Bartsch (18 punti con il 67%) e dalle due centrali Ogbogu e Gunes (5 muri-punto), fa dimenticare la serata negativa di Haak, ferma al 27% in attacco con 6 errori e 5 murate subite. Il Fenerbahce merita comunque applausi per aver riaperto la partita nonostante una serie di handicap pesanti: l’assenza di Lazareva per infortunio e la giornata da dimenticare di Arina Fedorovtseva (28% in attacco, ben 7 muri subiti), Meliha Ismailoglu e Eda Erdem. Con queste premesse, non possono che essere dominati dal Vakif i primi due set, ma nel terzo le gialloblu riescono a reagire grazie a Melissa Vargas (25 punti) e alla neoentrata Ana Cristina. Il Fener resta così in scia alle avversarie (17-16, 19-20) finché la cubana trova il break del 21-23 e la brasiliana chiude sul 22-25. La reazione della squadra di Giovanni Guidetti, però, è tremenda: break di 3-0 e 11-3 nel quarto set per chiudere ogni discorso. Nella gara di ritorno, in programma mercoledì 6 aprile, il Fener avrà bisogno di una vittoria da tre punti per andare al Golden Set e negare al Vakif la qualificazione alla finale di Ljubljana. VakifBank Istanbul-Fenerbahce Opet Istanbul 3-1 (25-21, 25-20, 22-25, 25-18)VakifBank Istanbul: Gulubay, Ozbay 2, Senoglu, Aykaç (L), Akman ne, Ogbogu 10, Gurkaynak ne, Gabi 22, Haak 12, Boz, Bartsch 18, Acar (L) ne, Cebecioglu ne, Gunes 12. All. Guidetti.Fenerbahce Opet Istanbul: Orge (L), Baskir ne, Cetin, Babat ne, Ismailoglu 3, Fedorovtseva 15, Naz 1, Ana Cristina 7, Erdem 3, Popovic 6, Kurt ne, Yuzgenc ne, Unal ne, Vargas 25. All. Terzic.Arbitri: Porvaznik (Slovacchia) e Sarikaya (Turchia).Note: Spettatori 2039. Vakif: battute vincenti 2, battute sbagliate 9, attacco 48%, ricezione 46%-36%, muri 12, errori 24. Fenerbahce: battute vincenti 7, battute sbagliate 9, attacco 38%, ricezione 48%-34%, muri 6, errori 21. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    L’Avimecc Modica vince lo scontro diretto con Massa Lubrense

    Di Redazione L’Avimecc Modica si aggiudica lo scontro diretto con Shedirpharma Massa Lubrense. Nel recupero della 9° giornata di Serie A3 maschile, Girone Blu Modica si impone 3-0 sul campo di Massa Lubrense, scongiurando così il sorpasso dei rivali in vista della volata finale. TABELLINO Shedirpharma Massa Lubrense-Avimecc Modica 0-3 (21-25, 23-25, 30-32)Shedirpharma Massa Lubrense: Aprea 1, Peripolli 9, Deserio 3, Lugli 13, Sorrenti 15, Pilotto 8, Denza (L), Pontecorvo (L), Gargiulo 0, Imperatore 0, Grimaldi 0. N.E. Illuzzi, Conoci. All. Esposito. Avimecc Modica: Alfieri 1, Chillemi 10, Garofolo 6, Martinez 21, Turlà 7, Raso 8, Aiello (L), Firrincieli 0, Nastasi (L). N.E. Gavazzi, Saragò, Loncar. All. D’Amico. ARBITRI: Talento, Autuori. NOTE – durata set: 30′, 25′, 35′; tot: 90′. CLASSIFICAWow Green House Aversa 51, Maury’s Com Cavi Tuscania 47, Aurispa Libellula Lecce 47, Sistemia Aci Castello 47, OmiFer Palmi 45, Leo Shoes Casarano 42, Avimecc Modica* 34, Shedirpharma Massa Lubrense 29, Opus Sabaudia 24, Volley Marcianise 22, Falù Ottaviano 20, Efficienza Energia Galatina 16, Con.Crea Marigliano 5. *un incontro in meno LEGGI TUTTO

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    Novara espugna il Pala Barton e blinda il secondo posto

    Di Redazione Pronto riscatto per la Igor Volley di Stefano Lavarini, che a Perugia coglie in tre set il successo numero 22 in stagione regolare, ipotecando così aritmeticamente il secondo posto: il match di sabato sera con Chieri, in combinazione con il risultato del match tra Bergamo e Conegliano, varrà dunque la prima posizione in classifica. Le azzurre non saranno “padrone” del proprio destino, visto che a parità di punti in classifica (la situazione attuale) e a parità di successi ottenuti, il coefficiente set di Conegliano risulta essere migliore. La Bartoccini-Fortinfissi dovrà invece guadagnare la vittoria nell’ultima giornata per assicurarsi la salvezza. Perugia in campo con Bongaerts in regia e Diop in diagonale, Bauer e Melandri al centro, Havelkova e Guerra in banda e Sirressi libero; Novara con Karakurt opposta a Hancock, Chirichella e Washington centrali, Daalderop e Bosetti schiacciatrici e Fersino libero. Il primo break lo fa Chirichella in primo tempo (1-4), Melandri risponde a sua volta (4-5) ma Karakurt concretizza una gran difesa di Fersino (4-7, maniout) e poco dopo chiude in diagonale uno scambio combattuto, firmando il 6-10. Ace di Hancock (7-12) e Novara scappa via con i muri di Chirichella (8-14) e Washington (10-17) mentre Perugia ferma due volte il gioco (10-18). Ancora Washington in fast (11-21), poi due punti in pochi scambi di Bosetti per il 13-23 prima dell’ace di Hancock che vale il set ball (13-24): chiude, al secondo tentativo, Karakurt in parallela al termine di uno scambio lunghissimo (14-25). Novara riparte forte con Karakurt che alterna soluzioni potenti (1-4) e delicate (1-5), mentre Washington in primo tempo scava subito il solco sul 2-7; Guerra ci prova in parallela (5-8), Bosetti in maniout ristabilisce le distanze (6-10) mentre dopo il timeout di Cristofani arriva il muro di Hancock per il 6-13. Perugia rientra 10-14 sfruttando un piccolo calo azzurro, due punti in fila di Daalderop per il 10-17, con le squadre che procedono senza scossoni e Washington in fast avvicina il traguardo (15-22). Un errore in attacco di Havelkova chiude il set sul 17-25 che vale lo 0-2. Cristofani lancia Melli e Nwakalor in sestetto, Karakurt fa il primo break a muro (2-4) e Bosetti in maniout mette porta già il distacco a quattro lunghezze sul 4-8. Hancock firma il terzo ace (7-11) e Novara tiene le distanze, Karakurt allunga con la diagonale strettissima (8-15) e dopo il timeout di Perugia le azzurre scappano fino al 10-19. Le umbre reagiscono (14-19) ma è tardi: Washington fa 15-22 (prima fast, poi ace) e poco dopo è capitan Chirichella a chiudere a muro sul 17-25. Cristina Chirichella capitana delle piemontesi. “Ci serviva questa partita per consolidare il secondo posto ed avvicinarsi in maniera positiva i play-off che come si sa è in pratica un campionato a se, cercheremo di migliorare ulteriormente il nostro gioco per presentarci nella miglior condizione possibile. Abbiamo lo spirito per poter arrivare in alto, abbiamo tutte le carte in regola per farlo e dobbiamo continuare a spingere“. Ebrar Karakurt (opposto Igor Gorgonzola Novara): “Questa partita arrivava in un momento difficile, dopo la brutta sconfitta con Scandicci ed era importante dare subito delle risposte sul campo. Volevamo dimostrare le nostre qualità e lo abbiamo fatto al meglio: sono soddisfatta del 3-0, è stato un bel successo e per questo mi congratulo con le mie compagne e con lo staff“. Linda Nwakalor (Perugia): “Novara è una squadra molto forte con un gran livello tecnico, siamo entrate in campo cercando comunque di fare il nostro meglio, ci sono stati momenti in cui abbiamo avuto dei cali ma soprattutto nell’ultimo set abbiamo saputo far vedere del buono nel nostro gioco. Sono contenta di come sono andata al mio ingresso, per tutta la stagione ho cercato di farmi trovare pronta quando il coach mi chiamava in causa e sono contenta di dare una mano alla squadra“. Bartoccini-Fortinfissi Perugia-Igor Gorgonzola Novara 0-3 (14-25, 17-25, 17-25)Bartoccini-Fortinfissi Perugia: Bongaerts, Guerra 8, Bauer 3, Diop 9, Havelkova 4, Melandri 4, Sirressi (L), Nwakalor 2, Melli 1, Guiducci, Provaroni, Rumori. All. Cristofani. Igor Gorgonzola Novara: Hancock 5, Bosetti 8, Chirichella 6, Karakurt 17, Daalderop 11, Washington 10, Fersino (L), D’odorico. Non entrate: Costantini, Imperiali (L), Bonifacio, Battistoni, Herbots. All. Lavarini. Arbitri: Puecher, Cesare. Note – MVP: Karakurt. Spettatori: 440, Durata set: 23′, 23′, 25′; Tot: 71′. MVP: Karakurt. CLASSIFICA Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano 63; Igor Gorgonzola Novara 63; Vero Volley Monza 60; Savino Del Bene Scandicci 54; Unet E-Work Busto Arsizio 50; Reale Mutua Fenera Chieri 40; Il Bisonte Firenze 38; Bosca S.Bernardo Cuneo 36; Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia 24; Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore 21; Volley Bergamo 1991; Bartoccini-Fortinfissi Perugia 20; Delta Despar Trentino 19; Acqua & Sapone Roma Volley Club 17. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Marzari: “La Cev Cup un booster, l’anno prossimo squadre più forti. Soprattutto la femminile”

    Di Redazione A una settimana di distanza in casa Vero Volley l’emozione e la gioia per la conquista del primo titolo al maschile, quella Cev Cup vinta, anzi stravinta, contro i francesi del Tours, è ancora forte. La strada per raggiungere questo traguardo è stata lunga per il Consorzio brianzolo, ma sempre in salita, sempre in crescita. “Vinciamo e vogliamo continuare a farlo con la nostra idea di sport” racconta la presidente Alessandra Marzari sulle colonne de Il Cittadino di Monza in un’intervista a firma Giulio Masperi. “La vittoria in Cev Cup maschile è un booster incredibile per tutto il nostro lavoro”, anche perché bissa quella conquistata la stagione prima dalla squadra femminile. “L’anno prossimo alzeremo ancora l’asticella. Stiamo già approntando una squadra femminile molto forte. Il budget non permette di avere due squadre al top, ma anche la maschile sarà bella come quella di quest’anno, con nuovi innesti e due opposti molto forti”. La conquista della Cev Cup “non era negli obiettivi – aggiunge – considerata anche la situazione per cui Modena e Kazan erano state ammesse al torneo nonostante i risultati conseguiti lo scorso anno non ne avrebbero dato diritto. Ma nello svolgersi degli eventi abbiamo avuto anche un po’ di fortuna”. Fortunati, dunque, ma indubbiamente bravi perché rifilare un doppio 3-0 in finale alla squadra che sta dominando il campionato francese non era di certo facile, e scontato. Passando alla stretta attualità, entrambe le prime squadre del Consorzio sono ora impegnate nella fase calda della stagione. La maschile ha già iniziato i playoff, perdendo gara 1 dei quarti di finale contro la Lube Civitanova, ma dopo il successo in Cev Cup e l’altro exploit della finale raggiunta in Supercoppa a fine ottobre (poi persa contro Trento, n.d.r.), “non ho posto un obiettivo per questi playoff – commenta il presidente -, sono i ragazzi che devono chiedersi cosa vogliono fare a questo punto dell’annata”. Discorso diverso, invece, per la femminile, per la quale l’obiettivo dichiarato è “la finale scudetto, a prescindere da chi incontreremo. La squadra deve capire come giocare bene quando affronta un avversario molto forte, anche più forte di noi (come accaduto in Champions contro Il VakifBank e Conegliano, n.d.r.), in particolare pensando al piano mentale”. E infatti sottolinea ancora una volta quanto abbia bruciato, un po’, l’eliminazione dal massimo torneo continentale per club: “Un minimo pensiero di passare l’avevamo fatto, ma quando si gioca benino, non benissimo, non si va avanti”. (fonte: Il Cittadino di Monza) LEGGI TUTTO

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    Busto Arsizio sogna: all’orizzonte c’è il ritorno di Carli Lloyd?

    Di Redazione A ben nove anni di distanza da un addio burrascoso, per la Unet E-Work Busto Arsizio sembra potersi concretizzare un ritorno clamoroso: secondo La Prealpina in edicola oggi, la prima scelta della società lombarda per la cabina di regia per la prossima stagione sarebbe nientemeno che Carli Lloyd. Una giocatrice che rappresenta moltissimo anche a livello simbolico per l’ambiente delle Farfalle, dato che fu proprio il suo arrivo nel 2011 (quando aveva solo 22 anni) a far scattare la molla per la conquista dello scudetto e dello storico “triplete” della stagione successiva. Attualmente Lloyd, dopo lo stop per la maternità, è tornata in campo nel campionato professionistico USA di Athletes Unlimited. Ma quello della palleggiatrice americana non è l’unico nome per il futuro della UYBA che, sempre per il quotidiano varesino, avrebbe già altri nomi in tasca: come opposta Rosamaria Montibeller, alla ricerca di spazi da titolare dopo la poco fortunata stagione a Novara, e in posto 4 la tedesca Lena Stigrot, che quest’anno ha debuttato in Italia a Roma. Mentre al centro il rinforzo prescelto sarebbe Katerina Zakchaiou, a sua volta rimasta ai margini a Monza dopo l’esordio sfolgorante a Cuneo. Le uniche giocatrici confermate tra le titolari di questa stagione dovrebbero essere dunque Rossella Olivotto, Giorgia Zannoni e, forse, Lucia Bosetti: quello sul rinnovo dell’albizzatese è il principale nodo ancora da sciogliere nel mercato bustocco, e comunque al suo fianco bisognerebbe trovare un’altra schiacciatrice italiana (si fanno i nomi di Omoruyi, D’Odorico e Degradi). Ad affiancare Lloyd, infine, dovrebbe essere ancora la giovane Sofia Monza. (fonte: La Prealpina) LEGGI TUTTO

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    L’Imoco accoglie le ex pallavoliste Zhukova, Voronina e Popovych in fuga dalla guerra

    Di Redazione Continua a muoversi la macchina della solidarietà messa in moto da tutta Italia per soccorrere la popolazione ucraina dopo lo scoppio della guerra, voluta dalla Russia il 24 febbraio scorso. Dopo più di un mese di conflitto, non si ferma il flusso di persone che scappano dalle bombe, dalla fame e dalla paura. Anche la pallavolo, con diverse iniziative promosse dalle Leghe di Serie A e dalle società minori, sta dando il suo fondamentale contributo. L’ultimo, in ordine cronologico, arriva dall’Imoco Volley Conegliano che ha accolto tre ex pallavoliste ucraine e i loro figli. Si tratta di Iryna Zhukova, Tetyana Voronina e Olha Popovych. Queste erano presenti domenica scorsa al Palaverde, per assistere al match delle Pantere contro la Reale Mutua Fenera Chieri. Come riporta la Tribuna di Treviso nell’edizione odierna, l’accoglienza in Italia è stata possibile grazie alla dirigente Silvia Giovanardi, che aveva già aiutato una di queste tre donne. “Nell’estate 2016 mi stavo trasferendo a Conegliano e ho ricevuto la richiesta di Tetyana di ospitare sua figlia Vera, perché già allora la tensione bellica era alta dopo l’annessione della Crimea. La ragazza aveva 13 anni e siamo riusciti a farla studiare e giocare a San Donà. Adesso va all’università e disputa il campionato di B1 con una squadra piemontese. Tetyana adesso spera di ricongiungersi stabilmente con la figlia” racconta alla testata. Voronina e Zhukova hanno un passato nel volley italiano: nel 2004, ad esempio, facevano parte del roster di Bergamo che alzò lo scudetto, nel ruolo di, rispettivamente, schiacciatrice e palleggiatrice. La ex palleggiatrice Zhukova, che in Italia ha giocato dal 2001 al 2005, è originaria di Kiev, la capitale, e alla Tribuna di Treviso afferma: “La mia casa è nella zona dell’aeroporto e in più quella è la capitale. Il pericolo cresceva per me e per mio figlio Zachar, che ha 17 anni. Allora ho mandato un messaggio di aiuto per riuscire a scappare verso ovest. La prima risposta, tramite amici comuni, è stata quella dell’Imoco”. Olha Popovych, invece, era l’allenatrice di una squadra femminile di Dnipro e, come Voronina, originaria della zona di Zaporizhzhia, una delle più pericolose vista la presenza di una centrale nucleare: “Anch’io sono di Zaporizhzhia e gli allarmi suonano ininterrottamente da settimane. I miei figli erano spaventati e non potevamo più rimanere lì”. Le tre donne sono partite con i figli, lasciando mariti e genitori in Ucraina. Scelte difficili, che il popolo ucraino si trova a dover compiere ogni giorno, per provare a mettere in salvo i più deboli: “Si sceglie se partire coi figli o coi genitori, ma chi scappa pensa a dare un futuro ai più giovani. Molti anziani poi non vogliono o non possono andarsene. Noi vivevamo una vita normale e di colpo abbiamo perso tutto”. Ora hanno una prospettiva di futuro in Italia, per loro e per i loro figli, grazie all’aiuto dell’Imoco Volley. Ma la voglia di tornare alla loro vita quotidiana è tanta: “Abbiamo paura di eventuali ritorsioni nei confronti dei nostri familiari e quindi di quel che accade lì non parliamo né in pubblico né coi nostri cari al telefono. Speriamo solo di tornare a casa prima possibile”. LEGGI TUTTO

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    Derby tra i big italiani. Lorenzetti: “Protagonisti come promesso”. Grbic: “Roster di grandi campioni”

    Di Redazione Il Pala Barton ha tenuto le luci accese per quasi tre ore, ad illuminare il campo ai giganti della pallavolo maschile italiana, in una sfida che sa di derby e che vale la semifinale di Champions League. Perugia e Trento si sono dati battaglia per cinque lunghi set e a trionfare, in questa semifinale di andata, sono stati gli ospiti dell’Itas di coach Lorenzetti. Un passo in più verso la finalissima della coppa europea più importante per i dolomitici. La consapevolezza di dover andare a Trento, per il ritorno, ancora più agguerriti per i Block Devils. Ci sono solo parole di elogio da parte di entrambi gli allenatori, per entrambe le formazioni. Una lunga partita, una bella partita, uno show della pallavolo italiana. Angelo Lorenzetti: “Sappiamo quanto sia forte Perugia e come lo abbia dimostrato anche nel finale di quarto parziale che, in caso contrario, avremmo potuto chiudere meglio, garantendoci almeno la certezza di giocare il golden set nella gara di ritorno a Trento . Al di là di tutto, siamo però stati protagonisti come ci eravamo ripromessi; la squadra ha giocato una grande partita, che ci garantirà una grande carica di adrenalina per i prossimi impegni. Non siamo a livello delle prime, ma giocando con il giusto spirito, come abbiamo fatto oggi, possiamo comunque provare a dire la nostra contro chiunque”. Nikola Grbic: “Trento ha giocato una grande partita, ma non che fosse una novità. Sapevamo che si trattasse di una squadra composta da grandi campioni, con la linea di centrali più forte d’Italia, con due ricevitori della nazionale campione d’Europa e con uno dei migliori giocatori della storia della pallavolo, che ha risolto tante situazioni a loro favore. Non ci siamo sorpresi, sapevamo avrebbero potuto tirare fuori una partita così. Come spesso capita nelle sfide tra due squadre di alto livello, a decidere il risultato finale sono dei singoli episodi. L’ho detto ai ragazzi, fin da quando abbiamo iniziato la preparazione, è un momento di finali, dove ogni partita è una finale: ora testa a Latina, assolutamente. E poi penseremo di nuovo al ritorno. Non sarà facile, ma resettiamo e cerchiamo la nostra miglior partita”. La giovane stella dell’Itas Trentino, Alessandro Michieletto, ha dato il suo contributo segnando a tabellino ben 26 punti, superato solo dal solito Leon da 29. Alessandro Michieletto: “Quello che conta è come siamo scesi in campo: l’atteggiamento, la voglia. Volevamo dimostrare che non siamo quelli della finale di Coppa Italia, e oggi ci siamo riusciti. Abbiamo giocato meglio di loro, peccato per il quarto set dove loro hanno fatto la differenza in battuta soprattutto con Leon. Reazione nostra bellissima al tie break”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Trento fa il colpaccio: 3-2 a Perugia nella semifinale di andata

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Quasi tre ore di magnifica battaglia al PalaBarton per decretare un verdetto a sorpresa: la Trentino Itas vince al tie break la semifinale di andata della Champions League in casa della Sir Sicoma Monini Perugia, che ora sarà chiamata a ribaltare il risultato in casa dei rivali nel ritorno di giovedì 7 aprile. Il settimo confronto stagionale tra le due squadre (gli umbri avevano vinto entrambi i match “europei” per 3-0) è una partita dall’esito impronosticabile, piena di colpi di scena e scambi lunghissimi, ma nel complesso la squadra di Lorenzetti convince più dei padroni di casa e merita pienamente il successo, legittimandolo con un quinto set sempre condotto dal 6-8 in poi (con un solo errore). L’Itas deve fare i conti con un Lavia ancora a mezzo servizio, che si alterna in campo con Pinali, ma trova in Alessandro Michieletto e Matey Kaziyski due finalizzatori implacabili: 26 punti con il 51% per l’azzurro, 25 con il 50% per il capitano, che firma anche due ace. Sostanzioso il contributo di Lisinac (12 punti) mentre Podrascanin, in difficoltà in attacco, si fa sentire con 4 muri. Dall’altra parte, a un Kamil Rychlicki per lunghi tratti inarrestabile (25 punti, 67% in attacco) si affianca un Wilfredo Leon che, bersagliato in ricezione, non riesce a esprimere tutta la sua potenza in attacco ma chiude comunque con 29 punti a tabellino, frutto anche di 5 ace e 5 muri. Nell’altra semifinale, intanto, lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle si è imposto in trasferta per 3-0 nel primo atto del derby polacco contro lo Jastrzebski Wegiel. Sir Sicoma Monini Perugia-Trentino Itas 2-3 (23-25, 25-19, 23-25, 30-28, 12-15)Sir Sicoma Monini Perugia: Anderson 15, Ricci 1, Dardzans ne, Travica ne, Ter Horst ne, Giannelli 3, Rychlicki 25, Leon 29, Piccinelli (L) ne, Solé 10, Russo ne, Colaci (L), Plotnytskyi 1, Mengozzi 5. All. Grbic.Trentino Itas: Kaziyski 25, D’Heer 1, Michieletto 26, Sbertoli 2, Cavuto 1, Pinali 7, Albergati ne, Lavia 4, Zenger (L), Podrascanin 7, Lisinac 12, Sperotto ne, De Angelis (L) ne. All. Lorenzetti.Arbitri: Fernandez Fuentes (Spagna) e Puecher (Italia).Note: Spettatori 2348. Perugia: battute vincenti 9, battute sbagliate 20, attacco 50%, ricezione 47%-25%, muri 11, errori 27. Trento: battute vincenti 6, battute sbagliate 19, attacco 49%, ricezione 41%-15%, muri 10, errori 24. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO