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    Novara-Istanbul 3-0. Bernardi: “Il miglior risultato possibile anche se abbiamo sofferto troppo”

    La Igor Gorgonzola Novara supera per 3-0 le turche del THY Istanbul nella gara d’andata delle semifinali di CEV Cup femminile 2024-2025 compiendo un importante passo verso la finale. Per raggiungere l’atto conclusivo della seconda più importante manifestazione europea per club le Zanzare di Lorenzo Bernardi dovranno vincere con qualsiasi risultato o perdere al tie-break il return match, da giocare sul Bosforo tra 8 giorni. Diversamente, la contesa andrà al Golden Set di spareggio.Non inganni il risultato finale di stasera, il THY se la gioca con determinazione riuscendo a dare filo da torcere alle igorine nel primo e nel terzo parziale. Queste, però, non si innervosiscono, tengono mentalmente il campo con il piglio della grande squadra e alla fine fanno la differenza, come spesso capita, soprattutto dai nove metri con 4 ace diretti e con una pressione costante sulla seconda linea avversaria e a muro (10 block). Lina Alsmeier e Tatiana Tolok sono le mattatrici della serata, capaci di trasformare in oro ogni pallone ricevuto: 15 punti a referto per la schiacciatrice tedesca (con il 50% in attacco, il 68% di ricezione positiva, 2 ace e il titolo di MVP) e 14 quelli del martello russo (che però esce dopo la seconda frazione per un risentimento muscolare alla coscia). Da registrare anche l’ottima prova di Francesca Bosio in regia: vince il confronto con Roberta Ratzke, si mette in mostra con alcune alzate davvero pennellate e riesce a tenere caldi i suoi bombardieri, chiamando al tempo stesso in causa le centrali con una buona continuità.Dall’altra parte, il THY (in campo con una formazione rimaneggiata a causa dei problemi fisici di Julia Bergmann e dell’impossibilità di schierare Hanna Orthmann in questa competizione) dà battaglia, facendo vedere il proprio potenziale offensivo con Anthi Vasilantonaki (18 punti) e Tugba Ivegin (9 punti). Buona anche la prestazione di Diana Duarte (7 punti): in attacco, pur al cospetto del muro novarese, non sfigura affatto con un positivo 50% e a muro si dimostra solida. Alla fine, però, manca il killer instinct per portare dalla propria parte l’inerzia di un match a lungo equilibrato.LA CRONACA – Per l’occasione Bernardi schiera un 6+1 con Bosio al palleggio, Tolok opposto, Ishikawa e Alsmeier schiacciatrici, Aleksic e Bonifacio al centro, e Fersino libero. Soz risponde con la diagonale Ratzke-Durul, Ivegin e Vasilantonaki in banda, Duarte e Aksoy centrali e Yilmaz nel ruolo di libero.1° set – Partenza aggressiva di Novara che trova subito un break grazie a Tolok e alle imprecisioni delle avversarie (4-2). Le Zanzare provano a imporre il proprio ritmo con Bonifacio e Bosio (6-3). Vasilantonaki riporta le turche in scia, ma Alsmeier ristabilisce immediatamente le distanze (8-5). Poco dopo Tolok mette a segno due punti consecutivi: così, sull’11-7, coach Soz corre ai ripari e chiama il primo timeout della serata. Al rientro in campo il THY reagisce, trova un parziale di 0-4 grazie alle centrali Duarte e Aksoy, e impatta sul 12-12. Tuttavia, la Igor non si perde d’animo e, dopo alcuni scambi equilibrati (15-15), torna a spingere sull’acceleratore con Tolok e Ishikawa (19-16). La giapponese deposita a terra anche la botta del 20-17, prima del controbreak delle biancorosse (20-19). Nel finale, il THY riesce anche a pareggiare grazie a un pallonetto di Ivegin (22-22), ma Novara mostra tutto il suo carattere e si aggiudica il set in volata (25-23).2° set – Il secondo parziale parte con un errore di Ishikawa, l’attacco al centro di Aleksic e prosegue con il botta e risposta tra Alsmeier e Durul (2-2). Tolok spara out, anche se rimedia immediatamente mettendo a segno il 4-3. Vasilantonaki ribalta il risultato con due punti consecutivi, ma Bosio impatta subito sul 5-5 e poco dopo le Zanzare rimettono il musetto avanti grazie ad Alsmeier e Tolok (9-7). A questo punto, la Igor spinge sull’acceleratore e vola a +4: sul block di Bosio, coach Soz decide di richiamare le sue giocatrici (13-9). Dopo l’interruzione, Aksoy e Vasilantonaki dimezzano le distanze (14-12), anche se la risposta delle azzurre non si lascia attendere (18-13). La panchina del THY decide di fermare di nuovo il gioco e, dopo il ‘tempo’, Tolok e Ishikawa fanno volare Novara a più 6 (20-14). Ivevin prova a suonare la carica risolvendo uno scambio prolungato, ma le Zanzare amministrano il vantaggio grazie ai punti di Aleksic e agli errori delle ospiti (22-15) e poco dopo chiudono il set con Alsmeier (25-18).3° set – Aksoy segna il primo punto della terza frazione, Aleksic e Mims (entrata al posto di Tolok) rispondono subito, ma Vasilantonaki deposita la botta del 2-2. Il THY si porta in vantaggio, anche se la risposta della Igor non si lascia attendere (5-3): a questo punto, coach Soz corre ai ripari e si gioca le carte Akin e Kilicli al posto di Ratzke e Durul. Novara spinge di nuovo sull’acceleratore e vola a +4 grazie a Mims e Ishikawa: così, sul 9-5, la panchina biancorossa decide di chiamare timeout. Dopo la pausa, Kilicli e Vasilantonaki accorciano le distanze, poi Ratzke sbaglia dai nove metri (10-8). La Igor si fa raggiungere a quota 12, ma rimette immediatamente il musetto avanti con una magia di seconda di Bosio e un block di Alsmeier (14-12). Il THY non si arrende, impatta sul 16-16 e poco dopo mette la freccia del sorpasso: così, sull’errore di Ishikawa, coach Bernardi decide di chiamare l’interruzione. Al rientro in campo la schiacciatrice giapponese mette a segno il 18-18, poi si fa murare due volte (18-20). Novara non molla e riporta il risultato in equilibrio grazie ad Alsmeier (21-21), che mette a segno anche il 22-22 e il 23-23. È un finale di match al cardiopalma: Ivegin spara out, Vasilantonaki rimedia, alla fine la Igor trova il break decisivo grazie a Ishikawa e Mims (26-24).

    Lorenzo Bernardi (coach Igor Gorgonzola Novara): “Oggi la squadra non si è espressa come fatto sabato a Scandicci. Abbiamo sofferto troppo anche perché loro avevano un’assenza importante come quella di Bergmann. Comunque a livello di risultato è il miglior risultato possibile che potevamo fare. Questa sera abbiamo fatto particolarmente fatica nei primi tempi. Dobbiamo sicuramente trovare una soluzione a questa dinamica perché noi ci basiamo su questo tipo di gioco. Per il resto potevamo gestire meglio alcuni frangenti che sono quelli che hanno permesso loro di rientrare in gioco quando avevamo due o tre break di vantaggio. Penso per esempio all’ultimo set: eravamo sempre a +2 poi ci sono state due nostre imperfezioni, non se le sono guadagnate loro ma sono arrivate da noi. Adesso che le partite diventano tutte determinanti e si gioca contro avversari di primo livello dobbiamo sicuramente migliorare questi aspetti. Nella gara di ritorno Istanbul cercherà di ribaltare il risultato. Lo ha già fatto contro la squadra polacca. Certamente cercheranno di recuperare Bergmann e rimettere tutto a posto, oggi hanno giocato praticamente senza l’opposto. Mi aspetto un ritorno contro un’avversaria che di sicuro non si arrende. Sabato iniziano i quarti di play-off e affronteremo Chieri, una formazione molto agguerrita, ambiziosa e che cercherà di metterci in difficoltà per arrivare in semifinale. È sicuramente il quarto più equilibrato di tutti quelli in programma. Dobbiamo cercare di recuperare energie fisiche e mentali perché ormai si gioca così frequentemente che diventa quasi più importante avere energie mentali e fisiche piuttosto che allenarsi”.

    Igor Gorgonzola Novara 3THY Istanbul 0 (25-23, 25-18, 26-24)

    Igor Gorgonzola Novara: Akimova (L) ne, Villani ne, Bosio 6, Bartolucci ne, De Nardi, Fersino (L), Alsmeier 15, Ishikawa 9, Mims 5, Bonifacio 8, Aleksic 6, Mazzaro ne, Tolok 14, Squarcini ne. Allenatore: Lorenzo Bernardi. Assistente: Davide Baraldi.THY Istanbul: Yilmaz (L), Kayacan, Arici ne, Ivegin 9, Akin, Germen ne, Kilicli 2, Coskun ne, Vasilantonaki 18, Duarte 7, Durul 4, Bergmann ne, Ratzke, Aksoy 5. Allenatore: Mehmet Kamil Soz. Assistente: Hasan Celik.Arbitri: Mirza Basic (Bosnia) e Ioannis Ioannidis (Grecia)Note – Novara: battute vincenti 4, battute sbagliate 10, attacco 51%, ricezione 54%-27%, muri 10, errori 22. Thy: battute vincenti 3, battute sbagliate 7, attacco 40%, ricezione 53%-28%, muri 4, errori 13.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Lodz-Scandicci 0-3, Gaspari: “Un passo in più verso la Final Four di Champions League”

    “Tu chiamale se vuoi emozioni”. Prendiamo in prestito le parole di Lucio Battisti, nel giorno di quello che sarebbe stato il suo 82esimo compleanno, per raccontare il successo ottenuto dalla Savino Del Bene Volley Scandicci in casa del Budowlani Łódź nella partita d’andata dei Quarti di Finale della Champions League. Tra le mura della ŁÓDŹ Sport Arena, impianto che nel febbraio 2019 ospitò la prima gara fuori dai confini italiani della Savino Del Bene Volley, arriva un successo 3-0 dal grande peso specifico, al termine di una sfida durata un’ora e diciassette minuti. Davanti ad un pubblico di 2300 tifosi, la squadra di coach Marco Gaspari ha fatto un deciso passo avanti verso un traguardo storico, l’approdo alla Final Four della CEV Champions League, “palcoscenico” mai raggiunto dalla società scandiccese.La vittoria centrata nella gara d’andata dei quarti di finale della massima manifestazione continentale, non è stata però semplice o scontata come si potrebbe pensare dal risultato finale.Nel primo set infatti la Savino Del Bene Volley è partita col piede giusto, ma superata a metà set (16-14), la formazione toscana ha dovuto fare uno sforzo aggiuntivo per riuscire ad imporsi al termine della prima frazione, vinta 22-25.Con lo stesso punteggio si è concluso anche il secondo set, un parziale di gioco in cui a partire meglio è stato il Budowlani Łódź e nel quale la Savino Del Bene Volley ha lungamente inseguito le avversarie prima di riuscire ad imporsi.Andamento diverso per il terzo set, nel quale dopo i primi scambi interlocutori sono state Herbots e compagne ha portarsi in vantaggio ed a condurre la sfida fino al 21-25 con cui si è conclusa la frazione e la gara.Al netto di qualche imprecisione, soprattutto in difesa, la Savino Del Bene Volley ha chiuso la sfida dominando in ogni aspetto statistico del match e, rispetto alle avversarie, ha fatto registrare ben nove punti percentuali in più per quanto riguarda la ricezione (43%-52%) e l’attacco (36%-45%).Al termine della gara il titolo di MVP è andato a Maja Ognjenovic, mentre sono state due le atlete scandiccesi a chiudere in doppia cifra: Antropova (17 punti) e Carol (14 punti con 9 muri vincenti).La top scorer dell’incontro invece è stata Paulina Damaske (21), che con Enweonwu (13) ha guidato l’attacco del Budowlani Łódź.Archiviata la gara con le polacche, la Savino Del Bene Volley tornerà in campo questa domenica. La squadra di coach Gaspari, dopo aver chiuso la regular season di Serie A1 al terzo posto, inizierà infatti il suo percorso nei play off del massimo campionato italiano, ospitando a Palazzo Wanny la Eurotek Uyba Busto Arsizio per la Gara-1 dei quarti di finale.

    Marco Gaspari (coach Savino Del Bene Scandicci): “Oggi sapevamo di trovare una squadra che sa battere molto bene, soprattutto in casa, e che sa essere ‘sporca’, abile a giocare sulle mani del muro e a gestire pallonetti, mani out e power tip, dunque avevamo improntato su questo la partita. Oggi mi sono preso il rischio di mandare in campo dall’inizio Britt Herbots, che aveva appena un allenamento sulle gambe, ma sappiamo che giocando ogni tre giorni è chiaro che l’allenamento diventa anche la gara. L’obiettivo è quello di di fare un passo in più verso la Final Four di Champions League, lo abbiamo fatto anche se con alcune imprecisioni, soprattutto in difesa. Al di là delle imprecisioni siamo comunque riusciti a portare a casa il primo step di questo quarto di finale”.

    PGE Grot Budowlani Łódź 0Savino Del Bene Scandicci 3(22-25, 22-25, 21-25)

    PGE Grot Budowlani Łódź: Wilińska, Druzkowska 4, Lisiak n.e., Wenerska n.e., Blagojevic 3, Planinsec 4, Enweonwu 13, Rozynska n.e., Sobolska-Tarasova 3, Drosdowska (L2), Lysiak (L1), Grabka 2, Manyang, Damaske 21. All.: Biernat M.Savino Del Bene Scandicci: Ribechi (L2) n.e., Herbots 6, Castillo (L1), Ruddins 3, Kotikova n.e., Mancini n.e., Ognjenovic 2, Bajema 8, Graziani 2, Nwakalor 9, Carol 14, Antropova 17, Mingardi n.e., Ung Enriquez n.e.. All.: Gaspari M.Arbitri: Eldar Zulfugarov (AZE) – Risto Strandson (EST)Note – Durata: 1 h 17′ (26′, 27′, 24′). Attacco Pt%: 36% – 45%. Ricezione Pos% (Prf%): 43% – 52% (28% – 32%). Muri Vincenti: 9-15. Ace: 4-6. MVP: Maja Ognjenovic. Spettatori: 2300.

    (fonte: Savino Del Bene Volley Scandicci) LEGGI TUTTO

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    Roma da impazzire, sbanca Chieri al tie-break nella finale d’andata di Challenge Cup

    Al termine di una battaglia incredibile, assolutamente degna di una finale europea, il primo atto del derby tutto italiano che vale la Challenge Cup femminile se lo aggiudica Roma al tie-break al Palazzetto dello Sport Gianni Asti di Torino, in ‘casa’ di Chieri. Una prova d’orgoglio e di carattere quella delle capitoline, paradossalmente già retrocesse in A2, che ora si giocheranno questo appuntamento con la storia la prossima settimana, martedì 11 marzo alle ore 20.00, sul proprio campo.

    Col cuore pesante ma la mente leggera, Roma mette in campo le energie necessarie per piegare una Chieri discontinua e contratta che pur conquistando due set non riesce mai a esprimere la sua pallavolo. A differenza di tante altre partite, non incidono in positivo a favore delle biancoblù nemmeno i ripetuti cambi effettuati da coach Bregoli.Roma nel primo set non sbaglia nulla e sul 16-16 trova l’allungo decisivo per chiudere 20-25. Sempre in mano a Chieri il secondo set che termina 25-18 e il quarto che finisce 25-18, mentre nella terza frazione (conclusa 22-25) le ospiti hanno la zampata risolutiva sul 22-22. Senza storia il tie-break dove le biancoblù annullano tre palle match prima di arrendersi 12-15.Nel tabellino chierese spiccano i 21 punti di Skinner e i 20 di Gicquel. Più distribuiti i punti di Roma con cinque giocatrici in doppia cifra a partire da Salas (21), Adelusi e Ciarrocchi (16), per un premio di MVP assegnato a Mirkovic per la sua lucida regia.

    Reale Mutua Fenera Chieri 2Roma Volley 3(20-25, 25-17, 22-25, 25-18, 12-15)Reale Mutua Fenera Chieri: Skinner 21, Alberti 3, Van Aalen 4, Buijs 7, Gicquel 20, Gray 5, Spirito (L), Rolando, Guiducci, Lyashko 9, Anthouli 5, Omoruyi 10. Non entrate: Lavagnino (L), Bednarek. All. Bregoli.Roma Volley: Salas Rosell 20, Ciarrocchi 14, Adelusi 16, Schoelzel 12, Melli 11, Mirkovic, Zannoni (L), Provaroni, Rucli 1, Orvosova, Muzi. Non entrate: Costantini. All. Cuccarini.Arbitri: Yilmazgil, Salvati.Note – Durata set: 29′, 25′, 30′, 26′, 21′; Tot: 131′.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mamma… le italiane! Milano asfalta l’Eczacibasi 3-0 nell’andata dei Quarti di Champions

    Mamma… li turchi? No, mamma… le italiane!! Il giusto titolo del remake del celebre film del 1973 di Renato Savino oggi dovrebbe avere questo titolo. Probabilmente è quello che avranno pensato a Istanbul guardando come la Numia Vero Volley Milano ha liquidato in tre set l’Eczacibasi nella gara d’andata dei Quarti di finale di Champions League. Una prova di forza e di grande carattere quella delle lombarde: letali dai nove metri (7 ace a 2), superiori a muro (11 a 5), molto più efficaci anche in attacco (49% contro 38%).

    Il primo set è una lezione durissima (10-5, 18-8, 25-18). Nel secondo le turche si rimettono in scia nel finale, dopo essere state sotto anche di sei (17-11, 19-13, 21-20), ma cedono sotto i colpi di Egonu (25-23). Nel terzo altra sgasata terrificante di Milano (12-5) e conto chiuso in tutta fretta (22-12, 25-14) sviscerando una pallavolo a dir poco stellare. Se Danesi chiedeva più cinismo alla sua squadra, viene da dire che questa sera la Vero Volley l’ha presa in parola!MVP Paola Egonu, autrice di 17 punti (50% in attacco). In doppia cifra per la Numia anche Sylla (10). Prova monumentale delle due centrali: 10 punti di Danesi con 4 muri, 9 di Kurtagic con 3 muri e 4 ace. Ne timbra 5 per sino Orro. Per l’Eczacibasi Boskovic si ferma a quota 15, unica in doppia cifra insieme a Gray (11).

    Numia Vero Volley Milano 3Eczacibasi Dynamit Istanbul 0(25-18, 25-23, 25-14)Numia Vero Volley Milano: Orro 5, Danesi 10, Kurtagic 9, Sylla 10, Egonu 17, Daalderop 9, Gelin (L), Fukudome (L), Cazaute, Konstantinidou, Smrek. Non entrate: Guidi, Heyrman, Pietrini. All. Lavarini. Eczacibasi Dynamit Istanbul: Boskovic 15, Baladin 2, Jack-Kisal 4, Sahin 1, Rettke 3, Plummer 3, Sebnem Akoz (L), Erkek 2, Arici 2, Gray 11. Non entrate: Ozel (L), Aydemir Akyol, Stevanovic, Nicoletti. All. Akbas.Arbitri: Pop, Simic.Note – Durata set: 25′, 27′, 22′; Tot: 74′.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    LOVB, week 8: Madison interrompe la striscia negativa; sconfitte per Austin e Houston

    L’ottava settimana della League One Volleyball (LOVB) si è aperta con la vittoria in tre set di Salt Lake ai danni di Houston. La squadra di Barbolini ha difficoltà a trovare una quadra quando la sua punta di diamante, Jordan Thompson, non è della partita; tanto è vero che si tratta della seconda sconfitta negli ultimi tre match disputati, con i due insuccessi arrivati sempre con l’ex Vero Volley in panchina. Jones-Perry, Casanova e Washington, ben guidate dalla regia di Poulter, vanno in doppia cifra e fanno tornare il sorriso alla squadra di Utah, dopo tre settimane di digiuno.

    Anche Madison ha interrotto la sua striscia negativa. Dopo sei settimane dall’ultimo successo sono arrivate due vittorie consecutive: la prima contro contro Omaha per 3-1 e la seconda contro Austin per 3-0. Annie Drews Schumacher è stata l’assoluta protagonista del lungo weekend che ha rimesso in corsa la squadra di Matt Fuerbringer. Per l’opposta in maglia n.11 sono stati 28 i punti segnati nel primo match, che le sono valsi il titolo di MVP, e 19 nel secondo in cui è risultata miglior realizzatrice.

    Dopo la prima sconfitta netta del weekend per Omaha, ne è arrivata un’altra questa volta però per mano di Atlanta e solo al tie-break. Partita in grande equilibrio con due giocatrici di squadre opposte che hanno raggiunto i 21 punti a referto: Kimberly Drewniok e Magdalena Jehlárová scelta come miglior giocatrice dell’incontro.

    A chiudere il turno è stato il match tra Austin e Madison che, come anticipato, ha visto trionfare Carlini e compagne con il massimo scarto. Ed è proprio la palleggiatrice statunitense ad orchestrare il gioco nel miglior modo possibile e a lasciare a mani vuote il team allenato ora da Chris McGown, conquistando il titolo di MVP dell’incontro.

    BORSINO ITALIANE – Nell’unico impegno che ha visto Houston scendere in campo nella week 8, Rapha Folie non ha trovato spazio, mentre Sara Loda ha chiuso il match con una piccola apparizione sul taraflex e due punti realizzati in attacco.

    Situazione simile per Marta Bechis e Beatrice Negretti. Nella vittoria al tie-break di Atlanta, la palleggiatrice non è stata utile alla causa in campo, mentre l’ex Talmassons è entrata in capo solo per un turno al servizio. Infine, si è rivista in campo per qualche punto Alessia Gennari. La schiacciatrice di Austin ha faticato in attacco, chiudendo il match senza punti, ma dando una mano alla sua squadra in difesa e al servizio.

    RISULTATI WEEK 8Salt Lake – Houston 3-0(25-17, 25-21, 25-21)Omaha – Madison 1-3(25-18, 22-25, 16-25, 21-25)Atlanta – Omaha 3-2(21-25, 25-27, 25-19, 25-23, 15-12)Austin – Madison 0-3(22-25, 21-25, 17-25)

    CLASSIFICA LOVBAtlanta (8-1); Houston (5-4); Omaha (4-5); Austin (4-5); Salt Lake (4-6); Madison (2-7). 

    PROSSIMO TURNO – WEEK 9Venerdì 7 marzoSalt Lake – Omaha

    Sabato 8 marzoHouston – AtlantaMadison – Houston

    Domenica 9 marzoAustin – Atlanta

    (fonte: LOVB) LEGGI TUTTO

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    Via alla Finale di Challenge Chieri-Roma: sarà la 26^ vittoria italiana su 44 edizioni

    Martedì 4 marzo va in scena al Pala Gianni Asti di Torino la finale d’andata della CEV Challenge Cup. Se la contenderanno la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 e la SMI Roma Volley. Fischio d’inizio alle ore 20, con diretta televisiva su Rai Sport. Nell’albo d’oro della Challenge la vincitrice scriverà il proprio nome dopo Novara. Sarà il ventiseiesimo trionfo italiano in 44 edizioni di questa competizione nata nel 1980.

    Per le piemontesi si tratta della terza finale europea consecutiva dopo aver già conquistato la Challenge il 22 marzo 2023 a Timisoara e la CEV Cup il 20 marzo 2024 a Torino. Hanno dunque l’occasione sia di centrare il tris mettendo in bacheca la loro seconda Challenge, impresa, quest’ultima, che a una squadra italiana non riesce da vent’anni: l’ultima fu Perugia nel 2005 e 2007.A vent’anni fa risale anche l’ultima finale tutta tricolore. Correva la stagione 2005/2006 e una delle due squadre che arrivò giocarsi la Challenge (all’epoca si chiamava Coppa CEV) fu proprio Chieri. Non il Chieri ’76, che ancora non esisteva (è stato fondato nel 2009), ma il Chieri Volley allenato da Giovanni Guidetti. La finale in gara secca andò in scena il 4 marzo 2006 al Ruffini e vide le chieresi arrendersi 1-3 a Pesaro.A differenza di Chieri, che sabato 8 marzo debutterà nei playoff a Novara e in caso di eliminazione al primo turno dal tabellone scudetto sarà ancora impegnata nei Playoff Challenge, per la SMI Roma Volley si tratterà delle due ultime partite del 2024/2025. La doppia finale darà l’occasione di riscattare una stagione conclusa in campionato nel peggiore dei modi per le capitoline, scavalcate al fotofinish da Firenze e retrocesse in A2.

    Al suo debutto in una coppa europea, per arrivare in finale Roma ha seguito un percorso quasi parallelo a quello di Chieri nel 2022/2023. La qualificazione è stata guadagnata in autunno grazie alla conquista della WEVZA Cup. In seguito ha superato le croate del Kelteks Karlovac, le rumene del Rapid Bucarest, le bulgare del Levski Sofia, le belghe del Charleroi e in semifinale le tedesche del Postdam, con un ruolino di marcia di nove vittorie in dieci partite.A differenza delle capitoline Chieri è stata esentata dal turno preliminare. Per arrivare in finale ha così disputato due partite in meno eliminando, nell’ordine, le spagnole del Sant Cugat, le finlandesi del Kangasala, le portoghesi del Benfica e le turche del Galatasaray. Nella semifinale di ritorno le ragazze di Bregoli hanno perso la loro prima partita in tre anni di coppe europee, interrompendo la loro striscia positiva a 34 vittorie.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Onore a Taranto, ha dato davvero tutto: con lei la Superlega perde il sud

    Ha dato tutto la Gioiella Prisma Taranto, davvero tutto, ma questa volta non è bastato a restare in Superlega. Una serata drammatica quella vissuta al PalaMazzola. Avanti due set a uno, con un punto già acquisito, nel quarto i rossoblu non sono riusciti a centrare quella vittoria piena che avrebbe significato salvezza senza la necessità di dover fare calcoli. Il tiebreak avrebbe potuto darle una seconda chance, ma a negargliela sono stati Keita e compagni.

    I minuti vissuti dopo la caduta dell’ultimo pallone sono stati commoventi: giocatori seduti a terra in campo a seguire l’esito del quinto set fra Monza e Cisterna, tutto il pubblico sugli spalti ad aspettare con loro in religioso silenzio. Finita la partita dell’Opiquad Arena con la vittoria, drammatica anche quella, per 17-15 dei brianzoli, su tutti i giocatori di Taranto si è abbattuto lo sconforto per la retrocessione. Ma come detto, questa squadra, anche oggi, ha dato davvero tutto e il suo pubblico l’ha salutata con un lunghissimo applauso carico di riconoscenza e gratitudine, nonostante per questa città, a livello sportivo, perdere la Superlega rappresenti un altro boccone amarissimo da mandare giù.

    La Prisma Taranto saluta il massimo campionato dopo quattro stagioni. Le prime due con Di Pinto in panchina (artefice anche della promozione dalla A2), lo scorso anno con Mastrangelo prima e Travica poi, in questa stagione con Boninfante-Papi al timone. Prima di Grottazzolina quest’anno, nessuna neopromossa di recente aveva retto l’urto con la Superlega. Taranto sì. Taranto ci era riuscita, e poi anno dopo anno ha avuto il merito di confermarsi. E lo ha fatto anche quest’anno, dove la quota salvezza al termine del girone d’andata era solo a 3 punti e poi in quello di ritorno si è alzata bruscamente come mai visto prima. Taranto retrocede con gli stessi punti di Monza, ma purtroppo con due vittorie in meno. Questo è lo sport, bisogna accettare il risultato, il verdetto del campo come si suol dire. Ma se ne avessimo il potere, quest’anno proprio no, di retrocedere non lo meritava e merita nessuno. Soprattutto una squadra e una società come questa, unica rappresentante del sud in Superlega, che ha lottato in questo modo sino alla fine.“In questo momento fare un bilancio è difficile. A caldo, siamo tutti emozionati e dispiaciuti – sono le parole del Direttore Generale Vito Primavera ai microfoni dell’addetta stampa di Taranto, Linda Stevanato -. Abbiamo disputato un girone d’andata fantastico, chiudendo con dieci punti e posizionandoci al quartultimo posto. Poi, nel girone di ritorno, abbiamo avuto un calo e non siamo riusciti a gestire le difficoltà. Sul finale, però, siamo riusciti a rimetterci in carreggiata, vincendo contro Monza e disputando una grande partita stasera, anche se purtroppo non è bastato”.

    “Questa retrocessione fa malissimo, soprattutto dopo cinque anni, considerando anche la promozione. Abbiamo vissuto battaglie incredibili e salvezze altrettanto straordinarie. È una grande delusione, soprattutto per il presidente Bongiovanni e la dottoressa Zelatore, che non meritavano questo epilogo. Si tratta di una retrocessione maturata per il minimo scarto, solo a causa del numero di vittorie. Ora è giusto assumerci tutti le nostre responsabilità. Avevamo un bel vantaggio, ma non siamo riusciti a mantenerlo”.

    Taranto saluta così la Superlega, ma lo fa a testa alta. Con onore. La Superlega saluta Taranto e il sud. Un boccone amaro anche per la Lega e tutto il movimento.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Superlega, ultima giornata da panico: Trento prima, Verona quarta, Monza salva, Taranto in A2

    Dimenticate Mission Impossible, dimenticate qualunque altro film carico d’adrenalina, qualche altro romanzo giallo dove l’assassino si scopre all’ultima riga dell’ultima pagina. Dimenticate tutto, perché questo finale di regular season di Superlega li ha battuti tutti. Veniamo subito ai verdetti. Trento è la regina della stagione regolare in virtù del miglior quoziente set. Perugia paga il terzo parziale perso a Piacenza in una partita stradominata. Drammatici i finali degli scontri salvezza. Taranto, avanti due set a uno contro Verona, perde al tiebreak. Monza, sotto due set a uno contro Cisterna, vince al tiebreak con il punteggio di 17-15. Come la coppia di testa, anche pugliesi e brianzoli chiudono con gli stessi punti, ma in questo caso determinante è stato il differente numero di vittorie. Un campionato incredibile, al termine del quale verrebbe davvero da dire che nessuno avrebbe meritato di retrocedere. Livello altissimo, incertezza totale, emozioni infinite. Ora sotto con i Play-Off.

    11ª giornata di ritorno SuperlegaMonza – Cisterna 3-2(25-27, 25-19, 26-28, 26-24, 17-15)Civitanova – Grottazzolina 3-0(25-16, 25-23, 25-19)Milano – Modena 0-3(22-25, 23-25, 23-25)Taranto – Verona 2-3(21-25, 31-29, 27-25, 17-25, 12-15)Piacenza – Perugia 1-3(19-25, 16-25, 27-25, 14-25)Padova – Trento 0-3(22-25, 14-25, 21-25)

    Classifica Superlega1. Itas Trentino 572. Sir Susa Vim Perugia 573. Cucine Lube Civitanova 464. Rana Verona 415. Gas Sales Bluenergy Piacenza 396. Allianz Milano 367. Valsa Group Modena 298. Cisterna Volley 239. Sonepar Padova 1910. Yuasa Battery Grottazzolina 1811. Mint Vero Volley Monza 1512. Gioiella Prisma Taranto 15

    Play Off SuperLega Credem Banca, le date:Quarti di Finale: 9, 16, 23, 26 e 30 marzo 2025Semifinali: 6, 13, 16, 19-21 e 24 aprile 2025Finale: 27, 30 aprile, 4, 7 e 11 maggio 2025Finale 3° Posto, le date:29 aprile 2025, 3 e 10 maggio 2025

    Play Off Credem Banca 5° Posto, le date:Girone: 6, 12, 19, 23 e 26 aprile 2025Semifinali: 3 maggio 2025Finale: 10 maggio 2025 LEGGI TUTTO