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    Bandiera come pochi: capitan Beretta pronto alla sua decima stagione in maglia Vero Volley

    Una nuova stagione a Monza per il capitano della MINT Vero Volley, Thomas Beretta. La prima squadra maschile del Consorzio Vero Volley, anche per l’annata 2024/25, potrà contare sul suo centrale, che vestirà ancora i colori della squadra per la sua dodicesima stagione in Serie A1, la decima consecutiva con i brianzoli.

    Beretta ha vissuto tutte le “prime volte” con Vero Volley, diventandone un pezzo di storia vero e proprio. Nel suo palmares vanta la conquista della CEV Cup 2022, mentre nella stagione appena conclusa ha guidato la MINT fino alla conquista di ben tre finali: quella per lo scudetto di Superlega Credem Banca, quella di Coppa Italia e quella di CEV Challenge Cup. Oltre a Monza ha avuto esperienze in altre grandi realtà della pallavolo italiana, come Perugia e Modena.

    Nella stagione 2024-2025, oltre all’impegno in Campionato, per lui e la formazione monzese ci sarà un grande obiettivo: l’esperienza nella massima competizione europea, la CEV Champions League, che la prima squadra maschile del Consorzio disputerà per la prima volta nella sua storia.

    “La prossima sarà la mia decima stagione in SuperLega con Monza – ha commentato Beretta – sono sempre contentissimo di far parte di questa società, sin dai primi anni. Abbiamo da poco finito una stagione incredibile, non sarà semplice eguagliarla, ma abbiamo tutte le carte in regola per farlo e, se ci riusciamo, addirittura migliorarla. Adesso qualche settimana di pausa e poi ripartiremo con la preparazione per una nuova stagione e una nuova avventura: la Champions League”.

    Foto Vero Volley Monza

    LA SCHEDAThomas BerettaNato a Milano, il 18 aprile 1990Altezza 205 cmRuolo CentraleNumero 13

    CARRIERA CON I CLUB2007-08 Sisley Treviso giov2008-09 Sisley Treviso B2D2009-10 Sisley Treviso A12010-11 Canadiens Mantova A22011-12 Che Banca Milano A22012-13 Vero Volley Monza A22013-14 Casa Modena A12014-15 Sir Safety Perugia A12015-16 Gi Group Monza A12016-17 Gi Group Monza A12017-18 Gi Group Monza A12018-19 Vero Volley Monza A12019-20 Vero Volley Monza A12020-21 Vero Volley Monza A12021-22 Vero Volley Monza A12022-23 Vero Volley Monza A12023-24 MINT Vero Volley Monza A12024-25 MINT VERO VOLLEY MONZA A1

    Foto Vero Volley Monza

    CARRIERA CON LA NAZIONALE36 presenze in NazionaleEsordio a Cuneo, 31 maggio 2013 in amichevole (Italia-Francia 1-3)

    MEDAGLIE CON LA NAZIONALEBronzo Grand Champions Cup 2013 ITAArgento Europeo 2013 ITABronzo World League 2013 ITA

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ortona conferma Matteo Bertoli, per lui sarà la quarta stagione in biancazzurro

    Prima conferma anche per quanto riguarda il posto quattro. Matteo Bertoli è pronto per la sua quarta stagione con la Sieco Service Impavida Ortona.

    Classe 1988, 196 centimetri d’altezza, lo schiacciatore trentino ma ormai abruzzese d’adozione è pronto a fare la differenza anche in un campionato ostico come quello di Serie A3. Una Serie A3 che Matteo ha sempre giocato alla grande sfiorando una promozione in A2 con Pineto nella stagione 2021/2022 per centrarla poi l’anno successivo proprio con la Sieco Service Impavida Ortona. 

    Sempre con la Sieco, nella scorsa stagione, Matteo e compagni non riusciranno a centrare l’obiettivo salvezza, penalizzati anche da una serie di infortuni che non hanno mai garantito continuità alla squadra né in gara, né durante gli allenamenti. 

    Con le sue 402 gare disputate, 338 delle quali in Serie A2, Matteo Bertoli è pronto ad affidare la sua esperienza nelle mani di Coach Denora. 

    “La squadra che si sta costruendo è una giusta miscela di esperienza e ragazzi di ottimo prospetto. Una ricetta interessante che di certo non potrà che far bene nel prossimo campionato. Conosco bene Arienti, insieme a lui abbiamo conquistato la promozione e conosco da anni personalmente Pinelli. Con lui ci siamo sfidati molte volte ma mai abbiamo avuto modo di giocare insieme. È un palleggiatore di grande esperienza e in questa categoria sarà di certo un valore aggiunto in grado di gestire al meglio i ritmi della squadra”. 

    “Tutti i miei ex compagni di squadra che hanno avuto Denora come coach me ne hanno parlato davvero bene – continua Bertoli – Ho avuto modo di chiacchierarci e ci siamo trovati subito in sintonia. Anche se manca ancora un po’ di tempo già non vedo l’ora di tornare al lavoro per riscattare la sfortunata stagione passata”.

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    Regia “made in Sud” per Sorrento con Calogero Tulone

    Da Sciacca a Sorrento. È “made in Sud” la cabina di regia della ShedirPharma Sorrento, affidata all’esperto classe ’96 Calogero Tulone. Tecnica e personalità da vendere, il neo-palleggiatore biancoverde si è disimpegnato in A2 tra le fila della Messaggerie Bacco Catania. Resta poi nella natia Sicilia, ma si trasferisce all’Avimecc  Modica in A3, dove arriva nel 2021 fino ai sedicesimi play-off promozione cedendo di fronte a Tuscania. Nella stagione 2021/2022 prima parentesi in Campania scegliendo Falù Ottaviano, mentre nel campionato successivo passa all’Aurispa Libellula Lecce dove arriva fino agli ottavi play-off promozione cadendo ancora per mano della bestia nera Tuscania. L’anno scorso Tulone gioca per la prima volta nel Girone Bianco con San Donà, arrivando fino all’ultimo atto dei play-off, dove la spunta Virtus Fano al termine di due autentiche battaglie senza esclusione di colpi. Il regista siciliano riparte così da Sorrento, per provare a coronare il suo sogno. Dopo la promozione sfiorata a San Donà, riparti da Sorrento dove trovi una società solida e ambiziosa. Cosa ti ha spinto ad accettare il progetto del presidente Ruggiero?

    “Il presidente Ruggiero mi ha trasmesso subito fiducia, illustrandomi il progetto e le ambizioni della società, che vuole fare un passo in più per raggiungere risultati esaltanti. L’obiettivo della società è fare un campionato di vertice, e si sposa perfettamente con le mie aspirazioni. Quest’anno ho raggiunto la finale play-off senza riuscire a vincerla, ed ho voglia di riscattarmi e giocare nuovamente partite così pesanti”.

    Dopo averti visto da avversario nei tuoi trascorsi a Ottaviano e Lecce, ti vedremo finalmente dalla nostra parte al PalAtigliana. Quanta voglia c’è di iniziare questa avventura, cementare l’intesa con i compagni e sentire dalla tua parte il calore del pubblico?

    “Tutte le volte che sono venuto a Sorrento da avversario, ho sempre percepito il calore del pubblico del PalAtigliana. Mi ha colpito l’affetto che i tifosi sanno trasmettere per aiutare la squadra in ogni momento, trasformandosi sempre nel settimo uomo in campo. Non vedo l’ora di avere finalmente il supporto di questi splendidi tifosi dalla mia parte, e riprendere gli allenamenti quanto prima. Anche se ho finito da poche settimane l’ultima stagione, aspetto con trepidazione l’inizio della nuova. Faccio sport con il cuore. Amo la pallavolo, ed anche se si tratta soltanto di un paio di mesi di stop, ho già voglia di riprendere tra le mani un pallone da indoor”. 

    La tua esperienza sarà un valore aggiunto per la squadra. Ti senti responsabilizzato, e quanto è importante saper leggere la partita, gestire i momenti all’interno di una gara?

    “Spero di poter trasmettere ai compagni la mia esperienza di anni in A3, e sono sicuro che anche da parte loro ci sarà il massimo impegno. Conosco già qualche ragazzo che farà parte del roster: il gruppo sarà solido, ed insieme ci toglieremo belle soddisfazioni”. 

    Il regista è il direttore d’orchestra della squadra. Cosa ti piace di più del tuo ruolo, e quanto lavoro c’è per curare ogni minimo dettaglio, ad esempio saper scegliere l’attaccante più caldo ed il timing giusto con i compagni?

    “Il mio ruolo è pieno di responsabilità, ma devo dire che mi piace tantissimo. Bisogna sempre capire i propri compagni di squadra, e scegliere quello più caldo per mettere i palloni a terra. Cerco sempre di parlare con gli attaccanti, per avere un feedback immediato e costante”.

    Quali sono le tue ambizioni e dove può arrivare la squadra? 

    “Non nego che la mia ambizione sia quella di fare il salto di categoria, e giocare in A2. Credo che questo sia anche l’obiettivo dei compagni e della società”. 

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    Ravenna inserisce nel roster il classe 2004 Giovanni Pascucci

    Due titoli giovanili vinti con la Consar: quello Under 19 l’anno scorso e la Junior League due settimane fa. In mezzo una stagione in A3 a Marcianise, con 44 punti all’attivo, con 5 ace e 5 muri, per cominciare a respirare il clima e il contesto dei grandi. Ora Giovanni Pascucci è pronto a indossare nuovamente la maglia di Ravenna, club nel quale è cresciuto pallavolisticamente, ma questa volta entrando stabilmente in prima squadra. “Sono molto contento di tornare a casa, nella squadra che ho sempre tenuto nel cuore – ammette il 20enne schiacciatore nato il 10 febbraio 2004 a Cesena, che tramanda la dinastia pallavolistica della famiglia Pascucci essendo figlio di Paolo, ex Cervia e Forlì, e nipote di Stefano che ha militato per molti anni in A con Ravenna – e nella quale ho mosso tutti i miei primi passi. Con il gruppo della prima squadra mi è anche capitato di sostenere qualche allenamento”.

    Oltre all’entusiasmo e alla gioia per il ritorno a casa, c’è anche una legittima voglia di riscatto nel giovane schiacciatore. “La stagione a Marcianise non si è conclusa nel migliore dei modi sia perché ho dovuto saltare per infortunio gli ultimi due mesi sia perché alla fine siamo retrocessi, però è un’esperienza che mi è servita tantissimo per farmi crescere dal punto di vista tecnico e umano. Questa prima esperienza fuori casa è stata molto formativa. Poi c’è la rabbia per quell’infortunio patito alla caviglia sinistra proprio il giorno della partenza per Bologna per le finali di Junior League: non ho potuto dare il mio contributo, ma è stato bello vivere con il gruppo quella splendida esperienza”. A Ravenna lo attende un’importante svolta tecnica: nel roster guidato da coach Valentini, infatti, Pascucci farà il secondo libero. “E’ un ruolo che mi ha sempre affascinato e intrigato, che ho provato anche durante un allenamento con la prima squadra. Attaccare e fare punto ovviamente è bello ma non nego che mi piace molto l’aspetto tecnico della difesa, la ricezione poi l’ho sempre fatta, per cui accetto volentieri questo ruolo: sarà molto stimolante”. In attesa di tuffarsi nella nuova stagione, Pascucci dividerà l’estate tra gli studi per il corso di ingegneria industriale dei veicoli ibridi ed elettrici dell’università telematica eCampus e il lavoro stagionale in un camping a Milano Marittima, senza disdegnare gli allenamenti e qualche partita di beach per arrivare già rodato all’inizio degli allenamenti.

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    Altro colpo per Brescia: Giacomo Raffaelli è un nuovo Tucano

    Dopo la presentazione di Oreste Cavuto e del secondo palleggiatore Bonomi, ecco un nuovo annuncio di spessore per il sodalizio bresciano che si è assicurato Giacomo Raffaelli, schiacciatore di posto quattro proveniente dalla Superlega. Mercoledì pomeriggio, assieme a coach Zambonardi, è stato ospite di Stefano Consoli presso la sede bresciana del Gruppo main sponsor di Atlantide, dove è stato introdotto alla stampa.

    Nato a Grosseto nel 1995, Giacomo Raffaelli è un giocatore di esperienza ed equilibrio che ha al suo attivo sei stagioni nella massima serie. Dopo l’esordio con il Club Italia in B1 e l’annata in A2 a Siena, ha vinto una Challenge Cup con la maglia della Bunge nel 2018 a 23 anni. Quei tre campionati in Romagna sono stati il suo percorso di formazione, mentre il coraggioso passaggio successivo lo vede affrontare un’esperienza all’estero, dove gioca per un biennio con la maglia del Poitiers e cresce ancora, conquistando la Coppa di Francia nel 2020 in una lega che come livello lui stesso mette tra la A1 e la A2 nostrane. Il rientro nella massima serie italiana passa da Cisterna, dal suo ritorno a Siena e da Taranto, società da cui proviene.

    È nel giro della Nazionale dal 2015, anno in cui vince il bronzo al mondiale Under 23. Oro alle universiadi del 2019, è convocato da De Giorgi per la Volley Nations League del 2022 dopo l’ottima prestazione nei Play-off giocati con la maglia di Cisterna.

    Usa la sua fisicità e i suoi 194 cm per dare potenza alle schiacciate che preferisce con palla molto tesa, ma lui si definisce ‘un giocatore esperto di seconda linea’, forte in ricezione, difesa e muro è anche capace di tocchi vellutati; è versatile e in grado di leggere con rapidità l’avversario: è un giocatore molto tecnico ma anche furbo e tattico.

    Lui si dice motivato e pronto a trascinare Brescia in un nuovo capitolo della sua storia: “Per me è un’opportunità di cui essere grati, è un progetto molto ambizioso di cui son fiero di fare parte – spiega Raffaelli -. La squadra che Zambonardi sta costruendo ha grandi potenzialità ed è costruita bene e con equilibrio secondo me, ma ci saranno parecchi sestetti interessanti: dalla Superlega sono scesi Saitta, Sabbi, Pinali, Cavaccini, tutti giocatori importanti per la A2. Sarà un livello molto alto, che non si vedeva da parecchio, ma per questo molto sfidante e avvincente. Fare bene non sarà semplice, ma da parte mia c’è tutta la disponibilità a provarci. La base c’è: i punti fissi rimasti dallo scorso campionato possono essere un bell’aiuto per costruire un gruppo che in campo la domenica sia pronto a dare tutto”.

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    Luca Martinelli sarà il vice-Cottarelli a Cantù: “Voglio crescere a livello tattico”

    Luca Martinelli sarà il vice-Cottarelli al Pool Libertas Cantù per la stagione 2024/2025. Classe 1998, anche lui alla prima esperienza in Serie A2 Credem Banca, arriva dalla più che positiva annata in Serie A3 Credem Banca disputata con la maglia della Gabbiano Mantova. In diagonale con Marco Novello, sono stati tra le rivelazioni della terza categoria nazionale, portando il loro team al primo posto al termine della Regular Season, alla Finale della DelMonte® Supercoppa Serie A3, e alla Finale Promozione.

    Coach Alessandro Mattiroli commenta così la new entry: “Luca è un giocatore che conosco bene, visto che siamo stati avversari per tanti anni in Serie B, e contro la sua ex squadra abbiamo anche conquistato la promozione in Serie A3 con Yaka Volley. So quanto vale: è un palleggiatore con ottime qualità, e secondo me con la Serie B non aveva nulla a che fare, e quindi l’ho voluto fin da subito”.

    Queste, invece, le parole del giocatore: “Ho accettato la proposta di Cantù perché l’anno scorso con Mantova è stato un po’ inaspettato. Nonostante fosse il mio primo anno in Serie A, ho giocato tutto il campionato, e siamo arrivati a partecipare alle fasi finali di tutte le competizioni. Quindi ho voluto provare a ‘cavalcare l’onda’ e a scalare le categorie. Ho parlato con Alessandro (Coach Mattiroli, ndr), che finora ho incontrato solo come avversario, e ho deciso di buttarmi in questa nuova avventura, per provare a vedere quali sono ancora i miei margini di crescita. Non conosco in modo approfondito il campionato, e non ho particolari aspettative a riguardo. A livello personale il mio obiettivo è crescere a livello tecnico, aspetto che negli ultimi anni non sono riuscito a sviluppare in modo particolare, in modo tale da crescere e provare ad arrivare al mio limite. Non vedo l’ora di cominciare!”.

    La carriera:

    2008-2015: Volley Bussolengo (Giov.)2015-2019: BluVolley Verona (Giov./B)2019-2021: Volley Veneto Cavaion (C/B)2021-2023: Scanzorosciate Pallavolo (B)2023-2024: Gabbiano Mantova (A3)2024-…: Pool Libertas Cantù (A2)

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    Tutta l’esperienza di Stefano Patriarca al servizio della ShedirPharma Sorrento

    Inizia subito col botto il mercato in entrata della ShedirPharma Sorrento. In posto 3 arriva Stefano Patriarca, classe ’87 soprannominato “il gigante” per i suoi 206 centimetri di tecnica e muscoli.

    Una carriera che parla da sola. Indossa la prestigiosa maglia azzurra in occasione della World League 2011, e mette titoli importanti in bacheca. Una Coppa Italia di Serie A2 tra le fila di Siena, ma soprattutto Junior League e titolo italiano difendendo i colori della Lube Macerata.

    Patriarca inizia dalla “sua” Agnone, dove a soli 15 anni fa già il suo esordio in A2. Le sue qualità non passano inosservate, e finisce subito nei radar della Lube che inizia a forgiarlo tra settore giovanile e prima squadra. Trascorsi alcuni anni in A2 tra Santa Croce e Crema, il centralone molisano ritorna prepotentemente in massima serie giocando per Bcc Castellana Grotte, Verona, Latina, di nuovo Lube, quindi Milano e Piacenza. Nel 2016 Patriarca approda a Siena, poi 4 anni a Castellana Grotte tra Materdomini e Bcc. Nel 2021 Patriarca si trasferisce a Brescia, quindi esperienza in Bulgaria difendendo i colori del prestigioso e titolato Deya Sport, trascinati fino ai quarti di finale della poule Scudetto. Il richiamo dell’Italia è ancora forte, ed il centrale si fa ancora valere tra Fano ed Ortona.

    Da quest’anno Stefano Patriarca (2914 punti, 119 ace e 613 muri in Serie A) è un’arma non convenzionale a disposizione del mister Nicola Esposito nei 3 metri.

    Una carriera importantissima la tua: 8 campionati di A1 e 12 di A2, la prossima sarà la tua prima stagione in Serie A3 escludendo la parentesi di pochi mesi in quel di Fano. Com’è nata questa possibilità e cosa ti ha spinto a scegliere questo progetto?

    “All’inizio del mercato avevo ricevuto diverse offerte, anche da società di A2, ma erano soluzioni molto lontane da casa, e sinceramente non avevo tantissima voglia di allontanarmi. A un certo punto è arrivata la chiamata del presidente Ruggiero: mi ha coinvolto in maniera veramente positiva, facendomi capire l’importanza che per lui hanno sia la squadra che il progetto. Sarò l’atleta più esperto del roster sorrentino, e questo mi inorgoglisce e responsabilizza, poiché con la mia esperienza avrò il compito di fare anche chioccia ai più giovani del gruppo”.

    A Sorrento trovi una società con voglia di crescere, e migliorare l’8° posto conquistato nella scorsa stagione. Quanto ti stimola essere il riferimento, il leader, di una squadra che punta sempre a migliorarsi?

    “Sicuramente tutto questo ha inciso tantissimo nella mia scelta. Sono un professionista, per cui mi lego solo a progetti seri e con margini di miglioramento e crescita. Devo dire che Sorrento rispondeva esattamente a tutti i requisiti, e non ho esitato un attimo nel dare riscontro positivo”. 

    Il muro è un fondamentale importante, che spesso fa la differenza. Quanto lavoro c’è per leggere bene lo sviluppo del gioco che avviene in frazioni di secondo?

    “C’è molto lavoro e tantissimo studio. Si analizzano con attenzione tutte le mosse dei palleggiatori avversari, per dare una mano a noi centrali negli spostamenti. Poi è ovvio che a muro si cresce tanto con l’esperienza. Non a caso negli anni sono migliorato sensibilmente in questo fondamentale, perché con l’esperienza riuscivo ad intuire in anticipo le intenzioni dei registi rivali. Questo è un aspetto importante del gioco, che mi piacerebbe trasmettere ai miei compagni di reparto più giovani”. 

    Quanta voglia c’è di rimettersi al lavoro, per affrontare questa nuova grande sfida?

    “In realtà sto già lavorando tanto, e non nascondo che l’estate rappresenta il periodo dell’anno in cui lavoro di più sotto l’aspetto fisico. Metto a punto qualcosa, sistemo qualche acciacco patito nella stagione precedente, e cerco sempre di potenziarmi a livello atletico. Vado in palestra 4 volte a settimana, e limo ogni singolo dettaglio del mio corpo, per far sì che arrivi in forma impeccabile al momento della ripresa dei lavori”. 

    Cosa senti di dire ai tuoi nuovi tifosi, che sono tanto calorosi e vivono per questi colori?

    “Ho sentito parlare tanto del calore che i supporters di Sorrento sanno dare. Diversi amici che han giocato in Costiera mi han parlato di una piazza calda, accogliente, e con tanta voglia di pallavolo di alto livello. Sono molto carico, e non vedo l’ora di accontentarli sul taraflex”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Tinet Prata continua a scommettere sul giovane talento Ranieri Truocchio

    Era il più giovane della squadra, ma quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto in maniera eccellente. Per questa ragione sia il tandem dirigenziale Sanna-Sturam che lo staff tecnico gialloblù non hanno avuto esitazioni e hanno proposto il rinnovo di contratto a Ranieri Truocchio. Lo schiacciatore toscano, classe 2004, quindi sarà un’importante freccia all’arco di Coach Mario Di Pietro nella prossima annata sportiva.

    “Il mio primo anno a Prata è stato emozionante – racconta lo schiacciatore gialloblù – sotto molti aspetti. Ho trovato un team di persone serie e tecnicamente preparate, sempre cordiali e disponibili. Persone che hanno creduto in me fin dal primo giorno e che mi hanno dato la possibilità di entrare in campo per dimostrare il mio valore. Quello che mi ha spinto a restare in questa società è stata la stima reciproca tra me ed il club e la volontà da parte di entrambi di crescere assieme”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO