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    Bologna, da Portomaggiore arriva coach Marzola: “Spero di ridare voglia di pallavolo alla città”

    Di Redazione La società Pallavolo Bologna ha da poche settimane confermato la sua partecipazione al campionato di serie A3 Credem Banca, acquistando il titolo dalla Sa.Ma. Portomaggiore. Il primo volto ad essere annunciato arriva proprio dalla medesima squadra emiliana. Felsinei e Estensi non si scontreranno più sul taraflex ma hanno unito le forze per creare una squadra competitiva che già dalla prima ufficialità sarà in grado di sorprendere i tifosi rossoblu. Finire la carriera di atleta e rimettersi in gioco, cambiando la prospettiva sul campo, è forse la prima caratteristica che accomuna un giovane allenatore con una società che trasuda di fame di crescita. Da regista a produttore, Marco Marzola appende al chiodo la sua maglia da palleggiatore per vestire giacca e cravatta, pochi metri di distanza che valgono un cambiamento coraggioso. La sua carriera da coach iniziata in terra emiliana con Portomaggiore ha già fatto emergere il suo talento. Marco ha infatti chiuso la sua prima stagione al quinto posto della classifica generale.Ora un ulteriore salto di qualità si dovrà fare a Bologna: un’altra occasione fondamentale per lui per mettersi alla prova. Marco Marzola: “La scelta di Bologna mi dava la possibilità di continuare il mio processo di crescita con la fortuna di farlo vicino a casa e con una società che ha voglia di rivalsa dopo una stagione non esaltante”. Marco é un tipo di allenatore a cui piace lavorare e studiare molto attentamente i minimi dettagli, con un’idea ben precisa in testa di cosa vuole dalla squadra: “Il mio passato da giocatore mi aiuta molto a capire cosa provano ed empatizzare, dunque, con i giocatori in campo; quindi poterli aiutare nei momenti di difficoltà e spingerli sempre a migliorare. Spero di riuscire a ridare animo e voglia di pallavolo ad una piazza importante come Bologna. Mi auguro di trovare al palazzetto sempre più gente perché é una parte che negli ultimi anni é un po’ mancata, e starà a noi, come squadra, farli venire a vedere una bella pallavolo con una squadra che dia battaglia a tutte le avversarie. Sono sicuro che daremo il 101% delle nostre potenzialità.” (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Terzo anno in maglia Maury’s Com Cavi per Sebastiano Stamegna

    Di Redazione Conferma in posto quattro per Sebastiano Stamegna che anche la prossima stagione vestirà la maglia della Maury’s Com Cavi Tuscania. Nato a Gaeta nel 2001, il forte schiacciatore era arrivato a Tuscania due stagioni fa dopo la gavetta nelle giovanili della Sir Safety Perugia. Nell’ultima stagione ha dimostrato grande duttilità e attaccamento alla maglia mettendosi a disposizione anche in un ruolo non suo (centrale) in diverse situazioni d’emergenza legate ad infortuni accorsi ai suoi compagni. “Sono molto contento di restare – afferma – perché credo in questo progetto con il Tuscania e con il coach Sandro Passaro, visto anche l’ottimo lavoro fatto durante la stagione appena conclusa durante la quale ho avuto la possibilità di giocarmela e di dimostrare le mie capacità. Per il prossimo anno spero di avere ancora più opportunità per dare il mio contributo alla squadra, lavorando sempre al massimo in ogni singolo allenamento.” “Sebastiano è stato la rivelazione della passata stagione – prosegue il GM Sandro Cappelli – dimostrando di poter essere utile in campo in diversi ruoli. Abbiamo scommesso su di lui due anni fa e l’anno scorso, sotto la sapiente guida di coach Passaro, abbiamo iniziato un percorso di trasformazione da opposto a schiacciatore che, da subito, ha dato i primi frutti. Sono contento che voglia proseguire questo percorso con il Tuscania Volley e sono convinto che anche quest’anno il suo contributo sarà fondamentale.” (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Alice De Luca torna alla Roma Volley Club nel ruolo di vice Bechis

    Di Redazione Un gradito ritorno per la Roma Volley Club nel ruolo di palleggiatrice: la romana doc Alice De Luca, palleggiatrice di 22 anni alta 1,77, tornerà a indossare la maglia giallorossa dopo due stagioni. Sarà lei dunque la vice della titolare Marta Bechis. De Luca, che ha indossato la maglia giallorossa delle Wolves nelle stagioni 2018-19 e 2019-20 in serie A2, ha fatto poi due esperienze da titolare in Serie B1 ad Isernia e a Torre Annunziata. Vanta nel suo palmares 4 titoli di campione d’Italia nelle categorie giovanili. Ha terminato con 4 mesi di anticipo gli esami universitari e sta preparando la tesi per laurearsi in Scienze dell’Educazione e Formazione dell’Infanzia. Una palleggiatrice che ha saputo distinguersi già nei due campionati giocati con la maglia della squadra di Roma e che oggi ritorna in serie A2 sicuramente con maggior esperienza di quando esordì appena diciottenne. Le parole di Alice: “La chiamata di Roma non me l’aspettavo. È stata una bellissima sorpresa. Mi sono trovata molto bene nei 2 anni in cui ho giocato per questo Club e quindi non ho avuto dubbi. Poi giocare con la maglia della tua città è qualcosa di meraviglioso. Voglio ringraziare tutti i dirigenti per avermi dato questa opportunità“. “Torno a giocare nella capitale, in serie A, dopo due anni in B1 – racconta De Luca – durante il primo, ad Isernia, con la pandemia ci siamo dovuti fermare, ma lo scorso anno è stato proprio un bellissimo anno. Mi sono sentita a casa a Torre Annunziata, sono molto grata alla società e alle mie compagne. Rientro a Roma con più esperienza di quando sono partita, anche perché giocare da titolare ti insegna ad assumerti le tue responsabilità. Sono cresciuta anche caratterialmente“. La palleggiatrice guarda poi alla prossima stagione: “La squadra mi sembra molto completa, di ottimo livello. Un bellissimo mix di esperienza e gioventù. Con Melli, Ferrara e Ciarrocchi ho già giocato e sono felice di rincontrarle. Sarò l’alternativa a Marta Bechis, una giocatrice forte ed esperta. Sono contenta di giocare con lei perché potrò imparare tanto. Non vedo l’ora di conoscerla. Mi aiuterà sicuro a crescere e migliorarmi. Credo che saremo veramente un bel gruppo. Cuccarini non lo conosco, ma so che è un allenatore molto esperto e capace“. “Da quando sono iscritta all’Università – racconta De Luca – dedico gran parte del mio tempo libero allo studio. Leggo molto e appena posso sto con la mia famiglia. Siamo una famiglia di sportivi. Papà è un ex portiere della Roma Primavera, un vero sportivo, ora gioca a padel. Mamma è una nuotatrice. Mia sorella gioca a pallavolo come me. Anche il nostro cane, nonostante i 15 anni, è in piena forma!“. “Mi piace l’idea di poter giocare al Palazzetto di Viale Tiziano – continua la regista – per un romano significa giocare veramente a casa. Spero si avveri presto, sarebbe emozionante. Di Roma amo profondamente il Colosseo, non mi stanco mai di vederlo e ogni volta che ci passo davanti, anche in macchina, mi cattura lo sguardo come fosse la prima volta. Roma è tutta da scoprire, anche io non credo di conoscerla tutta. Un altro posto che amo è il Pincio, a me da pace, mi rilasso guardando il panorama da lassù“. Infine un appello al pubblico: “Ai tifosi delle Wolves dico di seguirci sempre più numerosi. Mi hanno detto che c’è il Branco, un bel gruppo organizzato, non vedo l’ora di conoscerli. A fare il tifo ci saranno anche i miei amici, sono venuti anche a Napoli a vedermi, non mancheranno di certo a Roma“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Volley Savigliano si separa da Roberto Bonifetto: “Ci ha spinto verso orizzonti inimmaginabili”

    Di Redazione Il Volley Savigliano nella prossima stagione disputerà ancora il campionato di Serie A3, grazie all’acquisto del diritto da Torino, ma lo farà senza il suo storico condottiero: Roberto Bonifetto lascia la panchina della squadra piemontese dopo ben 12 anni, un “matrimonio” da record nel corso del quale la squadra ha completato una strepitosa scalata dalla Serie C alla A. “In questo arco di tempo – scrive la società nel suo commosso comunicato di saluto – il suo rapporto con il Volley Savigliano è diventato simbiotico, travalicando il piano tecnico e agonistico per inglobare quello umano. A Savigliano ‘Boni’ ha trovato l’ambiente ideale per formarsi come allenatore, lui cresciuto a ‘pane e pallavolo’ (senza mai trascurare, nell’ordine, famiglia, lavoro e il ‘Toro’), e nel mentre lo ha plasmato, questo ambiente, facendone la sua seconda famiglia“. “Con sana ironia e autoironia – prosegue la nota – ha sempre detto di apprezzare e di riconoscersi nello stile ‘pane e salame’ della società biancoblù (a proposito: quante cene memorabili), di sentirsi a suo agio in una realtà pulita, senza pressioni e senza filtri. La passione, la competenza, la professionalità che non ha mai lesinato, e la signorilità cui non ha mai derogato anche nelle sfide più calde, sono stati un esempio e uno stimolo costanti per giocatori (alcuni allevati da lui) e dirigenti“. Le ragioni del commiato, assicura il club, non hanno nulla a che vedere con la retrocessione, ma “con l’ineluttabile ciclicità dell’esperienza umana. La reciproca, serena consapevolezza di ambo le parti che un longevo e proficuo filone si era esaurito, ha portato alla decisione consensuale di intraprendere strade diverse. Serviva ad entrambi voltare pagina e ripartire“. E così il Volley Savigliano “ringrazia di cuore coach Roberto Bonifetto, augurandogli di seminare e raccogliere altrove quanto fatto qui. Con una convocazione anticipata: alla festa per i 50 anni del sodalizio, nel 2023, gli spetta un posto d’onore. Il minimo della riconoscenza per chi questa storia ha contribuito a spingerla verso orizzonti un tempo neanche immaginabili“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Anastasi è ufficialmente il nuovo coach di Perugia: “È successo tutto molto velocemente”

    Di Redazione Cambia la guida tecnica della Sir Safety Conad Perugia. La società bianconera comunica l’arrivo sulla panchina del PalaBarton di Andrea Anastasi che subentra a Nikola Grbic e prende il timone dei Block Devils.Sessantunenne nativo di Poggio Rusco in provincia di Mantova, una grande carriera da giocatore con 141 gettoni nella nazionale “dei Fenomeni”, una lunga carriera da allenatore iniziata, una volta appese le ginocchiere al chiodo, nella stagione 1994-1995 a Brescia. Montichiari (dal 1995 al 1999) e Cuneo (dal 2003 al 2005) le altre tappe in Italia, altri passaggi molto significativi in Polonia dove guida il Trefl Gdansk dal 2014 al 2019 (con il quale si aggiudica due edizioni della coppa nazionale nel 2014-15 e nel 2017-18 e la Supercoppa polacca nel 2015) e il Projekt Varsavia dal 2019 fino alla stagione appena conclusa.In mezzo tanta, tantissima nazionale. Per due volte quella italiana (dal 1999 al 2003 e dal 2007 al 2010) vincendo le World League del 1999 e del 2000 e gli europei del 1999, arrivando terzo alle Olimpiadi del 2000 e secondo alla World League 2001 e agli europei del 2001. Guida la nazionale spagnola dal 2005 al 2007, con la conquista del titolo europeo nel 2007, quella polacca dal 2011 al 2013 (ottenendo tanti piazzamenti di rilievo e la vittoria nella World League del 2012) e quella belga nel 2018.  foto Fivb Adesso il rientro nel Bel Paese. Non era un’ossessione, piuttosto una grande opportunità. “Sinceramente non era un cruccio dover tornare nel campionato italiano, sarebbe sbagliato dirlo”, spiega Anastasi alle sue prime parole da tecnico bianconero. “Nella mia carriera ho fatto sempre delle valutazioni incentrate sul tipo di club, sulla proposta e sulle prospettive. In giro per l’Europa ci sono tante realtà importanti, Perugia rientra in questa cerchia, è un grande club, un top club europeo non solo italiano”. Anastasi racconta gli ultimi giorni e come è nata la storia con Perugia. “Confesso che è successo tutto abbastanza velocemente. Avevo un contatto con un altro club, poi, poco tempo fa, ho perso la mamma, i giorni sono volati con ovviamente altri pensieri ed ho deciso di andare qualche giorno in Sardegna per staccare un po’. Invece proprio lì sono iniziati i contatti con Perugia. Tante telefonate, io ho dato la mia disponibilità alla trattativa, la cosa è andata in porto e sono molto felice di essere arrivato alla Sir”.Andrea trova una squadra importante. “Credo che Perugia sia una squadra straordinaria. Lo dimostrano i risultati ottenuti negli ultimi anni e credo che anche la scorsa stagione per larghi tratti sia stata ottima, poi è chiaro che il risultato finale, immagino anche per via di alcune problematiche di ordine fisico, non sia stato quello voluto in finale scudetto ed in Champions e mancare il risultato è sempre un grande dispiacere. Resta il fatto che c’è un gruppo ben costruito per fare molto bene”. Anastasi ha un suo chiaro concetto di gioco e di pallavolo. “Questo è un aspetto centrale. Come tutti i tecnici, ho il mio concetto personale di pallavolo costruito in tanti anni di esperienza e la mia squadra dovrà cercare di seguire un determinato sistema di gioco, una idea comune di pallavolo. Il mio obiettivo dovrà essere convincere la squadra a seguire le mie idee ed il mio sistema. Parlo della gestione della battuta, un fondamentale molto importante ma che non deve essere l’unico. Parlo dell’organizzazione muro-difesa, della transizione dell’attacco che sta diventando determinante e parlo della gestione della fase offensiva. La squadra dovrà avere grande organizzazione, dovrà assimilare la mia idea di gioco, dovrà sapere cosa fare su ogni situazione. Come si raggiungono questi obiettivi? Con il lavoro, l’allenamento, lo studio, la qualità e la disponibilità dei giocatori”.Come sempre, il finale è dedicato agli obiettivi, di squadra e personali. Che per Anastasi praticamente coincidono. “Vengo a Perugia con l’idea di cercare di vincere. Sono consapevole che vincere è difficilissimo, sono altrettanto consapevole che il club ed il presidente vogliono vincere. Credo sia giusto capire sempre dove si va. Ho scelto una squadra competitiva ed ambiziosa, conscio che la volontà del club è vincere, conscio che vince solo uno ed alla fine dell’anno parecchi saranno frustati. Ovviamente (sorride Andrea, ndr) spero che alla fine lo siano gli altri. Obiettivi personali? Faccio un lavoro che ti mette in discussione in continuazione, lo faccio da tanti anni ed i miei obiettivi personali sono sempre stati e sono anche adesso quelli di cercare di vincere. Come poi credo che sia per tutti gli allenatori che lavorano a questo livello”. Chiosa così il nuovo coach dei Block Devils.  Contestualmente all’arrivo di Andrea Anastasi, la società bianconera saluta Nikola Grbic, lo ringrazia per il lavoro svolto ed augura al tecnico serbo le migliori fortune per il proseguo di carriera.  (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B maschile, Francesco Campana in cabina di regia alla Nova Volley Loreto

    Di Redazione Francesco Campana, classe 2000 da Corigliano Calabro, è il nuovo palleggiatore della Nova Volley Loreto. Alto 185 cm, proviene da Foligno dopo aver maturato esperienze in serie A3 a Tuscania ed Alessano e ancor prima a Castellana Grotte società nella quale è cresciuto e dove ha esordito, giovanissimo, in A2. Giovane talento, nel 2016 è stato premiato come miglior palleggiatore al Trofeo delle regioni. L’arrivo nelle Marche è figlio anche degli studi universitari che porteranno Campana a Macerata. Dopo l’addio di Gianmarco Pulcini impossibilitato a proseguire la sua avventura a Loreto per impegni di lavoro, la società neroverde era alla ricerca di un palleggiatore con un profilo giovane ma già con un certo bagaglio di esperienza e con margini di miglioramento. “I primi approcci sono stati ottimi e ci ha molto ben impressionato – dice il Presidente della Nova Volley Franco Massaccesi – soprattutto perché ha dimostrato di essere molto motivato e di avere voglia di lavorare e migliorarsi. Le referenze che abbiamo avuto su di lui sotto l’aspetto umano prima ancora che tecnico sono ottime e accordarsi è stato facile”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo, Roberto Cominetti difenderà i colori della sua città

    Di Redazione Con Reggio Emilia è stato uno degli artefici di un sensazionale “double” stoppando i sogni dell’Agnelli Tipiesse. Ora in rossoblù vuole “ridare” ciò che ha “tolto” alla sua amatissima città. A 25 anni Roberto Cominetti (190 cm) torna a riabbracciare quella Bergamo con cui ha mosso i primi passi e che poi lo avrebbe visto iniziare, giovanissimo, il suo percorso da Monza. Un cerchio che si chiude. E una storia di famiglia che può finalmente proseguire sulle orme di papà Luciano, prima giocatore e poi allenatore di Sav e Olimpia. Di padre in figlio. “Giocare con la maglia ed i colori della mia città con l’obiettivo preciso di portarli in alto è uno stimolo enorme. A Bergamo ho vissuto la mia infanzia, voglio che il mio presente ed il mio futuro anche extra campo siano qui. Poi giocare davanti alla mia famiglia e a tanti amici sarà una ragione in più, una carica ulteriore” le prime parole dello schiacciatore. “Già nella scorsa stagione si era presentata l’opportunità. Ma avevo bisogno di quella continuità che ho trovato a Reggio Emilia. Adesso però mi sento pronto e molto motivato. Dunque appena ho ricevuto la proposta non ho voluto ascoltare altro. Un’occasione del genere non si poteva lasciar sfuggire. E’ il momento giusto. Ho raggiunto la maturità sul piano fisico, tecnico e mentale”. Con Taranto la prima promozione “Un’esperienza decisamente formativa. Quando sono arrivato non ero pronto, ho accusato la pressione. Invece, gradualmente, sono cresciuto all’interno di una squadra formata da ragazzi abituati a vincere e che erano stati acquistati per continuare a farlo. Da loro ho preso tutta l’esperienza possibile, che si è rivelata determinante per il mio percorso”. A Reggio Emilia il clamoroso bis: “Avevo bisogno di giocare, ho trovato il campo, la continuità d’impiego e di rendimento. Reggio mi ha dato la libertà d’esprimermi, senza quelle pressioni che poi giustamente ci siamo creati cammin facendo a suon di risultati. Anche perché sotto pressione mi trovo alquanto a mio agio e ne beneficia la qualità della mia performance”. “Al rientro dal Covid, il ko con Bergamo al PalaBursi ha fatto scattare qualcosa in noi. Il quarto parziale perso ai vantaggi è stata la scintilla per farci capire che, una volta trovata la forma, avremmo potuto superare ogni avversaria. E così è stato. Abbiamo scritto una pagina di storia che dev’essere un insegnamento per l’intero movimento pallavolistico, non solo per la A2”. E aggiunge: “L’arma in più è stata la tranquillità. Ma anche il saper mettere sul taraflex la forza dei nervi distesi. Perché quando si andava sotto di 5-6 punti non si è mai persa la bussola. Abbiamo atteso pazientemente il momento per tornare in carreggiata e superare. E’ la stessa ricetta che voglio portare a Bergamo perché è uno status determinante per fare grandi cose”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Clara Decortes è il primo volto nuovo di Mondovì

    Di Redazione Dopo la conferma di coach Solforati e del libero Veronica Bisconti, è giunto il momento di annunciare il primo volto nuovo che vestirà la maglia dell’LPM BAM Mondovì: si tratta dell’opposto Clara Decortes! Classe 1996, Clara Decortes vanta una carriera ad altissimo livello. Nata a Seriate, in provincia di Bergamo, a 16 anni debutta in B1 nel Volley Piancogno, per poi vestire le maglie di Foppapedretti Bergamo, Pallavolo Albese e Volley Lodi. Il salto in A2 avviene nel 2017 con Brescia. La stagione successiva vede Decortes impegnata alla corte di Solforati, con lo Zambelli Orvieto; da qui un anno a S.Giovanni in Marignano. Nel 2020 debutta in A1 con Brescia, per poi rientrare trasferirsi a dicembre a Roma (A2), ottenendo la promozione in A1 e disputando l’ultima stagione con la società capitolina. Una giocatrice di esperienza e dal braccio pensante arriva dunque a Mondovì, per offrire mille emozioni ai monregalesi. “Siamo molto soddisfatti di avere Decortes nella nostra rosa. E’ un’atleta di talento che saprà far divertire i tifosi rossoblu.” – commenta Paolo Borello, ds dell’LPM Bam Mondovì – “Nelle prossime settimane comunicheremo le giocatrici che formeranno la squadra 2022-2023. Voglio approfittare per ringraziare tutte le atlete che hanno portato in alto i nostri colori nella stagione da poco conclusa. Adesso però è ora di guardare avanti e, dopo la conferma di Bisconti, sono certo che l’arrivo di Decortes sarà gradito ai tanti tifosi che stanno seguendo con passione il volley mercato monregalese.” Clara Decortes non nasconde l’entusiasmo per la nuova avventura in rossoblu: “Ho scelto Mondovì perché mi è sembrato un bel progetto, con tanta voglia di fare un altro campionato per divertirsi e per fare bene. E’ un ambiente molto caloroso, dove la pallavolo è molto sentita: per noi giocatori è bello andare in un posto dove c’è tanto seguito, dove la gente ama vedere le partite e segue la squadra. Sono sempre venuta a Mondovì da avversaria e  non è bello trovarsi dall’altra parte della rete, quindi sono sicura che giocare da “pumina” sarà stupendo!” Ad Orvieto, come detto, Solforati era già stato il tecnico di Decortes, ed è anche questo uno dei motivi che l’ha spinta a vestire la maglia della LPM BAM Mondovì: “Ho già giocato con Bibo e mi sono trovata bene. So che riusciremo a lavorare in maniera positiva anche quest’anno.” Tante le squadre in cui ha militato Clara Decortes, ma sempre con lo stesso numero di maglia: il 17. “Quando ho iniziato a giocare in A2 ho iniziato ad avere il 17, anche un po’ per caso. Per quanto molta gente possa pensare che sia un numero “brutto”, per me è il contrario.” – spiega il nuovo opposto rossoblu – “Dopo aver vinto un campionato e disputato una finale play off, ho pensato “il 17 mi porta fortuna!”. Quindi adesso è diventato il mio numero, mi trovo bene ad indossarlo, mi fa sentire più sicura!” Non manca poi un saluto agli Ultras Puma e a tutti gli appassionati di Mondovì: “Non vedo l’ora di incontrare i tifosi e sarò molto contenta di conoscerli tutti. Vi aspetto al PalaManera, per divertirci insieme: noi in campo e voi sugli spalti!” (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO