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    F1, Domenicali “chiama” la Wolkswagen: “Mese importante per un loro ingresso”

    ROMA – Stefano Domenicali strizza l’occhio a Volkswagen e apre le porte della Formula 1. Il presidente e amministratore delegato del Circus ha lo sguardo rivolto non solo al 2022 e alle sue novità regolamentari, ma anche al 2026, quando le power unit cambiaranno ancora. Anno, quest’ultimo, che potrebbe vedere l’ingresso nel circus del gruppo Volkswagen, già profetizzato da Toto Wolff: “Penso che abbiamo di fronte un mese importante per la loro decisione di entrare in Formula 1 – ha detto Domenicali a Sport1 – sarebbe fantastico se si unissero a noi”.
    Conoscere l’ambiente
    Le novità nel futuro della Formula 1 saranno rivolte alla sostenibilità e all’impatto ambientale. Aspetto che nel circus viene tenuto in considerazione in virtù dell’obiettivo di diventare Carbon Net Zero nel 2030: “Abbiamo intenzione – ha detto Domenicali – di utilizzare il carburante sostenibile insieme a nuovi motori ibridi con un maggiore contenuto elettrico nel 2026”. Il manager di Imola ha fatto parte di Volkswagen, in particolare nel 2014 è stato Vice-presidente del reparto New Business Initiatives di Audi. Tuttavia, la scelta di entrare nel circus deve essere ponderata dai dirigenti del gruppo con sede a Wolfsburg e questo Domenicali lo sa bene: “È fantastico vederli coinvolti nello sviluppo delle nuove regole sui motori, ma non posso parlare a loro nome e il passo decisivo spetta a loro”, ha infatti concluso. LEGGI TUTTO

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    Volkswagen, ecco la ricarica del futuro secondo Wolfsburg

    La mobilità presente, ma anche del futuro, per milioni di persone in tutto il globo, è quella che vede protagoniste le auto elettriche. Una soluzione che cambierà (e sta già cambiando) le abitudini degli automobilisti in maniera sostanziale: da quando l’automobile si è affermata come mezzo di trasporto di massa, infatti, il rifornimento è sempre avvenuto recandosi a una stazione di servizio o a un distributore per riempire il serbatoio. Una routine destinata a modificarsi nettamente con l’elettrificazione del parco auto. Ma come cambierà, tra ricariche casalinghe, tecnologie innovative e infrastrutture dedicate il modo di “fare il pieno” al proprio veicolo? Volkswagen ha provato a delineare lo scenario che vedremo nei prossimi anni, chiedendo un parere a Martin Roemheld, responsabile dello sviluppo e degli investimenti di Elli, azienda energetica del Gruppo tedesco. Ecco cosa ha detto.
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    Secondo Roemheld, non bisognerà aspettare ancora a lungo prima di vedere una netta predominanza delle auto a batteria, con una relativa rete di ricarica adeguata: “Credo che nel 2025 tutti potranno guidare elettrico, anche senza avere a disposizione un punto di ricarica personale” ha spiegato il responsabile di Elli. Sottolineando poi come, nei prossimi anni, assisteremo a un miglioramento delle tecnologie in grado di rendere più agevole l’uso delle auto a zero emissioni: “Innanzitutto avremo veicoli con maggiore autonomia e capacità di ricarica, e l’infrastruttura per ricaricare sarà sviluppata meglio. Basteranno 15 minuti per recuperare un’autonomia sufficiente a guidare in città, anche senza avere un punto di ricarica personale, e saranno necessarie solo un paio di soste per la ricarica a settimana”.
    Ma come avverrà il rifornimento di energia? Con il metodo attuale, attraverso il tradizionale cavo, ma anche sfruttando tecnologie ancora inedite. Come la ricarica robotica, in cui la stazione è mobile e in grado di raggiungere autonomamente il veicolo, e quella induttiva, che fa a meno del cavo sfruttando una piastra posizionata nel terreno. Una soluzione, questa, già in uso sugli smartphone. “Per sfruttare questa tecnologia sarà necessario aggiornare le auto. Ci sono molte start-up impegnate in questo settore e la concorrenza è incredibile, ma al momento non c’è ancora una modalità standardizzata” ha spiegato Roemheld.
    Un altro tipo di ricarica indicato come fondamentale da Volkswagen è quella bidirezionale, che verrà implementata sulle vetture della Casa di Wolfsburg già dal 2022. Questo tipo di ricarica consente di trasmettere l’energia dalla rete all’auto, ma anche viceversa. In questo modo, l’elettricità immagazzinata nelle batterie può andare ad alimentare altre vetture, ma anche un’abitazione. “Attualmente costruiamo auto che possono immagazzinare fino a 80 kWh; una famiglia di sei persone consuma 8-10 kWh al giorno. Questo vuol dire che potrei usare l’energia dell’auto per coprire le esigenze della mia famiglia per sei giorni e guidare ancora per 100 km” ha detto Roemheld, che poi ha paragonato questa tecnologia alle fotocamere dei primi smartphone: “All’inizio erano peggiori di quelle delle fotocamere digitali, ma anche grazie all’introduzione di modelli di business collegati, Instagram per esempio, sono migliorate radicalmente in pochissimo tempo. Con la ricarica bidirezionale avremo un percorso simile”.
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    Nuove infrastrutture: i parchi di ricarica
    Un’importanza fondamentale, secondo il responsabile di Elli, lo avranno i parchi di ricarica. Ossia luoghi, al pari delle attuali stazioni di servizio per vetture tradizionali, dotate di più punti di ricarica per rifornire numerose vetture contemporaneamente. “I parchi per la ricarica rapida sono fondamentali, perché l’utente può disporre di un’infrastruttura dall’accesso facile e veloce – ha detto Roemheld – con tempi di attesa ridotti, grazie proprio alla rapidità del processo. Nelle città i parchi di ricarica occuperanno uno spazio relativamente piccolo e potranno sfruttare la conversione delle vecchie stazioni di servizio, senza bisogno di occupare altro suolo”.
    “Gli operatori delle stazioni di servizio sono molto interessati a questo modello, poiché le persone che ricaricano le loro auto rimangono più a lungo di quelle che riforniscono il carburante e quindi hanno più tempo per fare shopping” ha continuato il tedesco. Che però ha avvertito anche sulla necessità di investire fortemente sulle fonti energetiche rinnovabili, in modo da garantire che l’intero processo legato all’auto elettrica sia veramente sostenibile. “La mobilità elettrica – è l’appello di Roemheld – ha senso solo se viene gestita utilizzando energia rinnovabile. Per questo abbiamo bisogno di una rivoluzione energetica sistematica in Europa”.
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    Volkwagen Polo GTI 2021: la piccola sportiva si aggiorna

    Da Volkswagen arriva la nuova Polo GTI 2021, la piccola sportiva tedesca che si presenta al pubblico con un ricco bagaglio di nuovi contenuti. Restano i dubbi su attesso e motore, che non si sa ancora se cambieranno rispetto alle passate versioni, ma c’è la conferma sull’iniezione diretta e indiretta, sulla centralina elettronica e sul cambio a doppia frizione 7 marce di serie. Cambia anche l’altezza da terra, inferiore di 15 mm rispetto alla versione standard del restyling.Guarda la galleryNuova Volkswagen Polo 2021: il restyling
    Fari led a matrice IQ.Light
    Polo GTI è la formula della sportività sobria, senza particolari voli pindarici sul design, pure migliorato in occasione del rinnovamento.
    Aumentano i contenuti, a partire dai fari led a matrice IQ.Light, di serie e con sistema adattivonel regolare il fascio di luce. Nuove geometrie esterne, più spigolose e aggressive, sulle quali lo storico abbinamento del baffo rosso GTI diventa un’applicazione sulla fascia di luce diurna e led, estensione dai proiettori sulla calandra.
    Quest’ultima ha maglie ampie, esagonali, che sul paraurti incorniciano i fendinebbia: l’effetto a nido d’ape è piacevole, qualcosa di diverso dal solito fendinebbia. Come è ben riuscito l’elemento in tinta con la carrozzeria, applicato sulla fascia paraurti, una griglia – solo in parte aperta per esigenze di raffreddamento – a tutta ampiezza.
    Travel Assist
    Volkswagen Polo GTI 2021 poggia su cerchi da 17 pollici, a richiesta monta i 18″, come di serie può vantare una componente multimediale di ultima generazione, evoluta dai servizi connessi e la presenza di una eSIM integrata. 
    Il sostanziale passo in avanti compiuto sugli Adas è ovviamente parte centrale anche della versione sportiva. Il Lane Assist, sistema di mantenimento attivo della corsia, è di serie, come lo è il cruise control adattivo. A richiesta, le specifiche di cruise adattivo predittivo e il Travel Assist, soluzione di guida autonoma di Livello 2, attiva tra 0 e 210 km/h. LEGGI TUTTO

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    Volkswagen go2: un concept unisce e-bike e auto del futuro

    La mobilità del futuro bussa alla porta delle maggiori case automobilistiche e motocilcistiche ormai da diversi anni. Tuttavia, oltre alle grandi aziende alle prese con nuovi e avanguardistici progetti, anche alcuni giovani designer cercano ogni giorno di proporre soluzioni che possano essere da spunto per una mobilità sempre più green e sostenibile. Guarda la galleryVolkswagen go2: un concept unisce auto ed e-bike
    e-Bike e auto, l’una parte dell’altra
    Partiamo dicendo che il marchio Volkswagen che compare su questo visionario concept è presente per un motivo: la go2, infatti, fu presentata da Saito al Volkswagen Design Contest del lontano 2014, uscendone peraltro vincitrice.
    Alla base del lavoro prodotto dal designer, come affermato dallo stesso creatore, ci fu all’epoca la voglia di unificare due dei mezzi più utilizzati, cercando di svilupparli come se fossero l’uno parte dell’altro. Nonostante questo, però, sia l’auto che la bicicletta mantengono forme e linee molto semplici e moderne, con l’e-Bike forte di alcune caratteristiche davvero molto interessanti.
    Tasca retrattile porta oggetti 
    La prima cosa che salta subito all’occhio è l’assenza del classico tubo orizzontale del telaio, che nel concept viene sostituito da un paio di bande laterali a formare una sorta di tasca porta oggetti, dove gli utenti possono tranquillamente riporre bagagli leggeri come uno zaino, una borsa o una valigetta. Tuttavia, il dettaglio più interessante è che entrambe le bande hanno capacità retrattili. Con un semplice tocco, infatti, potranno essere ritirate all’interno del telaio, rimanendo nascoste se non utilizzate.

    Ricarica all’unisono
    Oltre a ciò, la due ruote a pedali presenta anche una seconda e una terza caratteristica degna di nota. La prima è che, all’occorrenza, il suo telaio può essere facilmente piegato. Un dettaglio – molto di tendenza nelle biciclette da città moderne – utile specialmente per chi vive in città e si trova molto spesso a viaggiare su mezzi pubblici. La seconda, invece, riguarda la sua simbiosi con l’auto. Le batterie dei due mezzi, infatti, sono strettamente collegate. In questo modo, quando si ricarica la batteria dell’auto, anche la batteria della e-Bike verrà ricaricata di conseguenza.
    Insomma, in un momento di estremo cambiamento come quello in cui ci troviamo oggi, concept come questo sembrano sempre più realizzabili. Chissà se la Casa automobilistica tedesca non voglia presto farci un pensierino… staremo a vedere.
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