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    VNL maschile: risultati 5° giornata Week 3 e Ranking aggiornato

    La 5° giornata Week 3 si è aperta con il successo, nella pool di Manila, degli USA che, non senza fatica, si impongono in 4 set contro la Germania mentre la Francia si fa rimontare due set dal Giappone che si impone al tie-break. Finisce al quinto set anche il match tra Canada e Olanda a cui, anche questa volta, non bastano i 37 punti di capitan Nimir. Nel campo canadese gli ex Monza Loeppky e Maar sono ancora una volta i trascinatori con 14 e 18 punti.

    Nella Pool slovena l’Argentina, ormai qualificata per Parigi, liquida la Bulgaria con un netto 0-3. La Serbia sfiora il colpaccio con la Polonia che però la spunta al tie-break. Nell’ultima partita della giornata i padroni di casa della Slovenia rifilano un secco 3-0 all‘Italia.

    Risultati 5° giornata Week 3 VNL maschile

    Germania– USA 1-3(23-25, 26-21, 24-26, 23-26)Canada– Olanda 3-2 (21-25, 25-22, 28-26, 14-25, 15-9)Francia–Giappone 2-3(25-17, 25-19, 16-25, 23-25, 10-15)Bulgaria– Argentina 0-3(22-25, 17-25, 20-25)Serbia– Polonia 2-3(21-25, 25-21, 18-25, 25-22, 11-15)Slovenia-Italia 3-0(25-19, 25-21, 25-19)

    Ranking FIVB maschile aggiornato

    1. Polonia 422.15 punti2. Slovenia 354.363. Italia 352.324. Giappone 345.315. USA 335.346. Brasile 324.227. Francia 311.638. Argentina 298.349. Canada 279.6710. Serbia 260.0811. Cuba 251.6912. Germania 243.0513. Olanda 204.81– – – – – – – – – – – – – – – –20. Egitto 164.05

    Squadre già qualificate alle Olimpiadi: Francia come Paese ospitante; Germania, Brasile, USA, Giappone, Polonia e Canada dai tornei di qualificazione. Italia, Slovenia e Argentina sono invece qualificate grazie al Ranking.

    Posti ancora disponibili: In teoria dal Ranking FIVB dovrebbero strappare il pass altre 2 nazionali, di cui uno spetterà di diritto all’Egitto in quanto unica rappresentante del continente africano. LEGGI TUTTO

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    Giappone show! Batte il Brasile al tie-break e raggiunge l’Italia in finale

    Al PalaHuamark di Bangkok è tempo per la seconda semifinale di VNL femminile 2024. In campo, dopo l’incredibile vittoria dell’Italia, ci sono Giappone e Brasile che hanno regalato due ore e mezza di pallavolo spettacolare con azioni infinite e difese incredibili. A spuntarla alla fine è il Giappone che alle 15:30 (orario italiano) sfiderà proprio le Azzurre per il titolo.

    La cronaca

    1° SET– Nell’altra semifinale di VNL femminile inizio show per il Giappone che per la prima metà del set è l’unica squadra in campo. Il Brasile, annichilito dal gioco giapponese, si trova a rincorrere sotto prima 5-1 e poi 12-5. Zè Roberto non ci sta e rimescola le carte mandando in campo Bergmann, Macris e Tainara. I cambi sortiscono l’effetto sperato e permettono alla nazionale verdeoro di rimontare sul 17 pari per poi portarsi anche in vantaggio di uno, 17-18. Bergmann fa volare il Brasile sul set-point (21-24) ma le giapponesi non mollano e prima ricuciono lo strappo e poi chiudono il set 26-24.

    2° SET– Il Giappone inizia come ha finito tornando in campo con una correlazione muro-difesa spettacolare ma in questa prima parte di set c’è, a differenze del parziale precedente, anche il Brasile. La nazionale asiatica continua a spingere anche negli altri fondamentali e si porta su 9-4. Gabi e compagne infilano un break vincente che riporta il match in parità (11 pari). Il secondo set sembra la fotocopia del primo: Giappone avanti fino a metà set e il Brasile che rimonta e si porta avanti (14-18). Le verdeoro mantengono il + 4 con un attacco di Bergmann che chiude l’ennesima azione spettacolare (18-22). Thaisa regala al Brasile il primo di 4 set-point e Gabi manda il match sull’1 pari (20-25).

    3° SET– Il terzo set è all’insegna dell’equilibrio ma è ancora il Brasile a condurre con un break di vantaggio nel segno, ancora, di Bergmann (6-8). Anche in questo terzo parziale i ribaltamenti di fronte la fanno da padrona ed ecco che a tornare in vantaggio sono le asiatiche (14-12). Zè Roberto sul 19-15 Giappone ributta nella mischia Roberta, in panchina dalla metà del primo set, e Tainara. Al contrario di prima i nuovi ingressi non danno nuova linfa al Brasile che scivola a -5 (21-16). Sono Carol a muro e Gabi in battuta a riportare il Brasile sul 22-21. Uno strappo decisivo delle nipponiche segna il nuovo vantaggio nel conteggio dei set 25-21 e 2-1.

    4° SET– Il Brasile torna in campo per allungare il match e si porta subito sullo 0-6. Il Giappone non ci sta e torna a macinare gioco portandosi sul -3 (6-9) e pareggiando i conti sul 10 pari. Fuori Bergmann, dentro ancora Ana Cristina e le brasiliano tornano avanti 16-18. Gai spara in rete il potenziale + 3 e riporta il Giappone sul -1 (20-21). Il doppio muro di Thaisa rimanda il verdetto al tie-break (22-25).

    foto Volleyball World

    5° SET – Il tie-break inizia con l’allungo immediato delle giapponesi che volano subito a +4. Un doppio muro di Airi su Carol segna il 7-1 ma la centrale di Scandicci si rifà dai 9 metri trovano il 7-4. Ennesima “remuntada” brasiliana che con Ana Cristina trova il -1 (7-6). Thaisa ora è insuperabile: è suo il muro dell’8 pari. Yamada dai 9 metri regala il break al Giappone (13-11). A raggiungere le azzurre in finale è il Giappone che chiude 15-12 con un mani out di Ishikawa.

    Giappone-Brasile 2-3 (24-26; 25-20; 21-25; 25-22; 12-15)

    Di Alice Corno LEGGI TUTTO

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    Mosca verso Italia-Slovenia: “Avversario difficile, dovremo giocare a un livello molto alto”

    La qualificazione ai Giochi Olimpici e quella alle Final Eight di VNL, questi gli obiettivi raggiunti dagli azzurri di Fefè De Giorgi a due gare dal termine della Fase Preliminare di Volleyball Nations League. Una sconfitta con i campioni d’Europa della Polonia e la vittoria con la Bulgaria, questo il bilancio di questa settimana in Slovenia, con l’Italia che viaggia nelle parti alte della classifica con 8 vittorie e 24 punti.L’Italia dovrà affrontare sabato i padroni di casa della Slovenia per poi chiudere domenica contro la Turchia. A presentare le prossime sfide è il centrale azzurro Leandro Mosca, giovedì alla presenza numero 70 in azzurro: “Nelle prime due gare con Polonia e Bulgaria abbiamo fatto due buone prestazioni, migliorando quanto fatto con la Polonia nell’ottima vittoria con la Bulgaria. Sarà importante con la Slovenia rimanere concentrati, mantenere alto il nostro livello e confermare quanto fatto fino ad ora. Ci consideriamo un unico grande gruppo che lavora verso un unico obiettivo, ora tocca a noi dopo il grande lavoro fatto dal gruppo che ha preso parte alle prime due week”. “Personalmente sono abbastanza soddisfatto di queste prime due partite ma si può sempre fare meglio, cerco di non accontentarmi mai. Sono contento del lavoro fatto fino ad ora e di come lo stiamo portando in campo”.“Conosciamo bene la Slovenia, è una squadra che resta aggrappata a ogni punto, sta dimostrando anche un ottimo gioco, un altissimo livello in questa VNL, in più avranno anche la spinta del pubblico di casa quindi sarà molto molto difficile ma sono sicuro che riusciremo a stare al loro livello e a metterli anche in difficoltà in alcuni momenti”.“Il primo obiettivo era quello di qualificarci alle Olimpiadi, è stata una grande soddisfazione, soprattutto dopo la mancata qualificazione in Brasile lo scorso anno. Giovedì abbiamo avuto anche la matematica certezza di qualificazione alle Finals. Adesso proveremo ad arrivarci nella posizione più alta possibile”.La gara con la Slovenia, in programma alle 20.30, sarà trasmessa sulle piattaforme DAZN e VBTV.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    39 inutili punti di Vargas, sarà la Polonia l’avversaria dell’Italia in semifinale di VNL

    In un match stellare che ha regalato davvero una valanga di emozioni e ribaltamenti di fronte, la Polonia ha avuto la meglio sulla Turchia al tiebreak (20-25, 25-22, 25-20, 19-25, 15-11).

    Sarà dunque la squadra allenata da Stefano Lavarini ad affrontare l’Italia in semifinale, in un match che per le azzurre avrà il sapore della rivincita, dopo la sconfitta subita nel match d’esordio di questa VNL, ma rappresenterà anche la vera e più difficile prova di maturità per il gruppo allenato da Julio Velasco.

    foto Volleyball World

    Turchia troppo dipendente dai colpi di Melissa Vargas, top scorer con un bottino personale di 29 attacchi vincenti, 7 muri e 3 ace per un totale di 39 punti a referto.

    A decidere la sfida sono stati invece i colpi molto meglio distribuiti dall’altra parte della rete da sua maestà Asia Wolosz, MVP senza se e senza ma della partita, che alla fine ne ha mandate in doppia cifra quasi cinque: 17 di Stysiak, 14 a testa per le schiacciatrici Lukasik e Czyrniańska, 13 di una monumentale Korneluk e 9 di Jurczyk.

    foto Volleyball World

    CRONACA – Nel primo set grande equilibrio fino al momento in cui Vargas non decide di spaccare la partita con un turno infinito al servizio che ha regalato alla Turchia il 25-20 finale. Nel secondo parziale la reazione della Polonia, quasi sempre avanti di un break di vantaggio e poi brava a pareggiare il conto orchestrata come sempre alla perfezione dalle mani fatate di Asia Wolosz, nonostante un paio di errori sanguinolenti di Lukasik in vista del traguardo.

    foto Volleyball World

    Nel terzo stesso copione, con la Polonia che va avanti nel computo dei set trovando punti importanti da posto 4 e dai nove metri firmati da Czyrniańska (classe 2003), oltre che dalla solita Stysiak, e godendo anche dei singolari ace di Korneluk, che batte da ferma a due centimetri dalla linea di fondo campo.

    foto Volleyball World

    La Turchia si innervosisce, emblematiche le (solite) urla di Karakurt, anche se troppo spesso indirizzate al di là della rete, ma resta ugualmente aggrappata al match alzando la solita quantità industriale di palloni a Vargas. Si va così al tiebreak.

    Il quinto set si apre con due errori di Stysiak, poi Korneluk prende la targa a Vargas stampandole muri in faccia a ripetizione e la Polonia torna avanti (4-3) e poi allarga anche la forbice (7-3) grazie agli errori in sequenza della Turchia che ora appare in totale black-out.

    Girato il campo sotto 8-5, per la squadra di Santarelli è ancora Vargas a riaccendere la luce (da 12-8 a 12-11) ma non basta: la Polonia chiude il set 11-15 e vola meritatamente in semifinale in virtù di un gioco più corale ed efficace.

    foto Volleyball World

    Alquanto curiosa la programmazione delle due semifinali, con la prima alle ore 12.00 che vedrà affrontarsi le due squadre, Italia e Polonia, scese in campo venerdì, e la seconda (ore 15.30) che vedrà invece opposte Brasile e Giappone che già godevano di un giorno in più di riposo avendo giocato giovedì i rispettivi quarti di finale.

    Tutte le partite saranno trasmesse dalla piattaforma globale DAZN e in diretta streaming su VBTV.

    Risultati Quarti fi Finale:

    Cina – Giappone 0-3(21-25, 21-25, 22-25)Brasile – Thailandia 3-0(21-20, 20-25, 23-25)Italia – USA 3-0 (QUI cronaca e tabellino)(25-21, 25-21, 25-23)Polonia – Turchia 3-2(20-25, 25-22, 25-20, 19-25, 15-11)

    Semifinali – sabato 22 giugnoItalia – Polonia (ore 12.00)Brasile-Giappone (ore 15:30)

    Finali – domenica 23 giugno3°-4° posto (ore 12:00)1°-2° posto (ore 15:30)

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Bottolo entra e sbrana la Bulgaria, per l’Italia un 3-0 per crescere

    Al cospetto di una Stozice Arena di Lubiana ancora deserta, l’Italia torna subito alla vittoria battendo la Bulgaria per 3-0 con i parziali di 25-27, 20-25, 21-25 e centra la qualificazione matematica alle Finals di VNL.

    Una partita ancora molto condizionata dagli errori su entrambi i fronti, come ieri contro la Polonia, e partita decisamente male per gli azzurri, costretti sempre a inseguire la squadra allenata da Blengini nel primo set (sotto anche di cinque punti), salvo poi riacciuffarlo per i capelli nel finale. Forti della rimonta, i ragazzi di De Giorgi, trascinati da un ottimo Bottolo uscito dalla panchina e dal solito Luca Porro in attacco, ma anche dai centrali Mosca e Sanguinetti e dall’achiappatutto Laurenzano, nel secondo parziale sciolgono braccio e tensione, aiutati da una Bulgaria che in certi momenti è sembrata quasi avversaria di sé stessa. Il copione si ripete anche nel terzo parziale, pescando un altro jolly dalla panchina come Fabrizio Gironi, e alla fine ci si rimette la tuta con un largo sorriso stampato sul volto.

    Una vittoria di sofferenza, una vittoria di crescita per questo gruppo che dimostra di avere delle individualità dal talento indiscutibile. Calato il sipario, a referto si contano 15 punti per Bottolo (58% in attacco), 7 per Luca Porro, addirittura 9 e 8 per i centrali Sanguinetti e Mosca, 6 per Gironi. Dall’altra parte nessuno in doppia cifra, best scorer della Bulgaria con 8 punti a testa sono in tre: Asparuhov, Tatarov e Antov.

    Parità a 5 nel computo dei muri punto di squadra, 5 a 2 per l’Italia sono invece gli ace. Linea dei nove metri, però, ancora protagonista in negativo: 15 errori per gli azzurri, 22 per i bulgari. Quanto alle percentuali, gli uomini di De Giorgi hanno attaccato con il 59% (contro il 51) e ricevuto, esattamente come gli avversari, con il 48% di positiva.

    Ora un giorno di riposo per tornare poi in campo sabato e domenica rispettivamente contro Slovenia (ore 20.30) e Turchia (ore 16.30).

    Foto di Volleyball World

    SESTETTI – Fefè De Giorgi ripropone lo stesso starting six schierato contro la Polonia con le diagonali principali formate da Sbertoli e Bovolenta, Luca Porro e Recine; Mosca e Sanguinetti coppia centrale, Laurenzano libero. Dall’altra parte della rete Chicco Blengini si affida in regia a Simeon Nikolov, uno dei prospetti più interessanti in assoluto del panorama mondiale, palleggiatore di 207 centimetri figlio e fratello d’arte come ben sappiamo, opposto a Dimitrov, in banda gli schiacciatori Tatarov e Asparuhov, al centro Grozdanov e Petkov, libero Bozhilov.

    1° SET – Dopo tre errori al servizio e due in attacco, gli azzurri si ritrovano subito sotto 6-3: un inizio di certo non ottimale. Sbertoli serve due primi tempi veloci che Mosca schianta a terra, ma Simeon Nikolov allarga la forbice con un ace da posto 1 a posto 6 (incrocio delle righe), una delle tante frecce in dotazione alla sua faretra, e sotto 9-5 De Giorgi chiama immediatamente timeout. Sbertoli chiama ancora in causa Mosca che fa tre su tre rischiando di ovalizzare la metà campo avversaria, ma Nikolov arma ancora Dimitrov e il tabellone recita 11-5: per ora è notte fonda per l’Italia.

    Finalmente si vede anche Luca Porro, che ne mette a terra tre in rapida successione (15-12). Si fa vedere anche Bottolo, dentro al posto di Recine, ma ci mancano ancora i punti di Bovolenta (per ora appena 1 su 5 in attacco). De Giorgi si morde nervosamente le labbra, e ne ha ben donde: di sicuro oggi da questi azzurri si aspettava un approccio differente alla partita. Come contro la Polonia fatichiamo tremendamente, eppure restiamo aggrappati al set: Sanguinetti stampa un monster block a uno su Petkov e sul 17-15 questa volta è Blengini a voler fare due chiacchiere con i suoi.

    Foto di Volleyball World

    Il servizio a tutto braccio di Bottolo ci regala una free-ball che capitalizziamo con la mano pesante di Porro in diagonale. Dimitrov spara un missile che per nostra fortuna sfiora sia le mani del muro che la spalla di Sbertoli in posto 6 e, com’è come non è, ci ritroviamo in parità ai 21. Più avanti la Bulgaria ci fa un altro regalone con Simeon Nikolov che addirittura si traveste da opposto ma spara largo e ci manda al set-point (23-25). Sempre Nikolov ci riprova dalla stessa mattonella e questa volta va a segno. Sale in cattedra un Bottolo in assoluta trance agonistica e alla fine il set lo vinco gli azzurri con il punteggio di 25-27.

    2° SET – Nel secondo set si viaggia punto a punto fino ai 6 poi arriva lo strappo degli azzurri (6-9) che ora appaiono sicuramente più sciolti. Aumentiamo il vantaggio con Sanguinetti in primo tempo e sotto di cinque (8-13) Blengini chiama timeout. Bottolo, ancora lui, trova anche l’ace dai nove metri e la forbice si allarga ancora (10-16). Saliamo d’intensità anche nel muro difesa e in ricezione con Laurenzano che le prende tutte e difendiamo così il vantaggio sino alle battute finali. Luca Porro fallisce il primo set ball (24-20), ma la Bulgaria sbaglia ancora al servizio e l’Italia gira campo avanti due set a zero.

    Foto di Volleyball World

    3° SET – Nel terzo set resta in campo Gironi al posto di un Bovolenta oggi stranamente caricato a salve. L’Italia ora si lascia davvero guardare, dall’altra parte Nikolov e compagni sembrano invece aver perso il bandolo della matassa e la diretta conseguenza di tutto questo è il punteggio al giro di boa del set: 8-14. Il primo errore della serata perfetta di Leandro Mosca arriva solo ora (11-16), ma a questo punto siamo talmente in controllo che passa via quasi inosservato, nonostante De Giorgi chiami timeout ma giusto per infondere la giusta serenità per andare a chiudere il match. Mosca, sempre lui, ci regala la bellezza di cinque match-ball: sprechiamo il primo, anche il secondo, non il terzo firmato da Bottolo, senza discussione l’uomo partita.

    Foto di Volleyball World

    Bulgaria – Italia 0-3(25-27, 20-25, 21-25)Bulgaria: S. Nikolov 4, Asparuhov 8, Karyagin 1, Grozdanov 6, Tatarov 8, Dimitrov, 4, Bozhilov (L), Stankov, Valchinov 3, Antov 8, Dobrev (L), Petkov, Nachev, Bardarov. All. Blengini.Italia: P. Porro, Recine 1, Sbertoli, Bottolo 15, Cortesia, Gironi 6, Rinaldi, Gaggini (L), Bovolenta 1, Caneschi, Laurenzano (L), Mosca 8, L. Porro 7. All. De Giorgi.Arbitri: Grass Angela (BRA), Cambre Wim (BEL)

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    VNL Finals femminili, Giappone e Brasile sono le prime semifinaliste

    Nella giornata di giovedì 20 giugno si sono giocati i primi due match dei quarti di finale della Volleyball Nations League femminile che hanno visto Giappone e Brasile avanzare in semifinale ai danni rispettivamente di Cina e delle padrone di casa della Thailandia.

    Venerdì il primo turno a eliminazione diretta si completerà con le sfide tra Italia e Stati Uniti e tra Polonia e Turchia.

    Tutte le partite delle azzurre saranno trasmesse dalla piattaforma globale DAZN e in diretta. streaming su VBTV.

    Risultati Quarti fi Finale:

    Cina – Giappone 0-3(21-25, 21-25, 22-25)Brasile – Thailandia 3-0(21-20, 20-25, 23-25)Italia – USAvenerdì 21 giugno, ore 12.00 italianePolonia – Turchiavenerdì 21 giugno, ore 15.30 italiane

    (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    Italia-Polonia finisce 0-3, bene Bovolenta e i fratelli Porro

    La Polonia dei giocatori fatti e finiti batte in tre set l’Italia dei giocatori che si faranno. Questo ha detto il punteggio, quello che invece non raccontano a pieno i freddi numeri è che questa giovane Italia voluta da De Giorgi per affrontare la terza week di VNL, con il pass olimpico già conquistato e celebrato a fine gara con gli ormai noti cappellini, ha mostrato anche incoraggianti sprazzi di futuro.

    Orchestrati dalle sapienti mani di un Riccardo Sbertoli titolare in regia, così come da un Paolo Porro chiamato in causa spesso con il doppio cambio, Bovolenta e Luca Porro hanno dimostrato ancora una volta di valere già la nazionale maggiore (oggi rispettivamente 11 e 12 punti) e una maglia che li vedrà sicuri protagonisti negli anni del prossimo ciclo olimpico. Su certe scelte in attacco si dimostrano ancora un po’ acerbi nelle letture del muro avversario, ma quando scatenano il braccio fanno già dei discreti buchi per terra.

    foto Volleyball World

    In generale questa settimana, per questo gruppo azzurro, deve essere, e sarà, una settimana per fare esperienza e confermare in alcuni casi certe intuizioni del ct.

    Detto questo, il match contro Leon (top scorer con 18 punti) e compagnia cantante (15 di Kurek, 8 di Bieniek) non è stato quello che si può definire una bella partita. Gli errori, da una parte e dall’altra (22 totali per l’Italia, 27 per la Polonia), soprattutto al servizio, sono stati tanti. Qualche bel recupero, qualche bella difesa, qualche bell’attacco, ma nulla di eclatante, eccezion fatta per le solite bordate di Leon. Italia malino anche a muro, con appena 2 vincenti contro 8.

    Poco male, domani (ore 16.30) l’avversaria sarà la più abbordabile Bulgaria allenata da Blengini. Un test che questa Italia del futuro affronterà sicuramente con altro piglio dopo aver rotto il ghiaccio, a testa comunque alta, contro una corazzata.

    SESTETTI – De Giorgi parte con Sbertoli in regia opposto a Bovolenta, Recine e Luca Porro in banda, Mosca e Sanguinetti al centro, Laurenzano libero. Grbic risponde con l’artiglieria pesante: Juanusz-Kurek e Leon-Sliwka le diagonali principali, Bieniek e Kochanowski coppia centrale, Zatorski libero.

    1° SET – Dopo un avvio punto a punto, i polacchi piazzano subito un primo break lungo portandosi avanti 7-10 con Leon. Questa Italia, però, è giovane sì ma anche spavalda e si rimette in scia (11-12) con un ace di Bovolenta, che poi in attacco schiaccia anche a tutto braccio. Sbertoli lo cerca con continuità nella fase centrale del set, poi fa felice anche Luca Porro e gli azzurri restano allacciati (16-17) mostrando davvero una buonissima attitudine e personalità.

    La Polonia, allora, si affida alla maggiore esperienza e a suon di mani-out allunga ancora (16-19). De Giorgi chiama timeout e catechizza i suoi chiedendo di saltare a muro un filo dopo sulle palle alte. schiacciate . Il ct azzurro si gioca anche la carta del doppio cambio, schierando così contemporaneamente entrambi i fratelli Porro e Gironi opposto. Sul 22-23 rientra Sbertoli al servizio. Leon, con una gran diagonale, si conquista il set point e poi Kochanowski chiude il conto murando Bovolenta (22-25).

    foto Volleyball World

    2° SET – Inizia in equilibrio anche il set successivo, con l’inerzia del punteggio dalla parte dell’Italia (4-3) che poi trova anche il break di vantaggio approfittando di un raro errore polacco (5-3) e poi va avanti di tre (8-5) costringendo Grbic a fermare il gioco. Spingendo tantissimo al servizio con Fornal, la Polonia mette in difficoltà gli azzurri in ricezione e sempre con i mani-out di Leon ristabilisce la parità ai 9 per poi ribaltare la situazione: sotto 12-15 ora è De Giorgi a voler fare due chiacchiere con i suoi ragazzi.

    L’ace di Leon, a 126 km/h, rischia di lussare una spalla al povero Porro e manda i biancorossi sul +4 (17-21). Uno svantaggio che gli azzurri non riescono a ridurre, nonostante il doppio cambio frutti ancora un paio di ottimi attacchi, e alla fine si gira campo con Leon e compagni avanti due set a zero (21-25).

    3° SET – Tutto finito? Ancora no, perché questi azzurri hanno tutta l’intenzione di vendere cara la pelle. Questa volta la parità è regola e non eccezione dal primo al punto numero 15, poi i polacchi stampano due muri da paura e spostano dalla loro parte l’ago della bilancia. Il punto a punto continua comunque fino alla fase decisiva del set (20-20), poi ancora una volta l’esperienza e il maggior cinismo dei polacchi fanno la differenza (20-23). Gironi accorcia pizzicando le mani alte del muro, Recine tira lungo al servizio, altro punto costruito tutto dai fratelli Porro, ma alla fine i titoli di coda li fa partire un primo tempo alla velocità della luce di Bieniek.

    Italia – Polonia 0-3(22-25, 21-25, 22-25)Italia: Recine 8, Sbertoli 1, Sanguinetti 2, Bovolenta 11, Mosca 2, Porro L. 11, Laurenzano (L), Porro P. 0, Cortesia 0, Gironi 3. N.e. Bottolo, Rinaldi, Gaggini, Caneschi. All. De Giorgi .Polonia: Kurek 15, Leon 18, Śliwka 0, Kochanowski 3, Janusz 1, Bieniek 8, Zatorski (L), Komenda 0, Bednorz 0, Fornal 7, Bołądź 1, Huber 1. N.e. Popiwczak (L), Kłos. All. Grbic.Arbitri:  Cespedes Lassi Denny Francisco (DOM), Dziewirz Scott (CAN)Durata set:  25 , 26 , 26.Italia: 1 a, 17 bs, 2 mv, 21 et.Polonia: 2 a, 22 bs, 8 mv, 27 et.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Velasco ha già vinto tutte le sue scommesse, ora non restano che le medaglie

    Velasco è troppo vecchio. Velasco allena troppo “vecchio stampo”. Velasco non ha esperienza con le donne. Velasco di qua Velasco di là. Eh già, quando il “Profeta argentino” è stato nominato ct della nazionale femminile ne abbiamo lette e sentite davvero di ogni.

    Adesso, ovviamente, tanti di quei detrattori stanno tirando con vigore il freno a mano per una rapida inversione a U: grande Velasco, mitico Velasco, un genio, l’uomo giusto, l’avevo detto io che avrebbe risolto tutto. Si certo, come no. Qualcuno invece tenta ancora (ancora?!) di tenere il punto con le solite perle leonine da tastiera ai tempi dei social: “E comunque è uno scandalo che l’allenatore della nostra nazionale non canti il nostro inno”. Stendiamo un velo pietosissimo… e parliamo di pallavolo, che è meglio!

    foto Fipav

    In quali condizioni Velasco abbia preso in mano questa squadra è ormai cosa nota. In quali condizioni la stia portando a Parigi pure. Nel giro di un mese di VNL, o poco più, il nuovo ct azzurro le sue scommesse le ha già vinte tutte, e già questo basterebbe per farlo Santo subito.

    In primis, con la scelta di avvalersi della collaborazione di Barbolini, Bernardi e Leggeri, ha dato alle giocatrici modelli credibili da emulare, ascoltare, da cui apprendere, con cui confrontarsi, salvo poi tenere per sé l’ultima parola da vero comandante della nave.

    Un comandante autorevole ma anche autoritario, che ha stabilito subito precise gerarchie, ma anche dato a tutte un ruolo ben definito. Così facendo le azzurre hanno imparato presto a seguirlo, a fidarsi. Ognuna di loro si è sentita importante, si è sentita scelta, si è sentita valorizzata.

    Ora, come per magia, abbiamo una squadra, un gruppo unito e compatto, che rema tutto nella stessa direzione, che si aiuta e si sostiene, continuando magari anche a confrontarsi schiettamente, ma ora forse con il dovuto rispetto. Si spera.

    foto Volleyball World

    Le titolari sono Danesi, Orro, Egonu, Sylla, De Gennaro. Una per ruolo. Le altre sono “le altre titolari”. Non le riserve, non le seconde linee, non i rimpiazzi, non le panchinare. A questa Italia servono tutte, indistintamente, e tutte questo lo hanno capito, tanto da dimostrarlo sul campo con prestazioni sempre di altissimo valore, caratteriale prima che tecnico.Perché “le altre titolari” con Velasco hanno capito di vestire questa maglia perché forti tanto quanto le altre, perché focalizzate sull’obiettivo tanto quanto le altre, perché importanti tanto quanto le altre. Insomma tutto molto “tanto quanto”. Questa è stata la vera magia di Velasco.

    foto Volleyball World

    Bene “tanto quanto” abbiamo visto giocare una Degradi che sotto questa gestione è finalmente esplosa. In passato noi stessi non avevamo lesinato critiche nei suoi confronti, ma oggi ne siamo assolutamente rapiti e le tributiamo i giusti meriti. Alice in queste settimane di VNL è crescita esponenzialmente al pari del resto della squadra e ora forse potrebbe essere lei l’altra titolare in posto 4 insieme a Sylla.

    Foto di Volleyball World

    Già, Myriam Sylla. Anche su di lei quante ne abbiamo lette e sentite negli ultimi anni: non salta, non segna, non riceve più. E invece ora schiaccia con percentuali superiori del 20%, la mano non le trema mai quando la palla scotta, in telecronaca si sente ancora solo la sua voce dare indicazioni in campo e in seconda linea continua a tuffarsi a destra e sinistra, avanti e indietro che manco Buffon ai tempi dell’esordio in Serie A col Parma. Un monumento bisognerebbe fargli a questa ragazza, altroché.

    foto Galbiati/FIPAV

    Altra scommessa vinta da Velasco è quella del reparto centrali, ma qui oggettivamente sarebbe stato più complicato sbagliare. Di ragazze italiane brave in questo ruolo ce ne sono diverse, lui ne ha scelte quattro che il resto del mondo ci invidia.

    Danesi, ora capitano, è una garanzia assoluta. Fahr e Lubian hanno caratteristiche diverse e per questo sono intercambiabili a seconda delle esigenze, dei momenti del match, dell’avversario. Bonifacio, anche lei, ha risposto sempre presente, soprattutto a muro.

    foto Volleyball World

    Infine la scommessa più difficile, convincere tutti che il modo migliore per risolvere il dualismo tra Egonu e Antropova, creato maldestramente dalla gestione precedente, era uno e uno solo, ovvero eliminare il problema. Semplicemente non c’è dualismo: Paola Egonu è la titolare perché la storia parla per lei. Ekaterina Antropova è il secondo fortissimo opposto che abbiamo, da sfruttare ad arte con il doppio cambio o contemporaneamente quando c’è bisogno di alzare il muro. Stop.

    Stesso dicasi per Alessia Orro e Carlotta Cambi: la prima gioca, la seconda subentra quando serve che dia il suo contributo di valore. Gerarchie chiare, ruoli definiti, tutte importanti nessuna esclusa.

    Gaia Giovannini rappresenta il manifesto di questa filosofia: ti convoco perché sei brava e credo in te, ti faccio giocare perché sei brava e credo in te. Ti richiamo perché ho creduto in te e tu hai risposto nel migliore dei modi. Questo Velasco ha fatto con la più giovane del gruppo, questo Velasco fa con il resto del gruppo.

    foto Volleyball World

    Vinte queste scommesse, non restano ora che i risultati, le medaglie. Velasco è stato chiamato per questo, non certo per centrare una qualificazione olimpica che sarebbe arrivata comunque giocando con le scarpe slacciate e un braccio legato dietro la schiena.

    Mettercene al collo una alle Finals di VNL forse importerebbe il giusto, ma aiuterebbe perché vincere accrescerebbe comunque le certezze e la consapevolezza che questo gruppo aveva smarrito. Vincere aiuterebbe a guardarsi allo specchio senza temere di fallire la prova costume. Vincere farebbe capire alle altre squadre che quel costume non sta bene solo a loro.

    foto Volleyball World

    Ad ogni modo è bene tenere a mente una cosa: le ferie, quelle vere, saranno ad agosto. Di come ci sta il costume ora, a fine giugno, davanti allo specchio di casa, potrebbe anche non essere così importante. Ci aspettano altri sacrifici, altri allenamenti, altre prove, altro sudore da versare, qualche difettuccio da eliminare (ad esempio in ricezione e su certe letture difensive, qualche servizio sbagliato di troppo, qualche attacco gestito non benissimo).

    Ciò detto, ciò premesso, lo diciamo sottovoce, piano piano, zitti zitti… ma questo costume appena comprato… ci fa proprio belle! Con una bella collana con pendente poi, come dicono a Parigi, sarebbe proprio la morte sua.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO