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    MotoGp, Vinales rivela: “C'è stato un momento in cui ho pensato di ritirarmi”

    ROMA – Nel 2021, Maverick Vinales ha vissuto forse il momento più difficile della sua vita. Il 25 settembre è infatti deceduto suo cugino Dean Berta, vittima di un incidente durante una gara del campionato Supersport a Jerez de la Frontera. Un duro colpo per il pilota nativo di Figueres, che in un’intervista con Niki Kovacs di ‘GPSpirit’ ha svelato di aver rimesso in discussione il suo futuro: “Ho pensato seriamente di smettere di correre. In fin dei conti avevo una famiglia e un bel po’ di soldi da parte, perciò non c’era da preoccuparsi. Dunque, per quale motivo continuare?”. 
    Vinales si racconta
    Maverick è poi tornato sulla morte del cugino: “E’ stato un colpo davvero duro per me. Per tre mesi non ho fatto altro che pensare a questo, faticavo a comprendere il senso della vita. Mio cugino era come un fratello più piccolo per me. Mi sono sempre preso cura di lui e, ad esempio, quando compravo una moto per me, ne acquistavo una anche per lui in modo da poterci allenare insieme”. In soccorso del pilota spagnolo è arrivata la moglie Raquel: “Mi diceva che non era colpa mia, così come di nessuno. Mi ripeteva che il mio destino era vincere il Mondiale e che avrei dovuto provarci. In quel periodo ho imparato tanto dalla famiglia e mi sono reso conto di quanto io sia fortunato ad averli al mio fianco”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “Dopo la morte di mio cugino ho pensato al ritiro”

    ROMA – Il peggio sembra ormai alle spalle per Maverick Vinales, che non ha vissuto un 2021 facile. Il pilota spagnolo ha infatti perso il cugino Dean Berta, morto durante una gara del campionato Supersport a Jerez de la Frontera. “E’ stato un colpo davvero duro per me. Per tre mesi non ho fatto altro che pensare a questo, faticavo a comprendere il senso della vita. Mio cugino era come un fratello più piccolo per me. Mi sono sempre preso cura di lui e, ad esempio, quando compravo una moto per me, ne acquistavo una anche per lui in modo da poterci allenare insieme” ha dichiarato il classe 1995 in un’intervista con Niki Kovacs di ‘GPSpirit’.
    Il retroscena di Vinales
    “Ho pensato seriamente di smettere di correre. In fin dei conti avevo una famiglia e un bel po’ di soldi da parte, perciò non c’era da preoccuparsi. Dunque, per quale motivo continuare?”. Così il pilota spagnolo, in cui soccorso è arrivata la moglie Raquel: “Mi diceva che non era colpa mia, così come di nessuno. Mi ripeteva che il mio destino era vincere il Mondiale e che avrei dovuto provarci. In quel periodo ho imparato tanto dalla famiglia e mi sono reso conto di quanto sia fortunato ad averli al mio fianco”. Essere forte e lottare per il suo sogno, ovvero diventare campione del mondo: questo l’obiettivo di Vinales, determinato a portare in alto l’Aprilia ed a compiere un’impresa che non gli è riuscita alla guida della Yamaha. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, verso il Gp del Qatar: statistiche e curiosità

    ROMA – La MotoGp è pronta per la stagione 2022, la prima dopo oltre due decenni senza Valentino Rossi in pista. Il campionato riparte dal Gran Premio del Qatar con Fabio Quartararo pronto a difendere il titolo conquistato pochi mesi fa, mentre Pecco Bagnaia tornerà all’attacco dopo il secondo posto del 2021. Importante anche il ritorno di Marc Marquez, rimasto lontano dal Motomondiale per quasi tutto il 2020 e costretto a saltare numerosi Gp anche nell’ultimo anno. La sfida per la vittoria finale vedrà tanti contendenti, tanto che gli stessi piloti faticano a individuare un “numero uno” per il Mondiale a venire.
    L’egemonia di Italia e Spagna
    Nelle ultime nove edizioni del Gran Premio del Qatar, a trionfare in classe regina sono stati solamente piloti italiani e spagnoli. Per trovare un successo di un’altra bandiera bisogna tornare fino al 2011, quando a salire sul gradino più alto del podio fu Casey Stoner su Honda. L’ultimo a conquistare il primo posto è stato Maverick Vinales, che sarebbe poi passato da Yamaha ad Aprilia a metà stagione. Le ultime due vittorie tricolore sono arrivate nel 2018 e nel 2019 con Andrea Dovizioso, al tempo in sella alla Ducati, mentre nel 2020 in MotoGp non si è corso a causa della pandemia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “Yamaha? In pochi sanno cosa sia successo”

    ROMA – “È il silenzio la miglior risposta. Non ho niente da dire a proposito. In pochissimi sanno cosa sia davvero successo. Lì dentro ho incontrato molte persone cattive, così come ne ho conosciuto di buone. È stata però un’esperienza che mi ha reso un po’ più diffidente verso gli estranei”. Sono queste le parole di Maverick Vinales, pilota MotoGp dell’Aprilia intervistato a poche ore dall’anteprima di “MotoGp Unlimited” dal Mundo Deportivo. Nella circostanza, il 27enne di Figueres si è espresso così sulla sua permanenza in Yamaha, durata cinque stagioni e terminata nel bel mezzo dello scorso Motomondiale dopo il Gran Premio di Stiria.
    Testa al debutto
    Ora però per Vinales è tempo di iniziare la sua prima stagione con l’Aprilia. La scuderia di Noale punta su di lui e su Aleix Espargaro per consolidare i buoni risultati raccolti nel 2021. Ma guai a pensare a un rilassamento: “Non pensate – ha infatti aggiunto lo spagnolo – che ci sia molta differenza. La pressione c’è lo stesso, solo che è positiva. In Aprilia abbiamo degli obiettivi, ma per raggiungerli servirà tempo. Di questo ne sono tutti consapevoli. Per quanto mi riguarda, devo trovare solidità e concretezza”. Il pensiero di Vinales va però al Gran Premio del Qatar, in programma il prossimo 6 marzo, che aprirà la nuova stagione del Motomondiale: “Vincere lì sarebbe una grande impresa, ma bisogna comunque essere realistici”, ha concluso l’ex Yamaha. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rivola: “Curioso di vedere come sarà Vinales sotto pressione”

    ROMA – Uno dei temi della nuova MotoGp sarà la presenza di Maverick Vinales nel box Aprilia. A tal proposito, Massimo Rivola, patron della scuderia italiana, ha parlato così al portale “motorsport.com” dell’arrivo dello spagnolo a Noale: “Sono molto contento di avere Vinales e di notare come si sia integrato. Il nostro progetto è quello di tenerlo il più possibile: ha l’età perfetta (27 anni, ndr). Nel 2021, le cinque gare con noi erano un test, sono curioso di vedere come reagirà Maverick sotto pressione davanti a un calendario di 21 Gran Premi”. Dopo l’addio burrascoso con la Yamaha, Vinales ha infatti provato una sella presso il team italiano, con il quale ha già fatto registrare buoni tempi nei test ufficiali a Mandalika.
    Le parole di Rivola
    Il cammino di preparazione di Vinales verso il 2022 dunque prosegue, con l’Aprilia che ha trovato in lui un pilota d’esperienza. “Vinales ha portato con sé – ha infatti continuato Rivola – una grande conoscenza. In Suzuki e Yamaha le moto sono ben sviluppate e credo che la sua sensibilità possa portarci un vantaggio sotto questo aspetto”. Una variabile potrebbe però essere la capacità di Vinales di mantenere i nervi saldi, ragion per cui si è deciso si optare per un mental coach da affiancare allo spagnolo: “Dopo quello che mi è stato detto di lui, voglio vedere se siamo riusciti a farlo maturare”, ha infatti concluso il CEO dell’Aprilia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rivola: “Voglio vedere come Vinales reagirà alla pressione”

    ROMA – “Sono entusiasta di avere Vinales e di notare come si sia integrato. Il nostro progetto è quello di tenerlo il più possibile: ha l’età perfetta (27 anni, ndr). Nel 2021, le cinque gare con noi erano un test, sono curioso di vedere come reagirà Maverick sotto pressione davanti a un calendario di 21 Gran Premi”. Ha parlato così ai microfoni di “motorsport.com” Massimo Rivola, CEO di Aprilia Racing e uomo che ha reso possibile il passaggio di Vinales alla casa di Noale. Dopo l’addio burrascoso con la Yamaha, Vinales ha infatti provato una sella presso il team italiano, con il quale ha già fatto registrare buoni tempi nei test ufficiali a Mandalika.
    Sotto i riflettori
    Il cammino di preparazione di Vinales verso la MotoGp 2022 dunque prosegue, con l’Aprilia che ha trovato in lui un pilota d’esperienza. “Vinales ha portato con sé – ha infatti continuato Rivola – una grande conoscenza. In Suzuki e Yamaha le moto sono ben sviluppate e credo che la sua sensibilità possa portarci un vantaggio sotto questo aspetto”. C’è però da valutare, appunto, la tenuta psicologica del 27enne, a cui Rivola ha anche affiancato un mental coach: “Dopo quello che mi è stato detto di lui, voglio vedere se siamo riusciti a farlo maturare”, ha detto concludendo il manager dell’Aprilia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “Aprilia più agile e veloce, abbiamo un bel passo”

    ROMA – Dopo la terza e ultima giornata dei test ufficiali MotoGp di Mandalika, Maverick Vinales può certamente dirsi appagato: “Sono molto contento – ha detto a “Sky Sport” – perché in due piste molto diverse (Sepang e Mandalika, ndr) siamo stati competitivi, questa è la verità. Ancora non siamo al massimo, dobbiamo dedicarci sul setup. Ma comunque riesco a fare dei bei giri e ho un bel passo”. L’Aprilia infatti, lungo tutt’e tre i giorni a disposizione, è stata capace di piazzarsi sempre fra le prime posizioni, mostrando miglioramenti su tutta la linea.
    Miglioramenti Aprilia
    È lo sviluppo della moto ad avere più impressionato Vinales, che l’anno scorso ha disputato solo gli ultimi Gran Premi con l’Aprilia, dopo l’addio alla Yamaha. “Rispetto al 2021 è migliorata. È più agile, curva di più ed è più veloce sul rettilineo. Quindi è tutto positivo. Picchiamo forte, ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Siamo concentrati su di noi e dobbiamo costruire i nostri risultati passo dopo passo”, ha detto il classe 1995. Messi da parte i testi di Mandalika, per i team della classe regina è ora partito il countdown per la prima tappa del Motomondiale 2022. Ci sono ancora alcune settimante per tirare a lucido le moto poi, il prossimo 6 marzo, i semafori in Qatar si spegneranno. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “Sono molto soddisfatto, moto migliorata in tutto”

    ROMA – “La verità è che sono molto contento perché in due piste molto diverse siamo competitivi. Ancora non siamo al massimo, dobbiamo ancora lavorare sul setup. Ma comunque riesco a fare dei bei giri e ho un bel passo”. È un Maverick Vinales soddisfatto quello che si presenta ai microfoni di “Sky Sport” dopo la prima sessione di test ufficiali MotoGp a Mandalika, in Indonesia. L’Aprilia infatti, lungo tutt’e tre i giorni a disposizione, è stata capace di piazzarsi sempre fra le prime posizioni, mostrando miglioramenti su tutta la linea.
    Le parole di Vinales
    È lo sviluppo della moto ad avere più impressionato Vinales, che l’anno scorso ha disputato solo gli ultimi Gran Premi con l’Aprilia, dopo l’addio alla Yamaha. “Rispetto al 2021 è migliorata. È più agile, curva di più ed è più veloce sul rettilineo. Quindi è tutto positivo. Picchiamo forte, ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Siamo concentrati su di noi e dobbiamo costruire i nostri risultati passo dopo passo”, ha detto il classe 1995. Superati i test in Indonesia, ora le scuderie avranno ancora un po’ di tempo a disposizione per settare al meglio le moto prima del debutto nel Motomondiale 2022, che avverrà in Qatar il prossimo 6 marzo. LEGGI TUTTO