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    Gabi Garcia Fernandez giocherà con la maglia degli USA?

    Di Redazione Gabi Garcia Fernandez, opposto portoricano della Cucine Lube Civitanova, avvierà nei prossimi giornic le pratiche per cambiare la nazionalità sportiva e vestire la maglia degli USA, il paese in cui è cresciuto e si è messo in luce a livello universitario con la BYU. A renderlo noto con un comunicato è stata la stessa Federazione di Portorico, che ha spiegato di essere venuta a conoscenza della sua decisione con una mail invita venerdì 4 marzo. Garcia Fernandez, che recentemente ha rinnovato per altri due anni il suo contratto con la Lube, è senza alcun dubbio il giocatore più rappresentativo di Portorico e ha contribuito in modo determinante alla storica vittoria della nazionale caraibica nel campionato Norceca dello scorso anno, valsa anche la qualificazione ai Mondiali 2022. Logico, quindi, che la Federazione non abbia preso per nulla bene la sua scelta: “È una decisione che ci intristisce e che deploriamo, e come da regolamento sottoporremo alla FIVB le nostre obiezioni al cambio di nazionalità e le motivazioni per cui Garcia Fernandez deve continuare a rappresentare Portorico negli eventi per i quali sarà convocato“. (fonte: Instagram Fedpurvoli) LEGGI TUTTO

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    Usa, chiesto il rilascio della campionessa di basket in Russia

    Il dipartimento di stato degli Stati Uniti ha richiesto la scarcerazione dei detenuti americani in Russia, di cui fa parte Brittney Griner, la cestista due volte campionessa olimpica arrestata all’aeroporto di Mosca per alcune ricariche con olio di cannabis per svapare. Il timore è che Griner sia stata fermata sullo sfondo delle tensioni per l’Ucraina e che Mosca voglia usarla per uno scambio con altri prigionieri. Nel frattempo, le tv statali russe hanno mostrato una foto dell’atleta, in piedi in una caserma di polizia con in mano un pezzo di carta su cui è scritto il suo nome.Sullo stesso argomentoBasketRussia, campionessa americana di basket arrestata per droga LEGGI TUTTO

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    Ucraina, Usa chiedono il rilascio della campionessa WNBA in Russia

    Il dipartimento di stato Usa ha chiesto il rilascio dei detenuti americani in Russia, compresa Brittney Griner, la cestista due volte campionessa olimpica arrestata all’aeroporto di Mosca per alcune ricariche con olio di cannabis per svapare. Il timore è che Griner sia stata fermata sullo sfondo delle tensioni per l’Ucraina e che Mosca voglia usarla per uno scambio con altri prigionieri. Intanto le tv statali russe hanno mostrato una foto dell’atleta, in piedi in una caserma di polizia con in mano un pezzo di carta su cui è scritto il suo nome.Sullo stesso argomentoRussia, arrestata per droga una campionessa americana di basketBasket LEGGI TUTTO

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    Russia, arrestata per droga una campionessa americana di basket

    WASHINGTON (USA) – Rischia di salire ancora la tensione tra Usa e Russia. Mentre continua la guerra in Ucraina, arriva infatti la notizia dell’arresto per droga da parte delle autorità russe di una non meglio identificata cestista americana, due volte campionessa olimpica, perché trovata in possesso di sostanze stupefacenti (si tratterebbe di una sigaretta elettronica e di olio di cannabis). L’atleta è stata fermata alla dogana dopo un volo in arrivo da New York in febbraio e ora rischia potenzialmente da 5 a 10 anni di carcere.  LEGGI TUTTO

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    Nba: Miami ko a Milwaukee, Harden trascina Philadelphia

    NEW YORK (STATI UNITI) – Si ferma in Nba la corsa dei Miami Heat. La capolista della Eastern Conference è caduta all’ultimo sul campo del Fiserv Forum di Milwaukee. I Bucks si sono imposti per 120-119 grazie a un canestro di Jrue Holiday (25 punti in tutto per lui) a meno di 2″ dal termine del match. I padroni di casa hanno recuperato da -14: a referto 28 punti per Giannis Antetokounmpo e 26 per Khris Middleton. Negli Heat ‘inutili’ i 30 punti di Tyler Herro. James Harden, al debutto davanti al pubblico del Wells Fargo Center di Philadelphia, ha trascinato invece al successo i 76ers contro i New York Knicks. Rotonda affermazione: 123-108. Per Harden 26 punti, con 9 assist e 9 rimbalzi. Bene anche gli altri due ‘Big Three’ di Philadelphia: per Joel Embiid 27 punti e 12 rimbalzi, per Tyrese Maxey, invece, quota 25. Due dei match della notte sono terminati dopo un tempo supplementare: gli Utah Jazz (nono successo nelle ultime dieci gare) hanno piegato fuori casa gli Houston Rockets (all’undicesimo ko di fila) per 132-127; gli Indiana Pacers (sempre all’extra time) hanno superato invece per 122-114 gli Orlando Magic. Nelle altre quattro gare, infine, vittorie esterne per i Charlotte Hornets, 119-98 sui Cleveland Cavaliers e per gli Oklahoma City Thunder (119-107 sui Denver Nuggets, mentre hanno vinto in casa i New Orleans Pelicans (125-95 sui Sacramento Kings) e i Phoenix Suns, 120-90 sui Portland Trail Blazers. LEGGI TUTTO

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    Nba: Milwaukee stende Miami, Harden spinge Philadelphia

    NEW YORK (STATI UNITI) – Sconfitta a un passo dalla sirena per i Miami Heat. La capolista della Eastern Conference di Nba è caduta all’ultimo sul campo del Fiserv Forum di Milwaukee: i Bucks si sono imposti per 120-119 grazie a un canestro di Jrue Holiday (25 punti in tutto per lui) a meno di 2″ dal termine del match. I padroni di casa hanno recuperato da -14: a referto 28 punti per Giannis Antetokounmpo e 26 per Khris Middleton. Negli Heat ‘inutili’ i 30 punti di Tyler Herro. James Harden, al debutto davanti al pubblico del Wells Fargo Center di Philadelphia, ha trascinato invece al successo i 76ers contro i New York Knicks. Rotonda affermazione: 123-108. Per Harden 26 punti, con 9 assist e 9 rimbalzi. Bene anche gli altri due ‘Big Three’ di Philadelphia: per Joel Embiid 27 punti e 12 rimbalzi, per Tyrese Maxey, invece, quota 25. Due dei match della notte sono terminati dopo un tempo supplementare: gli Utah Jazz (nono successo nelle ultime dieci gare) hanno piegato fuori casa gli Houston Rockets (all’undicesimo ko di fila) per 132-127; gli Indiana Pacers (sempre all’extra time) hanno superato invece per 122-114 gli Orlando Magic. Nelle altre quattro gare, infine, vittorie esterne per i Charlotte Hornets, 119-98 sui Cleveland Cavaliers e per gli Oklahoma City Thunder (119-107 sui Denver Nuggets, mentre hanno vinto in casa i New Orleans Pelicans (125-95 sui Sacramento Kings) e i Phoenix Suns, 120-90 sui Portland Trail Blazers. LEGGI TUTTO

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    Donne, la figlia di Dennis Rodman convocata dalla nazionale di calcio USA

    NEW YORK – La 19enne figlia di Dennis Rodman, Trinity, ha ricevuto la sua prima chiamata nella nazionale Usa di calcio femminile, campione del mondo in carica. L’adolescente prodigio, Rookie of the Year del campionato, nella lista delle 25 calciatrici chiamate dal CT Vlatko Andonovski è l’unica debuttante. la squadra svolgerà un ritiro dal 19 al 29 gennaio ad Austin, in Texas.Sullo stesso argomentoSerie AChi è Emma Lind, la svedese che difenderà la porta della Roma

    Il Mondiale Under 20 femminile è stato annullato

    Ritiro non legato a impegni imminenti, ma Trinity può sfruttare l’occasione per ambientarsi all’interno del gruppo.. La figlia dell’ex star NBA avrebbe preferito essere chiamata per il Mondiale Under 20, che però, a causa della pandemia, è stato annullato. 

    Guarda la galleryJuve nella storia del calcio femminile: Servette ko e quarti di Champions LEGGI TUTTO

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    Ufficiali le conferme di Karch Kiraly e John Speraw come CT degli USA

    Di Redazione La notizia anticipata a novembre è diventata ufficiale: i due CT delle nazionali USA, Karch Kiraly per la rappresentativa femminile e John Speraw per quella maschile, hanno rinnovato i rispettivi contratti fino alle Olimpiadi di Parigi 2024. Kiraly, che guida la nazionale a stelle e strisce dal 2012 e ha conquistato tra l’altro lo storico oro olimpico di Tokyo 2020, ha dichiarato che “13 minuti dopo” la vittoria ai Giochi aveva già cominciato a pensare alla squadra per Parigi: “Scrivere la storia a Tokyo è stato immensamente appagante, ma mi ha reso ancora più affamato di successi, e lo stesso vale per tutto il gruppo. Amo questo lavoro, perché ho il privilegio di lavorare con persone che adoro; persone di grande carattere, che si impegnano a imparare e a raggiungere epiche performance di squadra. Sono onorato ed emozionato di avere la possibilità di farlo per altri 3 anni“. Speraw ha solo un anno in meno di “militanza” in nazionale rispetto al collega e, pur non avendo raggiunto gli stessi traguardi, ha all’attivo il bronzo alle Olimpiadi di Rio e ai Mondiali 2018 e l’argento alla VNL 2019; in precedenza aveva vinto la World League nel 2014 e la World Cup nel 2015. “È uno straordinario onore rappresentare gli Stati Uniti – ha detto – adoro lavorare con questi atleti in un ambiente unico. Nel Team USA si possono sviluppare ottime relazioni, perché i nostri atleti possono lavorare insieme in palestra per molto tempo. Certo, a Tokyo non è andata molto bene, quindi ora voglio raddrizzare la situazione e dare un’altra possibilità a questa squadra“. Una visione confermata da Jamie Davis, presidente e CEO di USA Volleyball, secondo il quale “John ha quello che ci vuole per guidare i ragazzi alla lotta per le medaglie fra tre anni“. (fonte: USA Volleyball) LEGGI TUTTO