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    Europei femminili al via: voglia di riscatto e possibili sorprese

    Di Redazione
    Prende il via questa sera, con i due match tra Bulgaria e Grecia e tra Romania e Turchia, un’edizione dei Campionati Europei femminili per molti versi inedita: mai la manifestazione continentale si era disputata così a ridosso delle Olimpiadi, portandosi dietro di conseguenza tutti gli strascichi di Tokyo a livello fisico ma, soprattutto, di risultati e aspettative.
    È innegabile, infatti, che tutte le grandi favorite della vigilia arrivino all’appuntamento con qualcosa da farsi perdonare: la Serbia non è riuscita a raggiungere una finale che pareva alla sua portata, l’Italia, come sappiamo, ha deluso ampiamente le attese e la stessa Turchia, pur avendo centrato una storica qualificazione ai quarti dei Giochi, non può non recriminare sulla sconfitta contro la Corea. Così chi invece ha fatto meglio del previsto in Giappone, come la Russia, o chi non c’era affatto, come Polonia, Olanda o Bulgaria, può aspirare a una nuova sorpresa.
    La formula della manifestazione, pur alquanto criticata, è rimasta la stessa rispetto al 2019: 4 gironi da 6 squadre in quattro diverse sedi (Serbia, Bulgaria, Croazia e Romania), le prime 4 di ogni gruppo passano agli ottavi di finale (28-30 agosto), seguiti a stretto giro dai quarti (31 agosto-1° settembre). La final four si disputerà il 3 e 4 settembre interamente a Belgrado, con la Serbia che dunque avrà – per l’ennesima volta… – il vantaggio di non muoversi di casa dall’inizio alla fine.
    Esaminiamo una per una le quattro pool della fase iniziale, che come detto si inaugura oggi per concludersi il 26 agosto (l’Italia esordirà venerdì 20 contro la Bielorussia a Zara): non prima, però, di esserci concessi un piccolo sondaggio sul risultato finale della manifestazione…
    POOL ADue grandi favorite e un’outsider di lusso. La Serbia di Zoran Terzic è, come detto, in pole position nei pronostici, sia per i valori tecnici sia per il ruolo di paese ospitante delle finali. La rosa sarà praticamente la stessa di Tokyo, senza Mihajlovic (praticamente mai utilizzata alle Olimpiadi) e Aleksic, ma con il ritorno di Veljkovic. La principale avversaria delle slave sarà senza dubbio la Russia di Sergio Busato, che è stata una delle più belle sorprese dei Giochi, con il talento di Arina Fedorovtseva in grande evidenza. A recitare il ruolo di terzo incomodo mira il Belgio, forte delle ottime prestazioni in VNL sotto la guida di Britt Herbots. Per centrare il quarto posto, la Francia dovrà fare i conti con un Azerbaijan in fase calante ma soprattutto con l’emergente Bosnia Erzegovina di Begic e Dajana Boskovic, fresca vincitrice della Silver League.
    Foto CEV
    POOL BSi gioca in Bulgaria (a Plovdiv) e le padrone di casa puntano ovviamente a recitare un ruolo di primo piano dopo anni di anonimato, schierando tutta la loro potenza di fuoco: Vasileva, Todorova e Barakova tra le stelle della squadra che ha vinto l’ultima Golden League. Non sarà facile superarla per una Polonia orfana di Wolosz e anche di Kakolewska (infortunio), che punterà molto sul talento offensivo di Stysiak e Smarzek. Occhio alla giovane Germania, sorpresa del torneo di qualificazione olimpica. La Repubblica Ceca – con la neo-romana Trnkova tra le top player – e la Spagna sembrano favorite per il passaggio del turno rispetto a una Grecia che si presenta da assoluta outsider.
    Foto CEV
    POOL CIl girone dell’Italia non può non vedere le azzurre come assolute favorite, malgrado i problemi della vigilia, tra cui spicca l’infortunio di Caterina Bosetti. La squadra di Davide Mazzanti dovrà vedersela soprattutto con le padrone di casa: quello con la Croazia di Daniele Santarelli sarà un match affascinante per il confronto allievo-maestro, ma anche per le qualità importanti di Fabris, Butigan e compagne. Per gli altri due posti è lotta durissima: la Slovacchia di Marco Fenoglio, che nel 2019 riuscì a strappare una storica qualificazione battendo Bielorussia e Svizzera, si ritrova di fronte le stesse avversarie, con in più un’Ungheria che resta sulla carta il fanalino di coda, ma ha fatto importanti passi avanti.
    Foto CEV
    POOL DL’ennesimo confronto tra la Turchia di Giovanni Guidetti e la sua ormai lontana ex Olanda non può non affascinare. La squadra turca, che si presenta con lo stesso roster di Tokyo, punta a confermare se non addirittura migliorare il secondo posto di due anni fa, mentre le orange hanno dimostrato alla VNL di potersi rendere pericolose anche senza alcune big. Da non sottovalutare le padrone di casa della Romania, guidate da Luciano Pedullà, che puntano tutto sul talento della stellina Carutasu. C’è grande curiosità per la presenza della Svezia e, quindi, della sua bomber Isabelle Haak, che andranno a caccia di un traguardo mai raggiunto prima, giocandosi le loro carte contro Ucraina e Finlandia.
    Foto CEV
    IL CALENDARIO
    Pool A (a Belgrado): Serbia-Bosnia Erzegovina gio 19/8 ore 17; Azerbaijan-Belgio ven 20/8 ore 17; Russia-Francia ven 20/8 ore 20; Azerbaijan-Bosnia sab 21/8 ore 18; Francia-Serbia sab 21/8 ore 21; Russia-Azerbaijan dom 22/8 ore 17; Serbia-Belgio dom 22/8 ore 20; Belgio-Russia lun 23/8 ore 17; Bosnia-Francia lun 23/8 ore 20; Bosnia-Belgio mar 24/8 ore 17; Azerbaijan-Serbia mar 24/8 ore 20; Francia-Azerbaijan mer 25/8 ore 17; Serbia-Russia mer 25/8 ore 20; Russia-Bosnia gio 26/8 ore 17; Belgio-Francia gio 26/8 ore 20.
    Pool B (a Plovdiv): Bulgaria-Grecia mer 18/8 ore 19.30; Spagna-Rep.Ceca gio 19/8 ore 16.30; Germania-Polonia gio 19/8 ore 19.30; Rep.Ceca-Germania ven 20/8 ore 16.30; Grecia-Polonia ven 20/8 ore 19.30; Rep.Ceca-Polonia sab 21/8 ore 16.30; Bulgaria-Spagna sab 21/8 ore 19.30; Grecia-Spagna dom 22/8 ore 15.00; Germania-Bulgaria dom 22/8 ore 18; Grecia-Rep.Ceca lun 23/8 ore 16.30; Polonia-Spagna lun 23/8 ore 19.30; Germania-Grecia mar 24/8 ore 16.30; Bulgaria-Rep.Ceca mar 24/8 ore 19.30; Spagna-Germania mer 25/8 ore 16.30; Bulgaria-Polonia mer 25/8 ore 19.30.
    Pool C (a Zara): Croazia-Svizzera gio 19/8 ore 17; Italia-Bielorussia ven 20/8 ore 17.15; Ungheria-Slovacchia ven 20/8 ore 20.15; Bielorussia-Croazia sab 21/8 ore 17; Ungheria-Svizzera sab 21/8 ore 20; Croazia-Slovacchia dom 22/8 ore 17; Italia-Ungheria dom 22/8 ore 20; Slovacchia-Italia lun 23/8 ore 17.15; Svizzera-Bielorussia lun 23/8 ore 20.15; Ungheria-Croazia mar 24/8 ore 17; Svizzera-Slovacchia mar 24/8 ore 20; Bielorussia-Ungheria mer 25/8 ore 18; Croazia-Italia mer 25/8 ore 21; Slovacchia-Bielorussia gio 26/8 ore 17; Italia-Svizzera gio 26/8 ore 20.
    Pool D (a Cluj Napoca): Romania-Turchia mer 18/8 ore 19.30; Svezia-Finlandia gio 19/8 ore 15; Olanda-Ucraina gio 19/8 ore 18; Finlandia-Olanda ven 20/8 ore 16.30; Turchia-Ucraina ven 20/8 ore 19.30; Finlandia-Ucraina sab 21/8 ore 16.30; Romania-Svezia sab 21/8 ore 19.30; Turchia-Svezia dom 22/8 ore 16.30; Olanda-Romania dom 22/8 ore 19.30; Ucraina-Svezia lun 23/8 ore 16.30; Turchia-Finlandia lun 23/8 ore 19.30; Olanda-Turchia mar 24/8 ore 16.30; Romania-Finlandia mar 24/8 ore 19.30; Svezia-Olanda mer 25/8 ore 16.30; Romania-Ucraina mer 25/8 ore 19.30.
    Ottavi di finale (a Plovdiv): 1B-4A sab 28/8; 2D-3B sab 28/8; 1D-4B dom 29/8; 2B-3D dom 29/8. A Belgrado: 1A-4C dom 29/8; 2C-3A dom 29/8; 1C-4A lun 30/8; 2A-3C lun 30/8 (orari da definire).
    Quarti di finale (a Plovdiv): vincente 5-vincente 8 mar 31/8; vincente 6-vincente 7 mar 31/8. A Belgrado: vincente 1-vincente 4 mer 1/9; vincente 2-vincente 3 mer 1/9.
    Semifinali (a Belgrado): ven 3/9.Finale per il terzo posto (a Belgrado): sab 4/9 ore 17.00.Finale per il primo posto (a Belgrado): sab 4/9 ore 20.00.
    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Continua il sogno olimpico di USA e Corea del Sud: le prime due semifinaliste

    Di Redazione E’ tempo di fare sul serio a Tokyo, è tempo di decretare le semifinaliste delle Olimpiadi femminili. Alle 2 del mattino, ore italiane, sono scese in campo Corea del Sud e Turchia, per una sfida davvero all’ultima palla e un derby italiano sulla panchina. Più agile il cammino degli Stati Uniti che, nonostante l’assenza di Poulter per infortunio, si sbarazza della Repubblica Dominicana in meno di 90 minuti. Adesso, le due vincenti attendono gli esiti di Italia-Serbia e Brasile-Russia (ROC) per scoprire le proprie avversarie alle semifinali. Dopo essere riuscite nell’impresa di battere le padroni di casa del Giappone il 31 luglio scorso e dopo il secco 3-0 subìto dalla Serbia, le ragazze della Corea del Sud ritrovano il successo. Contro la Turchia serve pazienza, è una squadra che, se si concede come nel primo parziale, poi alza la testa e combatte. Ma la pazienza è la virtù dei forti e coach Lavarini lo sa bene. I 28 punti di Kim Yeon Koung sicuramente hanno contribuito a portare la squadra alla tappa successiva delle Olimpiadi. La sfida tra i coach italiani Lavarini e Guidetti è vinta dal tecnico di Novara. Foto FIVB Come anticipato sopra, le americane di coach Kiraly hanno avuto vita più facile. Sono occorsi, infatti, 83 minuti agli Stati Uniti per decretare il loro passaggio alla semifinale delle Olimpiadi. 21 i punti di Drews, best scorer del match. La Repubblica Dominicana arresta, quindi, la sua corsa ai quarti di finale. La delusione delle atlete per un match senza equilibrio è palpabile e comprensibile, ma il percorso compiuto da questa nazionale le decreta comunque tra la 5° e l’8° nazionale più forte al mondo. Foto FIVB Corea del Sud-Turchia 3-2 (17-25, 25-17, 28-26, 18-25, 15-13) Corea: Lee (2), Yeum (2), Kim (9), An (2), Park (2), Kim Yeon (28), Kim Su (3), Park Jeongah (16), Yang (11), Jeong (4), Oh, Pyo. All. LavariniTurchia: Ozbay (2), Senoglu (8), Ercan (4), Baladin (3), Ismailoglu (8), Aydemir Akyol (1), Boz (24), Erdem Dundar (15), Gunes (14), Karakurt (7), Akoz. N.E. Caliskan. All. Guidetti Repubblica Dominicana-USA 0-3 (11-25, 20-25, 19-25) Rep. Dominicana: Vargas Valdez (5), Rivera Brens (7), de la Cruz (2), Martinez B. (16), Martinez J. (6), Gonzalez Lopez (1), Castillo, Dominguez Martinez, Marte Frica, Pena Isabel, Martinez Caro. N.E. Eve Mejia. All. KwiekUSA: Hancock (3), Larson (7), Drews (21), Bartsch-Hackley (13), Hill (1), Akinradewo (7), Washington (10), Wong-Orantes. N.E. Poulter, Thompson, Robinson, Ogbogu. All. Kiraly (Fonte: FIVB) LEGGI TUTTO

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    Terribile scontro con Ozbay: tre denti rotti per Meliha Ismailoglu

    Di Redazione La partita contro la Russia, che è valsa alla Turchia il terzo posto nel girone del torneo olimpico di Tokyo 2020, ha lasciato però pesanti strascichi sulla nazionale di Giovanni Guidetti. Nel corso del tie break, la schiacciatrice Meliha Ismailoglu e la palleggiatrice Cansu Ozbay sono rimaste vittime di un violentissimo scontro mentre cercavano di recuperare un pallone: ad avere la peggio è stata Ismailoglu, che ne è uscita con tre denti anteriori rotti (come lei stessa ha dichiarato sui social), mentre Ozbay se l’è cavata con qualche taglio e un bello spavento. Il team manager della nazionale Pelin Celik ha spiegato: “Meliha e Cansu sono in buone condizioni, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Meliha ha i denti rotti ed è attualmente in cura dal dentista. Ci sono alcune ferite dovute allo scontro sul labbro e sulle gengive di Cansu, ma sono stati già fatti gli interventi necessari“. Entrambe le giocatrici dovrebbero essere a disposizione per il quarto di finale di domani contro la Corea del Sud. (fonte: Voleybolun Sesi) LEGGI TUTTO

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    La Turchia batte la Russia e si prende il terzo posto

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] È della Turchia il terzo posto nell’equilibratissima Pool B, il girone dell’Italia del torneo olimpico femminile di Tokyo 2020. La squadra di Giovanni Guidetti aggiunge all’elenco delle sue “vittime” anche la Russia (ROC), battuta per 3-2 al termine di una sfida combattutissima: 11 ace a 4 per la squadra di Busato ma 16 muri vincenti per la Turchia, ben 7 dei quali ad opera di una super Zehra Gunes. Le russe, che con una vittoria sarebbero potute arrivare addirittura al primo posto, chiudono invece quarte per peggior quoziente set e attendono il Brasile nei quarti; Erdem e compagne affronteranno invece una tra Serbia e Corea del Sud (l’altra toccherà invece alle azzurre). La stessa Serbia ha battuto la Corea per 3-0 in una gara del tutto inutile ai fini della classifica: Terzic ha comunque dato fiducia alle titolari, mentre Lavarini ha operato diversi cambi. Si attende ora la sfida decisiva tra Giappone e Repubblica Dominicana per definire l’ultima squadra qualificata, che andrà ad affrontare gli USA nei quarti. RISULTATI Pool A: Serbia-Corea del Sud 3-0 (25-18, 25-17, 25-18); Giappone-Rep.Dominicana ore 12.40; Brasile-Kenya ore 14.45. Classifica: Serbia 4 vittorie (12 punti), Brasile 4 (11), Corea del Sud 3 (7), Rep.Dominicana 1 (5), Giappone 1 (4), Kenya 0 (0). Pool B: USA-Italia 3-2 (21-25, 25-16, 25-27, 25-16, 15-12); ROC-Turchia 2-3 (25-21, 23-25, 23-25, 25-15, 10-15); Cina-Argentina ore 9.25. Classifica: USA 4 vittorie (10 punti), Italia 3 (10), Turchia e ROC 3 (9), Cina 1 (4), Argentina 0 (0). (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Italia a tutta forza: anche la Turchia deve arrendersi

    Di Redazione Un’altra grande prova della nazionale femminile nel torneo olimpico di Tokyo 2020: dopo il positivo esordio contro la Russia, l’Italia si ripete superando uno degli ostacoli più duri del girone, la Turchia di Giovanni Guidetti (che aveva “asfaltato”) la Cina. La squadra di Davide Mazzanti si impone in 4 set al termine di una partita ostica, giocata per lunghi tratti punto a punto ma dominata da metà del terzo parziale in poi: grinta e carattere si confermano tra le armi azzurre, insieme alle doti fisiche e tecniche che ben conosciamo. Gara di altissimo livello e ben giocata da tutta la squadra italiana: se Paola Egonu fa la parte del leone in attacco con i suoi 29 punti (48%), non sono da meno Caterina Bosetti (13), protagonista di un’altra prova esplosiva, la solita impeccabile Moki De Gennaro in difesa, la lucidissima Malinov e le centrali Fahr e Danesi, quest’ultima decisiva con 3 muri nel quarto set. Molto positivo anche il recupero di Miriam Sylla, che entra nel primo set al posto di Pietrini e non lascia più il campo, confermandosi pienamente recuperata (59% in ricezione per il capitano). La Turchia fa il possibile per contenere le azzurre puntando sui soliti attacchi al centro di Eda Erdem (11) e Zehra Gunes (14), ma patisce non poco in attacco, dove soprattutto Ebrar Karakurt non è all’altezza delle aspettative: 6 punti con il 31% per la neo-novarese. Alla lunga i numeri vedono prevalere l’Italia in particolare a muro, con uno splendido 15-12: tutte le giocatrici azzurre mettono a segno almeno 2 block (4 quelli di Fahr). E adesso Egonu e compagne si preparano alla prossima sfida, quella di giovedì contro l’Argentina, che potrebbe già sigillare la qualificazione. 1° SET – Mazzanti ripropone il sestetto vittorioso contro la Russia, con Pietrini e Bosetti in posto 4. La Turchia sceglie Ozbay in palleggio, Karakurt opposto, Erdem e Gunes al centro, Baladin e Ismailoglu schiacciatrici e Akoz libero. Dopo un avvio equilibrato l’Italia scappa via sul servizio di Pietrini: parziale di 6-0 per il 10-4. Guidetti corre ai ripari con i cambi, ma le azzurre sembrano dominare (16-8, 17-10). La Turchia però c’è e dal 18-13 si riavvicina prima sul 18-16, poi fino a meno 1 con il muro di Erdem (19-18). L’Italia resta avanti grazie all’errore di Baladin (22-19) ma ancora Erdem con un ace tiene le turche in scia (22-21). La neoentrata Sylla è però subito decisiva, con il muro vincente che vale tre set point: sul secondo sbaglia Karakurt ed è 25-22. 2° SET – Confermata Sylla nel sestetto azzurro. La lotta punto a punto non si arresta (5-4, 8-9). Il primo break lo mette a segno l’Italia con il muro di Fahr e l’attacco del capitano (12-10); la squadra di Mazzanti riesce anche ad allungare sul 14-11, ma la solita Erdem insieme a Baladin imbastisce la rimonta (15-15). Il CT azzurro ferma il gioco e al rientro arriva un nuovo break firmato Bosetti (17-15), subito però cancellato da due errori. Stavolta è la Turchia a scappare sul 18-20 con il muro di Gunes; nuovo time out per Mazzanti. Egonu firma la parità sul 21-21, Fahr riporta avanti l’Italia a muro (23-22), poi però Ismailoglu procura il set point alla Turchia (23-24) ed è lei stessa a chiudere, approfittando di una ricezione lunga di Sylla su Boz. 3° SET – Gunes sale di tono in attacco, ma l’Italia si fa sentire con l’ace di Sylla (5-3); due errori di Egonu portano però al 6-6. Firma un piccolo break la Turchia con Boz (9-11) ed è subito time out; al rientro Sylla pareggia. Nuovo testa a testa (14-13) spezzato dall’ace di Paola Egonu per il 16-14; Bosetti mantiene il vantaggio e Sylla allunga sul 20-17. La Turchia non demorde e si riavvicina grazie a un errore dell’opposta (20-19), che però si fa subito perdonare con due attacchi consecutivi (23-19). Ancora Egonu si guadagna 4 set point e l’attacco out di Karakurt è subito decisivo (25-20). 4° SET – Parte ancora bene l’Italia (4-2) ma ancora una volta Erdem e Gunes trascinano le turche al pareggio (5-5). Poi però va in battuta Fahr e fa il vuoto: parziale di 5-0, con due muri consecutivi di Anna Danesi (10-5) e Guidetti costretto a fermare il gioco. La Turchia accorcia le distanze con Karakurt e l’ace di Ozbay (10-8), ma subito arriva il controbreak con un altro muro di Danesi (12-8). Sale in cattedra Bosetti e l’Italia dilaga: prima attacco vincente, poi ace per spingere le azzurre sul 16-9. La fuga non si arresta neppure dopo il time out turco: attacco di Sylla e muro di Malinov per il 18-9 (6-0 complessivo). Fahr dilaga per il 20-11, Bosetti respinge al mittente il timido tentativo di rimonta (21-13) e Karakurt sbaglia concedendo 10 match point: decide l’errore al servizio di Ozbay per il 25-15. Italia-Turchia 3-1 (25-22, 23-25, 25-20, 25-15)Italia: Sorokaite, Malinov 3, De Gennaro (L), Folie ne, Orro, Bosetti 13, Chirichella ne, Danesi 6, Fahr 10, Pietrini 4, Sylla 9, Egonu 29. All. Mazzanti.Turchia: Akoz (L), Ozbay 1, Senoglu, Ercan, Caliskan ne, Baladin 5, Ismailoglu 6, Naz 2, Boz 11, Erdem 11, Gunes 14, Karakurt 6. All. Guidetti.Arbitri: Cespedes Lassi (Rep.Dominicana) e Casamiquela (Argentina).Note: Durata set: 27′, 29′, 27′, 25′, tot. 1h48′. Italia: battute vincenti 6, muri 15, errori 26. Turchia: battute vincenti 4, muri 12, errori 24. LEGGI TUTTO

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    Eda Erdem in quarantena preventiva: non sarà la portabandiera della Turchia

    Di Redazione Si sarebbe dovuto aggiungere un altro nome alla ricchissima lista dei pallavolisti che ricopriranno l’ambito ruolo di portabandiera nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo. Sfortunatamente, però, Eda Erdem non potrà svolgere il compito che le era stato assegnato dal suo Comitato Olimpico: il capitano della Turchia si trova al momento in quarantena preventiva, insieme ad altre 6 compagne di squadra. Come ha spiegato la Federazione turca, tra i passeggeri dell’aereo su cui ha viaggiato la nazionale di Giovanni Guidetti è stato individuato un soggetto positivo al Covid-19 e per questo alcune atlete sono state precauzionalmente isolate. Si tratta di un provvedimento blando, che ha consentito alle giocatrici di allenarsi regolarmente (sottoponendosi a quotidiani tamponi) e non dovrebbero creare ostacoli alla loro partecipazione ai Giochi. Le atlete coinvolte, tuttavia, saranno escluse dalla cerimonia. “Siamo molto dispiaciuti per questo sfortunato evento – dice il presidente federale Mehmet Akif Ustundag – eravamo molto orgogliosi che il nostro paese e la nostra bandiera fossero rappresentati dalla pallavolo. Ma questa situazione non ci demoralizza, onoreremo la nostra bandiera nel miglior modo possibile“. (fonte: Tvf.org.tr) LEGGI TUTTO