Picchi: “Tortona è l’orgoglio del Piemonte”
“Sì: le ragazze al primo anno in A1 hanno centrato un risultato straordinario che replica un po’ quanto successo alla maschile a Pesaro nel primo anno in A. E noi della maschile siamo molto soddisfatti dopo una decina di giorni molto intensi, in cui ci siamo giocati due accessi, affrontando tanta pressione. Le partite in casa con Scafati e Peristeri ci vedevano favoriti. La pressione ha condizionato gara-1 con i greci e la prima parte di gara con Scafati. È noto che la continuità ad alto livello sia il nostro principale obiettivo e non è scontato rimanere ad alto livello. Esserci a Torino è motivo di orgoglio, Tortona è l’unica piemontese, i nostri tifosi ci seguiranno. Teniamo alla nostra identità, perciò abbiamo scelto di giocare a Casale in attesa del nostro nuovo impianto”.
Picchi: “Voglia entrare tra le prime 8”
Del resto le avversarie non sono sempre le stesse. In Italia con la doppia qualificazione succedete a Venezia.
“Venezia è un grandissima squadra e una big del campionato cui abbiamo sempre guardato con ammirazione. La Reyer è fuori dalla Final Eight come noi lo scorso anno, perché in A ogni anno ci sono 10-11 pretendenti a sedersi a un tavolo con 8 sedie. Il livello si alza di continuo, le due neopromosse lo sono solo di nome, visti gli investimenti. E infatti Trapani e Trieste si sfideranno nei quarti”.
Parliamo di obiettivi immediati, perché la Final Eight non garantisce affatto i playoff.
“Il nostro terzo obiettivo di stagione. Siamo pienamente in corsa, ma sappiamo che le ultime due vincitrici di Coppa Italia non si sono qualificate a fine stagione. Noi ci siamo riusciti tre anni su tre e vogliamo fare quattro su quattro. Allora saremo soddisfatti appieno. Alla Final Eight bisogna tirare fuori tutto quanto si ha, conta la condizione del momento. Ricordiamo Pesaro, quando arrivammo a sorpresa in finale. In BCL, poi, siamo in un girone moto equilibrato, tutte e quattro le qualificate hanno reali ambizioni. Noi non perdiamo mai la nostra ambizione. Siamo tra le 16 e vogliamo entrare tra le 8”.
Il doppio impegno pesa. Brescia è prima forse anche perché non disputa le coppe.
“L’Europa da giocare con il massimo impegno è una scelta fortemente voluta e condivisa con il dottor Gavio, la nostra proprietà. Lo abbiamo dimostrato finendo nei primi due anni al 2° posto della prima fase. So che la coppa toglie energie, ma ci ripagano molto di più gratificazione, prestigio, farci conoscere in Europa. Siamo stati inseriti nei club del Council Fiba per il nuovo biennio. Un grande onore andare a Ginevra il 28 febbraio”.
Avete cambiato mezza squadra in estate, puntate a riconferme per ampliare il nucleo?
“La nostra grande fortuna è avere una proprietà che ci permette di programmare e ogni giorno si confronta su andamento e progettualità. Abbiamo giocatori sotto contratto e altri che vorremmo tenere come Christian Vital. Sappiamo che se prendiamo emergenti come Christian dobbiamo accettare che, sviluppando il talento, possano attirare altri club. Secondo me un altro anno con noi sarebbe ideale per lui. Stiamo parlando e torneremo a sederci al tavolo”.
Oggi con Brescia è già un anticipo di Coppa Italia.
“Brescia è un avversario storico con cui c’è voglia di riscatto dopo i confronti diretti degli ultimi anni. Sta facendo un lavoro incredibile e il premio di coach dell’anno è pronto per il mio amico Peppe Poeta. Ma noi proviamo a vincere”.
Palasport da 5mila; finalmente ci siamo. L’inaugurazione della Cittadella completa sarà l’8 marzo.
“Posso dire con assoluta certezza che le partite da giocare a Casale si contano sulle dita di una mano. È l’anno zero perché giocare nel nostro palazzetto darà qualcosa in più alla squadra e una spinta a 360 gradi al club, possibilità enormi per il marketing, l’attrazione delle nuove generazioni, il pubblico”. LEGGI TUTTO