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    Modena prova a blindare Tommaso Rinaldi. Tra le pretendenti anche la Lube?

    Di Redazione
    In attesa di nomi importanti dal mercato, la Leo Shoes Modena si preoccupa innanzitutto di trattenere i suoi gioielli: Tommaso Rinaldi è tra i più brillanti e, secondo Il Resto del Carlino Modena, avrebbe già ricevuto diverse offerte invitanti, tra cui quella della Cucine Lube Civitanova. Rinaldi è legato a Modena fino al compimento dei 24 anni dal vincolo sportivo, che però potrebbe essere cancellato dalla riforma in fase di approvazione, e comunque sembra destinato a essere uno dei nomi “caldi” delle trattative.
    La presidente Catia Pedrini, nelle sue recenti dichiarazioni, ha indicato esplicitamente il giovane schiacciatore figlio d’arte come uno dei pilastri della squadra del futuro: ora la società sarebbe al lavoro per un rinnovo del contratto che lo leghi a Modena fino al 2024. LEGGI TUTTO

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    Modena, Giani: “Era importante vincere”. Lavia: “Dobbiamo tenere questa costanza”

    Foto Ufficio Stampa Modena Volley

    Di Redazione
    La Leo Shoes Modena torna alla vittoria dopo 4 sconfitte e lo fa al PalaPanini grazie al 3-0 rifilato a Ravenna. 
    Andrea Giani (allenatore Leo Shoes Modena): “Siamo molto contenti perché era importante vincere e lo abbiamo fatto con il gioco: mi è piaciuto che i ragazzi siano rimasti concentrati fino all’ultimo, entrare in campo al Palapanini non è mai come negli altri palazzetti. Abbiamo messo un primo mattoncino, sappiamo che dobbiamo lavorare tantissimo, ma era importante iniziare a generare entusiasmo. La Champions? Livello molto alto, vogliamo dimostrare di starci dentro anche grazie ai giocatori con più carisma”.

    Tommaso Rinaldi celebra il suo rientro in campo firmando i suoi primi due punti al PalaPanini: “Sorrido e sono molto contento della nostra squadra, dopo questo brutto periodo siamo riusciti a vincere e fare un 3-0, che era esattamente quello che dovevamo fare, inoltre sono molto contento per me e per il mio rientro in campo dopo il Covid, che era già avvenuto a Trento, ma questa volta sono riuscito giocare e fare qualche punto, quindi sono davvero contentissimo. Che sensazione c’era tra di noi prima della partita? Non nascondo ci fosse un po’ di tensione, ma è normale in un momento difficile come questo, però eravamo tutti molto uniti e pronti a vedere come andava, che comunque era l’unico modo. Siamo riusciti nel nostro obiettivo e adesso siamo pronti a ripartire“.

    Daniele Lavia: “Il nostro obiettivo era quello di giocare al massimo, avevamo tanta grinta e tanta cattiveria per uscire da questo periodo difficile che ci ha regalato quattro sconfitte di fila. Ci abbiamo messo del nostro, l’obiettivo era quello di giocare tanto con gli schiacciatori, perché obiettivamente stavamo facendo tutti un po’ fatica. In allenamento abbiamo cercato di mettere a posto quello che non andava e oggi sembra che ci siamo riusciti, speriamo di mantenere questa costanza perché ora è quello che conta”.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tommaso Rinaldi tra sogni e realtà: “Vorrei Modena per tutta la vita”

    Di Roberto Zucca
    Le voci sul suo conto farebbero perdere la testa ai più. Ma quando ti trovi davanti Tommaso Rinaldi, giovane schiacciatore della Leo Shoes Modena, capisci subito che, oltre ad essere il classico ragazzo della porta accanto senza grilli per la testa, è anche un atleta con molta razionalità e i piedi ampiamente ancorati a terra:
    “È una cosa che mi ha insegnato papà. In questo lavoro avere i piedi per terra senza perdere la testa è una cosa fondamentale per poter affrontare tutti i momenti, dentro e fuori dal campo. Io poi sono proprio agli inizi. Vivo un momento che mi piace definire magico e che spero duri il maggior tempo possibile”.
    Astro nascente. La grande promessa di Modena. Rischia di essere tutto troppo amplificato?
    “Rischia di esserlo se tutto ciò che viviamo non viene, appunto, vissuto senza un minimo di razionalità. Sono arrivato qui con la voglia di fare e ho mosso passo dopo passo per fare sì di poter entrare in questo tempio della pallavolo e far parte di tutto questo. Non mi curo molto di ciò che scrivono, non l’ho mai fatto e non rappresenta un peso. So cosa voglio e questo è l’importante”.
    Foto Modena Volley
    Cosa vuole Tommaso Rinaldi?
    “Modena. La vorrei per tutta la vita. È un’emozione grandissima far parte di questa società. E poi il PalaPanini quando si riempie emana un’energia che non si riesce ad immaginare se non ti trovi in campo e non stai disputando la partita. È indescrivibile”.
    Prima di lei Bruninho, Ngapeth, Christenson mi hanno parlato di quella magia.
    “Capisco che si rimane stregati. Ed è vero. Io Modena l’ho vissuta seduto sugli spalti quando ero più piccolo, seduto in panchina, e ora ho provato cosa significhi stare in campo. Spero che quella magia con tutti i tifosi dentro il PalaPanini sia solo un sogno rimandato di poco tempo”.
    Figlio d’arte. Si è mai sentito tale?
    “Mio padre non mi ha mai fatto sentire ‘il figlio di’. Nel senso che ha saputo starmi al fianco senza chiedermi nulla in più rispetto al fare qualcosa che mi divertisse, mi piacesse. In casa non parliamo solo di pallavolo, anzi, è un confronto molto proficuo su tutto e non mi fanno pesare ciò che mi sta accadendo, o ciò che posso fare in più o in meno nella mia carriera rispetto a ciò che ha fatto mio padre. Per la mia famiglia io sono semplicemente Tommaso, non il giocatore di Modena Volley”.
    Foto CEV
    È vero che si imbarazza ancora quando le chiedono il selfie dopo la partita?
    “(ride, n.d.r.) Come lo sa? Comunque sì, più che l’imbarazzo è l’emozione. Ci sono molte ragazze che giocano a pallavolo, per cui vederci con quella maglia è subito sinonimo di idolatria. E lì mi mostro sempre nel lato più timido. Ci sono anche tanti ragazzi che come me sognano quella maglia e quindi mi fa piacere quando vengono a fare i complimenti dopo la partita”.
    In fondo fanno i complimenti ad un argento europeo Under 20.
    “Che ricordi. Non mi chieda di quella finale però, perché la sconfitta non sono ancora riuscito a digerirla. Ho giocato al massimo delle mie forze ma è stata dura perché molti di noi accusavano già le conseguenze del Covid. Quindi stanchezza, affaticamento. Peccato, vorrei rigiocarla oggi e cambiare la sorte di quel secondo posto”.
    È stata dura riprendersi?
    “Non è un qualcosa che puoi sottovalutare. Oggi sto bene e sono di nuovo in campo, ma non è una semplice influenza che passa con un po’ di paracetamolo. Mi sento fortunato, perché lavoro in un contesto ipercontrollato, ma tanti coetanei che non vengono costantemente monitorati devono abbracciare il valore della prevenzione”.
    Mi dica qualcosa di lei al di fuori del campo.
    “Mi sono diplomato qualche mese fa e quest’anno ho deciso di prendermi un momento per capire se alla pallavolo posso affiancare qualche studio universitario. Vorrei capire esattamente cosa mi piacerebbe fare perché tra allenamenti col club, nazionale, Europei da preparare e il resto avrei fatto una scelta azzardata. Vorrei concedermi la libertà di una scelta ponderata”.
    Quest’anno basta già Modena insomma.
    “Assolutamente. Con qualche traguardo nella testa da raggiungere penso sia più che sufficiente”. LEGGI TUTTO

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    Porro di nuovo a disposizione di coach Giani. Domani altro tampone per Rinaldi

    Di Redazione
    Il giocatore della Leo Shoes Modena, Paolo Porro è stato sottoposto ieri mattina ad un nuovo tampone molecolare che ha confermato la negatività al Covid-19 già riscontrata nei tamponi precedenti. Il palleggiatore è stato come da protocollo reinserito nel gruppo squadra e sta allenandosi agli ordini di coach Giani.
    Tommaso Rinaldi si sottoporrà nuovamente a tampone nella giornata di domani e in caso di negatività dovrà effettuare la visita di idoneità sportiva prima di potersi riaggregare al gruppo squadra.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Azzurrini campioni del mondo, Paolo Porro: “Dieci giorni sulle ali dell’entusiasmo”

    Foto: Federvolley Di Redazione La squadra azzurra Under 19 riporta in Italia il titolo mondiale 22 anni dopo quello conquistato nel 1997. Una grandissima impresa la vittoria contro la Russia della squadra diretta da Vincenzo Fanizza commentata così da alcuni dei protagonisti. PAOLO PORRO: “E’ un’emozione fantastica, che rimarrà nel nostro cuore per tutta la vita. […] LEGGI TUTTO