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    Marcelo Mendez: “Ora l’Argentina deve far fruttare questa medaglia”

    Di Redazione Un bronzo storico, un traguardo straordinario per l’Argentina, ancora più bello perché arrivato a conclusione di un ciclo che per anni ha mirato a questo obiettivo. La medaglia vinta a Tokyo 2020 è il coronamento della carriera del CT Marcelo Mendez: “Sono cose che non si dimenticano – ammette in un’intervista a Thececco15.com, il portale ufficiale del palleggiatore Luciano De Cecco – come è indelebile tutto ciò che abbiamo passato per raggiungere quella medaglia, sia individualmente sia in gruppo“. Mendez, però, non si accontenta e guarda soprattutto al futuro: “Tra poco sapremo anche cosa ha significato la medaglia per il resto della pallavolo argentina. Voglio vedere come verrà utilizzato questo risultato, perché finora non mi sembra che la medaglia sia stata fatta fruttare, al di là del fatto che il paese ha problemi più urgenti. Bisognerebbe avere una strategia per rendere più visibile ciò che i ragazzi hanno fatto: certo, i media sono importanti, ma la Federazione deve organizzare più eventi. Finora ci sono state solo iniziative individuali, di De Cecco e altri. Ma serve trasformare tutto questo in un progetto di lavoro per promuovere la pallavolo in Argentina“. Secondo il CT, il bronzo olimpico è il risultato più importante mai ottenuto dalla nazionale albiceleste: “A Seul 1988 (quando per la prima volta l’Argentina salì sul podio, n.d.r.) la squadra era composta da giocatori affermati nel volley mondiale, quasi tutti impegnati nel campionato italiano. Questa medaglia invece è frutto di lavoro, fatica e sacrificio: c’erano campioni consacrati, ma anche giovani con grande ambizioni. Soprattutto – rivendica Mendez – l’abbiamo vinta perché abbiamo giocato bene a pallavolo. Siamo migliorati per esempio al servizio, uno dei migliori dei Giochi, e dopo la VNL abbiamo alzato molto anche le percentuali di ricezione“. Infine un pensiero al futuro immediato e a quello un po’ più lontano: “In vista dei Mondiali 2022 dobbiamo riuscire ad abbinare il nucleo di giocatori più esperti con quelli più giovani, che devono fare molta più esperienza internazionale. Serve più concorrenza, bisogna trovare un altro opposto e altri schiacciatori. Poi abbiamo obiettivi a lungo termine, anche oltre le Olimpiadi 2024: c’è un piano per creare 64 piccole scuole in 6 regioni del paese, in cerca di nuovi talenti. Servono giocatori più alti e più forti fisicamente per competere ad alti livelli, lo abbiamo visto ai Mondiali Under 21“. (fonte: Somos Voley) LEGGI TUTTO

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    Tandara sul caso doping: “Non ho preso niente, ho la coscienza pulita”

    Di Redazione Per la prima volta dopo la sospensione per doping che ha portato alla sua esclusione dalle Olimpiadi di Tokyo, l’opposta della nazionale brasiliana Tandara ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’argomento in un’intervista a Vogue Brasil Magazine. “Mi è caduto il mondo addosso – confessa la giocatrice – è surreale, una sensazione che non riesco a descrivere, ma è davvero brutta e non la augurerei a nessuno“. “Mi sono sentita come se mi avessero staccato un pezzo – continua Tandara – e poi mi hanno detto che avrei avuto due ore e mezza per fare i bagagli e tornare in Brasile. È stato difficile, mi sembrava di essere una criminale. Un’ora prima ero insieme alla squadra, un’ora dopo sono stata totalmente rimossa, non potevo vedere più nessuno né fare niente. Ancora adesso sono in ansia, quando sono da sola mi ritrovo a piangere. Ho pianto anche ieri, prima di questa intervista, al pensiero di parlarne“. L’opposta continua a professare la propria innocenza: “Non ho preso nulla, ho la coscienza completamente pulita. Sono un’atleta professionista da 18 anni. Non rischierei mai la mia carriera in modo così stupido. Credo che in qualche modo giustizia sarà fatta e verrà dimostrato che sono completamente innocente“. Intanto però Tandara – accusata di aver assunto ostarina, un anabolizzante – è ancora in attesa di un verdetto definitivo ed è stata costretta a saltare i Campionati Sudamericani. Anche la sua squadra di club, l’Osasco, sta valutando la sua sostituzione: secondo i rumors, ci sarebbe una trattativa con la nazionale del Kenya Sharon Chepchumba. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Juantorena, il tanto atteso selfie con la medaglia…non sua!

    Di Redazione C’è chi gioisce per la semifinale raggiunta ai Campionati Europei dalla Nazionale di De Giorgi, chi spera in un successo contro la Serbia e, osando ancora di più, nell’oro e chi invece non riesce ad archiviare la cocente delusione della prematura, secondo i pronostici, eliminazione dell’Italvolley dalle Olimpiadi di Tokyo. Complice, probabilmente, anche l’esclusione dal roster che sta partecipando ora all’Europeo, Osmany Juantorena continua a sottolineare come la maglia azzurra sia per lui solo un ricordo, anche se forse non dipeso dalla sua volontà, e come quella medaglia mancata bruci come il sale in una ferita aperta. Ma il sale della vita è anche l’ironia, secondo lo schiacciatore in maglia Lube Civitanova. Di qualche ora fa, infatti, è una “story” sul suo profilo Instagram che lo ritrae mentre stringe tra le mani la medaglia di bronzo targata “Tokyo 2020”. E’ sua? Ovviamente no. A prestargliela è stato Luciano De Cecco, terzo posto olimpico con la sua Argentina e palleggiatore nel club italiano con Juantorena. “Alla fine Luciano ci ha fregato!! Ma tranquillo, ci rifaremo a Parigi 2024… l’umorismo è il sale della vita 🤐” La frecciatina è chiara: Osmany avrebbe avuto tutta la voglia di lottare ancora con la maglia dell’Italia e provare a riscattarsi dopo le ultime Olimpiadi. (Fonte: Instagram Osmany Juantorena) LEGGI TUTTO

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    Paralimpiadi: l’Iran si conferma sul trono del Sitting Volley maschile

    Di Redazione È sempre l’Iran la nazionale dominatrice del torneo paralimpico di Sitting Volley maschile: anche a Tokyo 2020 la nazionale asiatica conquista la medaglia d’oro, la seconda consecutiva e la settima nelle ultime 9 edizioni (nelle restanti è arrivato l’argento). In finale gli iraniani hanno battuto per 3-1 (25-21, 25-14, 19-25, 25-17) la Russia (RPC), che invece è al primo podio della sua storia e che ha sottratto agli avversari l’unico set dell’intera competizione. La medaglia di bronzo va alla Bosnia Erzegovina, campione nelle edizioni 2004 e 2012, che ha superato il Brasile per 3-1 (23-25, 25-19, 25-18, 25-11). Quinto posto per l’Egitto davanti alla Germania, a seguire Cina e Giappone. Stanotte si disputerà la finale del torneo femminile tra Cina e USA, le due nazionali che fin qui si sono divise gli ori della giovane disciplina (entrata nel programma paralimpico solo nel 2004). Il Brasile, battuto dalle statunitensi in semifinale, è riuscito ad aggiudicarsi la medaglia di bronzo battendo per 3-1 (25-15, 24-26, 26-24, 25-14) il Canada; l’Italia, com’è noto, è giunta sesta dietro alla Russia. (fonte: Paralympic.org) LEGGI TUTTO

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    Paralimpiadi: Italia sconfitta dal Brasile, sfuma il sogno delle semifinali

    Di Redazione Le azzurre del Sitting Volley non sono riuscite a compiere l’impresa nell’ultima giornata della fase a gironi delle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Le ragazze di Amauri Ribeiro, sconfitte per 3-1 (23-25, 25-17, 25-16, 25-21) dal Brasile, devono dire addio al sogno di qualificarsi alle semifinali per le medaglie: al Canada basterà infatti vincere un set contro il Giappone per scavalcarle in classifica. Quasi certamente, invece, l’Italia dovrà disputare la finale per il quinto posto contro la perdente del match tra USA e Russia (RPC). L’Italia è scesa in campo sapendo che solo un 3-0 o un 3-1 le avrebbe dato la certezza di un posto in semifinale e l’inizio è stato beneaugurante. Aringhieri e compagne, infatti, hanno strappato alle avversarie il primo set con una bella rimonta finale. Nella seconda frazione il copione è cambiato, le brasiliane hanno messo in difficoltà le azzurre con la battuta e non c’è stato più modo di recuperare. Nel terzo parziale sono state ancora le sudamericane a comandare il gioco e la nazionale tricolore ha dovuto subire. Il quarto set ha visto un’Italia più combattiva, nonostante lo svantaggio: Bellandi e le altre azzurre hanno tentato più volte di recuperare, ma il Brasile ha chiuso il match 3-1. Come formazione iniziale il ct tricolore ha schierato Ceccatelli, Bellandi, Bosio, Pedrelli, Aringhieri, Battaglia e libero Biasi. Buono l’avvio delle azzurre: dopo una fase d’equilibrio infatti le ragazze di Amauri Ribeiro hanno dato vita a un lungo break (15-11). La risposta del Brasile non è tardata ad arrivare, il contro-parziale ha capovolto la situazione e l’Italia si è trovata sotto 17-20. Nel finale Bellandi e compagne sono rimaste lucide e, dopo essersi trovate sotto 21-23, hanno cambiato marcia nel finale (25-23). Nel secondo set è stata la formazione verdeoro a prendere in mano il pallino del gioco (8-4). La ricezione azzurra ha subito la battuta delle avversarie, mentre al contrario il servizio italiano non ha funzionato a dovere (17-25). Simile l’andamento della terza frazione: l’Italia ha commesso diversi errori, permettendo alle avversarie di guadagnare un buon vantaggio (10-17). La nazionale tricolore non è mai riuscita a trovare il suo ritmo ritmo e il set si è chiuso velocemente (16-25). Nel quarto parziale si è vista un’Italia più combattiva: sotto 11-16, le azzurre ce l’hanno messa tutta per rientrare e con determinazione hanno accorciato fin sul 17-20. Le fasi finali, però, sono state gestite con sicurezza dalle brasiliane, che si sono imposte con il punteggio di 21-25. Amauri Ribeiro: “Come contro il Canada, non siamo riusciti a trasportare in partita il lavoro fatto in allenamento. Questo è il segnale che ci manca ancora esperienza di gioco, mentre oggi abbiamo affrontato una squadra che ha già disputato due Paralimpiadi. È una mancanza che si fa sentire davvero tanto, perché quando ci alleniamo siamo una squadra diversa“. “Abbiamo avuto molti alti e bassi – continua il CT – ogni volta che guadagnavamo un buon vantaggio, dando l’impressione di avere il controllo del set, poi arrivavano subito dei passaggi a vuoto e tornavamo indietro. Dobbiamo ancora lavorare tanto per crescere e raggiungere il livello delle formazioni che sono abituate a disputare queste grandi manifestazioni. Sono convinto che questa esperienza lascerà alle ragazze tante cose positive e nuove informazioni per poter proseguire il nostro percorso di crescita“. Giulia Aringhieri: “Così a caldo è difficile fare un’analisi obiettiva. Noi abbiamo dato tutto, ma non è bastato. Certamente potevamo fare meglio in diversi fondamentali, tra cui la battuta. Già essere qui alle Paralimpiadi per noi era un grande traguardo, però una volta a Tokyo volevamo provare ad andare ancora oltre. Sicuramente si sono fatti sentire la tensione per il debutto in una manifestazione così importante, la mancanza d’esperienza e anche il fatto di non aver potuto giocare tutta la scorsa stagione“. “Dobbiamo comunque prendere queste partite come un grande insegnamento – conclude la giocatrice azzurra – nel corso del torneo abbiamo fatto vedere solo a tratti il nostro gioco. La Paralimpiade deve essere un punto di partenza: potevamo e volevamo dare di più, ma adesso dobbiamo già pensare alla prossima partita e agli impegni futuri“.   Brasile-Italia 3-1 (23-25, 25-17, 25-16, 25-21)Brasile: Ewarda 13, Pamela 7, Camila 13, Adria 11, Filomena 10, Jani 11. Gizele (L) 1. Luiza, Nurya, Laiana. N.e: Ana Luisa, Bruna. All. Guedes Dantas.Italia: Ceccatelli 10, Bellandi 7, Bosio 9, Pedrelli 7, Aringhieri 9, Battaglia2. Biasi (L). Cirelli 6, Barigelli. N.e: Fossato, Desini, Vitale. All. RibeiroArbitri: Meijer (Ola) e Arpas (Hun).Note: Durata Set: 29’, 26’, 25’, 26’. Brasile: 15 a, 8 bs, 11 m, 29 et. Italia: 5 a, 15bs, 13 m, 31 et. CALENDARIO E RISULTATI27 agosto: (Pool A) Giappone-Italia 0-3 (23-25, 11-25, 10-25), Brasile-Canada 3-2 (21-25, 26-24, 25-20, 27-29, 17-15).28 agosto: (Pool B) Stati Uniti-Ruanda 3-0 (25-11, 25-9, 25-11); Cina-RPC 3-0 (25-20, 25-16, 25-14).29 agosto: (Pool A) Italia-Canada 1-3 (16-25, 14-25, 25-15, 19-25); Giappone-Brasile 0-3 (13-25, 16-25, 16-25).30 agosto: (Pool B) Ruanda-RPC 0-3 (9-25, 9-25, 12-25); Stati Uniti-Cina 0-3 (17-25, 22-25, 24-26).1° settembre: (Pool A) Brasile-Italia 3-1 (23-25, 25-17, 25-16, 25-21); (Pool B) Cina-Ruanda ore 7; (Pool B) RPC-Stati Uniti ore 11.30; (Pool A) Canada-Giappone ore 13.30.3 settembre: Semifinali 1°-4° posto; Gare 5°-8° posto.4 settembre: Finale medaglia di Bronzo5 settembre: Finale medaglia d’Oro. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Paralimpiadi: Italia sconfitta dal Canada, decisiva la sfida con il Brasile

    Di Redazione Non riesce a ripetersi l’Italia alle Paralimpiadi: nella seconda uscita del torneo di Tokyo 2020, la nazionale femminile di Sitting Volley è stata sconfitta per 1-3 dal Canada (16-25, 14-25, 25-15, 19-25 i parziali). Le azzurre hanno ceduto al termine di un match che le ha viste in grande difficoltà nei primi due set: la battuta del Canada ha funzionato molto bene e Peters è andata a segno a ripetizione (34 i punti finali). Nel terzo l’Italia ha reagito e con buon avvio (positivo l’ingresso di Aringhieri) ha preso in mano il pallino del gioco, staccando nettamente le avversarie. Diverso l’andamento del quarto parziale, in cui il Canada è partito forte e le ragazze di Amauri Ribeiro, nonostante i tentativi di rimonta, sono state costrette a cedere. Per la qualificazione in semifinale delle azzurre diventa così decisiva la sfida di mercoledì 1° settembre contro il Brasile (ore 3 italiane). In attesa del match delle sudamericane contro il Giappone (oggi ore 13.30 italiane), conti alla mano all’Italia servirà un vittoria, molto probabilmente per 3-0 o 3-1. Come formazione iniziale Amauri ha schierato oggi Battaglia, Ceccatelli, Bellandi, Bosio, Pedrelli, Cirelli, Biasi (libero). Nel primo set l’equilibrio è durato fin sul (9-9), poi il Canada ha sfruttato bene la battuta e l’Italia ha perso terreno (15-21). Nel finale le azzurre non sono riuscite a reagire e le avversarie hanno chiuso sul (16-25). Il momento favorevole del Canada è proseguito nel secondo set, l’Italia è scivolata subito sotto (2-9). Nelle fasi centrali le ragazze di Amauri Ribeiro hanno accorciato le distanze, prima di accusare un nuovo passaggio a vuoto (11-16) che di fatto ha consegnato la fazione alle canadesi (14-25). La reazione azzurra è arrivata nel terzo set, buono l’impatto di Aringhieri, un ottimo turno in servizio di Bellandi ha lanciato la fuga italiana (7-2). Le vice campionesse europee si sono espressi su ottimi livelli (16-8) e con autorità hanno sempre mantenuto il controllo del gioco (25-15). L’Italia non è riuscita a confermarsi nel quarto parziale, le avversarie ha piazzato un break di quattro punti (0-4), costringendo Bosio e compagne a inseguire. Le azzurre a tratti sono riuscite ad accorciare le distanze (10-13), senza però mai trovare la parità (16-19). Il finale è stato tutto in favore delle canadesi, che grazie a questa vittoria (19-25) vedono molto vicina la semifinale.  Amauri Ribeiro: “Nei primi due set la squadra non sembrava scesa in campo, ci abbiamo messo tanto a entrare nel match. Giocare stando sempre indietro è poi difficile, senti la pressione, soprattutto una squadra come la nostra alla prima Paralimpiade. Nel terzo set si sono viste tutte le cose preparate in allenamento, se avessimo fatto lo stesso fin dall’inizio credo sarebbe stata un’altra partita. Ci giochiamo l’accesso in semifinale contro il Brasile, una formazione forte, però, con la quale possiamo dire la nostra. Fondamentale sarà far vedere il nostro miglior gioco“. Giulia Aringhieri: “È stata una partita molto difficile, loro sono state brave a studiare il nostro gioco, mentre noi nella prima parte non siamo state abbastanza incisive. Dovevamo imporre di più il nostro ritmo e invece non ci siamo riuscite. Nel terzo set ha girato la battuta, la ricezione e abbiamo cominciato a tirare senza paura. Dobbiamo avere questa mentalità, scendere in campo convinte e far venire fuori la grinta. Bisogna mettere da parte velocemente questa partita, ora testa bassa dritte contro il Brasile per vincere“. Eva Ceccatelli: “Siamo entrate in partita solo a tratti, non riuscendo a esprimere il nostro livello di gioco, a eccezione del terzo set. Abbiamo avuto un rendimento altalenante e soprattutto commesso tantissimi errori gratuiti. Sapevamo che a livello emotivo era una gara difficile da gestire: il Canada si giocava le ultime sue chance, mentre noi avevamo una grande opportunità. Dobbiamo giocarci tutto contro il Brasile, sia per noi che per loro sarà una gara decisiva. In questi giorni dobbiamo recuperare le energie e lavorare per preparare al meglio questa importantissima partita“.   Italia-Canada 1-3 (16-25, 14-25, 25-15, 19-25)Italia: Battaglia 4, Ceccatelli 7, Bellandi 7, Bosio 9, Pedrelli 5, Cirelli 2. Biasi (L). Aringhieri 7, Barigelli. N.e: Fossato, Desini, Vitale.Canada: Oakes 8, Ellis 11, Wright 5, Peters 34, Kozun 9, Voss-Shafiq 3. Wong (L). Vair 1, Dolezar (L). N.e: Fergusson e Skyrpan. All. BanArbitri: Fischer (Ger) e Calado (Bra).Note: Durata set: 21’, 21’, 23’, 26’. Italia: 5 a, 8 bs, 10 m, 19 et. Canada: 14 a, 15 bs, 9 m, 32 et. CALENDARIO E RISULTATI27 agosto: (Pool A) Giappone-Italia 0-3 (23-25, 11-25, 10-25), Brasile-Canada 3-2 (21-25, 26-24, 25-20, 27-29, 17-15).28 agosto: (Pool B) Stati Uniti-Ruanda 3-0 (25-11, 25-9, 25-11); Cina-RPC 3-0 (25-20, 25-16, 25-14).29 agosto: (Pool A) Italia-Canada 1-3 (16-25, 14-25, 25-15, 19-25); Giappone-Brasile (ore 13.30).30 agosto: (Pool B) Ruanda-RPC (ore 3); Stati Uniti-Cina (ore 11.30).1° settembre: (Pool A) Brasile-Italia (ore 3); (Pool B) Cina-Ruanda (ore 7); (Pool B) RPC-Stati Uniti (ore 11.30); (Pool A) Canada-Giappone (ore 13.30).3 settembre: Semifinali 1°-4° posto; Gare 5°-8° posto.4 settembre: Finale medaglia di Bronzo5 settembre: Finale medaglia d’Oro (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Raphaela Folie: “A Tokyo è mancata prima di tutto la fiducia”

    Di Redazione L’Imoco Volley Conegliano chiama e Raphaela Folie risponde presente, anche se con qualche giorno di ritardo per via dei controlli anti-Covid. Come è noto, la centrale azzurra ha scelto di rinunciare agli Europei per iniziare la preparazione con la sua squadra: “Ho sicuramente sovraccaricato per cercare di affrettare il rientro – spiega al Gazzettino Treviso – e questo non è mai sicuro, ora ho deciso di lavorare a parte in questi prossimi mesi, completare con i preparatori il programma definito e rientrare solo quando sarò al 100% e in grado di aiutare le mie compagne“. Nell’intervista Folie torna poi sulla sfortunata avventura con la nazionale alle Olimpiadi di Tokyo: “Quando sono entrata mi sono resa conto che tutta la squadra era un po’, diciamo così, strana. Ci mancava qualcosa e non siamo riuscite a trovare il bandolo della matassa, per poter continuare il cammino verso una medaglia che forse meritavamo“. In vista degli Europei (oggi il debutto contro la Bielorussia) la centrale aggiunge: “Alle mie compagne dico solo di ritrovare la fiducia in se stesse, quella che è mancata a Tokyo. Penso sia solo una questione di testa. Mazzanti e il suo staff dovranno lavorare sulla mentalità e sull’approccio alle gare. Egonu avrà tantissima voglia di rispondere sul campo a chi l’ha criticata per le prestazioni alle Olimpiadi, quindi mi auguro che facciano un bel cammino, io sarò davanti alla tv a fare il tifo per loro“. LEGGI TUTTO

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    Miriam Sylla: “Tokyo brucerà sempre, ma piangerci addosso non serve”

    Di Redazione C’è un bagaglio ingombrante e pesante che la nazionale femminile si è portata dietro nel suo viaggio verso la Croazia, dove domani inizierà il suo cammino nei Campionati Europei. Il ricordo delle Olimpiadi di Tokyo si può allontanare solo con le parole, ma non dalla mente: “Brucerà sempre – ammette il capitano Miriam Sylla in un’intervista al Corriere della Sera – e quell’occasione mancata farà male anche a distanza di anni. Ma piangerci addosso non serve, ognuna di noi vuole ricostruirsi, giocare e vincere per riaccendere la fiducia in se stessa e nelle altre“. “Se ho detto qualcosa alle mie compagne? Certo, ma deve rimanere tra noi. Se ci sentiamo sotto esame? Sì, da parte di noi stesse” aggiunge Sylla, che taglia corto anche sulla polemica scaturita dalle parole (malintese) del CT Davide Mazzanti sull’utilizzo dei social network. “Io non so niente perché non ho letto niente – dice la schiacciatrice – ho sentito una mezza frase di Davide e ho scelto di non approfondire. Io i social li ho spenti da un po’. Vedete come ci perdiamo in un bicchier d’acqua?“. Lo stesso concetto lo esprime anche Anna Danesi, intervistata da Bresciaoggi: “Con una batosta così non è stato facile tornare in palestra e rimettere la testa in un impegno di alto livello, ma è quello che dobbiamo essere in grado di fare. Ci siamo allenate per una settimana, siamo pronte e il girone non dovrebbe essere complicato. L’importante sarà vincere e portare a casa la medaglia, dopo i risultati di Tokyo c’è voglia di riscatto“. LEGGI TUTTO