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    F1, Todt sull'assenza di Hamilton: “Preferisco concentrarmi su Verstappen”

    ROMA – Jean Todt, presidente uscente della Fia, ha parlato al Gala di Parigi che chiude la stagione 2021 di Formula 1. L’ex direttore generale della Ferrari si è mostrato dispiaciuto per l’assenza di Lewis Hamilton e Toto Wolff, che hanno deciso di disertare l’evento dopo le polemiche in seguito al Gp di Abu Dhabi: “Stasera è giusto festeggiare senza parlare delle controversie, a cosa servirebbe? Mi spiace in un certo senso che non si possa dare il dovuto omaggio ad un grandissimo risultato come un ottavo titolo costruttori consecutivo, ma come ho già detto non è il momento delle polemiche”.Guarda la galleryVerstappen vince il Mondiale di F1: lacrime di gioia e super festa ad Abu Dhabi
    Le parole di Todt
    “Verstappen ha disputato una stagione incredibile, preferisco concentrarmi su di lui e sui festeggiamenti ampiamente meritati dall’olandese invece di pensare se ci saranno dei provvedimenti nei confronti di Hamilton e Wolff per la loro assenza – ha poi aggiunto Todt -. Lewis è un campione straordinario e ha probabilmente ha guidato la miglior macchina senza commettere errori. Semplicemente Max è stato altrettanto ragguardevole centrando ben dieci vittorie”. LEGGI TUTTO

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    F1, Todt: “Hamilton e Wolff assenti? Preferisco concentrarmi su Verstappen”

    ROMA – “Stasera è giusto festeggiare senza parlare delle controversie, a cosa servirebbe? Mi spiace in un certo senso che non si possa dare il dovuto omaggio ad un grandissimo risultato come un ottavo titolo costruttori consecutivo, ma come ho già detto non è il momento delle polemiche”. Queste le parole di Jean Todt, presidente uscente della Fia, al Gala di Parigi che chiude la stagione 2021 di Formula 1. L’ex direttore generale della Ferrari si è mostrato dispiaciuto per l’assenza di Lewis Hamilton e Toto Wolff, che hanno deciso di disertare l’evento dopo le polemiche in seguito al Gp di Abu Dhabi.Guarda la galleryVerstappen è il nuovo Re della Formula 1: che festa ad Abu Dhabi
    Su Verstappen
    “Verstappen ha disputato una stagione incredibile, preferisco concentrarmi su di lui e sui festeggiamenti ampiamente meritati dall’olandese invece di pensare se ci saranno dei provvedimenti nei confronti di Hamilton e Wolff per la loro assenza – ha poi aggiunto Todt -. Lewis è un campione straordinario e ha probabilmente ha guidato la miglior macchina senza commettere errori. Semplicemente Max è stato altrettanto ragguardevole centrando ben dieci vittorie”. LEGGI TUTTO

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    F1, Jean Todt rivela un aneddoto su Senna: “Non arrivò in Ferrari per i contratti di Alesi e Berger”

    ROMA – Ayrton Senna fu molto vicino all’approdo in Ferrari. Questo afferma Jean Todt, che ha rivelato come abbia contattato il compianto pilota brasiliano appena arrivato a Maranello. “Poche settimane dopo il mio arrivo incontrai Ayrton Senna durante il weekend di Monza, nell’hotel in cui alloggiavamo e gli ho offerto la possibilità di passare alla Ferrari nel 1995, ma lui chiedeva di anticipare di un anno. Noi avevamo già sotto contratto, Jean Alesi e Gerhard Berger e quindi non potevamo soddisfare la sua richiesta. Ayrton tuttavia non si arrese – ha affermato il francese a beIN Sports – dicendomi che in Formula 1 i contratti non contavano, ma io gli risposi che per me un contratto va rispettato. La nostra offerta era per il 1995, ma purtroppo sappiamo cosa è successo“.
    “Volevo un campione”
    Il primo passo da compiere per riportare la Rossa alla vittoria era l’ingaggio di un pilota di assoluto livello. “Volevo un top driver, perché quando sono arrivato in Ferrari, i responsabili del telaio dicevano che non si vinceva per colpa del motore, per altri componenti deella squadra il problema era proprio il telaio, e per altri ancora la responsabilità era dei piloti. Così ho pensato di eliminare una variabile: se prendiamo il miglior pilota del mondo, o almeno un pilota che ha già vinto un mondiale avremo una scusa in meno. Con Senna in squadra nessuno avrebbe potuto puntare il dito contro il pilota e fu proprio per questo motivo che dopo abbiamo preso Michael”, ha concluso Todt. LEGGI TUTTO

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    F1, Jean Todt su Senna: “Mai stato alla Ferrari per i contratti di Alesi e Berger”

    ROMA – Uno dei più grandi piloti a non aver mai corso con la Rossa resterà per sempre Ayrton Senna. Il compianto campione brasiliano però era stato vicino all’approdo in Ferrari ai tempi dell’arrivo di Jean Todt a Maranello. “Poche settimane dopo il mio arrivo incontrai Ayrton Senna durante il weekend di Monza, nell’hotel in cui alloggiavamo e gli ho offerto la possibilità di passare alla Ferrari nel 1995, ma lui chiedeva di anticipare di un anno. Noi avevamo già sotto contratto, Jean Alesi e Gerhard Berger e quindi non potevamo soddisfare la sua richiesta. Ayrton tuttavia non si arrese – ha spiegato Todt a beIN Sports – dicendomi che in Formula 1 i contratti non contavano, ma io gli risposi che per me un contratto va rispettato. La nostra offerta era per il 1995, ma purtroppo sappiamo cosa è successo“.
    “Volevo un top”
    Per Todt era fondamentale l’ingaggio di un pilota vincente per riportare al vertice la Ferrari. “Volevo un top driver, perché quando sono arrivato in Ferrari, i responsabili del telaio dicevano che non si vinceva per colpa del motore, per altri componenti deella squadra il problema era proprio il telaio, e per altri ancora la responsabilità era dei piloti. Così ho pensato di eliminare una variabile: se prendiamo il miglior pilota del mondo, o almeno un pilota che ha già vinto un mondiale avremo una scusa in meno. Con Senna in squadra nessuno avrebbe potuto puntare il dito contro il pilota e fu proprio per questo motivo che dopo abbiamo preso Michael”, ha concluso il francese. LEGGI TUTTO

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    F1, Jean Todt su Schumacher: “Non è il più grande della storia”

    ROMA – Jean Todt, intervistato ai microfoni di Canal+, ha sorpreso tutti nel giudizio su Michael Schumacher, suo ex pilota quando era direttore generale della Ferrari. Il presidente della Fia non trova possibile definire il migliore di tutti i tempi in Formula 1, nemmeno ragionando in termini di titoli e risultati: “Non ho mai considerato Schumacher il più grande pilota della storia perché penso sia molto difficile da stabilire. Penso che ci siano campioni eccezionali in epoche diverse. Per esempio Fangio era il migliore del suo tempo, così come Jim Clark. Oggi possiamo dire che Hamilton è il numero uno in questo periodo. Spesso per dieci anni c’è stato un pilota che ha primeggiato. Si può provare a quantificarlo usando i Mondiali vinti, ma ci sono tante condizioni diverse. Per esempio, ai tempi di Fangio c’erano meno GP, si poteva usare l’auto del compagno di squadra, il punteggio era diverso. Non si può fare un vero confronto”.
    Su Verstappen e Hamilton
    Todt, ai microfoni di “Race Fans”, ha invece parlato di Max Verstappen, attuale leader della classifica piloti: “Mi ricorda Kimi Raikkonen. È molto diretto e talentuoso. Entrambi hanno pochi interessi e si concentrano su di quelli. Mi sembrano indifferenti al resto”. Poi qualche battuta su Lewis Hamilton: “Ammiro la sua longevità, anche se è più facile gestirsi quando si ha la miglior macchina. Sorpasso a Michael? Buon per Lewis, anche se al momento ci sono ancora due sette volte iridati”. LEGGI TUTTO

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    F1, Jean Todt: “Schumacher non è il pilota più grande della storia”

    ROMA – “Non ho mai considerato Schumacher il più grande pilota della storia perché penso sia molto difficile da stabilire. Penso che ci siano campioni eccezionali in epoche diverse. Per esempio Fangio era il migliore del suo tempo, così come Jim Clark. Oggi possiamo dire che Hamilton è il numero uno in questo periodo. Spesso per dieci anni c’è stato un pilota che ha primeggiato”. Jean Todt, in un’intervista a Canal+, ha sorpreso tutti nel giudizio su Michael Schumacher, suo ex pilota quando era direttore generale della Ferrari. Il presidente della Fia non trova possibile definire il migliore di tutti i tempi in Formula 1, nemmeno ragionando in termini di titoli e risultati: “Si può provare a quantificarlo usando i Mondiali vinti, ma ci sono tante condizioni diverse. Per esempio, ai tempi di Fangio c’erano meno GP, si poteva usare l’auto del compagno di squadra, il punteggio era diverso. Non si può fare un vero confronto”.
    “Verstappen come Raikkonen”
    Todt, ai microfoni di “Race Fans”, ha invece parlato di Max Verstappen, attuale leader della classifica piloti: “Mi ricorda Kimi Raikkonen. È molto diretto e talentuoso. Entrambi hanno pochi interessi e si concentrano su di quelli. Mi sembrano indifferenti al resto”. Poi qualche battuta su Lewis Hamilton: “Ammiro la sua longevità, anche se è più facile gestirsi quando si ha la miglior macchina. Sorpasso a Michael? Buon per Lewis, anche se al momento ci sono ancora due sette volte iridati”. LEGGI TUTTO

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    F1, Todt sulle condizioni di Schumacher: “Lotta contro le conseguenze dell'incidente”

    ROMA – La vita di Michael Schumacher non è più la stessa dal 29 dicembre 2013 quando, durante una vacanza sulle nevi di Meribel, cadde dagli sci battendo violentemente la testa ed entrando in un calvario che ancora oggi lo costringe a lottare contro le conseguenze di quel terribile impatto. Pochissimi gli amici fidati che possono andarlo a trovare e tra questi c’è Jean Todt, ex amministratore delegato della Ferrari e oggi presidente Fia, che è tornato a parlare delle condizioni del sette volte campione del mondo di Formula 1: “Ho passato molto tempo insieme a Corinna da quando Michael ha avuto quell’incidente. Lei è una grande donna e gestisce la famiglia. Grazie al lavoro dei medici e a Corinna, che voleva che sopravvivesse, Michael è effettivamente sopravvissuto, anche se con conseguenze. Al momento sta lottando contro le conseguenze di quell’incidente. Speriamo che, anche se lentamente, la situazione possa migliorare” ha dichiarato in una intervista concessa alla Bild.
    Il messaggio di speranza di Jean Todt
    Un messaggio, quello di Jean Todt, che lascia un speranza, seppur flebile, su un miglioramento delle condizioni di Michael Schumacher, costretto ormai da quasi 8 anni a combattere contro le conseguenze di quel terribile incidente. La speranza è che, grazie alle cure dei medici e all’affetto di amici e familiari, che mai hanno abbandonato il campione in tutto questo difficile periodo, l’ex pilota Ferrari possa migliorare ulteriormente facendo registrare progressi tali da portarlo a vivere una vita il più normale possibile. LEGGI TUTTO