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    Djokovic: “Il silenzio dell’ATP sul tema delle palle è inammissibile”. I tennisti chiedono a gran voce un intervento

    Novak Djokovic (foto Getty Images)

    La parole al “veleno” di Pablo Carreno riportate ieri non hanno fatto altro che buttare benzina sul fuoco sulle accese polemiche per le palle adottate nei tornei del tour Pro. Per l’ex top10 iberico il suo infortunio al gomito è strettamente connesso alle palle utilizzate, cambiate di continuo e soprattutto troppo dure, pesanti e poco durevoli, tanto da costringere i giocatori a uno sforzo eccessivo per farle correre e sottoponendo così tendini e muscoli a stress eccessivi. Quella di Carreno è stata l’esternazione più dura, ma solo l’ultima di una lunghissima serie di lamentele, accese già nei primi mesi dell’anno e acuite di recente.
    “Queste palle fanno schifo” aveva detto più volte Medvedev, e pure Tsitsipas ha legato i propri problemi alla spalla ai difetti delle palle. Stan Wawrinka (uno dei più attenti a difendere le condizioni per i giocatori) aveva fatto da cassa di risonanza alla denuncia del belga Zizou Bergs, che, infortunatosi ai tendini, aveva detto: “Sono tanti i giocatori che soffrono di problemi al polso, che potrebbero essere prevenuti non cambiando palle continuamente e usando palle diverse”. Immediata la risposta di Taylor Fritz, che ha commentato stizzito: “Sto accusando dolori al polso dall’inizio della US Open series per colpa dei cambi di palle, 3 tipi diversi in 3 settimane”.

    Have been dealing w wrist issues since beginning of USO series cause of ball changes✌🏻we went 3 different balls in 3 weeks https://t.co/018jWjFPTC
    — Taylor Fritz (@Taylor_Fritz97) September 30, 2023

    Queste solo alcune delle lamentele, fino alle accuse vere e proprie. Il portoghese Gastao Elias è andato giù pesante: “Esigo che l’ATP paghi tutta la fisioterapia che mi servirà dopo aver giocato con queste palle con cui ci fanno giocare. Sono sul tour da molti anni e non ho mai visto niente del genere. QUESTO È IUMANO!“. Tennys Sandgren conferma, “Mai visto niente del genere” e pure le donne non se la passano affatto meglio. Lauren Davis scrive “Sono d’accordo, mi sono spezzata una spalla per colpa di queste palle” e Paula Badosa rincara la dose: “Non è problema solo dell’ATP, anche nei tornei WTA abbiamo gli stessi problemi, dobbiamo cambiare tutto e in entrambi i circuiti”.

    I demand @atptour to pay for all the physiotherapy I will need after playing with these balls they are making us play with. I’ve been on tour for many years and I’ve never seen anything like this.THIS IS INHUMANE!
    — Gastão Elias (@GastaoElias) October 9, 2023

    Una situazione pesante, che stiamo riportando da mesi ma per la quale al momento non si intravede una soluzione poiché dalla cabina di regia (ATP, Slam, ITF) niente trapela a proposito di qualche cambiamento. Proprio su questo punta il dito il più forte, il n.1 Novak Djokovic, che sposa in pieno la battaglia dei colleghi affermando in un’intervista al media Sporcle che il silenzio dell’ATP sulla questione è “inammissibile”.
    “C’è sicuramente una connessione tra i frequenti infortuni al polso, al gomito e alla spalla con i cambi di palla“, afferma Djokovic. “Sono assolutamente favorevole alla scelta di una palla con cui giocare tutti i tornei ATP. Dobbiamo semplicemente trovare un modo per unirci, in modo che in ogni evento dell’ATP Tour abbia una sola palla con cui giocare, a seconda della superficie. A volte il cambio di palle avviene tre volte in tre settimane a seconda di dove giochiamo, e influisce sulla salute dei giocatori e sulle articolazioni stesse”.
    Ecco la stoccata di Djokovic all’ATP su questo tema assai rilevante: “Sostengo i giocatori che si lamentano e chiedono all’ATP di trovare un modo per risolvere la questione. Devono trovare una soluzione. Non ho visto alcun comunicato dell’ATP in merito alle lamentele dei giocatori e queste sono cose per me incomprensibili. Non è ammissibile che non ci sia una sola parola. Quando i giocatori, anche quelli di alto livello che hanno più risonanza, cercano di contattarti in pubblico e ti dicono ‘Ehi, parliamo di quell’argomento’, devi fare una dichiarazione, rivolgerti a loro e dire ‘Ok, capiamo, sediamoci al tavolo, parliamo.’ Non capisco perché da parte loro c’è silenzio.“
    “Spero che capiscano che deve esserci semplicemente una comunicazione diretta. Allo stesso modo, bisognerebbe annunciare pubblicamente che hanno ricevuto queste informazioni e che ci stanno lavorando per trovare una soluzione accettabile. Il silenzio non cambierà nulla” conclude Djokovic.
    Tra i tanti tempi “caldi” sul tour, dal calendario alla Davis, passando per montepremi, stress mentale e quant’altro, quello della salute dei giocatori deve essere prioritario. E con la parola “salute” possiamo anche intendere in modo allargato “forma e condizione”. Se andiamo a guardare quest’annata 2023, sono pochissimi i giocatori che sono riusciti a brillare e dare il meglio del proprio gioco e prestazione per lunghi periodi di tempo. Djokovic, il più forte e vincente, ha centellinato – da campione – le proprie apparizioni trovando il picco nei Majors, dove ha raggiunto 4 finali vincendone 3. Top. Ma gli altri? Eccetto Medvedev nei primi mesi dell’anno, quando ha trovato una fantastica striscia vincente, tutti hanno sofferto di momenti di appannamento e pesanti alti e bassi dovuti quasi sempre ad acciacchi e problemi fisici. Anche giocatori di 24, 22, 20 anni. Moltissimi i problemi a tendini e articolazioni. Questo dovrebbe essere IL tema sul tavolo, perché la salute dei giocatori deve essere la priorità, e pure se vogliamo guardare la questione in modo più “freddo”, considerando il tutto a livello di “prodotto” inteso come entertainment. Che prodotto offre una disciplina quando i suoi interpreti più in vista sono spesso acciaccati, rotti o scontenti? In tutto questo le palle sono uno dei problemi, a detta dei giocatori uno dei più importanti.
    Chiunque ha disputato tornei quest’anno, ma potremmo dire da un bel po’ di tempo, conferma che il gioco è terribilmente duro e stressante, per colpa di condizioni generali che hanno rallentato eccessivamente la velocità media. Palle soprattutto, ma anche superfici. Devi spingere a tutta per trovare un punto vincente, a meno di non voler spostare la disciplina su maratone lentissime e infinite degne delle paludi del rosso anni ’70… Per spingere devi fare sforzi enormi perché ‘ste palle sono pesanti, dure, perdono tono ed elasticità. Non vanno. Ogni botta che tiri è un contraccolpo pesante a polso, gomito, braccio, spalla. E per dare spinta stressi al massimo tronco, anche, ginocchia. Kaput. Il giovane più forte al mondo, Carlos Alcaraz, è spesso vittima di problemi, eppure ha un fisico spaziale. Tutto questo dovrebbe far scattare non un campanello d’allarme ma una vera e propria sirena, all’attenzione di tutti coloro che governano la disciplina, ITF e Slam inclusi. È così difficile capire le richieste dei giocatori, intervenire sulle palle (e magari anche sulle superfici) per offrire un prodotto diverso? Creare delle condizioni differenti grazie alle quali i giocatori possono produrre un gioco più veloce e offensivo, meno duro e impattante sul fisico, con scambi più brevi e così stressare meno il corpo? Non sembra una via difficile da prendere. Se la si vuol prendere. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Taylor Fritz dà forfait a Madrid (con il tabellone aggiornato)

    Taylor Fritz nella foto

    Taylor Fritz ha dato forfait questo pomeriggio per il torneo Masters 1000 di Madrid.Fritz non ci sarà per un problema al piede sinistro.
    Salta così il derby californiano di primo turno contro Jenson Brooksby. Al posto di Fritz occuperà il suo posto come testa di serie Roberto Bautista Agut, che diventa così la forza n. 17 del seeding.
    Lo spagnolo avrebbe dovuto affrontare Borna Coric, che invece troverà o un qualificato o un lucky loser al primo turno.
    Md(1) Djokovic, Novak vs Bye(WC) Gimeno Valero, Carlos vs Monfils, Gael (WC) Murray, Andy vs (PR) Thiem, Dominic Qualifier vs (14) Shapovalov, Denis
    (12) Hurkacz, Hubert vs QualifierHarris, Lloyd vs Davidovich Fokina, Alejandro (PR) Coric, Borna vs QualifierBye vs (5) Ruud, Casper
    (3) Nadal, Rafael vs ByeKecmanovic, Miomir vs Bublik, Alexander Karatsev, Aslan vs Qualifiervan de Zandschulp, Botic vs (16) Carreno Busta, Pablo
    (9) Norrie, Cameron vs QualifierKrajinovic, Filip vs Isner, John Basilashvili, Nikoloz vs Fognini, Fabio Bye vs (7) Alcaraz, Carlos
    (6) Rublev, Andrey vs ByeSonego, Lorenzo vs (WC) Draper, Jack Evans, Daniel vs Delbonis, Federico Brooksby, Jenson vs (17) Bautista Agut, Roberto
    (13) Schwartzman, Diego vs QualifierDimitrov, Grigor vs Qualifier(WC) Pouille, Lucas vs Khachanov, Karen Bye vs (4) Tsitsipas, Stefanos
    (8) Auger-Aliassime, Felix vs ByeTiafoe, Frances vs Garin, Cristian de Minaur, Alex vs Martinez, Pedro Paul, Tommy vs (10) Sinner, Jannik
    (15) Opelka, Reilly vs Korda, Sebastian Ivashka, Ilya vs QualifierCilic, Marin vs Ramos-Vinolas, Albert Bye vs (2) Zverev, Alexander LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Indian Wells: Arriva una grande sorpresa. Taylor Fritz supera Rafael Nadal e la sua “imbattibilità” e vince il suo primo Masters 1000 in carriera

    Taylor Fritz nella foto

    Taylor Fritz, il 24enne americano che è stato a lungo propagandato come possibile stella del tennis mondiale, questa sera ha compiuto l’impresa di porre fine alla striscia di imbattibilità di Rafael Nadal del 2022 (20-0) e di vincere il suo primo titolo ATP Masters 1000 in carriera, proprio a Indian Wells nel ‘suo’ stato natale della California.
    Giocando la partita più importante della sua carriera – Fritz aveva in bacheca solo un titolo ATP 250 – l’americano, numero 20 del mondo (ma entrerà nei primi 15 per la prima volta questo lunedì) ha sconfitto lo spagnolo Rafael Nadal, numero quattro del mondo e vincitore di questo torneo per ben tre volte, con il punteggio di 6-3 7-6(5), in 2h10.
    Fritz era in dubbio per la partita a causa di un infortunio alla caviglia destra, ma è stato il 35enne spagnolo che è apparso scarico fisicamente. Rafa non ha avuto occasioni nel primo set perso per 6 a 3, con Fritz che avanti per 5 a 1 cedeva un turno di battuta ma poi brekkava nuovamente Rafa nel nono game chiudendo la frazione per 6 a 3.
    Nel secondo set dopo un medical timeout Nadal ha migliorato la qualità del suo gioco, ha combattuto duramente, ma non è stato sufficiente per contrastare la potenza e la solidità di Fritz, che dopo aver recuperato un break nel quarto game ha annullato 4 palle break sul 2 pari e un’altra sul 4 a 4.Sul 5 a 4 Taylor mancava una palla match, ma Nadal era alla battuta, e poi sul 5 pari, 15-40, riusciva ad annullare altre due palle break (una anche con un ace).Si andava al tiebreak e qui Fritz sotto per 4 a 5 con minibreak piazzava da quel momento un parziale di tre punti consecutivi vincendo il tiebreak e anche la partita per 7 punti a 5.
    Fritz salirà al 13° posto nella classifica mondiale e diventa il primo americano dai tempi di John Isner a Miami 2018 a vincere un Masters 1000. Fritz pone fine anche ad una serie di 21 anni senza successi americani ad Indian Wells (Andre Agassi).
    Nadal, nel frattempo, salta dal quarto al terzo posto nella classifica ATP e ora riposerà per tre settimane – non giocherà a Miami – e ritornerà in campo a Monte Carlo per iniziare la stagione sulla terra battuta.
    ATP Indian Wells Rafael Nadal [4]36 Taylor Fritz [20]67 Vincitore: Fritz ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 2*-3 3*-3 4-3* 4-4* 5*-4 5*-5 5-6*6-6 → 6-7R. Nadal 0-15 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6T. Fritz 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 ace A-405-5 → 5-6R. Nadal 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-5 → 5-5T. Fritz 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-4 → 4-5R. Nadal 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-403-4 → 4-4T. Fritz 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4R. Nadal 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3T. Fritz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 2-3R. Nadal 15-0 15-15 15-30 15-402-1 → 2-2T. Fritz 0-15 0-30 15-30 15-40 df 30-401-1 → 2-1R. Nadal 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1T. Fritz 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1R. Nadal 15-0 15-15 df 15-30 15-40 30-403-5 → 3-6T. Fritz 0-15 15-15 15-30 15-402-5 → 3-5R. Nadal 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace 40-30 df1-5 → 2-5T. Fritz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-4 → 1-5R. Nadal 15-0 30-0 40-00-4 → 1-4T. Fritz 15-0 30-0 40-00-3 → 0-4R. Nadal 0-15 15-15 15-30 30-30 30-400-2 → 0-3T. Fritz 15-0 30-0 40-00-1 → 0-2R. Nadal 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-0 → 0-1
    2 ACES 13 DOUBLE FAULTS 352/78 (67%) FIRST SERVE 49/76 (64%)29/52 (56%) 1ST SERVE POINTS WON 34/49 (69%)14/26 (54%) 2ND SERVE POINTS WON 13/27 (48%)5/9 (56%) BREAK POINTS SAVED 8/10 (80%)11 SERVICE GAMES PLAYED 1015/49 (31%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 23/52 (44%)14/27 (52%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 12/26 (46%)2/10 (20%) BREAK POINTS CONVERTED 4/9 (44%)10 RETURN GAMES PLAYED 1111/13 (85%) NET POINTS WON 11/20 (55%)23 WINNERS 2126 UNFORCED ERRORS 2243/78 (55%) SERVICE POINTS WON 47/76 (62%)29/76 (38%) RETURN POINTS WON 35/78 (45%)72/154 (47%) TOTAL POINTS WON 82/154 (53%)194 km/h MAX SPEED 226 km/h177 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 187 km/h152 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 148 km/h LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Indian Wells: Prima finale in un 1000 per Taylor Fritz. Rublev alla fine del primo set perde la testa

    Taylor Fritz nella foto

    Andrey Rublev è approdato alle semifinali del Masters 1000 di Indian Wells sulla scia di una striscia vincente di 13 partite e cercava il suo primo titolo in carriera a questo livello. Ma dall’altra parte c’era un Taylor Fritz che voleva fare la storia a livello personale, qualcosa che ci è riuscito approdando in finale ad Indian Wells. Il numero 20 della classifica ATP ha dato uno dei migliori spettacoli in carriera e ha eliminato il numero sette del mondo.
    Fritz ha festeggiato con il punteggio di 7-5 6-4, in un duello da forti emozioni.L’americano ha creato 11 (!) palle break sul servizio del russo (ne ha incassate tre), mentre ha salvato tre delle quattro palle break concesse sul proprio servizio. Fritz si è addirittura lasciato sfuggire un vantaggio di 5-2 nel primo set prima di chiudere la frazione per 7 a 5, mentre Rublev ha avuto il suo momento nella seconda partita: sul 4-4, ha mancato due palle break e l’americano gliel’ha fatta pagare cara poco dopo brekkandolo nel decimo gioco.
    Da segnalare che Rublev si è procurato una ferita dopo aver perso il primo set.Il russo ha ribaltato uno svantaggio di 5-2 ma alla fine ha perso 7-5, qualcosa che lo ha lasciato furioso. Rublev ha dato un pugno alla sua racchetta – quattro volte – e si è ritrovato con la mano destra ferita, con un grande taglio sul dito indice e altri tagli più piccoli. Rublev è andato negli spogliatoi per un time out medico, tornando poi in campo con una benda.
    ATP Indian Wells Taylor Fritz [20]76 Andrey Rublev [7]54 Vincitore: Fritz ServizioSvolgimentoSet 2A. Rublev 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-405-4 → 6-4T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace4-4 → 5-4A. Rublev 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-404-3 → 4-4T. Fritz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 4-3A. Rublev 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3T. Fritz 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-30 ace2-2 → 3-2A. Rublev 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1A. Rublev 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1T. Fritz 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Rublev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df A-40 40-40 40-A6-5 → 7-5T. Fritz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace5-5 → 6-5A. Rublev 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-4 → 5-5T. Fritz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-405-3 → 5-4A. Rublev5-2 → 5-3T. Fritz 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-304-2 → 5-2A. Rublev 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace4-1 → 4-2T. Fritz 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1A. Rublev 15-0 30-0 40-15 ace3-0 → 3-1T. Fritz 0-15 15-15 ace 30-15 40-152-0 → 3-0A. Rublev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A1-0 → 2-0T. Fritz 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 1-0

    The guy is crazy. pic.twitter.com/kqStShF3T1
    — Del🇪🇺 (@Stroppa_Del) March 19, 2022 LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Parigi Bercy: Sonego parte bene, ma sbaglia troppo dal secondo set e cede in tre set a Fritz

    Lorenzo Sonego, sconfitto a Bercy

    Lorenzo Sonego saluta il Masters 1000 di Parigi Bercy, sconfitto in tre set da Taylor Fritz, 3-6 6-2 6-3 lo score finale. L’americano conferma il suo ottimo stato di forma in quest’autunno, ma è una sconfitta amara perché l’azzurro era partito molto bene, dominando il primo set grazie ad un’ottima prestazione al servizio e al suo “solito” un tennis energetico, in spinta, aggressivo. All’inizio del secondo Lorenzo si è come “imballato” commettendo troppi errori prima col rovescio e poi anche col diritto, proprio nel momento in cui Fritz è salito con la risposta. Da lì in avanti il match è stato in mano all’americano, che ha operato il break anche nel terzo set al sesto game, volando verso il successo. Peccato perché Lorenzo era partito molto bene, c’era spazio per portarla a casa e proseguire la corsa nel 1000 francese.A breve il commento completo, ecco la cronaca del match
    Sonego inizia al servizio. Scatta bene dai blocchi, sicuro con la prima vince a 15 il primo game, e spinta veloce anche in risposta, con Fritz che prende ritmo col servizio ma sbaglia qualcosa col rovescio, anche grazie ai cambi di taglio dell’azzurro. Si procura una immediata palla break Lorenzo ai vantaggi, ma affossa malamente la risposta in rete. Il game è durissimo, Sonego strappa un’altra palla break e stavolta il BREAK se lo prende! Gran diritto lungo linea da sinistra, sorprende l’americano, reduce dalla finale persa in Russia. 2-0 Sonego, ottimo avvio, molto rapido con i piedi e prontissimo a correre avanti nel campo. Consolida il vantaggio, con 4 punti di fila dallo 0-30, 3-0 Sonego, davvero molto positivo il piemontese. Taylor nel quarto game rompe gli indugi, è più aggressivo e corre anche avanti, per tenere “fermo” Sonego dietro la riga di fondo. Muove lo score l’americano, sotto 1-3. Il set scorre via velocissimo, senza altri sussulti. Lorenzo serve per il primo set avanti 5-3. Ottima prima esterna per iniziare il game, Fritz non la tiene in campo. L’americano cerca di pungere il rovescio dell’azzurro, ma appena si gira sul diritto Lorenzo tira forte e incrociato, e Fritz non contiene. 30-0 e 40-0, tre Set Point! Cancella il primo Fritz con una bella risposta di rovescio, fulminante. Ace sulla seconda, il quarto del match. 6-3 Sonego. Un set giocato molto bene, un solo break ma è stato praticamente perfetto nei propri game, pochi errori e tennis vivace (84% di punti vinti con la prima e 73% di prime in campo).
    Secondo set, scatta l’americano con la battuta. Sul finale del primo parziale ha preso ritmo con la 1a palla, e continua a servire bene. Anche Sonego gioca sicuro col servizio fino a metà del quarto game. Un errore ed una risposta perfetta di Fritz lo portano a palla break, la prima del match. La cancella l’azzurro con un gran servizio, preciso, salendo poi 2 pari. Anche nel sesto game, Sonego è in difficoltà nel turno di servizio. 15-30 e poi un errore lo condanna al 15-40. Altre due palle break per l’americano. Si scambia, sbaglia per primo Sonego. BREAK Fritz, un po’ “regalato” dall’azzurro al californiano con un paio di errori non forzati. 4-2 e servizio per Taylor, che ora sembra in controllo del match, tanto che con quattro spallate vola 5-2. È cresciuto in risposta, pochi errori, mentre Sonego ha ricavato meno con la prima e soprattutto ha concesso errori gratuiti da fondo campo. È un momento tutto pro-Fritz: Sonego sbaglia sotto rete, Fritz stecca la risposta ma, beffarda, resta in campo. 0-30 e 10 punti di fila per lui. Diventano 11 sull’errore in spinta di Lorenzo, per lo 0-40 e 3 Set Point. Smorzata e pallonetto, cancella la prima chance. Si prende di forza il secondo Taylor, ottima risposta e via a comandare di ritmo. 6-2 Fritz in 31 minuti. Tutto troppo rapido per l’americano, bravo a prendere fiducia, ma netto il calo dell’azzurro, improvviso e repentino.
    Terzo set, inizia Fritz al servizio, e continua a martellare in sicurezza. Con due Ace scatta avanti (e quinto game vinto di fila dal 2 pari). Sonego serve, è indispensabile tenere questo game, dare un segnale di vita nel match. Ma Taylor è “on fire”, risposta profonda e poi diritto in contro balzo imprendibile, a castigare una discesa a rete un po’ frettolosa. Da fondo Sonego è in grande difficoltà, soprattutto col rovescio. 15-30 e seconda di servizio… Per fortuna di Lorenzo la palla dell’americano è fuori di poco. Urla l’azzurro dopo aver piazzato una prima a tutta al T. Interrompe la striscia negativa Sonego, da 15-30 vince il game, 1 pari. Nel quinto game, Fritz si imballa col diritto. Ne sbaglia 2, e crolla 30-40, palla break per Sonego! Si prende un grande rischio l’americano, infila un diritto lungo linea da sinistra perfetto. Si salva Fritz, si porta 3-2 avanti. Ora Sonego è tornato offensivo, il diritto più incisivo, è rapido a verticalizzare il gioco e chiudere di prepotenza, ma anche la risposta di Taylor è pungente. È il momento migliore del match perché entrambi gioca bene, intenso e veloce. Arriva un duro scambio, Lorenzo si prende un rischio esagerato nel cercare il vincente col diritto scappando a sinistra. È palla break per Fritz… e niente prima in campo per l’azzurro. Comanda Sonego, ma cerca di chiudere troppo l’angolo per un incrociato che finisce in corridoio. BREAK Fritz, agevolato anche da un paio di nastri fortunati ad inizio gioco. Serve 4-2 avanti il californiano, e la prima lo sostiene. Niente, troppi errori per Sonego adesso, anche nello scambio va lungo, sono regali su di un piatto d’argento per Fritz, che con un Ace consolida il vantaggio, sul 5-2 è ad un passo dalla vittoria. Resta in scia Lorenzo, 3-5, ora l’americano serve per chiudere. Sul 15 pari una palla dell’americano tocca la riga di un niente… era la chance per rientrare. Arriva il doppio fallo! Il primo del suo match, avverte la tensione. Ma poi si butta avanti e chiude con uno smash non così comodo. 40-30 e primo Match Point! Lungo scambio, il primo a rischiare è l’americano, ma il diritto è di poco fuori. Tre errori dell’americano nel game. Si butta ancora avanti, difende bene la rete con volée precise. Conquista il secondo match point. Lungo scambio, ha più coraggio Lorenzo, avanza e chiude da tre quarti campo. Alza il ritmo Taylor, sbaglia Sonego. Terzo Match Point. Chiude Fritz, vince in rimonta. Peccato per “Sonny”, c’era lo spazio per poterla vincere.
    Marco Mazzoni

    Lorenzo Sonego vs Taylor Fritz (non prima ore: 14:00)ATP ATP Paris Sonego L.623 Fritz T.366 Vincitore: Fritz T. ServizioSvolgimentoSet 3Fritz T. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-403-5 → 3-6Sonego L. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-5 → 3-5Fritz T. 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5Sonego L. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A2-3 → 2-4Fritz T. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3Sonego L. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2Fritz T. 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2Sonego L. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1Fritz T. 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Sonego L. 0-15 0-30 0-40 15-402-5 → 2-6Fritz T. 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5Sonego L. 15-0 15-15 15-30 15-402-3 → 2-4Fritz T. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-2 → 2-3Sonego L. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2Fritz T.1-1 → 1-2Sonego L. 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Fritz T. 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Sonego L. 15-0 30-0 40-0 40-155-3 → 6-3Fritz T. 0-15 15-15 30-155-2 → 5-3Sonego L. 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2Fritz T. 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2Sonego L. 15-0 30-0 30-15 40-153-1 → 4-1Fritz T. 15-0 30-0 40-0 40-153-0 → 3-1Sonego L. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-0 → 3-0Fritz T. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A1-0 → 2-0Sonego L.15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0
    7 ACES 52 DOUBLE FAULTS 143/74 (58%) FIRST SERVE 52/78 (67%)28/43 (65%) 1ST SERVE POINTS WON 41/52 (79%)18/31 (58%) 2ND SERVE POINTS WON 16/26 (62%)2/5 (40%) BREAK POINTS SAVED 2/3 (67%)13 SERVICE GAMES PLAYED 1311/52 (21%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 15/43 (35%)10/26 (38%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 13/31 (42%)1/3 (33%) BREAK POINTS CONVERTED 3/5 (60%)13 RETURN GAMES PLAYED 138/13 (62%) NET POINTS WON 12/17 (71%)28 WINNERS 2923 UNFORCED ERRORS 1646/74 (62%) SERVICE POINTS WON 57/78 (73%)21/78 (27%) RETURN POINTS WON 28/74 (38%)67/152 (44%) TOTAL POINTS WON 85/152 (56%)218 km/h MAX SPEED 221 km/h206 km/h1ST SERVE AVERAGE SPEED 197 km/h164 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 151 km/h LEGGI TUTTO

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    Indian Wells, il torneo delle sorprese

    Cameron Norrie

    Prima dell’avvio di questo Indian Wells “autunnale”, si pensava che il torneo potesse regalarci qualche sorpresa. La nuova collocazione, le diverse condizioni, molti giocatori già provati da 9 mesi di tennis spesso vissuti in ambienti complicati dalle regole anti-covid, un mix di elementi perfetti per creare una scossa. Tuttavia ritrovarsi al sabato mattina con in semifinale Dimitrov vs. Norrie e Fritz vs. Basilashvili, questo proprio no, era inimmaginabile. Oltretutto i due grandi favoriti ieri, Tsitsipas e Zverev, hanno pure perso “male”, Sasha con la chance di vincere, Stefanos con un match incomprensibile.
    Non serve perdersi in grandi ricerche per affermare che queste semifinali, oltre che sorprendenti, sono probabilmente quelle con in campo i tennisti “peggiori” rispetto alla classifica in un torneo di questa categoria, e se non lo sono in assoluto siamo molto vicini. È il segnale di un tennis che sta cambiando, senza la costante presenza dei big 3 (più Murray), ma anche di una sorpresa che ogni tanto ci sta. E meno male che nello sport accadono ancora, altrimenti sai che noia…
    Davvero difficile a questo punto pronosticare chi la spunterà, e forse è bello proprio per questo. Ognuno dei giocatori rimasti in gara ha dimostrato di essere in grande condizione, e di poter ambire al titolo. Solo Dimitrov in carriera ha già vinto un Masters 1000, nel 2017, il suo anno migliore, chiuso con il successo alle ATP Finals. Per gli altri sarà una occasione incredibile.
    Potrebbe essere un torneo decisivo per Norrie, tennista cresciuto in modo incredibile negli ultimi due anni. Attualmente il britannico è al 14esimo posto nella Race to Turin, con 1840 punti. Se vincesse IW, farebbe un balzo clamoroso, con sorpasso a Felix Auger-Aliassime e in piena lotta con Sinner e Hurkacz e Ruud per un posto al Masters. La semifinale vs. Dimitrov sarà una partita molto interessante. Grigor è tornato finalmente in piena efficienza atletica dopo un periodo gustato da vari problemi, e soprattutto sembra aver ritrovato fluidità e fiducia nel suo gioco. Il bulgaro ha sempre giocato bene, ma con quel tennis così complicato e non sempre molto incisivo, è riuscito a giocarsela contro i big solo nelle fasi di carriera in cui ha trovato la massima fiducia e la miglior condizione fisica. Alla fine gli è sempre mancato qualcosa per eccellere, un filo di velocità di braccio, un po di servizio, una difesa più stabile e meno funambolica, meno pause. Dopo anni di “vivacchiare”, ad Indian Wells potrebbe riprendersi un ruolo da protagonista. Norrie proverà a sbarrargli la strada cercando di non farlo creare, imponendo alti ritmi e buttandolo lontano dalla riga di fondo. La risposta al servizio di Cameron potrebbe essere il colpo decisivo: se annullerà il servizio del rivale, la sua grandissima fiducia e spinta da fondo campo potrebbero portarlo al successo. Se invece sarà Grigor a comandare le operazioni, avrà ottime chance per il successo.
    Fritz sta giocando il torneo della vita. Ieri dopo aver sconfitto Zverev ha dichiarato: “Non puoi allenare tutto questo, cosa vuol dire superare queste situazioni. Non le puoi simulare in un allenamento, devi fidarti del tuo tennis, di quello che stai facendo. Devi riuscire a mettere in campo, sotto la massima pressione e difficoltà tutto il lavoro svolto, riuscire a dare il massimo. Non sempre ci sono riuscito, stavolta è un sogno che si avvera. È difficile non emozionarsi per tutto questo. Ho lavorato molto duramente per tutta la mia vita per arrivare a giocare queste partite e provare queste emozioni”. L’”ammazza italiani” continua a volare. Serve bene, risponde profondo, è intenso e con pochi cali. È nella sua California, ha il pubblico, è “in-the-zone” come dicono da quelle parti, quindi può essere pericolosissimo per tutti. Basilashvili è un vero colpitore di potenza, può spaccare in due la pallina, ma ha bisogno di tempo per esprimere il suo miglior tennis. Forse ha approfittato anche delle condizioni piuttosto lente del torneo, davvero non così distanti da molti eventi sul rosso. Sarà una partita molto incerta, probabilmente l’americano è favorito, ma il georgiano resta un tennista con la potenza necessaria a completare l’impresa ed issarsi addirittura in finale. “Mi sto allenando bene da settimane, non sono sorpreso dal risultato”, ha dichiarato Nikoloz.
    Molti appassionati forse saranno non solo sorpresi, ma anche un po’ delusi dai quattro semifinalisti. In realtà, questo accade con frequenza nei momenti storici di passaggio. Questo torneo e molto altro conferma che stiamo attraversando esattamente una fase del genere. E non necessariamente dobbiamo ammirare “i soliti noti” per gustarci bel tennis ed emozioni.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner, una sconfitta figlia “della crescita” (di Marco Mazzoni)

    Jannik Sinner a Indian Wells

    Altro che derby azzurro a Indian Wells… I sogni dell’appassionato italico di gustarsi un bel Berrettini vs. Sinner negli ottavi, con prospettive molto intriganti per il resto del torneo, sono stati infranti dal ciclone Taylor Fritz, issatosi ad “ammazza italiani” nella sua California. L’americano ha estromesso sia Matteo che Jannik, uno dopo l’altro, curiosamente lo stesso score ma in due partite assai diverse. È giusto applaudire Taylor, più oggi di ieri, perché se la prestazione di Berrettini era stata decisamente sottotono, stanotte Fritz ha giocato un’eccellente partita, è stato complessivamente superiore a Sinner e si è meritato ampiamente l’accesso ai quarti di Indian Wells.
    Eppure il match per Jannik era iniziato molto bene, era in vantaggio, il suo tennis scorreva via veloce. Preciso, intenso, caricava diritti e rovesci con potenza e ricavava bei punti in pressing. Si era portato avanti con merito. Fino al 4-2 nel primo set era stato superiore nella spinta, meno devastante rispetto a quello ammirato nell’esordio del torneo, ma un buon Sinner. Al servizio sul 4-3, il match ha cambiato improvvisamente direzione, ed è andato in scena, purtroppo per l’azzurro, un “film già visto” in altre sconfitte stagionali. La prima palla si è inceppata… il segnale del passaggio a vuoto imminente. Il braccio ha perso fluidità, la spinta è diventata meno precisa, fioccano gli errori. Un doppio fallo sulla palla break riporta non solo il set in equilibrio ma rimette fisicamente in partita un Fritz che era invece in difficoltà in quel momento nel contenere la spinta dell’azzurro. Un break regalato all’americano, quasi solo errori non provocati. È stato l’inizio della discesa agli inferi per Sinner, che servendo sotto 4-5 ha commesso troppi errori: un doppio fallo per iniziare il game, un diritto sparacchiato largo per troppa fretta e frenesia, un pallonetto-passante mal gestito con un tocco un po’ goffo per uno con le sue qualità; quindi ai vantaggi altri due doppi falli. I due punti decisivi se li è presi l’americano, con un pressing molto incisivo. 4 giochi di fila per Taylor e Set vinto, per un suo crescendo avviato dagli errori e calo di Jannik, purtroppo.
    Qua Fritz ha di fatto vinto la partita, è salito moltissimo col servizio e ha iniziato a rispondere meglio, mentre quel brutto finale di primo set ha guastato definitivamente il gioco Jannik, diventato più falloso. Troppo falloso, con chance per scappare via all’avvio del secondo sprecate e quindi il break subito nel secondo game, anche qua sprecando più di una occasione e giocando quasi soltanto con la seconda di servizio. Troppo poco per arginare un Frtiz ora “in the zone”. Dal 4-2 Sinner nel primo, l’azzurro ha perso 8 games di fila, fino al 6-4 4-0 per l’americano. Un buco troppo profondo per risalire a questo livello, che non ti puoi permettere. Con la sconfitta ad un passo, l’azzurro ha finalmente liberato il braccio, si è ripreso un break di svantaggio ed è tornato fisicamente in partita, più incisivo col diritto e profondo nello scambio col rovescio, ma era ormai troppo tardi. Bravo è stato il californiano a salvare due delicatissime palle break sul 5-3 (Ace esterno e bello scambio comandato dal centro) che avrebbero clamorosamente riaperto la partita, e quindi trasformare il primo Match Point con un rovescio lungo linea molto bello.
    Jannik ci ha messo del suo in questa sconfitta, ma è giusto riconoscere a Fritz il merito di aver alzato il livello appena Sinner è calato. L’americano è stato molto bravo a scegliere tempi di gioco rapidi, entrare senza indugio col diritto sulla prima palla più corta di Sinner. Col diritto cross ha spesso sfondato l’azzurro trovando angolo e profondità, ed ha sorpreso per la quantità di molti rovesci lungo linea tirati con velocità e precisione. Complessivamente, Fritz è stato superiore a Sinner nei colpi di inizio gioco, servizio ma anche risposta, più continuo e meno falloso.
    Il tennis è uno sport particolare, di situazione, in cui tutto può cambiare in un attimo. Capitano giornate in cui le cose non vanno, o in cui qualcosa si inceppa e finisci in un vortice perverso che ti fa perdere sicurezza e troppi game, fino a perdere la partita. Capita soprattutto quando sei in un momento di crescita, in cui stai mettendo mano al tuo gioco dal punto di vista tecnico e tattico, e quindi non hai ancora assimilato le novità. In quelle fasi, basta poco per perdersi, col rischio di tornare conservativi sui vecchi schemi e meccaniche, facendo errori e scelte sbagliate. La crescita nel tennis è sempre a scale, mai lineare. Ci sono momenti in cui hai fiducia, in cui tutto scorre e produci meraviglie in campo; altri in cui non hai buone sensazioni o ti perdi per strada per un dettaglio, per un’incertezza, per un dubbio, ed è difficile a quel punto riprendersi perché senza aver vissuto più e più volte quella sensazione, non sai a cosa aggrapparti, cresce la tensione e vedi solo nero. Sembra proprio quel che è accaduto oggi a Sinner. Con una regolarità, però.
    Quale? Il tennis di Jannik non può fare a meno del servizio. Non parlo solo dei punti “facili”, diretti strappati con la prima. Il “concetto” di servizio nel suo gioco è più ampio. Quando prende ritmo con la prima di servizio, tutto il suo tennis scorre perché con la prima in campo riesce ad iniziare lo scambio in una posizione di vantaggio, mentalmente è più sciolto, i suoi colpi scorrono più fluidi e precisi. Sinner produce in campo un tennis difficile, spara palle con grande potenza prendendosi alti rischi. Giocare sciolti è molto importante. La sicurezza di iniziare con la prima in campo è decisiva. È evidente che il lavoro intrapreso con il suo staff è quello di dotarlo di una capacità di scambio ad altissimo ritmo e meno rischio, un 70-80% di velocità con buon margine, e quindi via nel saper scegliere il momento per l’affondo, il cambio dalla progressione travolgente alla ricerca del vincente se il puro pressing non ha prodotto l’errore del rivale. In questo processo serve continuità e fiducia. Serve insistere, e ripeto, è un tennis tutt’altro che facile perché si gioca a ritmi molto intensi e gli avversari fanno – ovviamente – l’impossibile per guastare il ritmo e trovare la chiave per uscirne.
    Proprio per l’alta componente di rischio intrinseca in questo schema tattico, è decisivo poter affidarsi a colpi di inizio gioco incisivi, servizio ma anche risposta. Pure in risposta oggi Sinner non ha convinto. Molto bene in alcune fasi (quella iniziale e l’ultima reazione prima della sconfitta), troppo impreciso nella parte centrale del match, dove Fritz ha potuto governare i suoi turni di servizio con discreto agio, giocandosi molto bene le palle break da salvare.
    C’è delusione per la sconfitta, Sinner ha un tennis superiore per qualità a quello di Fritz, ma oggi non è riuscito a produrlo con la continuità necessaria a superare il rivale. Sarebbe sbagliato esagerare con le critiche, soprattutto insinuando dubbi sul processo di crescita. Jannik sta cambiando il servizio, sta cambiando le dinamiche di spinta nella progressione, sta insistendo su tante piccole cose da affinare e metabolizzare, per poterle esplodere sotto pressione, nei momenti decisivi. Aspettiamolo ai prossimi tornei in Europa, sperando che possa esplodere la sua classe e regalarsi (e regalarci) una clamorosa qualificazione alle Nitto ATP Finals di Torino. Qualora non avvenisse, poco male. Si guarda avanti ad un 2022 che potrebbe essere spettacolare.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO