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    Fritz: “Ho avuto le mie chance, ma non sono stato abbastanza cinico. Il ginocchio? Nel terzo set ero cotto”

    Taylor Fritz nella foto – Foto Brigitte Grassotti

    Taylor Fritz ha analizzato con lucidità la sconfitta contro Carlos Alcaraz (6-7, 7-5, 6-3) nella conferenza stampa post-match delle Nitto ATP Finals, una partita lunga, intensa e ricca di rimpianti. L’americano, impeccabile per due set, ha riconosciuto di aver avuto occasioni concrete per indirizzare l’incontro, ma di non essere riuscito a sfruttarle nei momenti decisivi.
    “Il problema non è arrivarci, è chiuderli”Fritz ha evidenziato come molte opportunità siano nate da un ottimo atteggiamento aggressivo in risposta:«Ho eseguito bene le cose più difficili: essere offensivo, entrare nello scambio, trovare palle corte da attaccare. Il problema è che nei punti importanti non sono stato clinico. Ho avuto i colpi giusti da chiudere, ma non li ho eseguiti bene abbastanza.»L’americano ha citato specifici momenti: il 15-30 nel secondo set, alcuni break point, un overhead lasciato rimbalzare che avrebbe dovuto giocare al volo. «Molti di quei punti erano dalla mia parte. È questo che fa più male.»
    La difesa di Alcaraz e la scelta dei colpiSul perché alcuni colpi apparentemente semplici siano finiti addosso allo spagnolo, Fritz ha dato una spiegazione tattica:«Carlos anticipa in modo incredibile. Alcune volte ha scelto il lato giusto per pura lettura del gioco. A volte ho scelto il colpo più ovvio, a volte quello meno ovvio, e lui c’era comunque.»
    “Nel terzo set non riuscivo più a piegare la gamba”Il terzo set ha cambiato il quadro. Fritz ha spiegato che la tendinite al ginocchio destro, che lo accompagna da mesi, gli ha impedito di mantenere lo stesso livello:«Giocare back-to-back è il problema. Nel terzo set facevo fatica a piegare la gamba sul servizio, a caricare il diritto e il rovescio. La sensazione di ‘piattezza’ non era mentale: il ginocchio era cotto.»L’americano ha riconosciuto anche il peso della risposta molto esplosiva nei primi due set, che ha affaticato ulteriormente l’articolazione.«Il dolore cresce progressivamente. Finché ho un giorno di pausa, posso giocare. Ma qui non è possibile.»
    “La partita l’ho persa nel secondo set”Fritz non ha fatto drammi sul terzo parziale, riconoscendo meriti all’avversario:«Nel terzo Carlos ha servito meglio, ha preso l’inerzia e ha giocato alla grande. La mia occasione era nel secondo set, e non l’ho colta.»
    Prospettive e consapevolezzeNonostante la sconfitta, Fritz si sente incoraggiato dal livello espresso:«Nelle ultime due sfide non avevo neppure avuto chance di attaccarlo. Oggi sì. Se avessi chiuso quei punti, forse parleremmo di un altro risultato.»
    Una sconfitta che brucia, ma anche una delle sue migliori prestazioni recenti contro Alcaraz, vanificata da un mix di mancate occasioni e limiti fisici.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2025: Alcaraz rimonta un tostissimo Fritz. Grande spettacolo

    Carlos Alcaraz a Torino (foto Brigitte Grassotti)

    Una partita così bella, intensa, ricca di colpi spettacolari e agonismo meritava il Prime Time, e pure qualcosa di più di un “semplice” match di round robin alle ATP Finals 2025, ma qua ci sono i migliori otto del mondo e se i pianeti si allineano bene lo show può diventare incredibile. Tutti in piedi ad applaudire un irriducibile e tostissimo Taylor Fritz, protagonista di una prestazione di altissimo livello tecnico e fisico, ma alla fine è Carlos Alcaraz a prevalere in rimonta per 6-7(2) 7-5 6-3 al termine di poco meno di tre ore di battaglia vera, a tratti feroce e bellissima. Stavolta lo spagnolo se l’è vista discretamente brutta perché ha trovato un avversario forte, in grandissimo spolvero al servizio ma ancor più in risposta e col rovescio, capace di giocare addirittura più intenso e veloce per buona parte del match e metterlo davvero alla frusta. Pazzesco come un Taylor quasi in trance agonistica sia riuscito a rispondere con la profondità e precisione di un “Sinner” e quindi attaccare col diritto e pure con tantissimi rovesci lungo linea favolosi. Mai visto l’americano così bene con questo colpo, giocato arrivando benissimo sulla palla, in anticipo ed equilibrio. E poi come ha retto le schermaglie sulla diagonale di rovescio e pure quelle diritto vs. diritto non indietreggiando quasi mai ma mettendoci tutto il “punch” e peso del corpo. La partita ha visto tante fasi di lotta acerrima, e grande spettacolo con colpi splendidi da parte di entrambi, e vi lasciamo alla cronaca qua sotto per riviverla (vale davvero la pena per chi se la fosse persa).
    Per tutto il primo parziale la sensazione dal campo è stata netta: comanda Taylor, e Carlos costretto a rintuzzare e rincorrere, con i suoi guizzi di qualità sublime, ma mediamente sotto all’avversario. Fritz è stato bravissimo a vincere il tiebreak del primo set, giocando solido, aggressivo, non sbagliano una scelta. Forte del primo set, l’americano ha tenuto un livello spaziale anche nel secondo, con il rammarico del quinto game, quando è andato in scena un turno di battuta di Alcaraz soffertissimo nel quale ha salvato due palle break. Quelle chance sono state il crocevia del match, in particolare la prima dove Taylor non ha sfruttato una situazione favorevole che poteva portargli un break decisivo, visto come stava servendo bene (sopra al 70% di prime in gioco) una volta in vantaggio la rimonta sarebbe stata complicatissima anche per un fenomeno come Alcaraz. Carlos ha retto in quel passaggio sportivamente drammatico, affrontato anche con qualità alta, sprintando con tutta la sua velocità e affidandosi alla magia del suo braccio. Forte anche di testa: ha salvato con un Ace una seconda chance, e da lì in avanti ha retto bene, andando a prendersi un break sul 6-5 sfruttando un errore “brutto” dell’americano nel primo punto e poi approfittando di un nastro fortunato, il classico “taglia gambe”. Quella palla beffarda per Fritz è stata come un cazzotto nello stomaco, quello che ti toglie il respiro e ti affloscia.
    “Non vedevo la via per vincere la partita ad un certo punto” ha detto Carlos a caldo dopo il successo, ed è una considerazione corretta, l’americano era superiore in quasi ogni situazione di gioco, ma… la sua classe immensa gli ha consentito di tenere e quindi rimontare e rilanciare. Fritz è stato favoloso, ma ha speso tantissime energie fisiche e mentali per spingere così tanto per oltre due ore e mezza, con battute violente, risposte di una precisione mai vista nel suo tennis e quindi un’energia formidabile nell’entrare a tutta nella palla. Diritto o rovescio non fa differenza, e questa è una novità per lui, visto che mediamente col rovescio tende a concedere molto. Non oggi, bellissimo vederlo correre sulla palla e tirare accelerazioni di una precisione notevole, pochissimi gli errori per il rischio preso. Ha rischiato comunque tanto l’americano, e nel secondo set 3-4 palle non gli sono girate bene, anche in situazioni di parità o 30 pari in risposta, piccole occasioni che potevano diventare detonatori di un break che invece non è arrivato.
    Nel terzo set ne aveva più, Fritz fisicamente è calato quel poco che basta a portarlo ad arrivare meno rapido sulla palla, e alla fine l’allungo dello spagnolo è arrivato, per un successo alla fine meritato. Fritz sconfitto di nuovo, nonostante una prestazione bellissima. Manca sempre qualcosa… Alcaraz ha rischiato, ma questa bella vittoria spiega ancora una volta la sua classe immensa e forza, anche come agonista. Pur sotto alla spinta del rivale, spesso spalle al muro e buttato dietro tre metri a rincorrere, non hai mai dubitato o tremato. Solo nel tiebreak si è fatto superare, ma dal secondo set la sua attenzione è stata davvero alta, e progressivamente si è avvicinato alla riga di fondo e ha servito anche meglio, alzando l’asticella del suo gioco. Si tende a vedere la magia dei suoi colpi, ma oggi Charlie l’ha vinta più di sostanza e tenuta, e questo è un’altra faccia della sua grandezza. Alcaraz ha due vittorie nel girone, gli basta vincere un altra partita, nel round robin o in semifinale, per chiudere il 2025 da n.1.

    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Fritz inizia il match al servizio, e c’è subito lotta. Il game va ai vantaggi con un passante di rovescio super di Alcaraz. Taylor sbaglia l’attacco successivo e c’è una chance di break immediata. Non fortunato l’americano, il “let” cancella un Ace… Ma se la cava lo stesso con un bel diritto vincente in lungo linea. I problemi per Fritz arrivano appena Carlos si sposta e tira a tutta il diritto, la traiettoria è all’angolino e la palla velocissima. Stavolta lo spagnolo grazia l’americano sulla seconda palla break, comanda la trova solo rete con un diritto cross che sarebbe stato vincente. Taylor non può prescindere da punti diretti col servizio, e deve evitare i doppi falli (come accade su un suo vantaggio). Quanto è costretto a rischiare il californiano pre strappare un singolo punto in scambio… 16 punti e 9 minuti per vincere un game, con un Ace conclusivo (il terzo). Fritz risponde benissimo: due una meglio dell’altra e Alcaraz è sorpreso, 0-30. Dopo la terza eccellente risposta Taylor prova la smorzata, ma contro la reattività di Carlos è contro producente. Ancora una risposta top, la quarta di fila, e 15-40, ora è Alcaraz ad affrontare palle break. Rischia un diritto lungo lunea Fritz, ma gli esce di poco, poi è il servizio a salvare Alcaraz. Formidabile in risposta l’americano, entra forte e si prende un’altra palla break di prepotenza. Uff, che rischio Carlos sul net, tocca una demi-volée difficilissima, ma Taylor poi sbaglia l’angolo del passante, c’era il lungo linea spalancato, e mal gliene incolse… Qualità altissima, ora è Charlie ha prendersi la scena con un lob perfetto dopo la smorzata. 1 pari, 19 minuti di tennis sublime, qualche scelta errata ma c’è intensità, agonismo, esecuzioni spettacolari. Applausi. Ora è Alcaraz a prendersi tutto il campo dalla risposta, terrificante l’accelerazione di diritto che lo porta sul 15-40. Manca il punto col servizio a Fritz, e Carlos si prende un BREAK spettacolare con una smorzata di una delicatezza assoluta, imprendibile. 2-1 e servizio per lo spagnolo. Fritz non si scoraggia e continua a rispondere con grande profondità. E gioca benissimo anche col rovescio, come l’accelerazione lungo linea sul 30 pari che lo porta a chance del contro break. Ci prova con la risposta di rovescio sulla seconda, ma stavolta la traiettoria si spegne in rete. WOW! Ancora col rovescio, Fritz tira una bordata cross che piega le gambe ad Alcaraz, che accelerazione! BREAK Fritz, 2 pari e poi 3-2 con un bel turno di servizio. Partita splendida finora. È notevolissimo come il californiano riesca a prendere lo spagnolo in velocità, non ci riesce quasi nessuno sul tour. Per questo Carlos, correttamente, cerca di non dare ritmo e cerca ancora la smorzata, molto ben eseguita. 3 pari. L’atmosfera si incendia nuovamente sul 4-3. Fritz riprende a rispondere come un dannato, 0-30, e poi si prende una nuova palla break con una bordata di diritto nell’angolino favolosa. Rischia troppo su questo 30-40, c’era un piccolo spazio e vi si lancia a tutta, ma l’accelerazione gli esce abbondante. Taylor non si deprime affatto: centra una nuova risposta letteralmente sulla riga, altra chance per l’allungo, ma Carlos serve bene. 4 pari. Lo spagnolo regala al pubblico un passantino di rovescio ad una mano di contro balzo, senza apertura, che ha provocato un sussulto a tutti i fan del mitico Johnny Mc, ma il game se lo prende Fritz (5-4), che continua imperterrito a provarci dalla risposta. Sontuoso l’attacco col rovescio e volée incrociata, gli vale il 30 pari. Poche prime di Carlos nel game, ma come riesce a tirare una “sassata” di rovescio su palla bassissima è nei misteri del tennis, con quello score sul groppone… Si vai ai vantaggi. Ritrova l’Ace Carlos, che compensa un tentativo precedente di smorzata pessimo. 5 pari. Vagonate di emozioni e qualità, dopo 65 si arriva al tiebreak. Fritz non è fortunato nel secondo punto, una risposta a tutta gli esce di un niente, sarebbe stata vincente; ma la fortuna se la va a prendere con un gran attacco successivo, 2-1 col mini-break. Tira forte Taylor, il rovescio è consistente anche sfidando quello del rivale sulla velocità. 3-1. Esagera Charlie col rovescio, 4-1. Gravissimo errore di Fritz, affossa in rete una risposta di rovescio su di una seconda palla davvero aggredibile. Si gira 4-2. Poi è Carlos a sbagliare un rovescio in scambio, frenesia e tensione nel suo braccio, certamente deluso dal suo rendimento al momento clou. Fritz tira il suo quinto Ace, 6-2, quattro Set Point! SI! Col sesto Ace Fritz si prende per 7 punti a 2 un set meritatissimo. Rendimento spaziale in risposta, col rovescio, con attitudine del cowboy che va all’assalto della diligenza. E acciuffa il bottino…
    Alcaraz riparte al servizio, un buon game, necessario anche a calmarlo dopo il tiebreak non soddisfacente. Anche l’americano si prende a 30 il turno di battuta, 1-1. La temperatura sale di nuovo al massimo sul 2 pari. Alcaraz è poco preciso, si ritrova sotto 0-30. Sul 15-30 Fritz esagera, dopo una discreta risposta sbraccia col diritto a tutta ma la palla gli esce, era buona chance. Il game va ai vantaggi dopo una smorzata errata di Carlos (non in vena con questo colpo, evidentemente più teso). BRAVISSIMO Fritz, passa da difesa ad attacco con una progressione col diritto monumentale, un vero martello pneumatico. Ecco la chance di break. Seconda di servizio… Uff che scambio!!! Carlos rischia la smorzata ma non è perfetta, ma Fritz non riesce a chiudere il punto e alla fine un attacco di Alcaraz lo porta a vincere lo scambio più bello del match. Quando CA vince un big-point, di solito si accende e diventa fortissimo. Ma Taylor non è da meno con un rovescio sulla riga, con zero equilibrio. Che partita! Incredibile la tenuta di Fritz, non si scoraggia nemmeno dopo aver subito un’altra smorzata e riprende a martellare come un fabbro. Arriva di nuovo a palla break, ma lo spagnolo tir ail suo sesto Ace. Il game termina con una risposta lunga di Fritz, al 22esimo punto (3-2). Il sesto game non dura nemmeno 1 minuto, super servizio dell’americano. Sul 4-3 arrivano piccoli segnali di fatica di Fritz, arriva un po’ peggio su un paio di palle e affossa un rovescio in rete che gli costa il 15-30. Rimedia col servizio, ma il game va ai vantaggi con un diritto vincente di Carlos, perfetto. Con una risposta clamorosa di diritto, un incrociato velocissimo, Alcaraz si prende una chance di break importantissima. La prima palla salva TF, potente al corpo. Fritzi commette una leggerezza non calcolando bene l’altezza di una difesa e stecca una volée alta. Al punto seguente è bravo a reagire ad una deviazione del nastro. 4 pari. BEH CHE MANO Fritz! Un tocco sotto rete bellissimo, gli vale lo 0-15 e lo stadio esplode. Con un nastro un po’ fortunato e poi un rovescio lungo linea sulla riga il game #9 va ai vantaggi. Ora è Taylor a sbagliare angolo, dopo l’ennesima risposta super attacca addosso al rivale che trova l’angolino scoperto. Errore grave, poteva essere palla break invece poi è 5-4 Alcaraz. Ma Taylor sta giocando un livello mostruoso… Sul 6-5 Fritz inizia sbagliando malamente un affondo, poi è un nastro colpito dallo spagnolo a tagliargli le gambe. 0-30. Un altro errore per troppa fretta lo condanna allo 0-40, tre set point per Alcaraz. Carlos trasforma il secondo, con un passante velocissimo che punisce un attacco troppo garibaldino dell’americano. 7-5 Alcaraz, si va al terzo.
    Carlos riparte nel terzo set con un buon turno di battuta, può fare corsa di testa. Fritz, con in corpo la delusione di un set perso di un soffio con due chance per l’allungo, si rimette a servire con precisione, è davvero un grande “incassatore”. Carlos è evidentemente più sciolto, aver vinto il set lo ha liberato da molta pressione e gioca anche da una posizione un filo più avanzata, che però in termini si anticipo fa differenza. Fritz resta molto efficace col primo colpo dopo il servizio, è decisivo a non farlo finire “sotto”. 2 pari. Filano via molto più lisci i turni di Carlos, Taylor risponde con meno profondità e arriva appena in ritardo, tanto che il rovescio è meno incisivo e anche gli esce di poco. O in rete, come quello che porta il punto del 3-2 Alcaraz. Inizia malissimo il sesto game per il californiano: errore in scambio e doppio fallo di un metro. 0-30. Il pubblico lo sostiene ma il momento è difficile, sembra out of energy… infatti gioca di solo braccio un rovescio che esce di mezzo metro. 0-40, tre palle break per Charlie. Taylor salva la prima buttandosi avanti, ma sul 15-40 è seconda palla, si scambia, e ora non ci sono più le gambe di mezz’ora fa a sostenere la corsa a sinistra di Fritz, che arriva pesante e sbaglia in lunghezza. BREAK Alcaraz, avanti 4-2, a due passi dalla vittoria. Ormai Carlos è padrone del campo, vola 5-2 e riesce a neutralizzare con la risposta i servizi meno potenti dell’americano. Arriva a doppio match point sul 15-40, ma Taylor non crolla e li annulla. Alcaraz vuole chiudere in bellezza, attacca e si conquista un terzo match point con una volée alta che farà la fortuna dei fotografi. Serve bene l’americano, annulla pure quest e resta in vita nel match, 5-3. Finisce qua, lo spagnolo resta solido e chiude 6-3. Che grande spettacolo!

    Carlos Alcaraz vs Taylor Fritz ATP Turin Carlos Alcaraz [1]676 Taylor Fritz [6]753 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3T. Fritz 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-2 → 5-3C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-304-2 → 5-2T. Fritz 0-15 0-30 df 0-40 15-403-2 → 4-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-2 → 3-2T. Fritz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1T. Fritz 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2T. Fritz 0-15 0-30 0-40 15-406-5 → 7-5C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-05-5 → 6-5T. Fritz 15-0 30-0 ace 30-15 40-155-4 → 5-5C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-4 → 5-4T. Fritz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3T. Fritz 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3C. Alcaraz 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 df A-40 40-40 A-40 ace2-2 → 3-2T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-15 ace2-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace1-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 1-2* 1-3* 1*-4 2*-4 2-5* 2-6* ace ace6-6 → 6-7C. Alcaraz 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-305-6 → 6-6T. Fritz 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace3-4 → 4-4T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3T. Fritz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace2-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-1 → 2-2T. Fritz 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-1 → 1-1T. Fritz 0-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 df A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Tim Henman scommette su Taylor Fritz per interrompere il dominio di Sinner e Alcaraz

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    Il tennis mondiale vive oggi una nuova era a due: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sono spartiti gli ultimi otto titoli dello Slam, imponendo un duopolio che ha di fatto preso il posto della vecchia “Big Three era”. Tuttavia, c’è chi crede che il dominio italo-spagnolo possa presto essere scalfito — e a sorpresa, non da uno dei soliti nomi.Secondo Tim Henman, ex numero 4 del mondo e oggi commentatore tecnico, il giocatore più vicino a interrompere il regno di Sinner e Alcaraz è Taylor Fritz. Intervistato da Tennis365 dopo il weekend della Six Kings Slam, l’ex campione britannico non ha avuto dubbi:
    “Taylor sta lavorando con Paul Annacone e Michael Russell, due tecnici che conosco bene. Credo sinceramente che sia solo questione di tempo. Deve solo aggiungere qualche nuova freccia al suo arco. È già molto efficiente con il servizio e nel gioco da fondo, ma deve iniziare a conquistare più punti a rete, soprattutto quando impone il suo ritmo da dietro la linea di fondo.”
    Un potenziale terzo incomodoHenman ha escluso altri nomi più gettonati — come Zverev, Shelton o Draper — e ha spiegato perché punta sul californiano:“Negli ultimi mesi ho visto progressi evidenti nel suo gioco di tocco, nelle smorzate. Sta imparando a variare, a spingere gli avversari in avanti per poi colpirli alle spalle. È un giocatore che pensa sempre a come migliorare, e questo si riflette nei risultati recenti. Per me, è quello che ha le maggiori probabilità di colmare il divario tra i due dominatori e il resto del circuito.”
    Fritz, la costanza che pagaA 27 anni, Taylor Fritz occupa oggi la quarta posizione nel ranking ATP, il suo miglior piazzamento in carriera. Pur non avendo ancora vinto un titolo dello Slam — e con un solo Masters 1000 nel palmarès — l’americano si è dimostrato una certezza di continuità: competitivo su ogni superficie e capace di mantenersi stabilmente tra i migliori cinque giocatori del mondo.
    Per Henman, questa solidità è la base su cui costruire il salto di qualità definitivo:“Fritz ha un gioco maturo, una grande etica del lavoro e la mentalità giusta. È vicino. Se continua su questa strada, sarà il primo a sfruttare qualsiasi spiraglio che Sinner e Alcaraz lasceranno.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Fritz ci crede: “Aver battuto Alcaraz in Laver Cup mi ha dimostrato che posso farcela”

    Taylor Fritz

    Non un successo semplice per Taylor Fritz nei quarti a Tokyo, tre set per battere un redivivo Korda, uno che gioca molto bene a tennis ma che non riesce a farlo con continuità e furia agonistica. Il californiano sta vivendo un buon 2025, di conferma dopo l’esplosione dell’anno scorso quando ha disputato la prima finale Slam a New York, bissando dopo a Torino alle Finals, in entrambi i casi stoppato da Sinner. Proprio battere Sinner e Alcaraz è diventato il mantra per Taylor, visto che alzare un trofeo Slam è per lui un serio obiettivo e non un sogno, e da qua la consapevolezza che per farcela sia necessario sconfiggere i due migliori al mondo per farcela. Per questo il successo riportato da Fritz in Laver Cup su Alcaraz ha dato ancor più spinta all’americano, convinto di potercela fare anche nei tornei ufficiali. L’ha confermato alla stampa a Tokyo dopo l’accesso in semifinale, dove affronterà Brooksby con la prospettiva di ritrovarsi di fronte proprio Alcaraz in finale.
    “Da un po’ di tempo sento in grado di battere i migliori, a patto che il mio tennis funzioni alla perfezione” commenta Fritz dopo il successo nei quarti in Giappone. “Battere Carlos e Sascha consecutivamente alla Laver Cup mi ha dato ulteriore fiducia, mi fa capire che posso farcela. Ovviamente, questi successi non sono arrivati ​​in un torneo importante come uno Slam, ma ho sentito il nervosismo e la pressione in quei due match e ho saputo gestirli. Mentalmente, è fondamentale per me affrontare una sfida con la tranquillità di averlo già fatto. Rende tutto più facile”.
    “Il mio obiettivo principale è vincere uno Slam” continua Fritz. “So di poter battere i migliori, ma per raggiungere costantemente il loro livello ho bisogno di una vittoria importante in uno Slam che mi dimostri di essere all’altezza. Dopo Djokovic, sia io che Zverev stiamo cercando di avvicinarci a Sinner e Alcaraz”
    “Ci sono pochissimi tennisti che possono competere ad armi pari con loro, anche solo per un giorno, e sto lavorando duramente per colmare il divario. Solo se riuscirò a vincere un titolo del Grande Slam potrò considerare altre sfide, come impegnarmi per essere il migliore al mondo” conclude l’americano.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    US Open: Fritz avanza, ma che fatica contro un irriducibile Harris

    Taylor Fritz, finalista a US24

    “Quando si è stati un buon giocatore non si dimentica come si gioca”. Una delle massime del tennis calza a pennello per la generosa prestazione di Llyod Harris, sudafricano da poco rientrato sul tour dopo infiniti problemi alla schiena, protagonista di una grande battaglia contro Taylor Fritz. sull’Armstrong nel secondo turno di US Open. Alla fine la spunta il n.4 del mondo, ma non senza sudare le canoniche sette camicie, come ben spiega lo score di 4-6 7-6 6-2 6-4 dopo tre ore e mezza di gioco, contraddistinte da scambi duri, lunghi, di pressione e intensità. Qualche errore di troppo in un vero braccio di ferro, ma anche qualità con due “picchiatori” del tour, palla pesante e diritti a mille all’ora. Fritz ha penato non poco a staccare Harris, partito fortissimo con il servizio ma anche in risposta, bravo a intuire le traiettorie del californiano e guadagnare campo, con il suo incedere molto particolare, un po’ da “cowboy”, ma altrettanto potente.
    Harris ha spinto tantissimo e corso altrettanto per reggere la potenza e buon livello del finalista 2024 nel torneo, e dopo un set monumentale per gioco, davvero pari – o superiore – a quando era nei primi 40 giocatori ATP, dal secondo set ha iniziato ad accusare problemi fisici, “dal collo a tutta la schiena” ha detto in uno degli stop con l’intervento del fisioterapista. Si pensava che Llyod alla fine crollasse, invece ha retto e clamorosamente si è anche ripreso, forzando Taylor agli straordinari per portare a casa un successo importante. È stato bello ritrovare un bravo ragazzo – molto impegnato nel sociale nel suo paese – e ottimo tennista a questo livello: per la sua stazza importante non si muove affatto male ed è piuttosto completo tecnicamente, con buone soluzioni in ogni posizione del campo. E che spirito poi, stringendo i denti ed entrando con coraggio anche negli scambi più duri, senza mai tirarsi indietro. È stato soprattutto merito del sudafricano se il livello di gioco è stato alto, con lo spettacolo a beneficiarne. Sacrificio e tanta grinta, come nel finale del match quando, stremato, ha annullato ben 4 match Point a Fritz sul 5-2 (in risposta) con altrettanti ottimi schemi da difesa ad attacco, andando pure a prendersi il break.. Mai domo.

    Fritz fights back and keeps his campaign rolling! ⏩ pic.twitter.com/Vjp4bsBXK6
    — US Open Tennis (@usopen) August 27, 2025

    Applausi a Harris, un tennista che speriamo sia definitivamente ritrovato per il grande tennis dopo troppa sfortuna e peripezie, ma anche a Fritz, che ha dovuto lottare tanto e reggere mentalmente la frustrazione del non riuscire a staccare l’avversario nonostante tante chance ottenute e spesso annullate dal rivale con servizi super e altrettanto coraggio. Non è facile tenere la calma quando tutto sembra diventare maledettamente difficile, l’avversario sembra addirittura sul punto di ritirarsi nel terzo set e poi rinasce e lotta come un leone, correndo da tutte le parti e giocando con qualità. In questo le esperienze di alto livello maturate da Fritz lo scorso anno, con le finali giocate a US Open e poi alle ATP Finals (entrambe perse contro Sinner) lo hanno certamente aiutato, ma è anche corretto rilevare che l’americano in quest’estate sul cemento è meno reattivo coi piedi e veloce rispetto allo scorso anno nello stesso torneo, quando arrivava meglio sulla palla e copriva con più sicurezza e precisione il rovescio, lato meno forte dei fondamentali. L’esperienza di Fritz è certamente stata decisiva a fargli vincere il delicato tiebreak del secondo set, un passaggio basilare e non scontato perché Harris c’era arrivato salvando diversi punti delicati col servizio e quindi in grande fiducia, forte anche del primo set portato a casa.
    Anche alla scorsa edizione di Wimbledon Fritz ha lottato tanto per portare a casa le sue partite, con ripetute fasi degli incontri segnate da errori evitabili e qualche palla interlocutoria di troppo, che avversari molto aggressivi riescono a sfruttare. Lo scorso anno a US Open era più rapido a prendersi il punto, a tratti ingiocabile col servizio e vincente col diritto. Oggi 17 Ace per Taylor e 54 vincenti, ma anche 47 errori. Una vittoria meritata, ma che fatica…. Per Fritz al terzo turno la super sorpresa Jerome Kym, svizzero capace di imporsi al super tiebreak decisivo contro Nakashima. Non dovrebbe rappresentare un ostacolo insuperabile; poi agli ottavi potrebbe esserci un avversario assai tosto: Machac o forse Mensik. E si dovrà pedalare a tutta.
    Marco Mazzoni

    L. Harris vs T. Fritz Slam Us Open L. Harris6624 T. Fritz [4]4766 Vincitore: T. Fritz ServizioSvolgimentoSet 4T. Fritz 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-154-5 → 4-6L. Harris 15-0 15-15 30-15 40-153-5 → 4-5T. Fritz 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-5 → 3-5L. Harris 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-4 → 2-5T. Fritz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4L. Harris 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace1-3 → 2-3T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3L. Harris 0-15 0-30 15-30 15-401-1 → 1-2T. Fritz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-40 40-40 df 40-A0-1 → 1-1L. Harris 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 3T. Fritz 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-5 → 2-6L. Harris 15-0 15-15 30-15 40-151-5 → 2-5T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace1-4 → 1-5L. Harris 0-15 15-15 15-30 15-40 30-401-3 → 1-4T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace1-2 → 1-3L. Harris 15-0 ace 30-0 40-0 40-150-2 → 1-2T. Fritz 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace 40-150-1 → 0-2L. Harris 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak*- 0*-1 ace 1*-1 1-2* df 2-2* 2*-3 2*-4 2-5* df 3-5* 3*-66-6 → 6-7L. Harris 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 ace A-40 ace5-6 → 6-6T. Fritz 15-0 15-15 30-15 40-155-5 → 5-6L. Harris 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 df A-404-5 → 5-5T. Fritz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5L. Harris 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-403-4 → 4-4T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4L. Harris 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3L. Harris 15-0 15-15 df 15-30 df 30-30 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2T. Fritz 0-15 15-15 ace 30-15 ace 30-30 40-301-1 → 1-2L. Harris 0-15 df 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1T. Fritz 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Harris 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4T. Fritz 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-30 ace5-3 → 5-4L. Harris 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3T. Fritz 0-15 df 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A3-3 → 4-3L. Harris 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-3 → 3-3T. Fritz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3L. Harris 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-401-2 → 2-2T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2L. Harris 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace ace0-1 → 1-1T. Fritz 15-0 30-0 ace 40-0 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Il buon momento del tennis USA: alcuni numeri di un momento (e stagione) di eccellenza

    Ben Shelton, al best ranking in carriera

    Il successo di Ben Shelton al Masters 1000 di Toronto è la ciliegina di un 2025 di buonissimi risultati complessivi per il tennis statunitense. Da tempo il “gigante” nordamericano aveva mostrato interessanti segnali di ripresa sia a livello complessivo (ranking) che di risultati, e questi primi 8 mesi dell’anno confermano pienamente  come i tennisti (uomini e donne) a stelle e strisce stiano attraversando un periodo molto positivo. Nell’ultimo ranking ATP pubblicato gli USA hanno due top 10 (Fritz n.4 e Shelton n.6, al best ranking), 4 top 20 e 13 top 10; ancor più impressionante classifica WTA, dove troviamo 4 statunitensi tra le prime 10 (Gauff n.2, Pegula n.4, Keys n.6 e Anisimova n.8), con Navarro appena fuori al n.11, e 15 in totale nelle prime 100. Ma sono i risultati nei tornei a impreziosire un momento davvero positivo.
    Madison Keys ha iniziato il 2025 con il bellissimo successo agli Australian Open, dove Taylor Townsend si è aggiudicata il torneo di doppio (insieme all’esperta specialista ceca Siniakova). Al quotato WTA 1000 di Doha il titolo è andato ad Amanda Anisimova, in grandissima ripresa dopo i tanti problemi sofferti nel recente passato. Ancor più sorprendente – e meritato – il successo di Coco Gauff a Roland Garros. Il passaggio all’erba è stato assai positivo, con Anisimova brava ad issarsi in finale a Wimbledon (dove poi è crollata di schianto sotto la costanza di Iga Swiatek). Dopo grandissimi risultati al femminile, ecco Ben Shelton, vincitore del primo 1000 in carriera all’Open del Canada, una vittoria che ha riportato negli USA un torneo di massima categoria ATP dopo il successo di Fritz a Indian Wells nel 2022. Ricordiamo che proprio Fritz aveva chiuso alla grande il 2024 con la finale alle Finals di Torino, dopo la finale giocata (e persa) a US Open, due stop imposti dalla classe immensa di Jannik Sinner.
    In alcune settimane del 2025 sono state 5 le ragazze statunitensi in top 10, e 4 gli uomini tre i migliori dieci nel ranking ATP. C’è anche Townsend, n.1 nel doppio femminile. In sintesi, gli USA sono tornati nazione trainante nel panorama internazionale dopo anni di alti e bassi.
    Se nel tennis femminile i titoli Slam continuano ad arrivare, manca terribilmente la vittoria in un Major al maschile. È necessario tornare al lontano 2003 per ritrovare un campione a stelle strisce in uno dei quattro massimi eventi dell’anno: Andy Roddick, campione a US Open 2003, il suo anno migliore (lo terminò da leader nel ranking, con piccolo margine su Federer, pronto al sorpasso dopo l’Australian Open dell’anno successivo). Fritz nella passata stagione è arrivato in finale nello Slam della grande mela, confermando un livello di gioco ed agonistico pari ai migliori; che quest’anno sia la volta di Shelton, sullo slancio del suo miglior momento in classifica? Ben vanta come miglior risultato a New York la semifinale 2023, quando fu sconfitto piuttosto seccamente da un Djokovic stellare). Vedremo cosa ci racconterà il quarto Major dell’anno. Di sicuro i tennisti americani tendono a giocare sempre molto bene nel massimo evento nazionale. Sinner e Alcaraz restano i grandi favoriti, ma dovranno guardarsi da tutta la pattuglia a stelle e strisce, pronta ad esaltarsi nel baccano infernale dell’Arthur Ashe…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il buon momento del tennis USA: mai così bene in un Masters 1000 dal 2004

    Ben Shelton, n.7 ATP, a Toronto

    Lo Slam manca dal 2003, quando un giovanissimo Andy Roddick sbaragliò la concorrenza a US Open forte di un servizio terrificante. Tuttavia il movimento maschile USA sta attraversando un momento piuttosto positivo a livello quantitativo, oltre per la qualità e età media piuttosto giovane dei suoi migliori giocatori. Lo dimostra il ranking ATP, dove questa settimana figurano due tennisti a “stelle e strisce” nella top 10 (Fritz, n.4, e Shelton, n.7) e ben 4 nei primi 15 (Tiafoe, n.12 e Paul, n.15). Nei primi 100 in classifica sono 13 i giocatori americani, con alcuni giovanissimi come Tien (19 anni), Michelsen (20) e lo stesso Shelton, 22enne al proprio “best” in carriera, con la possibilità di sorpassare al sesto posto Djokovic se riuscisse a vincere il Masters 1000 di Toronto, dove è nei quarti di finale dopo il successo di ieri notte vs. Cobolli.
    Proprio dal Masters 1000 canadese arriva un riscontro statistico interessante per il tennis USA: tre americani, Taylor Fritz, Ben Shelton e Alex Michelsen, si sono qualificati per i quarti di finale del secondo “mille” estivo in Nord America. Non accadeva da 21 anni che tre statunitensi fossero contemporaneamente tra i migliori otto in un torneo M1000, precisamente da Indian Wells 2004, quando arrivarono ai quarti Andre Agassi, Andy Roddick, James Blake. Allora Roddick e Blake si fermarono proprio ai quarti, battuti rispettivamente da Henman e Labadze (talento georgiano), mentre il Kid di Las Vegas fu stoppato in semifinale dal dirompente, a tratti ingiocabile Federer di quell’anno, da poco diventato n.1 del mondo.
    Vedremo chi tra Fritz, Shelton e Michelsen riuscirà a continuare la sua corsa a Toronto. Taylor affronterà Rublev da favorito, anche se i precedenti sono molto serrati (5-4 avanti il californiano); Shelton sfiderà De Minaur, curiosamente sarà una sfida inedita e confronto di stile totale tra il gioco dirompente e super servizio del nativo di Atlanta e la corsa ed energia difensiva pronta al contrattacco dell’australiano; il giovane Michelsen invece proverà a ripetersi contro Khachanov, già battuto nell’unico precedente (al terzo turno degli Australian Open 2025). Se Ben e Taylor vinceranno le proprie partite, sarà derby USA in semifinale. L’ultimo statunitense capace di trionfare in un Masters 1000 è stato Fritz, vincitore a Indian Wells nel 2022.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Taylor Fritz: quarti di finale in tutti i Masters 1000

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    Spesso il suo tennis e la sua carriera vengono sottovalutati, ma Taylor Fritz continua a smentire gli scettici con risultati importanti. L’americano è infatti diventato il primo giocatore non europeo dal 2009 a raggiungere i quarti di finale in tutti i Masters 1000, completando l’impresa proprio a Toronto 2025.
    Un traguardo tutt’altro che banale, se si pensa che persino grandi campioni statunitensi come Roddick, Sampras, Agassi, Courier e Chang non ci sono mai riusciti: Roddick, Sampras e Agassi non sono mai arrivati ai quarti a Montecarlo, Courier si è fermato ad Amburgo, Chang né a Montecarlo né ad Amburgo. Fritz invece può vantare questa impresa in tutti i tornei della categoria, fatta eccezione solo per il Roland Garros che è ovviamente un Grand Slam unico torneo dello Slam dove non ha mai raggiunto i quarti (si è fermato agli ottavi).
    Questo risultato rafforza ulteriormente lo status di Fritz come punto di riferimento del tennis americano attuale. Grazie alla sua costanza, alla capacità di adattarsi a ogni superficie e a un tennis sempre più maturo, Taylor sta scrivendo una pagina importante nella storia del tennis a stelle e strisce. Il sogno, ora, è spingersi ancora più in là, ma intanto Fritz può godersi una statistica che fino ad oggi era rimasta inaccessibile anche ai più grandi.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO