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    MotoGp, Mir: “Niente miglioramenti in inverno, è questo il problema”

    ROMA – Joan Mir è quarto in classifica piloti dopo nove gare del Mondiale 2021 di MotoGp. Il campione in carica è ben piazzato in graduatoria, anche se difficilmente può sperare nel titolo, ma in un’intervista a Motorsport.com ha parlato dei problemi della Suzuki in questa prima metà di stagione: “Penso che il congelamento non ci abbia aiutato, ma non ha peggiorato le cose, perché è vero che lo sviluppo era fermo, ma potevamo migliorare il motore. Ma gli altri sono riusciti a migliorare, quindi penso che si tratti più del fatto che Suzuki non sia riuscita a fare il passo avanti per migliorare la moto quest’inverno. Credo che sia questo il vero problema”. 
    I progressi degli altri team
    “Generalmente, condivido la filosofia di Suzuki, perché non portano nuove moto di solito – ha aggiunto Mir -. Nei test pre-stagionali abbiamo visto Honda, Yamaha, Ducati e anche Aprilia e KTM con moto diverse. Suzuki normalmente non porta nuove moto. Porta un nuovo telaio, un nuovo forcellone, un motore nuovo, passo dopo passo e in maniera progressiva cerca di fare uno step sulla moto. Quindi di solito questo approccio funziona, ma bisogna portare nuove cose. Inoltre non mi aspettavo un miglioramento così grande dagli altri costruttori. Probabilmente nemmeno Suzuki e questo rende le cose più difficili, forse” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Non siamo riusciti a fare passi avanti in inverno”

    ROMA – “Penso che il congelamento non ci abbia aiutato, ma non ha peggiorato le cose, perché è vero che lo sviluppo era fermo, ma potevamo migliorare il motore. Ma gli altri sono riusciti a migliorare, quindi penso che si tratti più del fatto che Suzuki non sia riuscita a fare il passo avanti per migliorare la moto quest’inverno. Credo che sia questo il vero problema”. Joan Mir, intervistato da Motorsport.com, ha parlato dopo la prima metà di stagione in MotoGp, che lo vede al quarto posto in classifica piloti nell’anno successivo a quello del titolo conquistato a novembre scorso.
    I progressi degli altri
    “Generalmente, condivido la filosofia di Suzuki, perché non portano nuove moto di solito – ha aggiunto Mir -. Nei test pre-stagionali abbiamo visto Honda, Yamaha, Ducati e anche Aprilia e KTM con moto diverse. Suzuki normalmente non porta nuove moto. Porta un nuovo telaio, un nuovo forcellone, un motore nuovo, passo dopo passo e in maniera progressiva cerca di fare uno step sulla moto. Quindi di solito questo approccio funziona, ma bisogna portare nuove cose. Inoltre non mi aspettavo un miglioramento così grande dagli altri costruttori. Probabilmente nemmeno Suzuki e questo rende le cose più difficili, forse” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Sahara: “Vogliamo ricucire il gap. Mir? Spesso sfortunato”

    ROMA – Dopo il Mondiale conquistato da Joan Mir lo scorso anno, la Suzuki ha fatto un passo indietro. Il team si aspettava una stagione in linea con una riconferma, o quantomeno in lotta per il titolo. Giunti alla pausa estiva, il campione del mondo in carica si trova a oltre 50 punti dal leader Fabio Quartararo e ancora a secco per Gran Premi vinti: “I numeri che vediamo al momento non riflettono il nostro vero potenziale. Nel complesso siamo migliorati, ma certo hanno fatto lo stesso anche i nostri rivali, quindi non è facile mantenere un certo livello. I nostri ingegneri stanno lavorando duramente per ricucire il gap, o meglio per sviluppare qualche nuovo aggiornamento. Speriamo di avere il più presto possibile qualche novità per la GSX-RR”, le parole di Shinichi Sahara, il project leader Suzuki. 
    Sahara parla di Mir e Rins
    Alex Rins, invece, complice un infortunio che lo ha tenuto per qualche settimana lontano dai box, è solamente a quota 33 punti nella classifica piloti. Sahara ha analizzato le prestazioni dei due piloti Suzuki: “Joan Mir ha mostrato una buona costanza e velocità, ma ha vissuto qualche episodio sfortunato in qualifica – dichiara a MotoGp.com -. Rins? È caduto più volte, ma sempre quand’era nel gruppo di testa. È un peccato, ma ha dimostrato di avere la velocità e la capacità di lottare per il podio o per la vittoria. Per la seconda parte di stagione sarà di nuovo in forma, quindi competitivo al 100%”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Sahara: “I numeri non riflettono il potenziale della Suzuki”

    ROMA – La Suzuki sta deludendo dopo il titolo di Joan Mir conquistato nel 2021. Il team si aspettava una stagione in linea con una riconferma, o quantomeno in lotta per il titolo. Giunti alla pausa estiva, il campione del mondo in carica si trova a oltre 50 punti dal leader Fabio Quartararo e ancora a secco per Gran Premi vinti: “I numeri che vediamo al momento non riflettono il nostro vero potenziale – afferma Shinichi Sahara, il project leader Suzuki -. Nel complesso siamo migliorati, ma certo hanno fatto lo stesso anche i nostri rivali, quindi non è facile mantenere un certo livello. I nostri ingegneri stanno lavorando duramente per ricucire il gap, o meglio per sviluppare qualche nuovo aggiornamento. Speriamo di avere il più presto possibile qualche novità per la GSX-RR”. 
    Sui due piloti
    Alex Rins, invece, complice un infortunio che lo ha tenuto per qualche settimana lontano dai box, è solamente a quota 33 punti nella classifica piloti. Sahara ha analizzato le prestazioni dei due piloti Suzuki: “Joan Mir ha mostrato una buona costanza e velocità, ma ha vissuto qualche episodio sfortunato in qualifica. Rins? È caduto più volte, ma sempre quand’era nel gruppo di testa. È un peccato, ma ha dimostrato di avere la velocità e la capacità di lottare per il podio o per la vittoria. Per la seconda parte di stagione sarà di nuovo in forma, quindi competitivo al 100%”, le sue parole a MotoGp.com LEGGI TUTTO