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    A Piacenza non riesce il ribaltone, ad avanzare in Coppa Italia è Verona

    Grande spettacolo in Veneto nell’ultimo quarto di finale di Coppa Italia in programma nella giornata di domenica 29 dicembre. Alla fine, dopo una battaglia lunga cinque set, a staccare il pass per la Final Four di Bologna è la Rana Verona. Sotto due set a zero, la Gas Sales Bluenergy Piacenza rimonta gli avversari ma alla fine non riesce a completare l’impresa. Protagonisti assoluti Keita (30 punti) da una parte e Bovolenta (23) dall’altra.Risultato storico per Rana Verona, che conquista l’accesso alle Final Four della Del Monte Coppa Italia per la prima volta da quando il Club è nato. Una prova corale di spessore per un gruppo che ha saputo credere fino all’ultimo pallone di staccare il pass per la semifinale del torneo.1° set – Dopo il toccante omaggio a Daniele Bagnoli, si parte con l’ace di Abaev, seguito dalla diagonale stretta di Keita. In questa fase iniziale le due squadre rispondono colpo su colpo, con gli ospiti che passano avanti grazie al muro di Brizard (5-6), ma gli attacchi di Keita e Sani ristabiliscono subito l’equilibrio. Il lungolinea di Mozic precede il mani-out firmato da Keita al termine di uno lungo scambio (10-9). Il tredicesimo punto è rocambolesco, con la sfera che carambola sulla testa di Mozic dopo l’attacco, ma l’ace di Maar rimette il punteggio in parità (13-13). Il monster block di Abaev su Kovacevic alza i ritmi, e il tocco di prima intenzione di Cortesia permette agli scaligeri di staccarsi (18-14). Abaev tiene viva una palla complicata, che Mozic trasforma in punto per il 20-16. Zingel ferma Maar a muro e trova il primo set point (24-19), con il primo tempo out di Galassi che chiude i conti. 2° set – Al rientro sul taraflex partono meglio gli ospiti, che provano subito a prendere il largo con l’ace di Simon (1-5). Verona non si abbatte e riprende ritmo: Zingel buca le mani avversarie per il 7-10 dopo un batti e ribatti da una parte all’altra della rete. Le distanze si accorciano ulteriormente con il muro di Sani, bravo a cogliere impreparata la ricezione avversaria anche dai nove metri (11-13). Mozic estrae tutta la sua furia agonistica e riporta i suoi sotto di uno (13-14). Pari riacciuffato, poi si scatena Keita, che entra in serie al servizio e punisce da seconda linea (18-15). Piacenza recupera terreno e con l’attacco preciso di Kovacevic si riporta a meno uno (20-19). Il clima si surriscalda: Keita risponde al muro di Brizard, e Bovolenta incrocia per il 23-23. Annullato il set point, Keita rimette i suoi sopra nel punteggio, prima che il murone di Zingel metta il sigillo sulla frazione (26-24). 3° set – Il terzo parziale si apre con il mani out di Maar, pareggiato subito dal primo tempo di Cortesia. Si gioca punto a punto in questa fase, con Sani che riesce a cogliere di sorpresa gli avversari con un tocco di fino, prima del punto di seconda intenzione di Abaev (6-6). Ricci si impone a muro, ma si continua a viaggiare sui binari dell’equilibrio grazie all’attacco sulla linea di fondo di Keita (8-8). Il muro di Kovacevic sembra dare slancio agli emiliani, ma Keita non perde tempo a ristabilire la parità, eludendo il muro per quattro volte di fila (15-13), vanificando anche il time-out di Anastasi. Simon si presenta al servizio e mette in difficoltà la ricezione locale, con Bovolenta che ne approfitta e firma il pari (18-18). Brizard attacca e inverte il trend (19-20), ma ci pensa Keita in battuta a rimettere sopra Verona (22-21). Si va avanti ancora punto a punto ed è Kovacevic a mettere a terra la set ball (23-24), con Simon che riapre la pratica con un muro vincente. 4° set – Si ricomincia con l’errore sottorete di Simon, subito cancellato dal tocco morbido di Maar. La partita è intensa e lo si evince anche dall’azione del 4-3, terminata con il muro di Zingel ma tenuta viva da alcune difesa prodigiose di D’Amico. Piacenza prova a prendere il largo, ma il neoentrato Chevalier tiene i suoi a galla (6-7). La buona serie al servizio di Brizard vale un notevole allungo, con Keita che interrompe la striscia (7-10). Simon insidia dai nove metri e Piacenza incrementa il proprio vantaggio con i muri di Bovolenta e Ricci (8-15). Stoytchev mischia un po’ le carte, ma gli ospiti allungano. Mozic cerca di scuotere i suoi e Spirito ferma Kovacevic per il 12-20. Verona tenta di rientrare in carreggiata con due colpi del capitano (17-22). Bovolenta trova il mani-out, Jensen e Mozic annullano i primi due set point, ma il danese sbaglia in battuta (21-25). 5° set – Keita dà il via al tie-break con il mani-out, seguito dal monster block di Cortesia. Mozic passa da posto quattro per il 4-2. Piacenza accorcia, ma il numero 19 di casa buca ancora le mani avversarie (7-4). Al cambio campo, il monster block di Sani aumenta il distacco, Simon firma l’ace che riduce (11-9), ma il primo tempo di Cortesia ridà i tre di vantaggio. Bovolenta pesta le riga dei tre metri e regala il match point a Verona, che la chiude sul 10-15 con l’errore di Bovolenta a rete.Rana Verona 3Gas Sales Bluenergy Piacenza 2(25-18, 26-24, 23-25, 21-25, 15-10)Rana Verona: Abaev 3, Sani 7, Cortesia 6, Keita 30, Mozic 17, Zingel 9, Della Ventura (L), D’Amico (L), Chevalier 2, Jensen 2, Spirito 1, Bonisoli 0, Vitelli 1. N.E. Zanotti. All. Stoytchev.Gas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 6, Kovacevic 14, Simon 6, Bovolenta 23, Maar 19, Galassi 3, Loreti (L), Ricci 4, Scanferla (L), Andringa 0, Romanò 0. N.E. Salsi, Mandiraci, Gueye. All. Anastasi.Arbitri: Zavater, Carcione.Note – durata set: 23′, 29′, 28′, 32′, 15′; tot: 127′.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Civitanova torna alle Final-Four di Coppa Italia dopo tre anni: Milano eliminata al tie-break

    Dopo tre anni di assenza dalla fase finale della Del Monte® Coppa Italia, la Cucine Lube Civitanova spezza l’incantesimo al fotofinish e ristabilisce le gerarchie qualificandosi per la Final Four in programma il 25 e 26 gennaio all’Unipol Arena di Bologna. Decisivo un finale al cardiopalma con il successo al tie break (25-17, 20-25, 25-16, 21-25, 15-11) firmato contro l’Allianz Milano nei Quarti di finale in gara unica all’Eurosuole Forum. In Emilia i cucinieri se la vedranno in Semifinale contro l’Itas Trentino, vincente contro Cisterna Volley.Squadre in campo con i sestetti tipo. Prima del match osservato un minuto di silenzio in memoria dello storico coach Daniele Bagnoli, scomparso venerdì.Le statistiche premiano Civitanova, ma il successo è frutto di agonismo e unità d’intenti. Reggers è mostruoso e mette in cascina 32 punti personali, coadiuvato da Louati (11) e Schnitzer (11), ma la Lube vince con la forza e la tenacia del gruppo. Boninfante chiude con un’ottima distribuzione dei palloni mandando in doppia cifra Lagumdzija (14), Bottolo (12), premiato MVP, Loeppky (11), entrato a gara in corso, e Chinenyeze (10). Dopo una prima fase combattuta nel set iniziale, la Lube mette la freccia grazie a una maggiore costanza in attacco, trainata da Lagumdzija (8 punti). Ai meneghini non bastano i 9 sigilli di Reggers (25-17). Nel secondo set Milano cresce al servizio (3 ace), Civitanova cala in ricezione e in attacco, consentendo agli ospiti di condurre il set dall’inizio alla fine con un’altra performance di Reggers degna di nota grazie a ulteriori 9 punti personali (20-25). Terzo set senza storia, con Loeppky dall’inizio e i cucinieri solidi in ricezione, travolgenti in attacco e superiori in tutti i fondamentali. Importante il contributo di Chinenyeze (5 punti con 2 muri), ma il più prolifico resta il rivale Reggers (6) nel 25-16 finale. In un quarto set brutto dal punto di vista tecnico e ricco di errori sui due fronti, Milano la spunta al servizio con 4 ace e neutralizza i tentativi di rimonta della Lube (21-25). Al tie break la tenuta mentale di Bottolo e l’impatto di Dirlic in una fase delicata, con l’ace finale di Poriya come ciliegina, mandano la Lube alla F4. Starting Players – Cucine Lube Civitanova al via con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin al centro, Balaso libero. Allianz in campo con la diagonale composta da Porro e Reggers, Kaziyski e Louati in banda, Caneschi e Schnitzer al centro, Catania libero.1° set – Buon avvio al servizio di Lagumdzija e Nikolov (6-3), autori di un ace a testa. Milano risponde con un muro compatto e con l’ace di Caneschi (7-7), per poi trovare il sorpasso con l’attacco di Reggers (10-11) e allungare con il block di Caneschi (11-13). Lagumdzija annulla subito il divario (13-13). La Lube firma uno strappo con il primo tempo di Chinenyeze e il mani out di Bottolo (17-15), colpi seguiti da due prodezze di Lagumdzija, intervallate dall’attacco out di Louati (21-16). Piazza inserisce Piano per Schnitzer, ma a mettersi in luce è l’ex Allianz Chinenyeze (22-16). Milano alza bandiera bianca e commette un fallo a rete (23-16). Il nuovo entrato Poriya chiude con un ace (25-17).2° set – Nel secondo set Milano parte meglio e prende il largo con gli attacchi di Reggers intervallati dall’ace baciato dal nastro di Caneschi (6-11). I padroni di casa sono meno precisi rispetto al precedente parziale (9-14) e Medei cambia diagonale inserendo Orduna e Dirlic. I biancorossi provano a risalire (12-15). Civitanova fatica a riavvicinarsi, ma dopo l’ingresso di Loeppky e Gargiulo arriva un muro di Chinenyeze che infuoca il palazzetto (19-21). Il mani out di Louati e l’ace di Caneschi chiudono il set (20-25) e riaprono la partita.3° set – Nel terzo set i cucinieri rientrano con Loeppky e trovano un buon avvio a muro, avanti 7-4 dopo i block di Chinenyeze e Boninfante. L’ace dello stesso alzatore vale il 9-5, mentre il diagonale di Loeppky manda la Lube sul +5 (12-7). Milano sente la pressione e il mirino va fuori fuoco (15-9). Tra i meneghini entra anche Otsuka. Record di decibel sugli spalti dopo il muro biancorosso e l’ace di Boninfante che mandano i marchigiani sul 19-11. Piazza cambia diagonale dando spazio a Zonta e Barotto. Lagumdzija si esalta al servizio (23-14) Alla seconda palla set ci pensa Gargiulo a chiudere i conti (25-16). 4° set – Il sentitissimo quarto set si apre punto a punto (8-7), ma Milano è più reattiva del parziale precedente e dopo l’ace di Schnitzer trova l’attacco del +3 targato Reggers (10-13). Tre errori consecutivi dei biancorossi regalano un cospicuo vantaggio agli ambrosiani (11-16). Nikolov rientra per Bottolo. Fase del match ricca di svarioni su ambo i fronti. Quando manca la precisione sono la potenza di Reggers e la battuta di Caneschi a fare la differenza (13-19). Bottolo rientra in campo. Nel momento più buio, grazie alla battuta di Lagumdzija, si riaccende la luce sulla metà campo di casa, mentre l’Allianz traballa (18-20). I biancorossi non chiudono la rimonta, ma subiscono la serie al servizio di Louati (18-23). Il lavoro in difesa e un errore di Milano tengono in vita la Lube (21-23), ma Milano porta la gara al tie break con l’ace di Schnitzer (21-25). 5° set – Al tie break restano in campo Gargiulo e Loeppky. Si lotta su tutti i palloni. L’ace di Boninfante e il salvataggio di Balaso chiuso dal bolide di Bottolo valgono il 7-5. Gli ospiti impattano (8-8) dopo un attacco a vuoto della Lube. Il nuovo entrato Dirlic regala una boccata d’ossigeno in attacco, l’offensiva sbagliata da Reggers e la conclusione vincente di Loeppky sono una scarica d’adrenalina (12-9). Bottolo porta il risultato sul 14-11, l’ace del nuovo entrato Poriya porta la Lube in Final Four di Coppa Italia. Cucine Lube Civitanova 3Allianz Milano 2(25-17, 20-25, 25-16, 21-25, 15-11)Cucine Lube Civitanova: Chinenyeze 10, Gargiulo 5, Loeppky 11, Orduna 1, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 4, Poriya 2, Nikolov 6, Lagumdzija 14, Dirlic 2, Podrascanin 5, Bottolo 12, Tenorio ne. All. MedeiAllianz Milano: Kaziyski 5, Staforini (L) ne, Larizza, Zonta, Catania (L), Reggers 32, Barotto 1, Piano, Schnitzer 11, Gardini ne, Otsuka 1, Porro, Louati 11, Caneschi 8. All. PiazzaArbitri: Vagni (PG) e Cerra (BO)Note: durata set 23’, 26’, 23’, 26’, 18’. Totale 1h 56’. Civitanova: errori al servizio 14, ace 9, muri 8, attacco 52%, ricezione 48% (25%). Milano: errori al servizio 24, ace 8, muri 5, attacco 45%, ricezione 47% (27%). Spettatori: 1.902.MVP: Bottolo.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Leo Turrini ricorda Daniele Bagnoli: l’uomo, l’allenatore, il suo unico grande rimpianto

    Il 27 dicembre ci ha lasciati all’età di 71 anni Daniele Bagnoli, un gigante della pallavolo italiana. Ci piace pensare che prima di salutarci abbia potuto vedere almeno una delle tante partite andate in scena nel giorno di Santo Stefano. Quello che è certo è che ha lasciato un vuoto che sarà quasi impossibile colmare. Non tanto nei pesanti numeri legati alle sue vittorie, che ne hanno fatto uno degli allenatori più titolati di questo sport, quanto per quella personalità unica, quello sguardo che sapeva pietrificarti anche. Incantesimo che solo il suo sorriso era in grado poi di sciogliere.38 TITOLI VINTI IN CARRIERA – I numeri, come detto, non sono tutto, ma nel suo caso raccontano comunque tanto e ricordarli è solo uno dei tanti modi per rendergli tutti gli onori che merita: 8 scudetti (2 con Modena, 6 con Treviso), 7 Coppe Italia (3 con Modena, 4 con Treviso), 5 Supercoppe Italiane (tutte con Treviso), 5 Coppe Campioni (2 con Modena, 3 con Treviso), 2 Coppe CEV (oggi si chiamano Challenge Cup, vinte entrambe con Treviso), 1 Coppa delle Coppe (Modena), 2 Supercoppe Europee (1 con Modena, 1 con Treviso). E non finisce qui, aggiungete anche 1 campionato russo, 1 Coppa di Russia e 1 Supercoppa russa con la Dinamo Mosca; 1 Supercoppa turca (Fenerbahce), 1 campionato iraniano e 1 Campionato asiatico per Club (Matin), 1 campionato qatariota e 1 Coppa dei Campioni del Golfo (Al-Rayyan).LE SUE SQUADRE – Altrettanto importante è ricordare tutte le sue squadre, perché ognuna di loro, dalla prima all’ultima, rappresenta una, se non più pagine, di una storia che a sua volta ne ha intrecciate tantissime altre: quelle dei suoi giocatori, dei suoi dirigenti, dei suoi staff, dei suoi tifosi. Così come gli avversari, chi gli ha voluto bene e chi magari no, sportivamente parlando. I giornalisti che lo hanno raccontato, tutte quelle persone che dagli spalti, con i loro occhi, ne hanno potuto apprezzare lo stile, l’estro, il genio.E dunque Mantova, Guidizzolo, Virgilio, Galileo Giovolly, Modena in tre differenti momenti, Roma, Treviso due volte, Dinamo Mosca, Fenerbahce, Matin Varamin, Al-Rayyan, Sfaxien, Top Volley Latina, Ural, Tonno Callipo. Senza dimenticare le esperienze con la nazionale Russa e (da vice) con la Germania. Una carriera lunga quarant’anni, iniziata nel 1980 e conclusa nel 2019.IL RICORDO DI LEO TURRINI – Parlare di Daniele Bagnoli ricordandone maglie e medaglie è assolutamente un atto dovuto, ma altrettanto lo è raccontare l’uomo oltre l’allenatore, dalla cui fusione, come detto all’inizio, ne è uscito un gigante di questo sport. E un gigante come Bagnoli poteva essere ricordato degnamente solo da un gigante del giornalismo, che nel suo caso è stato anche un caro amico. Stiamo parlando di Leo Turrini.“Faccio prima a dire che Daniele Bagnoli è stato uno dei miei migliori amici – ci racconta Turrini – : sotto rete, in palestra. L’ho ammirato e apprezzato tantissimo come coach, credo che negli Anni ’90 tra Modena e Treviso abbia espresso qualcosa di raro, se non di unico, nella conduzione di grandi squadre”. “Ha vinto tutto quello che era immaginabile vincere con i club, ma credo che abbia avuto un unico rimpianto, che poi era anche il mio: non essere mai stato nominato commissario tecnico della nazionale italiana. Era la sua aspirazione segreta. È un paradosso. È stato ct della Russia, e la Russia nel volley, a prescindere dalle attuali vicissitudini legate al contesto geopolitico, non è mai stata una espressione qualunque”.“Al di là delle qualità del tecnico, voglio anche aggiungere che era una persona sicuramente portata ad amare in modo speciale le donne, ma di rara sensibilità umana. Io gli ho voluto bene e sono stato contento di poter condividere con lui tanti momenti felici”.“Uno in particolare non lo riguardò come allenatore. Eravamo al Mondiale del 1998 in Giappone, quello del terzo storico titolo iridato consecutivo dell’Italia maschile, e lui si imbucò tra i giornalisti in tribuna stampa. Era accanto a me e ci abbracciammo all’ultimo punto come se fosse una conquista comune. In fondo Daniele era felice di essere un membro della grande famiglia della pallavolo e spero che il piccolo popolo delle palestre, come l’ho chiamato sempre io, troverà il modo di ricordarlo onorandone non solo la competenza ma anche, come ho detto, l’umanità”.A cura di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Il 26 dicembre si conferma “festa” della pallavolo: 38mila spettatori tra Superlega e A1

    Perché la pallavolo gioca il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano? Semplice, perché la risposta del pubblico è da record. E ogni anno che passa i dati sono in aumento. Quest’anno, ad esempio, solo tra Superlega e Serie A1 l’affluenza totale registrata nei palazzetti è stata di 37.723 spettatori. Rispettivamente 20.681 per la Superlega, con una media di 3.447; e 17.042 per la Serie A1, con una media di 2.434. Ai primi due posti Palaverde e PalaBarton, le “case” di Conegliano e Perugia, le due squadre Campioni d’Italia in carica, che hanno fatto registrare due sold-out da 5.344 e 4.751 spettatori.Di seguito in grafica la Top10 dei palazzetti dei due maggiori campionati italiani di pallavolo che il 26 dicembre 2024 hanno fatto registrare i numeri più alti di affluenza.Di Redazione LEGGI TUTTO

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    Vigilia di Coppa Italia per Verona, Stoytchev: “Serve una mentalità molto fredda”

    Vigilia di Coppa Italia per Rana Verona, che torna a giocare davanti al pubblico di casa pochi giorni dopo l’impegno di campionato contro Grottazzolina, terminato con il successo al tie-break. In prossimità dei Quarti di Finale del torneo contro la Gas Sales Bluenergy Piacenza, è intervenuto in conferenza stampa Coach Stoytchev per presentare la sfida. Queste le sue parole: “È una delle partite più importanti di tutto il nostro percorso quest’anno. Incontriamo una squadra che sulla carta è una delle tre più forti del campionato perché ha nell’organico atleti come Brizard, campione olimpico, Romanò, campione mondiale ed europeo, Maar e Kovacevic, che giocano da anni in nazionale ed hanno un’esperienza enorme anche all’estero, Simon, il centrale più forte degli ultimi quindici anni, hanno preso Mandiraci che uno dei migliori prospetti, Galassi, anche lui campione europeo e mondiale con l’Italia, e altri tre, quattro giocatori di buon livello, tra cui Bovolenta. Sono coperti in tutti i ruoli e hanno la capacità di saper gestire le varie situazioni, nelle quali fanno valere la loro esperienza. Hanno anche battitori forti, quindi dovremo ricevere bene per avere buone percentuali in cambio palla e avere un’organizzazione di gioco tale per essere pronti ai loro cambiamenti durante la gara. Di sicuro ce la metteremo tutta, perché sappiamo l’importanza della partita”.Poi ha aggiunto: “Ci aspettiamo una Piacenza più forte di un mese fa, ha recuperato Mandiraci e noi abbiamo perso Dzavoronok. La sua mancanza apre spazi e concede chance ad altri giocatori, che devono farsi trovare pronti. Se Sani sarà preso di mira in ricezione? Non so come prepareranno la partita, hanno battitori forti come Maar, Kovacevic, Simon, Maar che possono variare il loro servizio. Dovremo essere tutti pronti a ricevere bene. Confronto a fine gara? A prescindere dal risultato, lo facciamo sempre perché la mente dei giocatori è fresca, si ricordano cos’è successo e chiedo le loro sensazioni. Abbiamo fatto due set concentrati, poi all’inizio del terzo ho voluto dare spazio a Jensen e riposo a Keita. Non ha funzionato e siamo andati sotto di qualche punto, poi abbiamo recuperato fino al 21, dove due occasioni hanno deciso il set. C’è stata poi una difficoltà di gestione di alcune situazioni nel quarto. Siamo andati pari, ma la reazione della squadra e i discorsi fatti prima del tie-break mi sono piaciuti, tutti erano motivati a vincere, nessuno aveva dubbi e alla fine siamo riusciti a portare a casa una gara importante”. “Noi giochiamo bene da tante partite al centro con percentuali molto buone e una distribuzione alta – ha poi sottolineato il Coach di Verona– Ma non è questo l’unico reparto del nostro gioco fondamentale per vincere una partita come quella contro Piacenza. Se le permetti di staccarti di tre, quattro punti, poi diventa difficile recuperare, serve una mentalità molto fredda e la tecnica che prevalga sul fisico. Dobbiamo giocare una pallavolo di alto livello, altrimenti risulta complicato. Mozic? Si allena al 100%, come lavoro e impegno è al massimo, come gioco è perfetto: a muro, in difesa, in attacco è arrivato ai suoi livelli ma può ancora migliorare e sono certo che lo farà, perché è molto concentrato ed esigente nei confronti di sé stesso”. Infine, un ricordo di Daniele Bagnoli, grande allenatore italiano e fratello di Bruno, direttore tecnico del Settore Giovanile di Verona, prematuramente scomparso nelle scorse ore: “Condoglianze alla famiglia e al nostro collega Bruno per la perdita di Daniele. La pallavolo ha perso un allenatore di grande esperienza, che ha vinto tanti titoli e che ha anche cambiato il modo di fare volley in Italia”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tra Civitanova e le Finali di Coppa Italia c’è Milano, Balaso: “Reagiremo in casa”

    A distanza di una settima dal successo netto dei biancorossi sui meneghini in campionato, il calendario riserva una partita da dentro o fuori tra Cucine Lube Civitanova e Allianz Milano nei Quarti di Del Monte® Coppa Italia SuperLega.Una sfida in gara unica da giocare all’Eurosuole Forum domenica 29 dicembre (ore 18 con diretta VBTV e Radio Arancia). Dopo tre anni di assenza dalla F4 di Coppa la Lube vuole un pass per la due giorni del 25 e 26 gennaio all’Unipol Arena di Bologna. Gli uomini di Giampaolo Medei si sono qualificati grazie al terzo posto in classifica al giro di boa, mentre gli ambrosiani hanno terminato il girone di andata in sesta posizione e non hanno quindi beneficiato del fattore campo.Nel turno di SuperLega andato in scena a Santo Stefano capitan Fabio Balaso e compagni vengono dalla rocambolesca sconfitta al tie break sul campo di Monza, mente il collettivo allenato da Roberto Piazza ha ceduto a Trento.. Per entrambe le squadre il faccia a faccia coinciderà con l’ultimo incontro dell’anno solare. I cucinieri avranno quindi il privilegio di chiudere il 2024 all’Eurosuole Forum e terranno anche a battesimo il 2025 giocando la prima gara del nuovo anno, fissata in casa, alle 15.20 di domenica 5 gennaio contro Rana Verona. La vincente tra Lube e Allianz in Semifinale affronterà una rivale tra Itas Trentino e Cisterna Volley.Il match tra Civitanova e Milano sarà preceduto da un minuto di ricordo in memoria di Daniele Bagnoli, tra gli allenatori di Club più vincenti del volley italiano e tecnico che ha contribuito a scrivere la storia del nostro sport.Gli arbitri del match sono Ilaria Vagni di Perugia e Alessandro Cerra di Bologna. Incrocio n. 30 con Milano. Il confronto è andato in scena 29 volte, i biancorossi hanno vinto 21 gare e sono usciti sconfitti in 8 occasioni. Precedenti in Coppa Italia con Milano: 2 vittorie a 0 per Milano: 2021/22 Civitanova – Milano 1-3, 2022/23 Civitanova – Milano 1-3.Gli ex nei roster: Barthelemy Chinenyeze a Milano nel 2021/22, Petar Dirlic a Milano nel 2023/24; Jacopo Larizza a Civitanova nel 2016/17, 2020/21 e 2023/24. Come seguire la gara: Diretta streaming su VBTV con telecronaca di Gianluca Pascucci.Fabio Balaso (libero Cucine Lube Civitanova): “Veniamo dalla sconfitta al fotofinish sul campo di Monza e abbiamo sulla coscienza errori evitabili in fasi determinanti del match. Reagiremo in casa, nell’ultima partita del 2024, una sfida importante per raggiungere uno dei nostri obiettivi principali. Vogliamo ripeterci con Milano dopo la vittoria in campionato sui meneghini e tornare a giocare la Final Four di Coppa Italia”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia Superlega, sfida inedita Trento-Cisterna, Soli: “Per noi è come una Finale”

    L’anno solare 2024 si chiude con una partita ad eliminazione diretta per l’Itas Trentino maschile. Domenica 29 dicembre si giocano infatti tre dei quattro quarti di finale della 47ª edizione della Del Monte® Coppa Italia. I gialloblù faranno il loro esordio stagionale nella competizione alla ilT quotidiano Arena di Trento, sfidando Cisterna Volley. Chi vince accede alla Final Four, in calendario il 25-26 gennaio 2025 a Bologna. Fischio d’inizio programmato per le ore 16: diretta su Radio Dolomiti e live streaming sulla piattaforma OTT VBTV.Trento si presenterà all’appuntamento priva del solo Kozamernik, con quindi tredici giocatori a disposizione, che completeranno la preparazione alla partita con gli allenamenti di questo pomeriggio e di domenica mattina alla ilT quotidiano Arena. Il giocatore che ha disputato il maggior numero di edizioni di Coppa Italia è il Capitano Riccardo Sbertoli, che in questa occasione inaugurerà la sua ottava partecipazione al massimo trofeo nazionale, senza però aver ancora vinto un titolo.Gli unici esordiente assoluti sono i centrali Pellacani e Bartha (in ballottaggio per un posto da titolare) e lo schiacciatore Bristot; i giocatori presenti in rosa che hanno già alzato il trofeo sono invece Flavio (campione in carica), Rychlicki (3) e Pesaresi (1). L’atleta della rosa col maggior numero di presenze in Coppa Italia con la maglia trentina è Alessandro Michieletto (10).Per la prima volta nella loro storia, Trentino Volley e Cisterna Volley si affrontano in Coppa Italia; mai prima d’ora le due Società (anche quando quella pontina faceva riferimento alla città di Latina) si erano infatti incrociate nel tabellone finale della competizione. La direzione dell’incontro sarà affidata a Giuseppe Curto (di Gorizia, in Serie A dal 2013) e Andrea Pozzato (di Bolzano, in Serie A dal 2004), alla sesta partita congiunta nella loro carriera.La formazione Campione d’Europa arriva all’appuntamento da dentro o fuori dopo la bella prova di giovedì contro Milano (che le ha permesso blindare ulteriormente il secondo posto con cui è entrata nel tabellone della competizione), che le ha consentito di trovare la settima vittoria in otto partite casalinghe sin qui giocate. Un ottimo ruolino di marcia interno che, da solo, non garantisce però il passaggio del turno, come spiega bene l’allenatore Fabio Soli presentando l’appuntamento.“Per noi è come se fosse una Finale, ovvero una partita senza margini di errore che garantisce l’accesso alla Final Four, e come tale va affrontata – ha spiegato l’allenatore di Trento in sede di presentazione – . Affrontiamo un avversario come Cisterna che, con una seconda parte del girone di andata in crescendo, si è meritata assolutamente la qualificazione ai quarti di finale, riuscendo a dimostrare tutto il proprio valore. In partite di questo tipo sappiamo bene che i valori sulla carta possano essere completamente rovesciati dal verdetto del campo e quindi dovremo porre molta attenzione e determinazione, cercando di limitare le loro qualità principali che sono il servizio e la capacità di giocare in velocità nella fase di cambiopalla. Baranowicz è infatti un regista esperto, che sa far girare bene i suoi attaccanti soprattutto con ricezione positiva; dovremo quindi battere con incisività per limitare le sue scelte. Dobbiamo essere consapevoli che potrà essere un impegno difficile e anche molto lungo”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia Superlega, verso Milano-Civitanova: Kaziyski: “Dobbiamo trovare quel qualcosina che ci manca sempre”

    Weekend di quarti di finale della Del Monte Coppa Italia per il volley maschile nell’ultimo appuntamento di questo 2024. Allianz Milano va in cerca di uno storico quattro su quattro in questa competizione che avrà il suo epilogo a Bologna il 25 e 26 gennaio. La storia non fa testo, è vero, ma è difficile non pensare che nell’inverno del 2021 e del 2022 il pass per la Final Four venne staccato proprio a Civitanova da Milano.La squadra era già guidata da coach Roberto Piazza e in campo c’erano capitan Matteo Piano, Paolo Porro, oltre a un giovanissimo Matteo Staforini e a Nicola Daldello, attuale 2° di Piazza. Nell’occasione non bastarono i 23 punti di Zaytsev ai marchigiani di coach Blengini. Stessa storia, stesso posto, stesso bar (l’Eurosuole Forum) l’anno successivo, quando Piano, Porro e un super Ishikawa (21 punti per lui) regolarono 3-1 la Lube di De Cecco, Chinenyeze, Nikolov, Bottolo e Balaso. Questi quattro ultimi giocatori sono oggi i punti di forza anche della squadra di Medei.Civitanova – che non dimentichiamo ha vinto 7 Coppe Italia nella sua storia, tanti quanti gli scudetti – avrebbe mancato la qualificazione alle finali della Del Monte anche nel 2023, sconfitta a Monza. Lo stesso giorno, Allianz Milano era invece stata capace di sovvertire i pronostici della vigilia eliminando Piacenza. Scriveva un grande milanese, Alessandro Manzoni: “La storia è una guerra contro il tempo, in quanto chiama a nuova vita fatti ed eroi del passato”. Gli eroi del passato hanno ancora la maglia Allianz Milano, ma noi dobbiamo ora abbandonare la storia e guardare al presente e al passato recentissimo, che vede i lombardi uscire da una serie di due sconfitte, un doppio 3-0, il primo contro i “cucinieri”, il secondo contro i “dolomitici” di Trento.Le partite su gara unica sono delle finali, nulla è scontato, dal primo all’ultimo pallone, ma al momento l’asticella pende verso la squadra di Medei. Pur sconfitta ieri a Monza 3-2, nonostante i quattro matchball nelle mani, la Lube ha vinto in questa stagione sette partite su sette tra le mura amiche. Allianz Milano dovrà giocare la sua migliore pallavolo e provare a fare leva sui cali di tensione che una squadra molto giovane come Civitanova dimostra di avere ancora nel suo percorso. I precedenti sono 29, con 21 successi Lube e 8 Allianz. Gli ex: Chinenyeze a Milano nel 2021-22, Petar Dirlic a Milano la scorsa stagione e Jacopo Larizza nella Lube per tre campionati.Matey Kaziyski (schiacciatore Allianz Milano): “Credo che dobbiamo essere bravi in questo momento a pensare a quello che arriva e non tanto alle due ultime partite, perché il 29 è una sfida fondamentale, non forse per tutta la stagione, ma sicuramente per questo momento. Non sarà facile contro la Lube. Noi continuiamo a fare vedere anche delle cose buone, arriviamo quasi all’obiettivo, ma poi ci manca sempre qualcosina. Dobbiamo essere bravi a trovarlo domenica, quel qualcosina”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO