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    La Tonno Callipo non dà scampo a una Cisterna senza mordente

    Di Redazione
    Continua a brillare la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, continua a soffrire la Top Volley Cisterna. Il recupero della decima giornata di andata dà un verdetto senza appello: i giallorossi si impongono per 3-0 in poco più di un’ora, consolidando il terzo posto in classifica e infliggendo ai pontini la sconfitta numero 13 in stagione, alla vigilia dello scontro diretto contro Ravenna per evitare l’ultimo posto. Un risultato – firmato ancora una volta da Rossard e Defalco, entrambi a quota 12 punti – che spinge il ds ospite Candido Grande a parole severe: “Per noi è una stagione fallimentare“.
    La cronaca:Boban Kovac schiera Sottile in palleggio in diagonale con l’opposto Sabbi, laterali Tillie e Randazzo, al centro Krick e Szwarc con Cavaccini libero mentre dall’altra parte della rete coach Valerio Baldovin risponde con Saitta opposto ad Abouba Drame Neto, al centro Cester e Chinenyeze, di banda De Falco e Rossard con Rizzo libero. 
    Nel primo set la formazione ospite è da subito costretta a rincorrere (7-4), poi dal 9-7 al 14-7 Vibo piazza lo strappo decisivo con una striscia di cinque punti in sequenza con Abouba, che dalla linea dei nove metri mette in grave difficoltà la ricezione pontina, piazzando anche un ace. Dall’altra parte Cisterna non riesce mai a trovare uno spunto capace di far cambiare le cose: 6 punti di Sabbi (31% in attacco) nel primo parziale ma la Top è piuttosto fallosa. Vibo continua a fare la sua partita trascinata dall’opposto Abouba (4 punti e 67%) e dal centrale Cester, conservando un margine di vantaggio costante di otto lunghezze fino al termine. 
    Nel secondo set la Top Volley è anche sfortunata, perché sul risultato di 11-8 s’infortuna lo schiacciatore francese Tillie (problema alla caviglia sinistra per lui) sostituito da Cavuto. Nel corso del parziale poi Vibo si mantiene agevolmente avanti (14-10) ed è sempre la formazione calabrese a scappare (18-11) con un vantaggio di sette punti: Kovac spezza l’inerzia con un time-out, ma al ritorno in campo Defalco si guadagna un ace di precisione che vale il 19-11, poi Krick sbaglia il servizio e regala il 20-12 a Vibo. Il set è ormai compromesso per gli ospiti, con Cavuto che spara out la palla del 22-13: Defalco conquista il set point con la pipe del 24-14, la Top annulla due set point, poi Rossard chiude con il 25-16. 
    In avvio di terzo set ci si aspetterebbe la reazione degli ospiti, ma Cisterna subisce immediatamente un bruciante 7-2 che costringe coach Boban Kovac a chiamare l’ennesimo time out: si torna in campo e Abouba pizzica il muro per il punto dell’8-2 (con un parziale di 5-0). Vibo avanza praticamente senza mai essere ostacolata fino al 14-7, poi arrivano tre punti in sequenza dei pontini e coach Baldovin, a metà del terzo parziale, chiama per la prima volta un time-out: si torna in campo e Abouba piazza da posto due il punto del 15-10 che interrompe la mini-striscia dei pontini.
    Il tema della partita non cambia, con la Top sempre in affanno a rincorrere e Vibo comodamente avanti (17-12 e 19-14): nel finale di set c’è spazio anche per Rondoni, Rossato e Seganov. Sul 22-17 c’è un po’ di confusione al tavolo del segnapunti, così alla ripartenza Cavuto sbaglia il servizio (23-17) dopo quasi tre minuti di attesa. Szwarc annulla il primo match point (24-18) ma poi il centrale dalla linea del servizio centra la rete e regala a Vibo il 25-18 che chiude il match. 
    Aboubacar Drame Neto: “Sapevamo che avremmo incontrato una squadra che sta affrontando un momento di grande difficoltà, ma non abbiamo sottovalutato l’avversario, che può contare comunque su ottimi giocatori. Dedico il mio premio MVP alla squadra, perché anche questa come le altre vittorie è merito di tutto il collettivo. Ovviamente il campionato è ancora lungo e dovremo mantenere sempre alta la concentrazione così come abbiamo fatto stasera, se vogliamo continuare a stupire ed emozionare i nostri tifosi anche solo davanti allo schermo televisivo“.
    Candido Grande: “Per noi è una stagione fallimentare, stiamo giocando una bruttissima pallavolo, abbiamo appena cinque punti in classifica e non usciamo da questa situazione. Il campionato sta finendo, mancano otto giornate e non combattiamo, non riusciamo a fare il nostro gioco. Squadra competitiva sulla carta? Non è importante questo, è il campo che deve dare le risposte e in questo momento non stanno arrivando. È vero che ci sono state alcune motivazioni, problematiche varie ma non voglio trovare scuse perché è questa la situazione che stiamo attraversando, per noi è una stagione fallimentare“. 
    Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia-Top Volley Cisterna 3-0 (25-17, 25-16, 25-18)Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: Chinenyeze 7, Chakravorti ne, Sardanelli ne, Gargiulo ne, Abouba Drame Neto 9, Dirlic ne, Saitta 1, Rossard 12, Corrado ne, Rizzo (L), Cester 7, Defalco 12, Lyneel ne, Almeida ne. All. Baldovin.Top Volley Cisterna: Cavuto 3, Cavaccini (L), Sottile, Tillie 2, Seganov, Rossato, Sabbi 16, Rossi ne, Rondoni, Randazzo 5, Krick 5, Szwarc 10. All. Kovac.Arbitri: Canessa e SpinnicchiaNote: Durata set: 23′, 25′, 18′. Vibo: ricezione 66% (18%), attacco 58%, ace 3 (err. batt. 6), muri pt. 11; Cisterna: 59% (31%), attacco 45%, ace 2 (err.batt. 14), muri pt. 2.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Clevenot: “Dobbiamo fare un risultato importante e tornare da Verona con più punti”

    Gas Sales Piacenza Volley

    Di Redazione
    Dopo la netta vittoria contro Cisterna, è già tempo di tornare in campo per la Gas Sales Bluenergy Piacenza. Domani gli emiliani, infatti, saranno ospiti della Nbv Verona per il recupero della nona giornata di andata.
    I biancorossi si trovano al quarto posto in graduatoria e con una vittoria scavalcherebbero Vibo che, al momento, ha solamente un punto più dei piacentini (anche se con una partita giocata in meno). Dopo le dichiarazioni di coach Bernardi in vista della sfida scaligera anche il capitano, Trevor Clevenot, dice la sua intervistato da La Libertà.
    “Quella con Verona, è una gara molto importante soprattutto per noi perché può essere quella che ci può far fare il salto di qualità. Certamente mi aspetto una gara molto difficile dobbiamo fare un risultato importante e tomare da Verona con più punti in classifica”.
    Domani non potranno far parte del match né Finger né Mousavi, in quanto stati tesserati entrambi successivamente l’8 novembre e cioè dopo la data in cui era originariamente in programma la gara e per regolamento non possono essere schierati in campo. Anche Verona quindi, sarà orfana del danese Jensen (il nuovo sostituto di Boyer) e lo schiacciatore commenta così: “Certamente una soluzione sarà trovata come è già stato fatto in passato. Dobbiamo essere bravi a gestire questi problemi e stiamo lavorando molto anche su questo aspetto. Certo non è facile scendere in campo senza un opposto di ruolo”
    Come state vivendo questa situzione che ha visto tanti cambi all’interno della squadra? “Come la deve vivere un professionista, ognuno cerca di fare il suo lavoro al meglio e così penso che troveremo ii nostro ritmo” .
    Manca ancora l’acuto con una big, come te lo spieghi? “Vero, ma è anche vero che contro di loro non abbiamo potuto giocare al completo tra infortuni e malattie. E se non sei al completo e al meglio quando giochi contro di loro diventa tutto più difficile”. LEGGI TUTTO

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    Sondaggio: chi è il miglior palleggiatore della Superlega?

    Di Redazione
    La Superlega maschile, si sa, è anche una sfida tra grandi palleggiatori. E anche se il nostro campionato ha perso in estate un virtuoso del ruolo come Bruno Rezende, tornato in Brasile al Funvic Taubaté, le performance di registi di altissimo livello continuano a deliziare gli appassionati italiani. Sull’identità del numero uno, come sempre, il dibattito è aperto: per il nostro nuovo sondaggio ne abbiamo scelti tre, ma potrebbero esserci altri candidati, che qui sono riuniti in un’unica opzione…
    Ecco dunque i protagonisti che i nostri lettori conoscono molto bene: Simone Giannelli, che nonostante la giovane età è già da tempo il faro della nazionale e dell’Itas Trentino. Luciano De Cecco, passato lo scorso anno da Perugia a Civitanova ma rimasto ai vertici del campionato. E infine Dragan Travica, tornato a vestire la maglia di una “grande” proprio con la Sir, e subito determinante in avvio di stagione. Le “urne” sono aperte: votate il migliore, ricordando che è solo un gioco! LEGGI TUTTO

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    Riccardo Sbertoli, carattere da leader: “Sono cresciuto a Milano e qui voglio restare”

    Di Roberto Zucca
    Vederlo così consapevole di se stesso, del suo gioco, della sua maturità professionale, fa dimenticare il fatto che Riccardo Sbertoli ha “solo” 22 anni. Sembra ieri quando Riccardo palleggiava timidamente a Segrate. Da allora la strada lo ha portato a calcare per sei stagioni di fila il palcoscenico di Milano e negli ultimi anni a diventare un punto fermo dell’Allianz di Roberto Piazza:
    “Intanto ringrazio per la definizione di punto fermo. Devo dire che la strada fatta dai tempi di Segrate è stata tanta e che la consapevolezza maturata è ovviamente cresciuta con gli anni. Ma sono stato supportato da questa società e dai giocatori con cui ho disputato le varie stagioni. La Powervolley mi ha dato la possibilità di crescere e di fare un percorso. È una fortuna che non capita a tutti”.
    Non a caso è arrivato il rinnovo contrattuale quest’estate per altre due stagioni.
    “Avevo parlato con la società già qualche mese prima dell’estate. Sono molto legato a Milano e sono cresciuto qui, l’intenzione di vestire questa maglia era un mio desiderio e per altri due anni sarò parte della storia di questo club. Per me è e resterà un onore”.
    Si erano diffuse voci su un interessamento di diversi club. A 22 anni diventare incedibile è un vanto o spaventa?
    “(ride, n.d.r.) Io non ho fatto in tempo a vivere questo interessamento. In realtà ho imparato a non leggere quel tipo di voci di mercato e in generale non sono uno che legge ciò che scrivono sul suo conto. Detto questo credo sia solo un motivo di orgoglio far parte di un club che ti fa sentire desiderato nel tempo”.
    Foto Powervolley Milano
    Milano anche quest’anno è tra le prime della classe.
    “Vorrei avere anche qualche punto in più perso per strada, ma finora è andata comunque bene. Stiamo disputando in parallelo la Challenge Cup, da cui spero di vivere delle soddisfazioni, e spero di giocare la Final Four al massimo della condizione. Ultimamente abbiamo giocato con delle formazioni se vogliamo inedite, quindi l’ideale sarebbe poter disputare questo tipo di competizioni con tutta la rosa a disposizione. È forse l’aspetto più duro di giocare durante la pandemia, anche se molte squadre si trovano nella nostra condizione”.
    Il modello Milano prevede uno Sbertoli che gioca come un leader. Uno stile definito ben riconoscibile in campo.
    “Ho esordito in Superlega ritrovandomi dall’altra parte del campo con giocatori come Bruno e come De Cecco, che ho sempre preso a modello. Se ora riesco ad affermarmi in campo con le mie caratteristiche, senza scimmiottare quelle di altri palleggiatori, significa che il lavoro è stato fatto”.
    Il derby con Monza è andato a favore del Vero Volley. Le posso chiedere se ha ancora valore parlare del derby come di una partita più sentita delle altre?
    “Dipende. Nel mio caso le dico che è una partita che sento e che con gli anni ho imparato a disputare, perché è da quando gioco nelle giovanili che la sfida con Monza è per me quella con una compagine che conosco e che fa parte dei campionati nei quali sono cresciuto pallavolisticamente. Per altri è una gara come le altre. Non c’è quell’aria del calcio, argomentata anche dalle tifoserie nel bene e nel male. C’è anche il fatto che dall’altra parte del campo ci sono persone con le quali sei cresciuto, e penso ad atleti come Galassi, con cui magari capita di ritrovarsi a parlare anche nel dopogara. Ma è sempre una bella sfida”.
    Riccardo, fuori dal campo, sembra il classico ragazzo della porta accanto. Appare timido e distante dallo sportivo che magari ha qualche grillo per la testa.
    “La correggo dicendo che chi mi conosce sa che non sono uno timido, ma riservato. Non sono uno che ama apparire o uno a cui piace condividere il proprio privato. E non lo sono mai stato. L’immagine della porta accanto forse emerge perché sono quello che è cresciuto con lo stesso gruppo di persone a Milano, che ha studiato dove è cresciuto, e questo è stato fondamentale, e non manca mai a una pizza con gli amici di sempre”.
    Eppure la sua vita è cambiata tanto negli ultimi anni. Se le dico Tokyo, in chiusura, cosa è per lei?
    “Un sogno, un obiettivo, un motivo per lavorare con ancora più determinazione. È presto per pensarci, perché mancano molti mesi alle convocazioni e so di avere 22 anni e le mie occasioni da sfruttare più avanti nel tempo. Ma ci spero. La nazionale è quel posto di cui, quando inizi a farne parte, vorresti far parte per sempre”. LEGGI TUTTO

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    Perugia espugna la Kioene Arena e prende le distanze dalla Lube in classifica

    Di Redazione
    Nell’ultimo dei due posticipi della 3° giornata di ritorno, dopo il big match Trento-Lube vinto dai Cucinieri, la Sir Safety ferma la Kioene Padova in trasferta. Primo posto consolidato per i ragazzi di coach Heynen, che salgono a +36 e si portano a cinque lunghezze da Civitanova.
    “Peccato che non c’era pubblico stasera a Padova perché questo ritorno sarebbe stato ancora più emozionante, ma ero emozionato lo stesso. Poi è ovvio che durante la partita si pensa solo a giocare. È stata una partita un po’ strana all’inizio. Abbiamo commesso tanti errori, non riuscivamo a prendere ritmo. Padova giocava bene, con solidità e noi facevamo fatica. Siamo stati bravi con alcune fiammate individuali a vincere ai vantaggi primo e secondo set, poi nel terzo ci siamo sciolti ed abbiamo giocato meglio. Atanasijevic? È molto importante per noi sia tecnicamente come giocatore che come entusiasmo che porta alla squadra”.
    Così Dragan Travica, grande ex della partita, al termine di Kioene Padova-Sir Safety Conad Perugia con i Block Devils che sbancano la Kioene Arena in tre set nell’ultimo posticipo della terza di ritorno di Superlega.Match duro stasera per Perugia. Due set sempre sul filo dell’equilibrio con la squadra brava a reggere l’entusiasmo, la grande organizzazione in fase break e la buona pallavolo dei padroni di casa ed a trovare il guizzo risolutore nelle fasi caldissime. Poi nella terza frazione i Block Devils ingranano la quinta e caricano nel pullman la vittoria stagionale numero dodici.In una sfida combattuta, come certificato anche dai numeri finali, è il muro il fondamentale vincente per la Sir Safety Conad. 11 i vincenti per Perugia con un super Ricci a tratti invalicabile con 6 punti diretti nel fondamentale. Nelle file bianconere doppia cifra per Leon (13) e Plotnytskyi che ne mette a terra 11 e trova una prestazione di alto livello in tutti i fondamentali con un filotto di 4 punti consecutivi che, nel terzo set, spiana la strada ai suoi. Con Heynen che opera la staffetta Ter Horst-Atanasijevic in posto due (9 punti nei primi due set per l’olandese, 4 per il serbo nel terzo parziale), da rimarcare anche le prove importanti per Colaci in seconda linea e per Travica, bravo nella gestione dell’attacco di Perugia ed Mvp del match.   
    IL MATCH
    C’è Ter Horst in diagonale con Travica in avvio. Proprio l’olandese a segno (2-2). Padova trova il doppio vantaggio con Wlodarczyk (8-6). Ancora il polacco con il manioiut (10-7). Plotnytskyi riporta a contatto i suoi (12-11), ma Bottolo ristabilisce (14-11). Out Stern (14-13). Il muro di Leon pareggia, poi colpo sensazionale del cubano (14-15). Ricci è il più lesto sotto rete (14-16). Volpato e Wlodarczyk impattano subito (16-16). Leon fa ripartire i suoi (16-18). Sempre il numero nove di Perugia (17-20). L’ace di Wlodarczyk accorcia nuovamente (20-21). A segno Solè, poi muro di Plotnytskyi (20-23). Altro ace per Padova, stavolta di Vitelli (22-23). In rete il servizio successivo di Vitelli, set point Perugia (22-24). Il muro di Bottolo e l’ace di Stern rimandano il verdetto ai vantaggi (24-24). Ter Horst dopo una lunga azione (24-25). Proprio l’olandese a muro manda avanti Perugia (24-26).
    Bene Padova in avvio di seconda frazione (2-0). Il muro a tre di Perugia pareggia (2-2). Due in fila, attacco ed ace, per Wlodarczyk, poi muro di Vitelli (5-2). Out Plotnytskyi, scappa la Kioene (6-2). Il muro di Shoji dilata la forbice (9-4). Ter Horst chiude il contrattacco (10-7). Muro e poi attacco di Ricci (11-10). Padova riparte con il muro (14-11). Out Ter Horst (17-13). Muro di Ricci che dimezza (17-15). Sempre Ricci e sempre a muro (19-18). Perugia mette la freccia con Leon (21-22). Padova capovolge con il muro (23-22). Lungo il servizio di Vitelli (23-23). Ace di Leon, set point Perugia (23-24). I Block Devils si confermano di granito e chiudono con il contrattacco di Plotnytskyi (23-25).
    Nel terzo parziale, con Atanasijevic in campo per Ter Horst, è super Plotnytskyi in avvio (1-4). Il muro di Bottolo porta i suoi a -1 (4-5). Out Stern (5-8), poi muro di Shoji (7-8). Attacco e poi ace e poi pipe e poi altro ace di Plotnytskyi (8-13). Smash di Solè (9-15). Perugia tiene il vantaggio e con Atanasijevic si porta sul 14-20. Superlativo Ricci a muro (14-21). Non si passa davanti a Ricci (14-23). Atanasijevic porta Perugia al match point (15-24). L’invasione di Padova chiude la partita (15-25).
    Marco Vitelli (Kioene Padova): “Per stasera c’è rammarico. Quando giochi con queste squadre e riesci ad esprimerti come nei primi due set è un peccato non riuscire a chiudere. Nel terzo set invece Perugia ha dimostrato tutta la sua forza e noi ci siamo un po’ spenti.”
    Sebastian Solé (Sir Safety Conad Perugia): “Questa partita non ci ha visto sempre precisi ma siamo riusciti a vincere. Nei primi due set Padova ci ha messo in difficoltà ma noi l’abbiamo sempre girata a nostro favore specie in battuta.”
    Kioene Padova-Sir Safety Conad Perugia 0-3 (24-26, 23-25, 15-25)
    Kioene Padova: Shoji 4, Wlodarczyk 14, Vitelli 8, Stern 8, Bottolo 7, Volpato 4, Gottardo (L), Danani La Fuente (L), Casaro 0, Canella 1, Fusaro 0, Milan 1, Merlo 0. N.E. Ferrato. All. Cuttini.
    Sir Safety Conad Perugia: Travica 0, Plotnytskyi 11, Ricci 9, Ter Horst 7, Leon Venero 13, Solé 5, Russo (L), Piccinelli (L), Vernon-Evans 0, Zimmermann 0, Colaci (L), Atanasijevic 4. N.E. Sossenheimer, Biglino. All. Heynen.
    ARBITRI: Piana, Curto. NOTE – durata set: 28′, 28′, 24′; tot: 80′.
    CLASSIFICA3ª Giornata Rit. (13/12/2020) – Regular Season SuperLega Credem Banca, Stagione 2020
    Sir Safety Conad Perugia 36, Cucine Lube Civitanova 31, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 22, Gas Sales Bluenergy Piacenza 21, Allianz Milano 20, Leo Shoes Modena 20, Vero Volley Monza 18, Itas Trentino 18, NBV Verona 13, Kioene Padova 11, Consar Ravenna 7, Top Volley Cisterna 5.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Batosta Civitanova. Ko con Trento. Rychlicki: “Poco incisivi al servizio”

    Foto Ufficio Stampa Cucine Lube Civitanova

    Di Redazione
    Ritorno amaro in campionato per la Cucine Lube Civitanova, che dopo la lunga e proficua trasferta transalpina di Champions League di pochi giorni fa, valsa il primato a punteggio pieno nella classifica del proprio girone, cade in appena tre set nella BLM Group Arena di Trento al cospetto dell’Itas di Angelo Lorenzetti (22-25, 23-25, 22-25), nel posticipo di lusso della 3ª di ritorno della Regular Season di SuperLega Credem Banca.
    FEFE’ DE GIORGI: “Abbiamo provato a reagire senza però trovare la forza tecnica e mentale per girare il match. Nei turni di battuta di Abdel-Aziz abbiamo sofferto e pagato pegno. Trento ha tenuto bene in ricezione con Michieletto e Lucarelli anche quando siamo stati bravi in battuta”.
    SIMONE ANZANI: “Ci può stare una partita negativa dopo una settimana intensa, ma non con questo atteggiamento. Sarebbe un errore cercare alibi. Trento ha grandissimi giocatori che si esprimono da campioni come è accaduto oggi. Non dobbiamo soffermarci sui singoli episodi, ma sull’approccio. Siamo umani e non infallibili, ma ora dobbiamo riflettere e andare avanti. Domani riposiamo e mercoledì si riprende, anche perché si avvicina un’altra gara di alto livello”.
    KAMIL RYCHLICKI: “Trento ha vinto il braccio di ferro dai nove metri mettendoci pressione, mentre noi siamo stati poco incisivi al servizio. Le mie schiacciate non sono bastate. Con Monza, sempre se domenica si giocherà, dovremo rialzare la testa ed esprimere il nostro gioco”.
    E’ la seconda sconfitta in campionato per i campioni del mondo, dopo l’1-3 dello scorso 15 novembre con Vibo Valentia.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO