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    L’albo d’oro della Superlega: successo numero 6 per Civitanova

    Di Redazione Quello conquistato questa sera in Gara 4 di Finale Scudetto contro la Sir è il sesto titolo nazionale nella storia della Cucine Lube Civitanova, che stacca così Avia Pervia Modena, Robur Ravenna e Ruini Firenze portandosi da sola al quarto posto della graduatoria. La vetta rimane saldamente nelle mani di Modena Volley (12 scudetti) seguita da Treviso (9) e Parma (8). Perugia è alla quarta finale persa su 5 disputate. Ecco l’albo d’oro aggiornato dal 1946 a oggi: SERIE A MASCHILE1946 Robur Ravenna1947 Robur Ravenna1948 Robur Ravenna1949 Robur Ravenna1950 Ferrovieri Parma1951 Ferrovieri Parma1952 Robur Ravenna1953 Minelli Modena1954 Minelli Modena1955 Minelli Modena1956 Crocetta Modena1957 Avia Pervia Modena1958 Ciam Villa d’Oro Modena1959 Avia Pervia Modena1960 Avia Pervia Modena1961 Ciam Villa d’Oro Modena1962 Interauto Avia Pervia Modena1962-63 Avia Pervia Modena1963-64 Ruini Firenze1964-65 Ruini Firenze1965-66 Virtus Bologna1966-67 Virtus Bologna1967-68 Ruini Firenze1968-69 Pallavolo Parma1969-70 Panini Modena1970-71 Ruini Firenze1971-72 Panini Modena1972-73 Ruini Firenze1973-74 Panini Modena1974-75 Ariccia Volley Club1975-76 Panini Modena1976-77 Federlazio Roma SERIE A1 MASCHILE1977-78 Paoletti Catania1978-79 Klippan Torino1979-80 Klippan Torino1980-81 Robe di Kappa Torino1981-82 Santal Parma1982-83 Santal Parma1983-84 Kappa Torino1984-85 Mapier Bologna1985-86 Panini Modena1986-87 Panini Modena1987-88 Panini Modena1988-89 Panini Modena1989-90 Maxicono Parma1990-91 Il Messaggero Ravenna1991-92 Maxicono Parma1992-93 Maxicono Parma1993-94 Sisley Treviso1994-95 Daytona Las Modena1995-96 Sisley Treviso1996-97 Las Daytona Modena1997-98 Sisley Treviso1998-99 Sisley Treviso1999-00 Piaggio Roma2000-01 Sisley Treviso2001-02 Daytona Modena2002-03 Sisley Treviso2003-04 Sisley Treviso2004-05 Sisley Treviso2005-06 Lube Banca Marche Macerata2006-07 Sisley Treviso2007-08 Itas Diatec Trentino2008-09 Copra Nordmeccanica Piacenza2009-10 Bre Banca Lannutti Cuneo2010-11 Itas Diatec Trentino2011-12 Lube Banca Marche Macerata2012-13 Itas Diatec Trentino2013-14 Cucine Lube Banca Marche Macerata SUPERLEGA MASCHILE2014-15 Energy T.I. Diatec Trentino2015-16 DHL Modena2016-17 Cucine Lube Civitanova2017-18 Sir Safety Conad Perugia2018-19 Cucine Lube Civitanova2019-20 non assegnato2020-21 CUCINE LUBE CIVITANOVA LEGGI TUTTO

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    Wilfredo Leon: “Non dobbiamo ripetere il casino fatto quest’anno”

    Di Redazione Si conclude con un abbraccio tra Robertlandy Simon e Wilfredo Leon la Finale Scudetto di Superlega maschile, ma il cubano della Sir Safety Conad Perugia ha certamente un umore diverso dal connazionale, reduce dalla vittoria del titolo con la maglia di Civitanova. E Leon lo dimostra con le parole pronunciate in diretta ai microfoni di RaiSport: “Ci sono mancati innanzitutto i tifosi, come anche a loro, e poi abbiamo avuto tantissime difficoltà con l’allenatore e con i giocatori. Dovremo cambiare molte cose nella prossima stagione perché non possiamo ripetere il casino che abbiamo fatto quest’anno. Quella della Lube è una vittoria meritata, io ho fatto il massimo che potevo ma non è bastato“. Deluso anche Massimo Colaci: “Le finali è bello giocarle ma è ancora più bello vincerle… loro sono stati più bravi di noi e dobbiamo solo fare loro i complimenti. Adesso avranno tempo per festeggiare, noi invece ci penseremo ancora a lungo“. Dragan Travica: “È uno scudetto perso quindi è ovvio che c’è delusione. Ma lucidamente devo dire che oggi abbiamo dato tutto quello che avevamo con tutte le difficoltà del caso. Quando arrivi in fondo e poi perdi la finale fa male, ma per come è partita la squadra all’inizio della stagione e per i problemi avuti dobbiamo essere fieri. Onore a noi e onore alla Lube che ha vinto con merito lo scudetto”. LEGGI TUTTO

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    Blengini: “Lo scudetto abbiamo iniziato a costruirlo contro Modena”

    Di Redazione Le prime dichiarazioni a caldo della Cucine Lube Civitanova dopo la vittoria in Gara 4 di Finale Scudetto contro Perugia le raccoglie Maurizio Colantoni in diretta su RaiSport. Il coach dei marchigiani Gianlorenzo Blengini si presenta con tanto di cappello tricolore: “I ragazzi hanno fatto un’impresa, secondo me in tutti i play off. Lo scudetto abbiamo iniziato non solo a pensarlo, ma a costruirlo nella serie dei quarti di finale contro Modena, senza Leal e De Cecco. Lì la squadra poteva accettare delle attenuanti per un’eventuale sconfitta, invece non ha fatto una piega e ha poi superato anche le difficoltà in semifinale contro Trento. È un privilegio allenare giocatori così“. “È stata una stagione molto complessa – ricorda Osmany Juantorena – lavoriamo da luglio con tanti problemi e l’incertezza legata al Covid, ma abbiamo avuto la fortuna di lavorare, mentre tanta gente non ha potuto farlo, e di finire questo campionato dandogli un senso“. Stessi concetti espressi da Simone Anzani: “Godiamoci questo momento, perché è stata una stagione strana, tutto l’anno senza pubblico e senza sapere ogni settimana se avremmo giocato o no. Prima dei quarti ci siamo un po’ c…ti sotto ma siamo stati bravi a gestire la situazione, e brava la società che ci ha supportato tutto l’anno. Questo scudetto è quello che ci era mancato l’anno scorso, siamo contentissimi“. Luciano De Cecco, da grande ex, ha chiuso la partita con il punto della vittoria: “Non è mai scontato vincere queste partite e meno che mai in Finale Scudetto. Abbiamo lavorato tanto e fatto un sacco di tamponi, adesso ci godiamo questo successo perché il lavoro ha pagato“. Fabio Balaso aggiunge: “Ringrazio il pubblico che ci ha seguito da lontano e la società, è un titolo sudato ma bellissimo“. E Marco Falaschi non trattiene la gioia: “Lo scudetto è sempre importante, quando è il primo lo è ancora di più!“. Robertlandy Simon è un altro dei grandi protagonisti della vittoria dei cucinieri: “Perugia è una grande squadra e lo ha dimostrato fin dall’inizio della stagione, non per niente hanno vinto la regular season. Noi abbiamo avuto alti e bassi, ma questo scudetto è veramente bello: per me è il secondo in Italia ed è sempre più difficile“. Jiri Kovar ammette: “È stata molto dura, a partire dal fatto di giocare i palazzetti vuoti. Un anno lunghissimo, iniziato più di un mese prima del solito, e questo finale ci ripaga di tanti sacrifici“. Non ha parole Kamil Rychlicki: “Onestamente non avrei mai pensato di arrivare a questo livello, sembra un bellissimo sogno“. Il momento più emozionante del dopopartita sono però sicuramente le lacrime di Jacopo Larizza: “Esattamente un mese fa mio padre è venuto a mancare – spiega il centrale –, quello che è successo mi ha distrutto, ma mi sono assentato dagli allenamenti solo nei giorni indispensabili per stare vicino alla squadra, perché sapevo che c’era bisogno di me e che mio padre avrebbe voluto così. Mi avrebbe voluto veder trionfare e sarebbe stato orgoglioso di me“. LEGGI TUTTO

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    Lube ancora sul tetto d’Italia. 3-1 su Perugia e sesto Scudetto della storia

    Di Redazione La Cucine Lube Civitanova chiude la serie della Finale Scudetto, con un 3-1 ai danni della Sir Safety Conad Perugia, e alza il tricolore per la sesta volta nella sua storia. Nel parziale d’apertura è il servizio a fare la differenza in favore di capitan Juantorena e compagni, che recuperano da uno svantaggio iniziale di tre lunghezze (5-8) pareggiando a quota 9, e poi piazzano l’allungo decisivo con le micidiali battute in serie di Simon, Leal (13-11), Anzani (15-12) e Juantorena (19-14). Finisce 25-20 con un incredibile 72% di efficacia in attacco per i padroni di casa (Sir al 67%, con Atanasijevic autore di 5 punti, 83%), il top scorer è Rychlicki con 7 punti e l’86% di efficacia sulle schiacciate. Nel secondo parziale sono i ragazzi di Blengini a trovare per primi il break, che arriva sul 9-7 dopo un attacco out di Plotnyskyi. Lube avanti anche 14-9, ma Perugia stavolta reagisce e lo fa con la battuta di Leon. Arriva la parità a quota 15, complice anche qualche errore di troppo in attacco dei marchigiani, che poi riportano comunque la situazione sul proprio binario affidandosi a Juantorena e Rychlicki. Il primo (5 punti, 71% in attacco) firma il nuovo break con il contrattacco del 21-19, e si fa poi apprezzare anche in ricezione, mentre l’opposto lussemburghese (anche per lui 5 punti col 71% di efficacia) viene servito a ripetizione da De Cecco nella fase di cambio del finale di set, rispondendo sempre presente. L’ultimo attacco, quello del 25-22, è comunque di Osmany Juantorena. Il terzo set corre sul filo del perfetto equilibrio fino a quota 18, poi la Sir, con Ter Horst spedito in prima linea al posto di Plotnyskyi, firma un parziale di 4-0 sul turno in battuta di Travica e con 2 errori dei biancorossi (scesi al 38% di efficacia in attacco, contro il 64% di Perugia), staccando i biancorossi sul 18-22. Chiuderà Solè (4 punti, 100% in attacco) mettendo a terra il primo tempo del 21-25, che riapre ufficialmente la sfida. Nel quarto parziale, per gli ospiti è capitan Osmany Juantorena (votato Mvp: per lui 19 punti, con 3 ace e un muro) a lanciare dai nove metri la fuga decisiva verso il sesto scudetto: 20-14 per la Lube con 2 ace del bomber italo-cubano, due contrattacchi vincenti di Leal e un muro di Simon. Finisce 25-21, scoppia la festa. Cucine Lube Civitanova-Sir Safety Conad Perugia 3-1 (25-20, 25-22, 21-25, 25-21) Cucine Lube Civitanova: De Cecco 1, Juantorena 19, Simon 9, Rychlicki 17, Leal 16, Anzani 10, Larizza (L), Marchisio (L), Balaso (L), Diamantini 0, Kovar 0, Hadrava 0. N.E. Yant Herrera, Falaschi. All. Blengini. Sir Safety Conad Perugia: Travica 1, Plotnytskyi 10, Russo 5, Atanasijevic 16, Leon Venero 17, Solé 11, Biglino (L), Zimmermann 0, Colaci (L), Piccinelli (L), Ricci 0, Muzaj 0, Ter Horst 3. N.E. Vernon-Evans. All. Fontana. ARBITRI: Cesare, Zanussi (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Piacenza cala il sipario. Bernardi: “Direi che la stagione è stata positiva”

    Di Redazione Cala il sipario sulla stagione 2020/2021 della Gas Sales Bluenergy Piacenza con l’eliminazione in semifinale Play Off 5° posto per mano di Modena. A tirare le somme è il coach degli emiliani Lorenzo Bernardi nell’intervista rilasciata al quotidiano Libertà. Lorenzo Bernardi, che stagione è stata? «Chiaro che quando si subentra in corso vuole dire che c’è qualcosa che non va rispetto a quanto era stato preventivato e si inizia un percorso con delle difficoltà. La situazione è stata raddrizzata e siamo stati in linea con le aspettative per tutta la regular season ed anzi siamo stati lì ad un passo dal raggiungere quel quarto posto che da miraggio stava diventando realtà. Poi le circostanze, i risultati dell’ultima giornata, qualche regalo fatto da noi nel corso di determinate partite, ci hanno portato ad un percorso più complicato nei playoff e ad affrontare Trento, con cui abbiamo giocato una buona pallavolo. I playoff 5° posto li abbiamo affrontati in determinate condizioni, con meno risorse, allenandoci con una rosa molto ridotta e alla lunga abbiamo pagato tutto ciò. Direi comunque che la stagione è stata positiva». Il momento più difficile di questa stagione? «Sicuramente il più brutto è stato quello che ha riguardo la positività di Polo al controllo antidoping». E il momento più bello? «Quando ho avuto la possibilità di fare parte di questo progetto e potere rivivere con ogni mia forza la possibilità di provare a fare nuovamente qualcosa di importante». Cosa le resta di questa stagione? «Quando l’altra sera ho salutato la squadra, ho detto ai giocatori che le grandi esperienze, ma anche quelle un po’ più amare, ti lasciano sempre qualcosa, ti arricchiscono. Questa è stata una stagione anomala per tutti, si è giocato senza pubblico, anche il non poter vivere una vita normale al di fuori della pallavolo ha pesato per tutti gli atleti e non solo i nostri. La stagione è stata pesante, un’esperienza completamente diversa da tutte le altre. Un proverbio dice che tutte le strade portano a Roma, a volte per raggiungere l’obiettivo non hai la possibilità di fare solo l’autostrada, ma anche strade con tante curve: l’obiettivo resta sempre Roma. Questo per dire che bisogna sempre essere pronti a modificare il percorso che avevi in mente, ma senza modificare l’obiettivo». E adesso? «Alcuni ragazzi vanno con le rispettive nazionali, ci sono ragazzi che l’anno prossimo non saranno più a Piacenza, non bisogna sottovalutare che la stagione è iniziata nel luglio scorso, per molti sono stati 10 mesi di attività senza potere andare tante volte a casa anche per colpa delle quarantene. Ora bisogna cercare di smaltire questa pesantezza e poi bisogna essere bravi a progettare e programmare, per fare in modo che la prossima stagione inizi nel migliore dei modi. Augurandoci che dall’anno prossimo i tifosi siano presenti sugli spalti». Mercato: si parla dell’arrivo di un giovane nel ruolo di libero. «La società si è mossa e si sta muovendo in maniera molto oculata in determinate situazioni, essere giovani non è una sfortuna ma un grande privilegio e le società devono guardare anche più avanti dei presente. Di più, al momento, non le posso dire». LEGGI TUTTO

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    Saitta: “Questa convocazione è un grande premio alla mia annata”

    Di Redazione Ritorna in Nazionale Davide Saitta, giocatore di grande carisma ed esperienza internazionale, convocato nel collegiale preolimpico, che deciderà poi la rosa in partenza quest’estate per i Giochi Olimpici di Tokyo 2021. Il regista della formazione vibonese si riprende l’Azzurro dopo sei anni: la sua ultima apparizione con la massima Rappresentativa è stata nel 2015, quando partecipò alla World League a Rio de Janeiro, con la squadra allenata da Mauro Berruto, arrivata quinta. Su questa convocazione Saitta è raggiante: “Tornare in Nazionale è sempre una grande emozione – ammette il capitano della Tonno Callipo – e mi permette di dare ancora più significato all’ottima stagione che ho disputato. Sono davvero molto contento ed onorato di essere nella lista degli azzurri”. Davide Saitta con gli altri tredici convocati (Bottolo, Cavuto, Galassi, Federici, Lavia, Mosca, Nelli, Pinali, Porro, Recine, Rinaldi, Scanferla e Vitelli ex Vibo), dovrà trovarsi domenica 25 aprile presso il Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa di Roma, per un collegiale di preparazione che terminerà giovedì 6 maggio. È stata un’ottima stagione quella terminata lo scorso 18 aprile sia per la Tonno Callipo e sia per l’esperto palleggiatore siciliano, che nel 2016 ha vinto pure uno scudetto in Francia. Non solo risultati collettivi dei giallorossi dunque, con lo storico quinto posto ed il mancato approdo alle semifinali scudetto nel tie break contro Monza, quanto anche ottime prestazioni individuali. In particolare Saitta, nella Regular Season, s’è piazzato quarto (44 punti di cui 7 ace e 19 muri) nella relativa classifica dei palleggiatori, a ridosso del podio formato da Christenson, Giannelli e Shoij. Ma al di là dei numeri, sono state le sue doti di capitano e di abile regista a dare quel quid in più al gioco di squadra. Ovviamente Saitta punta a ‘convincere’ il Ct Blengini. “Diciamo che intanto è importante nell’anno olimpico essere nella lista. Poi vedremo quello che succederà. So che magari parto dalle retrovie ma per me è importante avere qualche possibilità per dare elementi all’allenatore per valutare e decidere”. A questa chiamata ha sicuramente contribuito l’aver fatto bene con la casacca giallorossa in quello che è stato il Campionato migliore della storia del Club calabrese, e lo stesso Saitta ne è consapevole: “Questa convocazione è un grande premio alla mia annata e che mi sento di condividere con l’allenatore Baldovin e con tutti i compagni. Abbiamo lavorato tanto e ottenuto risultati prestigiosi come le stupende vittorie con le big della Superlega. Sono consapevole che un palleggiatore può mettersi in mostra solo se chi ti sta attorno ti aiuta a farlo, e viceversa per gli altri elementi del gruppo. Diciamo che il gioco di squadra premia sempre ed io ho sempre creduto nel valore di questo pensiero. Ritengo che l’alchimia e lo sforzo di quest’anno siano state le chiavi del nostro successo – conclude Saitta – e oggi mi sento ripagato degli sforzi compiuti durante la stagione”. Dunque il sogno-Tokyo si rafforza: starà ora a Saitta meritarsi la conferma nel gruppo che partirà per il Paese del Sol Levante. Questa chiamata in azzurro non è certo una novità per Saitta. Fin da giovane infatti, l’allora promettente alzatore catanese ha frequentato le varie Rappresentative Giovanili azzurre per poi fare il grande salto nella Nazionale maggiore. La prima chiamata risale al 2005 quando veste la maglia della Sisley Volley di Treviso: si tratta della Nazionale Under 19, con cui vince la medaglia di bronzo sia al campionato Europeo (votato miglior palleggiatore) che al campionato Mondiale. Nel 2007 con la Nazionale Under 20 poi, vince un altro bronzo al campionato Europeo di categoria e viene sempre eletto miglior palleggiatore. Un biennio dopo Saitta ritorna alla Sisley dove resta due stagioni: nel 2009 viene convocato in Nazionale e vince la medaglia d’oro ai XVI Giochi del Mediterraneo di Pescara. Allenata da Lollo Bernardi, l’Italia batte in finale 3-1 la Spagna e la rosa azzurra comprende appunto Davide Saitta oltre a Rocco Barone (altro ex Callipo), Cazzaniga, De Marchi, De Togni, Forni, Giovi, Grassano, Maruotti, Tamburo, Tiberti e Ivan Zaytsev. Altra grande soddisfazione per Saitta è quella del 2013 (quando è promosso in A1 con Molfetta): con la Nazionale italiana infatti, vince la medaglia d’argento (finale Russia-Italia 3-1) al campionato Europeo, svoltosi in Danimarca e Polonia, l’allenatore è ancora Berruto. I compagni azzurri di Saitta erano Beretta, Kovář, Parodi, Vettori, Rossini, Zaytsev, Lanza, Savani, Mazzone, Travica, Piano, Birarelli, Giovi. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gli ascolti TV di Gara 2 e Gara 3 tra Lube e Perugia

    Di Redazione C’è grande attesa per la sfida Scudetto di domani, non solo da parte dei tifosi di Cucine Lube e Sir Safety Conad, ma per tutti i fan della pallavolo che la seguiranno davanti alla TV e sui device grazie a RAI Play. I numeri delle gare precedenti lo dimostrano. Gara 3 di mercoledì scorso ha fatto segnare 193.000 spettatori ai meter Auditel di RAI Sport, praticamente confermando il dato di Gara 2 di domenica 18 quando l’ascolto medio della gara da Civitanova si è assestato sui 198.900 spettatori. Rilevante che per il finale di quella partita, esattamente alle 20.48 di domenica, Auditel segnasse 293.000 spettatori di picco. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Piacenza, Clevenot: “Niente alibi. Abbiamo pagato a caro prezzo i troppi errori”

    Di Redazione Una serata da dimenticare quella di ieri per la Gas Sales Bluenergy Piacenza che si è fermata ad un passo dalla Finale Play Off 5° posto con la sconfitta per mano della Leo Shoes Modena. Una serata no verrebbe da dire, di quelle in cui niente va per il verso giusto. Ne è consapevole anche Trevor Clevenot, capitano degli emiliani, che intervistato dal quotidiano Libertà ha espresso tutto il proprio rammarico e la delusione per non aver centrato un obiettivo importante per la società. Trevor, c’è ovviamente rammarico per come sono andate le cose, ma soprattutto per i troppi errori commessi: è sembrato di vedere per certi versi i difetti che la Gas Sales ha messo in mostra per una parte di stagione? «Purtroppo ne abbiamo commessi proprio tanti, ma allo stesso tempo penso che in alcune occasioni ci sono state le possibilità per fare girare a nostro favore la partita. Nel primo set, per esempio, su quei palloni un po’ dubbi chiamati a favore di Modena, se fossero stati nostri, magari giocati un po’ meglio, in seguito sarebbe venuta fuori un’altra partita». Però, nel complesso, vi siete fatti del male da soli… «Certo, loro hanno giocato un’ottima pallavolo, ma noi ci abbiamo messo del nostro non ripetendo le prestazioni migliori viste in stagione, e quando si commettono tutti questi errori contro squadre del genere alla fine li paghi a caro prezzo. Siamo molto dispiaciuti per com’è andata, soprattutto perché non siamo riusciti a centrare l’obiettivo che era stato posto dalla società». La stagione finisce appunto qui, avete avuto tanti imprevisti e infortuni, c’è del rammarico anche in questo caso? «Il rammarico c’è perché, come detto, non siamo riusciti a centrare un posto in Europa come ci aveva chiesto la società. Ci possono anche essere stati momenti negativi, infortuni e altro, però non dobbiamo certamente cercare degli alibi per quello che è successo, non ce l’abbiamo fatta e siamo delusi».  LEGGI TUTTO