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    Prisma Taranto, il vice Falaschi è Davide Pellegrino

    Di Redazione La Prisma Taranto Volley completa il reparto palleggiatori ingaggiando il vice-Falaschi che sarà il foggiano, classe 1994, Davide Pellegrino (altezza 195 cm). Nella sua carriera ha vestito le maglie del Latina, della Materdomini Castellana Grotte, dell’Alessano e del Viterbo (Civita Castellana). “Per me questa è una nuova sfida che ho accettato con il massimo dell’entusiasmo. Vengo da altre esperienze fuori dall’Italia e questa chiamata arriva nel momento giusto” – ha affermato al telefono da Praga dove nelle ultime stagioni si è dedicato allo studio ed al volley sia indoor che beach – “Sono molto carico e ho voglia di incominciare il prima possibile. Ringrazio la dirigenza per la fiducia e spero di non disattendere le loro aspettative e quelle del coach. Io sono pugliese e questo per me è un motivo in più per impegnarmi al massimo. Non nascondo che tornare nella mia regione – quella che mi ha cresciuto pallavolisticamente, oltre che rappresentare un onore – mi emoziona tantissimo”.  Da buon pugliese, Pellegrino, non vede l’ora di mettersi a disposizione di colui che è il portabandiera dell’Apulian Volley: “Per me è un grande stimolo sapere di essere allenato da coach Di Pinto. Ci siamo già sentiti e so che sono certo che si instaurerà un buonissimo rapporto”. Infine, uno sguardo alla Superlega che vedrà la Prisma Taranto ricoprire il ruolo di debuttante anche se per gli almanacchi sarà la partecipazione numero otto di Taranto in quello che prima veniva chiamato campionato di serie A/1: “La prossima stagione sarà sicuramente una delle più avvincenti di sempre. Tutte le compagini si stanno attrezzando al meglio ed in ognuna di esse ci sono tanti campioni. Non sarà un campionato semplice ma essere consapevoli di questo ci deve servire da stimolo a dare sempre il massimo. Di una cosa sono certo, sarà una stagione bellissima” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    De Cecco, tra Lube e Nazionale: “Non indosserò mai la maglia dell’Italia”

    Di Redazione Una lunga estate internazionale al termine di un’annata estenuante anche per Luciano De Cecco, palleggiatore della Cucine Lube Civitanova che dopo aver vinto Coppa Italia e Scudetto con la maglia biancorossa ha incrociato da rivale la nazionale azzurra alla VNL e si ritroverà di nuovo sotto rete contro l’Italia nei prossimi giorni per le amichevoli pre-olimpiche. Intanto la sua Argentina ha diramato i 12 nomi della lista finale per l’avventura nipponica: De Cecco presente! Che bilancio hai tratto dall’esperienza nella VNL? “Il cammino dell’Argentina è stato viziato dal contagio al Covid di alcuni compagni e dalla quarantena di altri membri del gruppo. All’inizio ci siamo presentati in 9, poi siamo arrivati a 13 e abbiamo fatto il possibile per la maglia. Quando il gruppo è tornato al completo il CT ha sperimentato alternative in vista dell’impegno olimpico. Mi tengo stretto il nono posto finale, anche perché abbiamo battuto quasi tutte le squadre sotto di noi in classifica”. L’Italia vi ha messo in difficoltà. Quando affronti gli azzurri c’è aria di derby? “Assolutamente no! Quando gioco mi concentro sul pallone, i compagni e il nostro volley. Sono argentino e non avverto nessun derby”. I tifosi che sperano di vederti un giorno naturalizzato italiano e, magari, con la maglia azzurra non devono illudersi? “Sono due cose diverse. Nessuno mi vedrà mai con la maglia dell’Italia. Gioco per il mio paese come è giusto che sia e, tra l’altro, anche la Nazionale azzurra è ricca di atleti talentuosi. Siete già a posto così. Per quanto riguarda l’altro discorso non si può mai dire, da quel punto di vista tutto è possibile”. Cosa ti aspetti dalle amichevoli dei prossimi giorni? “Questi test match saranno i primi veri in vista delle Olimpiadi e serviranno a renderci conto di come giochiamo. Ci daranno un saggio del nostro livello. Saremo al completo e affronteremo una rivale forte”. Che effetto ti ha fatto vincere due titoli in maglia Lube? “Non era facile raccogliere l’eredità di Bruno, così come non è mai facile prendere le chiavi della regia quando si cambia squadra, ma c’è stata subito sintonia con i ragazzi. Avevo dimostrato il mio valore in altri Club e ho cercato di ripetermi alla Lube. Vincere in un organico così forte è stato bellissimo, ma non ho digerito l’eliminazione ai Quarti di Champions perché abbiamo pagato una serata storta. I rimpianti sono per i mediocri, noi dobbiamo pensare alla prossima edizione del massimo torneo continentale”. Sarà un’estate lunga e ricca di impegni. Si farà sentire la stanchezza quando tornerai a Civitanova? “Chi gioca a certi livelli e veste la maglia della Nazionale sa che le vacanze non esistono o sono ridotte all’osso. La nostra è anche una scelta di vita. La pallavolo è il mio lavoro ed è la mia passione. Ogni atleta decide fin dove vuole arrivare e per migliorarsi deve accantonare la stanchezza. Saremo in tanti ad avere un’estate piena”. Che idea ti sei fatto sui movimenti di mercato in SuperLega? “La mia convinzione è sempre la stessa. A parlare è il campo e sulle altre squadre non mi esprimo. La dirigenza della Lube ha gli strumenti e le competenze per presentare sempre al via gruppi di altissimo livello. Io farò la mia parte dando il massimo ogni volta che scenderò in campo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia, Grbic: “Travica? So quanto possa contare la sua leadership”

    Di Redazione Tanti i giocatori della Sir Safety Conad Perugia impegnati nelle scorse settimane nella Volleyball Nations League e tanti sono in partenza per le Olimpiadi di Tokyo. Nikola Grbic, ha spaziato su tutti i fronti in vista della prossima stagione nell’intervista rilasciata al quotidiano Corriere dell’Umbria. “Quanto alla Vnl – spiega il coach serbo – l’ho seguita ma in maniera un po’ distaccata. Il format molto diverso rispetto al passato, con molti club che hanno presentato sestetti misti, giocatori che fanno una partita sì e due no, non mi appassiona molto, anche perché così è difficile mantenere performance di livello. Consideriamo pure che molti giocatori hanno utilizzato questa kermesse con la testa già proiettata alle Olimpiadi. Questo per dire che non mi preoccupo molto se qualcuno dei miei ha giocato poco o non è stato al massimo del rendimento“. Leon e Plotnytskyi, però, hanno fatto faville in battuta… “E’ bello sapere che nel nostro roster ci sono giocatori che nel fondamentale sanno mettere alle corde gli avversari. Sappiamo che le potenzialità ci sono, dobbiamo allenarci perché vanno sempre migliorate. Questi record e queste performance hanno bisogno di continuità e intensità di allenamento, altrimenti nel lungo è difficile ripetersi. E lo dico guardando proprio alla Vnl di questi giorni“. Che giudizio dà dell’Italia in proiezione olimpica? “Ci sono sei-sette squadre superiori alle altre e tra queste c’è sicuramente la squadra azzurra che ha potenzialità da medaglia. Però bisogna sempre vedere come arrivi all’appuntamento. Italia e Serbia hanno fatto una scelta precisa e si sono presentate alla Vnl con le seconde linee, la maggior parte delle altre squadre ha fatto una scelta diversa per cercare la pressione avversaria e situazioni di gioco che difficilmente in allenamento riesci a provare. Meglio far riposare gli atleti o cercare un’intensità più continua? Si vedrà…“. Contento di avere Travica? “Lo conosco da avversario e so quanto vale. Con Belgorod vinse la Champions superandomi in semifinale. So quanto possa contare la sua leadership in campo e fuori e anche nella nuova situazione in cui sarà chiamato a misurarsi“. LEGGI TUTTO

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    Vero Volley, Beretta: “Puntiamo a confermare il quarto posto finale”

    Di Redazione Thomas Beretta è pronto a difendere i colori della Vero Volley Monza per la settima stagione. Quest’anno oltre alla Superlega, gli occhi sono puntanti anche sulla CEV Cup, seconda competizione europea. Il centrale brianzolo, intervistato da Il Cittadino di Monza, ha le idee chiare sugli obiettivi, sulla stagione e sulla nuova squadra. Beretta, il 2021-22 coincide con la sua settima stagione consecutiva in massima serie con Monza… «La società ha puntato tanto su di me in questi anni e da quando sono ritornato in Brianza ha sempre costruito squadre più competitive, una crescita evidente per puntare in alto: sono rimasto e spero di vincere un trofeo con questo club». Monza debutterà in Coppa Cev: quali le aspettative? «Ammetto che non ho mai digerito la sconfitta in finale di Coppa Challenge nel 2019 con Belgorod, quindi giocare la Cev e puntare a vincerla credo possa essere un bel modo per rimediare, nonché un obiettivo alla nostra portata, anche se non conosciamo ancora le avversarie. La competizione sarà difficile, come il doppio impegno in campionato e coppa, non sarà facile, ma ci proveremo». Cosa si aspetta della prossima stagione in Superlega dopo il quarto posto in stagione regolare e la semifinale Playoff dell’ultima annata? «La rosa è cambiata parzialmente, e dovremo ripartire dalla costruzione del gruppo anche sfruttando che la gran parte di noi non sarà impegnata con le nazionali durante l’estate. L’obiettivo è continuare a crescere, ragionando poco sulla concorrenza, e concentrandoci molto su noi stessi, come fatto nell’ultima stagione. Di certo tutte le avversarie saranno forti, alcune fortissime: noi puntiamo a confermare il quarto posto finale…». Il vostro roster ha perso un opposto come Adis Lagumdzija, la rivelazione dell’ultimo campionato, e guadagnato un posto due di grande esperienza come Georg Grozer: vi siete rinforzati o indeboliti? «Vero che Adis ci ha dato una grande mano lo scorso anno, ma troviamo un Grozer che non deve dimostrare nulla, il nostro obiettivo sarà aiutarlo a inserirsi al meglio nel gruppo. Da lui ci aspettiamo la massima prestazione di cui è capace: se gioca al meglio, non avremo certamente nulla da invidiare rispetto al 2020-21 nel ruolo di opposto. E poi puntiamo molto su Vlad Davyskiba, che ha dimostrato di essere un giovane molto promettente». LEGGI TUTTO

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    Taranto, Primavera: “In poco tempo non è facile aprire e chiudere delle trattative”

    Di Redazione Continua a gonfie vele il mercato della Prisma Taranto anche se non è facile portare a casa giocatori di un certo livello visto che è solo un mese che la formazione neo promossa si è “tuffata” nel volley mercato. A fare il punto della situazione è il Direttore Generale Vito Primavera nell’intervista rilasciata al quotidiano Corriere dello Sport Puglia. Vito Primavera come sta procedendo il mercato della Prisma? «Il lavoro si sta sviluppando in simbiosi con Corsano e Di Pinto. Quest’ultimo ci indica il giocatore da seguire, mentre io e Corsano ci dividiamo le trattative. In poco tempo non è facile aprire e chiudere delle trattative, perché è solo da un mese che abbiamo messo le mani nel mercato. Come per tutte le società valutiamo quattro o cinque profili per ruolo, puntando ovviamente alle prime scelte, ma non è facile. È un mercato complesso, ma per quanto stiamo facendo, direi anche soddisfacente». Come ha ritrovato Bongiovanni, Zelatore e Di Pinto? «Ancora più bravi, più di quanto non lo fossero dieci anni fa. Bongiovanni ha il fiuto per leggere correttamente tutto ciò che gira attorno alla Prisma e al Volley; Zelatore è un manager sportivo a tutto tondo. Credo che l’esperienza maturata nel calcio abbia fornito un’ulteriore ampia visione per essere dei dirigenti completi. Di Pinto ha delle doti naturali importanti, che il tempo non potrà mai mettere in discussione». Con loro il volley tarantino è in una botte di ferro? «Certamente e non solo per quanto fatto nell’ultimo campionato, ma anche e soprattutto per il lavoro svolto sino a dieci anni fa. Ti assicuro che portare giocatori al sud non è facile, ma la presenza stessa di Bongiovanni, Zelatore e Di Pinto è una garanzia. Di campioni ne avremmo portati anche in questa sessione di mercato, ma per quanto detto prima, ora è impossibile». LEGGI TUTTO

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    Piacenza, Oleg Antonov resta un giocatore della Gas Sales: “Sono carico”

    Di Redazione Un’altra bella notizia in arrivo per i tifosi di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza: dopo la conferma di Aaron Russell arriva quella di Oleg Antonov, che continuerà a vestire la casacca dei piacentini anche nella prossima stagione. Con lui, la batteria dei posti 4 è così al completo: Antonov, infatti, si aggiunge ai nuovi biancorossi Rossard e Recine, sbarcati a Piacenza nel corso del mercato e al già citato Russell.  Reduce dalle esperienze collegiali con la maglia della Nazionale italiana tra Roma e Cavalese il classe’88 si appresta a vivere la sua seconda stagione in Emilia che si preannuncia avvincente più che mai:  “Sono molto contento di rimanere a Piacenza anche nella prossima stagione, mi sono trovato molto bene in questa Società e anche in città. Sono carico e pieno di entusiasmo. Non vedo l’ora di tornare al lavoro in palestra con i miei compagni”. Nel corso delle 34 partite disputate tra campionato, play off e Del Monte Coppa Italia lo schiacciatore ha risposto presente ogni volta che è stato chiamato in causa da coach Lorenzo Bernardi, in modo particolare nella seconda parte di stagione. Alla sua prima annata sportiva con i colori di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza, Antonov ha dimostrato tutte le sue qualità tecniche e tutto il suo carattere, in modo particolare, l’incisività al servizio e il sangue freddo nei momenti decisivi sono state le sue armi vincenti. Dando uno sguardo alle statistiche sono stati ben 183 i punti in totale realizzati dal numero 8 biancorosso, con 27 ace messi a segno. Dalla linea dei nove metri, infatti, Antonov ha saputo fare male alle difese avversarie con il suo servizio pungente: da applausi i sei ace vincenti nella sfida casalinga contro Civitanova. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Scanferla: “Peccato per la spalla, ora spero nella chiamata agli Europei”

    Di Redazione Un’estate, si spera, azzurra per il libero della Gas Sales Bluenergy Leonardo Scanferla che, dopo la bolla di Rimini per la Vnl ora aspetta la chiamata agli europei. Un’esperienza agrodolce per il biancorosso a Rimini in quanto alla terza partita si è infortunato alla spalla sinistra, una sublussazione posteriore che di fatto ha posto fine alla possibilità di scendere in campo. Infortunio che fortunatamente, da come dice lo stesso classe ’98 alla Libertà sembra solo un ricordo: “Il problema alla spalla ormai è superato, ma per tre settimane il dolore è stato molto forte, non potevo allenarmi e fare nulla, poi nell’ultima settimana ho iniziato a fare pesi. Purtroppo è stato un problema che ha condizionato non poco la mia esperienza con la maglia azzurra soprattutto quando si è iniziato a giocare. La voglia di scendere in campo era tanta ma c’era da salvaguardare anche la stagione che inizierà Ira qualche mese“. Com’è stata questa esperienza? “Dura, perché stare un mese tra hotel e palazzetto senza fare altri movimenti non è il massimo. Ma per giocare in sicurezza con questa pandemia ancora in corso non si poteva fare altro. Tutto ha funzionato bene, l’organizzazione è stata più che buona e tutto è filato liscio. E’ stata un’esperienza parecchio formativa, un vero piacere potersi allenare e giocare con giocatori che hai sempre avuto come avversari. Ho imparato molte cose e instaurato buoni rapporti Purtroppo ho giocato poco, l’infortunio alla spalla ha reso un po’ amara questa esperienza ma vestire la maglia azzurra è una cosa incredibile, una grande emozione». Sulla futura Gas Sales il padovano non ha dubbi: «Mi piace molto e la promessa fatta alla società di riportare Piacenza tra le big del campionato credo proprio che si possa mantenere. La nuova squadra sarà un po’ più giovane, la diagonale palleggiatore-opposto è molto forte e ambiziosa, mi sento di potere dire che potremo essere tra le prime quattro protagoniste della stagione. Personalmente non vedo l’ora di iniziare e conoscere i miei nuovi compagni». E adesso? «Spero di riuscire ad andare un po’ in vacanza, almeno qualche giorno per stacciare la spina visto che prima della Nazionale ho avuto solo pochi giorni di riposo. Ma in ballo ci sono gli Europei, ci sarà il nuovo tecnico De Giorgi e le convocazioni in vista del nuovo impegno post Olimpiadi arriveranno intorno al 20luglio, spero di essere chiamato». LEGGI TUTTO

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    Solé, toccata e fuga al PalaBarton tra VNL e la nascita del secondogenito: “Emozionato”

    Di Redazione Il centrale argentino Sebastian Solé, che era in “bolla” a Rimini con la propria nazionale per la Vnl, è tornato nei giorni scorsi a Perugia per assistere alla nascita del suo secondogenito Santiago nato una settimana fa proprio qui in città. Solé ha così potuto vivere qualche giorno e godersi in pieno la propria famiglia prima di rientrare in nazionale per preparare i giochi olimpici di Tokio. E ne ha approfittato anche per fare un salto al PalaBarton per qualche allenamento in sala pesi e per parlare un po’ di questa sua estate certamente speciale. “Beh, la nascita di mio figlio Santiago mi rende ovviamente super felice ed emozionato. Chi è genitore sa di cosa parlo e cosa si prova. Mia moglie è rimasta qui a Perugia in previsione del parto ed in questi giorni mi sto godendo un po’ tutta la mia famiglia. Poi Santiago è nato qui, ha la residenza qui, insomma è un perugino doc”. Solè è arrivato a Perugia direttamente dalla bolla della Vnl di Rimini. Un’esperienza certamente particolare.  “La bolla per certi aspetti è stata una bella esperienza. È uscita una Vnl particolare ma bella, abbiamo fatto tante partite di altissimo livello, ho visto una bella organizzazione. Poi è stata una situazione certamente nuova. Negli altri anni si viaggiava per tutto il mondo, stavolta eravamo tutti lì insieme”. La prossima stagione con la Sir è già nei pensieri di Seba.“Devo fare i complimenti alla società per la costruzione della nuova squadra. Tra vecchi e nuovi sarà un bel gruppo, una squadra molto lunga, ci sarà tanto da fare e da lavorare. Adesso chiaramente io e molti dei miei compagni abbiamo come obiettivo Tokyo, ma personalmente sono anche ansioso di ritornare a Perugia e cominciare a lavorare. Noi giocatori siamo tutti carichi e vogliamo fare belle cose insieme. Nella Vnl ho visto e parlato con alcuni miei compagni, tutti giocatori molto forti. I tifosi possono stare tranquilli, il prossimo anno saremo tutti lì per lottare, per migliorare e per provare a vincere”. Al ritorno a Perugia, Solè troverà una sua vecchia conoscenza, coach Nikola Grbic.“Un tecnico che ho avuto e che sa come allenare e come gestire un gruppo. A Verona mi sono trovato bene con lui, la squadra era sempre ben organizzata. Poi credo che Nikola abbia acquisito grande esperienza e fatto grandi cose in Polonia negli ultimi due anni. È una grande persona ed un grande allenatore”. La speranza di Solè è quella di trovare, al suo ritorno, il pubblico al palazzetto.“Metto sempre al primo posto la salute e la tranquillità di tutti, ma spero davvero di ritrovare i nostri tifosi al palazzetto e di poter andare tutti insieme nella stessa direzione. Poi il PalaBarton l’ho sempre sofferto da avversario, ora che sono qua me lo voglio godere”. Chiusura col botto per Seba. Chi la vince l’Olimpiade?“Vorrei dire la mia Argentina, so anche che è difficile. Nella Vnl Polonia, Brasile, Francia e Stati Uniti hanno dimostrato di essere grandi squadre e grandi favorite. E poi naturalmente tra le candidate ci metto l’Italia”.  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO