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    Piacenza, Francois Lecat aiuterà la squadra negli allenamenti in attesa del rientro di Mandiraci

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    Modena, Stankovic: “Contro Taranto dovremo essere concentrati per tutto il match”

    Nella mattina di martedì 26 novembre al PalaPanini è stato presentato il rinnovo della partnership con CPL Concordia, presente il Presidente dell’azienda Paolo Barbieri, insieme al centrale della Valsa Group Modena, Dragan Stankovic, che ha parlato della gara vinta con Padova e del prossimo turno in programma per domenica a Taranto.

    “La partita con Padova ha messo in mostra il nostro buon gioco al centro – spiega Stankovic – sicuramente non è possibile che ogni gara sia così, ma con De Cecco sapevamo da subito che noi centrali ci saremmo divertiti. Partire dalla panchina mi è capitato altre volte in carriera, ad esempio quando alla Lube non potevo partire titolare per rispettare il numero di italiani in campo, è una situazione che so gestire, sono fiducioso in quello che posso fare.

    Finché mi sento così bene darò il massimo per essere di aiuto alla squadra. Abbiamo avuto un inizio di campionato difficile, poi due vittorie consecutive e la sconfitta con Cisterna in casa che ci ha un po’ scombussolati, questo si è visto soprattutto a Civitanova dove abbiamo giocato molto male. La gara con Padova era fondamentale per rialzarci, all’inizio eravamo sotto pressione, ma dal terzo set abbiamo trovato un buon ritmo.

    È un campionato difficilissimo, Taranto ha appena dimostrato contro la Lube di essere una squadra molto insidiosa, dovremo essere concentrati per tutto il match. Negli ultimi anni la SuperLega è diventata sempre più equilibrata, ogni partita fa storia a sé e dobbiamo subito lasciarci alle spalle la vittoria con Padova per concentrarci sulla prossima gara. Vincendo si trova sicurezza e fiducia, naturalmente non si possono vincere tutte le partite, ma anche quando si perde bisogna uscire dal campo sapendo di aver dato il massimo”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina prepara il derby marchigiano, l’ex Marchisio: “Non sarà una sfida come le altre”

    Uscita dal confronto con Cisterna con un solo set all’attivo, i soliti rimpianti e le ossa rotte, la Yuasa Battery Grottazzolina fa suo il proverbiale motto “chiodo scaccia chiodo” e cerca di dimenticare un sabato deludente rituffandosi immediatamente in campo nella partita delle partite, ovvero il derby delle Marche, una “prima” storica in massima serie, contro i cugini della Cucine Lube Civitanova.

    Mercoledì 27 Novembre ore 20:30, il PalaSavelli riaccenderà i riflettori per l’anticipo dell’undicesima giornata del girone di andata, resosi necessario in virtù della partecipazione dei cucinieri al Mondiale per Club. Differenze importanti tra i due sodalizi, sotto tutti i punti di vista: budget, esperienza, ambizione. Da un lato infatti Grottazzolina si affaccia per la prima volta in Superlega, e ne sta pagando oltremodo lo scotto complice anche una prima parte di stagione caratterizzata da una dose abnorme di sfortuna.

    Dall’altro una formazione veterana (trentesimo campionato in massima serie), che pur fortemente rinnovata e ringiovanita non sembra pagare oltremodo il “passaggio generazionale”. Le differenze, tuttavia, spesso nei derby si assottigliano, in nome di un sano campanilismo che porta spesso gli “sfavoriti” a vendere più cara la pelle. Ed è quello che sperano i sostenitori di casa Yuasa Battery, infastiditi dagli ultimi due set di sabato scorso, davvero troppo scialbi per una squadra che dovrebbe costantemente battagliare con le unghie e con i denti per uscire indenni dal confronto in una lega così competitiva.

    Per farlo, però, la condizione deve tornare ad essere ottimale in tutti gli effettivi, cosa che ancora non può verificarsi visto che Fedrizzi e Petkovic sono rientrati in gruppo solo da un paio di settimane e non c’è bacchetta magica che tenga dopo oltre un mese di stop. Cuore oltre l’ostacolo, dunque, quello sì, ma anche le attenuanti di chi, sinora, ha potuto schierare la propria “formazione tipo” in due sole occasioni nell’arco di un intero (quasi) girone.

    Andrea Marchisio (libero Yuasa Battery Grottazzolina): “Si tratta di una partita molto sentita dal territorio perché ogni derby è speciale, in questo caso a maggior ragione perché i paesi sono molto vicini. Mi auguro che anche il palazzetto sia pieno come lo è stato nelle ultime gare. Sicuramente sarà per me un match speciale perché ho vestito la maglia Lube per cinque anni, avendo la fortuna e l’onore di poter allenarmi con grandi campioni e di far parte di una squadra che ha vinto tanto.

    Non sarà una sfida come le altre, però la affronteremo come un confronto normale, pur consapevoli che per l’ambiente vale doppio. Non arriviamo in un momento bellissimo, però lo sapevamo. Loro vengono dalla sconfitta a Taranto, quindi verranno col coltello tra i denti. Noi dovremo essere bravi a partire subito forte, come abbiamo fatto contro Trento e contro Cisterna, senza però scioglierci, come invece è successo sabato. Questa penso sia la chiave che ci potrà consentire di far bene!”

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Civitanova, Giannini: “Manca il primo successo esterno e vogliamo centrarlo nel derby”

    Scocca l’ora del derby marchigiano al PalaSavelli di Porto San Giorgio, il primo ufficiale nella massima serie tra Cucine Lube Civitanova e Yuasa Battery Grottazzolina. Mercoledì 27 novembre(ore 20.30 con diretta DAZN, VBTV e Radio Arancia), i biancorossi di Giampaolo Medei faranno visita alla formazione di Massimiliano Ortenzi per l’anticipo dell’11° turno di Regular Season.

    Prolessi del calendario che si è resa necessaria per la partecipazione della Lube al Mondiale per Club in programma dal 10 al 15 dicembre in Brasile. La partenza dei biancorossi per Uberlandia è fissata proprio nel weekend del giro di boa della stagione regolare, ovvero quello del 7 e 8 dicembre. Entrambe le squadre hanno l’esigenza di voltare pagina dopo un fine settimana da dimenticare e si giocano tre punti molto importanti per i rispettivi traguardi.

    Civitanova vuole chiudere la prima metà della Regular Season tra le prime quattro per giocare in casa la partita secca dei Quarti di Del Monte® Coppa Italia e vuole sfatare il tabù delle vittorie esterne, mentre i padroni di casa sognano di centrare nel derby il primo successo in campionato e devono ridurre le distanze dalla penultima posizione per cercare una scossa e dare il via alla rimonta.

    La Lube va a punti da cinque turni di fila, ma dopo due vittorie consecutive in Regular Season e quattro 3-0 di fila tra campionato e Challenge Cup si è inceppata in Puglia. Domenica i biancorossi sono caduti al tie break nel 9° turno al PalaMazzola contro la Gioiella Prisma Taranto dopo aver condotto la contesa per 2-0 sprecando tre palle match nel terzo parziale.

    Il punto immagazzinato ha comunque consentito ai biancorossi di agganciare Piacenza sul terzo gradino del podio a 17 punti, seppur gli emiliani abbiano ancora il naso avanti in virtù di una vittoria in più. Più delicato il discorso della Yuasa, che è ultima a 2 punti e cerca la prima vittoria stagionale nonostante abbia tenuto sempre testa agli avversari, spesso perdendo set cruciali in volata. 

    Romano Giannini (secondo allenatore Cucine Lube Civitanova): “Quando decisi di dedicare la mia vita alla pallavolo, le stagioni che mi lanciarono furono sulla panchina di Grottazzolina. In particolare nel 2003/04. Da ex l’ho affrontata altre volte, ora è bello ritrovarci in SuperLega. Ci attende un incontro importantissimo e difficile, soprattutto dopo la partita rocambolesca a Taranto. Nella casella vittorie della Lube in campionato manca il primo successo esterno e vogliamo centrarlo nel derby. Questa sfida ha le credenziali per essere complicata, ma dobbiamo salire di livello.

    Domenica al PalaMazzola sembrava la giornata giusta, poi le occasioni sprecate ai vantaggi del terzo set hanno scalfito la personalità e le sicurezze delle quattro vittorie di fila per 3-0 tra campionato e Challenge Cup. Bisogna diventare più concreti, al limite del cinismo. Non dobbiamo pensare alla Yuasa, ma a imporre la nostra pallavolo per tutto l’arco della gara. A maggior ragione in trasferta, se si sbaglia è indispensabile passare oltre e continuare a macinare gioco!” 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Padova di scena a Trento, Cuttini: “Non ci presenteremo con timori reverenziali”

    Mercoledì 27 novembre, alle ore 20.30, Sonepar Padova sarà ospite dell’Itas Trentino a ilT Quotidiano Arena per l’anticipo dell’undicesima giornata di regular season. La partita sarà trasmessa in diretta su VBTV.

    Per il team di coach Jacopo Cuttini questa gara rappresenta una nuova occasione per misurarsi contro una delle big del Campionato. Dopo la trasferta di domenica a Modena e in attesa del match casalingo alla Kioene Arena di domenica prossima contro Rana Verona, la formazione bianconera si trova nel pieno di un periodo davvero intenso, ma anche stimolante. 

    Alla vigilia del match, coach Cuttini ha ribadito l’importanza di affrontare l’impegno con consapevolezza e determinazione: “Trento, come Perugia, sta giocando un campionato quasi a sé. Parliamo di una squadra di livello internazionale che difficilmente lascia spazio agli avversari. Tuttavia, non ci presenteremo con timori reverenziali. Voglio vedere la squadra aggressiva fin dal servizio, cercando di mettere in difficoltà la loro ricezione e sfruttare al massimo le poche occasioni che ci concederanno”.  

    Il coach patavino ha sottolineato anche quanto sia fondamentale lavorare sui piccoli dettagli per ridurre al minimo il gap con una squadra come Trento: “Dovremo mantenere continuità e concentrazione per tutta la durata della partita. Siamo consapevoli del nostro valore e vogliamo restare vicini nel punteggio, come abbiamo dimostrato di saper fare nelle ultime sfide, provando a capitalizzare ogni possibilità”.  

    Un tour de force impegnativo, ma ricco di stimoli. Affrontare tre partite in una sola settimana richiede grandi energie fisiche e mentali. Tuttavia, come dichiarato dal tecnico, “giocare così spesso contro squadre di livello ci permette di abituarci alla loro intensità, alla velocità del gioco e alla qualità del servizio. È un’opportunità per adattarci e migliorare. Lo svantaggio, però, è che si riduce il tempo per allenarsi e lavorare sulla costruzione tecnica”.  

    “Il fatto che riusciamo a rimanere in partita contro squadre strutturate per obiettivi ben diversi dai nostri è il risultato del grande lavoro fatto dai ragazzi. – conclude il coach di Padova – La nostra forza è la capacità di mettere in campo un gioco che ci permette di competere, ma serve maggiore attenzione per essere ancora più continui. Quella di domani sarà una sfida importante per testare i nostri progressi, soprattutto nella gestione di quei dettagli che possono fare la differenza in una partita”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Rinaldi tra presente e futuro: “Modena è stata, è e sarà la mia squadra”

    Non c’è una volta in cui non mi comporti con lui da padre orgoglioso che lo ha visto crescere. Sarà quel candore e quell’eterna aria adolescenziale che emana, sarà che la prima volta che l’ho visto in campo ricordo non solo la sua età, ovvero quindici anni, e lo stesso volto, ovvero la stessa espressione, gli stessi occhi, lo stesso sguardo esageratamente ambizioso e severo, ma Tommaso Rinaldi per me resta sempre quello che mi ha fatto pensare quanto la pallavolo possa essere vicina a Giambattista Vico e ai corsi e ricorsi storici. Vedi in Rinaldi non tanto suo padre, quanto gli anni ’90 e il Classicismo del volley, non il passato ingombrante, quanto la nostalgia per l’esecuzione, i gesti, la tecnica. 

    Oggi vedo Tommaso a Modena e penso quanto sia Panini, Las Daytona, Cimone. Quanto passato c’è dentro quel ragazzo moderno che oggi è diventato, a mio modestissimo parere, il simbolo della rinascita, del nuovo ciclo. Rinaldi come Totti, lui gongolerà, già lo so, ovvero colui che cresce e poi sposa non solo il progetto di una società e di una città ineguagliabile nel panorama del volley, quanto ne indossa le sembianze, ne veste la maglia e i valori con colori unici:

    “Il simbolo di questa Modena? È un onore sentire queste parole e mi prendo la responsabilità di esserlo per la squadra. Questa è la città, la società e il posto in cui ho scelto di crescere e Modena è stata, è e sarà la mia squadra”.

    La Modena di Rinaldi. Il cuore, la casa, l’anima della sua vita.

    “Qui ho i miei amici, la mia famiglia, la mia vita. Questo è il luogo in cui amo stare bene”.

    foto Modena Volley

    Non vedevo questo Rinaldi da tanto tempo.

    “Lei dice?”

    Sembra aver preso una squadra sulle spalle perché si è liberato le spalle da un recente passato impegnativo.

    “È stato un anno molto difficile a livello mentale, perché arrivavo da una ruota che non smetteva mai di girare. Ho trascorso cinque mesi in nazionale, non ho fatto pause e poi la scorsa stagione non è stata la nostra migliore stagione. Abbiamo avuto l’esonero dell’allenatore e il nostro pubblico che è una forza che guida tutto, non ci dava più l’energia di cui si sente bisogno al Palapanini”.

    Arriva l’esclusione da Parigi. 

    “Ho staccato completamente e riavvolto il nastro dopo il primo mese e mezzo di nazionale. Ho resettato, ho rivisto il film dei miei ultimi sei anni. Sono tornato in palestra con una carica incredibile. Abbiamo lavorato al massimo, la preparazione con Modena è stata ottimale, perché ci siamo presi il tempo di preparare questo campionato”.

    Foto di Fipav

    In fondo, se consideriamo globalmente la carriera, lei ha vinto sempre negli ultimi anni.

    “Sì, a parte quest’anno, ho vinto qualcosa ogni anno. Quando ho ripercorso questo ultimo periodo della mia vita, mi sono chiesto a quanti capiti una fortuna del genere e la risposta è che non capita a tanti. Capirlo ti regala la serenità con cui affronto questo momento a Modena”.

    Che Modena è quella di Rinaldi, Sanguinetti, De Cecco, Anzani?

    “Una squadra con un livello veramente alto che ha avuto un pochino di sfortuna all’inizio e che semplicemente doveva prendere le misure con tutto. Il risultato è stato quello di lasciare qualche punticino qua e là, ma di aver già incrociato tutte le squadre di vertice, quindi ora il focus è solo rivolto alla crescita sotto tutti i punti di vista”.

    Qualche incontro speciale nelle prime partite? So che è molto legato a tanti compagni di nazionale.

    “Con Michieletto nella gara contro Trento ci siamo scambiati sorrisi per tutta la partita. Siamo avversari, quando siamo in campo cerchiamo di dare il massimo come facciamo in azzurro, ma resta la persona con cui sono cresciuto nelle giovanili e a cui riconosco degli anni e dei progressi incredibili. Stesso discorso con Yuri Romanò nella gara contro Piacenza. Non vedevo l’ora di riabbracciare forte lui, Marta, sua figlia. Ero in camera con Yuri il giorno in cui Marta gli ha comunicato di essere in dolce attesa. Io sono una persona che se ti vuol bene, te ne vorrò sempre al 100%. Romanò è uno di quei compagni e amici che si meritano questa versione di Tommaso”.

    Anche lei ha una compagna. Dove è arrivato il suo percorso personale sotto questo punto di vista.

    “Non sono ancora pronto per avere un figlio. Ora ci siamo laureati, io in economia aziendale e lei in ingegneria gestionale. Siamo focalizzati entrambi sul nostro rapporto, ma anche sulla costruzione di un futuro lavorativo, lei completa la magistrale e io sono concentrato sulla pallavolo. Per me questo è un punto importante e dolente, nel senso che avendo vissuto la separazione dei miei, è importante sentirsi davvero pronti per costruire un progetto di vita con i tempi e i luoghi giusti”.

    Foto Instagram @tommaso_rinaldi90

    La famiglia cosa è per lei Tommaso?

    “Un pensiero bellissimo”.

    Il futuro lavorativo?

    “Mi piacerebbe restare nell’ambiente, anche se è davvero precoce parlarne. Però il pensiero di essere un giorno il DG di una squadra di volley non mi dispiacerebbe. Ovviamente è davvero un futuro lontano”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Piacenza crolla a Verona: Mozic euforico, Anastasi punta il dito sulla “coperta corta”

    Nella 9a giornata torna al successo Rana Verona, che dopo tre sconfitte consecutive affossa una Gas Sales Bluenergy Piacenza incerottata con un netto 3-0.

    Rok Mozic (Rana Verona): “Siamo molto contenti per la vittoria di oggi. Serviva tanto per la fiducia della squadra, perché mancano solo due partite alla fine del girone d’andata ed è importante qualificarsi nella miglior posizione per la Coppa Italia. Piacenza non era sicuramente al meglio, ma abbiamo fatto una grande prestazione in battuta, a muro e in difesa. Abbiamo dato il nostro massimo sin dall’inizio e volevamo dimostrare che a Monza era stata solo una parentesi. Complimenti a tutti!”.Andrea Anastasi (allenatore Gas Sales Bluenergy Piacenza): “La coperta è corta e lo si vede soprattutto in palestra, è un momento difficile perché allenarsi in pochi diventa tutto più complicato, ma certo dobbiamo anche essere bravi a mantenere il livello nelle difficoltà perché lì dobbiamo essere veramente più . Abbiamo avuto anche una reazione sul finire, questa partita ci insegna che dobbiamo sempre stare in partita e mai mollare. Adesso testa alla prossima sfida, dobbiamo solo stare tranquilli e preparare al meglio la gara con Grottazzolina”.

    (fonte: Comunicati stampa) LEGGI TUTTO

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    Milano-Perugia 1-3: il rimpianto di Piazza per il terzo set, le emozioni dell’ex Loser

    Nel nono turno di andata l’Allianz Milano ci crede e mette sotto la Sir Susa Perugia, si fa raggiungere, la spaventa, potrebbe portarsi in vantaggio 2-1, ma in un terzo set infinito alla fine capitola e si arrende in poco meno di due ore.

    Roberto Piazza (allenatore Allianz Milano): “I giochi si sono fatti probabilmente nel terzo, è vero, ma anche nel secondo set, dopo una partenza ad handicap, stavamo recuperando bene. Contro le grandi squadre si deve giocare una grande pallavolo. Quel terzo set era abbastanza nelle nostre mani, abbiamo avuto l’occasione per chiudere. Quelle tre battute nella rete pesano, sono degli errori abbastanza gravi in particolare comparati alla forte squadra che avevamo di fronte. Sappiamo che dobbiamo ancora lavorare molto, ho visto dei bei progressi. Dobbiamo spendere le giuste energie quando il momento lo richiede, invece le sprecando quando non sarebbe necessario”.Agustin Loser (Sir Susa Vim Perugia): “Loro hanno iniziato in maniera incredibile con la battuta e anche con la difesa, che è proprio una loro caratteristica. Lo hanno fatto vedere molto bene nel primo set, dove noi non siamo stati efficaci dai nove metri, ma poi quando la battuta è entrata anche loro hanno fatto un po’ più fatica a difendere e secondo me lì la partita è svoltata per noi. Per me è stato bellissimo tornare a Milano, davanti ai tifosi e ai miei ex compagni; è stata una giornata molto emozionante e bella per me. Voglio ringraziare tutti i tifosi di Milano, ma anche quelli di Perugia che sono venuti fino a qui”.

    (fonte: Comunicati stampa) LEGGI TUTTO