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    Spettatori in aumento in Superlega (+11.34%), a Perugia oltre 4mila di media. Il report

    È cresciuto in maniera significativa il numero di appassionati di volley che hanno voluto godersi lo spettacolo della SuperLega Credem Banca dal vivo: a poche ore dall’inizio della fase Play Off, con la disputa di Gara 1 dei Quarti di Finale, la fotografia della Regular Season terminata lo scorso weekend racconta di un incremento di ben 40.080 spettatori: dai 353.325 spettatori totali della stagione 2023/24 ai 393.405 della stagione regolare 2024/25. Un aumento dell’11.34% che ha portato ad una media di quasi 3.000 spettatori a partita di media (2.980), il valore più alto, almeno degli ultimi 30 anni, da quando vengono raccolti i dati esatti di pubblico.

    Registrato poi un incremento del 5% dell’incasso, a testimonianza della salute del movimento, sempre in crescita: considerando tutti e 132 i match giocati in stagione regolare, i club di SuperLega hanno guadagnato dalla biglietteria un totale di €3.352.516,39. 

    Cifre che raccontano bene dello stato di sempre maggiore interesse intorno al mondo della SuperLega Credem Banca, con i club primi beneficiari di un sempre più elevato coinvolgimento da parte dei fan. La prima squadra nella speciale classifica del pubblico totale più presente è Sir Susa Vim Perugia, con 47.244 spettatori negli 11 match di Regular Season al Pala Barton Energy, seguita dai 42.010 di Rana Verona, dai 39.102 di Itas Trentino e dai 38.440 di Valsa Group Modena.

    Di seguito la tabella con il pubblico totale e la media spettatori dei 12 club di SuperLega Credem Banca relativo alla Regular Season 2024/25.

    (fonte: Lega Volley) LEGGI TUTTO

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    Analisi e pronostici di Paolo Cozzi sul primo turno di Play-Off di Superlega

    Archiviata una regular season bella e intensa come non mai, è già tempo di rituffarsi nel tourbillon di emozioni che solo i Play-Off sanno regalare, con Trento e Perugia favorite indiscusse per le Finals, ma attenzione che le sorprese non mancano mai! Analizziamo perciò il primo turno, con il match di Verona che pare quello più aperto ad ogni risultato.

    foto Lega Volley

    Trento vs Cisterna: Pronostico Serie 3-0Stagione deludente fin qua per Trento, che ha accarezzato sia la Supercoppa che il Mondiale per club senza però portare a casa trofei. L’aver già annunciato il cambio allenatore sembra però aver compattato i ragazzi trentini che dopo la batosta in Coppa Italia viaggiano a livelli altissimi con un Lavia in forma Mondiale 2022. Se la ricezione è uno dei punti di forza insieme al muro, delle pretendenti al titolo è la squadra che ha meno picchi in battuta e questo alla lunga potrebbe pesare. Ottima la coppia di centrali con Kozamernik recuperato e Bartha che ha fatto vedere cose egregie. Con ricezione positiva occhio all’abilità di Sbertoli di alternare primo tempo/pipe. Unica incognita Rychlicki, troppo altalenante quest’anno.

    La nuova Cisterna Volley ottiene la sua prima storica partecipazione ai playoff con merito, e dopo un avvio di stagione non esaltante. Baranowicz garantisce esperienza ed estro, Faure quel braccio armato da 20-25 punti a partita che preoccupa i trentini. Bene il muro con Nedeljkovic MVP di Lega, e bene anche Mazzone tornato in pianta stabile nel sestetto titolare. La ricezione passa tutta dalle braccia di un Pace in rampa di lancio, mentre in banda Bayram e Ramon devono alzare il livello della ricezione per poter far sognare i propri tifosi.

    foto Lega Volley

    Perugia vs Modena: Pronostico Serie 3-1Qualche anno fa sarebbe stato un match da Finale, ma al momento il divario tecnico fra le due squadre è davvero tanto. Perugia fa paura dai 9 metri e in attacco Giannelli è sempre lucido nel gestire le sue bocche da fuoco. Se Ben Tara e Plotnytskyi sono la forza, Semeniuk e Ishikawa sono il talento, la tecnica al servizio della squadra, anche se ogni tanto si dimenticano di accendere questa loro dote! Al centro la perdita di Russo è pesante, ma Solè ha esperienza e carisma per far dormire sonni sereni a Lorenzetti. Nella regular season è rimasto sotto tono Loser… Sarà lui l’arma in più di questa Sir?

    Modena arriva ai playoff senza pressioni dopo l’ennesima stagione sottotono, ma quando palleggia De Cecco mai cantare il requiem in anticipo. Se infatti ricezione e muro sono fondamentali che restano punti deboli della squadra, l’attacco è uno dei migliori del campionato e anche al servizio ci sono giocatori che possono essere incisivi e pericolosi. Bene quindi il cambio palla, ma tanti problemi in fase punto. Chissà se il PalaPanini tornerà ad essere settimo uomo in campo e a spingere i canarini in gara due alla vittoria…!

    foto Alessandro Pizzi

    Civitanova vs Milano: Pronostico Serie 3-1Impegno ostico per i marchigiani che contro Milano negli ultimi anni hanno sempre faticato.  Eppure la squadra, sotto la guida di Medei è cresciuta tanto, e spesso  ha fatto vedere un gioco allo stesso livello di Perugia e Trento. Boninfante ha subito preso in mano le redini della regia, ma ciò che ha colpito di più è stata la crescita tecnica e mentale di Bottolo, ora davvero pronto a guidare i suoi. Con Loeppky che da equilibrio, c’è poi sempre quel Nikolov capace di ribaltare da solo un set o una partita. Bene i centrali in attacco, se Chinenyeze trovasse continuità allora si che in riva all’Adriatico potrebbero tornare a sognare in grande!

    Milano è sempre una grande incognita, squadra capace di mettere in campo davvero tutto, ma a volte paga un attacco spuntato. Reggers e Porro sono le stelle di un gruppo che si affida ancora molto a sua maestà Kaziyski e che forse ha trovato meno slancio da un Gardini che sembrava pronto a settembre ad entrare in pianta stabile nel sestetto. I grossi problemi nascono però al centro dove Schnitzer non è mai riuscito a dare qualità in attacco e a muro e anche Caneschi è rimasto troppe volte in secondo piano. Ago della bilancia è Louati, giocatore tecnico e preziosissimo, ma che se deve ricevere 40 palloni e attaccarne 30, come spesso gli capita, rischia di saltare. 

    foto Lega Volley

    Verona vs Piacenza: Pronostico Serie 2-3Si preannuncia stellare la sfida ad alta quota fra due delle squadre più fisiche del campionato con Verona però che appare troppo dipendente dal duo Keita–Mozic. Certo il loro impatto sui match è prepotente, ma alla lunga Piacenza ha qualità per trovare le giuste contromisure.

    Per il resto, squadra fisica e molto alta che a muro da fastidio, ma anche il problema di chi far giocare come opposto/banda con Sani che ha faticato nelle ultime apparizioni, così come Jensen. Più positive invece le prove di Ewert, che potrebbe trovarsi con una maglia da titolare. La ricezione resta comunque il tallone d’Achille della squadra, così come il gioco al centro sempre poco sfruttato dagli schemi scaligeri.

    Piacenza è la grande delusa del gruppo, ancora una volta implosa in una stagione al di sotto delle aspettative. Però Travica, il nuovo coach, è sergente di ferro e non lascerà di certo niente di intentato e se trovasse la chiave giusta allora Piacenza tornerebbe a far paura. Il servizio è uno dei punti di forza della squadra, così come la ricezione di Scanferla e gli attacchi al centro di Galassi e Simon. Per puntare alla semifinale servirà però un Brizard a disposizione di tutto il gruppo, compreso quel Kovacevic che sembra già ai margini del progetto. Maar e Romanò possono essere le armi in più, da verificare la tenuta di Mandiraci in match ad alta adrenalina.

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Il caso Gioiella Prisma Taranto: anatomia di una retrocessione che poteva essere evitata

    Mai stata ultima, tranne al termine dell’ultima drammatica giornata di regular season. Retrocedere così fa malissimo, ma è quello che è accaduto alla Gioiella Prisma Taranto. Una squadra che, per come era stata costruita, avrebbe potuto tranquillamente ambire a un piazzamento da Play-Off. E invece…SQUADRA COSTRUITA BENE, MA…Quello costruito dal ds Vito Primavera era un roster che, sulla carta, mixava alla perfezione esperienza e talento. Gente dalle spalle larghe come Pippo Lanza e il libero Marco Rizzo, un palleggiatore di esperienza internazionale come Jan Zimmermann e una chioccia come Aimone Alletti da una parte. Dall’altra giovani che adesso finiranno sicuramente nel mirino di tante squadre, big comprese. Parliamo dei due centrali Wout D’Heer, un gigante a muro, e Roamy Alonso, più offensivo nell’interpretazione del ruolo. Parliamo dei due martelli Brodie Hofer, canadese classe 2000, e Tim Held, italiano classe 1998. Parliamo di un opposto come Fabrizio Gironi, anche lui del 2000, che dopo aver ben figurato lo scorso anno a Piacenza, quest’anno aveva la grande opportunità, e voglia, di consacrarsi. Tutti giovani, sì, ma comunque nel giro delle rispettive nazionali e già con diversi campionati di alto livello alle spalle.Eppure una sua identità ben precisa questa squadra forse non l’ha mai avuta, finendo col perdersi strada facendo invece che strutturarsi, costruirsi delle certezze, trovare continuità nei risultati. Ne è dimostrazione il girone di ritorno. Dopo i 10 punti conquistati in quello d’andata, nelle successive undici giornate Taranto ha fatto sua una sola vittoria, da due punti contro la Vero Volley, e appena 5 punti.

    BILANCIO SCONTRI DIRETTIAlla fine della fiera, guardando i confronti diretti con le altre squadre alla sua portata, si scopre che i rossoblu hanno raccolto 3 punti nel doppio confronto con la Yuasa Battery, 3 in quello con Monza (due tie-break, il primo vinto, il secondo perso), 1 in quello con Cisterna, 1 in quello con Modena, addirittura 0 contro Padova. Largamente insufficienti le appena 4 vittorie conquistate in tutta la stagione, ben due in meno rispetto a Monza. Sanguinose, a conti fatti, si sono rivelate le occasioni non colte già prima della sfida da ultima spiaggia contro Verona, ad esempio i due tiebreak mancati sia a Civitanova che a Modena nelle due giornate precedenti: terzo set perso contro la Lube 26-24, quarto set perso contro la Valsa Group per 25-23.

    TROPPI ALTI E BASSIPer non parlare di come la squadra di Taranto si sia accesa e spenta troppe volte, anche nel corso di una stessa partita. Alcuni esempi andando a ritroso in questo girone di ritorno. Avanti due set a uno contro Verona, invece di chiudere il conto perde il quarto a 17. A Modena perde il primo a 15 prima di iniziare a dare battaglia dal secondo set in avanti. A Civitanova vince il primo di forza (17-25), salvo poi subire pesantemente nel secondo (25-11). Contro Cisterna, in casa, lotta per quattro set, ma ancora una volta manca di killer instinct (tie-break perso 11-15). Contro Padova un match da aggredire finito invece con l’essere aggredita (25-20, 25-21, 24-26, 25-19). Contro Trento partenza a tutta birra, due set giocati alla pari, se non meglio, poi altro black-out (30-32, 25-19, 20-25, 15-25) e altra occasione persa di muovere la classifica anche con un solo punto. RICEZIONE TALLONE D’ACHILLEChe dire poi dei numeri di Taranto nel fondamentale della ricezione: prima come errori totali (176), prima per numero di ricezioni negative (907 su un totale di 1668), ultima per numero di ricezioni perfette (279 e appena il 16,7%), ultima per efficienza (0,06).

    SI SAREBBE POTUTO EVITARLO?Alla luce di tutte queste evidenze, forse l’unica colpa della società è stata quella di non fiutare il pericolo per tempo e agire di conseguenza. I 2 punti fatti da Grottazzolina nelle prime undici giornate probabilmente hanno gettato fumo negli occhi, alimentando la speranza che, male che fosse andata, alla fine a retrocedere sarebbe stata come al solito la neopromossa “sacrificale”. A ridosso del giro di boa, poi, scoprire dalla stampa che il proprio allenatore aveva già firmato per un’altra squadra per la stagione seguente forse non ha contribuito a mantenere un clima sereno, o quanto meno lo stesso focus sull’obiettivo da raggiungere.

    IN PUGLIA LA STORIA NON CAMBIACi ritroviamo così a salutare l’unica rappresentante di tutto il Sud Italia in Superlega. Purtroppo, sotto le Marche sembra proprio che la pallavolo di alto livello o la si fa in Puglia o non la si fa da nessun’altra parte. Per di più, quando la si è fatta in Puglia (Taranto, Gioia, Molfetta, Castellana Grotte) la storia e le cronache raccontano che con Vincenzo Di Pinto in panchina si sono raggiunti determinati risultati, senza Vincenzo Di Pinto in panchina se ne sono raggiunti altri.Fortunatamente, voci di corridoio di queste ore dicono che la pallavolo a Taranto questa volta non dovrebbe chiudere. La società avrebbe intenzione di giocare in A2 il prossimo anno. Una notizia che la città ionica, che ha già visto i fallimenti quest’anno del calcio e del basket, paradossalmente in prossimità dei Giochi del Mediterraneo che si disputeranno nel 2026, si augura venga confermata al più presto.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Civitanova, Boninfante: “Contento della crescita, ma voglio confermarmi nella fase calda”

    Le dichiarazioni rilasciate in settimana dal regista biancorosso Mattia Boninfante al media partner Radio Arancia Network, nel corso della rubrica “7×4”, fungono da raccordo tra la fine della Regular Season 2024-25 e l’inizio dei Play Off Scudetto. Il conduttore Alessandro Ranieri ha spaziato tra passato e futuro focalizzandosi sui brillanti risultati ottenuti finora dalla Cucine Lube Civitanova e sul prossimo impegno nella massima serie, ovvero Gara 1 dei Quarti di finale, in programma domenica 9 marzo, alle ore 17, sul campo dell’Eurosuole Forum; dall’altra parte della rete l’Allianz Milano dell’ex centrale cuciniero Jacopo Larizza. A seguire un estratto dell’intervista radiofonica.

    Mattia Boninfante (palleggiatore Cucine Lube Civitanova): “Siamo molto contenti e soddisfatti per la crescita e i risultati attuali. Anche un po’ sorpresi per la rapidità dell’upgrade di un gruppo rinnovato. Se guardiamo indietro, al termine del girone di andata eravamo già terzi e non era scontato ripetersi senza concedere punti all’Eurosuole Forum agli avversari nell’arco di un torneo equilibrato. Anche a livello personale mi sono trovato subito bene nell’ambiente e con i compagni. Questo ha influenzato in maniera positiva l’impatto e il mio rendimento.

    Ora voglio confermarmi nella fase calda. Ai Play Off rompiamo il ghiaccio con i Quarti al meglio delle cinque partite contro Milano, una squadra molto forte come ha già dimostrato in Coppa Italia portandoci al tie break. Parliamo di una società che sa dare il meglio nei confronti a eliminazione diretta e che in epoca recente ha eliminato sia Perugia che Piacenza, quindi sarà una serie complicata. Dovremo saper soffrire ed essere concreti, sfruttando tutte le occasioni che riusciremo a creare”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO

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    I Playoff di Milano cominciano a Civitanova, Lini: “Sentiamo di potere dire la nostra”

    Un pubblico ancora in crescita, nonostante una piazza non semplice come Milano, un play off da affrontare contro la Cucine Lube Civitanova, avversario storicamente ostico, ma battuto una volta quest’anno, in casa. Per il direttore generale di Allianz Milano, Fabio Lini è tempo di fare, ai microfoni della società, bilanci consuntivi su stagione regolare e Coppe e preventivi, con l’imminente avvio dei Playoff di SuperLega Credem Banca.

    Il ds meneghino comincia dai 4.600 spettatori all’Allianz Cloud per la partita contro Modena e il ritiro della maglia di Matteo Piano: “In campo, come nell’organizzazione degli eventi, i risultati non arrivano mai per caso. La risposta del pubblico credo sia stata il frutto di un lavoro eccezionale di promozione dal punto di vista divulgativo della partita e del momento dedicato al nostro grande capitano Matteo Piano.

    Anche contro Padova abbiamo superato i 3mila spettatori, scavalcando i numeri della già eccellente ultima stagione. Credo che abbiamo smosso il pubblico milanese, storicamente dal palato fine, un po’ diffidente e non semplice da coinvolgere. Un risultato che ha ancora più valore se si considera la concorrenza di sport di alto livello sul territorio. Abbiamo lavorato per avere un pubblico caldo, ma anche competente, dai ragazzini ai nonni. Senza mai svendere i biglietti dello spettacolo sottorete con promozioni utili solo a riempire il palazzo”.

    La stagione regolare si è chiusa con il sesto posto, la stessa posizione dell’ultima stagione, con lo stesso numero di vittorie (12), ma due punti in meno 36 invece di 38. “È un risultato abbastanza in linea sia con la stagione scorsa sia con quello che abbiamo dimostrato in campo. C’è un po’ di rammarico per qualche punto perso qua e là, che ci avrebbe consentito di giocare i play off con gara 1 in casa. Credo che la SuperLega di quest’anno abbia espresso due squadre come Perugia e Trento subito candidate alla finale diretta e una seconda fascia, dal 3° al 6° posto in cui tutti possono battere tutti”.

    Dalle Coppe (Italia e Champions) ci si aspettava forse qualcosa di più. “I primi due obiettivi sono sfumati per dei dettagli. Penso al 3-2 a Civitanova per il quarto di finale di Coppa Italia e a quel golden set contro Ankara, formazione solida e rinforzata con un fuoriclasse come Leal. Lasciare le competizioni per un paio di palloni non fa piacere a nessuno. Ci resta il terzo obiettivo e sono convinto che andremo nelle Marche con il 100% di energie da spendere, sperando che la serie ci porti più di un sorriso”.

    La Lube sta esprimendo gioco e vittorie. “Sì e partono con il favore dei pronostici per fattore campo e anche per roster. Noi però sentiamo di potere dire la nostra e sono convinto che usciranno delle belle partite. Quando abbiamo tutti i giocatori che stanno bene giochiamo alla pari contro tutti, si è visto contro Zawiercie, Ankara e Perugia”.

    Reggers è cresciuto ancora, secondo miglior realizzatore della SuperLega e oggetto del desiderio di tante squadre. “Ma resta a Milano. Sì c’è stato grande interessamento da parte di società di prima fascia straniere e italiane, tra queste confermo anche da parte di Civitanova. La nostra risposta cortese, ma ferma è sempre stata che Reggers ha ancora due stagioni di contratto con noi. Il ragazzo poi si trova molto bene a Milano a lavorare con coach Piazza. Certo, siamo difronte a uno dei primi 5 opposti al mondo e potenzialmente con ancora margini di crescita ed è normale che vi sia interesse per lui”.

    Il lavoro per la prossima stagione può ancora attendere: “Il focus ora è sui play off, ma insieme con il presidente Lucio Fusaro e il coach Piazza abbiamo un tavolo sempre aperto per capire come migliorare la squadra per il prossimo anno. Questo, senza mai dimenticare il nostro budget, che deve essere sostenibile, e i giocatori ancora sotto contratto. Se poi si presenterà l’occasione giusta, come è accaduto in passato, il nostro presidente Fusaro so già che sarà pronto a fare un altro regalo ai tanti tifosi milanesi e agli sponsor che investono con fiducia sulla società”.

    Quindi, come arriva Milano a questa gara 1 dei quarti di finale? E quale potrebbe essere la sorpresa della serie? “Arriviamo, spero, con il pieno di energie psicofisiche per reggere all’onda d’urto della Lube, e avere la capacità di ribattere colpo su colpo. Tecnicamente, credo che la chiave di volta potrà ancora essere la qualità in battuta delle due squadre. Riguardo la sorpresa… da parte nostra, mi aspetto molto dalla nostra batteria di centrali. Abbiamo quattro giocatori, con caratteristiche diverse, che possono fare tutti i titolari. Abbiamo visto l’impatto nel fondamentale di muro del capitano Piano nell’ultima partita. Sono convinto che queste quattro frecce al nostro arco potranno essere fondamentali”.

    (fonte: Allianz Milano) LEGGI TUTTO

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    Modena prepara gara 1 dei quarti con Perugia, Buchegger: “Dovremo spingerci al nostro limite”

    Nella mattina di martedì 4 marzo al PalaPanini l’opposto della Valsa Group Modena, Paul Buchegger, ha parlato della vittoria ottenuta contro Milano e della serie dei quarti play-off Scudetto che comincerà sabato 8 marzo a Perugia.

    “Siamo giunti al momento più atteso – queste le parole di Buchegger – lavoriamo da tutta la stagione per arrivare pronti ai play-off. Perugia è un avversario tosto, ma noi siamo carichi e abbiamo dimostrato nell’ultimo periodo che siamo una squadra completa a cui non mancano i ricambi. Certamente noi daremo tutto per provare a fare l’impresa, dovremo spingerci al nostro limite e tenere il miglior livello di gioco per quanto più tempo possibile.

    Nelle ultime gare abbiamo trovato una buona continuità, ora dobbiamo dimostrare di essere davvero diventati una squadra e fare una bella serie dei quarti di finale giocandoci le nostre carte per vincere. Contro Milano il coach ha provato nuove soluzioni, anche chi ha giocato meno durante l’anno si è messo in mostra e credo che abbia dato risposte positive, anche io con il doppio cambio penso di aver portato il mio contributo al successo. Sappiamo che il servizio è una delle nostre migliori armi, cercheremo di mettere pressione a Perugia per staccare la loro ricezione e costringerli a giocare palle alte, per poi provare a concretizzare la fase break”.

    (fonte: Modena Volley) LEGGI TUTTO

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    Onore a Taranto, ha dato davvero tutto: con lei la Superlega perde il sud

    Ha dato tutto la Gioiella Prisma Taranto, davvero tutto, ma questa volta non è bastato a restare in Superlega. Una serata drammatica quella vissuta al PalaMazzola. Avanti due set a uno, con un punto già acquisito, nel quarto i rossoblu non sono riusciti a centrare quella vittoria piena che avrebbe significato salvezza senza la necessità di dover fare calcoli. Il tiebreak avrebbe potuto darle una seconda chance, ma a negargliela sono stati Keita e compagni.

    I minuti vissuti dopo la caduta dell’ultimo pallone sono stati commoventi: giocatori seduti a terra in campo a seguire l’esito del quinto set fra Monza e Cisterna, tutto il pubblico sugli spalti ad aspettare con loro in religioso silenzio. Finita la partita dell’Opiquad Arena con la vittoria, drammatica anche quella, per 17-15 dei brianzoli, su tutti i giocatori di Taranto si è abbattuto lo sconforto per la retrocessione. Ma come detto, questa squadra, anche oggi, ha dato davvero tutto e il suo pubblico l’ha salutata con un lunghissimo applauso carico di riconoscenza e gratitudine, nonostante per questa città, a livello sportivo, perdere la Superlega rappresenti un altro boccone amarissimo da mandare giù.

    La Prisma Taranto saluta il massimo campionato dopo quattro stagioni. Le prime due con Di Pinto in panchina (artefice anche della promozione dalla A2), lo scorso anno con Mastrangelo prima e Travica poi, in questa stagione con Boninfante-Papi al timone. Prima di Grottazzolina quest’anno, nessuna neopromossa di recente aveva retto l’urto con la Superlega. Taranto sì. Taranto ci era riuscita, e poi anno dopo anno ha avuto il merito di confermarsi. E lo ha fatto anche quest’anno, dove la quota salvezza al termine del girone d’andata era solo a 3 punti e poi in quello di ritorno si è alzata bruscamente come mai visto prima. Taranto retrocede con gli stessi punti di Monza, ma purtroppo con due vittorie in meno. Questo è lo sport, bisogna accettare il risultato, il verdetto del campo come si suol dire. Ma se ne avessimo il potere, quest’anno proprio no, di retrocedere non lo meritava e merita nessuno. Soprattutto una squadra e una società come questa, unica rappresentante del sud in Superlega, che ha lottato in questo modo sino alla fine.“In questo momento fare un bilancio è difficile. A caldo, siamo tutti emozionati e dispiaciuti – sono le parole del Direttore Generale Vito Primavera ai microfoni dell’addetta stampa di Taranto, Linda Stevanato -. Abbiamo disputato un girone d’andata fantastico, chiudendo con dieci punti e posizionandoci al quartultimo posto. Poi, nel girone di ritorno, abbiamo avuto un calo e non siamo riusciti a gestire le difficoltà. Sul finale, però, siamo riusciti a rimetterci in carreggiata, vincendo contro Monza e disputando una grande partita stasera, anche se purtroppo non è bastato”.

    “Questa retrocessione fa malissimo, soprattutto dopo cinque anni, considerando anche la promozione. Abbiamo vissuto battaglie incredibili e salvezze altrettanto straordinarie. È una grande delusione, soprattutto per il presidente Bongiovanni e la dottoressa Zelatore, che non meritavano questo epilogo. Si tratta di una retrocessione maturata per il minimo scarto, solo a causa del numero di vittorie. Ora è giusto assumerci tutti le nostre responsabilità. Avevamo un bel vantaggio, ma non siamo riusciti a mantenerlo”.

    Taranto saluta così la Superlega, ma lo fa a testa alta. Con onore. La Superlega saluta Taranto e il sud. Un boccone amaro anche per la Lega e tutto il movimento.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO