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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Porro non è più una sorpresa, Yant fatica

    Di Paolo Cozzi Ci si aspettavano dei quarti di finale di Del Monte Coppa Italia interessanti e con possibili sorprese e cosi è stato, con la sola Trento capace di mantenere fede ai pronostici e a sbrigare la pratica Monza in poco più di un’ora. Fanno invece scalpore le sconfitte di Civitanova e Modena, che crollano di fronte a due squadre ben organizzate capaci di sfruttare tutte le occasioni che si sono presentate nel corso del match. E così, dopo anni in cui le semifinali erano appannaggio delle solite Big Four, ci saranno volti nuovi e nuove ambizioni alle finali di Casalecchio di Reno. Foto Lega Pallavolo Serie A Partiamo con Civitanova-Milano, in cui i meneghini sono bravissimi a mettere sotto una Lube che fra assenti, rientri dal Covid, giocatori non al meglio e la stanchezza dovuta alla lunga trasferta di Champions League in Polonia ha sicuramente tanti alibi, ma anche la triste consapevolezza di aver già mancato due obiettivi stagionali. Civitanova non trova aiuto dal servizio e fatica molto a muro, e nonostante una ottima ricezione non riesce ad andare oltre ad un modesto 50% in attacco, accompagnato anche da tanti errori e murate subite. Se Zaytsev (voto 7,5) è la nota positiva del match e sembra essersi messo alle spalle l’operazione al ginocchio, chi fatica davvero tanto è Yant (voto 4,5) che, come anche in altre occasioni, non convince appieno, e a colpi di grande potenza e fisicità unisce una moltitudine di errori, a partire dal servizio. Bene invece Diamantini (voto 7) mentre Simon (voto 6,5), seppur autore di 12 punti, non riesce ad offrire quel guizzo in più, specialmente a muro, che avrebbe spostato l’ago della bilancia verso i padroni di casa. In casa milanese tutto funziona bene, il muro è l’arma in più, unita ad un Patry (voto 7) che quando serve mette giù i palloni importanti. Non sorprende più la lucida serenità con cui il giovane Porro (voto 8,5) guida i suoi attaccanti, tra i quali spiccano Chinenyeze (voto 8) e Jaeschke (voto 8): il francese è un’autentica spina nel fianco per i marchigiani sia a muro che in attacco. L’unico sottotono rimane Ishikawa (voto 5) che riesce comunque ad offrire un buon rendimento in seconda linea. Foto Lega Pallavolo Serie A Fallisce l’obiettivo Final Four anche la Modena di Bruno (voto 5), che dopo il passo falso in CEV Cup crolla anche nel derby emiliano. Se il palleggiatore brasiliano sembra ancora avere pause di gioco in cui perde di precisione e lucidità, è soprattutto la giornata no di Leal (voto 5) a pesare come un macigno. Meglio Nimir (voto 6) che però ancora una volta, davanti ad una partita da dentro o fuori, non riesce ad essere trascinatore come in altre occasioni. Ci prova Ngapeth (voto 5,5), ma 8 errori in battuta e 3 in attacco sono un fardello troppo importante per un fuoriclasse come lui. Alla fine si salva il solo Stankovic (voto 8), che a dispetto dell’età dimostra di essere ancora uno dei top player al centro. Piacenza è brava a credere nell’impresa e a non mollare mai, anche se per l’ennesima volta si trova a fare i conti con un Lagumdzija (voto 5) sottotono, ma per fortuna meno sbaglione che in altre occasioni. Chi entra in campo con l’occhio della tigre è invece Stern (voto 9), che trasforma in punto tutto quello che Brizard (voto 7) gli alza! Positiva anche la prova del giovane Recine (voto 7), che scende in campo con l’atteggiamento giusto, mentre Caneschi (voto 5) è l’unico giocatore che non riesce ad incidere nel match. Foto Lega Pallavolo Serie A Chiude con un veloce 3-0 invece Trento, che non lascia scampo ad una Monza che, senza bomber Grozer, vede le sue possibilità assottigliarsi parecchio. Chi ispira e rende fluida questa nuova creatura di Lorenzetti è Sbertoli (voto 8), che ancora una volta sfrutta al meglio le sue bocche da fuoco, ma ancora una volta il mio personale MVP è Lavia (voto 8,5), ormai perfettamente calato nei panni del finto opposto e sempre più efficiente anche da posto 1-2. A lui si uniscono un Kaziyski (voto 7) sempre perentorio nonostante gli anni e un Lisinac (voto 7,5) che domina il centro della rete con uno strapotere fisico impressionante. In casa Vero Volley è notte fonda sin dalle prime palle, con Orduna (voto 5) che senza Grozer cerca di sfruttare Davyskiba (voto 4,5), ma il giovane attaccante non riesce a sfondare e chiude con 5 errori diretti e 5 murate subite. Chi manca completamente è Dzavoronok (voto 4), ovvero colui che si sarebbe dovuto caricare la squadra sulle spalle e invece, in prima linea e al servizio, sparisce nell’anonimato più totale. Meglio al centro capitan Beretta (voto 6), che in avvio di partita prova a caricare i suoi prima di essere inghiottito dal grigiore che cala in fretta su tutta la sua squadra. LEGGI TUTTO

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    Milano scrive la storia a Civitanova: eliminati i campioni della Lube

    Di Redazione Storico blitz in terra marchigiana per l’Allianz Milano: imponendosi per 3-1 sul campo della Cucine Lube Civitanova, i meneghini eliminano dalla Del Monte Coppa Italia i campioni delle ultime due edizioni (e finalisti delle ultime 5) e regalano per la prima volta alla società il traguardo della Final Four. Un risultato a sorpresa ma non troppo, viste le condizioni di forma dimostrate dalla squadra di Piazza nell’ultimo mese e quelle precarie della Lube, che all’ultimo momento perde anche Anzani per un lieve infortunio. Situazioni che non tolgono valore all’impresa di Milano, brava a resistere anche alla rimonta dei padroni di casa nel finale del quarto set (dal 19-23 al 23-23) e imporsi al quinto match point. L’Allianz vince la sfida al servizio (5 ace a 2) e a muro (11-7), con l’opposto Jean Patry (15 punti) premiato come MVP di serata; ai cucinieri non bastano i 23 punti di Ivan Zaytsev, top scorer della serata. La cronaca:Piazza ha tutto il suo roster a completa disposizione. Il sestetto di partenza è quello solito, dunque con Porro-Patry sulla diagonale principale, Jaeschke-Ishikawa in banda, Piano-Chinenyeze al centro e libero Pesaresi. Blengini invece deve fare a meno di terminali offensivi importanti, tra cui Juantorena, Kovar e Anzani. Il coach dei marchigiani comincia con De Cecco al palleggio, Zaytsev opposto, Lucarelli e Yant in posto 4, Diamantini e Simon centrali e libero Balaso. Inizio di primo set al rallentatore per Milano che si lascia distaccare di due lunghezze da Civitanova con il muro di Diamantini già sul 5-3. Doppio vantaggio che i cucinieri mantengono fino a metà set (8-6, 10-17), quando Ishikawa con due attacchi ricuce il distacco e il muro meneghino azzera il sorpasso riportando le due compagini 15-15. Parità che regna fino al 20-20, quando Milano conquista il break che vale anche il sorpasso per la prima volta nel match con l’ace di Jaeschke (21-23), costringendo così anche la Lube di Blengini al primo time out. Milano si fa concreta e approfitta dell’errore al servizio di Zaytsev (22-24) per fare sua la fase di cambio palla, conquistando il set con il muro di Chinenyeze su Yant per 22-25. Nel secondo set Civitanova impiega un po’ a smaltire le scorie del precedente, ma si porta sul 7-5 con i servizi di Simon (7-5), autore di 2 ace e 7 punti nel set. Le giocate di Zaytsev e Simon valgono il +3 (11-8), ma al minimo calo l’Allianz rientra (12-11). Uno scossone per i biancorossi che reagiscono con un parziale di 4-0 (16-11) sul servizio di Lucarelli. Zaytsev sigla il più 6 (18-12), il massimo vantaggio arriva con un errore ospite (22-16). Il mani out di Zaytsev (7 punti con l’86%) riporta il match in parità. Nel terzo parziale le parti si invertono: Milano è più concreta ed incisiva, rispetto a una Civitanova che invece fa fatica ad entrare nel set. L’attacco da seconda linea di Ishikawa vale il più 3 (2-5) e la forbice si allarga con l’ace di Patry e l’attacco out di Zaytsev (3-8). Proprio lo Zar in battuta riavvicina i suoi (7-9), ma i cucinieri non riescono a raggiungere i lombardi, che rimangono in vantaggio per tutto il parziale (11-16 con l’ace di Patry). I campioni d’Italia provano a riavvicinarsi, ma sul tocco di Chinenyeze Milano confeziona il massimo vantaggio (14-20). Nel sestetto di casa entra Sottile per cambiare le trame di gioco. Civitanova si riavvicina (19-23), ma Piano chiude il set (20-25). Quarto set da cardiopalma per Piano e compagni, la tensione si fa sentire e il punteggio ne dà prova: l’equilibrio regna sovrano. Il pallonetto di Zaytsev e l’attacco di Simon (10-7) mandano avanti Civitanova, ma Milano risponde (10-10). Il nuovo break arriva con lo Zar (14-12), il più 3 su un fallo a rete dell’Allianz (17-14), che reagisce con 3 punti di fila (17-17) e mette il naso avanti su una leggerezza dei biancorossi (18-19). La squadra ospite dilaga grazie a un muro, un attacco di Patry e un primo tempo out di Simon (19-23), ma due errori milanesi seguiti dai bolidi di Zaytsev e Yant ridanno la parità alla Lube (23-23). Nella fase clou Milano torna avanti (23-24) e si procura ben 5 match point: alla fine il secondo tocco vincente di Porro e l’attacco da seconda linea di Jaeschke permettono all’Allianz di staccare il pass per la Final Four. Matteo Piano: “Ci siamo detti che era una partita per sognare, una partita da dentro fuori. Forse ognuno di noi con le proprie nazionali questo tipo di sfide le ha giocate tante volte, ma per noi come squadra era la prima. Una partita che significava sognare: è bello. Le Final Four di Coppa Italia sono la cosa che a me personalmente piace di più in tutta la stagione. È bello perché siamo cresciuti come squadra. Siamo stati bravi. Sono contentissimo perché è una cosa che ho sempre sognato da quando sono arrivato a Milano: portare la società a giocarsi delle partite importanti, e questa credo che sia la prima volta che ci si riesce. Sono qua da tanti anni e sono felice che ci siamo riusciti insieme, è stata una bella partita, abbiamo giocato una bella pallavolo. Siamo stati proprio bravi“. Gianlorenzo Blengini: “Sapevamo che Milano fosse una squadra in salute: sebbene abbia attraversato un periodo difficile, rimanendo un po’ indietro, nelle ultime settimane ha ritrovato ritmo e gioco con tutti gli effettivi. Noi abbiamo fatto fatica, eravamo avanti e abbiamo avuto occasioni per rompere l’inerzia del primo set, ma a volte non siamo stati precisi nella gestione del contrattacco. Ci abbiamo messo tempo per organizzarci bene nel muro difesa contro posti quattro, dato che loro hanno due attaccanti abili da quella posizione: dopo aver sofferto all’inizio, da un certo punto della partita lo abbiamo fatto bene ma non è bastato. È una sconfitta pesante perché la Coppa Italia era un obiettivo: sapevamo di correre questo rischio, perché avevamo una rotazione corta, soprattutto in SuperLega dove, oltre all’indisponibilità di molti giocatori, c’è poca possibilità di muoversi per via del tema degli italiani. Sarà importante recuperare qualche effettivo, così da poter far rifiatare tutti e ritrovare uomini in allenamento per alzare ritmo e livello di gioco. Non possiamo nasconderci dietro le attenuanti, dobbiamo cercare di sfruttare ciò che abbiamo meglio di come l’abbiamo fatto oggi. Non so quello che dirò domani ai ragazzi in allenamento, ho una notte per ragionarci e cercare di entrare con il giusto atteggiamento dopo una sconfitta dolorosa come questa“. Enrico Diamantini: “Milano è un’ottima squadra, in un buon momento di forma: stasera hanno fatto vedere un gioco migliore del nostro, difendendo tantissimo e toccando molto a muro, sono stati più bravi di noi. I problemi ci sono e continueremo ad averli, ma non sono una scusa per giustificare la sconfitta di stasera. L’Allianz ha giocato meglio di noi e potevamo sicuramente far meglio, alla luce anche della vittoria di mercoledì in Polonia. Continuiamo ad allenarci come abbiamo sempre fatto, migliorando il nostro gioco“. Andrea Marchisio: “L’Allianz ha disputato una gran partita, ma sapevamo della difficoltà del match, dato che è una squadra fortissima, tatticamente ben organizzata. Per noi non è stata la migliore delle partite, anche perché una squadra come la nostra queste sfide deve vincerle e deve qualificarsi per la Final Four. Ora torniamo in palestra pensando agli errori, cercando di limare il più possibile quello che è stato fatto“. Cucine Lube Civitanova-Allianz Milano 1-3 (22-25, 25-19, 20-25, 27-29)Cucine Lube Civitanova: Garcia 0, Sottile 0, Marchisio 0, Lucarelli 12, Zaytsev 23, Diamantini 10, Balaso (L), Simon 12, De Cecco 0, Yant 11. Non entrati: Penna, Ambrose. Allenatore Blengini.Allianz Milano: Chinenyeze 15, Daldello, Romanò 1, Patry 15, Piano 10, Mosca 1, Ishikawa 9, Porro 4, Jaeschke 18, Pesaresi (L). Non entrati: Staforini, Maiocchi (L), Djokic. Allenatore Piazza.Arbitri: Lot, Canessa (Bolici).Note: Durata set: 116’ (29’, 23’, 26’, 38’). Civitanova 15 battute sbagliate, 2 ace, 7 muri vincenti, 50% in attacco, 62% in ricezione (28% perfette). Milano 15 battute sbagliate, 5 ace, 11 muri, 50% in attacco, 56% in ricezione (22% perfette). Spettatori: 1.093. Incasso: 14.839,41. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Piacenza vince il derby più importante e fa fuori Modena dalla Coppa

    Di Redazione Il secondo derby nel giro di una settimana lo vince la Gas Sales Bluenergy Piacenza, ed è quello che conta di più: la squadra di Lorenzo Bernardi passa in quattro set sul campo della Leo Shoes PerkinElmer Modena e centra una storica qualificazione alla Final Four di Del Monte Coppa Italia, eliminando una delle grandi favorite. Partita tiratissima e incandescente, anche per qualche episodio contestato alla fine del set decisivo: ancora una volta Piacenza trova in panchina le risorse per vincere, alternando Lagumdzija e Stern nel ruolo di opposto, oltre a ottenere punti importanti da Recine e Rossard. A Modena non basta una gran prova di Dragan Stankovic (13 punti). La cronaca:Modena parte con la diagonale Bruno-Abdel Aziz, in banda ci sono Earvin Ngapeth e Leal, al centro Stankovic-Mazzone, il libero è Salvatore Rossini. Non ci sono sorprese per Piacenza: giocano Brizard in palleggio, Lagumdzija opposto, Holt e Caneschi centrali, Recine e Rossard di banda con Scanferla libero. In un PalaPanini comunque caldo nonostante il 35% di capienza i padroni di casa iniziano meglio e trovano subito un mini break che li porta fino al 9-6. A questo punto è Brizard a suonare la carica con una serie al servizio che consente ai biancorossi di pareggiare a 10. Cresce tutta la squadra in ogni fondamentale, le difese di Scanferla, il muro di Recine e di Holt, l’attacco di Lagumdzija e la Gas Sales Bluenergy conduce 14-16. È un vantaggio che gli ospiti difendono e poi ampliano con un attacco di Brizard autore in prima persona del 18-22. Nel finale ancora un allungo della formazione di Bernardi che chiude 20-25. Al cambio di campo sono i padroni di casa che mostrano subito lo spirito giusto portandosi a condurre 7-3. Recine riporta sotto Piacenza che torna a due sole lunghezze di distanza quando Stankovic manda out l’attacco dell’11-9. A questo punto arriva un nuovo break per il 17-12 dei locali. Ma la Gas Sales Bluenergy ha il grande merito di lottare su ogni pallone senza alzare bandiera bianca in anticipo. Sul 23-19 entra in campo Stern per il servizio, lo sloveno offre ottime risposte sia dai nove metri sia in contrattacco firmando anche il 23-21. Ancora Recine tiene in vita i suoi con il punto del 24-22, poi un attacco fuori di Rossard vale il 25-22 a favore di Modena. La terza frazione inizia con un clima subito caldo per un paio di decisioni arbitrali che Piacenza non approva. Ma la Gas Sales Bluenergy è bravissima a mantenere la calma: Bernardi decide di inserire Stern per Lagumdzija e sul 7-5 locale arriva il cambio di ritmo. Proprio il nuovo entrato si prende la responsabilità del 10-12 e quindi tocca a Rossard diventare decisivo in attacco giocando sul muro il punto del 15-17. I padroni di casa commettono un paio di errori e Holt allunga con l’ace del 15-19. Nel finale tocca ancora a Rossard migliorare il proprio tabellino, poi un ottimo Holt mette a terra il 21-25. Il muro di Piacenza è protagonista dei primi punti del quarto set, poi un diagonale di Recine porta la squadra di Bernardi avanti 3-6. Ma Modena pareggia subito e supera la Gas Sales Bluenergy con il 9-8 di Leal. È la frazione più combattuta e spettacolare di tutto l’incontro, con le due squadre che si alternano al comando. Nimir mette a terra il 16-15, Recine attacca sulla riga il 19-20, ma ancora Leal porta avanti i padroni di casa 21-20. I biancorossi non arretrano di un millimetro e un attacco out di Nimir consegna agli ospiti il 22-23. L’attacco di Holt vale il 23-24, poi Brizard trova l’ace che chiude 24-26 e porta la Gas Sales Bluenergy in Final Four. Francesco Recine: “Questa vittoria vale almeno tre partite, per me. In casa loro è stupendo, avevamo già provato questa sensazione nel girone di andata quando abbiamo vinto 3 a 1 sempre qui al PalaPanini, ma adesso diciamo che ci siamo tolti una bella soddisfazione dopo la sconfitta in casa nostra nel girone di ritorno. Questa sera abbiamo giocato bene, non abbiamo mollato mai e spero di continuare così. Siamo contenti e consapevoli che si vince solo di squadra. Anche la panchina è stata fondamentale: Stern ci ha fatto cambiare atteggiamento. Siamo molto contenti. Festeggiamo e poi guardiamo alla prossima sfida di mercoledì in casa con la Lube“. Leo Shoes PerkinElmer Modena-Gas Sales Bluenergy Piacenza 1-3 (20-25, 25-22, 21-25, 24-26)Leo Shoes PerkinElmer Modena: Bruno 1, Van Garderen, Gollini (L), Stankovic 13, Ngapeth E 14, Sala, Abdel-Aziz 16, Leal 13, Mazzone 4, Rossini (L). Non entrati Ngapeth S, Salsi. All. Giani.Gas Sales Bluenergy Piacenza: Lagumdzija 11, Recine 14, Stern 12, Brizard 3, Antonov, Rossard 13, Scanferla (L), Cester, Holt 8, Caneschi 3. N.E. Russell, Pujol, Tondo, Catania. All. Bernardi. Arbitri: Boris, Florian. Note: Durata set: 25′, 28′, 29′, 31′; tot: 113′. Spettatori: 1500. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Itas Trentino non sbaglia nulla contro Monza e centra l’obiettivo Final Four

    Di Redazione L’Itas Trentino non fallisce il primo appuntamento da dentro o fuori del 2022. Confermando la tradizione favorevole con la Vero Volley Monza, mai vittoriosa alla BLM Group Arena, la formazione gialloblù ha centrato per la tredicesima stagione consecutiva (la quindicesima assoluta) l’accesso alla Final Four di Del Monte Coppa Italia. Una qualificazione arrivata grazie a un 3-0 ancora più netto dei precedenti stagionali (il 24 ottobre in finale di Supercoppa e il 14 novembre), grazie anche ai problemi di formazione degli ospiti, privi dei titolari Grozer e Grozdanov e con soli due cambi effettivi in panchina. I padroni di casa sono riusciti sin dal via a mettere grande pressione addosso a Monza, travolta nei primi due set con grande ritmo in attacco, muro e battuta. Lavia (alla fine best scorer con 16 punti), Lisinac (straordinario a muro, 5 block per lui), Sbertoli (lucidissimo in regia) e Zenger (mvp per gli spunti prodotti in difesa) hanno trascinato la squadra verso un perentorio 2-0. Nel terzo set i gialloblù sul 21-15 hanno poi allentato un po’ la morsa, consentendo ai brianzoli di limitare il passivo. Per la Vero Volley una delle prove meno brillanti della stagione, malgrado la reazione d’orgoglio finale firmata da Dzavoronok e Davyskiba. La cronaca: Per la sfida da dentro o fuori, Angelo Lorenzetti va sul sicuro e conferma l’abituale starting six: Sbertoli in regia, Lavia finto opposto, Michieletto e Kaziyski schiacciatori, Podrascanin e Lisinac al centro, Zenger libero. La Vero Volley Monza deve fare a meno di Grozer e Grozdanov e schiera quindi Orduna al palleggio, Davyskiba opposto, Dzavoronok e Karyagin laterali, Galassi e Beretta centrali, Federici libero. L’avvio è tutto di marca trentina. Sbertoli picchia forte in battuta e Lisinac abbassa la saracinesca per due volte: i brianzoli si rifugiano in un time out tecnico già sul 5-2 e provano a reagire subito dopo (7-6), issati da Davyskiba (attacco e ace). I gialloblù riaprono la forbice ancora con un muro (di Kaziyski sul bielorusso) e si portano sul 10-7, poi corretto in 14-9 quando il martello di posto 2 brianzolo attacca out e si fa difendere, propiziando la riscostruzione di Lavia. La parte finale del primo parziale è quindi controllata senza troppi problemi dalla squadra di Lorenzetti, che amministra bene l’ampio vantaggio (17-12) e anzi in qualche occasione lo incrementa pure (19-13, gran punto di Michieletto, 22-14, altro errore di Davyskiba). Il cambio di campo arriva già sul 25-16, dopo un altro errore lombardo, stavolta di Karyagin. La partita prosegue sulla falsariga della prima frazione; è Lavia (attacco, muro e ace) ad indirizzare subito il secondo set sui binari graditi ai padroni di casa che a rete fanno pesare la loro supremazia velocemente (7-2 e 8-3). Monza interrompe il gioco ma non riesce ad entrare nel match; Trento dilaga con Podrascanin (block e primo tempo per il 12-4) e Lisinac (altri tre muri per il 18-6). Sul 20-8 (errore di Davyskiba), il 2-0 di fatto è già cosa fatta; si attendono solo un paio di scambi per certificarlo, sul punteggio di 25-13 (schiacciata vincente di Kaziyski). Nel terzo periodo il copione non sembra cambiare; i gialloblù si portano subito sul 6-3, ma poi subiscono la reazione del Vero Volley, che con Davyskiba risale sino al meno uno (8-7). L’attacco di Kaziyski, il muro di Lisinac sul bielorusso e la prodezza di Lavia riportano gli avversari a debita distanza (11-7). L’Itas Trentino riprende la sua marcia spedita e non l’arresta più sino quasi al termine (15-10 e 20-14), anche perché la fase di break point continua a garantire soddisfazioni con Kaziyski e Michieletto molto in palla. Il pass per Bologna è staccato sul 25-21, dopo che i brianzoli hanno chiuso con onore, contenendo il passivo. Angelo Lorenzetti: “Il risultato odierno completa quanto eravamo riusciti a fare, in maniera meritata e talvolta anche fortunata, nel corso del girone d’andata. Siamo ovviamente contentissimi e soddisfatti di aver conquistato nuovamente la qualificazione alla Final Four di Coppa Italia, anche perché si tratta di un risultato che in questa stagione era tutt’altro che scontato. Nel complesso stasera abbiamo giocato una buona partita, determinata e concentrata, approfittando dei problemi di formazione degli avversari che comunque nel recente passato con Davyskiba come opposto avevano già saputo metterci a lungo in difficoltà. Oggi in alcune occasioni abbiamo faticato nella fase di contrattacco; al di là di tutto, sono comunque molto felice di quello che abbiamo fatto“. Thomas Beretta: “Più che la maledizione di Trento stasera abbiamo fatto tutto da soli. Se gli lasci uno spiraglio, loro lo fanno diventare una voragine e questo è quello che abbiamo fatto noi stasera. Dovevamo fare la nostra miglior prestazione per riuscire a reggere il confronto, perché per vincere contro di loro devi fare la miglior prova che puoi fare: cosa che non abbiamo fatto. Siamo in un periodo migliore di un mese fa ma dobbiamo continuare a spingere. La caduta non ci sta, soprattutto così, ma è successo e dobbiamo pensare a ripartire subito già mercoledì in CEV Cup per passare il turno contro l’Ankara. Purtroppo contro le grandi squadre funziona così“.   Itas Trentino-Vero Volley Monza 3-0 (25-16, 25-13, 25-21)Itas Trentino: Podrascanin 5, Sbertoli 4, Kaziyski 12, Lisinac 10, Lavia 16, Michieletto 7, Zenger (L). N.e. D’Heer, Cavuto, Pinali, Albergati, Sperotto. All. Angelo Lorenzetti.Vero Volley Monza: Orduna 1, Karyagin 5, Beretta 7, Davyskiba 11, Dzavoronok 8, Galassi 3, Federici (L);  Katic 2, Gaggini (L). N.e. Magliano, Gianotti e Rossi. All. Massimo Eccheli.Arbitri: Goitre di Torino e Pozzato di Bolzano.Note: Durata set: 21’, 21’, 25’; tot 1h e 7’. 1.243 spettatori, incasso di 12.388 euro. Itas Trentino: 11 muri, 4 ace, 9 errori in battuta, 3 errori azione, 49% in attacco, 43% (21%) in ricezione. Vero Volley: 5 muri, 2 ace, 10 errori in battuta, 9 errori azione, 33% in attacco, 48% (179%) in ricezione. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, i Quarti di Paolo Cozzi. Monza, mission impossible? Civitanova favorita ma…

    Di Paolo Cozzi Nonostante tutte le problematiche legate al Covid-19 e alle tante assenze che a turno stanno colpendo un po’ tutte le squadre, nel weekend andranno in scena i primi tre match dei Quarti di finale di Coppa Italia, con Trento, Civitanova e Modena favorite. Ma attenzione, perché mai come quest’anno c’è la possibilità di colpi di scena importanti. Lo scontro sulla carta più agevole è quello di Trento contro Monza, sia perché Monza è alle prese con alcune assenze sia perché Trento ha dimostrato anche giovedi con il Cannes di essere in un ottimo momento di forma. ITAS TRENTINO: Nel sestetto di Lorenzetti funziona tutto a meraviglia, Sbertoli è bravo ad alternare tutte le sue bocche da fuoco e, rispetto alla Trento degli scorsi ann,i gioca molto di più con i centrali e qualche pipe in meno. Lo schema dei tre schiacciatori di ruolo sta dando i suoi frutti: Lavia e Michieletto sono sempre più sicuri e presenti nelle trame offensive della squadra, Kaziyski resta quella guida silenziosa che con classe e umiltà trascina la squadra nei momenti complicati. Vista la buona prova in Coppa, il tecnico di Trento potrebbe anche far rifiatare una delle sue bande e schierare da titolare Pinelli che bene ha fatto quando chiamato in causa nel match di giovedì. VERO VOLLEY MONZA: In casa monzese la coperta sembra molto corta e servirà un miracolo per provare a centrare la qualificazione. Con Grozer fuori, tutto il peso dell’attacco ricade su Dzavoronok. Servirà ricevere al meglio per poter permettere ad Orduna di sfruttare i centrali, ma l’impresa di battere Trento in casa loro sembra davvero una “mission impossibile” al momento. Più combattuta si prospetta Modena-Piacenza, dove i padroni di casa, seppur reduci dalla sconfitta in coppa Cev, hanno una striscia di vittorie importante in Italia. Tutte e due le squadre hanno giocato in settimana, ma la Leo Shoes, reduce da una trasferta in Francia, pagherà fisicamente qualcosa in più dei piacentini. LEO SHOES PERKINELMER MODENA: Il gioco di Modena, dopo un avvio lento e complicato, inizia a somigliare a quello pensato dal suo tecnico, veloce e spumeggiante, con Bruno ancora non al 100% ma sicuramente più sul pezzo rispetto ad un paio di mesi fa. Il trio di banda di Modena è da allarme rosso per tutti gli avversari, se poi entra anche la battuta non ce n’è per nessuno. Bene il muro, che poteva essere uno degli anelli deboli della squadra, con Mazzone che finalmente riesce a dare quel qualcosa che negli ultimi anni era mancato. GAS SALES BLUENERGY PIACENZA: Piacenza dopo un paio di mesi in grossa difficoltà sembra essere in ripresa, anche se a mio giudizio ha ancora il nodo Lagumdzija da risolvere. Troppe volte, infatti, l’opposto è sceso di tono costringendo Bernardi al cambio con Stern. Anche il problema degli italiani e del dover ricalibrare ogni volta la squadra lascia qualche perplessità, però sembra che finalmente Brizzard abbia preso in mano le redini della squadra e riesca a trovare il bandolo in una matassa che spesso si aggroviglia da sola. Insomma, Modena resta favorita, ma la Gas Sales Bluenergy sa che se gioca al 110% può fare risultato e riportare una realtà importante come Piacenza nelle prime quattro della classe! Ultimo match di giornata rimane Civitanova contro Milano, che se sulla carta sembra essere un match a pronostico chiuso, rischia invece di essere quello più scoppiettante. CUCINE LUBE CIVITANOVA: I Cucinieri sono reduci da una vittoria sofferta e importante in Polonia in Champions League, ma lo sforzo è stato faraonico e in più tutta la squadra arriva da 15 giorni di stop per Covid. Se a questo aggiungiamo l’assenza di Juantorena, il dubbio su Kovar, la condizione fisica precaria di Lucarelli (ma che partita di cuore mercoledi) ecco che nella faretra di un super De Cecco rimangono poche alternative. ALLIANZ MILANO: Di suo Milano sembra aver finalmente accelerato: la squadra si esprime ad alto livello e con continuità e in classifica è tornata ad affacciarsi nelle zone più nobili. Rimane il problema della mancanza di un cambio sugli schiacciatori, ma coach Piazza ha dimostrato in questi anni di essere pronto a sperimentare e seguire strade nuove, adattando gli schemi ai giocatori a sua disposizione. Detto questo, il pronostico di queste tre partite in programma domenica pomeriggio pende comunque dalla parte di Civitanova, ma se capitan Piano alzerà il muro delle grandi occasioni…. Allora sì che se ne potrebbero vedere delle belle! Discorso a parte per Sir Safety Conad Perugia-Kioene Padova, che scendono invece in campo mercoledì 19 gennaio alle ore 20.30, LEGGI TUTTO

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    Cisterna, si torna in campo. Il calendario dei recuperi

    Di Redazione La Top Volley è pronta a tornare in campo. La Lega pallavolo serie A ha diramato l’elenco dei recuperi delle gare rinviate per la positività degli atleti al Covid-19. Primo incontro domenica 23 gennaio con inizio alle 15,30, al palasport di via delle Province dove arriva la Gioiella Prisma Taranto per l’anticipo dell’undicesima giornata di ritorno in calendario il 6 marzo 2022. Mercoledì 26 gennaio alle 20,30, sul taraflex cistenese si recupererà l’incontro Top Volley Cisterna – Verona Volley valido per la terza giornata rinviata lo scorso 6 gennaio per la positività di più di 3 atleti tesserati con la squadra ospite. Un tour de force senza tregua per i ragazzi di coach Fabio Soli che saranno impegnati anche sabato 29 gennaio nel match casalingo delle 20,30, quando capitan Baranowicz troverà dall’altra parte della rete i suoi ex compagni della Gas Sales Bluenergy Piacenza. Ultimo impegno e unica trasferta in appena 10 giorni per la Top Volley Cisterna, che mercoledì 2 febbraio volerà in terra calabra per recuperare l’incontro della quinta giornata di ritorno ospite della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia con inizio alle ore 20,30. Infine,  domenica 6 febbraio alle 18 si ristabilizzerà il calendario del campionato di SuperLega Credem Banca con il regolare svolgimento della partita in cartello valida per la settima giornata di ritorno, a Monza contro la Vero Volley. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia, Colaci e Solè tornano negativi: a disposizione di coach Grbic

    Di Redazione La Sir Safety Conad Perugia comunica che i giocatori Massimo Colaci e Sebastian Solè, risultati positivi al Covid-19 lo scorso 5 gennaio, sono tornati negativi dopo il test eseguito in data odierna. I due atleti pertanto, dopo aver svolto le visite mediche di routine per la ripresa dell’attività, si sono uniti ai propri compagni e sono tornati a disposizione di Nikola Grbic. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Basic, il giramondo: “Se penso a casa, penso alla Francia”

    Di Redazione Luka Basic, schiacciatore francese che il 29 gennaio compirà 27 anni, approda la scorsa estate alla Tonno Callipo. Sempre un passo indietro Luka, per scelta non è sui social – anche se su Instagram esiste un fan club a lui dedicato – e non racconta pubblicamente gli step della sua quotidianità come invece fa la maggioranza degli atleti: “Non ho nulla contro l’uso dei social network ma fino ad ora – ammette semplicemente Luka – non ne ho sentito l’esigenza né mi interessa. Piuttosto amo fare le piccole cose, nulla di eclatante. Passo molto tempo a casa, vivo e assaporo le mie giornate: mi piace leggere nel tempo libero. Non faccio nulla velocemente, cerco di godere il tempo che ho per me, ad esempio la mattina mi sveglio e faccio colazione in tutta tranquillità. Insomma mi prendo cura di me”. È una storia fatta di passione e sacrifici quella di Basic, cresciuto con un pallone in mano visto il passato pallavolistico di mamma Jasmina e papà Veljko, quest’ultimo con oltre 200 presenze nella Nazionale Jugoslava. “Anche se i miei genitori sono nativi dell’ex Jugoslavia, io sono nato in Francia quindi la mia madrelingua è il francese. All’inizio loro non conoscevano neanche bene il francese e quindi io e mia sorella siamo cresciuti in una casa dove si parlava solo serbo-croato. Poi andando a scuola ho assimilato la mia identità francese, e con il tempo i miei genitori hanno preso la cittadinanza”. Ci sono delle tradizioni a cui sei legato fin da bambino e che la tua famiglia ti ha trasmesso per le sue origini? “Un po’ il cibo e da parte di mio papà anche alcune usanze legate alla religione in quanto lui è ortodosso. Ad esempio per loro il Natale si festeggia dopo rispetto a quello cristiano. Potrebbe fare un po’ ridere il fatto che a casa mia ci scambiavamo gli auguri di Natale due volte”. Cosa ha significato per te essere figlio d’arte? “Ho avuto la fortuna di non essere mai stato allenato da mio papà. Con me ha sempre fatto solo il papà. Ovviamente parliamo di pallavolo, anche con mia mamma ma non mi hanno mai messo pressione o negatività. Mi hanno lasciato sempre libero di esprimermi”. I giudizi post-partita dei tuoi genitori? “Di solito mi danno un supporto più che un giudizio su quello che ho fatto più o meno bene. Mi incoraggiano sempre, come fanno tutti i bravi genitori e non solo per la pallavolo”. Qual è il tuo legame con il Paese d’origine della tua famiglia? “Sicuramente mia nonna rappresenta un anello di congiunzione fondamentale con le mie origini. Con lei ho un rapporto particolare. Si chiama Mirna che in croato vuol dire calma…ma non lo è per nulla – sorride –, è una persona molto movimentata e dinamica. Naturalmente anche i miei genitori mi hanno permesso da sempre di mettermi in correlazione con il loro mondo di provenienza. Crescendo tra l’altro mi rivedo molto in loro e nel loro modo di fare: a livello caratteriale somiglio ad entrambi…mi hanno trasmesso pregi e difetti. Qualcuno? Da mio padre ho ereditato la timidezza e da mamma il fatto di essere molto riflessivo. Nella mia vita c’è anche mia sorella, più grande di me, siamo diversi ma anche molto legati. Ci prendiamo cura uno dell’altro. Lei vive in Bretagna e insegna nelle scuole”. L’atleta transalpino è approdato a Vibo Valentia lo scorso agosto. Indossa la maglia n. 10 della Tonno Callipo con cui ha fino ad ora disputato 14 partite e 40 set.Com’è stato il passaggio da Milano a Vibo? “Il passaggio da una grande città come Milano ad una cittadina come Vibo Valentia non mi ha fatto soffrire, anzi non ho avuto difficoltà ad ambientarmi. Milano è una città meravigliosa che offre tanto ma a Vibo ho anche l’opportunità di scoprire altro. Posti come questo ti permettono di stare a contatto con la gente. Io qui sto bene”. In squadra come ti trovi? “Molto bene: ho legato di più con Yuji Nishida, sono in camera con lui durante le trasferte. Siamo due stranieri da soli perché i brasiliani sono in coppia”. Cosa hai scoperto della città di Vibo? “Sto in centro e ho preso l’abitudine di andare a mangiare a pranzo in una trattoria vicino casa mia. Sto conoscendo i sapori calabresi come i fileja con le melanzane e guanciale. Questa è stata anche l’occasione per stringere amicizia con i gestori del locale. Di loro apprezzo che non mi considerano come il giocatore-Basic, ma sono semplicemente Luka, un ragazzo con cui hanno piacere a parlare.  Per questo con loro mi sento perfettamente a mio agio. Non mi fanno mai domande sulla squadra. Ad esempio quando torno dalle trasferte loro mi chiedono dove sono stato perché notano la mia assenza per qualche giorno e poi, come veri amici, mi domandano cosa ho mangiato in quella città, ma mai dei risultati sportivi”. Il destino di un atleta è cambiare spesso città, compagni, amici, abitudini. Per te è stato un problema? “Prima un po’ mi pesava, adesso che sto crescendo cerco di legarmi meno alle cose e ai posti. Mi affeziono ma vivo il presente senza pensare troppo a quello che sarà dopo. Quando poi vado via mi piace guardare avanti e scoprire nuove cose. Prima era difficile e doloroso per me cambiare. A volte mi rendo conto che nei rapporti interpersonali metto queste barriere ma nessuno me lo ha fatto pesare”. Qual è il posto che reputi casa tua? “Se penso di voler tornare a casa penso alla Francia, alla città dove sono cresciuto e dove ho vissuto fino a 16 anni. Poi la pallavolo mi ha portato per tre anni a Montpellier dove c’è il Centro nazionale di volley, poi due a Cannes e a Toulouse, quindi Milano ed ora Vibo. Vedremo cosa mi riserva il futuro…”. Rimpianti? “No, non ne ho. Se mi guardo indietro credo di aver sempre rispettato le persone che ho incontrato lungo la mia strada”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO