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    Lanza verso Taranto-Trento: “Saranno reduci da una maratona di impegni, ma hanno tanti cambi…”

    Domenica alle ore 17:00 il PalaMazzola si prepara a vivere un grande spettacolo di volley, con l’ultima partita casalinga dell’anno per la Gioiella Prisma Taranto. Avversario di turno è la blasonata Itas Trentino, reduce dal prestigioso secondo posto nel Mondiale per Club, a conferma del livello assoluto della formazione allenata da Fabio Soli.Filippo Lanza (Gioiella Prisma Taranto): “La squadra trentina viene da una maratona di impegni davvero importante, ma ha a disposizione tanti cambi e sicuramente giocatori di valore in panchina. Per noi sarà fondamentale non concedere punti diretti con errori o muri subiti. Dovremo allungare le azioni, difendere, rigiocare e chiudere con pazienza e serenità, consapevoli che il nostro gioco funziona”.“Ho giocato molti anni a Trento e conservo bellissimi ricordi, oltre a tanta stima per la società, le persone che ci lavorano e i giocatori. Conosco alcuni membri del loro organico, ragazzi molto talentuosi che stanno dimostrando il loro valore. Sarà una vera battaglia”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina, Antonov: “Mio papà ha giocato qui, quindi per me è stato un ritorno”

    Dal sogno Olimpico (realizzato) al tempo libero trascorso con i tre figli. Parla a cuore aperto, ai microfoni della società, Oleg Antonov, schiacciatore della Yuasa Battery Grottazzolina al giro di boa di una stagione che lo ha riportato, a distanza di 28 anni, proprio a Grottazzolina, una scelta per nulla banale e scritta nel suo destino.Il tutto a pochi giorni da una sfida importantissima in casa contro Modena, dopo il colpo esterno di Monza (primo storico successo per la Yuasa in Superlega) che ha ridato grande entusiasmo a tutto l’ambiente ma soprattutto ha dato un nuovo volto alla classifica della Yuasa. Domenica si va alla ricerca del bis con la gara in programma alle ore 19 in un PalaSavelli che si attende in grande fermento proprio per l’ultima gara interna del 2024.Ma tornando ad Oleg Antonov è curioso anche conoscere come passa il tempo libero lontano dal Palas. “Non c’è moltissimo tempo libero. Sono un papà di tre figli, il mio tempo libero lo occupo a fare felicemente il papà. Tutti e tre giocano a pallavolo, li accompagno e mi chiedono spesso qualche dritta. Hanno scelto loro liberamente il volley dopo aver fatto esperienze con tennis e nuoto. La maggior parte della giornata in realtà trascorre tra allenamenti e compiti, rimane giusto il tempo per andare a dormire”. Allenamenti si ma anche le trasferte portano via tempo anche se Oleg è abituato a ben altre distanze: “L’anno scorso ho giocato in Russia, le trasferte erano lunghissime: si partiva il venerdì sera e si tornava il lunedì. Si prendeva l’aereo sempre, tanti scali e anche fusi orari da superare. Diciamo che qui in Italia siamo fortunati: la trasferta è solo questione di qualche ora in realtà. Tutta un’altra storia”. Grottazzolina segnata nel suo destino, con un rapporto familiare che appunto nasce diversi lustri fa. “Mio papà Jari ha giocato qui, in realtà per me è stato un ritorno a Grottazzolina. Sono molto contento di esserci. Quando ero piccolo avevo due sogni: giocare le Olimpiadi come massima espressione dello sport e il secondo era quello un giorno di giocare a Grottazzolina. Ora sono a posto perché li ho realizzati entrambi”. Le Olimpiadi appunto che lui ha vissuto da protagonista a Rio de Janeiro nel 2016 con la nazionale azzurra, conquistando anche la medaglia di argento. Proprio sull’esperienza a cinque cerchi si è confrontato qualche giorno fa al Palas di Grottazzolina, con i ragazzi dell’Isc Cestoni, e con altri quattro atleti che hanno vissuto la fantastica esperienza olimpica. “Ho giocato a Rio 2016 e descrivere cosa si prova a parola è molto difficile. La cosa strana è che quando torni a casa, inizi a capire cosa hai fatto; ti rendi conto che è stato un percorso molto difficile che è arrivato al suo apice. Da dentro non te ne accorgi perché sei concentrato sul campo e sul gioco ma poi realizzi solo successivamente la bellezza di quell’evento. Ricordare quei momenti e dialogare con i ragazzi nei giorni scorsi è stato fantastico, e ti rendi conto come lo sport ti faccia crescere anche e soprattutto come persona. Partecipare con gli altri atleti olimpici è stato assolutamente un bel momento di condivisione”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Padova, capitan Falaschi: “Nel ritorno speriamo di progredire ulteriormente e toglierci qualche soddisfazione”

    Con la conclusione del girone di andata, Sonepar Padova è pronta a tracciare un bilancio di questa prima parte del Campionato, che si è rivelata intensa e carica di sfide. La squadra, guidata da coach Jacopo Cuttini, ha dimostrato impegno e compattezza, mantenendo un livello costante di competitività e ponendo solide basi per affrontare con determinazione il girone di ritorno. Nel corso delle prime undici partite, il gruppo ha mostrato buoni progressi, soprattutto nella fase di cambio palla, come sottolineato dal Capitano Marco Falaschi ai microfoni della società. Tuttavia, non mancano margini di miglioramento, in particolare nella fase break, che sarà una delle aree di lavoro per il prosieguo della stagione di SuperLega: “Dobbiamo crescere, ma le basi sono solide”. Sulla prestazione della squadra in questa prima fase del Campionato, il capitano ha commentato così: “Credo sia in linea con i traguardi che ci eravamo prefissati all’inizio della stagione. Il nostro principale obiettivo è salvarci il prima possibile in SuperLega, e direi che non siamo messi male. Abbiamo giocato buone partite mantenendo un livello costante di gioco, soprattutto nella fase di cambio palla, che ci ha permesso di restare sempre competitivi. Ovviamente ci sono stati errori, ed è proprio su questi che dobbiamo migliorare. In particolare, la fase break è quella che ci è mancata di più, ma fa parte del nostro processo di crescita. Abbiamo davanti un girone di ritorno importante, in cui speriamo di progredire ulteriormente e toglierci qualche soddisfazione”. Su cosa si dovrà migliorare in vista del girone di ritorno? “Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo già facendo, ovvero lavorare bene e duramente in palazzetto, pretendendo da noi stessi qualcosa in più giorno dopo giorno. È fondamentale mantenere sempre alto il ritmo e, in particolare, dobbiamo migliorare la fase break, cioè battuta, muro e difesa. Questo sarà fondamentale per fare un salto di qualità. Dal 22 dicembre ricominciamo con un primo incontro contro Perugia, che sarà complicato, ma ci proveremo, come del resto abbiamo sempre fatto, con le nostre qualità e consapevoli delle aree da migliorare”.  Come valuti gli equilibri all’interno della squadra? “Nel nostro gruppo gli equilibri sono ottimi. La parte ‘vecchia’ della squadra ha aiutato a trasmettere agli altri l’approccio al lavoro in palestra, che è sempre molto serio. I nuovi arrivati si sono integrati rapidamente: sono ragazzi normali, ognuno con il proprio carattere e la propria personalità, e l’adattamento è avvenuto con naturalezza”.Il girone di ritorno sarà decisivo per Padova: “Abbiamo due scontri diretti in casa, il 26 dicembre e il 5 gennaio, contro Taranto e Grottazzolina. Questi incontri, è inutile negarlo, valgono doppio. Sarà fondamentale mantenere la calma, tra virgolette, e continuare a fare il nostro gioco, migliorandolo dove necessario. Dopo queste gare potremo valutare meglio la nostra posizione. Detto ciò, è importante cercare punti ovunque, anche contro squadre più quotate. Ogni partita è un’opportunità per crescere e guadagnare fiducia. Il nostro obiettivo per le prossime gara sarà quello di cercare di mettere in saccoccia più punti possibili, di vincere il più possibile, in particolare in casa, perché il nostro pubblico se lo merita. Ci è sempre vicino, il palazzetto è sempre gremito e questo ci fa solo che piacere”.  Come descriveresti la squadra di Padova quest’anno in poche parole? “È una squadra che a livello caratteriale ha ampi margini di crescita, capace di mettere in campo ogni settimana una buona pallavolo. È un gruppo composto per metà da nuovi innesti e per metà da atleti con maggiore esperienza, il che crea un equilibrio perfetto. Per me, questa è la squadra migliore del mondo. Con loro e per loro farei di tutto”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Verona, si ferma Donovan Dzavoronok per la rottura dei legamenti crociati e del menisco.

    Gli esami strumentali effettuati sul giocatore ceco di Verona, Donovan Dzavoronok, successivamente all’infortunio subito durante la gara contro Perugia, hanno evidenziato la rottura dei legamenti crociati e del menisco.Nelle prossime ore il ragazzo verrà sottoposto ad intervento chirurgico. Sotto la guida dello staff sanitario – poi – inizierà il periodo di recupero. Nella nota del Club, Verona ha ringraziato Donovan per tutto l’impegno che ha messo in questa stagione e gli ha augurato una pronta guarigione.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Modena di scena a Grottazzolina, Sanguinetti: “Non possiamo permetterci di perdere altri punti”

    Nella mattina di martedì 17 dicembre al PalaPanini, il centrale di Modena Volley, Giovanni Sanguinetti, ha parlato ai microfoni della società della sconfitta al tie-break contro Piacenza e della trasferta di domenica (ore 19) con Grottazzolina.“Tranne il blackout finale nel quinto set – afferma Sanguinetti -, siamo stati bravi e abbiamo giocato ad un buon livello. Peccato per il ko, c’è rammarico perché non è stato il risultato che volevamo. Dopo la brutta sconfitta con Milano, abbiamo lavorato tanto ed è servito per fare meglio. Ora serve continuare a crescere e a migliorare. Girone di ritorno? Vogliamo fare di più rispetto all’andata, la squadra ha tutte le possibilità per farlo. Non siamo riusciti a mantenere un livello alto in ogni partita, dobbiamo sicuramente trovare maggior continuità nel nostro gioco. Grottazzolina? E’ un avversario da non sottovalutare, hanno un grande supporto del pubblico e non è un palazzetto facile. Noi però non possiamo permetterci di perdere altri punti, dovremo dare il massimo concentrandoci solo su questa gara e poi penseremo alla doppia sfida con Perugia”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Anastasi dopo Modena-Piacenza: “Il livello è tornato buono. Bovolenta? Ha fatto grandi cose”

    La prima giornata del girone di ritorno di SuperLega Credem Banca si chiude con la vittoria al tie-break di Gas Sales Bluenergy Piacenza sul campo di Valsa Group Modena, con i biancorossi che fanno loro il derby emiliano.Andrea Anastasi (allenatore Gas Sales Bluenergy Piacenza): “Partita tosta, Modena ha giocato un’ottima pallavolo nei primi tre set, poi abbiamo aumentato il livello del gioco e abbiamo messo in campo una più che buona pallavolo aiutati anche da Bovolenta che è entrato in campo e ha fatto grandi cose. Adesso piano piano stiamo recuperando un po’ tutti e anche negli allenamenti il livello è tornato buono, sono fiducioso perché vedo tanta concentrazione e voglia di fare bene in ogni allenamento e partita”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ci vogliono due ore e mezza di battaglia a Perugia per battere Verona

    La Sir Susa Vim Perugia conferma la continuità e apre il girone di ritorno con una vittoria al tie-break in trasferta a Verona.Match lunghissimo, che ha regalato due ore e mezza di spettacolo nella cornice di pubblico di cinquemila spettatori! Al Pala Agsm i Block Devils partono in scioltezza, conquistando il primo set, per poi incastrarsi in qualche errore di troppo che ha complicato i set successivi. Verona resiste, spinge in battuta, ha spesso la meglio sugli scambi lunghi e trascina il match al tiebreak. Nella quinta frazione Perugia prende il volo, spinta da Oleh Plotnytskyi che anche questa sera si laurea mvp con 27 punti, 6 ace, il 49% in attacco e 4 muri. La squadra chiude con un 50% di efficacia in attacco, 10 ace e 11 muri1° set – Il maniout di Giannelli apre il match e subito si intuisce come sarà la gara, ad altissima intensità e con scambi lunghi. Altro maniout e la Sir è avanti 2-0. Keita accorcia e Plotnytskyi risponde piazzando una parallela vincente. Muro bianconero su Keita e diagonale di Ben Tara (4-7). Semeniuk risolve lo scambio lungo del 5-9. Keita in maniout e Zingel riportano Verona a -2 (8-10).  Solè va a segno dai nove metri con un servizio corto, Semeniuk mura Keita e i Block Devils prendono di nuovo il largo (12-16). Ace anche per Wassim Ben Tara (14-18). Pipe di Rok Mozic, ma la Sir Susa Vim allunga verso il finale con l’attacco e il maniuot di Plotnytskyi (16-22). Fiammata di Be Tara in diagonale, ancora un maniout di Plotnytsckyi e la Sir è al setpoint. Il primo è annullato da Mozic; chiude Plotnytskyi conquistando il maniout del 19-25. 2° set – L’attacco di Loser apre il secondo set. Abaev e Zingel sprecano al servizio, ma l’avvio della frazione è equilibrato, Dzavoronok conquista la parità con un maniuout, ma ricade male dall’attacco ed è costretto a lasciare il campo (9-9). La squadra di casa si compatta e centra il break con il servizio vincente di Francesco Sani (12-10). Muro di Perugia su attacco di Keita e muro di Verona sull’attacco di Plotnytskyi, che nello scambio successivo trova il varco, seguito da Ben Tara che riporta i Block Devils a contatto. In questa fase sono i padroni di casa ad avere la meglio sugli scambi lunghi. Coach Lorenzetti chiama il time out, ma al rientro in campo la Rana Verona trova l’allungo (18-14). Mozic in pipe firma il +4, ma la Sir Susa Vim Perugia riprende la corsa con Plotnytskyi. Herrera dai nove metri spara out e sani trova la rete (20-17). Perugia alza il muro e il block vincente di Ben Tara rimette i bianconeri in partita; l’ace di Plotnytskyi riporta Perugia a contatto (21-20). Finale incandescente con Keita che rimedia un cartellino giallo, poi va a segno, ma dai nove metri spreca (22-22). Pipe di Loser, ma è Verona a conquistare il set point, complice l’errore al servizio di Ben Tara (24-23). L’attacco out di Semeniuk chiude 25-23.3° set – Quattro punti a testa in avvio del terzo set e sono i padroni di casa a conquistare il primo break, ma al servizio sprecano. Block vincente di Perugia, Verona risponde con l’attacco di Zingel e l’ace di Abaev. ma è la Sir Susa Vim a trovare le giuste contromisure e passare avanti con gli attacchi di Ben Tara e Loser (11-13). Mozic pareggia i conti e Keita sorpassa con un ace. Doppio servizio vincente di Oleh Plotnytskyi (14-16), Giannelli serve Ben Tara che va a segno in paralella, seguito da Semeniuk che conquista in maniout il +3 (15-18). Lo schiacciatore polacco di casa Sir tiene le distanze e nel suo turno al servizio allunga verso il finale (17-22). Servizio out di Sani ed ace di Loser: Perugia è al set point (19-24): chiude Solè. 4° set – Il muro di Perugia apre il quarto set. Lo scambio lunghissimo del 2-2, chiuso con un maniout di Ben Tara, fa esplodere gli appalusi di tutto il Pala Agsm. Plotnytskyi spreca in attacco e i padroni di casa sono avanti nelle prime battute, variando i colpi offensivi: Mozic piazza due diagonali con una grande elevazione e porta i suoi a +4 (10-6). A segno in diagonale anche Keita, seguito da Mozic, che con un tocco allunga. La Sir recupera con il primo tempo di Solè e la paralella di Ben tara, ma il muro scaligero sull’attacco di Plotnytskyi vale il +5 per i padroni di casa che, spinti dal pubblico del PalaAgsm arrivano fino a sei lunghezze di distacco. Iskikawa frena con due attacchi consecutivi l’allungo di Verona verso il finale. Sani manda la diagonale fuori, ma il servizio out di Giannelli regala a Verona ben 6 set point. Perugia ne annulla 4 con l’ace di Plotnytskyi che vale 24-22. Chiude Keita. 5° set – Il tiebreak su apre con due ace consecutivi di Plotnyskyi che costringono coach Stoytchev a chiamare subito il timeout. Due attacchi di Ishikawa tengono avanti Perugia e la diagonale out di Keita incrementa il gap (2-5). Sani accorcia, ma dai nove metri manda in rete. Plotnytskyi piega la mani del muro e si va al cambio campi sul 3-8 per i Block Devils. Mozic va a segno in diagonale, Solè chiude lo scambio del 4-10 e Plotnyskyi con un muro scava il solco; altro muro per Perugia ed è capitan Giannelli a conquistare il match point (4-14). Ace di Jensen. La chiude Plotnytskyi.Rana Verona 2Sir Susa Vim Perugia 3(19-25, 25-23, 20-25, 25-22, 7-15)Rana Verona: Abaev 2, Dzavoronok 1, Zingel 8, Keita 19, Mozic 26, Cortesia 6, Bonisoli (L), D’Amico (L), Chevalier 0, Sani 8, Jensen 3, Spirito 0. N.E. Vitelli, Zanotti. All. Stoytchev.Sir Susa Vim Perugia: Giannelli 3, Plotnytskyi 27, Solé 8, Ben Tara 17, Semeniuk 10, Loser 7, Piccinelli (L), Cianciotta 0, Herrera Jaime 0, Colaci (L), Ishikawa 4. N.E. Candellaro, Zoppellari, Russo. All. Lorenzetti.Arbitri: Pozzato, Cerra, Nava.Note – durata set: 29′, 35′, 30′, 32′, 15′; tot: 141′.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Monza ora vede le streghe, Grottazzolina gioca a braccio sciolto e vince 0-3

    Come si diceva una volta, “clamoroso” all’Opiquad Arena: la Yuasa Battery Grottazzolina, fanalino di coda della Superlega, batte in tre set la Mint Vero Volley Monza e la risucchia nella lotta retrocessione. Un risultato contrario avrebbe significato una quasi condanna per i marchigiani, ora invece i punti tra le due squadre passano da cinque a due e da qui in avanti si apre di fatto un altro campionato lungo un intero girone d’andata.Al netto dei tantissimi infortuni, Monza in questa circostanza ha perso soprattutto la lotta di nervi in tutti e tre i set quando, a ridosso dei 20 punti, vedeva gli avversari prendere margine e le mani iniziavano a tremare.Le chiavi alla fine sono state due: sul piano del gioco a fare la differenza è stata la potenza e la precisione al servizio di Grottazzolina, quest’anno mai così sfrontata in battuta come in questa circostanza (9 ace partiti dalle mani di 5 diversi giocatori); sul piano caratteriale l’atteggiamento di Monza, apparsa meno affamata e battagliera degli avversari, quasi impaurita e certamente remissiva quando doveva rialzarsi nel corso del match, senza mai riuscirci. MVP Petkovic, top scorer con 18 punti. In doppia cifra per la Yuasa Battery anche Tatarov e Fedrizzi con 11 a testa. 46% a 55% il confronto di squadra in attacco, 36% (19% di perfetta) a 59% (14%) quello in ricezione, computo pari invece in fatto di muri, 8. Per Monza 4 di questi portano la firma di capitan Beretta, che caduta l’ultima palla ha raccolto i suoi parlandogli prima in cerchio in campo e poi proseguendo il confronto nello spogliatoio insieme al coach, Massimo Eccheli, e alla presidente, Alessandra Marzari.Starting Players – Eccheli parte con Cachopa in diagonale con Szwarc, Zaytsev e Marttila in banda (Rorhs ancora non al meglio dopo la scapigliata rimediata contro Perugia), Beretta e Averill al centro, Gaggini libero. Ortenzi, che deve fare ancora a meno di Antonov, risponde con Zhukouski in regia, Petkovic in posto 2, gli schiacciatori Fedrizzi e Tatarov, i centrali Demyanenko e Comparoni, Marchisio libero.1° set – Pronti via, Grotta parte subito con un ace angolato di Tatarov da 1 a 1 su Zaytsev, ma a brekkare per prima è Monza (6-4). La Mint si dimostra subito attenta ed efficace a muro, ma dall’altra parte gli uomini di Ortenzi spingono forte al servizio e non permettono agli avversari di scappare via (9-10). Cachopa e Zhukouski costruiscono ottimi primi tempi con i loro centrali e le squadre corrono a braccetto fino ai 13, poi la premiata ditta Beretta-Zaytsev confeziona un altro break, questa volta lungo: 16-13 e timeout chiamato dalla Yuasa Battery. Grotta però non si lascia impressionare, pareggia ancora ai 18 e questa volta a fermare il gioco è Eccheli. Poi altro ace (Comparoni), altro errore di Marttila e gli ospiti vanno anche avanti di due (19-21). Secondo timeout di Eccheli a stretto giro di posta. Ennesimo ace (Fedrizzi), il quarto di squadra di questo primo parziale, e Grottazzolina vede il traguardo (21-24), che alla fine taglia con un’infilata di Tatarov portandosi sull’uno a zero.2° set – I ragazzi di coach Ortenzi continuano a sparare fucilate dai nove metri anche a inizio secondo set (2-4) e in mani-out da posto 2 (4-7). Dall’altra parte Monza prima si innervosisce, poi reagisce e si rimette in corsa (9-8), ma sempre a suon di ace Grottazzolina la ricaccia prontamente indietro (12-15). Se la Mint di battute vincenti perisce, è anche vero che di muro punisce (14-15), e in un modo o nell’altro resta aggrappata al set (16-16, 19-17). Scavallati i 20, altro contro break dei marchigiani (21-22) e l’arrivo questa volta è in volata. Eccheli passa a giocare con tre schiacciatori, Zaytsev opposto e Rohrs dentro per Szwarc a fare reparto con Marttila. Perfetto equilibrio fino ai 24, poi un grande attacco di Tatarov e l’ottavo vincente al servizio della serata di Grotta, questa volta a firma Zhukouski, vale il due a zero per gli ospiti.3° set – Quando Zaytsev schiaccia lungo, senza avversari a contrastarlo a muro, è il segnale che Monza è davvero sull’orlo del baratro (3-4). Il monster block di Beretta prova a dare la scossa (6-5), l’ace di Szwarc tenta di aumentare il voltaggio (9-6), ma la Yuasa Battery non si lascia folgorare, pareggia ai 10 e sposta anche l’inerzia del punteggio a suo vantaggio (10-11, 12-14). Eccheli ferma il gioco, ma le facce dei suoi giocatori sono il manifesto dello sconforto. La coperta monzese è anche corta perché tra gli incerottati c’è anche Lawani, e altri conigli da tirare fuori dal cilindro non ce ne sono. Dall’altra parte la squadra fanalino di coda della Superlega continua a fare la sua gara, sente il profumo dell’impresa e continua a martellare, soprattutto dai nove metri (12-17). Uno strappo pesante che la Vero Volley non riesce a ricucire. Il parziale si chiude così con il punteggio di 21-25 decretando la netta vittoria da tre punti della squadra di Massimiliano Ortenzi.Mint Vero Volley Monza 0Yuasa Battery Grottazzolina 3(22-25, 24-26, 21-25)Mint Vero Volley Monza: Zaytsev 9, Averill 4, Szwarc 4, Marttila 11, Beretta 9, Kreling 0, Picchio (L), Rohrs 7, Di Martino 0, Gaggini (L). N.E. Lee, Frascio, Lawani, Mancini. All. Eccheli. Yuasa Battery Grottazzolina: Tatarov 11, Comparoni 6, Petkovic 18, Fedrizzi 11, Demyanenko 8, Zhukouski 4, Cubito (L), Vecchi 0, Marchisio (L). N.E. Mattei, Marchiani, Cvanciger, Schalk. All. Ortenzi. Arbitri: Cappello, Zanussi, Pernpruner.Note – durata set: 27′, 30′, 26′; tot: 83′.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO