More stories

  • in

    F1, Steiner: “La Fia al lavoro per sistemare la faccenda Masi”

    ROMA – La Formula 1 2022 è quasi pronta a partire. Dopo la presentazione della nuova Haas, Gunther Steiner si è lasciato andare a qualche dichiarazione in merito ai ruoli del circus, in particolare a quello del discusso Michael Masi: “Ho piena fiducia nella Federazione. Non ho dato molte raccomandazioni al presidente, abbiamo discusso in privato dei fatti di Abu Dhabi e non voglio tornarci. So che la FIA sta lavorando diligentemente sulla questione-Masi e su quello che è successo ad Abu Dhabi, per capire come migliorare“, dichiara. 
    “Non proteggo Masi”
    “È un lavoro molto difficile, ma non sono qui per proteggere Michael – prosegue il team principal altoatesino secondo quanto riportato da Gp Fans -. Sono sicuro che la Federazione verrà fuori con delle idee. Quando saranno presentate allora vedremo cosa faranno, ma non ho dato loro alcuna raccomandazione specifica su cosa fare. Non mi piacerebbe andare alla FIA per dire loro cosa dovrebbero fare. So che stanno lavorando per sistemare la faccenda, ma non conosco i dettagli“ LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Steiner: “La Fia sta lavorando sulla questione Masi”

    ROMA – L’inizio della stagione 2022 di Formula 1 si avvicina. Dopo la presentazione della nuova Haas, Gunther Steiner si è lasciato andare a qualche dichiarazione in merito ai ruoli del circus, in particolare a quello del discusso Michael Masi: “Ho piena fiducia nella Federazione. Non ho dato molte raccomandazioni al presidente, abbiamo discusso in privato dei fatti di Abu Dhabi e non voglio tornarci. So che la FIA sta lavorando diligentemente sulla questione-Masi e su quello che è successo ad Abu Dhabi, per capire come migliorare“, dichiara. 
    Le parole di Steiner
    “È un lavoro molto difficile, ma non sono qui per proteggere Michael – prosegue il team principal altoatesino secondo quanto riportato da Gp Fans -. Sono sicuro che la Federazione verrà fuori con delle idee. Quando saranno presentate allora vedremo cosa faranno, ma non ho dato loro alcuna raccomandazione specifica su cosa fare. Non mi piacerebbe andare alla FIA per dire loro cosa dovrebbero fare. So che stanno lavorando per sistemare la faccenda, ma non conosco i dettagli“ LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Steiner: “Eravamo quinti nel 2018, possiamo tornarci”

    ROMA – Dopo l’ultimo posto nel Mondiale 2021, la Haas punta a una crescita piuttosto rapida. La scuderia, che ritroverà Mick Schumacher e Nikita Mazepin come piloti, ha dei margini di miglioramento importanti secondo Gunther Steiner: “Senza il budget cap, siamo finiti al quinto posto nel 2018. Perché non dovremmo tornare in quella posizione? In più noi abbiamo sempre lavorato con un budget, in passato non spendevamo certo più del tetto di quest’anno. Credo che la griglia sarà più competitiva, ma siamo arrivati quinti nel 2018 e ottavi nella prima stagione: possiamo tornare in quelle posizioni“, ha dichiarato il team principal. 
    Le parole di Steiner
    “È un’era completamente nuova – prosegue Steiner in un’intervista rilasciata a RacingNews365 -, tecnicamente e anche dal punto di vista commerciale. Per la prima volta il tetto di spesa dovrebbe avere un impatto: certo, c’era anche l’anno scorso, ma le gerarchie erano condizionate anche dal passato.Questa è la prima vettura realmente progettata con un budget cap, quindi credo che saremo tutti più vicini. Per quanto alla Mercedes non piaccia sentire queste parole, speriamo di non avere un dominio di una sola squadra per un lungo periodo di tempo, ne beneficerà lo sport“. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Steiner fiducioso: “Possiamo tornare attorno al quinto posto”

    ROMA – La Haas punta a una crescita piuttosto rapida dopo l’ultimo posto nel Mondiale 2021. La scuderia, che ritroverà Mick Schumacher e Nikita Mazepin come piloti, ha dei margini di miglioramento importanti secondo Gunther Steiner: “Senza il budget cap, siamo finiti al quinto posto nel 2018. Perché non dovremmo tornare in quella posizione? In più noi abbiamo sempre lavorato con un budget, in passato non spendevamo certo più del tetto di quest’anno. Credo che la griglia sarà più competitiva, ma siamo arrivati quinti nel 2018 e ottavi nella prima stagione: possiamo tornare in quelle posizioni“, ha dichiarato il team principal. 
    Il budget cap
    “È un’era completamente nuova – prosegue Steiner in un’intervista rilasciata a RacingNews365 -, tecnicamente e anche dal punto di vista commerciale. Per la prima volta il tetto di spesa dovrebbe avere un impatto: certo, c’era anche l’anno scorso, ma le gerarchie erano condizionate anche dal passato.Questa è la prima vettura realmente progettata con un budget cap, quindi credo che saremo tutti più vicini. Per quanto alla Mercedes non piaccia sentire queste parole, speriamo di non avere un dominio di una sola squadra per un lungo periodo di tempo, ne beneficerà lo sport“. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Steiner su Mick Schumacher: “Non voglio vada in Ferrari, ma glielo auguro”

    ROMA – Per Mick Schumacher la Ferrari significa casa. Figlio del sette volte iridato, Michael Schumacher, il giovane pilota è cresciuto nella Academy di Maranello, esordendo l’anno scorso in Formula 1 con la Haas. Ed è proprio il team principal della Haas, Günther Steiner, a parlare del futuro del tedesco, che nel 2022 sarà anche terzo pilota per la Rossa: “Mick Schumacher alla Ferrari? Me lo auguro – ha risposto a gpfans.com – ma allo stesso tempo non ci spero. Se è bravo, non voglio vada via”.
    Obiettivo da conquistare
    Il titolo in Formula 2 conquistato nel 2020 ha proiettato su Mick Schumacher una serie di aspettative. La Haas ha puntato ancora su di lui e su Nikita Mazepin per rilanciarsi nella prossima stagione, cercando di mettere da parte la scorsa annata. “Sappiamo tutti – ha aggiunto Steiner – che il 2021 è stato un anno di apprendimento per lui, ma la pressione d’ora in poi sarà più alta”. Il 2022 sarà dunque un anno cruciale per Schumacher jr., che aspetta la chiamata della Ferrari per un sedile. La scuderia italiana assembla le power unit per la Haas ed è sempre attenta alle prestazioni del tedesco: “Avrà una buona opportunità per mettersi in luce. A Maranello lo hanno sostenuto molto e il suo obiettivo è arrivare a guidare per la Rossa”, ha detto il bolzanino. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Steiner: “Mick Schumacher in Ferrari? Non ci spero, ma è il suo obiettivo”

    ROMA – Mick Schumacher fa parte della famiglia Ferrari. Al di là dei successi conquistati in pista da suo padre, il sette volte iridato Michael Schumacher, il giovane pilota è cresciuto nella Academy di Maranello, esordendo l’anno scorso in Formula 1 con la Haas.. Ed è proprio il team principal della Haas, Günther Steiner, a parlare del futuro del tedesco, che nel 2022 sarà anche terzo pilota per la Rossa: “Mick Schumacher alla Ferrari? Me lo auguro – ha risposto a gpfans.com – ma allo stesso tempo non ci spero. Se è bravo, non voglio vada via”.
    Fiducia per il 2022
    Il titolo in Formula 2 conquistato nel 2020 ha proiettato su Mick Schumacher una serie di aspettative. La Haas ha puntato ancora su di lui e su Nikita Mazepin per rilanciarsi nella prossima stagione, cercando di mettere da parte la scorsa annata. “Sappiamo tutti – ha aggiunto Steiner – che il 2021 è stato un anno di apprendimento per lui, ma la pressione d’ora in poi sarà più alta”. La Ferrari, però, che fornisce le power unit alla Haas, è pronta a richiamare Mick Schumacher, qualora la stagione si rivelasse soddisfacente: “Avrà una buona opportunità per mettersi in luce. A Maranello lo hanno sostenuto molto e il suo obiettivo è arrivare a guidare per la Rossa”, ha concluso il bolzanino. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Steiner: “Hamilton? A parti invertite non avremmo ricevuto solo una multa”

    GEDDA – Il provvedimento tutt’altro che severo nei confronti di Lewis Hamilton e la Mercedes non ha lasciato impassibile Gunther Steiner. In particolare il britannico ha rischiato, durante le FP3 del Gp d’Arabia Saudita, di tamponare Nikita Mazepin, costringendo il russo a compiere una manovra tempestiva per evitarlo: “Non penso che a parti inverse ne saremmo usciti con una multa, così come è accaduto alla Mercedes. Noi avremmo ricevuto cinque posizioni in griglia e questo non avrebbe cambiato nulla per noi. Come ho detto, Mazepin è stato criticato più e più volte per questo genere di cose, ma quando le fa qualcun altro, tutto va bene”, ha dichiarato il team principal della Haas. 
    “Non siamo ascoltati”
    “Nella posizione in cui siamo al momento, non siamo ascoltati – prosegue Steiner a poche ore dalla gara -. Quello dei Commissari permanenti è un vecchio argomento. Ovviamente è un lavoro molto difficile e ogni situazione è differente. Questo genere di cose accadono, qualcuno deve decidere e a volte si prendono decisioni popolari e altre volte no. Per molto tempo ho detto che steward permanenti sarebbero positivi, ma molte persone non la ritengono una buona idea e c’è dibattito. Non sono comunque arrabbiato per quanto accaduto, perché non possiamo andare oltre l’ultimo posto”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Steiner sul caso Mazepin-Hamilton: “Noi avremmo ricevuto una penalità”

    GEDDA – Gunther Steiner ha da ridire dopo il provvedimento tutt’altro che severo nei confronti di Lewis Hamilton e la Mercedes. In particolare il britannico ha rischiato, durante le FP3 del Gp d’Arabia Saudita, di tamponare Nikita Mazepin, costringendo il russo a compiere una manovra tempestiva per evitarlo: “Non penso che a parti inverse ne saremmo usciti con una multa, così come è accaduto alla Mercedes. Noi avremmo ricevuto cinque posizioni in griglia e questo non avrebbe cambiato nulla per noi. Come ho detto, Mazepin è stato criticato più e più volte per questo genere di cose, ma quando le fa qualcun altro, tutto va bene”, ha dichiarato il team principal della Haas. 
    Le parole di Steiner
    “Nella posizione in cui siamo al momento, non siamo ascoltati – prosegue Steiner a poche ore dalla gara -. Quello dei Commissari permanenti è un vecchio argomento. Ovviamente è un lavoro molto difficile e ogni situazione è differente. Questo genere di cose accadono, qualcuno deve decidere e a volte si prendono decisioni popolari e altre volte no. Per molto tempo ho detto che steward permanenti sarebbero positivi, ma molte persone non la ritengono una buona idea e c’è dibattito. Non sono comunque arrabbiato per quanto accaduto, perché non possiamo andare oltre l’ultimo posto”. LEGGI TUTTO