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    Australian Open: Sinner si inchina in tre set ad uno Tsitsipas sontuoso

    Jannik Sinner

    Chapeau Stefanos Tsitsipas. Il greco domina Jannik Sinner con una prestazione sontuosa, al limite della perfezione per velocità, aggressività ed efficacia. Lo score del match, 6-3 6-4 6-2, è specchio fedele della partita, dominata dal n. 4 del mondo. Tutto gli riesce, comanda il match col servizio e col diritto, imponendo tempi di gioco rapidissimi e non lasciando spazio e tempo all’azzurro per imbastire il suo tennis in progressione. Sinner non è riuscito a scardinare il tennis del rivale, modesta la sua prestazione in risposta, tanto da non essere mai arrivato a palla break in tutto l’incontro, mentre Stefanos ha sfruttato tutte le 4 palle break strappate.
    Sinner esce sconfitto, una dura sconfitta sul piano del gioco. Ma, onestamente, oggi i meriti dell’avversario sono nettamente superiori ai suoi demeriti. Dovrà comunque analizzare questa sconfitta Jannik, per capire dove migliorare contro avversari che non gli lasciano il tempo di imbastire il suo tennis.
    Infatti il problema principale di oggi per Sinner è stato il tempo. Jannik ama comandare, costruire il punto imponendo i suoi tempi di gioco, una progressione che imbastisce dopo un colpo aggressivo ma non a tutta. Oggi, purtroppo per lui, Stefanos gli ha rubato completamente il tempo di gioco, l’iniziativa, e Jannik è stato costretto a rincorre e contenere per quasi tutta la partita, spesso anche nei propri turni di servizio. Tutto è nato da una giornata incredibile del greco alla battuta. Ace, servizi vari e profondissimi, sui quali la risposta di Sinner è andata in crisi, mai ha preso ritmo, mai è stata efficace. Quando ha provato ad entrare nella palla con forza, gli scappava via; quando ha provato la soluzione bloccata, gli usciva un po’ corta e troppo centrale, facile preda di uno Stefanos mai così proto nel fare un passo avanti, aggredire la palla e dominare il campo. Sinner non ha trovato equilibrio con la risposta, e questo è stato il motivo principale della sua sconfitta, insieme all’incapacità di “tener fermo” il rivale nello scambio.
    Nei loro precedenti diretti (e non solo nella vittoria di Roma), Jannik era riuscito per larghi tratti delle partite ad inchiodare il greco sul lato sinistro, costringendolo a lavorare col rovescio, il suo colpo meno incisivo (anche se stilisticamente splendido), col quale tende a commettere qualche errore e soprattutto perdere profondità. Lì Sinner era stato bravo ad incidere, a fare un passo avanti a spingere, a far correre in difesa estrema Stefanos, ricavando molti punti e facendolo faticare. Una tattica perfetta per togliergli quindi lucidità e smalto anche al servizio. Oggi non c’è riuscito, perché si è scambiato poco ed ha comandato quasi sempre Tsitsipas; e quando s’è scambiato, Jannik ha colpito davvero poco col rovescio, tanto da non esser mai riuscito a prendere fiducia e ritmo col colpo. Sembra assurdo, essendo il rovescio suo colpo più stabile, ma la maggior parte degli errori sono arrivati proprio col rovescio. Forse, dopo aver perso il primo set, avrebbe dovuto rischiarlo immediatamente col lungo linea, anche a costo di sbagliarne alcuni, per dare un segnale al rivale, per mostrargli che era pronto a cambiare la diagonale di scambio per spostarlo da quel lato. Non c’è riuscito, non se la sentiva. Tanto che molti degli errori decisivi, anche su palla break o situazioni critiche come i 30 pari, sono arrivati col rovescio, in scambio, colpi per lui di solito “semplici”. Ma oggi, sotto l’enorme pressione e senza tempo, niente è stato facile per Jannik.
    Stefanos ha incantato, un altro giocatore rispetto a quello incerto, poco intenso e falloso visto contro Fritz nel turno precedente. Ha giocato un tennis stellare, completo offensivo, basato su colpi di inizio gioco fantastici. Con la prima ha fatto quel che ha voluto, ma anche in risposta è stato molto incisivo, più dei suoi standard degli ultimi mesi. Velocissimo coi piedi, ha giocato quasi esclusivamente col diritto. Un colpo profondo al centro, poi uno in un angolo ben piazzato e quindi discesa a rete a raccogliere di volo i frutti dell’affondo o altro colpo, nell’angolo scoperto in avanzamento. Tutto col diritto, tutto molto rapido, tutto ben eseguito. Uno schema semplice ma molto efficace, che ricordava a tratti schemi di Sampras o Federer, grandi servizi e attacco forte col diritto. Bello stilisticamente, terribilmente efficace. Scacco matto.
    Si ipotizzava che Tsitsipas avrebbe cercato di condurre, per non finire “stritolato” dalla morsa di Jannik, ed è stato bravo a tenere questa tattica, sostenuto da una giornata formidabile sul piano tecnico. Tuttavia non si può non sottolineare che Sinner è un po’ mancato negli aspetti del gioco che poteva (e doveva) controllare. Intanto ha ricavato poco dal proprio servizio. Nei game in cui ha subito il break, la prima non l’ha aiutato, e con la seconda si è fatto aggredire. Quando si è scambiato, solo a tratti è riuscito a far perdere campo al rivale, a buttarlo indietro, bloccarlo in un angolo e “finirlo” con il suo pressing in progressione. Questo perché non è mai riuscito, o solo in rare occasioni, a forzare il gioco sul ritmo. Bravo Tsitsipas, bravissimo, ma Jannik poteva fare qualcosa di più, ha commesso qualche errore di troppo, ha giocato dei diritti interlocutori – per lui non usuali – sui quali Stefanos è entrato a tutta. E addio.
    Avrà modo di riflettere su questa sconfitta Sinner, deve farlo. Trovare una via d’uscita quando non riesce ad imporre il suo gioco è necessario per un altro passo di crescita. Giocando contro avversari così forti ti aiuta a capire i tuoi limiti e dove intervenire per provare a superarli. Sfuma così il sogno di due italiani in semifinale, ma resta un buonissimo torneo per Sinner.
    Marco Mazzoni

    Ecco la cronaca del match
    Si inizia con Tsitsipas al servizio, molto incisivo e veloce il greco, che muove lo score e pressa subito in risposta. Commette un doppio fallo Sinner sul 40-15, si va ai vantaggi, la prima non lo aiuta. Molto bene Stefanos col diritto, sul primo colpo non profondo il greco ha il tempo per girarsi e sparare accelerazioni pungenti. Con un affondo si procura la prima palla break del match Tsitsipas, e la trasforma, ancora spingendo forte col diritto. BREAK Tsitsipas, cede la battuta Jannik da 40-15, totalmente assente la prima di servizio. Lavora bene lo scambio il greco, è molto reattivo, vola 3-0. L’azzurro in quest’avvio non riesce ad incidere col rovescio o inchiodare sul rovescio il rivale. Finalmente Sinner trova la prima di servizio ed il rovescio, colpi fondamentali per far esplodere il suo tennis. A zero vince il suo primo game del match, 1-3. L’azzurro è entrato in partita, gioca qualche colpo ottimo (come il clamoroso passante di rovescio lungo linea sul 3-1 15 pari), non concede nulla al servizio (due game vinti a zero), ma la partita scivola via veloce sui turni di servizio, non riesce ad incidere in risposta per riaprire il parziale. Stefanos è perfetto nello schema servizio esterno e via diritto in avanzamento, è rapidissimo a spostarsi a sinistra e coprire il rovescio. Sul 2-5, Sinner serve con grande scioltezza, senza problemi si porta 3-5. Tsitsipas serve per chiudere il primo set. Commette un doppio fallo, per il 15 pari, poi Jannik affossa una brutta risposta col rovescio su di una seconda non così incisiva. Stefanos ringrazia, spinge col diritto e chiude di volo. 40-15, due Set Point. Molto aggressivo col diritto Sinner sulla prima, ma Tsitsipas chiude la seconda, con una bella prima al centro. 6-3 in 36 minuti. Un set meritato per il greco, bravo a partire fortissimo, operare il break e scappare via, comandando il gioco col diritto. Sinner è entrato in partita, deve trovare la chiave per incidere in risposta.
    Secondo set, Sinner to serve. Lavora bene con la prima palla (un Ace), trova angoli stretti col diritto e col rovescio. 1-0. Anche Tsitsipas vince il suo primo gioco senza problemi, molto incisivo col servizio. Purtroppo per l’azzurro nel terzo game l’equilibrio si rompe. Sbaglia un rovescio lungo linea non impossibile, da sinistra Jannik non gira come nelle giornate migliori; quindi fa sorprendere da un’accelerazione di Stefanos, bravo a passare da difesa ad attacco. 15-30. Finalmente impone il suo pressing Sinner, 30 pari, ma poi il greco infila un rovescio lungo linea vincente splendido, uno strappo improvviso che lo porta a palla break, la prima del set. Non entra la prima a Sinner… Stefanos risponde profondo, siamo sulla diagonale di rovescio, ed è Jannik il primo a sbagliare, una palla non ben centrata che muore in mezzo al corridoio. BREAK Tsitsipas, avanti 2-1 e servizio. Male Sinner da lato sinistro, stranamente non è né efficace né preciso, non ne ha giocati molti nel match, sembra non riuscire a prendere ritmo sul suo colpo più sicuro. Dopo il cambio di campo il gioco si ferma, sta piovendo sul campo nonostante ci sia anche il sole. La pioggia era prevista per la giornata odierna, ma in serata. Si chiude il tetto. Finalmente si riprende dopo una ventina abbondante di minuti, con un nuovo riscaldamento dei tennisti e palle nuove. Serve Stefanos, l’interruzione non sembra aver interrotto il suo eccellente “flow” grazie al quale aveva dominato il match prima della pausa. È Jannik a vincere il primo punto, bell’angolo, ma servizio + diritto di “TsiTsi” tornano immediatamente a lavorare alla perfezione. Non incide in risposta Sinner, prova ad entrare nella palla ma gli scappa via; se blocca la risposta, gli esce un po’ corta ed è svelto l’avversario a fare un passo avanti, aggredire e dominare il campo. Il set scorre rapido sui turni di servizio, in risposta si vince massimo un punto fino al 5-3. Jannik serve per restare nel set. Vola 40-0, colpi aggressivi e molto efficaci per Jannik, quindi Tsitsipas trova una risposta di diritto micidiale e quindi un altro diritto cross velocissimo. Poche volte il greco è stato così pronto all’affondo, fasi interlocutorie di gioco azzerate. Con un’altra accelerazione potente chiude il game Jannik, resta in scia 4-5, ora il greco è chiamato a chiudere il parziale. È una macchina al servizio oggi, la prima al centro è quasi imprendibile, quella esterna flirta con la riga da inizio match. 30-0. Con orgoglio Jannik strappa il punto in scambio, 30-15, ma sbaglia una risposta non impossibile, ancora su di una seconda di servizio (qualche errore di troppo in questa situazione). Due Set Point Tsitsipas. Cancella il primo con un cambio di ritmo Jannik dopo un back molto intelligente. Stecca col diritto Sinner, dopo aver trovato una risposta profondissima. 6-4 Tsitsipas, altro set molto ben condotto dal greco: super offensivo, velocissimo sia coi piedi che come tempi di gioco. Jannik è salito rispetto al primo set, ma non riesce ad incidere in risposta.
    Terzo set, Sinner scatta alla battuta. Non cambia il canovaccio del match, ma nemmeno l’inerzia, tanto che nel terzo game l’azzurro è di nuovo alle corde. Il diritto di Tsitsipas fila come un lampo, tempo d’impatto spettacolare, sia dalla sua “piazzola” sulla sinistra che anche in corsa, come quello meraviglioso che lo porta 0-30. Incontenibile. Col servizio Jannik cerca di arginare lo tsunami del greco, ma sul 15-30 Stefanos trova un passante lungo linea di rovescio in corsa da applausi. Troppo bravo, perché Sinner aveva fatto tutto bene dal punto di vista tattico. Guarda il suo team quasi incredulo… tanto era bello e difficile il colpo. Due palle break per Tsitsipas. Si scambia, il primo a sbagliare è Jannik, un diritto in scambio banale. BREAK Tsitsipas, travolgente, in controllo del match. Sotto di due set ed un break, Sinner non crolla, trova una giocata da campione e porta il game ai vantaggi. Si butta avanti il greco, tutto gli riesce, anche di volo (dove non sempre è perfetto). Consolida il vantaggio sul 3-1, e continua a martellare col diritto in risposta. Tutto gli riesce, anche delle risposte agganciate con la punta della racchetta che restano magicamente in campo, esattamente nell’angolo. 0-30, Jannik è di nuovo spalle al muro. Un’altra risposta fantastica provoca l’errore di Jannik all’uscita dal servizio. 15-40, due palle del doppio break. Sparacchia largo l’azzurro, ormai di pura frustrazione. 4-1 “pesante” per Tsitsipas, che ormai vede lo striscione del traguardo sul rettilineo. Si un amen siamo 5-1. Serve per chiudere il greco sul 5-2. Si procura un match point sul 40-30. Chiude subito, largo un rovescio di Jannik, oggi sotto tono col suo colpo più sicuro. Game Set Match Tsitsipas. Alza le braccia al cielo, si è meritato un’altra semifinale in Australia con un match meraviglioso, praticamente perfetto. Applausi. Ora aspetta il vincente di Medvedev – Auger Aliassime. Che prestazione Stefanos, tennis magnifico.

    GS Australian Open J. Sinner [11]342 S. Tsitsipas [4]666 Vincitore: S. Tsitsipas ServizioSvolgimentoSet 3S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-5 → 2-6J. Sinner 15-0 30-0 40-01-5 → 2-5S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-01-4 → 1-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-401-3 → 1-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-401-2 → 1-3J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-401-1 → 1-2S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-5 → 4-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-5 → 4-5S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-153-4 → 3-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-4 → 3-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4J. Sinner 15-0 30-0 40-01-3 → 2-3S. Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 1-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-5 → 3-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-5 → 3-5S. Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-4 → 2-5J. Sinner 15-0 30-0 40-01-4 → 2-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 40-151-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 40-00-3 → 1-3S. Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-2 → 0-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A0-1 → 0-2S. Tsitsipas 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1
    4 Aces 41 Double faults 264 % 42/66 1st serve in 68 % 53/7871 % 30/42 Win 1st serve 79 % 42/5354 % 13/24 Win 2nd serve 60 % 15/250 % 0/0 Break points won 100 % 4/467 % 4/6 Net points won 59 % 10/1724 % 19/78 Receiving points won 33 % 22/6618 Winners 300 Return winners 222 Unforced errors 285 Return unforced errors 064 Total points won 80209 kmh Fastest serve 216 kmh186 kmh 1st Serve Average 199 kmh146 kmh 2nd serve average 159 kmh LEGGI TUTTO

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    Tsitsipas: “Australian Open? Non sono più così sicuro…”

    Stefanos Tsitsipas

    Sguardo sofferente, con il ghiaccio sul gomito destro. Un’istantanea da Sydney di Stefanos Tsitsipas che non lascia affatto tranquilli. Il greco si è operato al gomito subito dopo il ritiro dalle ATP Finals di Torino, per risolvere un problema infiammatorio che lo tormentava da tempo. Si è detto molto fiducioso sul pronto in recupero, in tempo per iniziare al 100% il 2022. Il rientro in campo è stato più duro del previsto, con il gomito che ancora lo tormenta, tanto da mettere in serio dubbio la sua partecipazione all’Australian Open. Ecco le parole di Tsitsipas a riguardo.
    “È stato bello vedermi a un tale livello. non me l’aspettavo (dopo il match in singolare contro Schwartzman, ndr). Le cose hanno funzionato meglio di quanto pensassi. Sono stato in grado di colpire le palle che avevo paura di colpire due settimane fa, quindi sto andando nella giusta direzione. È stata una partita molto combattuta e mi sono divertito, nonostante abbia perso. Mi è piaciuto combattere, ho goduto l’emozione di lottare in campo. Mi è piaciuta l’atmosfera che le persone hanno creato”.
    “Ho un po’ di dolore. È normale. Ho servito più servizi di quanti ne abbia mai serviti nell’ultimo mese. Ho servito vicino a 180 servizi oggi credo. Mi sono allenato, cercando di fare 50, 60 servizi. Ho cercato di evitare il dolore. Ma devo finire la partita in qualche modo. Il mio servizio è molto calato, non ero proprio in grado. Non mi piacciono le scuse, ma non ero al 100% per servire  come volevo. Avrei voluto davvero evitare il dolore e servire meglio, perché mi avrebbe aiutato molto”.
    “Non so quali siano i miei piani futuri per questo torneo. Non sono veramente sicuro. Mi piacerebbe giocare, ma non so davvero come mi sentirò domani. Questa era una delle maggiori preoccupazioni: se giocherò questa partita oggi, come sarà il recupero domani? Era il problema con il doppio di domenica. Ho finito il doppio. Il giorno dopo, non ho potuto servire. non ero in grado. Ho sofferto molto. Quindi spero davvero di poter entrare in campo domani e allenare il servizio senza dolore. Questo è il mio obiettivo più grande in questo momento, aver recuperato al 100% il gomito. Ho fatto molte cose nelle ultime due settimane per cercare di proteggerlo il più possibile e riportarlo al 100%. In questo momento mi concentro sulla mia salute più di ogni altra cosa”.
    Tsitsipas torna all’infortunio e alle aspettative realistiche per l’inizio della stagione: “Il gomito migliora ogni singolo giorno. Il mio servizio mi ha deluso in questo match, ma credo che abbiamo un sacco di tempo prima che inizi l’Australian Open, e penso che se prendo le giuste precauzioni e seguo quello che dice il mio dottore, allora posso essere al 100% all’Australian Open. Sottoponendomi a quell’intervento (il 25 novembre, ndr), anche il dottore non era sicuro se fosse una buona idea giocare all’Australian Open. La mia guarigione è stata molto migliore di quanto si sarebbe aspettato rispetto ad altri giocatori che ha trattato in passato, quindi è rimasto sorpreso. È venuto a Dubai ed è stato sorpreso di vedermi raggiungere quasi il 100%. Probabilmente ho dei buoni geni, DNA, non lo so. È la prima volta che sperimento un recupero del genere, quindi ora non so cosa aspettarmi. Sto meglio, ma l’Australian Open chissà. Ho ancora tempo, ma vediamo come starò nei prossimi giorni”.
    Stefanos ha pertanto chiarito che l’impatto principale del problema al gomito è al servizio, il colpo che maggiormente ha risentito dall’infortunio e ora, in fase di recupero, continua a dargli problemi.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Stefanos Tsitsipas: “Niente di grave. Tra una settimana sarò quasi al 100%”

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199

    Stefanos Tsitsipas ha iniziato l’anno ritirandosi dal suo match di singolare in ATP Cup contro Hubert Hurkacz ma ha giocato poi in doppio.
    “Il mio gomito sta bene. Sono sollevato di sentirmi di nuovo normale dopo anni di sofferenza. Mi aspettavo che foste preoccupati, ma non è niente di grave. Sto usando alcuni muscoli che non potevo usare prima e ci vuole del tempo per prendere il ritmo ed arrivare al livello che voglio. Se non posso essere al 100%, non c’è motivo di giocare”, ha confessato dopo la partita in doppio.
    Alla domanda se sente il peso di aver causato la sconfitta contro la Polonia, Tsitsipas è stato onesto. “Non mi pento della mia decisione. È stato molto pensata e fa male perché voglio il meglio per la squadra. Mi sarebbe piaciuto andare in campo e giocare il mio miglior tennis, ma ho deciso di iniziare dal doppio. Mi sento più sicuro così. Con un certo periodo di recupero, il mio gomito sarà completamente recuperato da questa dura operazione. Tra una settimana sarò molto vicino al 100%”. LEGGI TUTTO

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    ATP Cup: Stefanos Tsitsipas assente nell’esordio della Grecia in singolare per il noto problema al gomito. Gli ellenici non sono competitivi

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199

    Non potrebbe essere inizio d’anno peggiore per Stefanos Tsitsipas.Il greco ha rivelato qualche giorno fa di essersi sottoposto a un intervento chirurgico al gomito destro a causa di un problema che era diventato cronico negli ultimi due anni e di essere molto soddisfatto delle sue sensazioni.
    Tuttavia, nelle intense sessioni di allenamento prima dell’inizio della ATP Cup 2022, ha sofferto ancora e per questo motivo ha decisivo di non giocare il match di singolare contro Hubert Hurkacz ma solo in doppio. Al suo posto è entrato Aristotelis Thanos, n.1076 del mondo. Dovremo essere molto attenti all’evoluzione di questo problema e se potrebbe compromettere la sua presenza agli Australian Open 2022. LEGGI TUTTO

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    Stefanos Tsistsipas e la nuova rinascita: “Ora posso giocare senza limitazioni. È stato difficile mentalmente competere per quasi due anni con questo problema”

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199

    Stefanos Tsitsipas si presenta per il 2022 con uno spirito diverso e la volontà di raggiungere nuovi obiettivi. Il greco ha terminato la stagione in modo negativo subendo un intervento chirurgico al gomito destro, ma è già tornato ad allenarsi e garantisce di aver finalmente superato un problema che lo tormentava da tempo. Mi sto allenando da sette giorni”, ha dichiarato.
    “Mi sono allenato per sette giorni. Ho ritenuto necessario fare l’operazione perché da anni provavo un dolore permanente mentre giocavo. Volevo tornare il più presto possibile, ma senza aver paura di avere una ricaduta. È fantastico essere in campo senza sentire dolore e capire che posso fare qualsiasi movimento. Sto usando un muscolo che non sapevo nemmeno esistesse, perché il mio infortunio mi ha impedito di usarlo in movimento”, ha detto a Sky Sports.
    Per tutto questo, Tsitsipas assicura di entrare con una dinamica completamente nuova. “Ora sono con un’ambizione totalmente rinnovata perché mi sono reso conto di aver cambiato il mio stile di gioco. Ora posso giocare senza limitazioni. È stato difficile mentalmente competere per quasi due anni con questo problema”, ha rivelato. LEGGI TUTTO

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    Tsitsipas: “Il gomito è ok, il 2022 sarà un grande anno per me”

    Stefanos Tsitsipas

    Stefanos Tsitsipas torna a parlare dopo l’operazione al gomito effettuata in Svizzera subito dopo il suo ritiro dalle ATP Finals di Torino. Il greco si dice molto fiducioso per la stagione che inizierà a breve in Australia, e conferma che l’intervento ha risolto il fastidio che lo tormentava da tempo.
    “Il mio gomito sta benissimo”, ha detto Tsitsipas durante un’apparizione sul canale televisivo greco ANT1. “Sono sicuro che tornerò al 100%. L’obiettivo è sicuramente quello di andare ancora più in alto. Spero che la preparazione vada bene e che il nuovo anno sia tre volte migliore di questa stagione”.
    “Nel complesso sono contento di dove mi trovo e penso che dovrò fare un passo in più e cercare di puntare ancora più in alto il prossimo anno. Ciò richiederà nuovi obiettivi e anche cercare di migliorare per diventare ancor più professionale e lavorare per trovare dove si trova quell’uno per cento, o il cinque per cento che ancora mi manca, dove posso trarne vantaggio. Ovviamente avrò a fianco il mio team per aiutarmi a raggiungere quel cinque percento che sto cercando”.
    Nel 2021 Tsitsipas ha disputato la prima finale in uno Slam, dove è stato due set avanti contro Djokovic prima di subire la rimonta del n.1 al mondo, e ha vinto il Masters 1000 di Monte Carlo. Proprio sul rosso ha ottenuto i migliori risultati in stagione, calando dell’estate in poi, a suo dire per colpa del problema al gomito che, grazie all’intervento, dovrebbe aver risolto.
    “Non mi ero mai ritirato in vita mia in una partita, e non poter terminare le Finals a Torino è stata una grande delusione” conclude Stefanos.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Una foto con Tsitsipas entra le top 100 dell’anno per il Time

    Lo scatto entrato nella prestigiosa top 100

    “Caravaggio”. Questo il nome evocativo dello splendido scatto che ritrae Stefanos Tsitsipas durante la finale di Roland Garros e che è entrato nella prestigiosa Top 100 del magazine Time per le foto più belle dell’anno. A catturare quel magico rovescio il fotografo Julian Finney, che si è detto lui stesso stupito per la bellezza del gioco di luci e ombre, con il personaggio che sembra emergere dal buio, proprio come nei capolavori del genio italiano della pittura di fine ‘500.
    “La bella luce, quella piena, che noi fotografi amiamo era svanita dal campo mentre il sole cominciava a tramontare dietro lo stadio. Senza un quinto set questo scatto non sarebbe stato possibile”, ha detto Finney al sito ATP. “Ero consapevole che sarebbero emerse nuove sacche di luce formate dal rinnovamento del campo centrale, ma quello che è successo in quel momento esatto era qualcosa che non avevo pianificato. È uno di quei momenti d’oro che vanno e vengono molto velocemente, devi essere svelto nel catturarlo”.
    “Ciò che era così speciale era la luce scarsa che irradiava attraverso una passerella nella parte alta dello stadio, mentre allo stesso tempo si rifletteva anche su una finestra alcune file dietro di me. Stefanos stava giocando un rovescio in back nel punto di luce, molto limitato. È venuto tutto insieme. È il tipo di illuminazione che ti aspetteresti da uno studio allestito per catturare quel tipo di scatto, invece è venuto naturalmente”.
    Finney ha usato una lente 24-70mm in questo bellissimo scatto: “Il modo in cui la luce si diffonde, proprio nel punto esatto in cui ha colpito, il tempismo, anche la sua maglietta bianca a contribuire nell’elevare il riflesso della luce, tutto ha funzionato. Appena scattato ho guardato immediatamente lo schermo della mia macchina fotografica, ero sicuro di aver catturato un’immagine molto speciale. Un amico ha detto che ha avuto la sensazione di un dipinto di Caravaggio, un bel complimento! Penso anche che il fatto che nessun altro abbia avuto la stessa immagine, cosa che non accade spesso di questi tempi, è qualcosa di cui fare tesoro”.
    Davvero complimenti al bravo fotografo, capace di immortalare il bel gesto tecnico di Tsitsipas con un gioco di luci e ombre che rende la composizione magica. Quando si dice “il tennis è arte”, questa foto è l’esatta dimostrazione.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO