More stories

  • in

    Basket, finali Nba: Miami spreca il primo match point, Boston riapre la serie

    ORLANDO – Forza e orgoglio per tenere in vita i sogni per il titolo. Boston annulla il primo match point a Miami in gara-5 della finale della Eastern Conference. I Celtics prima rimontano uno svantaggio di 12 punti, poi ribaltano gli Heat andando a vincere 121-108 riaprendo così la serie che vede sempre i floridian avanti, ma per 3-2.Rimonta da recordI 41 punti messi a referto da Boston nel terzo quarto rappresentano la miglior frazione offensiva in questi playoff dei biancoverdi, che passano dal -12 al +12 nel giro di poco più di un quarto d’ora di gioco. Un colpo a cui Miami non riesce a replicare nel finale. Un successo a suo modo storico per Boston e una prova di carattere con pochi precedenti anche per una squadra gloriosa e ricca di storia come i Celtics. I 12 punti recuperati in un match da vincere a tutti i costi sono infatti il margine più ampio che i biancoverdi sono riusciti a ribaltare negli ultimi 25 anni in una post-season.Tatum vince la sfida contro AdebayoEroe della serata un Jayson Tatum scatenato soprattutto al rientro dagli spogliatoi quando Boston approfitta dei nove possessi consecutivi di Miami senza canestri – la striscia negativa più lunga della serie per gli Heat – e piazza un 13-0 che toglie fiducia, prima ancora del margine di vantaggio, a Miami. Merito dei 17 punti a referto nella frazione del n°0 biancoverde, che chiude alla fine con 31 punti, 10 rimbalzi e 6 assist una partita condotta da leader. Miami si consola con i 23 punti di Goran Dragic, mentre delude Adebayo, autore di 13 punti, condizionato probabilmente dal problema al polso. LEGGI TUTTO

  • in

    Basket, finali Nba: LeBron e Davis abbattono Denver, Lakers sul 3-1

    ORLANDO – Nel segno di LeBron James ed Anthony Davis. E non poteva essere altrimenti gara-4 della finale della Western Conference tra i Los Angeles Lakers e i Denver Nuggets con i californiani che vincono 114-108 e volano sul 3-1 nella serie, a una sola gara dalle Finals per il titolo che mancano ormai da 10 anni. Ora, però, i gialloviola dovranno fare molta attenzione, perché in questi playoff Jokic e compagni sono stati in grado di rimontare per ben due volte, sia contro gli Utah Jazz che contro i LA Clippers, proprio dall’1-3 per poi vincere in gara-7.Basket LEGGI TUTTO

  • in

    Basket, si alza il sipario sulla serie A. Recalcati: “Milano favorita, ha tutto per imporsi”

    ROMA – Dopo il gustoso antipasto della Supercoppa italiana alzata da Milano, sabato sera la sfida tra Treviso e Trento alzerà il sipario sul campionato di serie A. Un torneo che si preannuncia ricco di contenuti tecnici, anche se alle prese con le limitazioni imposte dal coronavirus. Forte di una carriera costellata di successi prima come giocatore e poi in veste di allenatore, con tre scudetti conquistati da tecnico in piazze diverse (Varese, Fortitudo e Siena) e l’argento olimpico alla guida della Nazionale, Carlo Recalcati fa per noi le carte al campionato. Coach, come ha vissuto i mesi senza basket?”Si è trattato senza dubbio di un’esperienza nuova. Viste le notizie poco confortanti sono stato tra i primi a sostenere che lo sport doveva fermarsi. Non mi sono affatto meravigliato che si potesse passare un periodo senza basket”.La riapertura parziale degli impianti è già un segnale incoraggiante…”Sono stato a vedere la finale di Supercoppa. Devo essere sincero, non credo che assisterò dal vivo a un’altra partita finché non sarà possibile farlo in piena libertà. Stare a tre sedili di distanza dalla persona con la quale sei andato al palasport, senza poter scambiare opinioni e con lo steward che ti intima di alzare la mascherina se scivola sotto il naso, non permette di godersi appieno un evento sportivo. Non mi meraviglia che durante la Supercoppa il 25% di capienza consentita non sia mai stato raggiunto”.Basket LEGGI TUTTO

  • in

    Basket, la serie A riparte con un nuovo trofeo e lo sponsor

    MILANO – La Lega Basket è pronta al rilancio dopo lo stop forzato per il coronavirus che ha costretto a dichiarare conclusa in anticipo la scorsa stagione senza assegnare il titolo. Dopo l’antipasto della Supercoppa vinta da Milano, per il campionato 2020-21 che scatta sabato con l’anticipo tra Treviso e Trento, avremo un nuovo trofeo, un nuovo sponsor e anche un nuovo partner per aiutare la Lega a crescere. A presentare le novità è stato il presidente Umberto Gandini che inoltre ha annunciato gli accordi con Eurosport e Rai che si sono aggiudicati i due bandi per i diritti tv per le prossime due stagioni mentre i club hanno indicato all’unanimità Federico Casarin, presidente di Venezia, come candidato in rappresentanza della Serie A per il ruolo di consigliere federale in vista dell’Assemblea elettiva della Fip che si terrà il prossimo novembre e dove i club sosterranno la rielezione di Gianni Petrucci.Per la prima volta un trofeo unicoIl campionato di A scatta sabato e metterà in palio per la prima volta un trofeo unico, originale ed esclusivo. La novità è stata ideata dal presidente della Lba, Gandini, progettata dal visual designer Paolo Guidobono, cofondatore di FoolBite, e realizzata da GDE Bertoni, leader nel settore (è l’azienda che produce il trofeo che viene assegnato a chi vince la coppa del mondo di calcio), guidato da Valentina Losa. “Appena sono diventato presidente – ha detto il presidente Gandini durante la conferenza stampa di presentazione a Milano – ho notato la assenza di un trofeo in grado di rappresentare un carattere distintivo del nostro torneo e per chi se lo aggiudica e questo è diventato subito un obiettivo da raggiungere”.Basket, serie A: il nuovo trofeo del campionatoUnipolSai Assicurazioni nuovo sponsor unicoDopo una stagione di vuoto, il campionato torna ad avere un title sponsor grazue all’accordo triennale con UnipolSai Assicurazioni. L’accordo prevede anche la presenting sponsorship di UnipolSai per la Final Eight di Coppa Italia e per la Supercoppa. “C’è soddisfazione perché abbiamo lavorato su questo accordo per alcuni mesi, con determinazione, ma c’è anche orgoglio perché la scelta fatta da UnipolSai di legarsi alla Serie A di basket è un tangibile segnale della bontà del percorso che abbiamo intrapreso, sempre un passo avanti”, ha detto ancora Gandini – UnipolSai si unisce quindi alle altre grandi aziende che negli anni hanno trovato nel nostro sport un ideale compagno di viaggio in grado di veicolare al meglio e più di tutti non solo il loro nome ma anche i loro valori”.Infront per far crescere la LegaC’è poi l’accordo con Infront per la gestione in esclusiva dei diritti marketing, sponsorship e digitali fino alla stagione 2022/2023. L’azienda si occuperà della ricerca sponsor e della loro gestione sia a livello di Lega, sia degli eventi organizzati sul territorio nazionale (campionato, Coppa Italia e Supercoppa), oltre ad attività e iniziative anche di carattere non agonistico che siano direttamente ed esclusivamente gestite dalla LBA. Infront inoltre sarà responsabile dell’investimento per e della realizzazione di un progetto di valorizzazione dei canali digitali della Lba. “L’accordo con Infront rappresenta una svolta per il basket di vertice – ha sottolineato ancora Gandini – e ha come obiettivo quello di ampliare sempre di più la piattaforma degli interessati al nostro campionato, rafforzando il legame con chi già ci segue e raggiungendo nuovi utenti. Un traguardo che solo una programmazione a medio e lungo termine è in grado di assicurare e grazie a Infront, con questa partnership strategica, sono sicuro che raggiungeremo i risultati che ci siamo prefissati”, ha concluso il numero uno della Lega. LEGGI TUTTO

  • in

    Basket, play-off Nba: un super-Herro stende Boston, Miami vede le Finals

    ORLANDO – Notte magica quella di Orlando per Tyler Herro che a soli 20 anni entra nella storia della Nba diventando il miglior rookie degli ultimi 35 anni in una finale di Conference, con i suoi 37 punti, infatti, supera i 35 di Andrew Toney, diventando il quarto giocatore di sempre a superare la soglia dei 30 punti in una gara playoff a soli 20 anni. Prima di lui ci erano riusciti solo Magic Johnson, Rose e Brandon Jannings. La guardia degli Heat, però, si piazza subito alle spalle dell’ex Lakers che con i gialloviola segnò 42 punti in gara 6 delle Finals 1980. Con 14/21 dal campo, 5/10 da tre punti e 4/4 ai liberi, Herro permette a Miami di superare Boston 112-109 in gara-4 della finale della Eastern Conference e portarsi sul 3-1 nella serie, a una sola partita dalle Finals per il titolo.Miami non è solo HerroÈ anche la miglior prestazione di sempre per un rookie degli Heat ai playoff: ad oggi il record apparteneva a Dwyane Wade con 27 punti nel 2004, Herro ne ha messi a segno 17 nel solo quarto quarto. “È competitivo, ma umile, ha fiducia, ha un coraggio fuori dal comune”, lo elogia coach Spoelstra. Ma è tutta Miami a funzionare: 24 punti per Butler, 22 per Dragic, 20 punti e 12 rimbalzi per Adebayo, alle prese poi con un problema alla spalla che però non preoccupa. Boston si ritrova ora con le spalle al muro, nonostante un Jayson Tatum che sigla tutti i suoi 28 punti nel secondo tempo, trascinando i Celtics dal -12 al +1 prima del controbreak Heat che ribalta ancora la partita.Mea culpa Tatum, Boston non può più sbagliareA 16″ dalla fine la tripla di Brown riporta comunque Boston a un possesso di distanza (107-104), poi l’ennesimo capolavoro di Herro e il libero di Butler a 1″1 dalla sirena che sentenziano la sfida. “Sono rimasto a zero per tutto il primo tempo e questo è inaccettabile, so di dover giocare meglio”, fa autocritica Tatum. Per Boston in doppia cifra anche Jaylen Brown (21 punti), Kemba Walker (20 pt), Gordon Hayward (14 punti) e Marcus Smart (10 punti e 11 assist). Venerdì notte c’è gara 5: Heat a un passo dal sogno, i Celtics non possono più sbagliare. LEGGI TUTTO

  • in

    Basket, Nba: Denver-Lakers 114-106, i Nuggets riaprono la serie. E Murray dà una gomitata a LeBron

    ORLANDO – Squillo d’orgoglio di Denver e serie finale riaperta. In gara-3 della Western Conference i Nuggets superano 114-106 i Lakers, giocando un match praticamente perfetto che riapre i giochi che ora vedono la franchigia di Los Angeles avanti 2-1.Murray e Grant decisiviDopo il primo quarto di sostanziale parità (29-27 per i Nuggets), Denver allunga le mani sulla gara nel secondo periodo e da lì fa gara di testa arrivando ad avere anche 20 punti di vantaggio sui Lakers (il peggior deficit mai fatto registrare in tutti i playoff da LA). Poi però sei palle perse consecutive e i recuperi difensivi di Rajon Rondo lanciano il parziale di 19-2 dei californiani che si riportano anche a -2 nei minuti finali. A chiuderla ci pensa un 13-8 dei Nuggets firmato da 8 punti consecutivi di Jamal Murray fino al 114-106 finale. E’ proprio il numero 27 il protagonista di gara-3, una partita che chiude a due soli rimbalzi dalla tripla doppia. Decisivi i suoi 28 punti con 10/17 al tiro e anche 4 triple a segno, ma soprattutto i suoi 12 assist, massimo in carriera per lui, oltre agli 8 rimbalzi. Il fattore X nella vittoria dei Nuggets per coach Malone si chiama però Jerami Grant: firma il suo career high ai playoff con 26 punti e un ottimo 7/11 al tiro. Ancora più significativi forse i 12 liberi conquistati (10 realizzati) in 34 minuti di grande impatto sulla partita. Non manca ovviamente il contributo della superstar della squadra, Nikola Jokic, che chiude in doppia doppia con 22 punti e 10 rimbalzi, aggiungendoci anche 5 assist.Gomitata a Lebron JamesLeBron James chiude gara-3 con la tripla doppia numero 26 in carriera ai playoff, 4 in meno di quelle di Magic Johnson, leader all-time. È però una tripla doppia speciale anche per lui: la seconda con almeno trenta punti in questi playoff (dopo quella di gara-5 contro Portland), impresa mai riuscita a nessun Lakers (James Worthy e Jerry West ne contano una). Per l’ex Cleveland serata da 30 punti, 11 assist e 10 rimbalzi con 14/23 al tiro, che però non sono bastati a evitare la sconfitta i gialloviola. Da segnalare poi che Murray e James sono stati protagonisti di un episodio colorito a inizio ripresa. Dagli sviluppi di una rimessa laterale, il giocatore di Denver non ha esitato a colpire con il gomito in faccia l’avversario. James ovviamente non ha fatto nulla per nascondere il colpo, volando a terra e inchiodando Murray alle sue responsabilità. Gli arbitri alla fine hanno deciso di punirlo con un fallo flagrant-1 – una scelta che vede d’accordo anche lo stesso LeBron: “Ho portato un blocco e il suo gomito era alto. Onestamente, non mi sono posto il problema se il suo fosse un fallo flagrant di tipo 1 o 2, non avrei mai voluto che fosse costretto ad abbandonare il parquet. Amo la competizione, non penso lo abbia fatto di proposito”. Episodio che accende ancora di più la sfida, appuntamento ora giovedì notte italiana per gara-4. LEGGI TUTTO

  • in

    Basket Nba, finale Ovest: tripla di Davis sulla sirena, Lakers sul 2-0 con Denver

    ORLANDO – Una tripla sulla sirena di Anthony Davis regala ai Los Angeles Lakers il punto del 2 a 0 nella finale della Western Conference e condanna Denver all’ennesima, stavolta forse impossibile rimonta dopo quelle contro Jazz e Clippers nei turni precedenti. Al suo primo canestro decisivo in carriera nei playoff Nba, il lungo di Los Angeles ha trascinato i suoi nei minuti finali di gara 2, finita 105-103, segnando gli ultimi 10 punti. Per Davis una serata da 31 punti, 9 rimbalzi, 11/23 al tiro (2/4 da tre) e 7/7 ai liberi, ma soprattutto la giocata decisiva sulla rimessa laterale quando mancavano soltanto 2.1 secondi al termine del match: “Non ho mai avuto un dubbio, vivo per questi tiri”, ha spiegato l’ex New Orleans dopo aver regalato il successo ai Lakers gridando “Kobe”, “perché Bryant quel tiro lo avrebbe certamente segnato”.Basket LEGGI TUTTO

  • in

    Basket, Supercoppa: vince l'Olimpia Milano, Virtus Bologna battuta in finale 75-68

    BOLOGNA – Il primo trofeo della nuova stagione di basket lo conquista Milano. Nella finale di Supercoppa italiana l’Olimpia, grazie a una grande prova difensiva e ai 17 punti messi a segno da Datome, batte la Virtus Bologna 75-68. A Teodosic vengono concessi appena 6 punti e neppure l’infortunio di Micov e un terzo periodo sterile offensivamente impediscono agli uomini di Messina di trionfare. Milano parte forte e nel quarto di apertura tocca il massimo vantaggio sul +6, tenendo il margine pressoché costante fino al 21-16 di fine frazione, nonostante la scarsa mira dall’arco. Nel secondo periodo l’Ax Armani si sblocca da tre e porta il distacco in doppia cifra. Problemi di falli costringono Messina ad attingere forze fresche dalla panchina: la risposta è positiva e all’intervallo lungo la Virtus è sotto 45-33. Al ritorno sul parquet Bologna mostra maggiore determinazione e alza l’intensità difensiva, mettendo in crisi gli ingranaggi offensivi di Milano che segna la miseria di 8 punti e permette alle V nere di riportarsi a sole due lunghezze di distanza (53-51). Nell’ultimo quarto Milano ritrova fluidità in attacco e torna a incrementare il divario fino alla tripla di Rodriguez, che di fatto chiude i giochi.Messina: “Vittoria che dà fiducia””Abbiamo disputato un buon torneo. La Virtus è una grande squadra, vincere qui ci fa piacere e ci dà fiducia per il resto della stagione. Siamo stati avanti per 40 minuti, sono molto contento – ha commentato il coach di Milano, Ettore Messina – In più abbiamo perso Micov subito nel primo quarto. Come in tutte le partite secche, era importante non concedere parziali di sei-otto a zero, non concedere rimbalzi offensivi, non permettere agli avversari di imporre il loro gioco”. Ax Armani Exchange Milano-Segafredo Virtus Bologna 75-68(21-16, 45-33, 53-51)Milano: Delaney 11, Micov 2, Brooks, Hines 9, Punter 14, Moretti ne, Biligha, Rodriguez 9, Datome 17, Cinciarini 2, Tarczewski 6, Moraschini 5. Allenatore: Messina.Bologna: Adams 2, Abass 12, Nikolic ne, Pajola 2, Gamble 12, Alibegovic 13, Teodosic 6, Weems 5, Ricci 4, Markovic 3, Tessitori ne, Hunter 9. Allenatore: Djordjevic.Arbitri: Mazzoni-Lo Guzzo-Bongiorni.Note – Tiri liberi: Milano 16/24, Bologna 14/17. Usciti per cinque falli: nessuno.   LEGGI TUTTO