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    Capitan Tiberti confermato da Brescia: “Ho voglia di lottare per grandi obiettivi”

    Ha guidato la Consoli alla conquista della sua prima Coppa Italia di A2 portandosi a casa il titolo di MVP e nel weekend successivo ha fatto danzare i suoi attaccanti in un crescendo che li ha portati anche al traguardo della Supercoppa, eppure Simone Tiberti non si racconta tanto attraverso le vittorie, quanto davanti ai momenti difficili, in cui serve restare lucidi e tenere unita la squadra.

    Quella che ha ringraziato a gran voce nei saluti di fine anno, lasciando intendere che la Consoli è o tutti o nessuno, non ci sono individualismi e protagonismi, ci sono lavoro e spirito di gruppo.Ed è con quelli che i tucani si sono risollevati dopo l’esclusione inattesa dai Play off e si sono fatti largo tra le big di stagione per andare a prendersi la scena in Coppa, senza clamori, con calma e tranquillità. Dopo la sconfitta agli ottavi di a Reggio Emilia, il 5 biancazzurro ha saputo sferzare i compagni senza dar loro attenuanti e ha toccato i tasti giusti, perché da quel 21 aprile la voglia di andare a bersaglio e l’intesa in campo sono state l’arma in più. Nei weekend di Cuneo e Grottazzolina tanta parte del successo è venuta proprio dalla compattezza del gruppo bresciano, che ha fatto quadrato attorno al suo capitano non in condizioni fisiche perfette, comunque in campo ad onorare la Final four.

    Simone Tiberti, oltre alla tecnica e alla visione di gioco, ha questa dote: è un leader, uno che ispira e non ha paura di quella responsabilità.Lo confermano i numeri: la prossima sarà la decima stagione con la maglia della sua città, dopo le precedenti quindici passate sui campi di A2 e Superlega. A quasi 44 anni ha messo da parte 1085 punti dei quali 321 muri, 157 ace e 361 attacchi e non è pronto a smettere.

    “Dico sempre che navigo a vista e che decido cosa sarà del campionato successivo anche in base a come è andata la stagione – spiega il capitano -. E quest’anno sono particolarmente contento di continuare: sia la voglia che ho ancora di giocare che i risultati recenti mi hanno convinto. Ho tanta motivazione e voglia di stare in gruppo e lottare per i grandi obbiettivi. La rosa di quest’anno è molto competitiva ma la pallavolo è sport in cui in campo non scendono i valori ipotetici e i nomi, serve invece dimostrare di essere i più bravi di partita in partita. Spero che la Coppa e la Supercoppa abbiamo insegnato che si vince soffrendo e si vince aiutandoci”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tiberti alza la Coppa: “Una finale giocata così ce la siamo costruita insieme”

    Maturità ed esperienza in una metà campo, freschezza esplosiva nell’altra: questi gli ingredienti della 27° Finale di Del Monte Coppa Italia che non ha tradito le attese e ha regalato di nuovo ai tucani l’emozione dell’inno nazionale in un Palasport caldo e accogliente.

    Stavolta, però, c’è il premio più bello, l’impresa di un gruppo stoico che sopra ogni cosa mette in campo la voglia di vincere. Superiore in tutti i fondamentali, la Consoli azzera le chance di Consar ed è lei la squadra incontenibile che esplode i suoi colpi uno dopo l’altro, conquistando il suo trofeo.  

    Il servizio dei tucani è un’arma in più, ma è la voglia di andare su tutti i palloni quella che emerge sin dalle prime battute. Il 6+1 bresciano è sfrontato, coraggioso e intelligente, tatticamente superiore e domina con convinzione l’avversaria spuntata. La gara si chiude in tre set, i tucani possono fare festa con i propri tifosi e dirsi che se la sono proprio meritata, questa Coppa.

    Roberto Cominetti: “Questo palazzetto a me porta fortuna, due anni dopo arriva quest’impresa. Credo che siamo stati davvero bravi ad arrivare qui e a giocare una buona pallavolo. Stasera possiamo essere orgogliosi di noi, siamo stati ordinati e tatticamente abbiamo interpretato il match molto bene, una grande partita corale. Giocare con Tiberti di sicuro aiuta: è un grandissimo capitano, che, nonostante si fosse fatto male sabato mattina, ha dato tutto. Noi lo abbiamo aiutato, ma lui è bravo a gestire tutti noi e a portare calma ed equilibrio in campo”.

    Simone Tiberti, MVP della Finale: “Ce l’abbiamo fatta.  È stata una due-giorni dura per me dal punto di vista fisico. Ringrazio il nostro fisioterapista Simone e la società che con Robi Zambonardi si fa in quattro per arrivare a questi livelli. Ringrazio anche i miei compagni che mi hanno aiutato tanto in campo e i nostri tifosi che sono venuti a sostenerci. La dedica va al mio papà, che si sarebbe molto divertito stasera”.

    Niels Klapwijk, top scorer con 23 punti e un mostruoso 63% in attacco impreziosito da 2 muri: “Sono felice perché è stata proprio una bella partita. E’ fantastico vincere la coppa con questo gruppo, perché ha lavorato duro e ha avuto anche momenti difficili, ma è un gruppo speciale che si è meritato il premio stasera, perché abbiamo condotto dal primo all’ultimo punto la gara”.

    Coach Zambonardi: “Una vittoria prestigiosa voluta fortemente dai ragazzi che stasera hanno giocato una grandissima partita in tutti i fondamentali. Una bella soddisfazione per noi e i tifosi e la nostra città. L’augurio è che sia un punto di partenza verso nuovi ambiziosi traguardi”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Brescia, Tiberti vuole alzare la Coppa: “Siamo venuti qui per vincere, tenteremo l’impresa”

    E’ finale per la Consoli Sferc Brescia che, liquidata 3-1 Porto Viro nella gara di semifinale, domenica alle 17.30 si giocherà la Coppa Italia contro Ravenna.

    Le voci dei protagonisti:

    Coach Zambonardi: “Una grandissima prestazione corale, a dispetto delle difficoltà fisiche che ci hanno complicato la serata. Tutto il gruppo ci ha messo determinazione e grinta per regalare a Brescia la sua seconda Finale di Coppa. Su tutti una menzione speciale la meritano Tiberti, che ha giocato nonostante l’affaticamento alla schiena, e Stefano Ferri, determinante sia a Siena che qui con il suo ingresso a muro”.

    Simone Tiberti: “Siamo in finale ed è stata dura: abbiamo giocato a sprazzi e non abbiamo fatto la nostra miglior partita, ma ci sta. C’era la tensione e c’era anche un avversario forte, ma siamo molto contenti. Siamo venuti qui per vincere e domenica tenteremo l’impresa”.

    Nicola Candeli: “Grande partita, tosta e portata a casa nonostante un secondo set in cui ci hanno messo sotto pressione. Bravi noi a ripartire e chiudere con due set fatti bene. Ora riposiamo, pensiamo a dare il massimo e ad esprimere il nostro gioco al meglio in finale”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Brescia, capitan Tiberti ammonisce: “Poco battaglieri, senza sicurezze e fiducia. Così non va”

    Di Redazione In casa Atlantide Brescia ci si interroga su cosa stia succedendo nelle ultime giornate. Certo, sono arrivate anche vittorie e non solo sconfitte, ma le partite si allungano al tie break anche quando si potrebbe spingere e chiudere al quarto o addirittura al terzo parziale. E così, tie break dopo tie break, vinto o perso, si perdono comunque uno o due punti importanti in chiave classifica. Classifica che vede Brescia ferma al decimo posto, con 12 punti in 10 partite. “Anche le partite che sembrano in nostro controllo, poi ci sfuggono, sicuramente ci manca qualche sicurezza. In ogni gara è capitato che, dopo aver vinto un set in maniera ottimale, poi, in quello dopo, pareva non fosse successo nulla; è come se non ci facesse stare più tranquilli, anzi facciamo fatica a ritrovare la fiducia. Poi, quando iniziamo male, è difficile recuperare, forse il fatto che non ci esprimiamo come vorremmo non aiuta a trovare tutte le certezze. Una questione tecnica, ma anche psicologica. Dovremmo essere più spavaldi e tranquilli” è la reason why di capitan Simone Tiberti, nelle dichiarazioni riportate nell’edizione odierna di Brescia Oggi. L’ultimo esempio di quanto sopra esposto arriva dalla partita di domenica scorsa, persa al tie break contro la Synergy Mondovì: sotto 1-0, Tiberti e compagni hanno rimontato e superato 1-2 per poi calare nuovamente e lasciare la vittoria ai padroni di casa della Vbc. “Veniamo da una bella stagione terminata con la finale playoff per la promozione e ci portiamo dietro questo risultato, ma dobbiamo ricordarci che la vittoria va sudata e che a volte siamo troppo poco battaglieri. Devi avere un certo tipo di atteggiamento e di spirito, e noi a Mondovì, dal 4° set, l’abbiamo perso. Sapevamo che non sarebbe stato facile e che avremmo dovuto essere spietati, ma non è andata così”. Ora testa all’ostica partita contro la seconda piazza Agnelli Tipiesse Bergamo: “Sarà una gara molto difficile, dovremo affrontarla a viso aperto e con spavalderia, senza pensare all’avversario, ma solo a noi” chiosa Tiberti. LEGGI TUTTO

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    Brescia si rimette al lavoro: “Ripetere gli ultimi due anni non sarà facile”

    Di Redazione L’ora è finalmente giunta: la nuova Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia ha un volto, che lunedì pomeriggio si è svelato ai primi tifosi radunatisi al Palazzetto Molinari di Caionvico per salutare i Tucani. Gli atleti veterani hanno dato il benvenuto alle new-entry della rosa bresciana, prima di iniziare insieme la preparazione atletica seguendo le indicazioni del rodato staff tecnico Zambonardi–Iervolino–Scatoli. Il ritmo di lavoro sarà decisamente incalzante e distribuito tra pesi, sedute tecniche e allenamenti sulla sabbia dell’Arena Beach di Cellatica, che consentiranno ai quindici biancazzurri di arrivare pronti per la prima sfida contro Ortona del 10 ottobre. Il tempo a disposizione va sfruttato al meglio per costruire anche l’armonia di gruppo e a tale scopo è stato pensato il ritiro al mare, al Blumen Hotel di Viserba di Rimini, tra il 14 e il 18 settembre, all’interno del quale troverò spazio il test amichevole con Fano (A3) del 17 settembre. Gli appuntamenti ormai classici con le sfide precampionato prevedono inoltre il Trofeo Città di Lumezzane del 25 settembre contro Reggio Emilia e il match al PalaGeorge contro Bergamo del 28; si chiuderà con il test al San Filippo contro i Diavoli Rosa (A3) del 6 ottobre.Le prime voci raccolte sul parquet sono quelle dei nuovi (e omonimi) innesti, Stefano Patriarca e Stefano Giannotti: “Ripetere i risultati delle ultime due annate di Brescia sarà difficile, soprattutto con un campionato livellato come quello che ci aspetta – attacca il centrale –. Io parto con i piedi per terra e l’umiltà che serve a pensare partita dopo partita, senza pormi né obbiettivi, né limiti, in questo momento. Inizio questa stagione con emozione, perché qui a Brescia ritrovo Mimmo Iervolino come assistente allenatori: era l’idolo della squadra della mia città natale (Agnone), quando iniziai a giocare io!“.L’opposto padovano sa che la sua è un’eredità ancor più pesante: “Farò il possibile per non far rimpiangere Bisi e mi preparo alla sfida sfruttando il gruppo che ho a disposizione. Arrivo da una categoria inferiore, vero, ma metterò tutto il mio impegno nel lavoro necessario a colmare il divario“.L’ultima parola spetta a capitan Simone Tiberti: “Ripartiamo con il solito spirito, quello che anno dopo anno ci ha permesso di fare sempre qualcosa in più. E oggi non possiamo certo nasconderci dietro ad obiettivi risicati: vogliamo almeno confermare quanto di buono fatto sin qui, anche se poi i risultati in questa A2 restano difficili da prevedere. La squadra, pur con qualche modifica, ha mantenuto la sua ossatura, con giocatori comunque esperti che conoscono bene la categoria. Si tratta di oliare certi meccanismi, innescare alcuni automatismi e riprendere dalle cose buone messe in campo nel finale della stagione passata“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Atlantide Brescia, il ringraziamento del Sindaco: “Gruppo di persone di valore”

    Di Redazione Il girono dopo una sconfitta che premia l’avversario con la promozione in Superlega, ci si aspetterebbe si masticasse amaro in casa Atlantide e, se un pizzico di rammarico è certamente presente negli sguardi di atleti e allenatori, attorno a loro il clima è invece ben diverso. Lo dimostra l’invito del sindaco Del Bono a Palazzo Loggia, arrivato giovedì, all’indomani del fischio finale di Gara 3, per salutare i Tucani del volley. Tifosi, stampa e staff hanno più che altro voglia di ringraziare e festeggiare una squadra che, nelle parole di Alberto Cisolla, uno dei suoi protagonisti più illustri, ha condotto un finale di stagione epico. L’aggettivo è più che mai azzeccato: la prima società cittadina, nata nel 2001 per volontà di Giuseppe Zambonardi che ora prosegue sotto la guida di suo figlio Roberto, direttore tecnico e coach della squadra di A2, sta portando avanti con determinazione e con il sostegno di una buona rete di imprenditori locali un progetto che ogni anno cresce e stupisce. Pur senza i mezzi di sodalizi più blasonati, la Gruppo Consoli Centrale McDonald’s è arrivata ai Play Off superando le difficoltà organizzative e sanitarie legate ai rinvii per Covid e anche qualche infortunio che a metà stagione ha reso più complicato il cammino. Con una rosa essenziale e con una panchina fatta di tanti giovani bresciani, fondamentali per la squadra, ma non ancora del tutto spendibili in match di play off, i Tucani hanno stretto i denti e, con coraggio, umiltà e lavoro, oltre a tanta esperienza e molta tranquillità, sono arrivati nell’Olimpo delle grandi. Ottava al termine della Regular Season, i pronostici l’hanno sempre data sfavorita, ma la formazione di coach Zambonardi si è liberata prima di Castellana Grotte agli Ottavi, poi della fortissima Bergamo ai Quarti, capolista indiscussa e candidata alla promozione, e infine di Siena in semifinale, altra corazzata costruita per tornare nella massima serie. Nove match esaltanti per Tiberti e compagni, che, con una grande intensità dal punto di vista dell’impegno fisico, hanno fatto approdare i Tucani  alla Finale contro Taranto con merito, ma di certo con le energie in riserva. Tanta parte di queste è stata spesa in Gara 1, dominata fino ad un passo dalla vittoria, ma scivolata via sotto i colpi di un’ avversaria più fresca, anche se solo a tratti più forte.L’epilogo di mercoledì, con Taranto che viene promossa dopo il terzo successo, non è così amaro, se lo si inquadra nel percorso bianco blu degli ultimi due mesi, e  lo testimonia il Primo cittadino di Brescia, Emilio Del Bono: “Il valore straordinario dell’esperienza di Atlantide è racchiuso non solo nei suoi successi sportivi, ma è il frutto di un percorso che mira a costruire un radicamento che dura nel tempo. Il valore di questa società è dato dal fatto che semina, garantisce un futuro ai giovani del movimento sportivo ponendosi come una famiglia e come un riferimento. Ed è un buon riferimento, perché questo è un gruppo di persone di valore, prima che di grandi atleti. Grazie per l’impegno e complimenti per questa annata speciale”. La risonanza mediatica che questa squadra sta finalmente ottenendo ci si augura sia un trampolino di lancio per la prossima stagione, verso la quale i suoi capisaldi sono già proiettati, con l’intenzione di continuare ad aggiungere traguardi. “Questa Finale è un passettino in più rispetto a quella di Coppa Italia della scorsa stagione. Questo gruppo deve essere orgoglioso perché ha sopportato periodi difficili, senza mai usarli come alibi: arrivare dove siamo arrivati ha per noi un valore ancora più grande. Atlantide continua a crescere e vogliamo farlo anche l’anno prossimo.”, dice l’ex nazionale Cisolla.“Siamo amareggiati perché eravamo vicini ad un gran traguardo e forse questa era l’annata buona, ma, a parte il rammarico, siamo contenti di come abbiamo affrontato la serie di Play Off, senza farci abbattere dalle rimonte subite. Ringraziamo società e staff per gli sforzi fatti per garantirci di giocare ai ritmi che questa fine stagione ha imposto. Due finali in due anni sono un bel tesoro: speriamo nella prossima stagione…Che sia la volta buona”, gli  fa eco capitan Tiberti. Il presidente Gianni Ieraci: “Complimenti  a squadra e staff: le cose non vengono per caso e questo gruppo ha dimostrato nei fatti di meritarsi ulteriore sostegno da parte degli imprenditori bresciani”. Chiude coach Zambonardi, anima di Atlantide: “Voglio sottolineare la tenacia e la determinazione sia dei nostri giovani che, anche se non sono premiati dalla presenza in partita, si sono sempre impegnati al massimo, sia dei più esperti, che non si siedono mai sulla gloria”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tiberti: “Gara 1 ci dice che domenica ce la possiamo giocare”

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    Brescia cede il passo ai Lupi. Cisolla: “Santa Croce ha fatto una grande partita”

    Di Redazione
    Match teso, come da pronostico: Consoli Centrale McDonald’s Brescia riceve bene in avvio ma regala qualcosina in contrattacco e non è sempre reattiva in seconda linea, contro una Santa Croce efficace a muro e più determinata sia in attacco che nei recuperi. Nel secondo parziale i Tucani non riescono a capitalizzare l’iniziale vantaggio e si complicano la vita, lasciando spazio alla sicurezza crescente degli ospiti. Nel terzo la difesa di casa sembra a tratti più arrendevole (menzione speciale per Cisolla, che si tuffa come un giovanotto) e il cambio palla soffre troppo, agevolando il sorpasso dei Lupi. Reazione nel quarto, ma la fuga non si completa a causa di un paio di occasioni in cui i Tucani non gestiscono con la necessaria lucidità. Sesto posto sfumato, ora l’obiettivo è fare punti con Cuneo, attesa giovedì al San Filippo alle 18.30.
    Alberto Cisolla: “Santa Croce ha fatto una grande partita stasera e in gare decisive come questa, dove sei palla su palla sempre, i particolari sono essenziali: te la giochi lì, su qualche situazione in cui noi siamo stati imprecisi”.

    Simone Tiberti: “Quando ha iniziato a girare, Santa Croce ha fatto vedere tutto il suo valore. Ci hanno contenuto bene a muro e in difesa. Peccato, la sesta posizione è sfumata, ma cercheremo di agguantare il miglior piazzamento ancora possibile”.

    Roberto Zambonardi: “Il primo set ci ha illuso di fare punti, ma i nostri avversari hanno avuto il merito di metterci in difficoltà in tutti i fondamentali. C’è rammarico per il risultato, ma, quando giochi a questi livelli, almeno ne beneficia lo spettacolo. Abbiamo sciupato un’occasione nel secondo set e abbiamo fatto riprendere Santa Croce lì. Peccato, ora testa alla prossima”.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO