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    Halep, arriva la prima sentenza: squalifica di 4 anni

    Simona Halep nel corso di un’intervista di qualche mese fa

    Dopo una lunga (e contestata attesa), è appena arrivata la prima sentenza sul “caso Halep”. La ex n.1 del mondo rumena era stata trovata positiva ad un controllo antidoping lo scorso anno, e fermata precauzionalmente, fino alla contestazione di una seconda grave irregolarità nel proprio passaporto biologico. Oggi l’ITIA ha comunicato attraverso il proprio sito ufficiale una squalifica di 4 anni, scattati dalla sospensione dello scorso ottobre.  
    “Un tribunale indipendente ha sospeso la tennista rumena Simona Halep per un periodo di quattro anni a seguito di violazioni del Programma antidoping del tennis (TADP). La due volte campionessa di tornei dello Slam, oggi 31enne, è stata accusata di due distinte violazioni del TADP. La prima riguardava un riscontro analitico avverso (AAF) per la sostanza proibita roxadustat agli US Open del 2022, effettuato attraverso regolari test delle urine durante la competizione. La seconda accusa riguardava irregolarità nel passaporto biologico dell’atleta Halep (ABP). Il tribunale indipendente, istituito da Sport Risoluziones, si è riunito il 28 e 29 giugno 2023 a Londra e ha ascoltato testimoni scientifici esperti per conto di Halep e dell’ITIA, con la giocatrice che ha anche testimoniato direttamente alla giuria nell’ambito del procedimento. L’11 settembre 2023, il tribunale ha confermato di aver riscontrato che la giocatrice aveva commesso violazioni intenzionali delle regole antidoping ai sensi dell’articolo 2 del TADP:
    – La presenza e l’uso di roxadustat come evidenziato nel campione di urina di Halep raccolto il 29 agosto 2022 agli US Open
    – Utilizzo di una sostanza o di un metodo proibito nel corso del 2022, sulla base della raccolta e dell’analisi di 51 campioni di sangue forniti dal giocatore nell’ambito del programma ABP
    Il tribunale ha accettato la tesi della Halep secondo cui avrebbe assunto un integratore contaminato, ma ha stabilito che il volume ingerito dalla giocatrice non avrebbe potuto determinare la concentrazione di roxadustat trovata nel campione positivo. Anche l’accusa dell’ABP è stata accolta, con il tribunale che ha affermato di non avere motivo di dubitare della “forte opinione” unanime raggiunta da ciascuno dei tre esperti indipendenti dell’Athlete Passport Management Unit (APMU) secondo cui “probabile doping” era la spiegazione delle irregolarità nel profilo di Halep.
    La Halep è stata provvisoriamente sospesa dall’ottobre 2022, cosa che il tribunale ha accreditato al periodo di ineleggibilità. Pertanto, la sospensione dell’ex numero uno del mondo durerà dal 7 ottobre 2022 al 6 ottobre 2026. Il caso resta soggetto a ricorso”. Questo il comunicato ufficiale.
    Karen Moorhouse, amministratore delegato dell’ITIA, ha dichiarato: “Dopo un processo di udienza complesso e rigoroso, accogliamo con favore la decisione del tribunale indipendente. Il volume di prove che il tribunale doveva considerare sia nel procedimento roxadustat che in quello ABP era sostanziale. L’ITIA ha seguito i processi adeguati come faremmo con qualsiasi altro individuo – in conformità con il Codice mondiale antidoping – adempiendo al nostro scopo e alla nostra responsabilità di sostenere il principio di concorrenza leale, a nome dello sport. La commissione ha riconosciuto che nella decisione scritta era stata seguita la procedura adeguata. Comprendiamo il significativo interesse pubblico in questi casi e restiamo impegnati a essere il più trasparenti possibile e la decisione completa sarà pubblicata a tempo debito”.
    La rumena ha così risposto con un lungo post social: “La mia battaglia continua. Ho dedicato tutta la mia vita al bellissimo sport del tennis, non hai assunto in modo consapevole o intenzionale una sostanza proibita. Rifiuto di accettare questi quattro anni di squalifica”.

    My fight continues. pic.twitter.com/kx5uzrLWCz
    — Simona Halep (@Simona_Halep) September 12, 2023

    Halep per mesi ha giurato la propria innocenza, in varie interviste e sostenuta anche dai suoi ex allenatori Darren Cahill e Patrick Mouratoglou. È probabile che Simona faccia ricorso, ma se la sentenza verrà confermata, la rumena potrà tornare a gareggiare solo nella parte finale del 2026, a 35 anni compiuti. LEGGI TUTTO

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    Halep si scaglia nuovamente contro la ITIA

    Simona Halep nella recente intervista a Tennis Majors

    Simona Halep attraverso un nuovo comunicato emesso ieri sera critica aspramente la ITIA (The International Tennis Integrity Agency) per il non poter essere ricevuta da un tribunale indipendente in merito alla sua sospensione dello scorso ottobre. La situazione della ex n.1 al mondo rumena si era aggravata dopo che l’agenzia aveva rilevato un’irregolarità nel suo passaporto biologico. Simona ha diffuso attraverso i suoi social network una lettera nella quale accusa l’agenzia di ritardare la sua udienza per essere giudicata da un tribunale indipendente, anche se questo non è ciò che l’organismo cerca di mostrare.

    pic.twitter.com/zflOtJzBjp
    — Simona Halep (@Simona_Halep) May 22, 2023

    “Ancora una volta sono estremamente scioccata e delusa dall’atteggiamento di ITIA. Mentre ITIA, attraverso il suo rappresentante, Nicole Sapstead, ha dichiarato pubblicamente 3 giorni fa che ITIA “si è impegnata a coinvolgere la signora Halep in modo empatico, efficiente e tempestivo”, allo stesso tempo, hanno chiesto ufficialmente alla Corte di ritardare la mia udienza per la terza volta. ITIA dichiara pubblicamente una cosa mentre privatamente ne fa un’altra. Ho ripetutamente richiesto la mia audizione e l’ITIA ha ripetutamente cercato di ritardarla. Quando smetterà? Ripeto la domanda. Ho diritto a una rapida udienza. Agire in questo modo è contrario al mio diritto”.
    Nei giorni scorsi anche il suo ex coach Patrick Mouratoglou aveva scritto un lungo messaggio sui social sostenendo le tesi difensive della Halep. LEGGI TUTTO

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    Simona Halep: di male in peggio, nuova indagine da parte dell’ITF

    Simona Halep nella foto

    La situazione di Simona Halep, la tennista rumena di fama mondiale, sembra andare di male in peggio. Dopo essere stata sospesa preventivamente a ottobre a causa di un controllo antidoping positivo al US Open 2022, Halep è ora di fronte a una nuova punizione da parte della Federazione Internazionale di Tennis (ITF). Questa volta, la sanzione è dovuta a delle irregolarità riscontrate nel suo passaporte biologico.
    Halep, 31 anni, è una delle figure più riconosciute nel mondo del tennis. La sua carriera è stata segnata da numerosi successi, tra cui la conquista della posizione di numero uno nel ranking mondiale. Tuttavia, la sua reputazione è stata gravemente danneggiata dalla recente serie di controversie legate al doping.
    La tennista rumena non è ancora stata processata per il suo controllo antidoping positivo di agosto. Questa nuova situazione aggiunge un ulteriore livello di complessità a uno dei casi di doping più mediatici di sempre. Non si tratta solo di un’atleta qualsiasi, ma di una ex leader mondiale del tennis.
    La Federazione Internazionale di Tennis non ha ancora rilasciato dettagli specifici sulle presunte irregolarità nel passaporte biologico di Halep. Tuttavia, è noto che il passaporte biologico è uno strumento utilizzato per monitorare eventuali variazioni sospette nei parametri biologici di un atleta nel tempo, che potrebbero indicare l’uso di sostanze dopanti.
    La carriera di Simona Halep è ora in bilico. La tennista, che ha sempre negato le accuse di doping, si trova ora ad affrontare non solo la possibile condanna per il controllo antidoping positivo, ma anche le conseguenze delle irregolarità nel suo passaporte biologico. LEGGI TUTTO

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    Halep, rinviata l’udienza della causa relativa alla sua positività al Roxadustat

    Simon Halep

    Simona Halep resta nel limbo e slitta ancora in suo possibile rientro alle competizioni. Dalla Romania infatti riferiscono che l’udienza della causa contro il suo test positivo al doping è stata nuovamente rinviata. L’ex n.1 al mondo rumena è ferma dallo scorso autunno, quando fu sospesa dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA) dopo essere risultata positiva al farmaco anti-anemia Roxadustat durante gli US Open 2022. Il farmaco è un inibitore della prolil-idrossilasi HIF che aumenta la produzione endogena di eritropoietina e stimola la produzione di emoglobina e globuli rossi, per questo inserito nella lista delle sostanze proibite.
    La due volte vincitrice di tornei del Grande Slam si è ribellata immediatamente alla situazione affermando la propria innocenza, promettendo di fare l’impossibile per riabilitare il suo nome. Ha ricevuto anche il pieno sostegno del suo ultimo allenatore, Patrick Mouratoglou, e del suo ex mentore Darren Cahill, entrambi fiduciosi che sarebbe stata scagionata da qualsiasi illecito, fermamente convinti della sua integrità.
    Lo scorso dicembre Halep ha ricevuto un aggiornamento positivo da un giudice rumeno in servizio presso la Corte di arbitrato per lo sport: il Roxadustat sarebbe entrato nel corpo di Simona “ingerendo un integratore alimentare contaminato”, ma ha avvertito che “l’atleta deve adesso dimostrare la mancanza di colpa e negligenza” per poter essere scagionata.
    Tuttavia, da allora il procedimento stato assai lento, con continui rinvii. Il padre si Simona, Stere Halep, ha fornito un aggiornamento alla stampa nazionale rivelando che il caso sarà esaminato dal tribunale per le risoluzioni sportive alla fine di aprile. “Ancora non sappiamo nulla. Stiamo aspettando proprio come voi. Non sappiamo cosa stia succedendo”, ha affermato alla rivista rumena Gazeta Sporturilor. “La scadenza era inizialmente fissata per il 28, ma da quanto si capisce è stata posticipata al 30, è un altro rinvio dopo quelli già avuti. Simona sta bene. Quando sei innocente, combatti con le unghie e con i denti fino a dimostrare le tue ragioni” conclude il padre della giocatrice.
    Anche un altro ex allenatore di Halep, Firicel Tomai, ha recentemente parlato della vicenda, affermando che il procedimento è stato colpito da numerosi ritardi. “Il processo avrebbe dovuto già svolgersi due volte, ma è stato rinviato per vari motivi”, ha dichiarato. “Sono stati inviati campioni fisici, i farmaci e le provette e, per quanto ne so, sono stati rifiutati, è stato richiesto un nuovo esame di laboratorio”.
    L’ultima apparizione in torneo di Halep risale allo scorso agosto, quando perse al primo turno degli US Open. Quindi si era sottoposta a un intervento chirurgico al naso poco dopo la sua sconfitta per risolvere definitivamente un problema di respirazione. Durante questo stop, arrivò la “mazzata” del test positivo. LEGGI TUTTO

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    Patrick Mouratoglou è il nuovo coach di Simona Halep

    Patrick Mouratoglou

    Simona Halep ha scelto il suo nuovo coach: Patrick Mouratoglou. La rumena aveva annunciato di voler provare a “far da sola”, senza un vero coach a fianco, forte della sua esperienza e collaborazioni importanti in passato (Darren Cahill su tutte). Tuttavia tra qualche problema fisico e le nozze, è scesa rispetto ai suoi momenti migliori. Forse per questo sembra esser tornata sui propri passi, scegliendo come nuovo allenatore l’ultimo coach di Serena Williams, il 51enne “guru” francese molto famoso per le tantissime partnership e la sua avviata accademia in Costa Azzurra, dove quasi tutti i big ogni tanto passano per allenarsi.
    Simona ha iniziato a frequentare l’Accademia Mouratoglou questa settimana e la coppia inizierà la collaborazione in torneo al WTA 1000 di Madrid il mese prossimo.
    “Mi conoscete come l’allenatore di Serena Williams. Oggi inizio un nuovo capitolo della mia carriera di coach: sono a tempo pieno con Simona Halep”, ha scritto Patrick Mouratoglou in una newsletter inviata ai suoi followers oggi per ufficializzare il suo ritorno al WTA Tour insieme a una delle migliori racchette degli ultimi anni.
    Patrick ha confessato di sentire la mancanza dell’attività quotidiana con una tennista, visto che Serena è ferma da moltissimo tempo, e nemmeno sono sicuri i piani per un suo rientro in torneo. Tuttavia si è consultato con la super campionessa statunitense prima di accettare la richiesta di Halep. “Ho parlato con Serena, abbiamo analizzato il futuro prossimo, e nel breve periodo non avrò impegni con lei, quindi mi sono ritenuto libero di accettare la richiesta di Simona”, confessa Mouratoglou.
    “Non ci siamo posti un obiettivo specifico con Simona, solo quello di iniziare un percorso di lavoro insieme che la porti ad affermare ‘ho fatto tutto quello che avrei potuto per competere al meglio delle mie possibilità’, questo è il senso nel nostro accordo. È una campionessa, ha vinto Slam, è stata numero 1. Adesso è sana, non c’è motivo per cui non possa tornare ad essere la migliore. È una grandissima lavoratrice. Io voglio sempre guardare ogni dettaglio e migliorare ogni singolo aspetto che penso possa essere migliorato, sia dal punto di vista fisico, mentale, tecnico, tattico. Abbiamo già esaminato molte cose, dal modo in cui gareggia alla sua forma fisica, dal suo gioco ai suoi allenamenti. Ci sono molte cose che vedo e sento che possiamo fare di meglio. Ed è completamente in quella mentalità, di fare del suo meglio e tornare a vincere”.
    Con il ritiro di Ash Barty, nettamente la miglior tennista degli ultimi anni, e la fase a dir poco complicata che sta attraversando Naomi Osaka, chissà che una ritrovata Simona Halep non possa essere la vera rivale di Iga Swiatek al prossimo Roland Garros e Wimbledon.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Simona Halep in difesa degli atleti russi

    Simona Halep nella foto

    La giocatrice rumena Simona Halep si è messa nei panni degli atleti russi, che stanno subendo restrizioni dalle organizzazioni a causa dell’invasione dell’Ucraina.
    L’attuale numero 30 del mondo ha lamentato la situazione nella sua dichiarazione a Digi Sport: “Non credo che dovremmo giudicare gli atleti russi dai problemi del loro paese. È sicuramente difficile per me dire qualcosa su questa situazione. È probabile che vengano prese altre decisioni, ma non è colpa loro. Mi dispiace per le sensazioni negative che stanno vivendo senza avere reali colpe”. LEGGI TUTTO

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    WTA 250 Linz: Jasmine Paolini gioca due set alla pari contro Simona Halep ma poi crolla alla distanza

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Francesco Peluso

    Jasmine Paolini esce a testa alta nei quarti di finale del torneo WTA 250 di Linz.L’azzurra è stata vicina alla vittoria contro l’ex n.1 del mondo Simona Halep che si è imposta con il risultato di 46 75 60.
    Peccato perchè Jasmine dopo aver vinto il primo set per 6 a 4 nella seconda frazione si era trovata avanti nel punteggio per 3-1 e palla per il 4 a 1 con il servizio a disposizione.Ma qui Simona ha ribaltato la partita ed ha conquistato la frazione per 7 a 5 piazzando un micidiale parziale di 12 punti a 1 dal 4 a 5.Nel terzo set Jasmine crollava e Simona Halep conquistava set e match per 6 a 0 senza concedere più nulla alla n.2 d’Italia.
    WTA WTA Linz Paolini J.650 Halep S.476 Vincitore: Halep S. ServizioSvolgimentoSet 3Halep S. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-5 → 0-6Paolini J. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A0-4 → 0-5Halep S. 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-3 → 0-4Paolini J. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-2 → 0-3Halep S. 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 0-2Paolini J. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Halep S.5-6 → 5-7Paolini J. 0-15 0-30 0-405-5 → 5-6Halep S. 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 5-5Paolini J. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 5-4Halep S. 15-0 30-0 40-0 40-154-3 → 4-4Paolini J. 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3Halep S. 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 3-3Paolini J. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A3-1 → 3-2Halep S. 15-0 15-15 15-30 15-402-1 → 3-1Paolini J. 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1Halep S. 0-15 0-30 0-400-1 → 1-1Paolini J. 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Halep S. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-405-4 → 6-4Paolini J. 15-0 15-15 15-30 15-405-3 → 5-4Halep S. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-2 → 5-3Paolini J. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-2 → 5-2Halep S. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-1 → 4-2Paolini J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-1 → 4-1Halep S. 15-0 30-0 40-03-0 → 3-1Paolini J. 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0Halep S. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-401-0 → 2-0Paolini J. 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Halep: “Nessun ritiro, sono ancora molto motivata”

    Simona Halep, due titoli Slam

    Mentre anche in Romania impazza una piccola “Raducanu mania”, si è parlato molto sulla stampa locale di un possibile ritiro di Simona Halep dal tennis Pro. Non immediato, ma viste le sue recenti nozze, la separazione dallo storico coach Cahill ed i vari infortuni patiti in stagione, alcuni media accreditati hanno iniziato a ventilare questa ipotesi.
    Impegnata nel torneo di casa, il Transylvania Open a Cluj, Simona ha iniziato bene con una secca vittoria su Elena Ruse, a cui ha lasciato solo tre games. Nel dopo partita, la ex campionessa di Wimbledon si è tolta qualche sassolino dalla scarpa. Ecco alcuni estratti delle sue parole
    “Molte persone hanno parlato del mio ritiro, ma non ho mai detto che avrei smesso di giocare dopo la festa di matrimonio”, ha detto Halep. “Sono ancora molto motivata e amo ancora il tennis. Mio marito è sempre accanto a me e sono felice di stare in campo e giocare. Il fatto di essermi sposata non c’entra niente sul futuro della mia vita sportiva”.
    “Sto migliorando, giorno dopo giorno. Mi sento più sicura nel corso delle partite. Penso che sto iniziando a sentire di nuovo il mio miglior gioco. Certo non è mai facile ritrovare il ritmo e le giuste sensazioni dopo tanto tempo senza giocare. Ora sono concentrata solo su quello che sento oggi, e posso dire di sentirmi bene. Gli infortuni sono alle spalle, quindi sto cercando di prendere positivi da ogni partita”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO