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    Halep riflette sul ritiro: “Il tennis non è per sempre”

    Simona Halep nella foto – Foto getty images

    Simona Halep si prepara a tornare in campo dopo un 2024 praticamente vuoto (solo 5 match giocati con una vittoria) e il periodo di sospensione per doping. La campionessa romena, che farà il suo esordio stagionale la prossima settimana al Transylvanian Open di Cluj, sua città natale, ha parlato apertamente del suo futuro in un’intervista al media locale Golazo.
    “Ovviamente penso al ritiro, è un pensiero che mi attraversa spesso la mente,” ha confessato l’ex numero 1 del mondo, oggi 33enne. “Ho una certa età e ho avuto infortuni da cui non riesco a recuperare completamente. Il ginocchio non guarisce. Ho sempre detto che il tennis non è per tutta la vita.”
    Dopo aver rinunciato ai tornei di Auckland e all’Australian Open per persistenti problemi a ginocchio e spalla, Halep guarda al futuro con realismo: “Ho ancora molti desideri e obiettivi, anche dopo il tennis. Tutto quello che ho fatto in questo sport è straordinario, ho lavorato per ottenerlo e mi sento una tennista molto realizzata.”
    Il problema al ginocchio resta la principale preoccupazione: “È una cartilagine lacerata e non è facile da gestire. Al momento non fa male, ma non ho giocato molti match ufficiali. Questo è il problema principale,” ha spiegato la due volte vincitrice Slam.
    Il torneo di Cluj rappresenterà quindi non solo un ritorno alle competizioni, ma anche un importante test per valutare le sue condizioni fisiche e le prospettive future della sua carriera.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Australian Open 2025: wild card per Halep, anche per Cruz Hewitt (per le qualificazioni)

    Simona Halep

    Simona Halep tornerà agli Australian Open 2025 grazie ad una wild card per le qualificazioni. L’annuncio arriva dalla direzione del torneo, che è felice di accogliere nuovamente la rumena dopo il lungo periodo di stop per la disputa sulla sua positività. L’ex n.1 dopo US Open 2022 è rientrata in campo al WTA 1000 di Miami 2024, battuta all’esordio da Badosa. Quindi per lei solo tre tornei, il WTA 125 di Parigi e quindi due ad Hong Kong (125 e poi 250), raccogliendo in tutto solo una vittoria contro Rodionova lo scorso settembre.

    Happy Slam @Simona_Halep
    See you soon! #AO2025 pic.twitter.com/1xEibhJOCX
    — #AusOpen (@AustralianOpen) December 18, 2024

    Curiosità invece in Australia per la wild card per il tabellone di qualificazione concesso a Cruz Hewitt, promettente figlio di Lleyton, oggi capitano di Davis Cup australiano ed ex n.1 del mondo. Il 16 Cruz è già tra i primi 100 nella classifica ITF junior e ha iniziato a muovere discreti passi a livello futures. In questo momento la prima testa di serie delle qualificazioni del prossimo Australian Open sarebbe l’argentino Federico Coria, ma ovviamente le cose possono cambiare in caso di (probabili) ritiri di giocatori che avrebbero il ranking per accedere al main draw. Mattia Bellucci sarebbe terza testa di serie, quindi ha concrete speranze di farcela in caso di tre forfait di tennisti con ranking migliori del suo.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Halep denuncia: “Il Consiglio WTA ha rifiutato il mio ranking protetto”

    Simona Halep nella foto – Foto getty images

    La vicenda di Simona Halep continua a far discutere, con nuovi sviluppi. In un’intervista al Telegraph, Halep ha rivelato: “Dopo il mio ritorno in campo dopo nove mesi di sospensione, ho chiesto il ripristino del mio ranking poiché è molto difficile dipendere dalle wild card. Ho scoperto che il Consiglio delle giocatrici WTA non voleva assegnarmi il ranking che avevo lo scorso luglio, e la WTA non era d’accordo.”
    La situazione di Halep assume contorni ancora più interessanti se confrontata con altri casi recenti, come quello di Iga Swiatek. Tiriac aveva precedentemente suggerito di “leggere tra le righe” riguardo al caso Halep, sottolineando come essere una giocatrice rumena potesse rappresentare, secondo lui, uno svantaggio in certe situazioni.
    Il Consiglio WTAIl Consiglio delle giocatrici che ha respinto la richiesta di Halep è composto da:– Victoria Azarenka– Caroline Garcia– Jessica Pegula– Madison Keys– Donna Vekic– Daria Saville– Gabriela Dabrowski– Alexandra Krunic
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Nastase polemico sul Caso Swiatek: “Due pesi e due misure con Halep” poi la provocazione “Se Jannik Sinner non fosse numero 1 al mondo ma fosse rumeno, quanto pensate che sarebbe stato sospeso?”

    Ilie Nastase nella foto

    Ilie Nastase, leggenda del tennis rumeno, ha sollevato una forte polemica in un’intervista a Golazo riguardo alla recente sospensione di un mese inflitta a Iga Swiatek, paragonandola al caso della connazionale Simona Halep.
    L’ex campione ha espresso dure critiche sulla disparità di trattamento tra le due tenniste: “Vediamo la differenza. Una sospensione così lieve è dovuta al fatto che si tratta della Polonia. È solo un mese! La Romania è un paese del terzo mondo, mentre la Polonia è un paese importante, un leader mondiale.”Nastase ha poi fatto riferimento al caso Halep, che è stata lontana dai campi per quasi due anni: “È disgustoso. Quello che è successo a Simona Halep, che non ha potuto giocare per quasi due anni, dimostra questa disparità.”
    Per enfatizzare il suo punto di vista sulla presunta discriminazione, Nastase ha fatto un’ipotesi provocatoria: “Se Jannik Sinner non fosse numero 1 al mondo ma fosse rumeno, quanto pensate che sarebbe stato sospeso? Almeno 2 o 3 anni.”Le dichiarazioni di Nastase alimentano il dibattito sulla presunta disparità di trattamento nelle sanzioni sportive, toccando temi sensibili come le differenze geopolitiche e il loro possibile impatto sulle decisioni disciplinari nel tennis professionistico.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Halep durissima sul caso Swiatek: “Due pesi e due misure, la ITIA mi ha distrutta”

    Simona Halep nella foto

    Simona Halep rompe il silenzio sul caso doping di Iga Swiatek con parole di fuoco, denunciando la disparità di trattamento tra il suo caso e quello della polacca da parte dell’ITIA.
    “Sto cercando di capire, ma è impossibile per me. Posso solo chiedermi come sia possibile una differenza così grande nella gestione e nella risoluzione. Non trovo e non credo ci sia una risposta logica, può essere solo malafede da parte dell’ITIA, l’organizzazione che ha fatto di tutto per distruggermi nonostante le prove che ho presentato”, ha dichiarato la rumena.
    La Halep evidenzia le similitudini tra i due casi, mettendo in luce il diverso approccio dell’ITIA: “Come posso accettare che la WTA e il Consiglio delle Giocatrici non abbiano voluto il mio ritorno con il ranking che avevo quando è iniziato tutto, come meritavo?”.
    “Ho perso due anni di carriera, molte notti insonni, pensieri oscuri, ansia, domande senza risposta, ma ho vinto. Ho dimostrato che era una contaminazione e che il passaporto biologico era una pura invenzione. E ho vinto qualcosa di più: mantenere la mia coscienza tranquilla e pulita”, ha aggiunto la rumena.
    “Mi sono sentita frustrata e delusa, ma mai colpevole. Sono orgogliosa di essere chi sono”, ha concluso Halep, definendo il supporto ricevuto la sua “più grande vittoria” nella vita.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Il record di Darren Cahill: ha portato al n.1 quattro diversi giocatori

    Darren Cahill, allenatore di Jannik Sinner

    Quando nel febbraio del 2022 Jannik Sinner decise clamorosamente di interrompere il suo rapporto con Riccardo Piatti fu subissato da enormi critiche. In pochi giorni il ruolo di allenatore è stato coperto da Simone Vagnozzi, quindi in giugno, per la campagna su erba, ecco il “super coach”: Darren Cahill. Ex pro di buona qualità, l’australiano è considerato unanimemente uno dei migliori allenatori al mondo. Parole pacate, grandissima visione del gioco e della professione, è soprattutto un ottimizzatore e motivatore, uno che conosce il mondo del tennis e le sue dinamiche, attento ad ogni aspetto che può fare la differenza. Il nuovo team di Jannik, per così dire “Taylor made” ha fatto decollare la sua carriera. Lunedì prossimo Sinner si siederà per la prima volta sul trono del tennis mondiale, un n.1 meritatissimo dopo mesi e mesi di grandissimo tennis e costanza di risultati. Per Cahill, Sinner sarà il quarto giocatore portato in cima alla classifica: prima del pusterese Lleyton Hewitt, Andre Agassi, Simona Halep. Quattro tennisti completamente diversi per età, paese, stile di gioco, attitudine e carattere, fatto questo che conferma quanto sia bravo Darren nel capire le problematiche dei suoi assistiti e far decollare il loro tennis sino al vertice.
    Ripercorriamo brevemente i percorsi degli altri n.1 seguiti da Cahill, tre leggende del tennis mondiale.
    Lleyton Hewitt – Cahill si è affermato come coach proprio con la partnership triennale con il suo giovanissimo connazionale, iniziata nel 1998, quando “rusty” aveva solo 17 anni. Due gambe potentissime, un rovescio fantastico e tonnellate di carattere, per un talento assai precoce già vincente sul tour maggiore da teenager. Con Cahill nel suo box, Hewitt ha alzato progressivamente il suo livello di gioco e migliorato i suoi colpi, conquistando il suo primo titolo del Grande Slam a US Open nel 2001, dove ha dominato in finale Pete Sampras (7-6(4), 6-1, 6-1 il punteggio). Nel novembre 2001, due mesi dopo il trionfo a Flushing Meadows, Hewitt è diventato il giocatore più giovane a raggiungere il numero 1 del ranking mondiale ATP all’età di 20 anni e otto mesi. Questo record è stato poi battuto da Carlos Alcaraz nel settembre del 2022. Hewitt vinse il suo decimo e ultimo titolo sotto la guida di Cahill alle ATP Finals del 2001 a Sydney, poco prima che la coppia si separasse nel dicembre 2001, al termine di una stagione in cui l’australiano finì come numero 1 del mondo.
    Andre Agassi – All’inizio del 2002, Cahill divenne l’allenatore del leggendario tennista statunitense, rimpiazzando il ruolo che fu di Brad Gilbert. Agassi era già nella fase terminale della sua carriera, ma proprio da “vecchio” era paradossalmente più preparato fisicamente, lucido dal punto di vista tattico e sempre pronto a sgambettare i più giovani rivali a furia di un pressing sempre più calcolato e razionale. Cahill fu grande motivatore per Andre, gli conferì nuovi stimoli e lo migliorò ancora dal punto di vista tattico, ottimizzando le energie e ottenendo insieme altri grandi successi. Nel 2003 Darren guidò Agassi nella vittoria del suo ottavo e ultimo titolo Major agli Australian Open, dove perse solo un set durante tutto il torneo. Il kid di Las Vegas si prese anche l’enorme soddisfazione di tornare al numero 1 del mondo nell’aprile 2003, rendendolo il giocatore più anziano in cima alla classifica ATP dell’epoca con 33 anni e 131 giorni. Il record fu poi superato da Roger Federer e quindi Novak Djokovic. Agassi è stato allenato da Cahill fino al suo ritiro nel 2006 e ha vinto nel corso della loro collaborazione ben 11 titoli. Davvero un gran finale.
    Simona Halep –  Cahill dopo l’esperienza con Agassi è passato al team Adidas, un progetto generale di supporto ai molti giovani talenti sponsorizzati dal noto brand tedesco. Dopo aver allenato giocatori come Andy Murray, Ana Ivanovic, Fernando Verdasco e Daniela Hantuchova, Cahill si è dedicato esclusivamente ad un’altra fruttuosa collaborazione con Halep, iniziata nel 2015. Con l’australiano a suo fianco, la rumena ha raggiunto una dimensione nettamente superiore: ha rafforzato in modo clamoroso i colpi d’inizio gioco e portato nel suo tennis un’attitudine assai più offensiva che l’ha issata sino alla vetta della classifica WTA nell’ottobre 2017, chiudendo l’annata e anche quella successiva da n.1. Halep ha raggiunto tre finali Major con Cahill e ha vinto il suo primo titolo del Grande Slam Roland Garros nel 2018 e quindi Wimbledon nel 2019. La partnership si è conclusa dopo sei anni alla fine del 2021.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Botta e risposta tra Caroline Woxniacki e Simona Halep sulla questione wild card a Miami: “non penso che una giocatrice che viene da una sospensione per doping dovrebbe ricevere una wild card”

    Simone Halep e Caroline Wozniacki nella foto

    Caroline Wozniacki e Simona Halep, entrambe ex numero uno del mondo e vincitrici di Slam, hanno avuto un confronto diretto attraverso le loro conferenze stampa dopo il primo turno del WTA 1000 di Miami. La discordia è nata dalla decisione degli organizzatori del torneo di offrire una wild card a Halep, consentendole di partecipare a uno dei tornei più prestigiosi al mondo pochi giorni dopo che la sua sospensione per doping era stata ridotta da quattro anni a soli nove mesi.
    La danese di 33 anni ritiene che Halep dovrebbe ricominciare da zero, senza l’aiuto di inviti. “Ho sempre rispettato Simona e abbiamo sempre avuto un buon rapporto. Ho parlato chiaramente in passato del mio punto di vista sul doping e le mie opinioni non sono cambiate. Desidero uno sport pulito e giusto per tutti. Capisco il desiderio dei tornei di avere grandi stelle, ma non credo che un atleta proveniente da una sospensione per doping debba beneficiare di una wild card. Se vuoi fare un ritorno, anche in caso di errore, capisco, ma dovresti iniziare dall’inizio. Questa è la mia opinione in merito. La situazione di Simona è stata a lungo dibattuta. La sua sospensione è stata ridotta, non è stata assolta, ma semplicemente abbreviata. È stata lontana dal tennis per un po’ e ora sta facendo il suo ritorno. Io voglio solo che il tennis sia pulito. Aspiro a esempi positivi per le nuove generazioni. È uno sport che coinvolge grandi somme di denaro, alta competitività e molti atleti. Desidero una competizione leale. Sono sempre stata un’atleta onesta” ha affermato la danese.
    Halep ha risposto prontamente nella sua conferenza stampa: “Non ho commesso nulla di male. Non ho truccato nulla. Non mi sono dopata. Sarebbe meglio se si leggesse la decisione del TAS, secondo cui si trattava di un supplemento contaminato, non di doping. Non ho mai avuto a che fare con il doping. Non mi sono mai dopata, quindi non sono una che bara. Ringrazio il torneo per avermi concesso la wild card e per avermi dato l’opportunità di giocare in un torneo così importante. È stato meraviglioso tornare. Questo parere rappresenta solo la negatività di una persona nei miei confronti e non ha grande importanza, perché ho centinaia di persone che mi stanno vicino e mi mostrano solo amore. Accetterò questo punto di vista dandogli l’importanza che merita”.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Halep torna al Miami Open

    Simona Halep, ex n.1 WTA

    Simona Halep tornerà in competizione tra due settimane al Miami Open, WTA 1000 nella città della Florida. L’ha annunciato la rumena attraverso un post social, nel quale ringrazia gli organizzatori per la wild card che le permette di tornare in gara dopo la sospensione e poi squalifica per doping.
    “Sono entusiasta di annunciarvi che farò il mio ritorno sul WTA Tour tra due settimane al @miamiopen! Grazie al torneo per avermi dato questa opportunità e non vedo l’ora di tornare in campo e competere. Ci vediamo presto!” commenta la ex n.1 rumena.

    Ricordiamo che Halep ha ottenuto una risposta positiva al suo appello al TAS di Losanna, dove la sua tesi difensiva di un doping accidentale per un integratore contaminato è stata considerata valida, con la netta riduzione della squalifica da 4 anni e soli 9 mesi, peraltro già terminati nel luglio del 2023. Quindi può tornare immediatamente a competere, cosa che farà tra pochi giorni.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO