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    Stanislaw Wawrzynczyk: “Il sacrificio è la strada per vincere”

    Si chiude col botto la campagna acquisti della ShedirPharma Sorrento, che si assicura le prestazioni di un bombardiere supersonico capace di mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Arriva dall’estero il posto 4 che si prepara ad infiammare il pubblico del PalAtigliana, e più precisamente da Wejherowo, perché la storia di Piotr Zielinski dimostra quanto sia facile per gli sportivi polacchi ambientarsi nelle piazze caldissime del meridione. Classe ’90, e spalle larghissime per un autentico giramondo della pallavolo. Cresciuto nel settore giovanile del GKS Stoczniowiec, lo schiacciatore si trasferisce subito nella massima serie francese tra le fila dell’Al Caudry, per poi rientrare in patria difendendo i colori di Trefl Gdansk, Joker Pila e Keczanin Kety. Dopo 2 stagioni in Austria nel Posojilnica AICH/DOB, torna nella terra natia per l’AZS Czestochowa, prima di rifare nuovamente le valigie per acquisire nuova esperienza in giro per l’Europa. Dotato di tecnica e qualità in tutti i fondamentali, si mette in mostra in Slovacchia (Volejbal Nitra), Repubblica Ceca (Volejbalovy Club Pribram), Romania (Universitatea Craiova) e Svizzera (Volley Schonenwerd). Nell’estate del 2020 torna in Polonia per mettersi a disposizione di Czarni Rzasnia e SPS Chrobry Glogow). L’approdo in Italia è questione di tempo. Sessione di mercato 2022: firma per Med Store Tunit Macerata chiudendo la stagione con 398 punti (25 ace e 56 muri), e raggiungendo ottavi play-off e finale di coppa italia. Nello scorso campionato è venuto al PalAtigliana da avversario, mettendo a referto 22 punti in un match tiratissimo che ha visto Sorrento imporsi al tie-break su Erm Group San Giustino dopo quasi 3 ore di battaglia senza esclusione di colpi. Il nuovo schiacciatore del roster biancoverde si chiama Stanislaw Wawrzynczyk.Da San Giustino a Sorrento: com’è nata la trattativa e perché hai scelto Sorrento?
    “Nell’ambiente avevo sempre sentito parlar bene della società campana. In più, so che Sorrento è una città splendida, per cui la fumata bianca è stata rapidissima!”
    Come descriveresti il tuo stile sul terreno di gioco?
    “Il mio stile dipende molto dalla giornata e dal mio stato d’animo! In linea di massima sono una persona tranquilla, ma allo stesso tempo tenace ed ostinata nel raggiungere i propri obiettivi”.
    Hai giocato in diverse leghe europee: quali sono a tuo parere le caratteristiche principali del campionato italiano?
    “Non credo ci sia molta differenza per ciò che concerne la preparazione atletica, o l’intensità nelle sessioni di allenamento. Cambia piuttosto il livello, la qualità della pallavolo espressa sul taraflex, ed il numero di persone all’interno dello staff”.
    Quali sono le tue ambizioni per il prossimo campionato?
    “Sono un atleta molto determinato, e sono solito fissare l’asticella sempre più in alto. Sto lavorando per farmi trovare pronto all’inizio della stagione, e dare il massimo per aiutare i compagni in ogni situazione. Il sacrificio è l’unica strada per vincere il maggior numero di partite possibile, e gioire insieme al raggiungimento degli obiettivi prefissi”.  LEGGI TUTTO

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    Sorrento conferma il libero Paolo Pontecorvo: “Fortunato a vivere questo sogno”

    Orgoglio e senso di appartenenza. Questa è la storia di Paolo Pontecorvo, libero classe ’98 con la maglia biancoverde tatuata sulla pelle: dal settore giovanile fino alla Serie A. Difendere i colori della propria terra è sia onore che onere, ma lui ha spalle larghe per gestire la pressione e dare sempre il massimo su ogni pallone. Libero, ma anche schiacciatore per dare una mano nei fondamentali di seconda linea quando la squadra ne ha bisogno. Per la sua grinta e duttilità, Pontecorvo è una pedina importante nello scacchiere tattico del coach Nicola Esposito.

    Una riconferma che dimostra la fiducia della società nei tuoi confronti. Che effetto fa difendere i colori della propria terra, in un campionato duro e affascinante come la Serie A3? 

    “Quello che sta per iniziare sarà il mio quarto anno di serie A qui a Sorrento. Ripartirò fin da agosto con ancora più fame, e voglia di migliorarmi a partire dalla prima seduta di allenamento. Credo che giocare per il proprio paese sia il sogno di qualsiasi sportivo: sono fortunato a poter vivere questo sogno, continuando a rappresentare la mia terra”.

    Quanto è importante trasmettere i valori dell’appartenenza ai ragazzi di fuori regione, per creare un gruppo solido e vincente?“La strada verso il successo risiede in un gruppo solido, che abbia piena coscienza della direzione in cui sta andando. Con impegno, costanza e pazienza. Sarà importante condividere i valori e la cultura del gruppo che creeremo, per sentire ancora più forte questo senso di appartenenza”.

    Libero di ruolo, ma sei stato spesso decisivo anche da schiacciatore di seconda linea. Quanto lavoro c’è dietro, per migliorare i fondamentali di ricezione e difesa?“Sono disposto a tutto, pur di dare una mano ai miei compagni di squadra. Mi farò sempre trovare sempre pronto per qualsiasi esigenze del coach. Dietro ai risultati c’è tanto lavoro durante gli allenamenti, per sfruttare la massimo la duttilità e prepararmi al meglio per affrontare qualsiasi situazione”.

     Dagli annunci, si percepisce il giusto mix tra gioventù ed a dove si posiziona quest’anno l’asticella?“Il presidente Fabrizio Ruggiero ha allestito un’ottima squadra, ed è giusto puntare ogni anno sempre più in alto. Siccome i nuovi innesti sono tanti, sarà fondamentale trovare quanto prima il giusto amalgama. Gli obiettivi li costruiremo in palestra giorno dopo giorno!”.

    Con quali aspettative ed ambizioni personali ti stai preparando verso la nuova stagione?“Sarà una stagione molto impegnativa. Cercherò di migliorarmi, andare il più lontano possibile, e togliermi altre belle soddisfazioni”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Paolo Pontecorvo: “Giocare per la propria terra è un sogno”

    Orgoglio e senso di appartenenza. Questa è la storia di Paolo Pontecorvo, libero classe ’98 con la maglia biancoverde tatuata sulla pelle: dal settore giovanile fino alla Serie A. Difendere i colori della propria terra è sia onore che onere, ma lui ha spalle larghe per gestire la pressione e dare sempre il massimo su ogni pallone. Libero, ma anche schiacciatore per dare una mano nei fondamentali di seconda linea quando la squadra ne ha bisogno. Per la sua grinta e duttilità, Pontecorvo è una pedina importante nello scacchiere tattico del mister Nicola Esposito.
    Una riconferma che dimostra la fiducia della società nei tuoi confronti. Che effetto fa difendere i colori della propria terra, in un campionato duro e affascinante come la Serie A3? 
    “Quello che sta per iniziare sarà il mio quarto anno di serie A qui a Sorrento. Ripartirò fin da agosto con ancora più fame, e voglia di migliorarmi a partire dalla prima seduta di allenamento. Credo che giocare per il proprio paese sia il sogno di qualsiasi sportivo: sono fortunato a poter vivere questo sogno, continuando a rappresentare la mia terra”.
    Quanto è importante trasmettere i valori dell’appartenenza ai ragazzi di fuori regione, per creare un gruppo solido e vincente?“La strada verso il successo risiede in un gruppo solido, che abbia piena coscienza della direzione in cui sta andando. Con impegno, costanza e pazienza. Sarà importante condividere i valori e la cultura del gruppo che creeremo, per sentire ancora più forte questo senso di appartenenza”.
    Libero di ruolo, ma sei stato spesso decisivo anche da schiacciatore di seconda linea. Quanto lavoro c’è dietro, per migliorare i fondamentali di ricezione e difesa?“Sono disposto a tutto, pur di dare una mano ai miei compagni di squadra. Mi farò sempre trovare sempre pronto per qualsiasi esigenze del mister. Dietro ai risultati c’è tanto lavoro durante gli allenamenti, per sfruttare la massimo la duttilità e prepararmi al meglio per affrontare qualsiasi situazione”.
     Dagli annunci, si percepisce il giusto mix tra gioventù ed a dove si posiziona quest’anno l’asticella?“Il presidente Fabrizio Ruggiero ha allestito un’ottima squadra, ed è giusto puntare ogni anno sempre più in alto. Siccome i nuovi innesti sono tanti, sarà fondamentale trovare quanto prima il giusto amalgama. Gli obiettivi li costruiremo in palestra giorno dopo giorno!”
    Con quali aspettative ed ambizioni personali ti stai preparando verso la nuova stagione?“Sarà una stagione molto impegnativa. Cercherò di migliorarmi, andare il più lontano possibile, e togliermi altre belle soddisfazioni” LEGGI TUTTO

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    Davide Russo è il nuovo libero della ShedirPharma Sorrento

    La ShedirPharma Sorrento blinda la difesa assicurandosi il libero classe 2001 Davide Russo. Nato a Poggiardo nel leccese, il nuovo atleta biancoverde può contare su straordinarie qualità difensive, unite a un’importante impostazione in fase di ricezione.

    Tecnica e agonismo da vendere, Davide Russo brucia subito tutte le tappe. Esordisce a soli 14 anni in Serie A2 in occasione della sfida tra Ortona e Alessano, disputando ben 6 stagioni tra le fila del sodalizio pugliese. Poi altri campionati in A2 con Lagonegro e Porto Viro, fino ad accarezzare la SuperLega prima a Vibo Valentia e poi a Padova. Davide Russo è un altro colpo straordinario messo a segno dal presidente Fabrizio Ruggiero.Nella tua carriera hai bruciato le tappe, esordendo in A2 ad Alessano a soli 14 anni, fino ad arrivare alla SuperLega. Cosa ti ha spinto a scendere di categoria, scegliendo il progetto di Sorrento in A3?

    “La mia carriera finora è stata un po’ bizzarra. Per 2 volte ho avuto l’opportunità di giocare in Superlega, prima a Vibo e poi a Padova, ma in entrambe le occasioni la vita ha deciso diversamente. Forse non era ancora il momento. Ciò che mi è capitato, mi ha insegnato tanto. È ovvio che ogni atleta ambisca al massimo, però in questo momento ho acquisito la consapevolezza che l’obiettivo principale debba essere la mia serenità. A prescindere dalla categoria. Ho scelto Sorrento, perché in tanti mi han parlato bene di ambiente, società e tifosi: per cui ritengo possa essere la mia dimensione ideale per ritornare in pista. Sono già stato in Costiera lo scorso dicembre per venire a trovare un mio grande amico che è il palleggiatore Alessandro Bellucci. Anche lui mi ha consigliato di cogliere questa occasione, e se lo dice lui che ha vissuto una stagione esaltante a Sorrento, non potevo non seguire il suo consiglio”.

    Cosa ti ha spinto a scegliere il ruolo di libero, e quali sono gli aspetti che ti piacciono di più?

    “Se devo essere sincero, è stata l’altezza! Nel settore giovanile ed in Serie C ho sempre giocato da posto 4, anche perché si tratta del ruolo che mi diverte di più. La scelta del libero è stata poi un’evoluzione del mio modo di stare in campo. Mi piace disimpegnarmi in questa posizione, e recuperare palloni che la gente crede già destinati a cadere sul taraflex. Allo stesso tempo è divertente vedere lo stupore dipinto sul volto delle persone, quando si trovano davanti a scambi infiniti fatti di grande intensità”.

    Per il libero, la ricezione è il fondamentale più importante. Che tipo di allenamento svolgi per mantenere sempre percentuali alte?

    “Credo nella cultura del lavoro durante la stagione agonistica. Punto sempre a migliorarmi. Mi piacciono molto gli allenamenti individuali: sulla ricezione, o toccando palloni su palloni, per arrivare poi preparato al giorno della partita”.

    Quanto è importante la forza mentale nel tuo ruolo. Il libero non ha le stesse possibilità di mettersi in mostra rispetto  agli altri compagni, e come il portiere nel calcio ha sempre tutti gli occhi puntati addosso.

    “Dal punto di vista mentale, il libero è un ruolo molto impegnativo. Può capitare una partita dove magari tocchi soltanto 2/3 palloni a set, e se non sei in grado di difenderli in maniera importante, tutto diventa più difficoltoso. Esattamente come l’estremo difensore nel calcio, che se non riesce ad opporsi alle poche conclusioni dirette verso la porta, rischia di compromettere il risultato della sua squadra. Il libero magari è più sereno perché può rifarsi sulla palla successiva, però risulta indubbiamente più penalizzato rispetto ad altri giocatori che attaccano con maggiore frequenza. Chi non conosce il mondo della pallavolo, non riesce ad apprezzare quanto sia faticoso il nostro ruolo dal punto di vista psicologico”.

    Cosa ti aspetti a livello personale dalla stagione che sta per iniziare, e dove può arrivare la squadra alla luce degli atleti già annunciati?

    “Il mio obiettivo è quello di star bene dal punto di vista umano e professionale: poi tutto il resto sarà una logica conseguenza. Da quel che percepisco Sorrento ha attrezzato una gran bella squadra, e son convinto che in questa stagione potremo fare grandi cose”.

    Hai già giocato in piazze calde, e Sorrento non sarà da meno. Che rapporto hai con i tifosi, e quanta voglia c’è di conoscere l’ambiente e farti trascinare dal calore della tifoseria?

    “Conosco già l’ambiente, in quanto ho già visto l’anno scorso una partita al PalAtigliana dove Sorrento ha conquistato l’intera posta in palio. Sono sempre stato in squadre dopo il tifo è sempre stato infuocato, a partire da Alessano fino a Porto Viro. Mi fa piacere che anche a Sorrento l’ambiente sia bello caldo, perché può dare una grossa mano alla squadra nei momenti più delicati di una gara”.  

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Davide Russo: “Sorrento la dimensione ideale per tornare in pista”

    La ShedirPharma Sorrento blinda la difesa assicurandosi il libero classe 2001 Davide Russo. Nato a Poggiardo nel leccese, il nuovo atleta biancoverde può contare su straordinarie qualità difensive, unite a un’importante impostazione in fase di ricezione. Tecnica e agonismo da vendere, Davide Russo brucia subito tutte le tappe. Esordisce a soli 14 anni in Serie A2 in occasione della sfida tra Ortona e Alessano, disputando ben 6 stagioni tra le fila del sodalizio pugliese. Poi altri campionati in A2 con Lagonegro e Porto Viro, fino ad accarezzare la SuperLega prima a Vibo Valentia e poi a Padova. Davide Russo è un altro colpo straordinario messo a segno dal presidente Fabrizio Ruggiero.Nella tua carriera hai bruciato le tappe, esordendo in A2 ad Alessano a soli 14 anni, fino ad arrivare alla SuperLega. Cosa ti ha spinto a scendere di categoria, scegliendo il progetto di Sorrento in A3?
    “La mia carriera finora è stata un po’ bizzarra. Per 2 volte ho avuto l’opportunità di giocare in Superlega, prima a Vibo e poi a Padova, ma in entrambe le occasioni la vita ha deciso diversamente. Forse non era ancora il momento. Ciò che mi è capitato, mi ha insegnato tanto. È ovvio che ogni atleta ambisca al massimo, però in questo momento ho acquisito la consapevolezza che l’obiettivo principale debba essere la mia serenità. A prescindere dalla categoria. Ho scelto Sorrento, perché in tanti mi han parlato bene di ambiente, società e tifosi: per cui ritengo possa essere la mia dimensione ideale per ritornare in pista. Sono già stato in Costiera lo scorso dicembre per venire a trovare un mio grande amico che è il palleggiatore Alessandro Bellucci. Anche lui mi ha consigliato di cogliere questa occasione, e se lo dice lui che ha vissuto una stagione esaltante a Sorrento, non potevo non seguire il suo consiglio”.
    Cosa ti ha spinto a scegliere il ruolo di libero, e quali sono gli aspetti che ti piacciono di più?
    “Se devo essere sincero, è stata l’altezza! Nel settore giovanile ed in Serie C ho sempre giocato da posto 4, anche perché si tratta del ruolo che mi diverte di più. La scelta del libero è stata poi un’evoluzione del mio modo di stare in campo. Mi piace disimpegnarmi in questa posizione, e recuperare palloni che la gente crede già destinati a cadere sul taraflex. Allo stesso tempo è divertente vedere lo stupore dipinto sul volto delle persone, quando si trovano davanti a scambi infiniti fatti di grande intensità”.
    Per il libero, la ricezione è il fondamentale più importante. Che tipo di allenamento svolgi per mantenere sempre percentuali alte?
    “Credo nella cultura del lavoro durante la stagione agonistica. Punto sempre a migliorarmi. Mi piacciono molto gli allenamenti individuali: sulla ricezione, o toccando palloni su palloni, per arrivare poi preparato al giorno della partita”.
    Quanto è importante la forza mentale nel tuo ruolo. Il libero non ha le stesse possibilità di mettersi in mostra rispetto  agli altri compagni, e come il portiere nel calcio ha sempre tutti gli occhi puntati addosso.
    “Dal punto di vista mentale, il libero è un ruolo molto impegnativo. Può capitare una partita dove magari tocchi soltanto 2/3 palloni a set, e se non sei in grado di difenderli in maniera importante, tutto diventa più difficoltoso. Esattamente come l’estremo difensore nel calcio, che se non riesce ad opporsi alle poche conclusioni dirette verso la porta, rischia di compromettere il risultato della sua squadra. Il libero magari è più sereno perché può rifarsi sulla palla successiva, però risulta indubbiamente più penalizzato rispetto ad altri giocatori che attaccano con maggiore frequenza. Chi non conosce il mondo della pallavolo, non riesce ad apprezzare quanto sia faticoso il nostro ruolo dal punto di vista psicologico”.
    Cosa ti aspetti a livello personale dalla stagione che sta per iniziare, e dove può arrivare la squadra alla luce degli atleti già annunciati?
    “Il mio obiettivo è quello di star bene dal punto di vista umano e professionale: poi tutto il resto sarà una logica conseguenza. Da quel che percepisco Sorrento ha attrezzato una gran bella squadra, e son convinto che in questa stagione potremo fare grandi cose”.
    Hai già giocato in piazze calde, e Sorrento non sarà da meno. Che rapporto hai con i tifosi, e quanta voglia c’è di conoscere l’ambiente e farti trascinare dal calore della tifoseria?
    “Conosco già l’ambiente, in quanto ho già visto l’anno scorso una partita al PalAtigliana dove Sorrento ha conquistato l’intera posta in palio. Sono sempre stato in squadre dopo il tifo è sempre stato infuocato, a partire da Alessano fino a Porto Viro. Mi fa piacere che anche a Sorrento l’ambiente sia bello caldo, perché può dare una grossa mano alla squadra nei momenti più delicati di una gara”.   LEGGI TUTTO

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    Mattia Filippelli”Sono davvero onorato di far parte di questa società

    Non si ferma la campagna acquisti del presidente Fabrizio Ruggiero, che si assicura uno dei talenti più promettenti di posto 3 in circolazione. Classe 2005, arriva direttamente da Volley Treviso, autentica fucina di talenti destinati a lasciare le proprie orme nelle compagini di categoria superiore che ambiscono a traguardi prestigiosi. Già Campione d’Italia U18 a Tbilisi in Georgia, Mattia Filippelli è pronto a spiccare il volo nel mondo dei professionisti, con grande sacrificio e abnegazione.Partiamo da luglio 2022, dove hai conquistato da titolare l’Europeo U18 vincendo tutte la partite fino al 3-0 in finale sulla Francia. Che emozione è stata ed in che cosa un’esperienza simile ti ha migliorato sotto il profilo tecnico e umano?
    “È stata una grandissima esperienza. Indossare la maglia azzurra e rappresentare il proprio paese facendo quello che ami, è sempre un’emozione indescrivibile. Abbiamo fatto un grande percorso: non eravamo tra le nazionali favorite, ma abbiamo fatto una grande competizione giocando di squadra. Tutto questo ha fatto la differenza, ed è stato fantastico portare a casa quel titolo”.
    Com’è nata la trattativa con Sorrento e cosa ti ha convinto del progetto che ti è stato presentato?
    “È iniziata a partire dalle Finali Nazionali. Mi è piaciuto subito il progetto, strutturato anche per la valorizzazione di noi giovani. Mi è stata data una grande opportunità, e sono davvero onorato di far parte di questa società”

    Dopo Treviso, prima avventura in Serie A3 e a tanti km da casa. Quali sono le tue ambizioni e aspettative?
    “È vero. Sarà un’esperienza importante in una realtà nuova, e sono sicuro che mi aiuterà molto non solo sotto il profilo professionale, ma soprattutto umano. Sono davvero entusiasta, non vedo l’ora di iniziare la nuova stagione, e ripagare sul campo la fiducia che mi è stata data”.
    Descrivi un po’ le tue caratteristiche, che tipo di centrale sei?
    “Mi ritengo un centrale abbastanza completo sotto tutti i fondamentali. Il mio punto di forza è il muro: non ho grandi centimetri, ma ho salto ed esplosività”.
    Quanta voglia c’è di conoscere l’ambiente e un pubblico che sa essere il settimo uomo in campo?
    “In tanti mi han parlato del PalAtigliana, e dell’ambiente caldissimo che sanno creare i tifosi. Non vedo l’ora di provare sulla mia pelle tutto il loro affetto in questa prima esperienza da professionista. Sarà bellissimo scoprire gli angoli più belli della città e conoscere i nostri supporters” LEGGI TUTTO

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    Sorrento si tiene stretto Mariano Gargiulo: “Costruito un roster di qualità”

    La ShedirPharma Sorrento è una realtà consolidata che punta sulla crescita di giovani talenti. Classe 2002, Mariano Gargiulo si è guadagnato con grinta e sudore la conferma in un roster che anche quest’anno vuole continuare a stupire. Lo schiacciatore ha dimostrato di essere glaciale anche entrando a gara in corso, per utilizzare una float che manda letteralmente in crisi le ricezioni avversarie. A Casarano ha realizzato un ace letale, e Mariano Gargiulo si candida ad essere protagonista quando il mister Esposito sfoglierà la margherita dei posto 4. Una conferma che premia il tuo impegno e sacrificio. Quanta voglia c’è di tornare al lavoro, per riprendere nuovamente contatto col pallone, e mostrare le tue qualità allo staff e ai compagni?

    “In questo periodo mi sto mantenendo in forma giocando a beach-volley, ma ovviamente c’è tanta differenza tra sabbia e taraflex, con quest’ultimo che rappresenta la caratteristica principale dell’indoor. Attendo con entusiasmo di tornare in palestra, divertirmi, e giocare le prime partite della nuova stagione”. 

    Tanti atleti importanti nel tuo stesso ruolo. Già annunciati Pol e Cremoni: ragazzi giovani, stabilmente nel giro delle nazionali giovanili. Quanto può essere stimolante allenarti con loro, e rubare qualche piccolo segreto?

    “Ovviamente le motivazioni sono alte. Pol viene da tanti anni di fila giocati in categoria superiore, mentre Cremoni è in pianta stabile nel giro delle nazionali giovanili: ha già vinto l’Europeo U17, e sta preparando quello U18 in programma tra poche settimane. Avrò sicuramente tanto da imparare, e tra noi ci sarà una sana competizione positiva”. 

    Un ace a Casarano, e sempre un’arma in più con la tua float insidiosa. Quanto è difficile entrare a freddo, e saper incidere quando il mister ti chiama in causa?

    “È importante farsi trovare pronti, ed aspetto sempre un segnale del mister per poter entrare dalla panchina. Lavoro sempre duramente per farmi trovare pronto. Servire a freddo non è semplice, ma in Serie A3 l’ambiente è infuocato, e mi scaldo subito sentendo la passione del pubblico”. 

    Quali sono le tue ambizioni personali? Quanta voglia c’è di guadagnarti più minuti e spazio sul taraflex?

    “Gioco a pallavolo per divertirmi, e questo aspetto non deve mai mancare. Il mio obiettivo è dare il massimo, dimostrando il mio valore e sfruttando le opportunità che mi saranno concesse nel corso della stagione. Non conosco ancora i ragazzi, ma i curriculum parlano per tutti loro. Il roster ha qualità, per cui credo che potremo fare un bel campionato di medio-alta classifica”.  

    Cosa ti aspetti dal pubblico, e quanto può incidere in una stagione dove tutte le squadre del girone si stanno rinforzando?

    “Il pubblico del PalAtigliana è sempre stato il nostro settimo uomo in campo, e poche squadre nel nostro girone possono contare su un palazzetto sempre caldo e rumoroso. Il livello del campionato sarà alto, ma noi siamo preparati e ce la giocheremo contro qualsiasi avversario”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mariano Gargiulo:”Gioco per divertirmi e sfruttare le mie opportunità

    La ShedirPharma Sorrento è una realtà consolidata che punta sulla crescita di giovani talenti. Classe 2002, Mariano Gargiulo si è guadagnato con grinta e sudore la conferma in un roster che anche quest’anno vuole continuare a stupire. Lo schiacciatore ha dimostrato di essere glaciale anche entrando a gara in corso, per utilizzare una float che manda letteralmente in crisi le ricezioni avversarie. A Casarano ha realizzato un ace letale, e Mariano Gargiulo si candida ad essere protagonista quando il mister Esposito sfoglierà la margherita dei posto 4.Una conferma che premia il tuo impegno e sacrificio. Quanta voglia c’è di tornare al lavoro, per riprendere nuovamente contatto col pallone, e mostrare le tue qualità allo staff e ai compagni?
    “In questo periodo mi sto mantenendo in forma giocando a beach-volley, ma ovviamente c’è tanta differenza tra sabbia e taraflex, con quest’ultimo che rappresenta la caratteristica principale dell’indoor. Attendo con entusiasmo di tornare in palestra, divertirmi, e giocare le prime partite della nuova stagione”.
    Tanti atleti importanti nel tuo stesso ruolo. Già annunciati Pol e Cremoni: ragazzi giovani, stabilmente nel giro delle nazionali giovanili. Quanto può essere stimolante allenarti con loro, e rubare qualche piccolo segreto?
    “Ovviamente le motivazioni sono alte. Pol viene da tanti anni di fila giocati in categoria superiore, mentre Cremoni è in pianta stabile nel giro delle nazionali giovanili: ha già vinto l’Europeo U17, e sta preparando quello U18 in programma tra poche settimane. Avrò sicuramente tanto da imparare, e tra noi ci sarà una sana competizione positiva”.
    Un ace a Casarano, e sempre un’arma in più con la tua float insidiosa. Quanto è difficile entrare a freddo, e saper incidere quando il mister ti chiama in causa?
    “È importante farsi trovare pronti, ed aspetto sempre un segnale del mister per poter entrare dalla panchina. Lavoro sempre duramente per farmi trovare pronto. Servire a freddo non è semplice, ma in Serie A3 l’ambiente è infuocato, e mi scaldo subito sentendo la passione del pubblico”.
    Quali sono le tue ambizioni personali? Quanta voglia c’è di guadagnarti più minuti e spazio sul taraflex?
    “Gioco a pallavolo per divertirmi, e questo aspetto non deve mai mancare. Il mio obiettivo è dare il massimo, dimostrando il mio valore e sfruttando le opportunità che mi saranno concesse nel corso della stagione. Non conosco ancora i ragazzi, ma i curriculum parlano per tutti loro. Il roster ha qualità, per cui credo che potremo fare un bel campionato di medio-alta classifica”.  
    Cosa ti aspetti dal pubblico, e quanto può incidere in una stagione dove tutte le squadre del girone si stanno rinforzando?
    “Il pubblico del PalAtigliana è sempre stato il nostro settimo uomo in campo, e poche squadre nel nostro girone possono contare su un palazzetto sempre caldo e rumoroso. Il livello del campionato sarà alto, ma noi siamo preparati e ce la giocheremo contro qualsiasi avversario”. LEGGI TUTTO