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    Secondo tie break al Paolo VI, Brugherio strappa un punto a San Donà

    BRUGHERIO, 29 OTTOBRE 2023- Secondo match casalingo, secondo tie break per la Gamma Chimica Brugherio che impiega due ore e mezza prima di archiviare la 3° giornata del campionato Serie A3 Credem Banca. Un punto, questo è quello che Meschiari e compagni scippano alla formazione ospite Personal Time San Donà che chiude il match 3-2. I rosanero sono capaci di risollevarsi dopo due set di svantaggio con un terzo e quarto set giocati a grande intensità, una scintilla innescata dagli ingressi di Carpita, Consonni e Mancini che hanno dato nuova linfa alla metà campo di Brugherio, Prespov poi, top scorer del match con 23 punti, è una certezza per tutto l’arco della gara. Peccato per il tie break con San Donà più solida in ogni fondamentale, muro su tutti, per chiudere di slancio set e match. Due giorni e i ragazzi di coach Delmati torneranno nuovamente in campo per il turno infrasettimanale della 4° di Serie A3, mercoledì 1 novembre alle ore 18:00 sul campo di Savigliano.
    LE FORMAZIONICoach Delmati schiera Selleri-Prespov sulla diagonale, Compagnoni e Mellano al centro, Meschiari-Ichino di banda, Marini Libero.
    Coach Moretti risponde con in campo Tulone al palleggio, opposto Giannotti, al centro Iorno e Guastamacchia, Umek e Favaro schiacciatori, Bassanello Libero. 
    LA CRONACAPRIMO SET Mellano a muro, ace Ichino. Cosi Brugherio apre il match, un  2-0 destinato a crescere con Meschiari ed un altro muro, questa volta di Prespov (5-2). Fondamentale che fa la differenza il muro, anche San Donà si barrica e con quello di Iorno, seguito dall’ace di Giannotti, trova il 5 pari. Segue una fase di botta e risposta con le avversarie che si contendono il vantaggio fino al 14-12 quando coach Moretti chiama tempo. Tre muri consecutivi degli ospiti ed il set è nuovamente in equilibrio 16-16. A muro si fa trovare pronta anche Brugherio, Ichino smarca il 17-16 ma, senza trovare continuità e fluidità nel gioco con le prime linee, i ragazzi di coach Delmati tornano in panchina sul 17-20. Prespov e Giannotti si fronteggiano nei punti a seguire (17-21, 18-21), Umek si prende i nove metri con l’ace del 18-23, arriva l’ ultimo sussulto di Prespov (19-23) prima che San Donà la chiuda 20-25. 
    SECONDO SET 4-0 apertura di secondo set per i rosanero. Bello scambio, con due spettacolari difese di Marini, finalizzate da Prespov per il 5-0. San Donà riparte e si porta a -1 (6-5). Brugherio continua ad avere il set in controllo 9-6, 12-9 e 14-11 dopo il primo tempo ed il muro di Compagnoni. Costano il cambio di guardia le disattenzioni dei rosanero, gli ospiti infatti ne approfittano per assestarsi 15-16, 15-17 dopo il pallonetto di Giannotti. Mellano ed Ichino prendono parola a suon di muro e attacco al centro (17-17) ma San Donà trova in Cumai l’alleato per ritrovare il vantaggio 17-19. Ingresso di Carpita, subito servito per la diagonale del 18-20, segue Compagnoni col primo tempo del 21-22 ma l’ace di Tulone (21-24) e l’attacco di Giannotti (22-25) decretano lo 0-2 a favore dei veneti.
    TERZO SETAncora un’apertura di sostanza per la Gamma Chimica. Ace Selleri 4-3 , primo tempo di Mellano (5-4), diagonale ed ace di Prespov (8-6) e a condire il tutto il mani fuori di capitan Meschiari (9-7). È ancora Prespov a tener banco a suon di attacchi (11-9, 14-11), a lui fanno eco Meschiari in diagonale (15-13) ed ace di Mellano (16-13). Così come nei precedenti set, San Donà trova strada per il pari (16-16) questa volta però i rosanero, dopo il time out di coach Delmati, non indugiano oltre. Prespov difende e segna il 18-16, mani out per Meschiari 20-17. Non spaventa neppure il nuovo aggancio degli avversari; dopo la seconda chiamata in panchina, la sintesi la trovano Prespov (21-20) e poi Carpita con due solidi muri per il 24-21. Giannotti serve male ed è fine del set 25-22, un set che riapre la gara della Gamma Chimica.
    QUARTO SETSan Donà più attiva in avvio di quarto parziale (4-6). Ma Carpita si prende i riflettori spiazzando con due colpi in diagonale ed un muro (8-8). Meschiari difende il testa a testa col suo colpo che s’insinua nel muro veneto per il 10-10 che diventa vantaggio dopo il primo tempo di Mancini ed  il muro Mancini-Selleri (15-12). Tocca quota 4 punti di vantaggio la Gamma Chimica con Meschiari in diagonale 20-16, seguito da Mancini 21-17. Carpita realizza il 22-18, Prespov il 23-18 e a chiudere i giochi è Meschiari sul 25-20. 2-2, si va la tie break.
    QUINTO SETDopo la partenza 3 pari San Donà prende subito la rincorsa, Brugherio subisce e non trova la lucidità per riaprire il set come fatto finora. Il cambio campo è sul 5-8 ma a cambiare non è lo scenario. San Donà s’impone a muro e al servizio. Tra Guastamacchia e Favaro è un bel contendersi il titolo di trascinatore. Sul 6-11 è tempo di panchina per i rosanero. Mellano tenta di riaprire col suo 7-12 ma chiude Giannotti 9-15. San Donà porta a casa il tie break e i due punti della vittoria. 
    LE DICHIARAZIONICoach Davide Delmati: “Nei primi due set abbiamo commesso troppi errori in situazioni semplici, il che vuol dire che abbiamo avuto poca pazienza nelle azioni lunghe; loro hanno difeso più di noi in tanti momenti, noi invece dobbiamo imparare che se l’avversario difende non è detto che il punto sia perso; c’è un contrattacco, c’è da rigiocare ed avere fiducia. Questo per noi può essere un punto di forza perchè siamo giovani e dal punto di vista energetico e d’entusiasmo dobbiamo essere molto più positivi di quello che abbiamo fatto nei primi due set. Credo sia importantissimo raccogliere punti, questa sera dopo i primi due set in pochi avrebbero scommesso su un tie break quindi questo è molto positivo anche perchè è avvenuto grazie agli ingressi dalla panchina di Carpita, Mancini e Consonni che hanno cambiato il ritmo della gara e dato energia positiva e anche un pò di spensieratezza in quei momenti dove eravamo preoccupati di quello che non avevamo fatto bene. Siamo quattordici, tutti giocatori giovani e di talento quindi siamo pronti e disponibili a tutte queste variazioni durante la partita. Questo ci deve far capire che basta poco per cambiare l’andare di un match, dobbiamo distaccarci dal chinare la testa quando perdiamo due punti perchè questo non deve essere il nostro modo di giocare a pallavolo”.  
    3° giornata Campionato Serie A3 Credem  BancaGamma Chimica Brugherio – Personal Time San Donà di Piave (2-3)(20-25, 22-25, 25-22, 25-20, 9-15)
    Gamma Chimica Brugherio: Selleri 2, Prespov 23, Compagnoni 5, Mellano 9, Ichino 7, Meschiari 11, Marini L, Consonni, Carpita 10, Mancini 2, Ne: Viganò, Prada, Chinello, Centenaro. Allenatore: Davide Delmati
    Personal Time San Donà di Piave: Tulone 3, Giannotti 19, Iorno 6, Guastamacchia 14, Umek 10, Favaro 5, Bassanello L, Cunial 9, Paludet NE: Parisi, Trevisiol, Tuis, Lazzaron L
    NOTE:Arbitri: Giorgianni Giovanni, Giulietti FabrizioDurata set:  29’, 33’, 33’, 31’, 18’
    Gamma Chimica Brugherio: battute vincenti 6, battute sbagliate 25,  muri 6, attacco 44%, ricezione 46% (perfetta 23%)
    Personal Time San Donà di Piave: battute vincenti 4, battute sbagliate 19, muri 15, attacco 42%, ricezione 38% (perfetta 19%)

    Ufficio Stampa Pallavolo Diavoli Rosa
    Foto credit Simone Nuvoli LEGGI TUTTO

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    Coach: “Bene la vittoria, ma c’è da migliorare”

    La Personal Time San Donà ha vinto la sua terza partita consecutiva di questo inizio stagione. I sandonatesi questo pomeriggio sono andati a vincere a Brugherio 3-2, sono sette i punti in classifica che valgono momentaneamente il primo posto del girone bianco di serie A3.
    Una partita che coach Moretti commenta così: “La nostra è stata una partita dai due volti – le parole del coach- dove abbiamo fatto bene nei primi due set tenendo in mano il bandolo della matassa. Nel terzo e nel quarto set c’è stato qualche errore di troppo a muro. Nel quinto i cambi dalla panchina sono stati molto preziosi e questo ci ha permesso di portare a casa una vittoria preziosa e importante. Siamo ad inizio campionato e sappiamo come ci sia molto da lavorare in palestra ogni giorno della settimana”.
    Quella di oggi era solo la prima delle tre partite da giocare in una sola settimana: “Mercoledì dovremo affrontare Belluno con un altro spirito, la Personal Time dovrà essere combattiva e giocare al massimo per portare via punti alla squadra favorita per la vittoria finale”.
    Mercoledì con Belluno, poi domenica sempre al Pala Barbazza con Bologna.

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    Effetto Spes Arena: è un altro 3-0 casalingo per i rinoceronti

    Seconda gara casalinga e secondo successo: netto, inequivocabile, meritato. Il Belluno Volley difende il fortino e cancella con un colpo di spugna il passivo di Pavia. Al cospetto di una formazione quadrata, come Mirandola, i rinoceronti danno vita a una prova di grande solidità: sono chirurgici nei momenti topici (soprattutto nei primi due parziali, chiusi con uno scarto minimo) e trovano risposte di assoluto rilievo da ogni singolo interprete. A cominciare dal top scorer Schiro (13 punti arricchiti da un brillante 75 per cento in attacco), passando per Bucko (un fattore, nonostante fosse debilitato dalla febbre). E dai centrali, con un Antonaci da doppia cifra (8 su 10) e un Mozzato padrone della situazione quando la palla pesava di più. Bene anche Maccabruni in regia, Orto in ricezione e capitan Bisi fa valere la sua esperienza. Insomma, una vittoria di squadra: quella che chiedeva coach Colussi alla vigilia.
    SU IL VOLUME – I padroni di casa provano dubito ad azzannare il match. E ad alzare il volume al servizio con un ace di Schiro per il 7-4, Ma proprio la battuta sarà croce e delizia, come testimoniano i 7 errori dai 9 metri. In più, Mirandola è il solito “cagnaccio”, pronto a mordere a ogni occasione utile. E ad approfittare delle imprecisioni bellunesi: in tal senso, l’attacco out di Bisi vale la parità a quota 15. Sarà poi Bucko, grazie a un “Monster Block”, a dare il piccolo, ma decisivo strappo: 22-20, mentre Albergati spedisce in rete il servizio del definitivo 25-23.
    SCHIRO SUGLI SCUDI – Gli emiliani, però, non ci stanno. E, nel secondo round, sprintano con Albergati: 12-15. Solo che Schiro è semplicemente perfetto: 7 su 7 in attacco. E guida la rimonta: la parità matura a quota 17 e un fallo di seconda linea di Rossatti permette ai rinoceronti di operare il sorpasso. Si gioca sul filo. Ma il filo è l’habitat naturale di Mozzato (muro del 21-19 e primo tempo del 23-21) e di Antonaci, artefice degli ultimi due punti. Ebbene sì, il Belluno Volley passa al centro. E si porta sul 2-0 nel conto dei set.
    FERRO – “Battere il ferro finché è caldo”, recitava un vecchio adagio. E i Colussi boys, questo ferro, lo battono con una certa forza nel terzo atto: volano sul 4-0, doppiano gli avversari (10-5). E prendono il largo. Alla fine, è gloria per tutti. Anche per i fratelli Martinez, a referto con un punto a testa: Gonzalo timbra un contrattacco da urlo, Ignacio l’ace.
    L’ANALISI – «Una bella prestazione, solida, matura e concreta – afferma coach Gian Luca Colussi -. Siamo contenti. Abbiamo avuto un ottimo cambio palla e tutti hanno ricevuto al meglio, mentre “Macca” ha distribuito bene il gioco. Forse non siamo stati brillantissimi in fase break: potevamo concretizzare di più, ma va bene così. Il gioco al centro? È sempre stato un valore aggiunto: sia per le caratteristiche dei centrali, sia del palleggiatore. Scorie dopo Pavia? No, temevo più le scorie delle influenze, alla luce della settimana complicata. Per questo dedico la vittoria all’intero staff».

    BELLUNO VOLLEY-STADIUM MIRANDOLA 3-0
    PARZIALI: 25-23, 25-23, 25-15.
    BELLUNO VOLLEY: Maccabruni 4, Bisi 7, Schiro 13, Bucko 9, Mozzato 6, Antonaci 11; Orto (L), G. Martinez 1, I. Martinez 1, Guolla. N.e. Stufano, Fraccaro (L). Allenatore: G. Colussi.
    STADIUM MIRANDOLA: Nasari 4, Albergati 13, Bombardi 6, R. Rustichelli 2, Quartarone 1, Rossatti 4; M. Rustichelli, Scita 1. N.e. Capua, Gozzi, Bevilacqua, Schincaglia, Scaglioni. Allenatore: M. Mescoli.
    NOTE. Spettatori: 650 circa. Durata set: 27’, 25’, 22’; totale: 1h14’. Belluno: battute sbagliate 19, vincenti 5, muri 5. Mirandola: b.s. 14, v. 0, m. 3. LEGGI TUTTO

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    Aurispa DelCar supera al tiebreak la capolista Lagonegro

    Aurispa DelCar sfida la capolista Lagonegro nella 3a giornata del girone blu di A3 e lo fa di fronte al pubblico di casa del Palazzetto dello Sport di Tricase. I salentini sono reduci dal successo esterno con Palmi e sono sempre più consapevoli del loro potenziale, ma lo sono altrettanto della forza degli avversari.
    Mister Pelillo schiera gli schiacciatori Mazzone e Scaffidi, la diagonale palleggiatore-opposto Monteiro-Arguelles, i centrali Matani e Lanciani, e il libero Cappio.
    Inizio avvincente del match con Arguelles e Vaskelis già sugli scudi e con un Mazzone che trova l’ace vincente (5-4). Il muro di Aurispa DelCar è decisivo prima con Lanciani e poi con Arguelles, quindi lo stesso opposto e capitan Mazzone vanno a punto con due attacchi in diagonale (10-7). Il muro di Scaffidi spinge coach Lorizio al primo timeout di giornata, stop che dà i suoi frutti portando il risultato in parità (13-13). Lagonegro trova ritmo, continua a colpire inesorabilmente e dal +4 per i salentini si arriva al +4 ospite che costringe coach Pelillo a chiamare due timeout ravvicinati (14-18). Il lunghissimo break degli ospiti viene interrotto soltanto da un attacco al centro di Lanciani (15-20). Si segnala il punto del neoentrato Mariano, poi è Lagonegro a condurre il gioco sino alla chiusura agevole del set (16-25).
    Si riparte e Aurispa DelCar sembra trovare il piglio di inizio match, con Arguelles e Mariano (in campo al posto di Scaffidi) che mettono a terra i primi palloni, poi è il muro di Monteiro a portare coach Lorizio alla chiamata di timeout (2-6). Mariano trova l’ace colpendo in una zona di conflitto, Monteiro sfrutta una freeball e Mazzone colpisce in diagonale incrementando meritatamente il vantaggio (11-6). Monteiro trova l’ace, mister Lorizio chiama il secondo timeout, ma Aurispa DelCar continua a viaggiare a ritmi elevatissimi con un monster block di Lanciani e l’ace di Mazzone (15-7). Lanciani ci prende gusto e attacca una bella palla dal centro, seguito dal lungolinea di Mariano e dall’ace devastante di Arguelles (18-9). I salentini di coach Pelillo sembrano un’altra squadra rispetto al primo set, dopo aver ritrovato la concentrazione e il feeling giusto. Mariano conquista un altro ace, poi è il subentrato Scaffidi a colpire, facendosi trovare subito pronto. Il centrale Pizzichini in battuta riesce a dare qualche grattacapo, ma il muro di Lanciani, la diagonale di Arguelles e l’ace di Mazzone chiudono il set in maniera schiacciante (25-15).
    Il terzo set riparte con Lanciani in battuta che mette in difficoltà la ricezione avversaria e non consente a Lagonegro di fare il cambio palla (5-2). Splendida la pipe di Mazzone, servito alla perfezione da Monteiro, ma dall’altra parte Vaskelis torna a farsi sentire con due punti di fila che regalano la parità (6-6). Aurispa DelCar prova a scappare e lo fa bene con l’ottimo turno di battuta di Matani che si mette in proprio e trova l’ace che porta coach Lorizio al timeout (10-6). La forbice del punteggio si restringe nuovamente e l’ace di Piazza convince a sua volta coach Pelillo al timeout, ma Vaskelis colpisce anche da posto 4 e trova il punto del pari (11-11). Lanciani e Arguelles conquistano due punti preziosi, poi è lo stesso Lanciani a murare perentoriamente Vaskelis, ma Lagonegro è sul pezzo e ritrova la parità (14-14). Lanciani in battuta è una spina nel fianco e la diagonale Monteiro-Arguelles fa il resto, confezionando quattro punti di fila (19-15). Arguelles fa impazzire i tifosi con un ace strabiliante all’incrocio delle righe, Lagonegro prova a restare in scia ma Scaffidi trova il punto vincente e Aurispa DelCar si prende il terzo set, trascinata dall’intero palazzetto e dai cori travolgenti del gruppo organizzato dei Leones (25-20).
    Il quarto set si apre con la battuta pungente di Nicotra che garantisce un paio di punti al Lagonegro, cui segue il turno altrettanto fruttuoso di Miscione (2-5). Aurispa DelCar si ritrova a -4 vittima dei tanti errori commessi e della ritrovata verve degli ospiti, che attaccano un altro pallone con Armenante, preludio al timeout chiamato da coach Pelillo (3-8). Vaskelis trova l’ace in battuta con Lagonegro che sembra averne di più e, infatti, neanche due grandi salvataggi di Cappio riescono ad arginare l’offensiva dei lucani (4-11). Pizzichini attacca dal centro e Armenante lo imita da posto 4, quindi Vaskelis in lungolinea non lascia scampo ai salentini (6-15). Aurispa DelCar soffre maledettamente il momento negativo e non riesce a rialzarsi, subendo psicologicamente il colpo e commettendo diversi errori. Lagonegro trova l’ace con Piazza e allunga ulteriormente, con Miscione che alza il muro e mette un ipoteca sul set, avvicinando il tiebreak (9-20). Qualche attacco isolato consente ad Aurispa DelCar di rendere meno ampio il passivo ma il set lo conquista giustamente il Lagonegro (13-25).
    Una sfida bellissima giunge al tiebreak, aperto dal monster block di Lanciani e dalla diagonale di Mazzone, seguite poi dal lungolinea di Arguelles che si ripete in diagonale e spinge coach Lorizio al timeout (5-2). Arguelles torna a colpire con una potenza inaudita, per due volte di fila e sempre in diagonale, con Monteiro che lo serve a memoria e dal cui successivo salvataggio ne consegue un attacco in lungolinea di Scaffidi (8-3). Il muro della coppia Matani Arguelles torna impenetrabile, ma un paio di errori tengono a galla Lagonegro (10-6). Arguelles trova un mani-fuori prezioso per l’economia del match ed è coach Lorizio a chiedere timeout (11-7). Matani conquista l’ace con l’aiuto del nastro e il successivo attacco di Mazzone decide il match (15-9).
    Una partita da brividi, che ha regalato capovolgimenti di fronte di set in set, con due squadre che hanno omaggiato la pallavolo mettendo in campo tutto, sia dal punto di vista tecnico che agonistico. Aurispa DelCar conquista un meritato successo, ottenuto con carattere, sfoggiando una condizione in crescita e riuscendo, dopo il primo e il quarto set, a reagire, ritrovare compattezza e verve per imporsi nel finale.
    Aurispa DelCar – Rinascita Lagonegro 3-2 (16-25; 25-15; 25-20; 13-25; 15-9)
    Aurispa DelCar: Tiziano Mazzone 18, Pietronorio Mariano 6, Alessio Ferrini, Paolo Cappio, Aidan Kit Russo, Giovanni Scaffidi 4, Alessandro Cipolloni Save, Edwin Arguelles Sanchez 30, Josè Monteiro 3, Filippo Lanciani 11, Francesco Schiattino, Massimiliano Matani 5, Michele Deserio.
    Rinascita Lagonegro: Vaskelis 22, Bongiorno 1, Miscione 2, Piazza 5, Pizzichini 5, Mastrangelo, Fortunato (L), Caletti (L), Armenante 10, Molinari, Fioretti 8, Nicotra 5, Dietre.
    Uff. Stampa Aurispa DelCar LEGGI TUTTO

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    Una tenace Just British strappa un punto alla Smartsystem Fano

    Ancora una volta il tie-break non sorride alla Just British Bari che, dopo oltre due ore di gioco, cede il passo alla Smartsystem Fano di mister Paolo Tofoli (con i seguenti parziali: 26-24, 21-25, 18-25, 25-19, 9-15) ed incassa la terza sconfitta consecutiva nel girone Blu.L’ace finale di Michalovic fa calare il sipario su una partita intensa ed avvincente che, con continui capovolgimenti di fronte, ha riservato non poche emozioni al pubblico presente sugli spalti del PalaCarbonara.A fare la differenza nei momenti chiave del match i sigilli di Merlo e Roberti, bravi ad approfittare di qualche sbavatura di troppo commessa dai biancorossi nella fase di muro, e le chiusure decisive di Focosi che, in più di un’occasione, ha sbarrato il passaggio ai principali terminali offensivi della Just British.Longo e compagni escono dal campo a testa alta e con un punto prezioso in tasca, strappato ad una delle compagini più forti del girone con tenacia ed un ottimo cambio palla.Un punto che lascia ben sperare per il prosieguo della stagione e restituisce al gruppo allenato da coach Paolo Falabella quella fiducia fondamentale per affrontare nel migliore dei modi il prossimo impegno contro la Leo Shoes Casarano, in programma mercoledì prossimo al PalaCesari di Cutrofiano.
    SESTETTI DI PARTENZACoach Falabella sceglie Longo al palleggio, Wojcik in zona 2, Galliani e Bruno in posto 4, Persoglia e Pasquali al centro e, infine, Pirazzoli nel ruolo di libero.Mister Tofoli risponde con Partenio palleggiatore, Michalovic opposto, Roberti e Merlo schiacciatori, Focosi e Maletto centrali e con Raffa alla guida delle operazioni difensive.
    LA CRONACA DEL MATCHSi lotta punto a punto sin dai primi scambi del match: all’astuto mani-out di Roberti (7-8) fa seguito la diagonale imprendibile di Galliani (8-8), brillante in fase offensiva.Il break confezionato da Michalovic (9-11) porta avanti la Smartsystem che, subito dopo, subisce l’immediata rimonta biancorossa (13-13, a segno il solito Galliani) e perde il palleggiatore Partenio per un problema alla caviglia. Mister Tofoli manda in campo Mazzon al suo posto. Gli ospiti siglano un nuovo allungo (14-17) ma, ancora una volta, trovano la pronta opposizione del duo Wojcik-Pasquali, che regala la parità al proprio pubblico sul 18-18. Il set resta in equilibrio fino alla fine (23-23), si va ai vantaggi. La contesa è decisa dal fallo di invasione di Mazzon (25-24) e dal successivo errore in attacco di Michalovic (26-24).La Just British sblocca il match (1-0).Presentatosi nuovamente in campo con Partenio al palleggio, Fano si porta subito a +2 con il sigillo di Merlo (6-8). Gli uomini di coach Falabella non si disuniscono, tornano incisivi al servizio e, sfruttando la buona vena realizzativa di Persoglia e Wojcik, ribaltano la situazione di svantaggio iniziale (13-12). Giunti nella fase cruciale del game, però, Fano riemerge (17-19) e, dopo il time out chiamato da coach Falabella, scappa via con i colpi vincenti messi a segno da Merlo (18-21, 19-22). La Just British non riesce a contrastare la fuga marchigiana ed è costretta alla resa dal muro di Maletto su Galliani (21-25).È l’equilibrio a farla da padrone anche nella prima parte del terzo parziale (11-11). A seguire, l’ace di Mazzon (12-14) e i due punti di Merlo (13-17) mandano in onda lo strappo della Smartsystem che, trascinata in battuta da Roberti, vola a +7 sui baresi (13-20, ancora Merlo a segno).Per la Just British diventa un’impresa ardua risalire la china (18-24, battuta out di Wojcik): gli ospiti si impongono 25-18.Nel quarto set il vantaggio iniziale dei marchigiani (3-6) viene prontamente annullato dal tandem Persoglia-Galliani (8-8). Il successivo ruggito di Wojcik da posto 2 ed il mani-out di Bruno propiziano l’allungo biancorosso (15-11, invasione di Mazzon). Bari non arresta la sua corsa e, incontenibile in attacco con Persoglia e Wojcik, vola a +6 (20-14). La squadra di coach Falabella amministra con saggezza il tesoretto acquisito (22-16, diagonale vincente di Galliani) e conquista il set sul punteggio finale di 25-19 (errore al servizio di Roberti).Si riparte con Merlo assoluto protagonista (2-6, muro di Roberti su Wojcik). La Just British cerca di rimanere aggrappata al quinto set (7-4) ma sbatte nuovamente contro il muro di Fano, che sbarra il passaggio prima a Persoglia e poi a Galliani (4-10). Inutili i tentativi di rimonta baresi. Ci pensa Michalovic a chiudere l’incontro con l’ace del definitivo 9-15.
    IL TABELLINO DEL MATCHJUST BRITISH BARI – SMARTSYSTEM FANO(26-24, 21-25, 18-25, 25-19, 9-15)
    JUST BRITISH BARI: Longo 0, Wojcik 16, Galliani 14, Bruno 17, Persoglia 12, Pasquali 9, Pirazzoli (L) pos 74%, Catinelli, Cengia, Sportelli 1, Barretta, Pisoni (L2).All. Paolo Falabella – vice all. Francesco ValenteNote: errori al servizio 18, aces 2, ricezione pos 63% – prf 35%, attacco 45%, muri vincenti 4.
    SMARTSYSTEM FANO: Partenio 1, Michalovic 15, Roberti 22, Merlo 20, Focosi 10, Maletto 5, Raffa (L1) pos 46%, Mazzon 3, Margutti, Galdenzi 1, Gori (L2).All. Paolo Tofoli – vice all. Simone RosciniNote: errori al servizio 18, aces 3, ricezione pos 51% – prf 22%, attacco 54%, muri vincenti 12.
    Arbitri: Luca Grossi e Davide GrassiaDurata set: 35’, 31’, 26’, 26’, 15’ LEGGI TUTTO

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    Moyashi rimonta a metà, il tiebreak è di Motta

    Sembrava già chiaro il risultato della partita nelle fasi finali del terzo set: le grandi difficoltà in battuta e in attacco della Moyashi non hanno permesso ai Garlacticos di entrare veramente in campo fin dal primo punto, portandoli a perdere i primi due parziali per 25-17 e 25-20. Quando ormai si dava per scontata una vittoria dei veneti, i neroverdi hanno saputo tirare fuori una grinta inaspettata, che gli ha permesso di vincere in rimonta il terzo parziale per 23-25. Riaccesa la fiamma, la Moyashi si porta al tiebreak con il notevole contributo di Cavalcanti, vincendo il quarto set 23-25. La lotta per la vittoria è viva fino alle fasi finali, ma quel qualcosa in più lo mette la squadra di casa che la spunta per 15-12.
    Formazioni: Per la seconda trasferta di campionato, Bertini schiera in regia Peslac con opposto Martinez. Al centro piazza Biasotto e Orlando, mentre in banda entrano Cavalcanti e Puliti. Accorsi gioca come libero. Nell’altra metà campo entrano Catone in regia e Mazzotti opposto. In banda coach Zanardo schiera Mazzon e Mian, con Luisetto e Bortolozzo in banda e Santi libero.
    La gara
    Non parte al massimo la terza di campionato per la Moyashi. La difficoltosa ricezione dei neroverdi porta Martinez a incappare nel muro veneto e Motta è subito sull’11-6. Bertini  è costretto a chiamare il time-out, ma nonostante i tentativi di Peslac e Biasotto,  la Moyashi non si riprende. Troppi gli errori in battuta per i neroverdi e i padroni di casa allungano 17-10. Bertini ricorre al doppio cambio con Vattovaz e Pedroni ma non sortisce alcun effetto e i veneti raggiungono il 22-16.  Il coach neroverde fa un ultimo tentativo chiamando in campo Tomassini, ma con l’errore in battuta di Martinez, Motta conquista il primo set 25-17.
    Buona partenza della Moyashi nel secondo parziale che va subito in vantaggio con l’ace di Peslac (0-3). Non riesce però a mantenere il distacco , e si fa presto raggiungere dai veneti, conducendo la prima parte del set sulla parità (7-7). La Moyashi ritrova qualità in ricezione, ma in questa fase è l’attacco che manca, e i veneti trovano il 16-12 con gli attacchi di Luisetto. È Mian show, e i neroverdi faticano a trovare un buona attacco, portando Bertini a chiamare in campo Pedroni e Vattovaz, con cui la Moyashi ritrova ritmo e si porta a -3 (19-16). Motta però non si fa spaventare, e chiude il secondo set 25-20.
    Bertini conferma Vattovaz e Tomassini, e la Moyashi trova il vantaggio nella prima fase con l’ace di capitan Puliti (8-5). Con Mazzotti i veneti si riportano in vantaggio mettendo in difficoltà la difesa garlaschese (14-12). Bertini chiama il cambio con Martinez, Pedroni e Chadtchyn, con cui la Moyashi tenta di ripristinare il ritmo. Sul 18-14 i neroverdi cercano di rimanere attaccati con le unghie e con i denti alla partita, ma Mian mette le cose in chiaro. Con Vattovaz al servizio i neroverdi provano a recuperare i veneti, e grazie all’attacco di Chadtchyn la Moyashi si porta a casa il terzo set 23-25.
    Motta accusa il colpo del set vinto dai neroverdi, e la Moyashi approfitta degli errori veneti per portarsi in vantaggio nel quarto parziale con la buona presenza a muro di Chadtdhyn, Vattovaz e Peslac (3-8). Motta prova ad accorciare il vantaggio dei neroverdi con Mian (11-16). Nella fase centrale la Moyashi regala due punti preziosi con gli errori in battuta, ma con Cavalcanti e Tomassini i neroverdi mantengono il vantaggio (17-22). Mazzoti ritrova i suoi colpi e non bastano i tentativi di Vattovaz e Chadtcyn ad impedire il recupero di Motta. Finale da brivido con 2 palle set annullate che costringono Bertini a fermare il gioco. Al terzo e ultimo tentativo è Cavalcanti a coronare la rimonta. Si va al tie-break.
    Con Cavalcanti al servizio la Moyashi conferma il vantaggio su Motta (3-6). I veneti non mollano il colpo, e con Mian in battuta provano a raggiungere gli ospiti, trovando la parità sul settimo punto. Cambio campo sull’8-7 con tutta l’inerzia che passa dalla parte di Motta, che conferma il vantaggio con un cambio palla fluido. Con l’entrata in campo di Pedroni e Martinez la Moyashi ristabilisce la parità sul 9-9. Cavalcanti e Vattovaz fanno sudare il match point ai veneti, ma con il tocco del tetto sulla difesa neroverde Motta conquista la partita 15-12.

    TABELLINO-PALLAVOLO MOTTA 3 – MOYASHI GARLASCO 2
    PARZIALI: 25-17, 25-20, 23-25, 23-25, 15-12.
     
    MOYASHI GARLASCO: Peslac 5, Tomassini 5, Cavalcanti 19, Pedroni 1, Chadtchyn 11, Martinez 7, Biasotto 1, Vattovaz 11, Accorsi (L), Orlando Boscardini 8, Puliti 7. NE: Calitri (L), Colella.
    All. Bertini, Vice Moro.
    13 muri, 5 ace, 23 errori al servizio, 64% ricezione positiva (28% perfetta), 46% efficienza in attacco.
     
    PALLAVOLO MOTTA: Santi (L), Saibene 2, Mazzotti 27, Catone, Bortolozzo 2, Mian 18, Luisetto 4, Mazzon 15. NE: Nardo, D’Annunzio, Lazzaro, Bulfon
    All. Zanardo, Vice Donadi.
    14 muri, 4 ace, 18 errori al servizio, 56% ricezione positiva (27% perfetta), 48% efficienza in attacco. LEGGI TUTTO

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    Seconda trasferta a Lecce: “Valorizzeremo il nostro gioco”

    Dopo il successo di domenica scorsa contro San Giustino, la Rinascita Lagonegro di mister Lorizio vorrà confermare quanto fatto di positivo finora e portare altri punti a casa e nella terza di campionato affronteranno l’Aurispa DelCar Lecce, che si presta a disputare il suo quarto campionato consecutivo in Serie A3 .  La squadra di casa allenata da mister Pelillo,ex allenatore di Emma Villas Siena per diverse stagioni, si presenterà con Monteiro al palleggio e Arguelles-Sanchez in diagonale, Lanciani e Matani al centro, Cappio il libero,   unico dubbio è lo schiacciatore che fa da coppia con il confermato Mazzone. Questa è la formazione che il Mister Pelillo ha schierato nei precedenti match portando l`Aurispa DelCar Lecce in ottava posizione della classifica.
    “Arriviamo pronti a Lecce, per questa terza di campionato. Abbiamo studiato bene gli avversari, analizzato i loro punti di forza su cui prestare più attenzione e individuato quelli più carenti. Abbiamo lavorato molto bene in settimana soffermandoci anche sull’aspetto mentale sapendo di trovare un campo caldo e una squadra agguerrita. Bisogna subito entrare in campo aggressivi, pronti a soffrire, se dovesse essercene bisogno, e a costruirci il punto, palla su palla, fino all’ultima.”- commenta il nostro opposto Bongiorno-“Ci aspettiamo una bella pallavolo, da entrambi i lati perché siamo consapevoli che affrontiamo una squadra di tutto rispetto; il nostro obbiettivo e valorizzare il nostro gioco e le nostre individualità per giocare bene di squadra, soprattutto per confermare il nostro bel percorso fatto fino ad ora.”
    I Pugliesi arrivano da una vittoria in trasferta a Palmi con un 3-1 e sicuramente avranno voglia di non abbandonare la scia della vittoria. Lagonegro dalla sua sa di dover continuare a fare bene per continuare a mantenere la sua posizione in vetta alla classifica. Quindi l’appuntamento è Domenica 29 Ottobre sempre in diretta su YouTube live ore 18.00. LEGGI TUTTO

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    Pik Margutti, Fano: “A Bari ci sarà da soffrire”

    Trasferta piena di insidie per la Smartsystem Fano che, dopo i successi con Lecce e Napoli (gara epica), torna in Puglia per affrontare il Just British Bari (sabato ore 17).
    La compagine di mister Falabella ha conquistato un solo punto in due gare (1-3 a Macerata e 2-3 con Sabaudia in casa) ma ha un organico di tutto rispetto: “Conosco alcuni dei giocatori baresi – afferma Pietro Pik Margutti – come Longo e Pasquali con i quali ho giocato assieme. Sono bravi e precisi e danno valore aggiunto a questa squadra. Senza dimenticare i vari Paoletti, Bruno ed il loro straniero. Giocare in casa loro non sarà facile perché vorranno riscattarsi dopo i due primi scivoloni in campionato”.
    Lo schiacciatore virtussino è però concentrato su Fano e mette in guardia i suoi compagni in merito alle cose da migliorare in terra di Puglia: “Con Napoli abbiamo avuto un ottimo approccio – continua Margutti – poi siamo andati in crisi nel muro-difesa e non abbiamo preso tanti pallonetti facili. Se riusciamo a limare queste problematiche saremo a buon punto. Ci sarà comunque da soffrire ma questo lo sapevamo già”.
    I virtussini hanno cinque punti in classifica ma la trasferta di Bari appare davvero ostica. La squadra si è allenata bene in settimana e procede regolarmente l’inserimento dello slovacco Peter Michalovic che si sta man mano adattando ai meccanismi di squadra.
    USVF

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