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    Dal calcio alla pallavolo, ora Filippo Pochini sogna un grand finale con San Giustino

    Chiamalo Pokigno, chiamalo uno dei liberi più conosciuti della serie A3, chiamalo semplicemente Filippo, quello della squadra dei miracoli, ovvero ErmGroup Altotevere San Giustino, ma chiedigli di far parte di questo mondo ancora per un po’. Mi sono avventato su Pochini con l’energia e l’entusiasmo che si addice a uno che piace a tutta la serie e che è riconosciuto per il suo valore e la sua empatia, e mi sono trovato di fronte una persona pacata, timida, ma generosissima nel commentare con me la sua vita e la sua carriera, divisa tra un amore che si chiama beach volley e un lavoro che si chiama pallavolo e che Filippo fa con dovizia di sacrificio da circa vent’anni.

    “Le stagioni giocate sono diciannove. Non avrei mai pensato, quando ho smesso di giocare a calcio di fare il percorso che poi sono riuscito a fare con la pallavolo. È stata un’esperienza intensa e bellissima sia a livello professionale, perché sono riuscito a vincere dei campionati importanti, sia da un punto di vista umano. Alla pallavolo devo dire grazie soprattutto per le persone che ho conosciuto, i viaggi che ho fatto, i luoghi che ho visitato”.

    È riuscito a giocare in Superlega. Il giorno più bello?

    “Il sogno era arrivare a giocarci. Se mi chiede un giorno le dico di un Perugia-Taranto nel quale la mia famiglia e i miei amici sono venuti ad assistere alla mia partita in quel palazzetto. Per me, che sono umbro di origini, inutile dire che è stato un momento molto emozionante”.

     Ha parlato di persone che ha conosciuto. Scelga e mi dica i nomi di quelle della pallavolo a cui è più legato.

    “Ho davvero tanti amici e ho conosciuto tante persone, è vero. Se mi chiede così a bruciapelo le dico Omar Biglino, compagno a Siena che adesso si trova a giocare a Cannes nel campionato francese, Filippo Ciulli, Lorenzo Sperotto e Alessandro Graziani”.

    Diciannove stagioni. L’ultima delle quali con San Giustino ha del miracoloso. Se il campionato fosse iniziato al girone di ritorno, sareste i primi della classe.

    “Quest’anno non siamo partiti benissimo, poi con qualche cambio e devo dire con l’arrivo di Maiocchi siamo diventati una squadra davvero tignosa. Mi piace dire che non siamo un gruppo di fenomeni, ma siamo gente che vende molto cara la pelle. E ne sono felice, perché San Giustino è una società molto molto seria che merita un bel piazzamento quest’anno. La volontà per arrivare in fondo c’è, e lo vogliamo tutti”.

    Non si nasconde Pochini. San Giustino da playoff.

    “Credo che già il traguardo è matematico. Noi vogliamo andare avanti e giocarcela. La squadra è molto migliorata e siamo determinati a finire bene. Diciamo che la stagione regolare vorremmo finirla al quarto posto”.

    Pensare che quest’anno si parlava di una sua dipartita per dedicarsi al beach volley.

    “Ho aperto una scuola di beach con altri soci a Mantignana, vicino a Perugia, che si chiama Obeya Beach. Se non avessi trovato nulla di compatibile con questa attività che mi tiene parecchio impegnato, forse non avrei rinunciato completamente alla pallavolo, ma certamente avrei dovuto abbandonare l’idea di continuare a fare la serie A”.

    Non ha mai avuto problemi a scalare in una serie minore. Perché così tante stagioni in serie B quando poteva ambire a qualcosa di più?

    “Sono onesto, perché penso che lo si debba essere: ho preferito giocare, vincere dei campionati, penso all’anno più bello a Gioia del Colle, dove in B vincemmo tutte le partite a disposizione, e guadagnare qualcosina in più per potermi realizzare oltre la pallavolo. Le proposte, è vero, non sono mancate anche dalle serie maggiori, ma ho fatto una scelta di campo che rivendico”.

    Il più forte con cui ha giocato?

    “Senza dubbio Goran Vujevic”.

    Nei prossimi anni potrebbe scegliere solo la carriera del beach come alcuni suoi colleghi?

    “No, a livello di beach mi piace allenare e giochicchiare da noi. Per cui farò magari qualche B1 estivo. Preferisco giocare finché ci sarà la possibilità. Alla pallavolo rimango molto legato”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Castellana Grotte di scena a Lagonegro, Barbone: “Non possiamo commettere passi falsi”

    Ultima trasferta della regular season per la Bcc Tecbus Castellana Grotte nel campionato nazionale serie A3 Credem Banca di pallavolo maschile. Per la 21esima giornata del Girone Blu la formazione allenata da Giuseppe Barbone sarà impegnata al Palasport Villa d’Agri di Marsicotevere (Pz), campo di casa della Rinascita Lagonegro. Prima battuta alle ore 18 di domenica 2 marzo 2025.

    I nove punti conquistati nelle ultime quattro partite grazie alle vittorie con Ortona, a Napoli e con Modica hanno riposizionato la New Mater Volley a 19 punti in classifica e due sole lunghezze di distacco dalla quota salvezza diretta, attualmente rappresentata dal Sabaudia quart’ultimo con 21 punti (e con una partita in più disputata). Il prossimo turno, insomma, risulta già decisivo con la Bcc Tecbus che farà visita al Lagonegro quarto in classifica e con il Sabaudia che ospiterà il Campobasso (ultimo e già condannato ai playout).

    “In questa fase della stagione – ha commentato il presidente Michele Miccolis – mi sia concesso un momento di riflessione sul principio di sportività, tema a cui tengo molto. Analizzando il calendario vorrei esprimere i miei complimenti alla formazione capolista del Sorrento, irraggiungibile in vetta alla classifica, che nella scorsa giornata ha vinto 3-1 contro la formazione del Sabaudia, quart’ultima in graduatoria a quota 21 punti. Questo risultato mette in evidenza l’abnegazione agonistica che nello sport deve essere sempre messa ben a fuoco, senza inciampare nei calcoli matematici di sorta, situazione che a nostro discapito non si è verificata lo scorso anno”.

     “Ci attendono due finali – ha ribadito coach Giuseppe Barbone – Lagonegro in esterna e Lecce in casa, gare in cui non ci è consentito sbagliare. Sicuramente in Basilicata non sarà facile ma non possiamo commettere passi falsi ed è anche giunto il momento di assumerci le nostre responsabilità. Sicuramente siamo stati sfortunati ad inizio stagione, ma adesso non abbiamo più alibi ed occorre restare concentrati e lavorare duro”.

    Sono ben 11 i precedenti tra Lagonegro e Castellana Grotte con sette vittorie dei pugliesi e quattro successi dei lucani. Cinque le gare già disputate in Basilicata con due successi per la New Mater e tre vittorie dei padroni di casa. L’ultima sfida risale alla gara di andata: 0-3 al Pala Grotte in favore di Lagonegro. Ben quattro volte il match si è risolto al tie break con due affermazioni a testa.

    È Alberto Marra l’ex di giornata: il centrale salentino, oggi a Castellana, ha giocato a Lagonegro nella stagione 2018-2019. Saranno Giovanni Giorgianni di Messina e Rosario Vecchione di Salerno i due direttori di gara del match. Diretta sul canale Youtube di Lega Pallavolo Serie A.

    (fonte: Bcc Tecbus Castellana Grotte) LEGGI TUTTO

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    Acqui Terme ospita San Giustino. Totire: “Affronteremo un’avversaria da non sottovalutare”

    Penultima gara e ultima in casa dalla regular season per la Negrini CTE Acqui Terme che, domenica 2 marzo alle 18 al Palazzetto dello Sport di Valenza, ospiterà l’ErmGroup Altotevere San Giustino. La formazione umbra quinta in classifica, distante sette punti dai termali, terzi a 33, un solo passo dietro a Belluno e San Donà.La partita, 8ª Giornata Ritorno della Regular Season Serie A3 Credem Banca Girone Bianco, sarà trasmessa diretta streaming sul canale youtube della Lega Pallavolo Serie A.

    Michele Totire (coach Negrini CTE Acqui Terme): “Non dobbiamo farci deconcentrare dall’arrivo dei play-off, alla classifica guarderemo dopo l’ultima gara di Ancona. Abbiamo lavorato tantissimo e stiamo cercando di inserire situazioni nuove. La partita di domenica non è semplice. Ci troveremo di fronte un’avversaria che non è da sottovalutare: nel girone di ritorno San Giustino ha fatto bene e ha degli ottimi giocatori. Con loro all’andata abbiamo faticato. Uno dei piccoli obiettivi che ci siamo posti è quello di chiudere imbattibili in casa e cercheremo di raggiungerlo, l’altro è quello di riuscire a vincere almeno una volta con ciascuna delle squadre del girone. Cercheremo di chiudere la stagione regolare nel migliore dei modi e poi ai play-off ci penseremo tra due settimane”.

    (fonte: Negrini CTE Acqui Terme) LEGGI TUTTO

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    Sorrento scrive la storia e vince la sua prima Del Monte Coppa Italia A3

    Vive affacciata sul mare, ma scrive la pagina più luminosa della sua storia pallavolistica in montagna: a 800 chilometri da casa. È il dolcissimo paradosso di una Romeo Sorrento che alza al cielo delle Dolomiti, e in particolare di Longarone, il suo primo trofeo: la Del Monte Coppa Italia A3.

    Dopo aver sconfitto in Semifinale i “padroni di casa” del Belluno Volley, i campani superano anche la Personal Time San Donà di Piave, in una finalissima chiusa in tre parziali e interpretata in maniera magistrale. Una vittoria di squadra, di un collettivo che ha dimostrato di avere una marcia in più. Anche in una finale in cui tre atleti chiudono in doppia cifra (Pol, Baldi e Fortes: tutti con 10 punti) e Patriarca, nominato Del Monte MVP, è dominante sotto rete, mentre ai veneti non basta Giannotti, top scorer del match con 11 punti.

    A premiare la formazione vincitrice sono stati Michele Miccolis, Consigliere della Lega Pallavolo Serie A, insieme a Roberto Padrin, Sindaco di Longarone e Presidente della Provincia di Belluno; la targa dell’MVP è stata consegnata da Yvonne Schlesinger, Vicedirettrice Lega Pallavolo Serie A, mentre le medaglie al collo alla seconda classificata le hanno messe Mario Zandomenego, Consigliere delegato allo Sport del Comune di Longarone, e Michele Miccolis. A premiare i quattro arbitri dell’incontro Sandro Da Rold, Presidente del Belluno Volley.

    1° set – Pronti, via e i biancoverdi sono già scappati: 8-0 con ben quattro ace di uno scatenato Pol. E Patriarca, a muro, crea il vuoto (11-2). La Personal Time, però, non concepisce il verbo “arrendersi”: risale a -2 grazie al servizio vincente di Bellucci e si porta a una sola lunghezza di distanza con il contrattacco di Giannotti. Ma la fatica per la rimonta si fa sentire e, nel finale, riprende il largo il sestetto di coach Esposito, che trova risorse importanti pure dalla panchina: ogni riferimento a Gianluca Cremoni (che chiuderà con 8 punti, con 3 muri) non è casuale, con lo schiacciatore che subentra nel finale di set senza più lasciare il campo.

    2° set – La partenza lanciata di Sorrento nel primo set si ripete anche nel secondo parziale, come testimoniato dal 5-1 campano. Tuttavia, Giannotti e Cunial guidano un’altra rimonta, facendo leva anche sulla regia di un lucido Bellucci: sul 17-15, però, la Romeo innesta ancora le marce alte. Nei momenti topici, sbaglia poco, tendente al nulla. E replica il 25-21 di partenza.

    3° set – San Donà di Piave ha le spalle al muro. E, per la terza volta su tre, paga a caro prezzo la falsa partenza all’interno di un set. L’ultimo round, infatti, è un assolo della Romeo Sorrento, capace di portarsi ben presto sul 4-0. A muro, poi, Baldi e Fortes alzano prepotentemente il volume. E il divario raggiunge proporzioni importanti. Anzi, decisive. Alla fine, è festa grande per gli oltre cento tifosi arrivati dalla Campania e per tutta la società di Sorrento: il 23 febbraio 2025, ai piedi delle Dolomiti, è destinato a rimanere per sempre impresso nei loro ricordi.

    Finale – Del Monte® Coppa Italia Serie A3Romeo Sorrento 3Personal Time San Donà di Piave 0 (25-21, 25-21, 25-17)

    Romeo Sorrento: Tulone 2, Pol 10, Fortes 10, Baldi 10, Wawrzynczyk 2, Patriarca 7, Pontecorvo (L), Ciampa 0, Cremoni 8, Filippelli 0, Becchio 0, Gargiulo 0, Russo (L). N.E. Buccella. All. Esposito. Personal Time San Donà di Piave: Bellucci 3, Brucini 5, Mellano 3, Giannotti 11, Baciocco 6, Fusaro 10, Zanatta (L), Rocca 2, Tuccelli 0, Cunial 7, Iannelli (L). N.E. De Faveri, Bellese, Lazzarini. All. Moretti.

    ARBITRI: Clemente, Cruccolini. NOTE – durata set: 26′, 27′, 24′; tot: 77′.

    (fonte: LVM) LEGGI TUTTO

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    Saranno Sorrento e San Donà a contendersi la Coppa Italia di Serie A3

    Saranno la Romeo Sorrento e la Personal Time San Donà di Piave a contendersi domenica la Coppa Italia di Serie A3. Nella prima semifinale della Final Four a Longarone Patriarca e compagni l’accesso alla finale se lo sono dovuto davvero sudare contro Belluno, che alla fine ha alzato bandiera bianca solo al tiebreak, perso tra l’altro con il punteggio di 15-13. Nella seconda semifinale, invece, è stato netto il successo dei ragazzi allenati da coach Moretti, bravi a dominare Ortona in tre set. L’appuntamento con l’ultimo atto della Final Four è fissato per domenica alle ore 18.00 (Diretta YouTube Legavolley).

    Sorrento-Belluno 3-2(26-24, 25-20, 18-25, 17-25, 15-13)Romeo Sorrento: Tulone 3, Pol 15, Fortes 13, Baldi 17, Wawrzynczyk 11, Patriarca 5, Buccella 0, Ciampa 0, Cremoni 0, Pontecorvo (L), Becchio 0, Gargiulo 0, Russo (L). N.E. Filippelli. All. Esposito.Belluno Volley: Ferrato 5, Saibene 2, Basso 7, Mian 12, Loglisci 25, Mozzato 6, Bassanello (L), Luisetto 0, Schiro 14, Bisi 13, Martinez (L), Guizzardi 0. N.E. Cengia. All. Marzola.Arbitri: Grossi, Mesiano.Note – durata set: 29′, 28′, 26′, 23′, 18′; tot: 124′.Alberto Pol (Romeo Sorrento): “Siamo tutti ovviamente contenti del risultato. Una partita sofferta ma che ci ha premiato. Ci siamo ribaditi ancora una volta che siamo una famiglia prima che una squadra: dobbiamo rimanere uniti anche nei momenti difficili. Belluno ci ha dato molto fastidio a muro, loro sono stati bravi nel rimanere costanti anche e soprattutto quando siamo calati”.Leonardo Ferrato (Belluno Volley): “Eravamo sotto 2-0 e abbiamo riaperto tutto, con i nostri limiti e le nostre difficoltà, ma abbiamo davvero dato tutto. Hanno fatto la differenza una palla dentro e una palla fuori. Sono contento della mia squadra, faccio i complimenti a Sorrento che oggi si è dimostrata più forte di noi. Questa sconfitta ci darà comunque carica, fiducia, voglia di giocare”.

    San Donà di Piave-Ortona 3-0 (25-19, 25-19, 25-20)Personal Time San Donà di Piave: Bellucci 3, Brucini 12, Mellano 5, Giannotti 17, Baciocco 12, Fusaro 11, Rocca 0, Zanatta (L), Cunial 0, Iannelli (L). N.E. De Faveri, Bellese, Lazzarini, Tuccelli. All. Moretti.Sieco Service Ortona: Pinelli 0, Bertoli 8, Pasquali 3, Rossato 16, Del Vecchio 5, Arienti 4, Di Giulio (L), Broccatelli (L), Giacomini 3, Di Tullio 0. N.E. Marshall, Torosantucci, Di Giunta, Alcantarini. All. Denora Caporusso.Arbitri: Ciaccio, Russo.Note – durata set: 25′, 27′, 25′; tot: 77′.

    Nicolas Brucini (Personal Time San Donà di Piave): “Siamo stati molto bravi a preparare la partita e mettere in pratica quanto studiato. È un’emozione unica prendere parte a una competizione come la fase finale di Coppa Italia, non succede a tutti, e sono fiero della mia squadra. Mi aspetto una grande battaglia, abbiamo visto parte dell’altra Semifinale. Sorrento è forte e preparata, metteremo in campo tutto quello che possiamo”.Vittorio Broccatelli (Sieco Service Ortona): “Ogni sconfitta insegna qualcosa, dobbiamo continuare a spingere come abbiamo fatto durante il campionato, e anche se è un momento dove siamo un po’ in difficoltà, bisogna continuare a lavorare bene. Stasera siamo stati sotto il nostro livello in attacco e in ricezione, mentre loro sono stati impeccabili in battuta e in fase break”.Albo D’oro Del Monte® Coppa Italia A32021/22 Tinet Prata di Pordenone2022/23 Abba Pineto2023/24 OmiFer Palmi

    (fonte: Lega Volley) LEGGI TUTTO

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    Del Monte Coppa Italia Serie A3: il programma della quarta edizione

    Conto alla rovescia per la Final Four della Del Monte Coppa Italia Serie A3. Sabato 22 e domenica 23 febbraio riflettori accesi sul Palasport di Longarone, nel bellunese, per l’ultimo atto della quarta edizione del trofeo di categoria che assegna la coccarda tricolore. Il tabellone delle Semifinali prevede due confronti incrociati in gara unica tra formazioni dei due raggruppamenti.

    Per la prima volta a confronto Romeo Sorrento, capolista del Girone Blu con un nutrito numero di tifosi al seguito, e Belluno Volley, che ha agganciato in campionato la prima della classe San Donà e club organizzatore dell’evento. Approdato in Semifinale superando Gioia del Colle in tre set e intenzionato a riscattare l’eliminazione agli Ottavi dell’unica partecipazione (2021-22), il team campano è reduce dal successo in campionato per 3-1 su Sabaudia.

    Il sodalizio veneto, giustiziere di Acqui Terme nei Quarti, viene dal 3-1 corsaro a San Giustino in Regular Season e ha trascorsi nella Coppa mista di A1/A2 e in quella di A1 negli anni ‘80, mentre partecipa per la seconda volta al trofeo di A3 dopo l’uscita di scena del 2021-22 negli Ottavi contro Pineto. Tra i bellunesi traguardo significativo per Gonzalo Martinez e Matteo Mozzato, alla presenza n. 100 in tutte le competizioni firmate Serie A. Fabio Bisi, invece, ha già nel mirino il suo punto n. 3700 in carriera. A Michele Luisetto ne mancano 8 per festeggiare quota 1000.

    Sfida inedita tra Personal Time San Donà di Piave, capolista del Girone Bianco, e Sieco Service Ortona, quinta nel Girone Blu con un match ancora da recuperare in campionato. Vittoriosa in casa per 3-1 nei Quarti contro Mantova, ma caduta sul campo dei lombardi con il massimo scarto nell’ultimo turno di campionato, la squadra veneta cerca il colpaccio alla terza partecipazione in Coppa Italia dopo lo stop negli Ottavi per mano di Macerata (2021-22) e nei Quarti con Savigliano (2023-24).

    Sul fronte opposto una squadra esperta che ha eliminato in quattro set Reggio Calabria e vanta varie partecipazioni alla Coppa di A1/A2, di A2 e alla versione A2/A3. Un bagaglio di esperienza che due anni fa venne vanificato con l’uscita di scena nei Quarti all’esordio nella Coppa di A3. La Sieco Service si presenta all’appuntamento dopo l’affermazione per 3-1 su Campobasso in Regular Season. Stefano Giannotti è vicino ai 200 attacchi vincenti in Coppa Italia, ne mancano 11.Semifinali – Del Monte® Coppa Italia A3

    Sabato 22 febbraio 2025, ore 17.00Romeo Sorrento – Belluno VolleyDiretta YouTube Legavolley: https://youtube.com/live/6ug3nbENyGs?feature=share

    Sabato 22 febbraio 2025, ore 19.30Personal Time San Donà di Piave – Sieco Service OrtonaDiretta YouTube Legavolley: https://youtube.com/live/k04C7BUxOGQ?feature=share

    Finale – Del Monte® Coppa Italia A3

    Domenica 23 febbraio 2025, ore 18.00Vincente Semifinale 1 – Vincente Semifinale 2Diretta YouTube Legavolley: https://youtube.com/live/pIAeqKeKSJ0?feature=share

    Albo D’oro2019/20 Olimpia Bergamo (A2)*2020/21 Agnelli Tipiesse Bergamo (A2)*2021/22 Tinet Prata di Pordenone2022/23 Abba Pineto2023/24 OmiFer Palmi

    *Edizione con formula “mista” A2 e A3

    (fonte: LVM) LEGGI TUTTO

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    Giannotti esclusivo: la nazionale rifiutata, San Donà, Ngapeth e “quelle regole che rivendico”

    La prima e unica volta in cui lo intervistai fu in occasione di una Coppa Italia vinta con la maglia della Padova con cui Stefano Giannotti ha trascorso ben sette stagioni della sua carriera, in un anno che rappresentò il primo di tanti in cui il nome del forte opposto veneto è stato sinonimo di bel gioco e di qualità espressa. Un po’ la vita sceneggiatrice spericolata e un po’ le mancate occasioni del lavoro di entrambi hanno creato tra me e Giannotti un muro divisore, non voluto da nessuno, ma popolato da alcune leggende che oggi, dopo tanti anni, decido di sfatare o di confermare. 

    Giannotti dal troppo carattere, Giannotti l’ingombrante, Giannotti che fa sempre di testa sua. Ne ho sentite e ne ho schivate parecchie in questi anni, sempre pensando dall’alto del potermi specchiare nella vita di coloro che ci troviamo a raccontare, come molti di noi mestieranti fanno, che molto di ciò che ho sentito mi appartenesse. C’è un fattore che mi accomuna con orgoglio a Stefano, ed è il fatto di aver vissuto la carriera come volevamo noi, senza dover essere ciò che gli altri volevano per lui e senza dover sempre scendere a patti con la pallavolo. Il prezzo si paga, è doveroso ammetterlo, ma non se vivi tutto questo con la lucidità e la consapevolezza di Stefano, che oggi è ancora il punto di riferimento della serie A3, nonché, numeri alla mano, il miglior realizzatore del suo girone, oltre a detenere un primo posto in classifica con la Personal Time San Donà di Piave, che dice molto del suo presente.

    “C’è soddisfazione per il lavoro fatto dai miei ragazzi e la convinzione che arrivare fino in fondo sarebbe un bellissimo obiettivo da realizzare tutti assieme. Questo è un bel gruppo, nel quale, guardando bene, si trovano dei giovani che stanno disegnano una bella strada davanti a sé. Io sono uno di loro e i risultati individuali non arrivano solo per me perché tutti stiamo dando il nostro contributo”.

    Quando si parla di San Donà Giannotti dipendente, è un qualcosa per cui storce il naso o le fa piacere?

    “No, non mi fa piacere, anche perché non penso sia vero. Quando accetto un progetto ed entro in un gruppo non lo faccio con l’intenzione di diventare l’ago della bilancio, ma di fare la mia parte, che è la stessa di tutti gli altri, in egual misura. A me piace dare il mio contributo ed essere una garanzia. Cerco sempre di dare il mio meglio e voglio che anche gli altri facciano lo stesso, perciò gli sprono a fare altrettanto”.

    Il gioco espresso è di altissimo livello. Posso dire che lei e Bellucci siete una delle diagonali migliori della A3?

    “Io credo che una squadra sia forte quando ha un’identità. E San Donà ha una forte identità. Con Alessandro abbiamo costruito un rapporto in divenire dai tempi di Garlasco. All’inizio non ci siamo trovati, poi abbiamo trovato un punto di incontro e abbiamo fatto assieme un bel lavoro. Teniamo molto ad avere una buona intesa ed è merito del lavoro che si costruisce col tempo. I ragazzi si allenano molto e i risultati si vedono giorno dopo giorno”.

    foto Volley Savigliano

    Ci pensa alla promozione? So che per molti è un sogno, per lei si tratterebbe di un ritorno. 

    “Sarebbe bellissimo tornare in A2 e sarebbe importante farlo con questa squadra. Ma dove vuole che vada io, sono troppo vecchio! (ride n.d.r.)”.

    Trentacinque anni, diciassette stagioni in serie A. Guardandosi indietro, è felice del Giannotti pallavolista?

    “Me lo sono chiesto tante volte. Ripenso al passato con un grande sorriso, perché ho giocato delle stagioni ottime in campionati che alcuni hanno solo sognato. Rimprovero a quel Giannotti del passato solo alcune scelte che non ho fatto forse per paura. Rimprovero anche il fatto che non mi sono sempre sentito libero di fare delle scelte, perché la situazione del cartellino non è la stessa di oggi. Ma non entro nei dettagli. Detto questo, posso dire di aver giocato una gran bella pallavolo”.

    Mi dica i più forti con cui si è ritrovato a giocarsela.

    “I primi nomi che mi vengono sono Atanasijevic, Omrcen, Juantorena, Ngapeth. Ma l’elenco è lungo”

    Pistola alla tempia. Ne scelga solo uno.

    “Earvin. L’ho visto giocare all’apice della carriera con una Modena assoluta regina della Superlega. Non era tanto la forza dell’atleta, ma cosa era in grado di fare. Se decideva di vincere, non ce n’era per nessuno. Con Bruno erano in grado di fare delle magie incredibili in campo. Avevano una classe immensa”.

    Il compagno più forte?

    “A Monza ho giocato con i primi Dzavoronok e Plotnytskyi, giocatori che già dagli esordi risultavano determinanti. Posso anche dirle con chi mi è piaciuto molto giocare e ricordo un grande Mattia Rosso negli anni di Padova, che è stato un ottimo compagno di squadra”.

    In quegli anni si diffuse una leggenda, ossia che lei avesse rifiutato la nazionale. Sfatiamo o confermiamo?

    “(ride n.d.r) Me la faccia spiegare perché detta così resterebbe una leggenda. Sono stato chiamato per fare un mese e mezzo di nazionale e poi per andare ai Giochi del Mediterraneo. Quando mi sono reso conto che nemmeno ai Giochi avrei giocato, perché ero stato chiamato semplicemente per allenare gli altri, ho detto che preferivo declinare. Poi in realtà quell’anno mi venne una brutta tendinite, quindi alla fine tutto sommato è andata bene così”.

    Altra leggenda: dicono che lei sia un decisionista. O è semplicemente un leader?

    “Io dipendo dall’allenatore. Nel caso di San Donà ho una grande stima per il lavoro di Moretti. In partita mi arrabbio, mi capita di dare delle indicazioni, dei suggerimenti, sono uno che non fa passare certe cose. Però sono anche decisioni che vengono condivise col tecnico. L’unica cosa su cui ho avuto un pochino di libertà come capitano è che mi hanno lasciato fare il regolamento dello spogliatoio e lo rivendico da capitano con orgoglio (ride n.d.r.)”.

    foto Nicolo’ Scottà

    Giannotti, mi cade un mito.

    “Si ricordi che carota e bastone sono sempre essenziali”.

    Quando finirà di essere il giocatore forte che ho conosciuto, cosa vorrebbe fare?

    “Non le so rispondere. Ho studiato per fare l’elettricista. Può bastare?”

    Nell’ambiente della pallavolo come si vedrebbe?

    “Conoscendomi, quando finirò di giocare, vorrò provare a fare altre scelte. Anche se adesso è troppo presto per parlarne. Risentiamoci tra qualche anno”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Torna a sorridere Ortona, che supera al quarto set l’ultima della classe Campobasso

    Torna a sorridere la Sieco Service Akea Ortona conquistando i tre punti contro il fanalino di coda EnergyTime Campobasso. Una gara mai scontata con gli ospiti che innalzano un muro roccioso davanti alle bocche da fuoco ortonesi. Alla fine dei conti saranno ben 15 i muri punti dei molisani. E anche se i muri punto dell’Impavida siano stati “soltanto” sei, questo fondamentale è stato … fondamentale per la vittoria finale.

    Spesso e volentieri il block ortonese è riuscito a smorzare gli attacchi avversi favorendo una ricostruzione dagli esiti positivi. Sin da subito si è visto che il regista Pinelli avrebbe favorito il gioco al centro e da questo reparto sono arrivati 21 punti con undici firme a nome Pasquali e 10 a nome Giacomini – autore anche di un ace –  che non ha fatto rimpiangere l’assenza di Arienti rimasto precauzionalmente fermo per un piccolo fastidio.

    Il palleggiatore biancoazzurro si è poi affidato all’esperienza di Del Vecchio (servito 31 volte) e alla potenza dell’opposto Rossato, top scorer con 22 punti, due dei quali realizzati a muro. Come se non bastasse, Riccardo Pinelli si è anche reso autore di ben quattro dei sette aces messi a referto dalla formazione di Coach Denora.

    1° set – Nel primo set, la Sieco Akea trova subito un parziale di tre a zero, complici anche un paio di svarioni in fase di ricezione da parte di Campobasso. Bene Ortona in fase di copertura e con Pinelli che concentra il suo gioco al centro. Sieco Akea che acquisisce vantaggio grazie ad un muro efficace quanto la ricostruzione. Colpo di coda di Campobasso che accorcia le distanze nel finale, ma il divario è tanto ed il destino già segnato. Vince Ortona 25-19.

    2° set – Si inverte la tenza nella primissime fasi del secondo set Ortona si trova ad inseguire sull’1-4. Poi arriva un ottimo turno al servizio di Pinelli che mette a segno due ace consecutivi e riporta la Sieco in vantaggio 8-6. Ortona prende coraggio e tenta la fuga ma Campobasso tira fuori le unghie e si aggrappa agli avversari riuscendo a riportare la parità sul 12-12. Gli abruzzesi si dimostrano più costanti sia nel cambio palla che nel finalizzare le ricostruzioni. Si arriva così al rush finale con i ragazzi di Coach Denora in vantaggio 20-17. I padroni di casa chiudono poi senza grossi grattacapi sul 25-20. 

    3° set – Terzo Set che parte con i crismi dell’equilibrio; equilibrio rotto dagli ospiti che trovano un vantaggio di quattro punti sul 5-9. Quando si è a metà parziale (9-12), Campobasso sembra girare meglio ma Ortona ci prova ma è Campobasso a fare punti e ad allungare. Il muro degli ospiti diventa invalicabile e il finale parte con il vantaggio molisano 15-20. Lo svantaggio è troppo ampio da recuperare e così La EnergyTime riapre i giochi vincendo il set con il punteggio di 20-25. 

    4° set – Con Ortona che parte forte ma un muro ed un Ace degli ospiti permettono a Campobasso di riconquistare il pareggio. Quando il parziale è alla sua ipotetica metà vede le squadre appaiate in perfetta parità 12-12. Ortona trova la forza di scappare avanti grazie ad un buon turno al servizio di Giacomini e ad un pungente Pasquali. Ortona è in vantaggio 20-16.

    Sieco Service Ortona 3EnergyTime Campobasso 1(25-19, 25-20, 20-25, 25-18)

    Sieco Service Ortona: Pinelli 4, Bertoli 10, Pasquali 11, Rossato 22, Del Vecchio 14, Giacomini 10, Broccatelli (L), Marshall (L), Torosantucci 0, Di Giulio 0. N.E. Di Tullio, Di Giunta, Arienti, Alcantarini. All. Denora Caporusso. EnergyTime Campobasso: De Jong 6, Margutti 10, Fabi 11, Morelli 20, Rescignano 9, Orazi 9, De Nigris (L), Del Fra 0, Diana 0, Calitri (L), Diaferia 0. N.E. Giani, Zanettin, Gatto. All. Bua.

    ARBITRI: Bolici, Giulietti. NOTE – durata set: 24′, 27′, 28′, 28′; tot: 107′.

    (fonte: Sieco Service Ortona) LEGGI TUTTO