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    Il settimo tie-break avvicina la Drl alla qualificazione in Coppa Italia

    Il destino al tie-break è scolpito nella pietra. La qualificazione alla Coppa Italia di A3, quasi. Per la settima volta in 12 partite, un incontro della Da Rold Logistics Belluno ha il suo epilogo al quinto set. Ormai è una costante. Solo che, dopo il colpaccio a San Donà di Piave nel derby veneto, i rinoceronti devono arrendersi proprio sul più bello al Sa.Ma. Portomaggiore, trascinato da due bocche da fuoco capaci di incendiare il confronto della Spes Arena: l’opposto danese Dahl e la banda Pinali confezionano in tandem qualcosa come 42 punti. E la Coppa Italia? I bellunesi sono vicini, vicinissimi. Solo Fano, che ha una gara da recuperare, tiene ancora in sospeso il discorso qualificazione: se i marchigiani dovessero centrare l’en-plein nelle prossime due sfide (una delle quali contro Macerata), e la Drl perdesse il match di Santo Stefano a Pordenone, potrebbe esserci il sorpasso. Ma lo scenario appare ardito. E l’ottava piazza al termine del girone d’andata è a un soffio.
    BOTTA E RISPOSTA – L’inizio è un monologo dolomitico. Anche perché il servizio è subito incisivo (3 ace ed emiliani spesso alle corde), il muro tocca una quantità industriale di palloni, mentre la ricezione registra un irreale 100 per cento. E le 13 lunghezze di margine, con cui il parziale viene “consegnato ai posteri”, sono l’esatta istantanea di un autentico dominio dei padroni di casa. Un dominio che però svanisce al cambio di campo: Portomaggiore migliora ogni voce statistica e vola sul 19-11. Grazie a una serie di battute del solito Graziani, i biancoblù perfezionano un break di 7-1 e arrivano fino al -2 (18-20), però non basta. Tutto da rifare. 
    RIBALTONE – Gli ospiti acquisiscono fiducia. E la acquisisce soprattutto Dahl: l’opposto nordico, dopo due set in chiaroscuro, diventa un fattore in attacco e firma 6 punti con un servizio vincente. In più, è ben spalleggiato dal centrale Aprile e dall’ottimo Pinali. Così, l’ago della bilancia pende ancora dalla parte della Sa.Ma.: 22-25 e situazione ribaltata. 
    SMALTO – Ma i rinoceronti non mollano di un centimetro: ritrovano smalto, lucidità, concretezza. E attaccano con il 76 per cento, in un quarto atto di chiaro stampo bellunese. Ostuzzi e Mozzato non sbagliano una virgola (10 punti in coppia e nessuna sbavatura sotto rete): è di nuovo parità nel conto dei set. Si val tie-break e ormai non fa nemmeno più notizia. Solo che, sul rettilineo conclusivo, le energie sono ormai al lumicino. E Portomaggiore prende il largo: 8-15. Poco male, comunque. Il fieno in cascina abbonda. E in tasca c’è un biglietto di invito al gran ballo delle magnifiche otto. 
    L’ANALISI DEL COACH – «Dobbiamo pensare di portare via punti con chiunque – è l’analisi di coach Diego Poletto nel post partita – e lo abbiamo fatto. Anche contro una formazione costruita per l’alta classifica. La qualità dei nostri avversari? È emersa soprattutto nella fase break e al servizio: un fondamentale in cui la differenza si è rivelata abissale. Il punto, in sé e per sé, credo sia qualcosa di cui essere felici, anche se nel quinto parziale abbiamo mollato un po’ troppo presto. Ed è un peccato». 

    DA ROLD LOGISTICS BELLUNO-SA.MA. PORTOMAGGIORE 2-3
    PARZIALI: 25-12, 21-25, 22-25, 25-23, 8-15.
    DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 3, De Santis 18, Graziani 13, Ostuzzi 18, Piazzetta 7, Mozzato 10; Martinez (L), Gionchetti. N.e. Paganin, Della Vecchia, Milani, Guolla, Pierobon (L). Allenatore: D. Poletto.
    SA.MA. PORTOMAGGIORE: Aprile 13, Masotti 4, Govoni, Pinali 22, Ferrari 9, Dahl 20; Brunetti (L), Leoni, Rossi 1. N.e. Dordei, Gabrielli, Pahor, Grottoli. Allenatore: M. Marzola.
    ARBITRI: Antonio Mazzarà e Davide Prati. 
    NOTE. Spettatori 320. Durata set 20’, 28’, 26’, 28’, 14’; totale 1h56’. Belluno: battute sbagliate 16, vincenti 6, muri 9. Portomaggiore: b.s. 15, v. 11, m. 7.  LEGGI TUTTO

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    Verso Pineto-Vigilar. Pascucci: “Non abbassiamo la guardia”

    Fano – Tre partite in una settimana, un trittico che può dire molto sul futuro della Vigilar Fano. Si comincia con la trasferta di Pineto (domenica 19 ore 18) contro la capolista Abba che, al momento, vanta una sola sconfitta in undici gare (in casa contro San Donà) ed è allenata dal fanese Daniele “Pido” Rovinelli. Una gara tutt’altro che semplice per i virtussini ma, d’altro canto, molto stimolante per il valore dell’avversario e per la classifica.
    “Dovremo approciare questo match in maniera molto diversa rispetto alle ultime gare – afferma il coach Roberto Pascucci – dovremo prenderci più rischi e giocare a viso aperto. Veniamo da un buon momento (4 vittorie nelle ultime 5 partite) ma guai ad abbassare la guardia, la tensione deve rimanere alta”. Pineto, Torino e poi Macerata, il campionato dei virtussini passa attraverso questo tre partite: “Dovremo andare oltre le nostre possibilità, dare più di quello che abbiamo – continua Pascucci – per provare a recuperare il terreno perso all’inizio della stagione”.
    Grande sfida tra gli schiacciatori Jacob Link (quarto realizzatore in campionato) e Pawel Stabrawa (terzo), ma non solo. Pineto ha nel proprio organico giocatori di categoria superiore come Bertoli (ex Cantù), Calonico e Persoglia e soprattutto ha dalla propria parte una classifica strabiliante. La Vigilar ha nell’ultimo mese dimostrato di voler con tenacia recuperare il terreno perso e farà di tutto per mettere il bastone tra le gambe al quotato avversario.
    Ufficio Stampa Virtus Volley Fano LEGGI TUTTO

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    Paolucci “L’esordio da titolare una grande emozione, ora concentrati contro Brugherio”

    Penultima gara d’andata per la Med Store Tunit e ultima del 2021 davanti ai propri tifosi al Banca Macerata Forum, che domenica ospiterà alle 18 la Gamma Chimica Brugherio. La squadra lombarda occupa l’ultima posizione in classifica e arriva da una lunga serie di sconfitte consecutive, l’ultima in trasferta per 3-1 contro la Vigila fano. Brugherio non avrà quindi nulla da perdere mentre la Med Store Tunit Macerata è chiamata ad una nuova conferma per mantenere il secondo posto, al momento condiviso con la Videx Grottazzolina, e restare in scia della capolista Abba Pineto.
    L’ultima gara è arrivata una vittoria contro Torino, al termine di una sfida che non ha risparmiato difficoltà, “È stata una bella partita da giocare”, conferma lo schiacciatore Alessio Paolucci, “Abbiamo dovuto superare diversi ostacoli già a partire dalle assenze che ci hanno costretti a reinventarci, con alcuni giocatori posizionati in ruoli nuovi. Eravamo partiti bene conquistando il doppio vantaggio poi abbiamo approcciato male il terzo set, faticando a recuperare e la gara si è riaperta; sono contento però della reazione, l’ho vista subito nelle facce dei miei compagni, ci siamo dati la carica e nel quarto set abbiamo chiuso la partita”. A Torino hai giocato la tua prima da titolare, quanto è stato emozionante? “Sono contento di aver avuto quest’occasione, è stato un bell’esordio anche se ovviamente dispiace sia arrivato per le assenze di alcuni compagni, ai quali auguro di tornare il prima possibile. L’emozione è stata grande, come dicevo non era una partita facile e si è visto nel corso dei set”. Ora testa a domenica, vi aspetta Brugherio, una squadra che verrà a Macerata a caccia di punti senza molto da perdere, “Non dobbiamo farci ingannare dalla classifica e rilassarci, le squadre del Girone Bianco possono tutte essere pericolose. Questo è un momento decisivo, le avversarie stanno prendendo il via per il girone di ritorno e noi non dobbiamo mollare ora, rovineremmo il buon percorso fatto fin qui. Siamo concentrati, ci stiamo allenando bene e ci faremo trovare pronti domenica”. LEGGI TUTTO

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    Speaker, responsabile marketing e giocatore: Zanolli si fa in tre

    Uno e trino: Enrico Zanolli, per la Da Rold Logistics Belluno, si fa in tre. È lo speaker durante le partite casalinghe all’Arena di Lambioi. È il responsabile marketing. E in più gioca per la “società gemella”: la Spes, all’interno della formazione di serie C. Chi lo conosce, lo sa: Enrico è un innamorato pazzo del volley. E se la sua passione fosse un virus, non esisterebbe un vaccino così efficace da arginare l’entusiasmo contagioso di una delle tante figure chiave dell’organigramma dolomitico. 
    EMPIRICO – Ma, per conoscere le varie sfaccettature di Zanolli, sarà bene andare con ordine. A cominciare dal marketing: «Un settore che sto sperimentando in modo empirico e nel quale mi cimento per la prima volta in assoluto. In realtà, nel mio lavoro mi occupo di “pubblicizzare” immobili, però è diverso. Per la Pallavolo Belluno devo far sì che gli sponsor abbiano un ritorno d’immagine. In questo senso, stiamo portando avanti un buon percorso. Uso il plurale perché non sono solo: siamo a tutti gli effetti un team». 
    FUMANTINO – La domenica, invece, il marketing finisce momentaneamente nel cassetto. E arriva il microfono: «Mi diverto un sacco a fare lo speaker. Tutto è nato quasi per caso, ma la prima gara ha avuto successo e hanno deciso di confermarmi. Anche se devo stare attento: essendo piuttosto “fumantino”, rischio di lasciarmi scappare qualche parola. Ho dei limiti che sto cercando di gestire». In più, la carriera da pallavolista non è ancora chiusa: «Ma sono in fase calante. Gli impegni aumentano ed è sempre più complicato gestire tutto. Questa sarà la mia ultima stagione sotto rete e volevo interpretarla da giocatore vero, non da gregario». 
    AMORE A PRIMA VISTA – Il volley, quindi, ha un ruolo di primissimo piano. Da sempre: «Non so come sarebbe la mia vita senza pallavolo, la pratico da vent’anni. Dove nasce la mia passione? Dal fatto che non ero bravo a calcio. Così, tra la seconda e la terza media, ho raggiunto la palestra dei Vigili del fuoco per provare questo sport. E me ne sono innamorato all’istante. Il mio impegno attuale è pure un riconoscimento verso una società che mi ha sempre dato moltissimo e permesso di misurarmi ad alti livelli». 
    UGOLA – Nel frattempo, domenica (ore 18, alla Spes Arena) c’è in palio il sesto posto nel confronto con Portomaggiore. E Zanolli è pronto a scaldare l’ugola: «Rispetto ad altri palazzetti, il nostro è pieno e “caldo”. Abbiamo un pubblico stupendo. E ora che la gente paga il biglietto per assistere alle partite, anche gli atleti si sentono più responsabilizzati». Vietato porre limiti alla Da Rold Logistics: «Conquistiamo il prima possibile la salvezza, ma poi non fissiamo obiettivi particolari. Stiamo diventando sempre più squadra».  LEGGI TUTTO

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    Vigilar-Brugherio. Le dichiarazioni dei protagonisti

    Fano – In casa Vigilar comincia ad intravedersi la luce in fondo al tunnel: per la formazione di Pascucci secondo successo consecutivo per 3 a 0 e risalita in classifica. Da qui alla fine dell’anno un trittico di gare decisive (Pineto, Torino, Macerata) che potranno dire di più sullo stato di salute dei virtussini.
    “Speriamo di essere usciti dall’incubo delle prime partite – afferma il capitano Mario Ferraro – ogni tanto ancora si spegne la luce e non siamo sciolti ma bisogna continuare a lavorare per trovare mano a mano le nostre certezze”. In alcuni fondamentali però la squadra si sta esprimendo al meglio: “Nel cambio palla e in battuta siamo migliorati – continua il siciliano – però dal punto di vista psicologio solo la vittoria ti aiuta ad andare avanti con serenità. Arriviamo ad affrontare le prime con quattro successi nelle ultime cinque gare, pertanto qualche certezza in più ce l’abbiamo”.
    Coach Roberto Pascucci evidenzia i progressi fatti dalla squadra in attacco: “Grazie al lavoro fatto – afferma Pascucci – in attacco siamo più continui e le cose ci riescono meglio. Anche Pawel (Stabrawa ndr) ha trovato la sua palla e attacca con percentuali molto alte, in battua ci stiamo esprimendo su buoni livelli, mentre a muro ed in contrattacco mi aspetto di più”. Undici punti nelle ultime cinque gare rappresenta comunque un buon bottino: “Vero – conclude il coach virtussino – onestamente la sconfitta contro Savigliano ci ha sorpreso, ma posso dire che ora siamo decisamente più regolari”.
    Dunque, da qui alla fine dell’anno la Vigilar affronterà Pineto (domenica prossima fuori casa), Torino (il 22 dicembre in casa) e Macerata (il 26 dicembre sempre in casa). Servono punti per sognare e agganciare le prime otto per accedere alle finali di Coppa Italia.
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    Suona la sesta in casa!

    Una grande vittoria con una bellissima rimonta che regala la sesta vittoria consecutiva in casa.
    Una gara molto combattuta, come aveva previsto il nostro coach, spuntata grazie alla grande prestazione del rientrante Fiscon che ha spezzato gli equilibri del secondo set e ha poi regalato punti importanti durante il match, una notizia molto confortevole per Di Pietro e tutta la squadra.

    Grazie a questi 3 importantissimi punti rimaniamo al quinto posto in classifica con 20 punti e ci prepariamo al meglio per la prossima insidiosa trasferta contro il Volley Garlasco, dove è imperativo cercare la continuità.

    Di seguito la cronaca del match:
     
    1°SET:
     
    Il Sol in campo con Monopoli in regia e opposto Bellia, gli schiacciatori Marszalek e Baciocco, i centrali Frizzarin e Franchetti e il libero Carlotto.
    Gli ospiti rispondono con in regia Vittone e opposto Bosio, gli schiacciatori Bossolasco e Galaverna, i centrali Dutto e Ghio e il libero Gallo.

    Inizio di set contratto per il Sol, gli ospiti ne approfittano e trovano il break sul servizio di Galaverna (4-7), il muro di Frizzarin e gli attacchi di Bellia permettono l’aggancio e il sorpasso sull’errore di Bosio (12-11). Prosegue la lotta punto a punto, sull’invasione di Franchetti coach Di Pietro chiama il primo time out (17-18).
    Ha ragione il nostro coach, il Sol rientra con un piglio differente e trova il sorpasso (20-18) e costringe coach Bonifetto al time out.
    Il Savigliano impatta e inizia una lotta punto a punto, rompe l’equilibrio Garelli subentrato a Dutto al servizio e coach Di Pietro corre subito ai ripari chiamando il secondo time out (21-22).
    Gli ospiti si fanno sentire a muro e sull’errore di Bellia trovano il set point (22-25)

    2°SET:
    Invariati i sestetti per entrambe le formazioni, Baciocco al servizio trova subito l’ace ma gli ospiti rispondono subito e a muro si fanno sentire (4-5), sul servizio di Marszalek il Sol trova il break (9-6), prosegue il set sul filo dell’equilibrio (15-13), gli ospiti trovano il sorpasso sul 17-18 grazie a Bossolasco e coach Di Pietro chiama il time out.
    Al rientro sono gli ospiti ad allungare, subentra Fiscon per Baciocco (17-20), che firma subito il muro e l’attacco che vale la parità (20-20) e coach Bonifetto chiama time out.
    Al rientro Galaverna mette out e il Sol sorpassa (21-20), Bosio trova la parità e inizia una lotta punto a punto, rompe l’equilibrio Vittone con un’ace e coach Di Pietro chiama time out (22-23).
    Frizzarin impatta con un primo tempo (24-24), subentra Novello per Monopoli a muro ma il servizio di Bellia non trova il campo (25-24). Sull’errore di Bosio e il mani out di Fiscon il Sol si porta avanti e guadagna il primo set point (26-25) e costringe Bonifetto al time out.
    Al rientro Frizzarin piazza il muro vincente che regala il set (26-24).

    3°SET:
    Coach Di Pietro conferma Fiscon nel sestetto dopo l’exploit del set precedente, nessun cambio per gli ospiti.
    Inizio set equilibrato, Franchetti rompe l’equilibrio a muro (5-4), subentra Gonella per Dutto, Franchetti con un primo tempo porta a più 3 il Sol (9-6).
    Gli ospiti si fanno sotto con un’ottima fase muro-difesa (11-10), impattano su una dubbia decisione arbitrale (11-11). Due punti consecutivi di Bellia portano il Sol a +3 (17-14) e costringono coach Bonifetto al primo time out discrezionale, ma il Sol non si ferma e con un muro su Bosio va a +4. Altro time out e doppio cambio per Savigliano: entrano Testa al palleggio e Ghibaudo, ma Marszalek continua la striscia positiva chiudendo il punto del 19-14.
    Prosegue la marcia del Sol che a muro fa la voce grossa e si porta sul 23-15, Franchetti con un ace regala il primo set point e con un fallo in attacco di Savigliano i padroni di casa fanno loro il terzo parziale (25-15).

    4°SET:
    Invariati i sestetti, il Sol prova a scappare ma il Savigliano è bravo a lottare (3-2), due ace di Marszalek regalano il +4 e coach e Bonifetto chiama time out (7-3).
    Gli ospiti ritornano rinvigoriti dal time out e si portano a meno 1 (9-8), Galaverna trova la parità e Di Pietro chiama il time out.
    Franchetti con un altro ace regala il vantaggio al Sol (13-11), Bellia trova il +4 con un’ace, gli ospiti reagiscono, dopo uno scambio rocambolesco e un muro trovano il meno 1 (16-15).
    Bellia regala il vantaggio (20-17), inizia il finale di set che si prospetta combattuto, gli ospiti si fanno sotto (21-20), Marszalek con un mani out regala il 23-21 e costringe coach Bonifetto al time out.
    Subentra Baciocco per Monopoli a muro, Marszalek con un muro sontuoso regala il match point (24-22), Bosio l’annulla e Bossolasco trova la parità 24-24, coach Di Pietro chiama time out.
    Galaverna mette di poco fuori ma si fa perdonare a muro (25-25), Franchetti a muro riporta avanti il Sol e Bellia dopo una fantastica azione chiude con un mani out e regala la sesta vittoria in casa! LEGGI TUTTO

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    Il sesto posto e la qualificazione in Coppa Italia: Drl all’assalto

    Un altro passo verso l’obiettivo salvezza. Anzi, altri due. Come i punti strappati a domicilio a una delle squadre più quotate del campionato di Serie A3 Credem Banca (pur priva di due elementi chiave): il Volley Team San Donà.
    Ma qualcuno crede forse che la Da Rold Logistics Belluno si adagerà sugli allori? Non sarà così. Al contrario, i rinoceronti sono pronti a lanciare l’ultimo assalto di un 2021 che, indipendentemente da come finirà, può già essere considerato un anno da ricordare. E da tramandare ai posteri.
    Sì, ultimo assalto. Duplice: al sesto posto, se è vero che domenica (alla Spes Arena, ore 18) approderà Portomaggiore: compagine che ha un punto in più ed è una posizione avanti rispetto al gruppo di coach Diego Poletto. E poi in ballo c’è la “chicca” legata alla qualificazione in Coppa Italia: difficile non pensarci, arrivati a questo punto. In coppa, infatti, entrano di diritto le prime otto classificate al termine del girone d’andata. Le stesse sono destinate a dare vita agli ottavi di finale. E i bellunesi se la giocano: settimi a pari merito con San Donà, a due giornate dalla bandiera a scacchi devono conservare tre lunghezze di margine sulla nona (attualmente Savigliano).
    A tale proposito, pesa eccome il successo al tie-break nel secondo derby veneto della stagione. Come conferma lo schiacciatore Massimo Ostuzzi, autore di una prova a tutto tondo tra ricezione (fondamentale in cui è stato particolarmente sollecitato), attacco. E muro. Suo il “monster block” che ha chiuso i conti: «È stata una partita lunga – commenta il ventiduenne di Bassano del Grappa – e difficile, su un campo molto ostico. Abbiamo tenuto “di testa”, senza mai mollare. Una prova di carattere, più che di perfezione tecnica. E questo è ciò che ha fatto la differenza. Il Volley Team San Donà? Grande avversario: era difficile ottenere un risultato simile in questo palazzetto». LEGGI TUTTO

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    Grande impresa a San Donà: il derby veneto parla bellunese

    Abbonati al tie-break. Ma abbonati anche alle soddisfazioni. I rinoceronti non finiscono di stupire. Per la sesta volta in undici partite si giocano l’epilogo al quinto set. E a San Donà di Piave conquistano un successo che profuma di impresa. Perché arriva in un derby veneto – il secondo stagionale, dopo quello di Montecchio Maggiore – e al cospetto di un avversario come il Team Volley costruito per popolare le zone nobili della graduatoria: avversario che invece i rinoceronti superano sul campo. E agganciano in classifica, al settimo posto. La Da Rold Logistics si regala così una delle più grandi soddisfazioni del suo già convincente cammino. Anche grazie alla prova maiuscola dell’ex di turno: Danilo De Santis, autore di 26 punti (e 5 muri).
    SET INFINITO – L’approccio del San Donà è feroce. E lo è a tal punto da chiudere il parziale d’avvio con 8 lunghezze di margine. Padroni di casa sul velluto? Calma, chi conosce i rinoceronti sa che la parola “arrendevolezza” non è contemplata nel loro vocabolario. E infatti la musica cambia nel secondo round: sotto 22-20, la Drl manda in battuta Graziani. E Alessandro sfodera una serie di servizi di pregevole fattura, arricchiti da 2 ace (uno dei quali aiutato dal nastro): break di 4-0 e e 2 set ball in canna. Subito annullati, però: da Merlo e da un muro di Zonta. Si va ai vantaggi e sono ancora De Santis e compagni a condurre le danze: il San Donà non molla, ma a quota 30 l’ultimo e definitivo acuto è bellunese. 
    SARTO D’ALTA SCUOLA – San Donà, però, è un osso duro. Durissimo. E nel terzo atto salgono decisamente di colpi il muro e gli attaccanti di palla alta: 25-19 e Drl ancora costretta inseguire. Tuttavia, come un sarto d’alta scuola, il gruppo di Diego Poletto lavora di rammendo e ricuce il tentativo di fuga sandonatese. Non a caso, il quarto set è un assolo dolomitico. E forte e chiaro si sente pure il sostegno del pubblico bellunese, approdato nel Basso Piave per sostenere i rinoceronti. Le percentuali d’attacco lievitano come il pane in forno, il muro è granitico, il servizio ficcante. E il 25-21 prende forma. C’è il tie-break. Ed è un lungo ed estenuante punto a punto. Fino al 13-13, quando Mozzato regala il primo match point e Ostuzzi chiude con un muro da paura. 
    IL VERBO DI COACH POLETTO – «Partita molto complessa – afferma Diego Poletto – di fronte a un avversario che, pur privo di due elementi fondamentali (Vaskelis e Bragatto), ha espresso una pallavolo d’alto livello sotto il profilo tecnico e agonistico. Ci ha messo in difficoltà in ricezione e un plauso particolare va al loro palleggiatore. Ad ogni modo, nonostante una partenza piuttosto scarsa, abbiamo portato a casa una gara importante».

    VOLLEY TEAM SAN DONÀ-DA ROLD LOGISTICS BELLUNO 2-3
    PARZIALI: 25-17, 28-30, 25-19, 21-25, 13-15. 
    VOLLEY TEAM SAN DONÀ: Cherin 16, Merlo 26, Zonta 5, Garofalo 11, Basso 14, Bellucci 2; Santi (L), Palmisano 2, Mondin (L), Mignano 1. Allenatore: P. Tofoli. 
    DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 2, De Santis 26, Graziani 18, Ostuzzi 10, Piazzetta 5, Mozzato 13; Martinez (L), Paganin 2, Della Vecchia, Milani 1, Gionchetti. N.e. Pierobon, Guolla (L). Allenatore: D. Poletto.
    ARBITRI: Davide Mongillo e Luigi Pasciari. 
    NOTE. Durata set 22’, 35’, 24’, 27’, 19’; totale 2h07’. San Donà: battute sbagliate 21, vincenti 8, muri 15. Belluno: b.s. 17, v. 5, m. 12.  LEGGI TUTTO