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    L’italo-argentino Santiago Orduna è il nuovo palleggiatore della Tonno Callipo Volley

    La Tonno Callipo Volley ha un nuovo “direttore d’orchestra” dentro il rettangolo di gioco per la stagione 2022-2023: il palleggiatore italo-argentino Santiago Orduna, 39 anni da compiere il prossimo 31 agosto. Approda a Vibo, dopo aver occupato, per quattro stagioni consecutive in SuperLega, la cabina di regia della Vero Volley Monza.
    Le parole del direttore sportivo Ninni De Nicolo: “Si tratta di un giocatore che dispone di ottime qualità tecniche oltre che di una notevole esperienza maturata nel corso delle tante stagioni in cui ha militato in Serie A2 e in Superlega. Una gestione tattica intelligente della squadra e una grande personalità in campo e nello spogliatoio sono le sue principali qualità”.
    Per il palleggiatore nato a Buenos Aires, il quarto e ultimo torneo con la casacca della Vero Volley Monza è stato il migliore delle sue 14 stagioni consecutive in Italia, che verrà ricordata per la conquista della Cev Cup, primo storico trofeo continentale dei brianzoli dopo quello della CEV Challenge Cup 2019 e la CEV Cup 2021 con la formazione femminile. Oltre al successo in campo europeo, la squadra guidata da coach Massimo Eccheli, ha centrato la finalissima nella sua prima partecipazione alla Final Four di Del Monte@Supercoppa.   
    Santiago Orduna è stato grandissimo protagonista della stagione regolare dei monzesi che si è poi chiusa con un settimo posto. L’obiettivo Play-Off per Eccheli ed il suo staff è stato centrato per il terzo anno consecutivo (non è considerata la stagione 2019/2020, visto che si è interrotta molto prima per Covid), perdendo poi contro Civitanova ai Quarti di Finale, oltre all’accesso alla Del Monte®Coppa Italia per la settima annata consecutiva.
    Nella sua quarta e ultima stagione in Brianza Santiago Orduna è stato il giocatore più presente sul taraflex con 35 partite e 125 set giocati. Sono 38 i punti a referto (6 ace, 14 muri e 18 tocchi di seconda), tra campionato e Play-Off Scudetto, Play-Off 5° posto, Del Monte Coppa Italia e Del Monte Supercoppa (ex aequo con il martello ceco Donovan Dzavoronok, che può vantare lo stesso numero di gare e di set giocati dal regista italo-argentino).
    Nelle 14 stagioni precedenti in Italia, 8 in Superlega e 6 in Serie A2, ha totalizzato 407 partite complessive (232 in Superlega e 175 in Serie A2), con 193 vittorie (110 in Superlega e 83 in Serie A2) e 214 sconfitte. Fatta eccezione per la sua prima stagione in Italia con la casacca della Sp Catania guidata dell’italo argentino Hugo Conte, dove ha giocato con il numero 10, ha sempre indossato la maglia numero 5.
    LE DICHIARAZIONIDopo quattro lustri, tre dei quali trascorsi in Italia, ed equamente distribuiti tra Serie A2 e Superlega, quali sono le motivazioni che ti spingono ancora a giocare?“Mi piace giocare, stare in campo, allenarmi. Amo questo sport, fare squadra, stare nello spogliatoio. Lottare, provare a vincere tutte le partite mi fanno sentire vivo e mi stimolano ad andare avanti. Mi piace la sfida e cercare di coinvolgere tutti a dare il massimo. Insomma, tutto quello che significa vivere una stagione agonistica. Non vedo la mia vita lontano dai campi di gioco”.
    Cosa significa per te lasciare Monza per approdare in una piazza come Vibo con un passato trentennale alle spalle e che quest’anno riparte dalla Serie A2?“Monza è la squadra dove ho giocato di più nell’arco di tutta la mia carriera. In questi anni abbiamo vissuto grandi emozioni e sicuramente anche il mio apporto è stato fondamentale. Ho contribuito a portare la squadra dove non era mai arrivata. Quella di approdare a Vibo è stata una scelta importante. Si tratta di una Società seria, che ha sempre dimostrato di voler fare bene, e che vuole lavorare. Più volte siamo stati sempre molto vicini e quest’anno abbiamo raggiunto l’accordo. Sarà un onore indossare la maglia della Tonno Callipo e difendere i colori giallorossi”.
    Ci racconti chi è veramente Santiago Orduna?“Mi ritengo un ragazzo che nel tempo ha accumulato un po’ di esperienza. La pallavolo è stato il mio pane quotidiano fin da piccolo. Mio padre è allenatore e tutti nella mia famiglia hanno in qualche modo praticato questo sport. Mi sento sempre giovane, mi piace trovare momenti di leggerezza con i compagni di squadra ma quando c’è da lavorare non lesino impegno ed energia, cercando di mettere sempre il massimo della serietà e dell’intensità nelle mie attività quotidiane. Sono molto competitivo e mi piace vincere”.
    L’aspetto più intrigante di questo nuovo progetto giallorosso a nostro avviso, potrebbe anche essere quello di conoscere il punto di partenza, ma non quello di arrivo. Sei d’accordo?“Il mercato è ancora aperto e quindi dobbiamo attendere per conoscere il profilo completo della squadra. Sono curioso e motivato di condividere con un nuovo gruppo giornate di lavoro e avventure agonistiche. Il progetto è molto interessante. Sarà il campo a dimostrare il nostro valore e dove possiamo arrivare”.
    Tutti gli allenatori con i quali hai lavorato nel corso della tua ultraventennale carriera ti hanno sempre riconosciuto le qualità di leadership essendo capace di dare il giusto equilibrio al gruppo. Sarà un impegno anche con la formazione vibonese?“La leadership non è qualcosa che si impone, bisogna guadagnarla con il comportamento, con le dimostrazioni. Apprezzo questo riconoscimento. Sono esigente con me stesso e anche con gli altri. Sono molto contento di aver avuto quel ruolo nelle squadre dove ho giocato e credo che insieme a tutti gli altri potremo costruire un bel gruppo per toglierci grandi soddisfazioni, dare il massimo ogni giorno per raggiungere il nostro obiettivo”.
    LA CARRIERASantiago Orduna si è formato pallavolisticamente proprio in Argentina. Inizia a giocare a 13 anni, entrando a far parte delle giovanili del Club Banade di Buenos Aires, dove resta fino al 2002. Con la famiglia si trasferisce in Spagna (il papà, Guillermo Orduna, è un allenatore), esordendo nella massima serie nella stagione 2002–2003 con la casacca del Club Vigo Voleibol. Nella stagione successiva torna in Argentina, con i colori del Nàutico Hacoaj, per poi trasferirsi, nel 2004–2005, al Club Ciudad de Bolìvar, sempre nella Primera Division. Nella stagione 2006–2007 torna in Spagna, ingaggiato con il Club Voleibol Elche, poi nel 2007–2008 nel Numancia, con cui vince la Coppa del Re. In Italia Santi, come viene “affettuosamente chiamato”, è salito decisamente alla ribalta. Viene notato dal Catania nella seconda categoria nazionale nella stagione 2008–2009, poi passa a Città di Castello (2009–2011) e a Reggio Emilia (2011–2013), prima di accettare il corteggiamento di Padova con cui conquista sin da subito la Serie A e i playoff scudetto nell’ultima stagione (2013–2014).
    Resta per tre stagioni con i patavini, poi nel 2016–2017 passa a Modena con l’Azimut, vincendo una Supercoppa Italiana nel 2016. Nel 2017–2018 approda a Ravenna: con la Bunge vince la Challenge Cup, per poi passare a Monza dove è stato uno dei grandi protagonisti delle ultime quattro stagioni del team brianzolo.Con la casacca albiceleste entra nel giro della nazionale giovanile nel 2000. Nello stesso anno vince un bronzo al campionato sudamericano Under 19 e al campionato sudamericano Under 21 nel 2002. Nel 2006 arriva la prima chiamata in nazionale argentina maggiore, con cui vince l’argento nel 2007 al campionato sudamericano, ottenendo anche il premio come miglior palleggiatore, e con cui gioca fino al 2009.
    CURIOSITÀGLI ARGENTINI NELLA STORIA DEL CLUB GIALLOROSSOSanti Orduna fa parte di una buona cerchia di giocatori argentini che hanno militato con la casacca giallorossa di Vibo: tra i tanti ricordiamo Tomas Lopez, schiacciatore, classe 97, nella stagione 2018–2019, con la squadra guidata da Antonio Valentini.    
    Il centrale Pablo Damian Crer, classe 1989, nella stagione 2013–2014, la terza consecutiva del tecnico Gianlorenzo “Chicco” Blengini; il palleggiatore Martin Alberto Kindgard, classe 1986, nella stagione 2010–2011, con al timone Vincenzo Di Pinto e lo schiacciatore Rodrigo Daniel Quiroga, classe 1987, a Vibo nel torneo 2009–2010, con i giallorossi guidati dal tecnico argentino natio di Buenos Aires Jon Emili Uritarte.
    In Serie A2 è il secondo giocatore argentino dopo il martello natio di Buenos Aires Guillermo Quaini, classe 1971, a Vibo nella stagione di esordio in Serie A2 (2001–2002) guidata dal coach argentino Guillermo Mario Taborda, soprannominato “Willy”. 
    LA SCHEDASantiago OrdunaNato a Buenos AiresIl 31 agosto 1983Ruolo PalleggiatoreAltezza 183 cm
    CARRIERA2003–2004 Club Nàutico Hacoj – A (ARG)2004–2006 Origenes Bolivar – A (ARG)2005–2006 Origenes Bolivar – A (ARG)2006–2007 J’Hayber Elche – B (ESP)2007–2008 Numancia Soria – A (ESP)2008–2009 Sp Catania – A2M2009–2010 Città di Castello – A2M2010–2011 Gherardi Svi Città di Castello – A2M2011–2012 Edilesse Conad Reggio Emilia – A2M2012–2013 Conad Reggio Emilia – A2M2013–2014 Tonazzo Padova A2M2014–2015 Tonazzo Padova A1M
    2015–2016 Tonazzo Padova A1M2016–2017 Azimut Modena A1M2017–2018 Bunge Ravenna A1M2018–2019 Vero Volley Monza – A1M2019–2020 Vero Volley Monza – A1M2020–2021 Vero Volley Monza – A1M2021–2022 Vero Volley Monza – A1M
    PALMARESClub2007–2008  Coppa del Re – Numancia Soria2013–2014  Campionato di A2 – Padova2013–2014  Coppa Italia A2 – Padova2016–2017  Supercoppa Italiana – Modena2017–2018  Challenge Cup – Ravenna2021–2022  Cev Cup – MonzaNazionaleCampionato sudamericano U19 – Bronzo – Cile 2000Campionato sudamericano U21 – Bronzo – 2002Campionato sudamericano – Argento – Cile 2007Premi individualiMiglior palleggiatore – Campionato sudamericano 2007
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

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    La Tinet “promuove” i Prof. Confermati Durigon e Carra

    Altre due fondamentali riconferme nello staff della società del Presidente Maurizio Vecchies che, dopo l’annata straordinaria, promuove… i Prof !Saranno ancora in gialloblù il preparatore atletico Valter Durigon e quello fisico Carlo Carra che oltre al lavoro con la prima squadra si occuperà anche della preparazione atletica di tutto il settore giovanile di Prata, lavorando di concerto con il nuovo Direttore Tecnico Francesco Gagliardi.
    Una coppia, quella formata da Durigon e Carra, di autentici fuoriclasse che con il loro lavoro hanno permesso quest’anno alla truppa di Dante Boninfante di presentarsi al meglio ad ogni appuntamento.
    Per Durigon si tratta ormai della sesta stagione in terra pratese. Una collaborazione proficua quella col Professore che ha instaurato sempre ottimi rapporti con i coach che si sono susseguiti sulla panchina Tinet, a partire da Luciano Sturam. Una presenza importante nello staff che porta grandissima competenza e conoscenza, frutto di un lavoro che lo ha portato ad essere non solo uno stimato professore universitario, ma anche scrittore di libri sulla preparazione fisica e  preparatore di alto livello anche in altri sport come il rugby.
    Carlo Carra invece è entrato nel mondo Tinet lo scorso anno, nel ruolo di preparatore fisico, studiando la composizione corporea dei Passerotti e le implicazioni del sistema nervoso centrale nel lavoro in palestra. Per il professore, che dopo un inizio nell’atletica leggera ha diretto il settore giovanile della Sisley Treviso dal 1989 al 1996, non solo la conferma del lavoro con la prima squadra, ma anche il ruolo di preparatore fisico di tutto il vasto settore giovanile di casa Tinet.
    “Affronto quest’avventura con entusiasmo – racconta Carra – perchè qui a Prata si può lavorare bene. Lo scorso anno una delle carte vincenti è stato il lavoro coordinato di tutto lo staff. A partire da quello tecnico che lavorava perfettamente in sinergia con Valter Durigon, con me e con i fisioterapisti Luca Vivan e Alessandro Scarabel”

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    La prima conferma è una garanzia: rinnovo per Rocco Barone

    Seconda stagione alla Delta Group Porto Viro per Rocco Barone, centrale con 13 stagioni di Superlega a curriculum e un glorioso passato con la Nazionale
    Una garanzia, in campo come nello spogliatoio. Prima conferma nel roster della Delta Group Porto Viro: prolungato per un’altra stagione il contratto del centrale Rocco Barone, classe 1987, 198 centimetri di altezza e ben 13 campionati di Superlega a curriculum, oltre ad un passato glorioso con la maglia della Nazionale.
    Lo scorso anno l’atleta calabrese è stato uno degli elementi più continui della Delta Group, sia in termini di presenze (è partito come titolare in tutte e 24 le gare di regular season) che di prestazioni, tanto da aver concluso l’annata tra i primi cinque centrali di Serie A2 Credem Banca per rendimento complessivo.
    Le statistiche sono eloquenti: 54 muri vincenti all’attivo (ottavo di tutta la categoria), una percentuale di attacco vicina al 55% (la migliore della sua squadra) e quasi 200 punti messi a segno nell’arco del campionato. Senza dubbio un contributo sostanzioso alla salvezza della matricola Porto Viro, ma, al di là dei numeri, Barone si è guadagnato l’affetto e la stima dell’ambiente nerofucsia soprattutto con la sua abnegazione e la sua professionalità, che non sono mai venute meno, anche nei momenti più critici della passata stagione.
    “Sono felicissimo di questa conferma – dichiara il centrale della Delta Group – Ringrazio di cuore la società per la fiducia, il rinnovo significa che il mio lavoro è stato apprezzato sia dal punto di vista sportivo che a livello umano. Un grazie particolare lo voglio riservare anche a coach Battocchio, mi ha trasmesso grande motivazione e non vedo l’ora di lavorare con lui nei prossimi mesi. Porto Viro e tutta l’area del Delta del Po meritano una squadra di alto livello in Serie A, l’anno scorso i nostri tifosi ci hanno dimostrato enorme affetto e vicinanza durante tutta la stagione, e noi alla fine siamo riusciti a ripagarli con una salvezza pazzesca”.
    Pazzesca perché soffertissima, inaspettata e arrivata all’ultimo respiro, e che proprio per questo ha dato un sapore dolce, speciale alla prima stagione di Barone in nerofucsia: “Lo scorso campionato mi ha regalato delle bellissime emozioni, che non provavo da un po’. Nonostante le tantissime difficoltà siamo riusciti a non mollare e a crederci veramente, realizzando un’impresa. Bisogna ripartire da qui consapevoli che d’ora in avanti servirà una Porto Viro che giochi sempre di squadra, che non molli e che lotti su ogni pallone: questo è lo spirito che deve contraddistinguerci”.
    Un monito che testimonia come Barone sia già proiettato alla A2 del prossimo anno: “Ci sono tante squadre blasonate che alzeranno ulteriormente il livello, mi aspetto un campionato forse meno equilibrato rispetto a quello appena concluso ma sicuramente più duro. Il mio obiettivo personale? Dare sempre il massimo di me stesso e onorare la fiducia che mi è stata concessa”. LEGGI TUTTO

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    La decisione del Comune di Reggio Emilia e di Conad Volley Tricolore

    COMUNE DI REGGIO EMILIA E VOLLEY TRICOLORE
    COMUNICATO CONGIUNTO SULLA SEDE DI GIOCO
    IL CONFRONTO E LE VERIFICHE TECNICHE SVOLTE NELLE ULTIME SETTIMANE
    IL PALABIGI PRONTO PER LA PROSSIMA STAGIONE AGONISTICA
    Reggio Emilia, 7 giugno 2022 – Una soluzione condivisa raggiunta sul tema del campo di gioco – per la prossima stagione sarà quello del PalaBigi – e un lavoro comune avviato, che proseguirà per realizzare la Casa della Pallavolo a Reggio Emilia.
    Sono questi gli esiti della concertazione avviata all’indomani della conquista della SuperLega da parte della società Volley Tricolore, con incontri serrati tra il Comune di Reggio Emilia, la stessa società, la Regione Emilia-Romagna e la Lega Volley al fine di valutare insieme le possibili opzioni relative al campo di gioco e alla struttura che lo ospiterà.

    Le opzioni valutate sono state tre.

    ·    La prima ipotesi era quella di ottenere da Lega Volley una deroga per l’utilizzo della struttura del Palazzetto dello Sport di via Guasco, il PalaBigi, di cui è in fase conclusiva il cantiere per il secondo lotto di riqualificazione integrale. I lavori hanno riguardato fra l’altro infrastrutture, impiantistica, controsoffitto, campo da gioco, oltre a zone spogliatoti, palestre, servizi igienici, vetrature e impianto di illuminazione.
    Tema centrale nelle valutazioni è stata l’altezza del controsoffitto sul campo di gioco del PalaBigi, ai fini della pratica della Pallavolo ai massimi livelli di campionato. I lavori di riqualificazione in fase di ultimazione consegnano uno spazio in altezza sopra il campo di gioco (distanza tra superficie di gioco e controsoffitto) per metà sopra gli 8 metri e per l’altra metà a quota 9 metri e oltre. Il PalaBigi, dopo la prima fase di riqualificazione che ne ha sensibilmente ampliato la capienza, è dotato di tribune con 4.450 posti complessivi.
    L’altezza standard del controsoffitto prevista per la SuperLega sarebbe quindi garantita su metà del campo, mentre mancherebbero poche decine di centimetri per l’altra metà. Norma pienamente soddisfatta invece per la capienza (posti disponibili per gli spettatori).
    Sulla base delle norme Coni per l’impiantistica sportiva e delle leggi nazionali in materia, la Lega Volley, incontrata in queste ore, ha tuttavia dichiarato non derogabile né l’altezza, richiesta in 9 metri costanti, né la capienza della struttura, escludendo perciò a priori la possibilità di giocare la SuperLega al PalaBigi.
    La possibilità di alzare la copertura del PalaBigi o di abbassare di un metro il campo di gioco, affrontata e analizzata scrupolosamente dai tecnici, è risultata impraticabile sia a livello strutturale e normativo, sia a livello di assetto complessivo dell’edificio e di sicurezza.

    ·    Seconda soluzione valutata dal tavolo di lavoro: il campo di Modena.
    Vi sarebbero infatti le condizioni per poter chiedere ospitalità all’impianto sportivo di Modena, assumendo iniziative per abbattere a zero i costi a carico della società e sulle quali il Comune di Reggio Emilia si era impegnato a lavorare. Tale ipotesi però è stata ritenuta non praticabile dalla società sportiva per ragioni tecniche e organizzative. Nello specifico la società, come già annunciato al temine della partita del 26 maggio scorso, non ritiene di potersi trasferire in quanto:
    a) il radicamento al territorio non è solo uno slogan ma un fatto oggettivo, perché la società stessa vive di molteplici relazioni legate al territorio reggiano;
    b) già il trasferimento a Rubiera, nella stagione appena conclusa, ha significato per la struttura organizzativa un grande sforzo.

    ·    E’ risultata infine impercorribile, sul piano economico e della tempistica, la terza soluzione, ovvero l’installazione di una tensostruttura temporanea in grado di ospitare partite e pubblico. Da una prima raccolta di preventivi, è emerso infatti che il costo dell’impianto temporaneo si aggirerebbe sui 2 milioni di euro.
    Inoltre i tempi, incerti soprattutto in questo periodo, di consegna dei materiali e delle altre forniture necessari alla realizzazione dell’installazione non garantiscono un inizio di campionato in città.

    La società Volley Tricolore e l’Amministrazione comunale, in accordo, ritengono perciò più opportuno disputare la prossima stagione nel campionato in serie A2, soluzione che consentirebbe alla squadra di giocare al PalaBigi riqualificato e pronto per la prossima stagione.
    Nello stesso tempo, Comune e Volley Tricolore si impegnano a proseguire il percorso di lavoro fin qui seguito, per la realizzazione di una Casa della Pallavolo, impianto che in futuro potrà essere necessario per una squadra che ha dimostrato di poter ottenere risultati eccezionali e per una disciplina sportiva radicata nel territorio.

    “Subito dopo i festeggiamenti per la straordinaria stagione del Volley Tricolore, ci siamo messi al lavoro per fare tutto ciò che si poteva per garantire la SuperLega a Reggio Emilia – dichiara l’assessora allo Sport, Raffaella Curioni – Le regole rigorose della Lega Volley e l’impossibilità, dopo aver ripetutamente analizzato l’impianto e verificato soluzioni tecniche, di modificare proporzioni e altezze del PalaBigi, concepito negli anni Sessanta e sottoposto a vincoli strutturali imprescindibili, non ci hanno consentito di poter utilizzare il campo di gioco del nostro Palazzetto. La possibilità concreta di disputare il prossimo campionato a Modena, dando poi la disponibilità di lavorare sul medio periodo per un nuovo impianto per allenamento e gioco, non ha trovato riscontro nella società per comprensibili motivi organizzativi. Con Volley Tricolore, continueremo a lavorare a una soluzione mentre, terminati i lavori, dal prossimo settembre il PalaBigi tornerà ad ospitare, fra l’altro, il miglior Volley reggiano”.

    “Sappiamo di avere portato a casa un risultato importante ed inaspettato, merito di una squadra e di una società consapevoli e convinte del loro valore. Il risultato è stato di conseguire, con fatica e passione, una vittoria storica per la Pallavolo reggiana e per la città intera – afferma il direttore generale di Volley Tricolore, Loris Migliari – Poi abbiamo lavorato con il Comune per una soluzione percorribile, ma tempi ristretti e oggettive difficoltà non ci hanno consentito di individuare ipotesi realizzabili. Riteniamo comunque una grande e indiscutibile vittoria aver acceso i riflettori di una intera comunità sul potenziale che può esprimere il nostro sport sia a livello di interesse che di seguito. Ricordiamo che la pallavolo è lo sport che in provincia vanta il maggior numero di praticanti comprendendo sia il settore femminile che il settore maschile. Poter lavorare sulla realizzazione della ‘Casa della Pallavolo’ è un successo che va oltre la vittoria sul campo di Conad Volley Tricolore che è da intendersi come l’inizio un progetto di cui potrà beneficiare tutto il movimento pallavolistico reggiano.
    Ringraziamo – conclude Migliari – il Comune per lo sforzo fatto con noi e un particolare ringraziamento lo vogliamo rivolgere ai tanti tifosi che ci hanno sempre sostenuto o che hanno iniziato a sostenerci. Ripartiamo dal PalaBigi confidando in una stagione avvincente e ricca di soddisfazioni”. LEGGI TUTTO

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    Francesco Gagliardi è il nuovo DT del settore giovanile gialloblu

    Un altro tassello di gran qualità viene inserito nella complessa architettura organizzativa del Volley Prata. Si tratta di Francesco Gagliardi, tecnico quarantaquattrenne dalla vastissima e qualificata esperienza a livello di settore giovanile che entra nell’organigramma societario con la funzione di Direttore Tecnico del Settore Giovanile gialloblù. Gagliardi, originario di S. Stino di Livenza, dopo la carriera da giocatore inizia fin da giovanissimo ad appassionarsi alla pallavolo allenata. Inizia ad allenare nel 2003 presso la Pallavolo Motta e contemporaneamente svolge l’attività di Selezionatore della Rappresentativa Territoriale dove conquista due titoli regionali e due bronzi. Nel 2007 il trasferimento a San Donà, dove resta fino al 2016. Nel 2012 uno storico titolo di campione regionale veneto U18 che in provincia di Venezia mancava da una ventina d’anni e nel 2014 la gemma del titolo di Vice Campione d’Italia U15. Poi nel 2017 il trasferimento in provincia di Trento nel progetto Lagaris, dove ha svolto l’attività di DT fino ad ora. In tutti questi anni, oltre a quelli approdati a giocare nelle serie professionistiche Gagliardi ha accompagnato oltre una ventina di atleti ad essere selezionati per partecipare al Trofeo delle Regioni con il Veneto e ben 6 nel Progetto Club Italia.
    Un allenatore professionista che non punta solo alla formazione dei giovani talenti, ma anche quella personale, considerando che ha tutte le abilitazioni Fipav, compresa quella di Docente Nazionale.
    “Conosco l’ambiente di Volley Prata da veramente tantissimi anni – racconta il neo DT – mi ricordo che facevo amichevoli qui quando ero ancora a S. Donà e cercavo di uscire dall’ambito strettamente veneziano. Già allora mi ero reso conto che oltre al desiderio di lavorare bene, c’era un senso di appartenenza che era difficile trovare in altri contesti. Non nego che l’arrivo di Luciano Sturam mi abbia portato a seguire l’attività con maggiore attenzione. E con l’ultimo arrivo, quello di Dario Sanna, con il quale collaboro da 10 anni in qualità di Direttore Tecnico del Trentino Big Camp, il cerchio si è in qualche modo chiuso. Qui conosco veramente tante persone che apprezzo nel campo pallavolistico. A partire da Samuele Papi, del quale ero uno dei membri del fans club. E questo mi permetterà di continuare il mio percorso, avvicinandomi a casa, facendo nuove esperienze e imparando nuove cose nel confronto con la pallavolo di alto livello ”.
    Gagliardi, infatti, avrà modo di lavorare a stretto contatto con il suo idolo di gioventù e Dante Boninfante visto che oltre ad essere Direttore Tecnico delle giovanili entrerà nello staff della prima squadra come collaboratore tecnico.
    Qual è la tua filosofia di direzione tecnica?
    “Tanto lavoro. La direzione tecnica a me piace a 360 gradi. Vuol dire formazione di tutte quelle risorse che sono all’interno della società. Dal lato tecnico formando allenatori e coinvolgendone di giovani e nuovi, ma anche dando la possibilità a tutti gli atleti e le atlete di poter raggiungere il massimo delle loro possibilità o aspirazioni. Da atleta ho avuto opportunità che, per varie ragioni, non ho potuto sfruttare. Per questo, da quando ho iniziato ad allenare, ho sempre cercato di individuare e riconoscere queste potenzialità per cercare di farle esprimere al massimo.”
    Dal tuo primo approccio, come hai trovato la struttura del settore giovanile gialloblù e quale sarà la prima cosa sulla quale interverrai?
    “La prima cosa da fare sarà una valutazione completa di tutti i tesserati, cercando di riconoscere i percorsi più adatti per ciascuno di loro. Cercando di diventare un riferimento ancora maggiore per il territorio e provando a formare atleti che possano sempre più far parte della prima squadra.”
    Tutto questo all’interno di un programma pluriennale e progressivo
    “L’obiettivo agonistico anche del percorso a livello giovanile deve essere sempre il massimo. Il sogno deve essere sempre quello di poter lottare un giorno per lo scudetto. E’ chiaro che dipenderà dal talento, dai giocatori e dal lavoro che faremo insieme. Dall’altro lato non bisogna mai dimenticare che, parlando di giovani atleti, tutti devono trovare innanzitutto gratificazione e soddisfazione nel lavoro che stanno facendo, secondo quelle che sono le loro reali possibilità.”
    “Siamo molto felici dell’arrivo di Gagliardi – dichiara dal lato societario il DG Dario Sanna – perché rappresenta un ulteriore passo nella nostra crescita organizzativa. Con questo innesto cerchiamo ulteriore qualità per strutturare al meglio la crescita del nostro settore giovanile. Abbiamo in mente un obiettivo prestigioso, ma allo stesso tempo stimolante:  proporci, nel giro di tre quattro anni, come leader anche nel campo delle giovanili”

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    Luca Butti e le sue quattordici stagioni a Cantù

    Quattordici stagioni consecutive in maglia canturina, delle quali dieci in Serie A2. Arrivato all’ombra del campanile di San Paolo, e cresciuto fino ad affermarsi come uno dei migliori liberi della seconda categoria nazionale. Lo scorso campionato Luca Butti è stato costretto a fermarsi ai box a lungo per un problema al ginocchio, ma sta lavorando duramente per ritornare al 100% della forma e lanciarsi in una nuova avventura.
    “La conferma di Butti è un ottima notizia sia dal lato tecnico e sia per quello che rappresenta per questa squadra – commenta Coach Francesco Denora –: aiuterà me e i ‘nuovi’ ad immergerci al meglio nella realtà di Cantù vista la sua lunga esperienza. Poi la scorsa stagione per lui è stata particolarmente sfortunata, e la sua voglia di riscattarsi sarà il vero valore aggiunto”.
    “Ormai ho perso il conto degli anni in cui ho giocato a Cantù – ride il libero comasco –, sono arrivato molto giovane, a 17 anni, e 14 campionati giocati qui non sono pochi. La mia tredicesima stagione, però, non è andata benissimo a causa del problema al ginocchio che mi ha tenuto lontano dal campo a lungo. Per me sarà importante ripartire bene, e sono molto carico: vorrei che la prossima vada bene dal punto di vista fisico. Sto lavorando molto in palestra, in costante aggiornamento con Pietro (il preparatore Muneratti, ndr) e i fisioterapisti, per arrivare il più pronto possibile all’inizio della preparazione”.
    “Per quanto riguarda il prossimo campionato – continua –, sono convinto che saremo una bella squadra, a giudicare dai nomi, e questo è molto stimolante. Sono anche contento di rivedere vecchi compagni con cui ho giocato e mi sono trovato molto bene. Ho parlato anche con Coach Denora, e mi sono trovato molto bene: è una persona molto disponibile, e abbiamo fatto una bella chiacchierata. Non vedo l’ora di conoscerlo meglio e di apprendere tutto quello che avrà da insegnarci. Spero davvero che si trovi bene tra noi”.

    LA SCHEDA
    LUCA BUTTI
    NATO A: Como
    IL: 08/12/1991
    ALTEZZA: 184cm
    RUOLO: libero
    CARRIERA:
    2007-2009: Pallavolo Intercomunale (Giovanili)
    2009-…: Pool Libertas Cantù (B1/A2) LEGGI TUTTO

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    E’ ufficiale: Martins Arasomwan torna a giocare a Ravenna

    Martins Arasomwan in un’azione di gioco con la Consar 2020/21
    Il 27enne centrale riabbraccia la città e coach Bonitta. Nell’ultimo campionato di A2 è stato tra i protagonisti della bella annata della Kemas Lamipel Santa Croce
    Il Porto Robur Costa 2030 annuncia il ritorno a Ravenna del centrale Martins Arasomwan. Classe ’95 il centrale di origine nigeriana torna alla corte di Bonitta dopo la stagione 2020/21. Nell’annata da poco conclusa Arasomwan ha militato in A2 nella Kemas Lamipel Santa Croce, che ha chiuso la regular season al secondo posto cedendo poi in semifinale playoff all’Acqua San Bernardo Cuneo. In Toscana Arasomwan ha terminato con uno score di 185 punti, con 32 muri e 5 ace, e col record di 20 punti (con 10 muri) nella partita casalinga contro la Conad Reggio Emilia, poi promossa in SuperLega.“Sono felicissimo di tornare a Ravenna e di indossare nuovamente questa maglia – sono le prime parole di Arasomwan -. L’esperienza di due annate fa è stata fondamentale per la mia crescita e per il mio percorso. Devo molto a Bonitta e quando mi ha prospettato la possibilità di tornare, illustrandomi anche il progetto tecnico che vuole portare avanti, ho subito accettato.Mi ha chiesto di poter giocare anche da opposto, un ruolo che ho ricoperto all’inizio della mia carriera e anche l’annata scorsa a Santa Croce, e di aiutare nella crescita i tanti giovani che faranno parte dell’organico. Mi sono messo a disposizione, convinto che tutti insieme potremo crescere e migliorare”.C’è poi un altro aspetto che ha spinto Arasomwan a tornare a Ravenna. “Non vedo l’ora di giocare con Manuel Coscione. Lo reputo uno dei più bravi alzatori che ci sono in circolazione, sa guidare la squadra, sa tenere il campo e aiutare i compagni. Poter giocare con lui è un grande stimolo”.

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    Luigi Banella: “La promozione in Serie C è una vera e propria perla, siamo andati oltre le aspettative”

    C’è un’impresa che è stata compiuta da alcuni ragazzi con la casacca della Emma Villas Volley. I ragazzi della Serie D hanno infatti centrato una insperata promozione in Serie C al termine di una cavalcata meravigliosa durata un’intera stagione. I giovani biancoblu hanno stupito e meravigliato, prendendo piena consapevolezza delle proprie potenzialità partita dopo partita. “Avevamo iniziato il campionato con una squadra molto giovane e con l’ambizione di fare bene e magari raggiungere la fase successiva del torneo – commenta Luigi Banella, responsabile del settore giovanile di Emma Villas Volley. – Siamo andati oltre quelle che erano le aspettative iniziali. Siamo arrivati tra le prime quattro nella prima fase, abbiamo anche sconfitto Cecina che poi ha vinto il campionato regionale. La stagione è proseguita in crescendo e addirittura nella seconda parte del torneo abbiamo conquistato un numero maggiore di punti rispetto alla prima parte dello stesso. La promozione in Serie C è una vera e propria perla”.
    Prosegue Banella: “Abbiamo chiuso il campionato al secondo posto e questo risultato ci ha dato la promozione in Serie C. Abbiamo vinto anche l’ultima partita del torneo contro Scarperia, un match nel quale sono stati ruotati e hanno giocato tutti i ragazzi che fanno parte del roster. La promozione è per tutti noi una soddisfazione enorme, ed è frutto del grande lavoro che viene realizzato. I ragazzi per tutto il campionato sono stati attenti, precisi, vogliosi di dimostrare le loro qualità. Questo loro atteggiamento è stato premiato. Io non posso che essere contento del risultato ottenuto, adesso possiamo iniziare a pensare al prossimo torneo di Serie C. Dovremo farci trovare pronti, anche pensando a quelle che sono le regole del campionato”.
    “Non posso che fare i complimenti ai coach Massimo Tassi e Marco Monaci – dice ancora Banella. – Sono stati bravissimi a far crescere questi ragazzi e a gestire ottimamente il gruppo. Sono con noi da cinque anni e spero che continueranno ancora a lavorare in questa società. Per quanto mi riguarda sono alla Emma Villas Volley da otto stagioni. Mi trovo bene, vorrei sempre una maggiore attenzione sul settore giovanile. Faccio i complimenti anche alla Under 15 dei coach Alessandro Passaponti e Alberto Vivi che ha vinto il campionato primavera. Ricordo che siamo l’unica società del territorio Etruria a fornire giovani Under 16 alla rappresentativa toscana: mi riferisco ad Alessio Fontani e ad Alessandro Augero. Saranno impegnati dal 27 giugno al 2 luglio nel Trofeo delle Regioni a Salsomaggiore Terme”.

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